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martedì 28 maggio 2013

31 maggio 2013 ore 19 al Concerto” Sin….Cretic “ sostenuto dal violoncellista Adrian Naidin

Nel ambito del

FESTIVAL INTERNAZIONALE PROPATRIA

che si svolge a Roma dal 24 maggio a 2 giugno 2013

Con l’alto patrocinio del Senato della Repubblica , Camera dei Deputati , Ambasciata della Romania in Italia, Ambasciata della Repubblica Moldova in Italia , Accademia di Romania a Roma , Comune di Roma –Assessorato per le Politiche Culturali e Centro Storico , Comune di Roma Ufficio Europa , Comune di Roma –Municipio 14(ex 19)

L’Associazione culturale rumeno-italiana PROPATRIA

in collaborazione con le Associazioni A.R.E.S e “La Voce dei Rumeni”

è lieta di invitarVi

il 31 maggio 2013 ore 19.00

al Concerto” SIN….CRETIC “

sostenuto dal violoncellista

Adrian NAIDIN

(Il 4° evento in programma)

presso l’Auditorium del Seraphicum
Via del Serafico , 1 Roma

NAIDIN riesce ad affascinare con la sua musica in un modo che pochi artisti sono riusciti a farlo. E' il tipo di artista sempre alla ricerca di nuovo, i suoi concerti sono un viaggio che parte dalla musica classica , alla musica jazz per arrivare poi alla musica tradizionale rumena che la ripropone in particolar modo in un’altra chiave di lettura .

Si è laureato presso l'Accademia di Musica di Cluj-Napoca, dove ha studiato violoncello e musica da camera, è membro dell’Orchestra Nazionale Radio di Bucarest.

Violoncellista, compositore, One-man show, Adrian Naidin è uno dei giovani artisti che riesce ad ottenere il successo sulla scena culturale grazie alla sua originalità. Si è esibito con l’Orchestra Johann Strauss di Vienna, con l’Orchestra Nazionale Radio di Bucarest ,ha composto musica per il cinema, fa orchestrazioni musicali , ma il pubblico lo conosce attraverso i suoi concerti dove canta accompagnato dal suo violoncello. Naidin commenta con umorismo i suoi canzoni, scherzando con il pubblico, ma molto spesso una lacrima appare sui volti di coloro che ascoltano.

PROPATRIA Associazione culturale rumeno-italiana
Mioara Moraru
Vicepresidente
00393289599204

Enzo B sfonda il muro rumeno

primo accredito
20/05/2013

di Gabriella Meroni

Otto anni fa la Romania aboliva dal proprio ordinamento le adozioni internazionali, ma una nuova legge ora le permette, a patto che uno dei genitori adottanti sia rumeno. Enzo B è il primo ente italiano autorizzato ad accompagnare queste coppie miste

ENZO B ha ottenuto l’accredito in Romania per le adozioni internazionali: primo, e per il momento unico, Ente italiano. Ne dà notizia la stessa organizzazione in un comunicato, in cui sottolinea però che si tratta di una conseguenza della nuova legge rumena che, entrata in vigore lo scorso aprile, compie in realtà "una parziale apertura alle coppie adottive di cui almeno uno dei due coniugi abbia la cittadinanza romena: comunque un comunità assai significativa per l’Italia".

Era il 2005 quando, dopo una lunga moratoria, la Romania aboliva dal proprio ordinamento le adozioni internazionali. Decisione drastica cui non sono state estranee le pressioni internazionali a fronte di migliaia di adozioni realizzate fin dai primi anni ’90 e che, pur tra sforzi significativi da parte delle autorità del Paese, non ha saputo produrre sufficienti risposte al diritto alla famiglia da parte di tantissimi minori romeni.

«È grande la soddisfazione per aver raggiunto questo ulteriore risultato», è il commento di Cristina Nespoli, Presidente di ENZO B, «perché, oltre consentire di dare una risposta concreta a molti bambini romeni che oggi sono negli istituti, apre anche una prospettiva verso il progetto di adozione europea. La Romania è infatti il primo Paese dell’Unione a realizzare un’apertura all’adozione internazionale. Ottimo punto di partenza per una riflessione che coinvolga l’intera Unione sui diritti di cittadinanza dei minori anche in rapporto al diritto a crescere in una famiglia.».

L’accredito di ENZO B è anche il frutto della costante presenza dell’Associazione nel Paese, nel quale - continua la nota - "ha realizzato importanti interventi di assistenza ai minori, di animazione sociale e di sviluppo rurale: presenza che ha consentito ad ENZO B un rapido riconoscimento da parte delle Autorità romene".

Le coppie in possesso dei requisiti (miste italo-romene) e interessate a questa nuova prospettiva di adozione possono prendere contatto con ENZO B sul sito dell'ente.

Fonte: Vita

Verso l'integrazione

Ufficio Stampa 24/05/2013

Su iniziativa di un gruppo di cittadini romeni e italiani è costituita l’Associazione sociale e culturale denominata “Associazione Italo-Romena Arezzo Insieme-Onlus”, con sede a breve, nel Comune di Arezzo, via Emilio Vezzosi nr 20 ,sito web www.arezzoinsieme.com .

L’Associazione intende inoltre comunicare e portare a conoscenza la collettività e quindi la società civile degli usi, delle abitudini, delle consuetudini e delle tradizioni del popolo romeno, in modo particolare allo scopo di favorire la partecipazione e l’integrazione, così come, reciprocamente, diffonderà e trasmetterà quelle della società italiana ai cittadini romeni.
E’ quindi un modo di dare assistenza, di poter supportare e di poter mettere a disposizione strumenti, strutture e risorse umane finalizzandole alle origini dell’associazione.

L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e culturale, e in particolare persegue i seguenti scopi:
-Tutelare ed assistere i cittadini romeni nelle situazioni sociali che si troveranno ad affrontare nella vita e pratica quotidiana.
-Tutelare ed assistere i cittadini romeni nelle pratiche amministrative, burocratiche, assistenziali, fiscali, previdenziali, sanitarie, giudiziarie e quanto altro necessario presso Uffici della Pubblica amministrazione e privati.
-Favorire la partecipazione dei cittadini e quindi della comunità romena nella società italiana, sensibilizzandone la conoscenza alle Leggi vigenti, agli usi, alle consuetudini e alle tradizioni del popolo italiano e di quelle locali, sensibilizzare la società civile agli usi, alle consuetudini e alle tradizioni del popolo romeno.
-Favorire la partecipazione e l’integrazione libera da pregiudizi tra la cultura, la razza ed il popolo romeno e quello italiano, e comunque a popoli diversi, sensibilizzando i cittadini alla conoscenza, agli approfondimenti, all’accettazione della diversità in modo di promuovere lo sviluppo di una cultura della tolleranza e della solidarietà.

La partecipazione e l'integrazione sono processi attraverso i quali si va ad istituire una rete di relazioni fra lo Stato e i singoli cittadini. Proprio per agevolare questa rete è nata la nostra Associazione Arezzo Insieme, per fare da tramite tra l'individuo ed i vari enti. In questi anni i cittadini Romeni che sono arrivati in Toscana sono 77.138 e in provincia di Arezzo 13.363 nuclei familiari, la partecipazione e l'integrazione non sempre è stata facile ma grazie alla nostra volontà e alla nostra dedizione al lavoro ci siamo ritagliati uno spazio importante nella società .
La famiglia svolge un ruolo di educazione nel processo di inserimento anche se si trova a dover combattere quotidianamente con le difficoltà connesse al reddito ,alla ricerca dell'abitazione e a tutte le altre problematiche che in questo momento affliggono la società. L'Associazione si mette quindi a disposizione per dare un supporto ai nostri connazionali per favorire la partecipazione e l'integrazione alla vita sociale .Siamo un numero rilevante di persone non possiamo più stare in silenzio e dobbiamo dire la nostra perché fino ad ora ci siamo impegnati a testa bassa nel lavoro con molta dedizione e rispetto nei confronti di tutti, adesso e importante per noi e per i nostri figli essere informati e far valere i nostri diritti sempre nel rispetto degli altri così come nostra educazione .
I nostri figli hanno il diritto ad una vita più semplice e dignitosa, affinché i nostri sforzi nella partecipazione e nell'integrazione non siano stati vani.
Noi dobbiamo essere uniti perché l'unione fa la forza ,e l'unione ci garantirà sicuramente un futuro migliore.

Fonte: Informa Arezzo

Progetto Comenius Regio - Eurociss. Quarta mobilità rumena in Provincia di Fermo

Pubblicato in Comunicati Stampa 15/05/2013

Nell’ambito del progetto comunitario Comenius Regio - Eurociss (European Citizenship between School and Society) la Provincia di Fermo, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “E.Mattei” di Amandola e l’Associazione Euronet di Offida, suoi partner italiani, dall’8 all’ 11 maggio ha accolto la delegazione dei partner rumeni di Timisoara, composta da dirigenti scolastici, autorità e docenti del distretto di Timis (School Inspectorate of Timis County, College Food Industry e Tudor Tanasescu Vocational High School).

Durante i giorni di mobilità istituzionale, sono stati approfonditi i temi del progetto, incentrati sullo sviluppo della cittadinanza europea attiva ed inclusiva da inserire nei moduli formativi rivolti alle giovani generazioni di studenti e sono stati predisposti i prodotti finali previsti a fine progetto (brochure sulle buone prassi per la lotta contro il pregiudizio, la discriminazione e la violenza, pubblicazione sui moduli formativi, cd rom culturale dei rispettivi territori).

