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giovedì 22 settembre 2016

Sfilata di moda Vogue Italia & IRIS Collection by Irina Tirdea

Vogue Italia & IRIS Collection by Irina Tirdea

hanno il piacere d'invitarvi ad un evento esclusivo in occasione della 'Milano Fashion Week',
venerdì, 23 settembre, ore 20:00,
presso Richmond Cafe Milano ( via Melchiorre Gioia 69).

La serata prevede:
Dalle 20:00 Apericena
Dalle 22:00
La finale del concorso delle modelle per la scelta del nuovo volto Vogue
la sfilata della nuova collezione autunno- inverno 2016 Iris Collection by Irina Tirdea

La moda passa, lo stile resta!

INFO VOGUE Milano
iriscollectionfash.wixsite.com/irina

http://iriscollectionfash.wix.com/irina
344/3800777

mercoledì 21 settembre 2016

Naspi, Indennità con limiti per chi si trasferisce all'estero

Lunedì, 19 Settembre 2016
Scritto da Giorgio Gori

I lavoratori che hanno diritto alla Naspi o all'indennità di mobilità possono recarsi all'interno dei paesi Comunitari senza perdere il diritto alle prestazioni contro la disoccupazione.

La mancanza di occupazione spesso spinge i lavoratori disoccupati percettori dell'indennità di disoccupazione a recarsi all'estero per cercare un impiego migliore di quello che si trova nel nostro paese. Fortunatamente il diritto comunitario e la presenza di specifiche convenzioni bilaterali tra l'Italia ed altri paesi favorisce l'esportabilità della prestazione contro la disoccupazione anche in queste ipotesi, perlomeno entro un determinato periodo di tempo, affinchè il lavoratore possa cercare un nuovo lavoro nel paese di destinazione. Senza perciò perdere il diritto il sostegno economico.
In tale circostanza l'Inps distingue a seconda se il trasferimento e la ricerca del nuovo lavoro sia intrapreso in uno Stato che applica la normativa comunitaria o in uno Stato non comunitario che sia convenzionato con l’Italia in materia di disoccupazione con previsione dell’esportabilità della prestazione o, infine, in uno Stato non comunitario che non sia convenzionato con l’Italia in materia di disoccupazione.

In un paese Comunitario
Se il percettore della prestazione si trasferisce in un Paese Comunitario o che comunque applichi la normativa comunitaria questi mantiene il diritto all'erogazione dell'assegno in base a quanto stabilito dagli articolo 7, 63 e 64 Regolamento UE n. 883/2004 in materia di sicurezza sociale tra paesi comunitari. Per farlo l'interessato deve rispettare però talune condizioni indicate nello stesso articolo 64 del Regolamento e confermate dall'Inps con la Circolare 85/2010. In particolare l'interessato è tenuto ad iscriversi come persona in cerca di lavoro nello Stato in cui si è recata secondo la normativa applicabile nel paese di destinazione e a seguire i relativi obblighi di ricerca attiva del lavoro ivi previsti. Prima della partenza, il disoccupato deve essere stato iscritto come richiedente lavoro e deve essere rimasto a disposizione degli uffici del lavoro italiani competente per almeno quattro settimane dall'inizio della disoccupazione (tuttavia, al fine di favorire la ricerca di un’occupazione all’estero da parte dell’interessato, l'Inps consente che lo stesso si sia iscritto anche per un solo giorno presso il competente Centro per l’impiego perché le prestazioni di disoccupazione, senza pregiudizio degli ulteriori requisiti richiesti, possano essere esportate nello Stato in cui egli cerca una nuova occupazione; Circolare Inps 132/2010).

A tal fine l'interessato deve informare l'Inps e chiedere il rilascio di un documento (documento portatile U2) con il quale viene attestato che la stessa ha diritto alla prestazione di disoccupazione sulla base della legislazione italiana. E' bene ricordare che una volta in loco la prestazione avrà durata non superiore a 3 mesi dalla data di ingresso nello Stato in cui si cerca la nuova occupazione. A questo punto le ipotesi sono due: se il lavoratore non trova un nuovo impiego entro tale periodo può rientrare in Italia continuando a godere della Naspi per la sua durata naturale (in casi eccezionali è possibile consentire al disoccupato di rientrare nello Stato di ultimo impiego in data posteriore alla scadenza del periodo senza perdere il diritto alle prestazioni di disoccupazione); se trova l'occupazione (anche se a tempo determinato) o se tarda il ritorno in Italia mancando la deadline tre mesi l'interessato decade dal diritto alla prestazione a carico dell'Italia e resterà soggetto alle norme in materia di disoccupazione e di obblighi per la ricerca attiva del lavoro del paese di destinazione.

Nell'ipotesi del percettore che lascia l’Italia avendo già un contratto di lavoro in Paese estero che applica la normativa comunitaria l’indennità viene sospesa fino ad un massimo di sei mesi: in questo caso infatti nel momento in cui è stipulato il contratto di lavoro la persona disoccupata è iscritta al Centro per l’impiego. Al termine del contratto di lavoro all’estero, prima di ripristinare l’indennità sospesa, l'Inps verificherà che l’interessato non si sia iscritto all’ufficio del lavoro dello Stato estero di ultima occupazione e abbia chiesto una prestazione a carico dello Stato estero. In tale ipotesi l’indennità NASpI non potrà più essere ripristinata.

Le medesime regole si applicano nei confronti del lavoratore che si reca in uno Stato non comunitario convenzionato però con l'Italia in materia di disoccupazione con previsione dell’esportabilità della prestazione. Anche in tal caso la prestazione può essere portata all'estero seguendo tuttavia le condizioni specifiche previste dalla convenzione (che potrebbero differire, in alcuni punti, rispetto a quelle comunitarie appena citate).

Stato non convenzionato
Se il lavoratore si reca in uno stato non convenzionato con l'Italia la Naspi non può seguire il beneficiario all'estero e, pertanto, di regola la prestazione sarà soggetta a decadenza venendo meno lo stato di disoccupazione dell'interessato. Solo ove la persona ha già un contratto di lavoro nel Paese in cui si reca, dato che in questo caso nel momento in cui è stipulato il contratto di lavoro la persona disoccupata è iscritta al Centro per l’impiego italiana, l'Inps consente che l’indennità sia sospesa fino ad un massimo di sei mesi, dopodiché si produrrà la decadenza.

