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martedì 20 febbraio 2018

La Romania festeggia 10 anni nell'Unione Europea col libro “Come fratelli”

Lunedì, 12 febbraio 2018

All'Accademia di Romania la presentazione del libro: “Come fratelli”, a 10 anni dall'ingresso del Paese nell'Ue
La Romania festeggia 10 anni nell'Unione Europea col libro “Come fratelli”

A dieci anni dall’entrata della Romania nell’Unione Europea, il libro “Come fratelli” affronta il complesso tema della fratellanza italo-romena.

La migrazione romena è il più grande fenomeno migratorio proveniente da un paese dell’Unione Europea mai avvenuto nella storia italiana. Il tema viene trattato attraverso sei capitoli che mettono in luce particolari distinti: la fratellanza storica fra i due popoli, gli aspetti economici, quelli spirituali, i risvolti socio-culturali, la partecipazione politica e l'immagine dei romeni riportata attraverso la lente mediatica.

Appuntamento giovedì 22 febbraio alle ore 14.30 presso l'Accademia di Romania a Roma. Alla presenza del Commissario Europeo per le politiche regionali, Corina Cretu, gli autori del volume, Marian Mocanu e Irina Niculescu. La presentazione del libro sarà moderato da Marco Zatterin, vicedirettore del quotidiano La Stampa e vedrà intervenire anche l’ambasciatore di Romania nella Repubblica Italiana, George Bologan e la senatrice Patrizia Bisinella.

Il volume si impernia su 30 interviste, realizzate esclusivamente per questa ricerca, ad autorevoli personalità italiane e romene: il ministro Franco Frattini, il Commissario Europeo Corina Cretu, il console onorario Mario Moretti Polegato, monsignor Siluan, vescovo della Chiesa Ortodossa Romena d’Italia, Flavio Tosi, Sergio Chiamparino, Ileana Popovici, Maurizio Molinari e molte testimonianze di successo d’immigrati romeni che vivono in Italia.

L’evento si svolge con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e con l’Accademia di Romania in Roma. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Fonte: Affari Italiani

Aeroporto, il parroco della Chiesa ortodossa romena: "Svolta culturale con il volo Genova-Bucarest"

PORTI E LOGISTICA

Padre Filip Sorin: "Collegamento decisivo sia per noi che per gli italiani"

giovedì 15 febbraio 2018

GENOVA - “Questo volo rappresenta una svolta per l’integrazione. Siamo davvero felici”. Il nuovo volo Genova-Bucarest prenderà il via il prossimo 21 giugno dall’Aeroporto di Genova, e la benedizione arriva, coerentemente, dal parroco della chiesa ortodossa romena di Genova, Padre Filip Sorin, da anni ormai ligure acquisito.

“Ero a conoscenza di questa novità, ne ho parlato con Sirigu" ha detto padre Sorin a Primocanale - "Stiamo lavorando da 5 anni, è progetto vecchio, e ci siamo impegnati tanto perché era un sogno poter collegare la nostra Bucarest alla nostra Genova. Non è solo un collegamento di un aereo è un collegamento delle anime. Vogliamo collegare la nostra cultura prima di tutto alla cultura italiana e genovese, che è una cultura speciale e molto accogliente. Siamo molto contenti perché veniamo incontro prima di tutto agli italiani che vogliono conoscere la Romania, per affari o visite turistiche, ma anche per i nostri rumeni che hanno bisogno di questo volo diretto. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, in primis l’Aeroporto di Genova e il presidente Odone, che si sono impegnati tantissimo per questo progetto. Noi abbiamo fatto sentire la voce di tutta la nostra gente da Ventimiglia a La Spezia. Tutti hanno chiesto a voce alta questo nuovo collegamento”.

Padre Sorin ha sottolineato anche le criticità legate alla realizzazione della rotta: “E’ stato difficile da sbloccare, non sono in grado di dire perché, pensavamo di non farcela. Siamo stati fiduciosi e abbiamo lavorato insieme con le autorità: con il consolato di Genova e con il nostro consolato di Torino. Abbiamo spinto questa proposta. Il momento decisivo è stato l’anno scorso quando abbiamo visto che l’Aeroporto di Genova aveva deciso di puntare su un’altra prospettiva. Sono stati molto disponibili e abbiamo spinto anche noi. Genova è molto cambiata in questo senso. E’ molto sensibile a tutte queste richieste che arrivano dai rumeni che vivono qui, che ormai si sentono genovesi. Questo è il momento più delicato. L’Aeroporto l’ha capito. Sarà una svolta per l’integrazione. Stiamo pensando a dei pellegrinaggi in Romania, ora sarà tutto più facile. Per tutti”.