In occasione della festa dell’Europa, il 9 maggio è stato promosso a San Benedetto del Tronto, proprio in occasione dell’ultima visita in Italia della delegazione rumena, l’evento finale del progetto EUROCISS “Festa dell’Europa, 9 maggio - Cittadinanza in movimento!”, organizzato dal Centro Europe Direct Fermo-Marche Sud (Provincia di Fermo), incentrato sul tema della cittadinanza attiva e dei giovani, futuri cittadini di domani e riservato agli studenti delle scuole secondarie. Nel programma della manifestazione, oltre al momento celebrativo, ci sono stati vari interventi di esperti del settore della mobilità europea e della cittadinanza attiva: Giuseppe A. Trotta - Consulente EURES Regione Marche, Serena Cappannini - Consulente di Politiche Comunitarie, Stefano Campanari - Presidente dell’Associazione Scambieuropei, Sole Cococcioni - responsabile dell’Informagiovani di Porto San Giorgio. Nel corso dei loro interventi, sono stati illustrati i principali strumenti operativi per consentire ai giovani di cogliere le numerose opportunità di mobilità e lavoro nel territorio europeo, ma anche per sensibilizzarli e coinvolgerli affinché possano acquisire sempre più la percezione del loro “status” di cittadini europei e dei diritti che ne derivano, in primis il diritto di circolare e soggiornare liberamente nell’Unione Europea.

Nella mattina del 10 maggio il tavolo di lavoro si è spostato presso l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Mattei” di Amandola, dove i partner rumeni sono stati accolti dall’Assessore provinciale alle Politiche Comunitarie Adolfo Marinangeli, dalla Dirigente Scolastica Paola Farina, dal dott. Giuliano Bartolomei e dott. Andrea Mora dell’Associazione Euronet di Offida, e si è assistito ad una simulazione di una seduta del Parlamento europeo nel corso della quale una classe di studenti è stata chiamata a rappresentare i 27 Stati Membri e i gruppi politici presenti nel Parlamento europeo per discutere e legiferare su due temi di attualità nelle commissioni parlamentari, nei riunioni dei gruppi politici e nelle plenarie, con l’obiettivo di far riflettere sul concetto di cittadinanza attiva e di far crescere nelle nuove generazioni la consapevolezza del loro essere cittadini europei.

Nel pomeriggio il partenariato si è ritrovato nella sede dell’Associazione Euronet a San Benedetto del Tronto, per lavorare insieme alla definizione dei moduli formativi sulla cittadinanza da applicare nelle scuole partner e alla versione definitiva di una brochure comune sulle buone prassi.

Fonte: Provincia di Fermo

Papa Francesco incontra il Ministro per la Diaspora Rumena Cristian David

Cronaca Roma

Il Pontefice ha espresso l’apprezzamento per la comunità romena in Italia

di Federico Carabetta - 4 maggio 2013

In occasione delle celebrazioni del 1° maggio, l’associazione dei Romeni in Italia ha organizzato a Roma diversi incontri tra cui quello tra il Ministro per la Diaspora Romena Cristian David e Papa Francesco.

Il Ministro David con una delegazione dell’associazione stessa infatti ha partecipato il 1 maggio all’udienza generale in Vaticano nel contesto della Pasqua Ortodossa. Al termine dell’udienza, il Ministro delegato David ha avuto l’opportunità di salutare Sua Santità e di trasmettere un messaggio di saluto a nome di tutti i romeni.

Il Papa ha espresso l’apprezzamento per la comunità romena in Italia e la delegazione dell’ARI guidata dal presidente Eugen Terteleac gli ha fatto dono di una pianta di mele appositamente portata dalla Romania. A Sua Santità è stato anche consegnato il diploma che ne fa il Membro Onorario dell’Associazione. Nel pomeriggio gli associati dell’ARI e il Ministro per la Diaspora David hanno incontrato il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il consigliere per i rapporti con i cittadini dell’Ue, Federico Rocca.

Al termine Eugen Tertelac ha così dichiarato: “Ci siamo concentrati sulla discussione delle prossime elezioni di Roma e del voto della comunità romena; abbiamo parlato dei progetti culturali comuni con la partecipazione del Comune di Roma, dell’Associazione dei Rumeni in Italia, dell’Accademia di Romania e del governo rumeno tramite il Dipartimento per i romeni all’estero.”

Fonte: Abitare a Roma

Nasce a Palermo la consulta delle culture

Mercoledì 15 Maggio 2013 di Roberto Immesi

Sala delle Lapidi istituisce la consulta delle culture e approva alcune mozioni. Domani debiti fuori bilancio.

PALERMO - Sala delle Lapidi dà il via libera alla Consulta delle culture, il nuovo organismo che rappresenterà tutti i cittadini comunitari, extracomunitari, gli apolidi e i possessori di doppia cittadinanza di Palermo che, prima dell’estate, dovrebbero essere chiamati ad eleggere i 21 componenti. Elezioni che garantiranno la rappresentanza di genere ma soprattutto le varie aree geografiche, Europa inclusa, e che istituiranno un nuovo organismo che avrà il compito di consigliare e fare proposte, grazie alle sinergie con la giunta e il consiglio comunale.

"Oggi il consiglio comunale ha costruito un pezzo importante della cornice che avvolge il mosaico Palermo - dichiara il sindaco Leoluca Orlando - con l'istituzione della Consulta delle culture mandiamo un segnale all'Italia e all'Europa dimostrando la straordinaria volontà di Palermo di diventare una città interculturale in grado di candidarsi a diventare capitale europea della cultura".

La seduta di oggi, però, ha approvato anche delle mozioni: sulla sala Alfano alla Gam, sulla semplificazione dell’edilizia privata e contro la pubblicità sessista. “Un grande lavoro da parte del consiglio comunale in questi giorni – ha commentato il presidente Totò Orlando – frutto del clima sereno e politicamente costruttivo garantito da maggioranza e minoranze nell’interesse della città”. L’Aula si aggiornerà domattina per la votazione dei debiti fuori bilancio.

Non è mancato, comunque, anche qualche momento di tensione tutto interno alla maggioranza. “Aver votato la delibera di ieri sui gazebo con i voti delle opposizioni è stato un atto grave”, ha detto Orazio La Corte in polemica col capogruppo Aurelio Scavone, mentre Cosimo Pizzuto si dice “preoccupato per la tenuto del gruppo di Idv”.

Tra le mozioni approvate anche quella presentata da Filippo Occhipinti per la tutela e sviluppo degli Esercizi e dei Mercati storici e il conferimento della qualifica di storico al Mercato della via Montalbo. Sarà predisposto anche un "Albo permanente delle Putie e dei Mercati storici".

LE REAZIONI
“Trovo singolare - dice Antonella Monstra - che l'Amministrazione che candida Palermo capitale della cultura e che fa della propria multicuralità e dell'accoglienza un valore fondandnte della propria identità ponga in essere atti tanto contraddittori. Da un latopropone una consulta delle culture - fatto certamente significativo, ma che non risponde al dettato della legge regionale che obbliga i comuni ad istituire la cosnulta dei migranti - e dall'altro emette un'ordinanza che preclude la possibilità ai venditori ambulanti extracomunitari acnhe se in regola di esercitare in numerosissime strade della città.Tale ordinananza non nasce da un percorso condiviso con i diretti interessati, malgrado la 'partecipazione' sia stata ripetutamente esibita come il fiore all'occhiello in tutte le altre azioni di governo della città. Trattamento ben diverso è stato riservato ieri in aula agli esercenti della ristorazione che hanno ottenuto invece un'ulteriore proroga di sei mesi per i loro gazebi prima di adeguarsi al nuovo regolamento votato nella precedente consiliatura.Si deve pensare forse che questa Amministrazione usi due pesi e due misure in relazione a chi porta consenso elettorale e a chi no?”.

“L’istituzione della Consulta delle Culture, attuativa dello statuto comunale ed ispirata alla normativa regionale, che introduce nell’ordinamento il principio del coinvolgimento dei migranti nelle scelte politiche locali, rappresenta un atto importante, che dimostra la sensibilita’ dell’Amministrazione rispetto ai temi della partecipazione degli stranieri”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. “La consulta delle Culture – prosegue - e’ un organismo composto da 21 membri, rappresentanti di Paesi extracomunitari e dell’Unione Europea, che si pone come obiettivo quello di creare una citta’multietnica” Per Spallitta “Si tratta di un primo momento di affermazione della necessita’ che i tanti residenti stranieri partecipino alla vita politica, esprimendo la loro posizione”. “A questo provvedimento – aggiunge - ne dovra’ seguire necessariamente uno ulteriore, attuativo in senso stretto della legge regionale n 6 del 2011, che impone la Consulta dei migranti, un organismo composto esclusivamente da extracomunitari, che come tali – diversamente dai cittadini comunitari – non godono in nessun modo del diritto di elettorato attivo e passivo e che quindi attraverso la Consulta colmano questo deficit di rappresentativita’, che e’ giusto riconoscere ai tanti immigrati che da anni vivono, lavorano e contribuiscono alla crescita della nostra città”. “Se, quindi, sono soddisfatta per un atto di grande apertura rispetto a tutti gli stranieri- conclude-, auspico un approfondimento del tema riferito in particolar modo ai migranti non comunitari, unitamente ad una rivisitazione, nell’ottica della tutela di queste minoranze, dei recenti provvedimenti in materia di commercio ambulante, che hanno colpito proprio le comunita’ degli extracomunitari”.

Una mozione contro le pubblicità sessiste ed offensive della dignità femminile, per dichiarare la città di Palermo “Città libera", almeno dalle pubblicità offensive, e per introdurre norme che proibiscano la diffusione di immagini alludenti a stereotipi di genere o che incitino al sessismo e alla violenza. La mozione, elaborata e proposta da tutte le consigliere comunali, è stata presentata stamattina dalla capogruppo di Ora Palermo-Sedie Volanti Antonella Monastra, prima firmataria, con la previsone di alcune importanti novità. All’interno dei regolamenti che verranno predisposti, sono previste sanzioni per i contravventori e risorse permanenti, finanziarie e formative, per la promozione di iniziative e campagne di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e sul fenomeno della pubblicità offensiva della dignità delle donne. Infine , la mozione invita all'adozione di un linguaggio non sessista e rispettoso delle donne nella redazione di tutti gli atti dell'Amministrazione: a tal fine saranno messi a punto corsi di formazione per i dipendenti comunali.