Periodi di soggiorno temporanei all'estero
Quanto sopra detto vale, naturalmente, per i trasferimenti definitivi (cd. espatri) o comunque le cui obiettive circo­stanze di tempo e di luo­go, consentano ragionevol­mente di escludere una pronta disponibilità del la­voratore espatriato a svol­gere attività lavorativa nel territorio nazionale, ossia tipicamente quando ricorrono le circostanze cui la legge riconnette la perdita dello stato di disoccupazione o la cancellazione dalla lista di mobilità. Nel caso in cui il lavoratore soggiorni all’estero per un breve periodo per turismo, lo stesso conserva il diritto alla prestazione di disoccupazione e di mobilità, ove tale assenza dal territorio nazionale non abbia com­portato l’inosservanza delle prescrizioni alla disponibili­tà all’impiego (cfr: messaggio inps 17576/2008); parimenti nel caso in cui il lavoratore soggiorni per brevi periodi all’estero necessi­tati da gravi e comprovati motivi di salute, personale o di un familiare (ad esempio: lutto, matrimonio) lo stesso conserva il diritto alle prestazioni contro la disoccupazione, presentando idonea documentazione attestante i motivi del soggiorno (certificato medico, certificato di morte, certificato di matrimonio, ecc.) (cfr: messaggio inps 931/2003)

Fonte: PensioniOggi

martedì 20 settembre 2016

“Remember Est” mostra di Cristina Lefter e Lavinia Rotocol a Milano


Posted on 15/09/2016
By Violeta Popescu

“Remember EST” mostra di Cristina Lefter e Lavinia Rotocol a Milano

Nell’ambito dell’evento Il mondo in casa, XI’a edizione organizzato da ASCS Onlus – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo di Milano, parochia Santa Maria del Carmine in collaborazione con il Centro Culturale Italo Romeno, giovedi 22 settembre 2016, ore 19 30 verrà inaugurata la mostra Remember EST.

L’evento si svolgerà presso l’antichissima Chiesa di Santa Maria del Carmine (zona BRERA), Piazza del Carmine 02 Milano

Sono le due artiste di origine romene, Cristina Lefter e Lavinia Rotocol, che espongono le loro opere nel bel centro di Milano, piazza del Carmine. “Remember Est” non vuol dire ricordare solo l’illeciti di un popolo, ma anche delle realtà esistenti vivamente dei romeni onesti e lavoratori, dediti ai loro sogni con coerenza e determinazione. Una mostra che rispecchia un linguaggio rappresentativo della Romania, tramite la sua cultura, storia, rito, tradizioni, che un popolo può vantare di possedere.

“Masa tacerii” ( Il tavolo del silenzio) è un installazione realizzata dall’artista Cristina Lefter, un omaggio dedicato all’artista Constantin Brancusi, noto scultore romeno, amico di Modigliani, Satie e Duchamp, che fu considerato “il padre della scultura moderna”, dato che contribuisce tramite le sue creazione a far passaggio tra la scultura classica – realistica a quella stilizzata e sintetica.

L’istallazione della Lefter dal titolo “Omaggio a Constantin Brancusi” rappresenta un tavolo rotondo e sei sedie – sgabelli che vuole essere una replica dell’opera brancusiana “Masa tacerii”. Il tempo è uno dei significati dell’opera ed è presente tramite la disposizione circolare delle sedie a forma di clessidra e che lo misurano, facendolo scorrere in silenzio.

Il “dripping” dai colori sgargianti utilizzato da Cristina Lefter, contraddistingue l’opera per i ritratti di varie personalità romene, che hanno contribuito allo sviluppo della cultura romena in tutto il mondo. Il tavolo con i sei sgabelli diventa istallazione vivibile per la sua leggerezza, dato i materiali moderni utilizzati dall’artista ( poliesterolo, resina, cartone compensato e ferro ) e quindi diventa anche a misura d’uomo per il fatto che chiunque può interagire con essa.

“ Ogni artista deve rappresentare la sua epoca”, il moto famoso dell’artista viennese Egon Scielle, da retta in merito tramite la ricerca effettuata dall’artista Lefter nel campo dei colori e in particolar modo si riferisce alla materia stesa su l’istallazione che viene applicata tramite la tecnica del “dripping” . Parliamo dell’ecosostenibilità , un tema affrontato sempre di più sul pianeta e di cui l’uomo deve prendere comunque atto. La peculiarità aggiunta di questi colori ricercati dall’artista non è soltanto l’ecologicità del prodotto, ma in più le loro caratteristiche che sono fotocatalitiche, che contribuiscono alla riduzione delle sostanze inquinanti, alla riduzione dell’anidride carbonica e all’abbattimento dei odori sgradevoli. Ed ecco che abbiamo un opera d’arte, di design ed ecosostenibile!

Lavinia Rotocol – fa una ricerca sulla natura del emozione, della fragilità, ma nello stesso tempo della forza della vita, che l’artista definisce come “eternità effimera “.

L’atto creativo dell’artista, in questo caso fa scaturire un riflesso di se stesso nel quale si inscrive la percezione di un destino personale e collettivo, il suo destino e del suo popolo, nello steso tempo.

Attraverso i colori di una “texture” leggera , trasparente e la pennellata decisa di Rotocol fa emergere l’energia, la verità di ogni momento della vita: come fossero dei “frame” di una pellicola cinematografica, o un montaggio di un realtà, in questo caso del suo popolo romeno.

In questa atmosfera ricca di emozioni crea ” La Regina ” , opera che parla della sensibilità e della forza di un grande personaggio della storia romena – regina Maria di Romania ( 1875 – 1938 ). Durante la prima guerra mondiale, fu la regina-diplomatico, la regina-soldato, ma soprattutto la regina-infermiera.

Maria di Romania scriveva nel suo testamento: „Ti benedico, Romania amata, Paese delle mie gioie e dei miei dolori, Paese bello, che sei vissuto nel mio cuore e di cui ho conosciuto tutti i sentieri. Bel Paese che ho visto unificato, il cui destino ho avuto modo di vedere compiuto. Sii sempre ricco, grande e pieno di onestà, sii sempre orgoglioso tra le nazioni, onesto, amato e abile. Ho la fiducia di avervi compresi: non ho mai giudicato, ho amato”.

Ritirato con il titolo ” Principessa ” e inspirato di Principessa Ileana di Romania (1909-1991 ). La principessa Ileana e stata la figlia più giovane del re Ferdinando e della regina Maria di Romania. Nel 1961 lei si fa suora in un monastero ortodosso e più tardi diventa Madre Alessandra.

I paesaggi emotivi di Rotocol presenti in mostra, sono una metamorfosi tra la figura umana e il mondo circostante .Sono, spesso, le memorie dell’infanzia, ricordi della vita vissuta nel suo paese.

L'opera “Insonnia ” ha una doppia valenza per l’artista; il destino individuale e del suo popolo. Usa come inspirazione un vecchio castello abbandonato, il simbolo della storia .

La rappresentazione dell‘artista stessa davanti ad acque torbide, simbolo dell’emozione, parla di un cammino verso la ricerca di se stessi, una ricerca individuale ma nello steso tempo collettiva … Un mondo tra il reale e surreale dove l’artista è alla ricerca continua della sua identità.

Fonte: Centro Culturale Italo-Romeno di Milano

A Roma i giovani talenti romeni, c'è anche la star Laura Bretan

Festival Propatria: gli under 30 della diaspora in gara da 20/09
A Roma i giovani talenti romeni, c'è anche la star Laura Bretan

Roma, 16 set. (askanews) - Dal 20 settembre all'1 ottobre 2016 a Roma si riuniscono i giovani talenti della diaspora romena nel mondo per la sesta edizione del Festival Internazionale Propatria - Giovani Talenti Rumeni, realizzato dall'associazione culturale rumeno-italiana Propatria. Quest'anno spicca la presenza della giovanissima Laura Bretan, che appena 14enne ha stregato il pubblico di America's got talent, arrivando in finale.