Fonte: Primocanale.it

Asociatia Romanilor din Italia continua ciclul de actiuni umanitare "SOS Romania"

Asociatia Romanilor din Italia continua ciclul de actiuni umanitare “SOS Romania”

Joi, 1 februarie 2018 - Asociatia Romanilor din Italia (ARI) in colaborare cu partenerii sai privilegiati CCIRO Italia, Absolut TV si Salvamamme, mentine calendarul de actiuni initiat in urma cu multi ani, “SOS Romania”, program prin care au fost distribuite cantitati importante de ajutoare, bunuri pentru copii si pentru adulti. De-a lungul anilor, voluntarii ARI au trimis cadouri familiilor nevoiase si copiilor proveniti din aceste familii.

Actiunea de miercuri 31 ianuarie, a fost organizata in colaborare cu administratorul public al judetului Prahova, Fabioara Ionescu, si s-a desfasurat in Complexul de Servicii Comunitare "Sfantul Andrei" din Ploiesti.

“De aceasta data, am trait niste emotii deosebite intrucat beneficiarii au fost copii cu afectiuni foarte grave. Emotiile au fost cu atat mai puternice, cand acesti minunati copii, se adresau noua, voluntarilor prezenti cu apelativul “mama“ respectiv “tata”. Nu poti trece prin Complexul de Servicii Comunitare "Sfantul Andrei" fara sa nu-ti stergi lacrimile pentru tristetea transmisa de acesti copii si totodata pentru bucuria cand ii strangi in brate. Sunt emotii foarte mari, cu un ochi plangi si cu altul zambesti. Ne dorim ca prin aceste actiuni sa sensibilizam cat mai multe ONG-uri din diaspora si din tara, devenind un model de urmat” a declarat Eugen Terteleac, seful misiunii “SOS Romania”.

Multumesc celor care au facut posibila realizarea acestei actiuni, prin implicarea lor. Multumesc in special lui Cornel Dinu, Sultan Solomon, Cristian Nuc, Gianluca Trabalza, Valentin Fagarasan, Peter Kovacs.

Eugen Terteleac
Presedinte Asociatia Romanilor din Italia

Solidarietà, raccolti 1.400 euro a favore del centro di accoglienza Casa Ward in Romania

Cronaca / Bagnacavallo

Solidarietà, raccolti 1.400 euro a favore del centro di accoglienza Casa Ward in Romania

La serata era finalizzata alla raccolta di fondi a favore del centro di accoglienza Casa Maria Ward che ospita e sostiene bambini in condizioni di difficoltà nella cittadina rumena di Radauti

17 febbraio 2018

Sono stati raccolti 1.400 euro alla cena di beneficenza organizzata venerdì ai il Circolo Frassati di Bagnacavallo dal locale Lions Club in collaborazione con l’associazione Help for Family. La serata era finalizzata alla raccolta di fondi a favore del centro di accoglienza Casa Maria Ward che ospita e sostiene bambini in condizioni di difficoltà nella cittadina rumena di Radauti. Erano presenti il sindaco Eleonora Proni, gli assessori Ada Sangiorgi ed Elena Verna e il presidente del Consiglio comunale Perla Micheli, il presidente del Lions Club Bagnacavallo Stefano Minguzzi, don Ugo Facchini e don Luigi Guerrini, rispettivamente arciprete entrante e uscente di Bagnacavallo e i sacerdoti rumeno-ortodossi padre Vasile di lugo e padre Doru di Imola, accanto a numerosi soci Lions, cittadini rumeni residenti nel nostro territorio e volontari bagnacavallesi.

Tonino Rossi dell’associazione Help for Family e suor Felicitas, direttrice della Casa Maria Ward, hanno informato i presenti sul funzionamento dei servizi offerti ai ragazzi e alle loro famiglie in Romania e sulla possibilità di sostegno economico attraverso la formula dell’adozione a distanza volontaria attraverso Help for Family. Il ricavato della serata servirà al potenziamento dell’orto di Casa Maria Ward, coltivato dai volontari rumeni e italiani per la produzione di ortaggi successivamente consumati dai ragazzi nella mensa della struttura. Per prima cosa verrà acquistata una motozappa con accessori per la lavorazione del terreno e successivamente verranno avviati i lavori per un ampliamento della serra già presente nell’orto. Il progetto di potenziamento della produzione dell’orto è stato concordato tra i Lions club di Bagnacavallo e Radauti durante l’incontro svoltosi all’interno di Casa Ward nell’ottobre scorso, in occasione della visita di una delegazione bagnacavallese a Radauti. Per informazioni sull’attività dell’associazione di volontariato Help for Family: tel. 0545 60559.

La struttura
Attualmente Casa Ward ospita una cinquantina tra bambini e ragazzi cui offre un aiuto materiale e in ambito educativo, nonché un sostegno psicologico nei momenti più difficili. Accanto a Casa Ward, il progetto di Help for Family a Radauti prevede inoltre che i bambini vengano seguiti a domicilio con interventi di sostegno all’intero nucleo familiare: educazione igienico-sanitaria, aiuti alimentari e per affrontare particolari patologie attraverso farmaci e visite mediche.
Radauti è una città di circa 30.000 abitanti che si trova nel nord-est della Romania, vicino al confine ucraino.