"Ho contribuito a scrivere e a perfezionare in commissione il regolamento - commenta Giulio Cusumano dell'Udc - sono orgoglioso di averla votata in aula. La mia Palermo diventa capitale dell'integrazione culturale e sociale. Per la prima volta sono un grande sostenitore della giunta Orlando: mettiamo al bando qualsiasi forma di razzismo e intolleranza religiosa, culturale e sociale. Sempre".

Fonte: LiveSicilia

Acli Rieti: Aperto sportello immigrati

09 Mag

Sportello immigrati dell'ACLI Rietill Presidente delle ACLI di Rieti, Dott. Fabrizio Marcocci e la Professionista Maha Melhem in linea con la programmazione 2013, hanno promosso in questo mese l’apertura dello sportello IMMIGRATI rivolto a cittadini non comunitari e comunitari, a italiani che accolgono o si interessano a vario titolo di cittadini stranieri, ai datori di lavoro, per offrire assistenza nella compilazione delle pratiche di:
- rinnovo permesso di soggiorno,
- rilascio permesso CE per soggiornanti di lungo periodo,
- ricongiungimento familiare,
- richiesta di cittadinanza,
- decreto flussi / emersione lavoro irregolare (nei periodi in cui il Ministero
dell’Interno emana i decreti).

Inoltre lo Sportello fornisce informazioni su:
- visti di ingresso (studio, turismo, lavoro autonomo, subordinato),
- iscrizione anagrafica
- rinnovo della dimora abituale nei Comuni di residenza
- rilascio e rinnovo tessera sanitaria c/o la sede ASL competente.

E’ un servizio di informazione, assistenza e orientamento rivolto ai cittadini stranieri su ogni aspetto legato alla loro permanenza nel nostro Paese. Presso lo Sportello, si potrà richiedere il rinnovo dei titoli di soggiorno, avere informazioni sulla pratica di ricongiungimento familiare o conoscere le modalità di accesso ai servizi socio-sanitari presenti nel territorio.

Obiettivi prioritari del servizio sono:
• offrire un punto di riferimento presso il quale ricevere in primo luogo informazioni sulla legislazione italiana sull'immigrazione e
sui diritti di cittadinanza e orientamento sull'accesso ai servizi sociali e socio-sanitari nel territorio;
• assistere i cittadini stranieri nel disbrigo degli adempimenti amministrativi, in particolare per quanto riguarda il rinnovo dei titoli
di soggiorno;
• offrire un punto di ascolto e orientamento per quanti abbiano subito discriminazioni o atti lesivi della loro dignità e dei loro
diritti.

Lo Sportello, sulla scorta delle novità introdotte dalla legge di riforma dei Patronati, è all’interno di un più vasto programma di intervento con il quale le ACLI di RIETI hanno inteso mettere a disposizione degli immigrati tutto il patrimonio di esperienze e competenze, coniugando i valori di accoglienza e di solidarietà ed impegnando la rete di servizi territoriali nell'attività d'informazione, accompagnamento e tutela dei cittadini immigrati.

Pertanto la finalità dello Sportello è quella di diffondere una cultura dell’accoglienza e della solidarietà e di stabilire con chi si rivolge alle Acli un rapporto che prosegua oltre lo svolgimento di una pratica. Per questo lo Sportello IMMIGRATI svolge anche altre attività, in collaborazione il sistema ACLI, dai percorsi di orientamento per chi è appena arrivato in Italia ai corsi di lingua italiana o ai corsi sportivi per giovani e bambini o al doposcuola per i ragazzi dai 6 ai 15 anni.

Lo Sportello è aperto presso la sede provinciale ACLI in via S. Agnese, 4 in questi orari: tutti i martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30 e tutti gli altri giorni solo su appuntamento telefonando al numero 0746 491547

Fonte: RietinVetrina

Avvocati comunitari, l’Antitrust diffida l’Ordine di Latina

16/05/2013

I Consigli degli Ordini degli Avvocati di Civitavecchia, Latina, Tempio Pausania, Tivoli e Velletri hanno posto in essere intese restrittive della concorrenza «finalizzate a ostacolare l’accesso degli avvocati comunitari al mercato italiano dei servizi di assistenza legale». Lo ha stabilito l’Antitrust che, al termine dell’istruttoria avviata il 14 dicembre 2010, ha diffidato gli Ordini dal porre in futuro comportamenti analoghi sanzionandoli con una multa simbolica di 1.000 euro ciascuno: gli Ordini hanno infatti, tra l’altro, tempestivamente revocato le determinazioni contestate.

L’Autorità ha invece stabilito che i Consigli degli Ordini di Chieti, Matera, Modena, Milano, Roma, Sassari e Taranto non hanno violato la normativa a tutela della concorrenza in quanto si sono limitati ad effettuare verifiche mirate al controllo di posizioni individuali in casi isolati e specifici.

Gli Ordini sanzionati hanno invece introdotto, nelle delibere, nei regolamenti e attraverso condotte mirate, «requisiti generali che vanno al di là di quelli previsti dalla normativa nazionale e comunitaria e mirano a porre ostacoli all’esercizio della professione legale in Italia da parte degli avvocati comunitari».

Fonte: Latina24Ore


Leggi anche:

“Avvocati stabiliti”: sanzionati gli Ordini forensi che, ponendo ulteriori condizioni, disincentivano gli avvocati comunitari dallo stabilire ed esercitare la propria attività professionale in Italia

Iata rinnova certificazione sicurezza Carpatair

12/5/2013

Carpatair ha superato per la quinta volta l’IATA Operational Safety Audit (verifica di sicurezza IATA, IOSA), ottenendo il rinnovo della certificazione fino al 29 aprile 2015. Lo annuncia la compagnia romena, che superò la verifica per la prima volta nel 2005. L’IOSA riguarda otto aree di attività della compagnia: organizzazione aziendale e sistemi di gestione,, pianificazione e operazione voli, ingegneria e manutenzione, operazioni in cabina, assistenza a terra, operazioni cargo e sicurezza operativa.

Fonte: DedaloNews

Conergy, impianto da 2 MW nella regione della Slobozia, in Romania

Prodotti 07 Mag 

Conergy, impianto da 2 MW nella regione della Slobozia, in RomaniaConergy sta attualmente costruendo un impianto da 2 MW per un gruppo di investitori privati locali e sta operando in veste di contraente generale.

La struttura sorgerà nella regione rumena della Slobozia e sarà incentivato tramite i cosiddetti "certificati verdi" e al "Power Purchase Agreement" (PPA), per la vendita della componente energia. Diversamente da altri Paesi, la Romania non si basa su una tariffa incentivante (Feed In Tariff), ma su un modello che prevede l'obbligo di utilizzo di energia rinnovabile per una quota crescente negli anni e a carico dei distributori di energia. In questo senso, lo Stato ha emanato una direttiva secondo cui i distributori/produttori di energia e le imprese ad alta intensità di consumo elettrico devono ottenere una determinata quota della loro elettricità da fonti rinnovabili, che attualmente si attesta al 14%. A questo scopo vengono impiegati i "Certificati Verdi", che vengono assegnati ai produttori di energia rinnovabile e vengono scambiati su un mercato regolamentato.

L'impianto occuperà una superficie di oltre 4 ettari e impiegherà circa 8mila moduli Conergy, installati tramite i sistemi di montaggio Conergy SolarLinea. La potenza pulita prodotta ogni anno sarà di oltre 2.700 MWh, sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 770 famiglie. Allo stesso tempo, l'impianto Conergy impedirà l'emissione di 1.400 tonnellate di CO2, corrispondenti alle emissioni annue di circa 700 automobili.

"Il mercato fotovoltaico romeno ha un grande potenziale di crescita per il futuro e il governo ha fissato obiettivi ambiziosi per l'espansione delle energie rinnovabili", ha detto Giuseppe Sofia, Amministratore Delegato di Conergy Italia. "Attualmente, la Romania copre circa due terzi del suo fabbisogno di energia elettrica di potenza generata nel paese stesso. Gli impianti di energia solare su larga scala giocheranno un ruolo sempre più importante nel contribuire a permettere al paese di soddisfare anche la rapida crescita della domanda di energia elettrica nel futuro. Abbiamo intenzione di espandere ulteriormente il nostro business in questo segmento negli anni a venire, cercando soprattutto di creare delle ottime sinergie e partnership collaborative con installatori del loco, al fine di creare un network fidelizzato come fatto per il mercato italiano. Inoltre grazie alla nostra consolidata esperienza nella progettazione e nella realizzazione di progetti su larga scala, stiamo mettendo a disposizione degli investitori nazionali e stranieri qualità, competenze e massima sicurezza".

Fonte: EnerMagazine

Suntem la acelaşi nivel cu italienii, într-un top în care nu ne-am dori să fim incluşi

Unde se află România în clasamentul corupţiei în afaceri

de D.D.      09 Mai 2013  

Suntem la acelaşi nivel cu italienii, într-un top în care nu ne-am dori să fim incluşi. Unde se află România în clasamentul corupţiei în afaceri 407

Foto: blogs.tribune.com.pk

Proiectele primaverii sunt mai simple cu creditul 100% online de la Cetelem

Şefii de companii percep România ca fiind o ţară mai puţin coruptă decât Cehia şi Ungaria, potrivit unui studiu Ernst & Young.

România se situează uşor peste medie. 6 din 10 persoane chestionate afirmă că practicile de corupţie sunt larg răspândite în business-ul local.

Slovenia este percepută de şefii de companii drept cea mai coruptă ţară din UE. 96% din respondenţi consideră corupţia larg răspândită în afaceri. În top umează Grecia şi Slovacia, ambele cu 84 de procente.

Spania şi Italia sunt percepute ca având un nivel de corupţie în business asemănător cu cel din România. 65 de procente în Spania şi 60 în Italia.

Suedia şi Finlanda au cele mai puţin corupte medii de business. Doar 12 % dintre persoanele chestionate consideră că mediul de afaceri local este corupt.