La soprano Laura Bretan, giovanissima cantante di origine romena nata in America, già vincitrice di Romanii au Talent è entrata nella top10 degli artisti che hanno stregato il pubblico Usa. Nel corso degli eventi del Propatria si esibiranno artisti famosi e giovani talenti italiani, romeni e di altre nazionalità, residenti non solo in Italia, ma arrivati dalla Francia, Germania, Austria, Belgio, Spagna, Romania, Moldavia.

Le mostre, gli incontri e i dibattiti con vari artisti e i concerti di musica classica e moderna con repertorio rumeno e internazionale saranno un preludio al Galà dei giovani talenti, che concluderà con una grande festa l'intera rassegna che è stata realizzata con il sostegno del Ministero degli Esteri Romeno - Dipartimento per i Romeni all'Estero in collaborazione con l'Ambasciata di Romania in Italia e quest'anno ha ricevuto il patrocinio dell'Ambasciata di Romania, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Cetona ed è realizzato in collaborazione con Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma e di Zetema Progetto Cultura.

Tra gli eventi che precedono il Galà a Cetona, in Toscana, dopo una master class tenuta da Catalina Diaconu, docente di pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia e direttore artistico del Festival, si è svolto un concerto finale aperto al pubblico il 9 settembre (Sala SS Annunziata Cetona) con giovani pianisti, allievi delle Scuole Medie con indirizzo musicale e dei corsi pre-accademici dei Conservatori di Musica, Accademie Musicali, Scuole di Musica e Licei Musicali.

A Roma, al Teatro di Villa Torlonia, il 20 settembre ci sarà Incontro di bellezze, un concerto di giovani pianisti del Conservatorio di Santa Cecilia con musiche di Bach, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Scriabin, fino ai più recenti Rachmaninov, Khachaturian, Bartok e Shostakovich.

Il 23 settembre sarà poi la volta di Sognando, a Dinu Lipatti appuntamento consolidato che ricordando il più grande pianista romeno vuole scoprire e promuovere i veri talenti. In concerto il Duo Olimpo composto da Silvio Rossomando (sax contralto) e Giuseppe Giulio Di Lorenzo (pianoforte) con musiche di Ida Gotkovky, Robert Muczynski, Giuseppe De Rosa, Astor Piazzolla, Piet Swerts, François Borne, Pedro Iturralde.

Il 28 settembre, sempre al Teatro di Villa Torlonia, sarà poi la volta di due piccolissimi musicisti romeni enfants prodige, i fratelli Alexander Leon Cerisha (9 anni) e Herman Med Cerisha (11anni) che al violino e pianoforte eseguiranno per la serata Settembre magico musiche di J.S. Bach, W. A. Mozart, F. Schubert, M. Moskovsky, M. Glinka, N. Paganini, H. Eccles, G. Verdi, C. Porumbescu.

Alla Casa del Cinema di Roma il 24 e 25 settembre sarà possibile seguire "Le tracce della cinematografia romena in diaspora". Il festival Propatria incontra qui il progetto Tabara de film, un campo estivo che si realizza ogni anno nel mese di agosto in Romania, dove i ragazzi dopo una full immersion nel mondo del cinema girano un lungo metraggio. Il progetto, molto diffuso su tutti i media in Romania è realizzato in coproduzione con la Televisione Nazionale Romena TVR e in collaborazione con Radio Romania. La rassegna inizierà con un recital di Mariana PREDA (Olanda) al flauto di pan. In programma numerosi film tra cui una prima assoluta: L'innocente di Irina Andronic e due film mai presentati in Italia: The Edge - regia Bogdan Alexe e Tiberiu Rotarescu. Nelle due giornate presentate dall'attrice Olga Balan verranno programmati anche Terapie pentru crima - regia Kiki Vasilescu, Chiese di legno della Romania un documentario regia Kiki Vasilescu, Io, Loro e Lara- regia Carlo Verdone, Le statue daciche a Roma - documentario , La perla di Violeta Birla, Doina, regia Nikolas Grasso, Life di Mariana Preda e Nikolas Grasso.

Come ogni anno chiude il festival il Gran Gala dei Giovani Talenti Rumeni - i Premi di Eccellenza Propatria che si terrà al Teatro Golden sabato 1 ottobre dove l'attrice e doppiatrice Emanuela Ionica accoglierà ospiti internazionali e giovani concorrenti provenienti da più paesi under 30: Romania, Italia, Moldavia, Francia, Austria, Belgio, Germania, Spagna, Olanda.

Il festival avrà anche una forte componente sociale attraverso l'interazione che avrà con il progetto Ragazzi in gamba, coordinato dal dottor Massimo Liberatori, medico presso l'Ospedale Gemelli di Roma, a cui è stato conferito dal Presidente della Romania, Klaus Johannis un importante onoreficenza in segno di apprezzamento dello Stato romeno per il contributo di rilievo allo sviluppo di relazioni di cooperazione e di amicizia tra la Romania e l'Italia e per fornire un sostegno tangibile per le persone che soffrono in Romania, in particolare persone disabili che hanno perso gli arti inferiori o i bambini affetti da gravi patologie. Dal 2015, l'Associazione Propatria è partner di questo progetto, condotto in collaborazione con AUCI ong (Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale / Università Associazione per la cooperazione internazionale), Università Cattolica "Sacro Cuore" di Roma e l'Episcopato ortodosso rumeno d'Italia. Il Festival dei Giovani Talenti sosterrà attraverso questa sesta edizione il progetto "Ragazzi in gamba" attraverso una campagna di informazione e sensibilizzazione in Italia e in Romania, che si svolgerà su l'intera manifestazione, in collaborazione con il gruppo di volontari del progetto.

Fonte: AskaNews

Mostra "Feerie crudeli / Il distacco" di Laura Covaci

INVITO

MOSTRA di disegni e modellaggio digitale
LAURA COVACI
Feerie crudeli / Il distacco
Mercoledì 21 settembre, ore 18.30
SALA ESPOSIZIONI

Seguirà rinfresco
Ingresso libero.
Inaugurazione: Mercoledì , 21 settembre 2016, ore 18.30
Accademia di Romania, Sala Esposizioni (Viale delle Belle Arti, 110)

LAURA COVACI

„Feerie crudeli“/ „Il distacco“
Mostra di disegni e modellaggio digitale

Le opere dell'artista Laura Covaci sono state esposte in gallerie, musei e collezioni private di tutto il mondo: Grand Palais/ SAGA Paris, Le Musee Imaginarire de l’Espace/ Galerie Serge Aboukrat, Benetton Foundation, ING Bank, The European Bank of Developement, Elle Magazine Los Angeles Private Collection. Attualmente l'artista vive e lavora a Bucarest.
Laura Covaci dipinge on screen, digitalizza, vede 3D, prospetta i mondi dell’aldilà e del domani, il passato senza futuro e il futuro più che perfetto con la stessa naturalezza con la quale usava il pennello per creare i suoi back-ground allucinanti in tempera, olio o acrilico. „Feeria crudele” svolta per ora in tre tappe – Brefotrofio, Le fasi della luna e Il distacco – conservano l’ambiente di una fiaba in cui tutto – nel regno dell’ibridazione – sembra possibile. L’artificiale è crudelmente lussureggiante come la giungla – tubature tentacolari, alberi con foglie di porcellana, anatomie deliranti, gioielli-volanti-non identificati e, allo stesso tempo, la forza ben temprata di una polifonia barocca.
Feeria crudele/ Il distacco di Laura Covaci. Mostra di disegni e modellaggio digitale all’Accademia di Romania in Roma tra il 21 settembre e il 7 ottobre 2016.