Fonte: RavennaToday

Romania alla BIT di Milano: tradizione, artigianato e tecnologia

ROMANIA
Mercoledì 14 febbraio 2018

L'offerta che è stata presentata tra passato e futuro
Romania alla BIT di Milano: tradizione, artigianato e tecnologia

Roma, 14 feb. (askanews) – Uno spazio espositivo di 100 metri quadrati in cui frammenti di storia si intrecciano a tecnologie avanzate, maestria degli artigiani locali e sapori tradizionali: così la Romania ha presentato la sua offerta turistica nell’ambito della fiera BIT Milano, dall’11 al 13 febbraio 2018. Accanto al Ministero del Turismo, lo stand ha ospitato anche i Consigli delle Province di Bihor (Nord-Ovest della Romania) e Suceava (nel Nord-Est del paese), i Comuni di Oradea e Timisoara – capitale culturale europea nel 2021, operatori turistici, compagnie aeree e strutture ricettive.

La visita dell’ambasciatore di Romania in Italia, George Bologan allo stand della Romania presso BIT Milano, testimonia il ruolo chiave del turismo nell’ambito della cooperazione economica bilaterale. Il terzo paese di origine dei turisti stranieri in Romania, l’Italia ha registrato un interesse crescente nelle opportunità offerte dal territorio romeno, con oltre 240.000 turisti che hanno visitato il nostro paese nel 2017, in crescita rispetto all’anno precedente. Di particolare interesse per i turisti italiani sono la capitale Bucarest e le principali città della Transilvania, facilmente raggiungibili grazie ai numerosi collegamenti aerei.

Nel suo intervento, l’ambasciatore romeno ha ringraziato il ministro romeno Trif per il coinvolgimento e l’invito, sottolineando che BIT Milano è un’opportunità per sviluppare progetti di business, ma anche per riflettere sull’importanza della mobilità umana. Visitare i paesi, conoscere la cultura e la spiritualità dei diversi popoli è una peculiarità del turismo, che riflette la volontà dell’uomo di viaggiare e di esplorare le bellezze della natura. In questo contesto, i partecipanti sono stati invitati a visitare e scoprire la Romania.

Il Ministero del Turismo della Romania ha partecipato a tutte le edizioni BIT Milano, sin dal 1980. Tra le particolarità presentate quest’anno una riproduzione in miniatura della fortezza di Alba Iulia, città dove, 100 anni fa, fu proclamata l’unità della Romania; la possibilità di visitare in realtà virtuale il patrimonio culturale di Suceava; la pittura delle uova di Pasqua e la possibilità di scoprire i sapori tradizionali delle terre romene.

Fonte: Askanews

Trieste Film Festival 2018: Reconstituirea di Lucian Pintilie, uno dei primi capolavori del grande maestro del cinema rumeno

9 febbraio 2018
by Stefano Coccia

Tra le chicche del 29° Trieste Film Festival da registrare anche la proiezione, in pellicola, di uno dei primi capolavori del rumeno Lucian Pintilie
Anno: 1968Durata: 100'Genere: Commedia, DrammaticoNazionalita: RomaniaRegia: Lucian Pintilie
Sempre grazie alla sapida sezione Rebels 68, East ‘N’ West Revolution, che ci aveva concesso di riscoprire il cinema provocatorio e straniante del serbo Želimir Žilnik, un altro grande cineasta è stato omaggiato nel corso del 29° Trieste Film Festival: Lucian Pintilie. Di lui, illuminato precursore dell’odierna “new wave” rumena, è stato proiettato un lungometraggio datato proprio 1968, il folgorante Reconstituirea (La ricostruzione, in italiano). Proiettato poi addirittura in pellicola, a voler rendere più affascinante l’appuntamento mattutino al Teatro Miela.

E chi vi scrive si è sentito, in un certo senso, come “l’assassino che torna sul luogo del delitto”, avendo scoperto parecchi anni fa le succulente attività di Alpe Adria grazie a un’edizione del festival triestino, il cui fiore all’occhiello consisteva in una corposa retrospettiva di cinema rumeno degli anni ’60 e ’70, con le opere più rappresentative di autori importanti come Mircea Daneliuc, come il compianto Alexandru Tatos, come Mircea Săucan e per l’appunto Lucian Pintilie, a impreziosire la rassegna.

Già allora il nome di Pintilie ci era noto, sebbene per altre vie. Sì, perché il suo cinema così sottile, intelligente, formalmente raffinato lo avevamo conosciuto e apprezzato, dagli anni ’90 in poi, grazie a una serie di titoli, alcuni dei quali usciti anche nelle sale italiane, che avevano rappresentato altrettante scoperte: in particolare Un’estate indimenticabile (1995), Terminus Paradis (1998) e Il pomeriggio di un torturatore (2001), quasi un film testamento, con la sua raggelata crudeltà psicologica, di quella visione amara e disincantata della società rumena che il cineasta è solito esprimere.