Studiul a fost făcut de Ernst &Young care a contactat 3.459 de membri din conducerea unor companii din 36 de ţări, inclusiv 22 din Uniunea Europeană.

Există o discrepanţă majoră între percepţia corupţiei la nivelul întregului mediu de afaceri dintr-o ţară şi cea din domeniul în care activează respondentul, se arată în studiu.

Astfel, la nivelul celor 36 de state, doar 26% dintre respondenţi consideră că în domeniul lor mita este o practică obişnuită pentru obţinerea de contracte, în timp ce 57% au o astfel de opinie despre întregul mediu de afaceri.

În România, doar 19% dintre cei consultaţi consideră că practicile de corupţie sunt prezente în aria lor de afaceri.

Sursa: Antena3

lunedì 27 maggio 2013

Ag. Radu: "E' entrato nella storia del club! Futuro? Sta bene a Roma, ma con un'offerta importante..."

NEWS
27.05.2013  di Davide Capogrossi
foto di Federico Gaetano

E’ il primo a festeggiare, si abbandona come al solito con tutto se stesso, con la consueta simpatia che lo ha elevato a beniamino del pubblico. Stefan Radu ieri è stato tra i più positivi e ha letteralmente annullato un cliente tutt’altro che semplice come Erik Lamela. La frattura al naso dopo quello scontro con Marchetti in Lazio-Sampdoria non ha potuto fermare un vero leone come il rumeno, anima e cuore di questa Lazio. Il suo agente Victor Becali ha commentato a Calciomercato.it la sontuosa prestazione del suo assistito: “Ho sentito ieri sera Stefan dopo la partita. Era ovviamente felicissimo. Gli ho fatto i complimenti per l'ottima partita: aveva un avversario temibile come Lamela ma l'ha contenuto alla grande. Nelle scorse settimane si è fratturato il naso ma ha sempre giocato dando il 100% e sacrificandosi per la maglia della Lazio. E' uno dei beniamini della tifoseria e uno dei leader nello spogliatoio. Con questa vittoria contro la Roma - e sappiamo quanto siano sentiti i derby nella Capitale - è entrato di diritto nella storia del club”. Come ogni estate radiomercato accosta il difensore laziale ai migliori club di Europa, quest’anno in particolare è la Premier League ad aver rivolto lo sguardo verso il forte giocatore rumeno: “Ha ancora un contratto lungo con i biancocelesti fino al giugno del 2016 – conclude Becali - e sta molto bene a Roma. Ma sappiamo come va il calciomercato: se arrivasse un'offerta importante da un club importante che dovesse accontentare la Lazio...".

Fonte: La Lazio siamo noi

Preso Puscas, il '96 capitano dell'U17 romena: firma per 3 anni

22.05.2013
di Guglielmo Cannavale

Non solo Razvan Popa. L'Inter continua a guardare in Romania, c'è un nuovo talento in arrivo. E' concluso il trasferimento di George Puscas all'Inter. Ecco la foto riportata in Romania, da ProSport, che dà la notizia. Puscas è un attaccante di 17 anni, arriva dal Liberty Oradea, club di seconda divisione romena. E' un classe '96, ma ha già segnato due gol in prima squadra. Il giocatore, nella foto, è arrivato in Italia insieme al direttore sportivo del suo club e all'agente. Puscas era cercato anche dall'Arsenal, ma l'offerta dell'Inter era superiore: ha firmato per tre anni, è il capitano dell'Under 17 romena, ora sarà nerazzurro.

Secondo quanto risulta a FcInterNews.it, peraltro, Puscas già aveva fatto un provino all'Olympique Lione in queste settimane. A gennaio fu proprio a un passo dall'Inter, poi saltò tutto.

Fonte: FCInterNews


Inoltre:
Lazio, Radu operato al naso a fine gara
Tennis. La tarantina Vinci sconfitta da Halep
Radu; amore eterno alla Lazio, ma addio al veleno alla nazionale rumena

Un alt român a uluit Italia încă de la debut! Fostul dinamovist Alex Pena a salvat două puncte pentru echipa sa

11 mai 2013

Ultima etapă a ligii secunde din Italia i-a oferit unui fotbalist român şansa de a se remarca şi de a face presa din Peninsulă să vorbească despre prestaţia sa. Portarul Alexandru Pena (23 de ani) a debutat pentru Bari în meciul cu Cesena şi i-a asigurat echipei sale victoria cu 2-1, după ce a apărat un penalty.

Goalkeeperul echipei de pe locul 9 în Serie B şi-a exprimat satisfacţia după meci: "Andrea Rossi m-a sfătuit unde să mă arunc, deoarece îl cunoştea foarte bine pe Succi, alături de care a jucat foarte mult timp. În orice caz, sunt bucuros pentru cele trei puncte, nu ai cum să te simţi altfel atunci când ieşi învingător de pe teren". Internaţionalul de tineret a fost întrebat apoi despre viitor, după ce în urmă cu 2 ani a trecut şi prin curtea Romei: "Vom vedea, voi avea o întâlnire cu impresarul meu".

Alexandru Pena este internaţional de tineret U21, pentru care a debutat pe 10 octombrie 2011, într-un meci cu Franţa. Portarul a jucat la echipa Primavera a lui AS Roma între 2009 şi 2011, după care a trecut la Juve Stabia şi a revenit în ţară, la Dinamo, în mandatul lui Dario Bonetti. Din vara anuluzi 2012 a trecut în Serie B, la Bari.

150.000 de euro este cota actuală a lui Pena

Sursa: ProSport

Campione, una donna rumena il croupier più bravo d'Europa

9 maggio 2013
Campione croupier vincitrice

CAMPIONE d'ITALIA - Vince una donna e il titolo di migliore croupier d'Europa è appannaggio della Romania: la giovane Luiza Caradeanu del Casinò Bucharest ha dominato la settima edizione dell'European Dealer Championship che si è conclusa mercoledì a Campione d'Italia.

Per la seconda volta nella storia della competizione organizzata dall'Associazione Europea dei Casinò, ECA, si registra un'affermazione femminile (peraltro piena: Luiza Caradeanu si è aggiudicata anche il roulette shipping e il pushing stacks), ma l'altra metà del cielo era giunta in finale in numero pari, 3 a 3, ai maschi dopo i turni che avevano selezionato 11 croupier sui 31 in rappresentanza di case da gioco di venti paesi europei.

Il Campionato che ha laureato Luiza Caradeanu (ai posti d'onore si sono classificati il finlandese Amir Ben Said e, terzo, lo svedese Johan Ranestam) si è svolto per la prima volta a Campione d'Italia.

Nnell'ottantesimo del Casinò, il taglio di una gigantesca torta ha aggiunto festa a festa, ma il sindaco Marita Piccaluga ha sottolineato anche il ruolo dell'European Dealer Championship per lo sviluppo delle "competenze necessarie alla formazione" di croupier "sempre più qualificati", grata inoltre all'ECA per il riconoscimento implicito nella scelta della casa da gioco campionese come sede della prestigiosa competizione, e all'amministratore delegato Carlo Pagan "per non tirarsi mai indietro quando si tratta di sostenere e sviluppare l'immagine del Casinò di Campione d'Italia a livello europeo" con così evidenti risultati.

Fonte: La Provincia di Como

Zalf esagerata, trionfo a Vittorio Veneto con successo al rumeno Nechita

Medaglia d'Oro Frare De Nardi 2013
Team Marchiol-Emisfero-Site [Dilettanti] 2013
Zalf Euromobil Désirée Fior [Dilettanti] 2013
Andrea Zordan
Andrei Nechita
Matteo Collodel
Pierre Paolo Penasa
Simone Andreetta

Anche Andrei Nechita trova la via del successo in questa stagione ricca di successi per la Zalf, dopo il blackout dell'anno passato: il rumeno, tra i corridori più esperti del team veneto, ha tagliato il traguardo per primo al Medaglia D'Oro Frare De Nardi davanti al compagno di squadra Pierre Paolo Penasa, col quale si era involato sulle rampe del San Lorenzo. A poca distanza un gruppetto risicato è andato a giocarsi il terzo posto, con la Zalf che ha seriamente rischiato di fare tripletta: alla fine per il terzo posto l'ha spuntata Collodel (Marchiol), su Andreetta e Zordan.

Fonte: CicloWeb

A Norcia in visita una delegazione della Polizia rumena

21 Maggio 2013

Una delegazione della polizia rumena, appartenente all'International Police Association, è stata accolta nei giorni scorsi dall'amministrazione nursina nel corso di una breve cerimonia svoltasi nel palazzo comunale. A fare gli onori di casa è stata l'assessore al turismo Lavinia D'Ottavio che ha illustrato le principali risorse della città di San Benedetto.
La delegazione della polizia rumena, particolarmente interessata alle attività della Polizia Provinciale di Perugia, era guidata dal colonnello Ionel Mirica ed era formata dal colonnello Mattei, dal colonnello Stoica e dal maggiore Olaru, tutti membri dell'International Police Association. Ad accompagnarli una nutrita rappresentanza della Polizia Provinciale con il colonnello Giuseppe Caputo, i capitani Santi e Teodoro, il comandante e il vice comandante del distaccambento del comprensorio della Valnerina, rispettivamente capitano Fabrizio Padovini e maresciallo Domenico Vaglienti. Al termine dell'incontro la delegazione rumena ha visitato lo sportello polifunzionale di Norcia per conoscere direttamente il modello organizzativo che contraddistingue la Provincia di Perugia e che prevede una forte dislocazione dei servizi sul territorio. Sono state illustrate le attività svolte nel campo della formazione, del lavoro, del controllo costruzioni, della difesa idrica e delle informazioni turistiche. La delegazione rumena è rimasta colpita positivamente dalle risorse culturali e ambientali della città di Norcia e ha mostrato grande interesse per il modello organizzativo proposto dalla Provincia di Perugia, soprattutto in riferimento al fatto che la gamma dei servizi offerti a livello decentrato è molto vasta e non si esaurisce a pochi settori.