Accademia di Romania in Roma
http://www.accadromania.it/home.htm

mercoledì 14 settembre 2016

Giornata della Lingua Romena - Presentazione del libro: De vorbă cu Panait Istrati/Parlando con Panait Istrati di Elena Dumitru

ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA
http://www.accadromania.it/home.htm

Giornata della Lingua Romena
INVITO
Giovedì 15 settembre, ore 18.00
Biblioteca
Presentazione del libro:
De vorbă cu Panait Istrati/Parlando con Panait Istrati
di Elena Dumitru
Volume bilingue pubblicato in Italia, presentato presso l’Accademia di Romania in
e
un concerto il coro dei bambini; „SUNETUL MUZICII” (Il Suono della Musica)
Guidato da: Signora Cristina Manoliu Savulescu – Professoressa di canto di musica leggera (pop) e Compositore di canzoni

Ingresso libero.

Giornata della Lingua Romena
Presentazione del libro

De vorba cu Panait Istrati/
Parlando con Panait Istrati
di Elena Lavinia Dumitru

Intervengono:
Prof.ssa Giovanna Motta
Prof. Antonello Biagini
Prof.ssa Univ. Dr. Muguras Constantinescu
Mara Chiritescu, fondatrice della Libreria Pavesiana
Mugur Popovici, diplomatico
Goffredo Fofi, saggista e critico letterario

Pubblicato a Roma nel 2015 presso la casa editrice Aracne, a ottanta anni dalla scomparsa dell’autore di Kyra Kyralina, il volume rappresenta il risultato di una borsa di studio “Univers”, offerta dall’ICR per traduttori professionisti, e rivela aspetti poco conosciuti della produzione giornalistica istratiana, attraverso la traduzione di una selezione di articoli e interviste dello scrittore nella stampa romena. Con una prefazione firmata dalla prof.ssa Giovanna Motta e una postfazione del prof. Cornel Sigmirean, tale materiale inedito in italiano si dimostra utile anche da una prospettiva didattica. Inoltre, anche attraverso una introduzione ben documentata, il testo consente ai lettori italiani di scoprire un personaggio particolare, ma non per questo meno rappresentativo a livello nazionale e internazionale per la vita socio-politica e culturale del periodo interbellico.
Elena DUMITRU è traduttrice e professore a contratto presso La Sapienza di Roma. Ha conseguito due dottorati di ricerca, in “Storia d’Europa” presso La Sapienza e in filologia presso il Dipartimento di Hungarologia dell’Università di Bucarest. Collabora con la cattedra di Storia dell’Europa Orientale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma e con l’Università “Petru Maior” di Târgu Mures. Autrice de L’emigrazione intellettuale dall’Europa centro-orientale. Il caso di Panait Istrati, Nuova Cultura, Roma 2012, ha tradotto Istoria României contemporane (Antonello Biagini), Editura Universitatii “Petru Maior”, Tîrgu-Mures 2012.
L'evento verrà festeggiato con un concerto il coro dei bambini; „SUNETUL MUZICII” (Il Suono della Musica)
Guidato da: Signora Cristina Manoliu Savulescu – Professoressa di canto di musica leggera (pop) e Compositore di canzoni
Coreografo: Simona Deaconescu
www.sunetulmuzicii.ro

Accademia di Romania in Roma

Eroi romeni : quando il coraggio o il senso del dovere non creano notizia ma costruiscono una civiltà

Fonte foto: Ambasciata della Romania in Italia
EROI ROMENI : QUANDO IL CORAGGIO O IL SENSO DEL DOVERE NON CREANO NOTIZIA MA COSTRUISCONO UNA CIVILTA'

Esistono delle immagini che da sole sono in grado di parlare o di farci trasmettere dei sentimenti. Una di queste è legata al recente terremoto che sconvolto l’Italia centrale. Un’immagine non circolata nei grandi o piccoli giornali e che invece traggo dal profilo facebook dell’Ambasciata di Romania in Italia. Questa foto ritrae l’attuale Ambasciatore, Dottor George Bologan, che sale in solitudine una strada circondata di macerie.

In questi giorni questo diplomatico è stato diverse volte sul luogo del disastro ha visitato i propri connazionali feriti, si prodigato anche con la presenza fisica ad incontrare quanti sono sopravvissuti, ha avviato da subito contatti con le autorità locali per comprendere la situazione dei propri concittadini.

E’ l’altro volto di questa immane tragedia quella delle comunità immigrate che, al pari di coloro che da sempre hanno vissuto in quei luoghi hanno perso tutto. Molti hanno perso la vita, al pari di molti italiani, molti hanno perso la casa , molti di loro , nel totale disinteresse dell’informazione si sono prodigati negli aiuti salvando spesso delle vite umane . Sono tante le storie di immigrazione che contraddistinguo questa grande tragedia eppure poco o nulla è trapelato. Tra le tante comunità immigrate forse quella romena è quella che ha pagato numericamente il più alto tributo di sangue.

E per questo che trovo significativa e allo stesso tempo di grande portata vedere un rappresentate di una Nazione costantemente presente in questi frangenti. Sono certo che non è solo un atto di ufficio, ma un sentimento i tanti gesti e attenzioni compiute dall’Ambasciatore di Romania in questi giorni mettendosi "in prima linea" già quando si era diffusa la tragicità dell'evento, dimostrando la presenza della propria istituzione dove essa necessitava.

Posso immaginare che erano tanti i pensieri che affollavano la mente del Dottor Bologan mentre, in solitudine, saliva quella strada contornata di macerie. Da persona di cultura, e di cultura sostenuta da una solida convinzione religiosa, i suoi pensieri erano per i propri connazionali, per coloro che erano scomparsi, per coloro che erano feriti ma, altrettanto posso supporre che i pensieri andavano anche oltre , andavano a quei luoghi carichi di testimonianze , ricchi di storia . Pieni di tante storie personali alle quali anche i romeni del luogo avevano iniziato a contribuire.

Questa fotografia, forse più di tutte mi rimarrà impressa nel cuore anche per la speranza che fa trasparire, la speranza di una ricostruzione non solo materiale ma anche morale, una riedificazione di quelle antiche pietre che possa essere un nuovo inizio , per una nuova società arricchita dal contributo di quella comunità romena che può essere decisiva non solo per le zone colpite dal sisma ma per entrambe le nostre Nazioni

Infatti, ci dimentichiamo troppo spesso che italiani e romeni sono figli di una stessa madre , sono gli eredi della cultura latina rinnovata dalla fede cristiana e su queste basi che dovremmo cercare di affrancarci per tentare come sempre accaduto di rilanciare non solo i nostri Paesi ma l'intera Europa.

Allo steso tempo come voler dimenticare che Nove persone sono vive grazie a due fratelli romeni, originari di Sibiu, che hanno messo a repentaglio la propria vita per quella degli altri, senza pensare alla nazionalità di coloro che hanno salvato durante il recente terremoto dell'Italia centrale

Oppure che tra i tanti volontari accorsi sul luogo del sisma vi erano anche cittadini romeni?