Coerentemente con questo suo spirito (e con il filo conduttore della retrospettiva da noi seguita a Trieste), Reconstituirea si propone oggi al nostro sguardo come un apologo sconsolato sulle tensioni giovanili nella Romania dell’epoca, regolarmente frustrate da un apparato statale apparentemente orientato a fare piccole concessioni (del resto erano gli anni delle prime sfide di Nicolae Ceaușescu alla supremazia assoluta dell’Unione Sovietica nel blocco delle democrazie popolari), ma intimamente votato a un ordine di natura repressiva.

Il confronto generazionale è pertanto intenso. La genialità di Pintilie sta comunque nell’averlo trasposto in una cornice metacinematografica che, pur aspirando all’allegoria, non riduce l’umanità dei personaggi, ma la pone sotto una luce diversa. In un angolo apparentemente idilliaco della campagna rumena viene difatti messa in scena una curiosa punizione, alternativa al carcere: due ragazzotti dall’aria ribelle e perennemente sarcastica, finiti dietro le sbarre per rissa, vengono condotti lì e costretti da un burocrate del regime a fare ammenda recitando di nuovo l’accaduto di fronte alla macchina da presa, così da realizzare una specie di docu-fiction (come si direbbe oggi) pedagogica, tesa a scoraggiare turbolenze giovanili e altre forme di dissenso. Ma i due appaiono piuttosto recalcitranti. Le schermaglie dialettiche tra loro e i soggetti di varia estrazione presenti sul “set”, che vanno da chi indossa risolutamente l’uniforme del regime comunista all’anziano professore intuitivamente riconoscibile quale dissidente, dalla bella e sfrontata ragazza venuta a farsi un bagno (la perturbante innocenza dell’eros è un altro elemento ricorrente nel cinema di Pintilie) a qualche contadino rozzo, tengono viva la tensione lasciandola continuamente oscillare tra la farsa e l’incombere di una possibile tragedia. A chi avrà modo di recuperare il film lasciamo pure la sorpresa di scoprire quale delle due polarità è destinata ad avere la meglio, in questa sulfurea tragicommedia, ad ogni modo Reconstituirea è un piccolo gioiello che presenta “in nuce” tutte le qualità, sia stilistiche che narrative e filosofiche, sviluppate poi nella filmografia di questo grande maestro del cinema rumeno.

Fonte: TaxiDrivers

Il console della Romania in visita istituzionale all’alberghiero di Giarre

Il console della Romania in visita istituzionale all’alberghiero di Giarre

pubblicato il 04 febbraio 2018

In coerenza con gli obiettivi di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri, lo scorso 24 gennaio, presso l’alberghiero di Giarre, si è svolto un evento che ha coinvolto gli studenti di nazionalità Rumena. L’istituto ha avuto l’onore di ospitare il Console Rumeno Joan Jacob, del consolato della Romania di Catania.

All’incontro hanno preso parte il sindaco del comune di Giarre Avv. Angelo D’Anna e il presidente dell’ANCIC prof. Francesco Raneri, i quali, insieme alla dirigente scolastica prof.ssa Monica Insanguine, hanno dato il benvenuto al console e agli studenti partecipanti.

Numerosi sono stati gli argomenti affrontati durante la conferenza, dall’integrazione della comunità rumena nella comunità locale, alla possibilità di creare una rete di rapporti tra la Sicilia e la Romania per promuovere attività di scambio culturale e formativo. Gli alunni di nazionalità rumena presenti nell’istituto hanno animato un dibattito ponendo numerose domande al console.

Subito dopo la conferenza, gli intervenuti hanno degustato un pranzo preparato da una brigata di cucina composta da alcune “eccellenze” dell’istituto e guidata dal prof. Emmi Moreno.

Il menù, nel quale erano presenti anche portate “gluten free” in coerenza con le tendenze alimentari più attuali, sono stati: raviolo al vapore con seppia scottata e il suo nero, pomodoro, piselli e burrati in salsa di “Brut classico Murgo”; risotto allo zafferano ennese con astice scottato, limone candito e clorofilla di prezzemolo; sgombro lievemente affumicato, con vongole e la loro emulsione; cime di rapa e patate di Giarre schiacciate; spuma di ricotta ricoperta di frutta secca con cuore di passito e salsa di cioccolato.

Gli studenti del settore sala e vendita hanno illustrato gli abbinamenti dei vini ai piatti. La presenza di un ospite di tale prestigio è stata per gli alunni un’importante vetrina per mostrare le abilità e le competenze conseguite negli anni scolastici nei rispettivi settori di appartenenza.

Fonte: GazzettinOnline

La città rumena di Târgu Frumos ha assegnato la cittadinanza onoraria al Sindaco Daniele Lorenzini


Di Serena Paoletti - 13 febbraio 2018

La città rumena di Târgu Frumos ha assegnato la cittadinanza onoraria al Sindaco di Rignano sull’Arno Daniele Lorenzini: la cerimonia si è tenuta oggi 13 febbraio nella sala consiliare del comune rignanese alla presenza di una delegazione della città rumena, ubicata nel distretto di Iași,nella regione storica della Moldavia. La città ha 13 mila abitanti e dal punto di vista storico è ricordata come simbolo della lotta, alla fine della seconda guerra mondiale, contro l’armata rossa.
Quella di oggi è stata l’occasione per un primo incontro ufficiale tra i due municipi con l’obiettivo di stabilire futuri contatti istituzionali.Presenti anche i rappresentanti del Comitato Cernobyl che, da tempo, nella città rumena hanno sviluppato un progetto che consiste in un aiuto materiale per la riapertura dell’ospedale locale.Una vicinanza di obiettivi e valori che ha visto anche il Sindaco Ionel Vătămanu consegnare,appunto, la targa con la cittadinanza onoraria di Targu Frumos al Sindaco di Rignano sull’Arno.