Fonte: Spoleto Online

domenica 26 maggio 2013

Alla scuola primaria di Marina si festeggia in spagnolo, rumeno, bulgaro e serbo-croato

Educando / News
Ravenna 21 maggio 2013
di Silvia Manzani

La scuola primaria Mameli di Marina di Ravenna festeggia lunedì 27 maggio alle 17 il progetto “Parliamo la stessa lingua”, che durante l’anno scolastico ha coinvolto bambini e genitori di origine straniera per il mantenimento della lingua del proprio Paese di provenienza. Attraverso lezioni, giochi, letture e canzoni alcune associazioni hanno fatto rete insieme all’Istituto comprensivo diretto da Vittore Pecchini per evitare che i bambini portatori di una ricchezza linguistica che potrebbe essere per loro un’opportunità in più (culturale e in futuro professionale) venga dispersa.

“Abbiamo attivato i gruppi di bulgaro, rumeno, spagnolo e serbo-croato – racconta Pecchini – con una partecipazione di circa cinquanta bambini, di cui 35 hanno frequentato con regolarità. Una bella esperienza che vogliamo riprendere a settembre”. Il passo successivo è che le competenze linguistiche dei bambini rispetto all’idioma dei genitori vengano certificate dagli istituti preposti: “Non va attestata solo la loro conoscenza dell’italiano che è utile e necessaria ma anche la seconda lingua, altrimenti si corre il rischio di non conoscere bene né l’una né l’altra, con un rischio di declassamento sociale”.

Lo pensa anche Renato Albini, presidente dell’associazione Antenna Italiana nel Mondo che ha curato il gruppo di spagnolo: “Spesso si dà priorità alla lingua italiana ma è importante conservare la lingua d’origine anche perché i bambini la possono esercitare in casa”.

Fonte: RomagnaMamma

Chiesa Ortodossa Romena a Pescara: firmato l'accordo

E' stato firmato l'accordo fra il Comune e la Comunità Ortodossa Romena per la costruzione della prima Chiesa in legno d'Italia su un terreno comunale nei pressi dell'aeroporto

13 maggio 2013

E' stata firmata la convenzione fra il Comune di Pescara e la comunità romena per la realizzazione a Pescara della prima Chiesa Ortodossa Romena d'Italia realizzata completamente in legno di quercia, che sorgerà su un terreno comunale di .1.463 metri quadrati in via Caduti per Servizio nei pressi dell'aeroporto.

L'accordo prevede un pagamento di circa 50 mila euro in 25 anni, e l'utilizzo dell'area per 99 anni con possibilità di proroga.

"Sono certo che i pescaresi e la comunità romena si riconosceranno insieme in un principio di buon senso oltre che di corretto vivere civile per realizzare una reale integrazione che dev’essere perseguita attraverso comportamenti riconoscibili e costanti, sia pure al prezzo di una necessaria e reciproca rinuncia a quella parte delle proprie tradizioni e modelli di vita che eventualmente confliggessero con quelli della comunità che accoglie o che è accolta." ha detto il sindaco Mascia.

Fonte: Il Pescara


Leggi anche:
Pescara avrà la prima Chiesa Ortodossa Romena in Italia

La comunità romena viterbese ha celebrato domenica la Pasqua ortodossa



Arte e Cultura
06/05/2013

(NewTuscia) – VITERBO - La comunità romena della Tuscia ha celebrato sabato e domenica la Pasqua dandosi appuntamento presso la Cappella diocesana San Callinico di Cernica a Viterbo in via San Giovanni Decollato 1 (nei pressi della Chiesa della SS. Trinità). Momenti di spiritualità davvero intensa per gli oltre mille intervenuti che hanno assistito alla cerimonia religiosa officiata dal parroco, rev. Vasile Bobită, il quale ha letto ai fedeli la lettera pastorale rivolta loro dal vescovo Vescovo Siluan, della Diocesi ortodossa Romena d'Italia, della quale riportiamo alcuni brani: “Cristo è risorto! La Resurrezione di Cristo Signore che festeggiamo oggi non è ‘l’anniversario’ di ciò che una volta, come nessun’altra volta, è successo in modo più o meno reale, ma è l’occasione di farci partecipi dal di dentro, a ciò che questo evento divino porta con sé per noi e per la nostra salvezza.

Cristo, Dio Immortale, ha gustato la morte per noi e l’ha vinta, affinché noi, mortali, gustassimo dalla Sua Vita nuova e senza fine. Colui che, essendo Dio, Si è fatto uomo per noi e ha accettato di essere fragile come un bambino, esce oggi come un Onnipotente dal ventre della terra per portarci la gioia della vita eterna e il Regno dei Cieli, che ci sprona a ricevere come bambini. Cristo che ha accolto la sofferenza e la morte nell’anelito d’amore compassionevole di essere partecipe di ogni nostra realtà, viene oggi nella nostra vita, con tutte le Sue sofferenze e le Sue ombre, per illuminarle con la Luce della Vita e della Sua Resurrezione”. Per informazioni, è possibile rivolgersi al parroco, rev. Vasile Bobita, al numero telefonico 329.4839189, o inviare una mail all’indirizzo: sanda_bobita@yahoo.it

Fonte: NewTuscia

Folla per la Pasqua romena a San Silvestro e ai giardini pubblici

Asti - 08/05/2013 - tradizioni 

Un momento della cerimonia
Suggestiva cerimonia e festa con l’associazione Doina

Folla (circa tremila persone) sabato sera alla celebrazione della Pasqua ortodossa promossa dalla comunità romena nella chiesa di San Silvestro. A mezzanotte tutte le luci sono state spente e i fedeli hanno acceso candele da un cero proveniente da Gerusalemme tenuto dal sacerdote. Domenica festa dell’associazione italo-romena Doina presieduta da Constantin Pletosu, ai giardini pubblici. Alle manifestazioni hanno partecipato anche il sindaco Fabrizio Brignolo e il vicesindaco Davide Arri.

Fonte: LA STAMPA


Inoltre:
Palermo, la comunità romena celebra la Pasqua ortodossa

Pasqua, la festa delle feste per la comunità romena ortodossa

Pasqua, la festa delle feste per la comunità romena ortodossa
Uova decorate per la Pasqua Ortodossa

La comunità romena si e riunita sabato sera a Cremona per festeggiare la Santa Mensa Pasquale Ortodossa. Un grande fiume di gente ha invaso la chiesa di via XX Settembre per celebrare la Resurrezione di Dio.

La Pasqua è per i cristiani ortodossi la festa più importante dell’anno liturgico, la Resurrezione del Signore che coincide con il risveglio della natura e invita a un profondo rinnovamento dello spirito.

La data della celebrazione della Pasqua nella Diocesi Ortodossa Romena d'Italia è la stessa in cui si celebra nella Chiesa Ortodossa Romena e in tutta la Chiesa Ortodossa, in genere. Si tratta della prima Domenica dopo l'equinozio di primavera.

Per l'Ortodossia, la Pasqua e' la festa delle feste... Molti ortodossi romeni attendono la festa della Risurrezione osservando con rigore il digiuno: durante la Quaresima (Postua Mare) rinunciano alla carne, al latte e alle uova scegliendo un’alimentazione esclusivamente vegetale. Durante la Settimana Santa, preparano la loro anima pregando e recandosi nelle chiese per confessarsi e fare la comunione.

Una delle più belle tradizioni del mondo cristiano ortodosso è quella delle uova dipinte o decorate a mano, spesso con temi religiosi o etnici. Le uova pasquali vengono dipinte il Giovedì Santo.

Soprattutto nella regione di Suceava, in Romania, si preparano le famose uova decorate (incondoiate). Strati di cera colorati vengono posti sui cusci della uova e lasciano elegantissimi ornamenti: le uova vengono poi donate come omaggio pasquale.

‘Le uova rosse’ non mancano mai dalle nostre tavole e su quest’argomento sono fiorite molte leggende: si dice che le pietre che hanno colpito Gesù, durante la flagellazione, si siano trasformate in uova rosse e che anche le uova portate da Maria al Figlio morente si siano colorate del rosso del sangue di Gesù.

Un’altra leggenda racconta che, mentre i Farisei festeggiavano la morte del Cristo, dicevano con scherno: «quando questo gallo di cui ci nutriamo riprenderà a volare, e le uova sul nostro desco diventeranno rosse, allora risusciterà Gesù». Finite queste parole, le uova diventarono rosse e il gallo comincio a svolazzare.

L’uovo, per noi, è simbolo di rigenerazione e di purificazione.

La tradizione popolare attribuisce alle uova rosse poteri taumaturgici: i bambini, nel giorno di Pasqua, si lavano il viso con acqua, nella quale è stato immerso un uovo tinto di rosso e un soldo d’argento.

Il Venerdì Santo è giorno di digiuno assoluto. Si crede che coloro che lo osservano beneficeranno di buona salute e di fortuna per tutto l’anno.

Si crede anche, che, nel Venerdì Santo, coloro che si immergeranno tre volte nell’acqua fredda godranno di buona salute.

Il Venerdì Santo, se piovoso è di buon augurio per un’annata ricca di raccolto.

Sempre il Venerdì Santo i credenti, specialmente i bambini, passano tre volte sotto un tavolo e portano dei fiori in chiesa. Questo rituale simboleggia le pene che ha subito Gesù nel suo camino verso il Calvario. Sempre in questo giorno non si lavorano i campi, non si cucina, non si lava, non si cuce: si dice che chi si mette a cucire in questo giorno rischia di diventare ceco. In sostanza, in questo giorno, tutto il lavoro è vietato.

La messa del Venerdì Santo si celebra la sera. Tutta l'assemblea canta l'Ufficio funebre del Signore, davanti alla Sacra Sindone (l'icona della sepoltura del Signore, dipinta su un telo grande) posta nel centro della chiesa. Poi, con la Sindone, con il Vangelo e la Croce, si va in processione nel cortile dove si effettuano tre giri.