Esempi come questo dimostrano che difronte al bisogno non vi sono barriere che possano dividerci e che non esistono differenze tra i popoli

In momenti come questi forse sarebbe il caso di esaltare figure positive, esempi di persone che vivono accanto a noi e che nel momento del bisogno sono pronte ad aiutarci.

Qualcuno ha detto che " Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce " cosi è anche per la presenza immigrata in Italia, fa più rumore i fatti di cronaca negativi che i tanti gesti positivi che i "nuovi italiani " compiono nel totale silenzio.

Qualche mese fa un romeno nel padovano trovandosi per caso nei pressi di un drammatico incidente stradale ha estratto della lamiere di una macchina un ferito e praticandogli un massaggio cardiaco ha strappato alla morte una persona o ancora ad Agosto , in Trentino, un romeno aveva salvato la vita di un'anziana signora.

Sono tanti gesti, tanti piccole storie che andrebbe raccontate meglio, come il silenzioso lavoro di molte "badanti" accanto alle persone anziane, ai tanti medici ed infermieri romeni che ogni giorno fanno il loro dovere negli ospedali italiani spesso anche con posizioni di responsabilità sulla salute e la vita di molti italiani. Dovremmo tutti cercare di lavorare assieme, riscoprire queste storie quotidiane perché nessuno è solo in questo mondo ed ognuno sia esso un "nuovo" o " vecchio" abitante contribuisce a costruire questa Nazione.
Infatti, ci dimentichiamo troppo spesso che italiani e romeni sono figli di una stessa madre , sono gli eredi della cultura latina rinnovata dalla fede cristiana e su queste basi che dovremmo cercare di affrancarci per tentare come sempre accaduto di rilanciare non solo i nostri Paesi ma l'intera Europa.

Da italiano , da modesto amico della comunità romena, vi dico solo una parola "Grazie"

Marco Baratto

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UN PUBBLICO ENCOMIO PER I DUE SOCCORRITORI ROMENI ORIGINARI DI SIBIU

Nove persone sono vive grazie a due fratelli romeni, che hanno messo a repentaglio la propria vita per quella degli altri, senza pensare alla nazionalità di coloro che hanno salvato.

Esempi come questo dimostrano che difronte al bisogno non vi sono barriere che possano dividerci e che non esistono differenze tra i popoli

Sollecitiamo , presso le autorità locali, un emcomio solenne per questi due cittadini romeni originari di Sibiu . Il loro esempio dimostra l'importanza di costruire società sempre più inclusive dove ogni uno possa veramente sentirsi parte di una comunità sia che vi sia nato sia che vi sia arrivato

Marco Baratto

firma la petizione
https://firmiamo.it/un-pubblico-encomio-per-i-due-soccorritori-romeni#petition

Concerto "Ritrovando Brâncuşi" stasera alle ore 19

Siamo lieti di invitare all’evento musicale

Ritrovando Brâncuşi

Mercoledì, 14 settembre 2016
ore 19.00
Sala Concerti
Accademia di Romania
Piazza José de San Martin, nr. 1

Con la partecipazione di:

Arpeggio & Roua

Daniela Ispas
- Soprano -

Daria Trofanchuk
- al pianoforte -

Yohanna Grace
- Invitato speciale -
Presentazione del
primo album “Grace”

Concerto a favore della campagna nazionale di
sottoscrizione pubblica per l'acquisto della scultura
"La saggezza della Terra " di Constantin Brancusi

In programma :

Arpeggio & Roua
Tre valsi - musica Vasile Timis, testi Mihai Eminescu:
Dupa ce atata vreme...
Si daca...
Adio
Hora cu strigături - musica Nicolae Lungu, solista Adrian Moşteanu
Sârba în caruţă - muzica Gheorghe Danga
Brâul amestecat - muzica Pretorian Vlaiculescu

Daniela Ispas

Dona Nobis Pacem
Panis Angelicus - César Franck
Alleluia “Exsultate Jubilate" - Wolfgang Amadeus Mozart

Daria Trofanchuk - al pianoforte
Yohanna Grace

– Invitato speciale –
Presentazione del primo album “Grace”
Emerging
The Call
Grace
De femina
Touch
Embrace

Arpeggio & Roua
Nascono come due gruppi distinti nel marzo 2014 per poi cominciare a lavorare insieme esattamente un anno dopo. I nuovo gruppo ha collezionato collaborazioni prestigiose con artisti romeni e moldavi (Ducu Bertzi, Fuego, Zinaida Julea) e ha portato la musica romena nel cuore di Roma (Festival dell’Avvento, MartisoRoma 2016, Festival Propatria). Numerose le esibizioni all’Accademia di Romania (Ziua Iei, Un pic de Romanie, o poveste de iarna, Poveste de mai). Nel curriculum anche un doppio concerto ad ExpoMilano 2015.
Il loro repertorio è prevalentemente folk corale: doine, canti da ballo, ma anche rielaborazioni di antiche melodie dei grandi artisti del passato (Maria Tanase, Tudor Gheorghe, Ioan Bocsa, Anton Pann).

Daniela Mihaela Ispas
Soprano, si è diplomata all’Accademia di Musica Gheorghe Dima di Cluj-Napoca, come cantante lirica. Ha conseguito il Master di Management Performant presso la facoltà di Studi Europei, presso dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, inoltre si è laureata in Economia (Finanze e Banchi) nella stessa università. Come interprete invitato ha parecipato a vari eventi musicali.
Attualmente lavora come referente culturale presso l’Accademia di Romania.

Daria Trofanchouk
Pianista, nasce a Mosca nel 1983 comincia lo studio del pianoforte a tre anni. Prosegue i suoi studi in Italia e consegue brillantemente il Diploma in Pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con il Maestro di chiara fama Giuseppe Scotese. Allieva, per Storia della Musica, di Michelangelo Zurletti. Successivamente si è perfezionata con il masterclass retto da ElissoWirsaladze e con il Maestro dell'Accademia di Santa Cecilia Francesco Buccarella. Docente di pianoforte dal 2006, ha elaborato un proprio metodo didattico che avvicina i bambini dai 3 anni alla musica e al pianoforte in maniera ludica ma istruttiva, coniugando elementi del metodo Bastien e Suzuki con la tradizione didattica della scuola russa. Organizza laboratori didattici per Roma Capitale.

Yohanna Grace
Musicista, cantautrice che impressiona per la sensibilità della voce, Yohanna Grace è un’artista molto originale, che ama giocare con i suoni e la voce, alla ricerca di un’armonia che risveglia e trasmette emozioni elevate. Agli antipodi delle logiche specifiche dell’entertainment, l’artista vi invita a vivere un’esperienza musicale poco comune, in cui lo spettatore è provocato a diventare co-creatore, liberando i freni della propria immaginazione. Nel album Grace (“Grazia”), Yohanna affronta le varie facce della femminilità, dalla “Saggezza della Terra” all’Infinità del cielo, passando per la condizione femminile contemporanea. Ha sostenuto vari concerti in Francia, Italia e Romania, proponendo anche una serie di workshop sperimentali. Seguirà una tournée negli Stati Uniti e in Canada, programmata per la seconda metà del mese di settembre.
Per scoprirla nel proprio universo, siete invitati a visitare la sua pagina internet: www.yohannagrace.com e il conto Facebook: Yohanna Grace .