Fonte: Valdarno24

Un negozio dedicato a tutti i bimbi del mondo a Torino: Allegria il Mondo dei Bambini


ECONOMIA E LAVORO
MARTEDÌ 30 GENNAIO 2018

Un negozio dedicato a tutti i bimbi del mondo a Torino: Allegria il Mondo dei Bambini

Anca Manolea e la sua famiglia hanno aperto questa attività con l’intento di seguire i bambini romeni, e non solo, dalla nascita e fino all’età di 12 anni

In Piemonte e Liguria sono Leonardo e Sofia i nomi più diffusi per i bambini italiani, sorprendente il fatto che Sofia e Matteo sono i nomi preferiti anche per i bambini romeni

Per loro anche un negozio di abbigliamento dedicato, si chiama “Allegria – il mondo dei bambini” a Torino

Secondo l’Istat nel 2016 in tutta Italia sono stati iscritti in anagrafe per nascita 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità.

Il calo è attribuibile principalmente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani. I nati da questa tipologia di coppia scendono a 373.075 nel 2016 (oltre 107 mila in meno in questo arco temporale). Una delle cause principali sembra sia la crisi economica iniziata nel 2008, e poi anche le donne italiane mostrano una propensione decrescente ad avere figli.

Dal 2012 diminuiscono, seppur lievemente (- 7 mila), anche i nati con almeno un genitore straniero pari a poco più di 100 mila nel 2016 (21,2% del totale). Tra questi, a calare in maniera più accentuata sono i nati da genitori entrambi stranieri, che nel 2016 scendono in Italia per la prima volta sotto i 70 mila.

Sempre secondo l’Istat tra i nati stranieri, al primo posto si confermano i bambini romeni (15.417 nel 2016), cca il 25 % del totale di bambini stranieri nati in Italia.

Questa tendenza si rispecchia molto bene anche in Piemonte e in Liguria, dove nel 2016 è di cittadinanza straniera circa un nato su cinque. Le donne italiane che vivono in Piemonte hanno avuto in media 1,23 figli a testa mentre per le straniere 1,96. In Liguria le percentuali calano ancora di più a sfavore delle italiane che si fermano a 1,17 bambini e le straniere salgono a 1,99.

Per quanto riguarda i nomi, sono Leonardo e Sofia i più diffusi tra i bambini italiani nati in Piemonte e in Liguria nel 2016. Sorprendente il fatto che Sofia si trovi anche tra i nomi preferiti dai romeni per le loro femmine, oltre a Sofia Maria, Maria, Alessia Maria e Giulia. Per i maschi, invece, i romeni hanno optato per David, seguito da Luca, Matteo e Gabriel. Da sottolineare che spesso i romeni scelgono nomi italiani per i propri figli, come ad esempio Matteo – la variante in italiano del romeno Matei - o nomi che siano conosciuti e diffusi in entrambi i paesi, come Luca, Maria e Sofia.

Visti i numeri molto importanti di bambini romeni che nascono e crescono in Italia, sono comparse negli anni anche diverse attività commerciali romene a loro dedicate. In Piemonte, è nato circa due anni fa il negozio “Allegria – il mondo dei bambini”, in Via Castelgomberto 158, a Torino.

Anca Manolea e la sua famiglia hanno aperto questa attività con l’intento di seguire i bambini romeni, e non solo, dalla nascita e fino all’età di 12 anni. Dalle partecipazioni e le bomboniere fino all’abbigliamento e gli accessori per ogni occorrenza, il negozio segue, consiglia e cura con dedizione e attenzione ogni momento della vita dei bambini, che siano romeni, italiani o di altra nazionalità, proponendo l’alta qualità del Made in Italy e del Made in Romania a prezzi più che accessibili.

Vestire un bambino romeno, come anche vestire uno italiano, non vuol dire soltanto fargli indossare il giusto abbigliamento in funzione della stagione, della moda o della festa a cui deve partecipare.
La crescita, l'educazione, la maturazione di un bambino prima, di un ragazzo poi, passano e si sviluppano attraverso i suoi giochi, i suoi interessi, lo studio, il rapporto con gli amici, la sua religione cristiana ortodossa o cattolica, e anche attraverso le varie usanze della Romania che in Italia vengono conservate. Infatti, nel negozio si possono trovare anche costumi e accessori popolari, giochi e libri in lingua madre.