Nel giorno di Pasqua le donne cucinano e tra le tante portate vi sono la ‘pasca’ ed il ‘cozonac’ che sono i dolci tradizionali. Nello stesso giorno si indossano abiti nuovi come simbolo di purificazione e di rispetto per il grande evento.

Il momento più importante è la Santa Messa di Pasqua: sabato notte, i fedeli si incontrano nelle chiese, dove i sacerdoti, a mezzanotte, celebrano il rito della Luce. Da un braciere, il sacerdote ‘impartisce la Luce’ (simbolo della Risurrezione) ai presenti. I fedeli portano a casa una candela accesa durante la Messa per portare la luce di Dio nelle case. Il canto (troparion) è intonato da tutti: ‘Cristo è risuscitato dai morti, con la morte schiacciando la morte, e a coloro che erano nei sepolcri donando la vita’. Il sacerdote annuncia: «Cristo è risorto!» (Hristos a înviat!)e la comunità risponde «In verità è risorto!» (Adevarat a înviat!)

Gli ortodossi si salutano con questa formula per i successivi quaranta giorni cioè fino all'Ascensione del Signore.
La comunità romena si e riunita sabato sera a Cremona per festeggiare la Santa Mensa Pasquale Ortodossa. Un grande fiume di gente ha invaso la chiesa di via XX Settembre per celebrare la Resurrezione di Dio. La Pasqua è per i cristiani ortodossi la festa più importante dell’anno liturgico, la Resurrezione del Signore che coincide con il risveglio della natura e invita a un profondo rinnovamento dello spirito.

La data della celebrazione della Pasqua nella Diocesi Ortodossa Romena d'Italia è la stessa in cui si celebra nella Chiesa Ortodossa Romena e in tutta la Chiesa Ortodossa, in genere. Si tratta della prima Domenica dopo l'equinozio di primavera.

Per l'Ortodossia, la Pasqua e' la festa delle feste... Molti ortodossi romeni attendono la festa della Risurrezione osservando con rigore il digiuno: durante la Quaresima (Postua Mare) rinunciano alla carne, al latte e alle uova scegliendo un’alimentazione esclusivamente vegetale. Durante la Settimana Santa, preparano la loro anima pregando e recandosi nelle chiese per confessarsi e fare la comunione.

Una delle più belle tradizioni del mondo cristiano ortodosso è quella delle uova dipinte o decorate a mano, spesso con temi religiosi o etnici. Le uova pasquali vengono dipinte il Giovedì Santo.Soprattutto nella regione di Suceava, in Romania, si preparano le famose uova decorate (incondoiate). Strati di cera colorati vengono posti sui cusci della uova e lasciano elegantissimi ornamenti: le uova vengono poi donate come omaggio pasquale.

‘Le uova rosse’ non mancano mai dalle nostre tavole e su quest’argomento sono fiorite molte leggende: si dice che le pietre che hanno colpito Gesù, durante la flagellazione, si siano trasformate in uova rosse e che anche le uova portate da Maria al Figlio morente si siano colorate del rosso del sangue di Gesù. Un’altra leggenda racconta che, mentre i Farisei festeggiavano la morte del Cristo, dicevano con scherno: «quando questo gallo di cui ci nutriamo riprenderà a volare, e le uova sul nostro desco diventeranno rosse, allora risusciterà Gesù». Finite queste parole, le uova diventarono rosse e il gallo comincio a svolazzare.L’uovo, per noi, è simbolo di rigenerazione e di purificazione. La tradizione popolare attribuisce alle uova rosse poteri taumaturgici: i bambini, nel giorno di Pasqua, si lavano il viso con acqua, nella quale è stato immerso un uovo tinto di rosso e un soldo d’argento.

Il Venerdì Santo è giorno di digiuno assoluto. Si crede che coloro che lo osservano beneficeranno di buona salute e di fortuna per tutto l’anno.Si crede anche, che, nel Venerdì Santo, coloro che si immergeranno tre volte nell’acqua fredda godranno di buona salute.Il Venerdì Santo, se piovoso è di buon augurio per un’annata ricca di raccolto.Sempre il Venerdì Santo i credenti, specialmente i bambini, passano tre volte sotto un tavolo e portano dei fiori in chiesa. Questo rituale simboleggia le pene che ha subito Gesù nel suo camino verso il Calvario. Sempre in questo giorno non si lavorano i campi, non si cucina, non si lava, non si cuce: si dice che chi si mette a cucire in questo giorno rischia di diventare ceco. In sostanza, in questo giorno, tutto il lavoro è vietato.

La messa del Venerdì Santo si celebra la sera. Tutta l'assemblea canta l'Ufficio funebre del Signore, davanti alla Sacra Sindone (l'icona della sepoltura del Signore, dipinta su un telo grande) posta nel centro della chiesa. Poi, con la Sindone, con il Vangelo e la Croce, si va in processione nel cortile dove si effettuano tre giri.

Nel giorno di Pasqua le donne cucinano e tra le tante portate vi sono la ‘pasca’ ed il ‘cozonac’ che sono i dolci tradizionali. Nello stesso giorno si indossano abiti nuovi come simbolo di purificazione e di rispetto per il grande evento.Il momento più importante è la Santa Messa di Pasqua: sabato notte, i fedeli si incontrano nelle chiese, dove i sacerdoti, a mezzanotte, celebrano il rito della Luce. Da un braciere, il sacerdote ‘impartisce la Luce’ (simbolo della Risurrezione) ai presenti. I fedeli portano a casa una candela accesa durante la Messa per portare la luce di Dio nelle case. Il canto (troparion) è intonato da tutti: ‘Cristo è risuscitato dai morti, con la morte schiacciando la morte, e a coloro che erano nei sepolcri donando la vita’. Il sacerdote annuncia: «Cristo è risorto!» (Hristos a înviat!) e la comunità risponde «In verità è risorto!» (Adevarat a înviat!) Gli ortodossi si salutano con questa formula per i successivi quaranta giorni cioè fino all'Ascensione del Signore.

08 maggio 2013

Roxana

Fonte: La Provincia di Cremona

Avezzano, furto sacrilego nella chiesa ortodossa rubate le reliquie dei Santi

Ladri nella parrocchia durante le celebrazioni della Pasqua. Sconvolta la comunità romena nella Marsica. Padre Daniel: "Restituitele"

AVEZZANO. I ladri rubano le reliquie dei Santi martiri Epitteto e Astione approfittando del pienone in chiesa. I fedeli, infatti, erano in attesa di ricevere il sacramento della confessione. È successo nella parrocchia ortodossa romena intorno alle 18.30. Il reverendo padre Daniel Mititelu stava confessando la comunità romena, in vista della Pasqua ortodossa. Quello che doveva essere un momento di aggregazione religioso e sociale, importante per tutta la comunità romena di Avezzano, si è trasformato presto in grande sconforto.

«Non mi sono accorto di quanto è accaduto» commenta padre Daniel Mititelu «ero seduto di fianco all’altare per le confessioni e la chiesa era piena di gente».

Qualche malvivente ha approfittando proprio del via vai di persone per prendere dal cofanetto d’oro, che viene esposto nella comunità ortodossa, un altro cofanetto più piccolo, d’argento, che custodisce le reliquie dei Santi protettori della parrocchia romena.

«Non giudico nessuno» afferma padre Daniel «e non voglio che chi ha sbagliato abbia paura di riparare al danno. Faccio un appello a chi ha preso il cofanetto affinché ce lo restituisca». Parla con le lacrime agli occhi padre Daniel, da sei anni a capo di una comunità di 2mila fedeli che vive ad Avezzano. Molti, ogni domenica, si raccolgono in preghiera nella piccola chiesa costruita in onore di San Giuseppe. Sono più di 10mila i romeni in tutta la Marsica e per tutti loro la piccola chiesa in via Crispi è un punto di riferimento. Da pochi mesi padre Daniel è alla guida anche di un’altra parrocchia, a Sulmona e, per Pasqua, aveva annunciato su Facebook, l’intenzione di portare le reliquie dei Santi anche in Valle Peligna.

«Non so cosa pensare» annuncia il reverendo «se si tratta di un gesto di fanatismo religioso o di un furto per ricavare denaro dalla vendita del cofanetto, che però non ha un grande valore economico. Ho pensato a tutte le opzioni, anche a un bambino che per gioco lo ha preso e lo ha messo nella borsa della mamma. Non mi interessa sapere chi è stato, sono pronto ad aiutarlo» continua padre Daniel, il quale sta setacciando a piedi ogni strada della città alla ricerca delle reliquie. «Voglio solo ridare ai miei fedeli i loro protettori» sottolinea. La notizia si è diffusa subito tra la comunità romena. In molti si stanno recando in chiesa per pregare il ritorno delle reliquie e per baciare il velluto che contorna il baldacchino che le ha custodite finora. «Dio è un padre con l’amore di una madre», conclude padre Daniel, «non accuserò chi ci riporterà qui i nostri santi, sono pronto a perdonare chiunque sia stato». Sul caso indagano i carabinieri.

Magda Tirabassi
08 maggio 2013

Fonte: Il Centro

Trovata dai carabinieri la minore romena scomparsa

In stato di fermo un connazionale. Le indagini sono in corso 

venerdì 10 maggio 2013

Si era allontanata volontariamente dalla propria abitazione la mattina del 13 aprile scorso e, da allora, i carabinieri erano sulle sue tracce. La quindicenne, D. A. H., che si era allontanata dall’abitazione familiare a Passo Corese portando con se solo 20 euro in contanti, aveva subito dei maltrattamenti da parte della madre, perché, dichiarò il genitore, aveva un rendimento scolastico insufficiente. L’intervento dei Carabinieri di Monterotondo e dell’assistente sociale, conseguente ai maltrattamenti denunciati, avevano poi determinato un provvedimento di affidamento esclusivo della stessa minore al padre.