Accademia di Romania in Roma

martedì 13 settembre 2016

Scriitori români la Torino. Întâlnire cu Doina Ruşti

Comunicat de presa

Sâmbătă, 17 septembrie 2016, ora 18.30, la Librăria Luxemburg din Torino (via Cesare Battisti, nr. 7), profesorul Roberto Merlo şi jurnalista şi criticul literar Noemi Cuffia vor prezenta opera scriitoarei Doinei Ruşti, în prezenţa autoarei. Întâlnirea cu Doina Ruşti este prima dintr-o serie de evenimente pe care Institutul Român de Cultură şi Cercetare Umanistică de la Veneţia îşi propune să le organizeze în parteneriat cu Librăria Luxemburg din Torino, sub titlul "Scriitori români la Torino". Evenimentul, menit să promoveze literatura română, este organizat în colaborare cu Primăria oraşului Torino, Consulatul General al României la Torino, Radio Torino International şi Ziarul "Vocea".

Doina Ruşti este este una din cele mai importante scriitoare din generaţia postdecembristă. Este, totodată, profesor universitar, consultant ştiinţific al UNATC, scenaristă şi editoare. Este autoarea romanelor "Omuleţul roşu" (2004), "Zogru" (2006), "Fantoma din moară" (2008), "Lizoanca la 11 ani" (2009) şi "Manuscrisul fanariot" (2015). Cărţile sale sunt apreciate de cititori şi foarte bine clasate în topurile de final de an realizate de criticii români. Opere sale au fost distinse cu numeroase premii, printre care Premiul Academiei şi Premiul Uniunii Scriitorilor. Romanele sale "Zogru", "Lizoanca la 11 ani", "Omuleţul roşu" au fost traduse în limba italiană de Ingrid Beatrice Coman şi Roberto Merlo.

Noemi Cuffia este jurnalistă şi critic literar. A studiat literatură anglo-americană la Torino şi a absolvit un masterat în ştiinţe editoriale la Institutul European de Design din acelaşi oraş. Lucrează în prezent pentru mai multe edituri şi agenţii de publicitate şi colaborează cu biroul de presă al Salonului Internaţional de Carte de la Torino. În 2016 a publicat primul său roman "Il metodo della bomba atomica - Metoda bombei atomice" (LiberAria). Este creatoarea blogului literar "tazzina di caffè - ceşcuţa de cafea".

Roberto Merlo este conferenţiar de Limba şi Literatura română la Departamentul de Limbi şi Literaturi străine şi Culturi moderne al Universităţii din Torino. S-a format ca românist la Universităţile din Torino, Cluj-Napoca şi Bucureşti. A tradus numeroase volume din literatura română modernă şi contemporană, mai ales proză: Bogdan Suceavă, Gabriela Adameşteanu, Doina Ruşti: "L'omino rosso" (2012) şi "Zogru" (2010) şi teatru, cu rare incursiuni în lumea poeziei, prilejuite de versurile lui Matei Vişniec şi Marta Petreu.

În limba italiană au fost publicate până acum următoarele volume de Doina Ruşti:

L'omino rosso, trad. Roberto Merlo, Firenze, Nikita Ed.

Lisoanca a 11 anni, trad. Beatrice Ingrid Coman, Milano, Rediviva Ed.

I miei ginecologi, trad. Anita N. Bernacchia, pp.167-172, in Compagne di viaggio. Racconti di donne ai tempi del comunismo, îngrijit de Radu Pavel Gheo şi Dan Lungu, Roma, Sandro Teti Ed.

Zogru, trad. Roberto Merlo, Acireale-Roma, Bonanno Ed.

Organizatori: Institutul Român de Cultură și Cercetare Umanistică de la Veneția şi Librăria Luxemburg din Torino

Parteneri: Primăria oraşului Torino, Consulatul General al României la Torino, Radio Torino International şi Ziarul "Vocea"

Festival Intercity (29° edizione)

Dal 23 settembre al 31 ottobre al Teatro della Limonaia, Sesto Fiorentino (FI)

L’edizione 2016 (29ª) rappresenta per il Festival Intercity un momento di svolta, o meglio, un momento di riscoperta e rivalutazione del suo carattere. Quattro anni fa, a partire dal 25° anniversario, il Festival, infatti, aveva aperto le sue porte a più paesi per ciascuna edizione mettendo momentaneamente da parte il suo storico carattere monografico: è stato un esperimento importante, che ha prodotto degli ottimi risultati ritraendo una panoramica di quello che è successo nel mondo negli ultimi anni. Ora però, per Intercity è tempo di ritornare alle proprie origini, riproponendo il suo carattere più vero, quello che l’ha reso celebre e stimato e ha fatto sì che – dopo 29 anni – sia ancora uno dei festival più importanti e intriganti sia a livello nazionale sia internazionale. Il festival ripropone quindi la sua formula “classica”: si concentra completamente su una sola nazione, con – come di consueto – un “ritorno” a una città già visitata dalle precedenti edizioni.

La 29ª edizione – che si estende dalla seconda metà di settembre alla fine di ottobre 2016 – è dunque interamente dedicata al teatro rumeno, ma sarà introdotta e conclusa da un importante “back to Montreal”, città drammaturgicamente ricca, che più volte il Festival ha incluso nelle proprie edizioni.
 
BACK TO MONTREAL

Inaugura il festival FRAMMENTI DI INUTILI BUGIE di Michel Tremblay, già autore di “Le Cognate” (23, 24, 25 settembre). Il testo, oggi più attuale che mai, è stato scritto nel 2009 e racconta dell’amore tra due persone dello stesso sesso: due adolescenti – due esseri ancora privi dello sconvolgimento caratteriale che l’età adulta impone, si trovano e si amano. Un amore grande ma acerbo, come l’età adolescenziale impone, che però deve fare i conti con la società e la chiesa che lo circonda e lo giudica. Coinvolti nel cast, la crème de la crème della scena teatrale fiorentina: gli attori Riccardo Naldini, Roberto Gioffrè, Teresa Fallai, Monica Bauco e i più giovani Davide Arena e Archimede Pii. La regia e le scene/luci sono di Dimitri Milopulos.

Mai come oggi, in questo periodo cosi infimo, nel quale le apparenti libertà dell’epoca moderna coprono razzismo e discriminazioni paurosi, mai, ho sentito un bisogno così forte di parlare della diversità e della sua unicità attraverso il mio lavoro. D.M.

Sulla scia dell’enorme successo del debutto nella passata edizione, Intercity presenterà per 5 nuove repliche (28, 29, 30 settembre, 1, 2 ottobre) al Teatro Puccini di Firenze LE COGNATE di Michel Tremblay per la regia di Barbara Nativi. Le Cognate, nato dal lontano Intercity Montreal è ormai un cult, record di incassi e di gradimento di pubblico e critica. Cogliendo l’occasione dei 10 anni dalla scomparsa della sua creatrice, Intercity, nell’edizione 2015, aveva scelto di produrre nuovamente lo spettacolo in una nuova versione che ne ha replicato l’indescrivibile successo.