Vestire un bambino deve quindi essere un "accompagnarlo" nei suoi impegni, nei suoi svaghi, nel rapporto con gli amici, con le ricorrenze della chiesa e con la famiglia. Il negozio “Allegria – il mondo dei bambini” vuole, perciò, aiutare bambini e ragazzi, di pochi mesi, di qualche anno, ed anche adolescenti fino a 12 anni, a sintonizzarsi bene con il mondo dinamico che li circonda. A tal scopo, organizza anche diverse attività e concorsi per i piccoli, oltre ad offrire informazioni utili sul proprio sito internet sia in lingua madre, che in italiano. I proprietari di questa attività commerciale desiderano essere un input di creatività e dinamismo tra un bambino ed i suoi interessi. E proprio perché amano i bambini, hanno pensato all’interno del negozio ad uno spazio comodo per l’allattamento e un angolo giochi per “i piccoli ospiti”.

Il negozio, situato in Via Castelgomberto 158 - Torino ( Tel. 329 223 8938), offre una vasta gamma di partecipazioni e bomboniere, tante idee regalo per i più piccoli, giochi e soprattutto abbigliamento elegante, casual e sportivo per bambini 0-12 anni, giusto per ogni occasione: nascita, battesimo, asilo e scuola, cresima ed altre feste e cerimonie.

Facilmente raggiungibile e con ampio parcheggio, il negozio “Allegria” è una ottima scelta per i bambini e i ragazzi, per qualsiasi occorrenza.

Per chi è interessato esiste anche una pagina Facebook dedicata:
https://www.facebook.com/pg/Boteztorino/about/?ref=page_internal

Marian Mocanu

Fonte: Torino Oggi

Fantacalcio Serie A 2017/18: alla scoperta di… Alin Toșca

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Di Francesco Cucinotta -3 febbraio 2018

Foto: www.beneventocalcio.club
Nome: Alin Dorinel Toșca
Soprannome: –
Nazionalità: Romania
Età: 25
Altezza: 181 cm
Nazionale: sì
Piede: sinistro
Ruolo principale: terzino sinistro
Eventuali altri ruoli: difensore centrale
Valutazione calciomercato: 1 milione
La nostra fanta-valutazione: **

CARATTERISTICHE TECNICHE – Un giocatore di esperienza internazionale ad arricchire la difesa del Benevento, orfana dello squalificato Lucioni. Alin Toșca è l’ultimo acquisto di un mercato scoppiettante per la società sannita. Rumeno, classe 1992, nasce come terzino sinistro, ma in carriera ha giocato tanto anche come difensore centrale, sia in patria allo Steaua, che nella Liga spagnola con la maglia del Betis. Difensore arcigno, ma molto corretto, pulito negli interventi e bravo a scegliere il tempo. Pecca dal punto di vista offensivo, quindi ottimo da inserire in una squadra di calcio, molto meno per le vostre fantarose.

LA CARRIERA – Cresce calcisticamente nella gloriosa società rumena dello Steaua Bucarest, fino a esordire con la squadra B nella stagione 2009/10. In prestito poi all’Unirea Urziceni e l’esordio nella Liga rumena nel 2010 proprio contro la sua Steaua. Un campionato tra le fila della Săgeata Năvodari (società fallita nel 2015) e poi l’approdo alla Viitorul Constanța (oltre 50 presenze in due campionati). Nel 2014 il ritorno allo Steaua per tre stagioni, nelle quali Toșca segna il suo primo gol fra i professionisti e vince un titolo nazionale (stagione 2014/15), una Coppa di Romania (2014/15) e due Coppe di Lega (2014/15 e 2015/16). Nel gennaio 2017 il trasferimento in Spagna, al Betis di Siviglia: con la maglia verdiblanca, però, il ragazzo gioca poco più di una ventina di gare in un campionato e mezzo (anche per colpa di un infortunio alla mano capitatogli qualche mese fa). Tuttavia, è nel giro della Nazionale rumena e ora punta ad affermarsi in Italia e a conquistare un posto nell’undici delle Streghe.

LO PRENDIAMO AL FANTACALCIO? Se volete fare una scommessa a 1, è un colpo che può anche starci. Ma non aspettatevi chissà che da questo giocatore, che in carriera ha segnato una sola volta e non è nemmeno molto generoso in quanto ad assist. Senza dimenticare che giocherà nel fanalino di coda Benevento, una squadra che, per ora, ha una media di oltre 2 gol subiti a partita. Da prendere in considerazione soltanto in leghe numerose (da 12 o 14 partecipanti), altrimenti siamo sicuri che in giro ci sia di meglio.