Ciò nonostante la minore si era allontanata senza lasciare dietro di sé alcun indizio, e senza spiegare il gesto. Ma l'attenzione dei carabinieri, anche per alcune segnalazioni, si è spostata subito a Roma dove, verosimilmente, la giovane poteva aver trovato rifugio tra la nutrita cerchia dei propri connazionali. Della scomparsa si sono occupati gli organi di informazione locali e nazionali, ed in particolare, le ricerche, sono state attivate anche dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, di Raitre.

E l'ultima trasmissione ha determinato immediate segnalazioni di avvistamento della ragazza, tutte proprio nella Capitale dove ieri sera è stata rintracciata dai Carabinieri di Cinecittà in un campo nomadi di via Ubaldo Comandini. La ragazza, che si trova in buono stato di salute, dopo essere stata ristorata e accudita dai primi Carabinieri intervenuti, è stata affidata a personale investigativo della Stazione CC di Passo Corese affinché si provvedesse alla ricostruzione di quanto accaduto nei giorni intercorsi tra l’allontanamento ed il ritrovamento.

La giovane ha raccontato che, dopo alcuni giorni in cui aveva vagato tra la stazione ferroviaria di Roma Termini ed alcuni parchi della Capitale, era giunta presso il campo nomadi dove è stata ritrovata. La quindicenne, a suo dire, è stata da subito limitata della propria libertà di movimento dagli stessi componenti del campo nomadi che ben conoscevano la sua condizione di “ricercata”, dove, secondo un asserito antico rito rom, avrebbe potuto continuare a usufruire di vitto ed alloggio solo se si fosse congiunta in matrimonio con uno degli uomini di quell’enclave.

È così che, di fronte alla necessità di aver garantito un luogo dove permanere e dove assolvere alle esigenze primarie di vita, la ragazza è stata indotta a congiungersi in matrimonio con un rumeno, già coniugato. Questi, ritenendosi una sorta di coniuge di fatto, ha poi preteso ed ottenuto ripetuti rapporti sessuali con la giovane che, come ha raccontato ai carabinieri, non aveva realmente mai compiuto gesti di ribellione proprio per la situazione di bisogno di fronte alla quale riteneva di non avere nessuna alternativa.

Queste dichiarazioni hanno consentito i militari di individuare la scorsa notte il responsabile, catturato nel mentre tentava la fuga dal campo nomadi e che è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poiché ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale e sequestro di persona. Posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria capitolina, è stato rinchiuso presso la Casa Circondariale di Regina Coeli. La minore, così come disposto dalla Procura dei Minori di Roma, è stata temporaneamente affidata ad una congiunta.

Fonte: Il Giornale di Rieti

Ravello. Precipita da un muro di 4 metri, muore operaio rumeno

22/05/2013

Ravello precipita da un muro muore uomo di 52 anni

Ravello, Costiera amalfitana. Tragico incidente mortale questo primo pomeriggio nella Città della Musica ad un operaio rumeno di 52 anni. Andrej Nicolaiev, questo è il nome del bracciante della Romania, è caduto da un muro di quattro metri alla base di un terrazzamento di Ravello, nei pressi del villaggio di Torello. L'uomo è stato trasportato con urgenza all'ospedale Costa d'Amalfi, a Castiglione di Ravello, ma è stato tutto inutile per l'uomo che, forse, è arrivato già senza vita nel plesso ospedaliero.

L'uomo da anni residente con la moglie a Ravello, ha perso l’equilibrio per cause che sono in via di accertamento, mentre era su una scala a raccogliere limoni. E’ caduto pesantemente da un’altezza di circa 5 metri. La sfortuna ha voluto che la testa dell’uomo impattasse violentemente contro una pietra, causando un profondo trauma cranico. Insieme al 52enne si trovava un amico che, però, non era presente nel momento della sciagura ma si trovava poco più in là. Ad insospettirlo è stato il rumore del tonfo e, perciò, è corso per rendersi conto di cosa fosse accaduto, trovando il corpo esanime dell’agricoltore riverso in una pozza di sangue. Immediatamente è stato dato l’allarme e sul posto, nel più breve tempo possibile, è giunto il team del 118, ma lo stato di salute del bracciante agricolo è apparso subito grave. Perciò si è deciso di trasportare il ferito nell’ospedale Costa d’Amalfi dove, nel frattempo, era già stata messa in moto la macchina per le emergenze di questo tipo. Purtroppo tutti i tentativi di rianimare l’operaio si sono dimostrati vani, in quanto l’uomo è giunto nel nosocomio costiero in arresto cardiaco e, dunque, in condizioni disperate. Perciò il 52enne è stato dapprima intubato e, quindi, trasportato in tutta fretta nella sala di rianimazione, dove i medici di turno hanno fatto tutto il possibile per far ritornare a battere nuovamente il cuore, non riuscendo nell’intento. Oltre alla terapia farmacologica, infatti, i sanitari hanno anche effettuato le varie manovre di rianimazione cardiopolmonare, ma la gravità delle ferite riportate ha reso inutili qualsiasi sforzo e non si è potuto fare altro che costatare il decesso. A raccogliere tutti gli elementi utili alle indagini sono stati i carabinieri della stazione di Ravello, insieme ai colleghi della compagnia di Amalfi, sotto la supervisione del capitano Alberto Sabba. I prossimi giorni, comunque, serviranno a capire, in base alle testimonianze, se l’uomo stesse prestando la sua opera nel fondo agricolo in qualità di operaio o a titolo amicale oppure, semplicemente, stesse raccogliendo qualche limone per uso personale. Il magistrato di turno, intanto, in base anche alla relazione del medico legale, ha deciso di riconsegnare la salma ai familiari, ritenendo superflui ulteriori accertamenti. Gaetano de Stefano

La salma sarà riportata in Romania con un carro funebre venuto dalla sua terra natia alla chiesa della Madonna dell'Ospedale è stata celebrata poi una messa dai datori di lavoro per quest'uomo buono e lavoratore stimato da tutti in paese.

Fonte: PositanoNews

Crollo a Velletri, sotto le macerie un’altra vittima del lavoro nero

Mentre carabinieri e vigili del fuoco ancora circondano il palazzo dove ieri un crollo interno ha travolto e ucciso un muratore rumeno di 46 anni, gli abitanti del centro di Velletri ricostruiscono la storia di un restauro come tanti. Lavoratori stranieri sottopagati, scarsa o assente la sicurezza, tutto rigorosamente in nero. “Sentiamo di persone che accettano 30 euro al giorno in nero pur di lavorare”, raccontano alcuni sindacalisti. “Altri due operai che lavoravano nello stesso cantiere pare siano scappati”, spiegano, a sottolineare come la strada dell’illegalità sia sempre più battuta dalle imprese edili e dai privati in cerca di risparmio. Estreme conseguenze di una crisi che nell’edilizia pagano molti lavoratori stranieri. “Ci trattano come schiavi”, attacca Constantin Florea, della comunità rumena di Velletri, che denuncia ritmi di lavoro insostenibili. Al 24 di via San Francesco, in pieno centro storico, ieri è venuto giù un solaio. Franato mentre era in corso l’ampliamento dei locali seminterrati per la realizzazione di un pub. Lavori dei quali risponderà il proprietario del palazzo: un italiano di trent’anni che è ora agli arresti con l’accusa di omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Secondo l’agenzia Ansa, il proprietario avrebbe licenziato la ditta regolare e assunto in nero quattro rumeni
di Andrea Palladino
1 maggio 2013

Fonte: Il Fatto Quotidiano


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Primo maggio, si festeggia con un morto sul lavoro

Incidente stradale a Paderno: muore giovane romeno

Gli agenti della polizia locale di Paderno hanno fatto i rilievi. Di certo sull'asfalto è rimasto un lungo segno di frenata

Stiben Mesa Paniagua · 9 maggio 2013

Non c'è stato nulla da fare 

E' morto sul colpo dopo uno schianto tremendo. Ghilas Nicolae, 29enne romeno, residente nel comune di Bresso, ha perso la vita in un attimo, dopo un incidente con la sua moto in via Erba, a Paderno Dugnano, nel Milanese.

Le prime chiamate al 118 sono arrivate alle 17 e 20, pochi istanti dopo l'incidente. Il giovane stava percorrendo la strada in direzione Nova Milanese, quando è andato a sbattere contro un'Audi A6 che svoltava da via Gerlich, sulla destra. Per il centauro l'impatto è stato fatale. Ferito gravemente, ma non in pericolo di vita, anche il passeggero della moto M. A., un 20enne moldavo amico della vittima.

Gli agenti della polizia locale di Paderno hanno fatto i rilievi per capire le responsabilità. Di certo sull'asfalto è rimasto un lungo segno di frenata. Un ultimo tentativo, vano, di evitare la morte per il 29enne.

Si è trattato del terzo incidente mortale sulle strade del milanese in poche ore. Mercoledì mattina una donna in bici è stata uccisa da un camion e martedì era deceduto un noto manager, a bordo del suo scooter.

Fonte: MilanoToday

Romeno 40enne ubriaco entra in autostrada in bicicletta e viene tamponato

GENOVA. 29 APR. Un romeno completamente ubriaco, Adrian F., 40 anni, è entrato questa notte in bicicletta sulla A7 tra Serravalle e Genova senza luci o giubbotto rifrangente ed è stato tamponato da un automobilista che non l’aveva visto.

Trasportato all’ospedale di Novi Ligure gli sono state riscontrate soltanto alcune escoriazioni al volto.

All’uomo, di circa 40 anni, che già nel 2010 per ragioni di ordine e sicurezza pubblica fu espulso dal nostro territorio ed accompagnato all’aeroporto di Fiumicino per essere imbarcato su un volo diretto a Timisoara, è stato riscontrato un tasso alcolemico di 2,62 grammi di alcool per ogni litro di sangue, quantità da coma etilico superando di oltre cinque volte il limite legale di 0,5 g/l.