Anche la coda di questa importante 29ª edizione sarà dedicata al Québec, con una grande coproduzione tra Intercity e Quartieri dell’Arte di Viterbo dedicata alla versione teatrale del famoso romanzo di Irvine Welsh TRAINSPOTTING. La drammaturgia è di Wajdi Mouawad per la regia di Sandro Mabellini. Il testo narra dichiaratamente la società degli anni ‘90, mettendola in collegamento con la decadenza di quella odierna e indagando su temi come la questione della definizione di identità e la questione della dipendenza, in qualsiasi forma meriti di essere analizzata (28, 29, 30 ottobre).

INTERCITY BUCAREST

Il programma principale di Intercity 29ª edizione, sarà dedicato alla città di Bucarest e al teatro rumeno, teatro che la direzione artistica del Festival ha studiato profondamente negli ultimi mesi, scoprendovi un’importante linfa di innovazione e di nuova drammaturgia teatrale. Numerose sono le formazioni teatrali – sia nazionali che estere – che faranno parte dell’edizione: particolare rilevanza avrà la parte della nuova scrittura teatrale, come sempre il cuore pulsante di Intercity.

 La sezione rumena s’inaugura nel mese di ottobre (5, 6, 7, 8 ottobre) con una produzione in prima nazionale firmata Teatro delle Donne sul testo CAMERA 701 di Elise Wilk. Quattro storie si svolgono in un tempo molto lungo nella stessa camera d’albergo introducendoci in mille sfumature della natura umana. Camera 701, che ha avuto un enorme successo ovunque sia stato rappresentato, viene finalmente presentato in Italia in questa prima versione diretta da Ciro Masella.

Si prosegue con TIPOGRAFIC MAJUSCUL (8, 9 ottobre), creazione di Gianina Cărbunariu, uno dei personaggi più importanti della scena contemporanea rumena. Tipografic Majuscul è uno spettacolo coprodotto con l’International Festival di Nitra e l’associazione DramAcum, in collaborazione con l’Odeon Theatre di Bucarest. Rappresentato in tantissimi paesi europei e non, lo spettacolo approda al Festival Intercity per la prima volta in Italia: nasce dallo studio di una serie di documenti e materiali dagli archivi della polizia segreta rumena e porta in scena storie di vittime e di carnefici – storie di vita e di morte.

Sempre per la prima volta in Italia (15, 16 ottobre), arriva a Intercity uno dei gruppi più importanti della nuova scena rumena GroundFloor Group con il loro bellissimo ed emozionante PARALLEL creato da Ferenc Sinkó e Leta Popescu con Lucia Mărneanu e Kata Bodoki-Halmen in scena. Si tratta di uno spettacolo provocante e sensuale sulla repressione e sull’accettazione del proprio io nel contesto della società moderna.

Dopo anni di assenza al Festival sestese, torna (17 ottobre) la compagnia Arca Azzurra che presenterà la prima versione in italiano – in uno studio/mise en espace – del bellissimo lavoro di Mihai Ignat CRISI OPPURE UN’ALTRA STORIA D’AMORE che smembra la quotidianità di una coppia tra paure, disagi e situazioni altamente tragicomiche.

Per l’edizione 2016 nasce una nuova collaborazione con uno dei gruppi più promettenti del territorio fiorentino: InQuanto Teatro che – insieme a Teatro Sotterraneo – presenterà uno studio/mise en espace su MIHAELA, LA TIGRE (17 ottobre). Mihaela, la tigre è uno dei testi più importanti di Gianina Cărbunariu ed è stato ospite della recente edizione del Festival d’Avignon.

ANTISOCIAL è il testo di maggior successo di Bodgan Georgescu uno degli autori rumeni più importanti sia a livello nazionale che internazionale. Un testo sulla vita scolastica ed educativa in Romania oggi, che però riflette i sistemi formativi di ogni paese/società. Georgescu mette insieme una serie di importanti interrogativi a proposito dei limiti della libertà di studenti e insegnanti e della questione “vecchia scuola” contro “nuova scuola”. A portare in scena questo studio in prima nazionale sarà la Compagnia Blanca Teatro per la regia di Virginia Martini (31 ottobre).

Chiude la 29ª edizione di Intercity, la compagnia umbra Uthopia con uno studio/mise en éspace sul bellissimo testo di Peca Ştefan TUTTA LA VERITÀ SULLA VITA E SULLA MORTE DI KURT COBAIN (31 ottobre) diretto da Ciro Masella. Il testo, vincitore di tantissimi premi internazionali, indaga sulla vita degli adolescenti di oggi sospesa tra il desiderio di crescere tra obblighi, doveri e le loro incertezze, ansie e punti oscuri che caratterizzano quell’età. Cosa avrebbe detto oggi Kurt Cobain?

Completano il programma dedicato a Bucarest una serie di incontri con gli autori (Elise Wilk, 7 ottobre – Gianina Carbunariu, 8 ottobre – Mihai Ignat, 17 ottobre) e la mostra fotografica dedicata a Mihaela Marin una tra le più importanti fotografe del mondo teatrale rumeno (teatro, danza, opera). La mostra sarà allestita nel foyer del Teatro della Limonaia e sarà visitabile per tutta la durata del Festival.

EVENTI SPECIALI

Una ricchissima sezione di eventi speciali affiancherà il programma principale di questa 29ª edizione di Intercity.

 A due anni dalla sua ultima replica, come omaggio a Firenze per il 50° avversario dell’alluvione del 1966 e in occasione dell’uscita del film Inferno, la Limonaia propone 2 nuove repliche di FIRENZE (12, 13 ottobre). Firenze nasce dalla passione di Dimitri Milopulos per le miniature e i modellini, che sono stati la causa scatenante del suo svilupparsi come artista e del suo far teatro oggi. Milopulos con tanto amore e tantissimo coraggio, cerca di vedere Firenze a modo suo, dedicandole uno spettacolo-performance di 37 minuti, tutto creato in scala e portando così in scena il suo bagaglio artistico, interamente dedicato alla città d’arte per eccellenza (la sua città), che fa rivivere in tutto il suo (non) splendore. “Quale terribile presagio si prospetterebbe se alla città d’arte per eccellenza venisse a mancare l’arte?”

 Dando continuità alla progettazione dopo il primo esperimento durante la 28ª edizione del Festival nel 2015, ritorna alla Limonaia (12, 13 ottobre), Edoardo Zucchetti con il nuovo progetto AI WEIWEI L’ARRESTO & L’UNIVERSO. Ai WeiWei è un artista, architetto, fotografo, attivista politico, frequentatore della Factory di Andy Warhol, figlio di un poeta anarchico cinese, oppositore del regime, arrestato illegalmente in Cina nel 2011 e detenuto per 81 giorni con ritiro del passaporto per aver manifestato liberamente al mondo le sue idee politiche e sociali attraverso l’arte, la cultura e internet.

Grazie ad una lunga residenza artistica presso il Teatro della Limonaia il testo verrà sviscerato, tradotto e collaudato mediante live performance proprio mentre Ai WeiWei sarà impegnato nell’allestimento della sua mostra personale a Palazzo Strozzi.

The Factory – fondata ufficialmente nel 2013 dall’incontro di varie personalità artistiche con lo scopo di creare una piattaforma di scambi e contaminazioni culturali – presenterà il progetto di ricerca VISUAL FAC #1 dedicato alla creazione di installazioni video sperimentali che utilizzano risorse e tecniche innovative e non convenzionali. In particolare il progetto si concentra su proiezioni video su oggetti reali, cercando di dare vita ad una sorta di maschera che crei/deformi una realtà inesistente, ingannando la percezione visiva dello spettatore a tal punto da non fargli più distinguere la realtà dalla finzione.