Fonte: Mondo Sportivo

Dieci anni nella Lazio per Radu

di redazionecittaceleste, 28/01/2018

ROMA – Era il 28 gennaio 2008 quando il difensore romeno diventava ufficialmente un calciatore della Prima Squadra della Capitale. Sessione invernale di calciomercato della stagione 2007-2008. La Lazio era alla ricerca di un nuovo innesto in difesa ed aveva individuato in Stefan Radu il profilo ideale. Il 28 gennaio 2008, il classe 1986 si trasferiva così ufficialmente in biancoceleste dalla Dinamo Bucarest, club nella quale era cresciuto calcisticamente. Dieci anni dopo, il difensore romeno è diventato uno dei capisaldi della squadra e soprattutto un leader per lo spogliatoio e la tifoseria. Un decennio più tardi, Radu è arrivato a collezionare 297 presenze con l’Aquila sul petto, la cifra tonda è ormai vicina. In mezzo, la conquista di quattro trofei: due Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Il tutto, condito da prestazioni di altissimo livello ed estrema professionalità, con l’aggiunta di sette reti.

Fonte: Città Celeste

Al Palatagliate il Trofeo Kinder+Sport di sciabola

SPORT
martedì, 6 febbraio 2018

Il Palazzetto dello Sport di Via delle Tagliate ha ospitato, nel fine settimana, la prova a squadre del Trofeo Kinder+Sport, competizione nazionale U14 organizzata dalla Puliti. In pedana quasi ottanta squadre che hanno gareggiato nelle quattro prove previste dal programma.

Le prime, riservate agli “Allievi” hanno registrato il successo del FIDES Livorno tra i maschi e del Petrarca Padova tra le femmine.

Le altre hanno visto in pedana i “Giovanissimi”. La gara maschile è andata a Ariccia sotto la spinta del campione italiano Pagano su Frascati e Champ Napoli, quella femminile ha registrato il successo del Club Scherma Roma, sul Petrarca Padova e la Virtus Bologna.

Presente, nelle prove maschili, anche la PULITI. Nella competizione dei “Giovanissimi” gli sciabolatori lucchesi purtroppo sono stati battuti per 45 a 40 dal Trinacria Palermo nel match valido per l'accesso alla finale a otto. La squadra lucchese ha schierato Zaccaria Vincenzi, Federico Topaios e per la prima volta il rumeno Vlad Covaliu. Il ragazzo è figlio del campione olimpico Mihaili (Oro a Sydney nei giochi del 2000) oggi presidente del Comitato Olimpico Rumeno. Covaliu, che tirava di scherma a Brasov, nello stesso club in cui militava anche il maestro Sorin Radoi, ha deciso di far fare al figlio le gare importanti italiane e lo ha tesserato per il club lucchese.

Nella competizione degli “Allievi” la PULITI ha schierato una formazione capitanata da Giacomo Gnech, comprendente Pietro Marchini, Leonardo Pasquinelli e Daniele Sensi. Buono il comportamento degli sciabolatori lucchesi che hanno vinto con Terni, Frascati2, Fiamme Oro, e Roma2 prima di cedere, in semifinale, per 36 a 31 a Frascati. La formazione lucchese si è classificata al quarto posto.

Nella foto: La squadra “giovanissimi” della PULITI, composta da Topaios, Vincenzi e Covaliu con il maestro Torcigliani

Fonte: La Gazzetta di Lucca

Contraccezione “sconosciuta” per molte donne rumene. L'iniziativa dell'Aied

Martedì, 13 febbraio 2018

Accordo tra Aied Roma e Associazione dei rumeni in Italia per favorire i controlli medici
Contraccezione “sconosciuta” per molte donne rumene. L'iniziativa dell'Aied

Quasi cinque donne rumene su dieci non si preoccupano di una gravidanza in caso di rapporti sessuali e l'aborto è considerato molto meno traumatico che per le donne italiane.

I dati arrivano da una recente statistica e rivelano una cultura sessuale molto diversa dalla nostra; cultura che le donne immigrate in Italia portano con loro come eredità anche quando cambiano Paese e iniziano una nuova vita. Nel Lazio le donne rumene rappresentano circa il 40% della totalità delle straniere.
E' per questo che l'Associazione italiana per l'educazione demografica di Roma, in accordo con Associazione dei rumeni in Italia, sta portando avanti una campagna sociale di informazione per favore i controlli medici e le visite specialistiche a prezzi sostenibili.

In base all'accordo, le donne di nazionalità rumena e le coppie possono ricevere assistenza medica per visite ginecologiche, consulenze sulla contraccezione, visite dermatologiche, visite andrologiche, urologiche e senologiche, mammografie, ecografie, ma anche assistenza psicologica e mediazione legale per la famiglia.
I costi delle visite, sociali e accessibili, solo quelli che l'Aied riserva a tutti i pazienti. “Non è una concenzione né una campagna discriminatori in senso positivo” spiega lo psicologo e psicoteraputa dell'Aied Adrian Iancu, romeno di nascita e italiano di adozione, da decenni impegnato per l'integrazione della comunità rumena in Italia.
Spiega il dottor Iancu: “La nostra iniziativa rientra in un'attività di interpretariato culturale e ha come obiettivo quello di far capire le differenze culturali tra lingue e popoli diversi e tra legislazioni diverse. La Romania è un Paese che tutt'oggi risente della dittatura caduta solo 28 anni fa. Dal 1964 al 1990 non c'è stata alcuna informazione sulla contraccezione e l'aborto era praticato in modo clandestino”.