Ora dovrà rispondere anche di circolazione in stato di ebbrezza e del fatto di essere stato completamente invisibile, multe che si sommano a quella comminata per essere entrato in autostrada in bicicletta. (nella foto della Stradale la bicicletta in questione).

Fonte: Liguria Notizie

Vive in auto, senza un euro: tenta di darsi fuoco sotto il municipio

Valentina Bartos, romena, è stata bloccata da un suo amico e da un carabiniere. Sfrattata, da mesi è costretta a vivere in auto

di Roberto Morello

MONTAGNANA. Ha tentato di darsi fuoco sotto la loggia del municipio. L’ha fermata un amico, quando già si era cosparsa gli indumenti di liquido infiammabile e aveva già in mano l’accendino. Valentina, ovvero Valerica Bartos, 45 anni, rumena, era disperata perchè dall’agosto scorso, dopo lo sfratto, è costretta a vivere in macchina, spostandosi continuamente, dal Palù al Frassine. Un inverno infinito trascorso in auto, per una donna non è il massimo. Sopratutto se è senza un euro.

Valentina aveva aperto un bar nel Veronese, ma le cose le sono andate male. Così la donna ieri mattina, dopo una discussione all'Ufficio anagrafe su un certificato di residenza, ha messo in atto un proposito che meditava da tempo.

All'ingresso di Palazzo Sanmicheli, si è cosparsa da capo a piedi di un liquido infiammabile contenuto in una bottiglia di plastica, minacciando di darsi fuoco con un grande accendino. Erano circa le 10,20. Allertati da una telefonata, i carabinieri della stazione di Montagnana si sono precipitati sul posto e da lì hanno chiamato un'ambulanza dell'Usl 17. Hanno tentato di calmare la donna, ma nessuno osava avvicinarsi, nè i militari dell’Arma, nè gli agenti della polizia locale che avevano portato con sè anche un estintore.

A rompere gli indugi è stato un amico della donna, Valentino Salandin, che si è avventato d’istinto su di lei seguito immediatamente da un carabiniere in borghese: hanno “disarmato” la donna. Poi l’hanno condotta nell'ufficio della polizia locale, dove Valentina ha voluto vedere il sindaco, il vice e l'assessore alla Sicurezza. Poi è stata portata all’ospedale di Monselice e ricoverata nel reparto di Psichiatria per accertamenti. Resterà sotto osservazione fino a lunedì prossimo.

Valentina ha affermato: «Sono stata più volte in Comune, dal sindaco e dall'assistente sociale, avevo già portato le carte dello sfratto e la dichiarazione Isee ,ma mi hanno chiesto di portarle ancora una volta. Mi sento presa in giro, si rimpallano le responsabilità l'una con l'altro. L'assistente dice che è un dipendente e che decide tutto il sindaco, mi reco dal sindaco e mi dice che devo portare le carte. Voglio un alloggio permanente, un tetto sopra la testa. Giovedì mattina sono stata dal vicesindaco e dall'assessore alla Sicurezza che vedevo per la prima volta. Mi hanno proposto di soggiornare dieci giorni in Ostello e che il Comune mi avrebbe pagato solo quello. Mi hanno detto anche che non ci sono alloggi liberi o agibili. Ma io so che invece nei condomini del quartiere Facchini ce ne sono. Le porte sono murate perché non vi entrino gli abusivi».

Ecco la versione del vicesindaco Claudio Arzenton e dell'assessore alla Sicurezza Andrea Draghi. «La rumena l'abbiamo vista per la prima volta giovedì» dicono i due «Ha anche una domanda di trasferimento al Comune di Verona in corso. La sua è una residenza nel limbo. Le abbiamo proposto di soggiornare una decina di giorni in Ostello, ma si è rifiutata. Ha detto di avere un lavoro a Legnago per 300 euro. L’abbiamo consigliata di recarvisi in treno o in bus e semmai di trovarsi un alloggio là. Avremmo seguito comunque il suo caso. Solo che gesti del genere non portano a nulla». Insomma, una vicenda triste e complicata. Difficile da affrontare. Con qualche lato oscuro da chiarire. Una cosa è certa: Valentina, madre di un ragazzo di 25 anni che vive in Romania, è una donna disperata.

12 maggio 2013

Fonte: Il Mattino di Padova

Delitto passionale. Rumena uccisa dall'ex

Sabato 25 Maggio 2013

Angelica Timis, romena di 35 anni, è stata uccisa a coltellate dall'ex convivente italiano a Guardamiglio, nel Lodigiano. L'uomo perseguitava da un anno l'ex compagna.

LODI - Una donna romena di 35 anni, Angelica Timis, è stata uccisa a coltellate ieri dall'ex convivente italiano a Guardamiglio, nel Lodigiano. L'uomo, Maurizio Ciceri, 49 anni, ha atteso la donna all'esterno della casa in cui la vittima faceva le pulizie, l'ha trascinata in un giardino pubblico e l'ha uccisa. Da un anno Maurizio perseguitava Angelica, da quando lei lo aveva lasciato. A Genova un uomo di 58 anni, Bruno Calamaro, ha sparato per gelosia in auto all'amante cubana Yamila, 41 anni, poi l'ha gettata fuori e le ha sparato ancora alla schiena. L'uomo è stato arrestato, la donna rischia la vita e la paralisi

Fonte: LiveSicilia


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Uccide moglie e amica e si suicida, tragedia in una famiglia di romeni

Le due donne trovate morte in un appartamento di via Vincenzo di Marco, a Palermo. L'assassino si è poi suicidato lanciandosi sotto un treno
di ROMINA MARCECA

Uccide moglie e amica e si suicida tragedia in una famiglia di romeni Il recupero del cadavere del romeno suicida

PALERMO - Nuovo caso di femminicidio a Palermo. Un uomo di nazionalità romena, Gabril Dimitru, ha ucciso la moglie Mihaela Gavril, anche lei romena, con un colpo d'ascia sul cranio e ha strangolato la sua coinquilina Henryka Piechulska di nazionalità polacca. Poi si è diretto verso la ferrovia metropolitana e si è lanciato sotto il treno in corsa, morendo sfracellato. E' la tragedia avvenuta oggi in circostanze ancora tutte da chiarire.

Poco dopo l'una la circolazione ferroviaria del passante di Palermo era stata bloccata perché un uomo si era tolto la vita gettandosi sotto un treno. Gli inquirenti, a causa delle lesioni e dell'assenza di documenti, non erano riusciti a identificarlo. Poi hanno rintracciato il cellulare dell'uomo e hanno chiamato al telefono la moglie, che però non ha dato risposta. Da qui le ricerche, che hanno condotto all'appartamento di via Vincenzo Di Marco dove le due donne, entrambe collaboratrici domestiche di una trentina d'anni, convivevano.

Gli investigatori hanno trovato la moglie del suicida con il cranio fracassato da un colpo d'ascia, mentre l'altra donna, di nazionalità polacca, era morta strangolata. Adesso il magistrato e le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire i contorni della tragedia.

(15 maggio 2013)

Fonte: La Repubblica


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Ortomercato, clochard morta per la fame: 34 anni, il suo corpo era su una panchina

Tentava di difendersi dal freddo sotto uno strato di coperte. Veniva dalla Romania. Secondo le prime ricostruzioni, è morta di stenti e per abuso di alcol. Era stata già notata nella zona del parco Alessandrini
di MASSIMO PISA

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L'ultima bottiglia di brandy non è riuscita nemmeno a finirla. È rimasta lì, vuota per tre quarti, ai piedi della panchina dov'è andata a morire a soli 34 anni, sotto una coperta di lana sdrucita in mezzo al Parco Alessandrini. Ne beveva due al giorno, bottiglie da quattro soldi, da discount, Mariana Elena Grozea, clochard romena che in quei giardini di fronte all'Ortomercato ci passava metà delle sue giornate randagie. O almeno così racconta Adrian, 62 anni, che con lei condivideva un giaciglio in una delle cascine abbandonate di via Bonfadini, sempre dentro al parco, dove i disperati vanno a dormire accanto al campo rom bruciato due volte in un anno.

È stato il compagno a scoprirla lì, senza vita, qualche minuto prima delle 6. Senza cellulare, senza una moneta da inserire in un telefono pubblico superstite, Adrian è andato a piedi fino al varco 4 dell'Ortomercato, in via Varsavia, e ha chiesto a un operaio di poter dare l'allarme al 118. Sono entrati da via Monte Cimone, i lettighieri, ma ogni tentativo di rianimare Mariana era già inutile. Non aveva documenti con sé: né passaporto, né una tessera di mensa o fogli dei Servizi sociali del Comune (ai quali, poi, risulterà sconosciuta).

L'esame esterno del cadavere, di prassi, evidenziava vecchi lividi, ecchimosi verosimilmente provocati da cadute, e Mariana barcollava spesso, racconterà poi Adrian agli agenti delle volanti intervenuti sul posto. E sarà proprio l'uomo a restituirle un'identità

e a raccontarne la storia: "Stavamo insieme da tre anni. Domenica, alle 18, avevamo fatto un salto all'agenzia di scommesse di piazzale Cuoco, un'ora dopo sono tornato a casa mentre lei è rimasta in giro. Mi ha detto che voleva festeggiare la Pasqua ortodossa". Al solito modo, spiegherà Adrian, tra i bar del quartiere o a bere sulle panchine quella quantità assurda di brandy, ogni giorno, fino a disfarsi.

"Le avevo dato un po' di soldi per comprarsi da mangiare - spiegava il 62enne - ma lei andava sempre a spenderseli in alcol. Nella cascina non è mai tornata, quando mi sono svegliato sono andato a cercarla". La pratica passa al commissariato Mecenate, il pm di turno ha disposto l'autopsia. Sulla coperta arancione che avvolgeva Mariana, per tutta la mattina, è rimasto un foglietto scritto a penna, grafia grossolana a stampatello: "Data 06/05/2013. Non toccate. C'era un morto stamattina".
(06 maggio 2013)

Fonte: La Repubblica