All’interno del programma del festival saranno presentati anche gli ultimi lavori di Intercity Connections: HEARTS di Luke Norris (18 ottobre), STORIA DI UN VAMPIRO di Moira Buffini (19 ottobre) e L’ESAME di Andy Hamilton (20 ottobre) con in scena gli studenti degli Istituti superiori di Sesto Fiorentino. Il testo L’ESAME di Andy Hamilton sarà riproposto anche dagli studenti dell’Istituto Tecnico Statale Tullio Buzzi di Prato (21 ottobre in matinée riservata alle scuole).

Dal 23 agosto al 4 settembre avrà luogo il workshop LEZIONI SULL’ ARTE DRAMMATICA, ultimo appuntamento del progetto triennale di formazione attoriale tenuto dal Maestro Anatolij Vasiliev: l’evento è organizzato dalla compagnia Cantiere Obraz e Intercity Festival.

Durante la 29° edizione di Intercity avrà luogo anche l’evento finale (22, 23 ottobre) del progetto europeo TAKE OVER.

Fonte:Teatri Online

venerdì 2 settembre 2016

2 septembrie, zi de doliu național pe teritoriul României pentru românii decedați în cutremurul din Italia

La 31 august 2016, Guvernul României a declarat ziua de vineri, 2 septembrie, zi de doliu național pentru românii decedați în cutremurul din Italia.

 Un cutremur puternic, cu magnitudinea de 6,2 pe scara Richter, a zguduit centrul Italiei, la 24 august 2016, în jurul orei locale 03:30 (01:30 GMT). Cele mai afectate localități au fost Accumoli, Amatrice, Posta și Arquata del Tronto, aflate între Roma și Perugia. Potrivit Institutului Național de Vulcanologie și Seismologie, seismul s-a produs la o adâncime de 4,2 kilometri, și a fost urmat de sute de replici. Cutremurul a fost resimțit și la Roma. În urma seismului și-au pierdut viața peste 290 de persoane, printre victime aflându-se și 11 cetățeni români. 5 români se află în continuare spitalizați.

 Potrivit Legii nr. 75/1994 privind arborarea drapelului României, zilele de doliu național sunt stabilite prin hotărâre de guvern. Aceeași lege prevede că, în zilele de doliu național, așa cum au fost stabilite de guvern, instituțiile și autoritățile publice centrale și locale sunt obligate să arboreze în bernă Drapelul României.

 Drapelul României în bernă se mai arborează: la sediile partidelor politice, sindicatelor, patronatelor, instituțiilor de învățământ de orice grad, instituțiilor de cultură și misiunilor diplomatice ale României; la punctele pentru trecerea frontierei, precum și în aeroporturi, porturi, gări și autogări; ca pavilion pe navele de orice fel și pe alte ambarcațiuni ce navighează sub pavilion românesc, mai prevede Hotărârea.

 De asemenea, posturile naționale de radio și televiziune, precum și instituțiile de cultură au avut obligația de a-și adapta programul în mod corespunzător.

 *** Ultima dată la care, în România, a fost decretat doliul național, a fost la 13 august, în memoria Reginei Ana. Regina Ana a României, soția Regelui Mihai I al României, a murit la 1 august 2016, la vârsta de 92 de ani, la Spitalul din Morges, în Elveția. Familia Regală a anunțat mare doliu pentru primele șapte zile de la înmormântare și doliu timp de patruzeci de zile.

 Zi de doliu național a fost declarată și data de 24 martie 2016, în semn de solidaritate cu victimele atentatelor de la Bruxelles. Atentatele de la Aeroportul internațional Zaventem și de la stația de metrou Maelbeek din Bruxelles, comise la 22 martie, s-au soldat cu 32 de morți și circa 340 de răniți. Prin Hotărârea de Guvern nr. 171/2016 pentru declararea zilei de 24 martie 2016 zi de doliu național pe teritoriul României, toate instituțiile și autoritățile publice centrale și locale au avut obligația arborării drapelului României în bernă.

 31 octombrie, 1 și 2 noiembrie 2015, au fost declarate zile de doliu național în memoria victimelor incendiului de la Clubul Colectiv din București, din seara zilei de 30 octombrie, soldat cu 64 de morți.

 Ziua de 26 iunie 2013, a fost declarată zi de doliu național, în semn de respect față de cei 18 români care și-au pierdut viața în accidentul de autocar din Muntenegru.

 Data de 18 aprilie 2010 a fost declarată zi de doliu național, fiind comemorate victimele accidentului aviatic de la Smolensk, în care și-au pierdut viața 96 de persoane, printre care și președintele Poloniei, Lech Kaczynski.

 3 august 2007, data la care au avut loc funeraliile Patriarhului Teoctist, care a condus Biserica Ortodoxă Română timp de 21 de ani, a fost de asemenea declarată zi de doliu național.

 Alte date declarate zile de doliu național au mai fost: 8 aprilie 2005, cu prilejul înmormântării Papei Ioan Paul al II-lea; 14 martie 2004, în memoria cetățenilor români, victime ale atentatelor teroriste din Spania; 14 septembrie 2001, după atacurile teroriste din Statele Unite; 12 ianuarie 1990, în memoria victimelor Revoluției.

Sursa:Agerpres

giovedì 1 settembre 2016

Amatrice: la piccola Maria Sofia, un mese, salvata dal padre mentre tutto crollava

CRONACA

Amatrice: la piccola Maria Sofia, un mese,
salvata dal padre mentre tutto crollava

Mercoledì 31 Agosto 2016

Ad Amatrice la comunità rumena è radicata già da qualche anno e numerosa. Ne fa parte la più piccola bimba scampata al terremoto, si chiama Maria Sofia Horobor, ed è stata portata in salvo dal padre durante il terribile sisma.

Sono sette i morti rumeni ad Amatrice, tra di loro c'è anche un bambino. Nove invece sono i dispersi e quattro si trovano all'ospedale a Rieti. Ieri, in occasione delle esequie, è arrivato anche padre Costantin Horban, sacerdote della Chiesa ortodossa rumena d’Italia e il Premier rumeno Dacian Ciolos che ha dichiarato: "I cittadini romeni ed italiani che hanno perso persone care, che sono stati colpiti da questa tragedia, hanno dimostrato loro stessi un forte spirito di solidarietà e generosità. È naturale stare vicino a loro e colgo l'occasione per ringraziarli. Tutti siamo responsabili gli uni di fronte agli altri. Insieme possiamo superare queste sfide molto difficili".

Maria Sofia ha compiuto un mese pieno il 28 agosto nella tendopoli. Il padre Mihai, 29 anni, è riuscito a salvare tuttta la famiglia: "Non ci sono parole, dobbiamo solo ringraziare Dio che siamo salvi, siamo riusciti a uscire, noi siamo una famiglia di fortunati, ci siamo salvati tutti, non tutti sono stati fortunati come noi". Mihai aveva comprato casa ad Amatrice e la stava ristrutturando, la casa non c'è più, ma la famiglia è salva, i suoi vicini non ce l'hanno fatta, sono morti tutti.

Fonte: Il Mattino