Prosegue: “C'è poi un'altro problema: in Romania l'assistenza sanitaria è povera: il sistema pubblico funziona male, quello privato è molto caro, e il terzo segmento della medicina sociale non esiste. Quindi è importante divulgare iniziative come quelle dell'Aied per far sapere che ci sono possibilità diverse”.
I consultori dell'Aied Roma sono in viale Gorizia 14 e in via Toscana 30.

Fonte: Affari Italiani

L’immigrazione iniziò nel 1870 “favorita” dall’impero asburgico

15 febbraio 2018
Gli italo-romeni sono i membri di una comunità d’origine italiana presenti in Romania sin dalla prima metà dell’Ottocento

SACILE. Gli italo-romeni sono i membri di una comunità d’origine italiana presenti in Romania sin dalla prima metà dell’Ottocento, quando italiani provenienti da alcune regioni allora povere (in particolare dal Veneto e dal Friuli), vi emigrarono per lavorare nelle miniere, sui cantieri delle ferrovie o nell’edilizia.

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La comunità italo-romena si è costantemente accresciuta sino agli anni quaranta del XX secolo, per conoscere un arresto e una drastica diminuzione nel secondo dopoguerra. Ora, come reazione all’imponente immigrazione in senso contrario, sta conoscendo una sensibile ripresa, dovuta alla creazione di piccole imprese commerciali italiane, in settori assenti o in via di sviluppo nel Paese carpatico.

Gli italo-romeni sono considerati una minoranza linguistica a tutti gli effetti dall’ordinamento giuridico romeno. I primi italiani a emigrare stabilmente nel territorio dell’attuale Romania furono alcune famiglie della Val di Fassa e della Val di Fiemme (in Trentino) che, nel 1821, furono trasferite in Transilvania, a lavorare come tagliaboschi e lavoratori del legno per conto di un commerciante austriaco di legname. All’epoca il Triveneto, così come la Transilvania, era compreso nell’Impero Austriaco; tali spostamenti furono quindi agevolati dall’Austria, nell’ambito di una politica di migrazioni interne tra le regioni più povere e di confine dell’Impero.

Il flusso migratorio proseguì dopo l’Unità d’Italia, non solo verso la Transilvania austro-ungarica ma anche verso il resto della Romania (principato di Moldavia e Valacchia) che, con l’indipendenza ottenuta dall’impero ottomano (1877) e a seguito dell’annessione del Veneto all’Italia (1866), diventò una valvola migratoria tutt’altro che irrilevante per la povera e sovrappopolata regione.
Alla fine dell’Ottocento, infatti, circa il 10-15% degli emigranti partiti dal Veneto e dal Friuli, si sono diretti in Romania, anche se, spesso costituito da migrazioni stagionali nei settori dell’edilizia, della costruzione delle ferrovie, delle attività boschive o nelle miniere.

Tra la fine dell’800 e la seconda guerra mondiale si trasferirono in Romania circa 130 mila italiani, per la maggior parte ritornati in patria dopo il 1945. Rimasero nelle città romene quegli emigranti che nel frattempo avevano rinunciato alla cittadinanza italiana.

Oggi la minoranza italiana storica (stimata in 9 mila persone) è organizzata in particolare grazie all’Associazione degli italiani di Romania, la più grande e importante comunità italiana del Paese. Gli italiani si sono soprattutto concentrati a Bucarest, Timisoara e nella Transilvania, ma si trovano in quasi tutte le regioni della Romania, creando piccole o medie imprese tra cui bar, pizzerie e ristoranti.

Fonte: Messaggero Veneto

venerdì 2 febbraio 2018

Sanremonews International: il Festival di Sanremo in Russo, Inglese, Romeno e nelle lingue di chi tanto lo ama

Eventi
1 febbraio 2018

Sanremonews International: il Festival di Sanremo in Russo, Inglese, Romeno e nelle lingue di chi tanto lo ama

Il nostro giornale con giornalisti internazionali proporrà quotidianamente un punto nelle principali lingue delle comunità internazionali da sempre innamorate dell'evento Sanremo è Sanremo. Nel mondo il nome della nostra città è da sempre un forte richiamo. Nazioni come la Russia, la Romania, la Moldova e gli stati dell'est Europa, ma anche Argentina e Brasile oltre che Cina seguono l'evento con grande interesse di pubblico.

Il nostro Gruppo Editoriale da quest'anno collabora con 12 testate internazionali tra radio, quotidiani e televisioni nazionali. Proprio da questa collaborazione nasce Sanremo International, il contenitore che ogni giorno racconterà il Festival in Russo, Inglese, Romeno ecc grazie ai giornalisti e collaboratori delle testate per portare un'altra novità.

Un Festival di Sanremo in prima linea per il nostro quotidiano quindi con Sanremo International,  'Un Festival in Cartolina', il Galà del 7 febbraio oltre ad altre iniziative che vi presenteremo nei prossimi giorni.

rg

Fonte: Sanremo News