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lunedì 30 aprile 2018

La Romania al Salone del Libro di Torino: ecco gli appuntamenti e gli incontri

Nel periodo 10-14 maggio 2018 si svolgerà la XXXI-a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Il tema di quest’anno è "Un giorno, tutto questo"

Per il decimo anno consecutivo, l’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro e l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, organizza la partecipazione della Romania alla più importante manifestazione di questo genere in Italia con uno stand nazionale il cui design evoca il Centenario della Grande Guerra e dell’Unità della Romania.

Lo stand della Romania (Sala Romania) è realizzato in parteneriato con gli organizzatori del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Durante lo svolgimento del salone la Sala Romania ospiterà sia eventi letterari romeni, sia manifestazioni proposte dagli organizzatori del Salone. Situata nel Padiglione 3 R10–S09, la Sala Romania, con una superficie di 120 mq, consisterà in: uno spazio dedicato alla vendita di libri allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov, uno spazio dedicato agli eventi letterari, una cabina radio che ospiterà l’équipe di Radio Torino International – uno dei media partner tradizionali della partecipazione della Romania al Salone del Libro.

Durante le cinque giornate, presso la Sala Romania saranno organizzate manifestazioni con lo scopo di promuovere le relazioni bilaterali italo-romene nel campo della letteratura, delle traduzioni e della politica editoriale. Gli eventi intendono ad incentivare l’interesse degli specialisti, degli editori e dei traduttori per la letteratura romena, di avviare contatti diretti tra gli scrittori invitati e il pubblico, nonché di agevolare il legame della comunità romena con i valori culturali del paese d’origine. Quest’anno, le manifestazioni organizzate dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia durante il Salone Internazionale del Libro di Torino riuniranno circa 25 invitati romeni e italiani che provengono dai vari settori rappresentativi per il profilo della manifestazione culturale: scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e alcuni rappresentanti delle case editrici italiane (si veda in allegato il programma degli eventi letterari).

Saranno presenti: Ana Blandiana, Smaranda Bratu Elian, Ioan Bolovan, Dan Octavian Cepraga, Ionuţ Marius Chelariu,Horia Corneliu Cicortaş, Ştefan Damian,Dinu Flămând, Luigi Forte,Antonio Di Gennaro,Guido Manacorda, Bruno Mazzoni, Marian Mocanu, Anita Paolicchi, Marco Pasi, Andrei Pleşu, Ioan Aurel Pop,Maria Floarea Pop, Violeta Popescu,Bruno Rombi, Roberto Scagno, Natale Spineto, Irina Niculescu, Francesco Testa. Saranno presentate le traduzioni in lingua italiana dei volumi di Ana Blandiana (Oroglogiul fără ore – L’orologio senza ore), Max Blecher (Inimi cicatrizate – Cuori cicatrizzati), Emil Cioran, George Bălan (Epistolar – Carteggio), Ioan Petru Culianu (Iocari serio), Ştefan Damian (La provocazione dell’aria), Mircea Eliade (Jurnal 1970–1985 – Diario 1970–1985), Dinu Flămând (Umbre şi faleze – Ombre e falesie), Andrei Pleşu (Pitoresc şi melancolie – Pittoresco e malinconia), Ioan Aurel Pop, Ioan Bolovan (Istoria Transilvaniei – La storia della Transilvania), Mihail Sebastian (De două mii de ani – Da duemila anni).

Per dettagli su ogni singola presentazione si veda il programma in allegato e il sito www.salonelibro.it.

Partner: Salone Internazionale del Libro di Torino, Consolato Generale della Romania a Torino, Libreria Libris di Brașov, Centro Culturale Italo–Romeno di Milano Media partner: Radio Torino International, Radio Romania, Observator Cultural, Orizzonti Culturali italo-romeni

Responsabili progetto: Aurora Firța–Marin
Tel. +39.041.5242309;
e-mail :istiorga@tin.it

In allegato il programma degli incontri
Fonte informazioni: Istituto romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

Files: Salone libro romania locandina (812 kB)

Fonte:TorinOggi

Roma in Arte 2018 Mostra Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Dal 5 all’11 maggio 2018

Roma in Arte 2018
Mostra Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Dal 5 all’11 maggio 2018

Vernissage informale:
Sabato 5 Maggio
dalle ore 18 alle 20

Presso Galleria Arte Borgo

Espongono gli artisti:
Prolog (Constantin Flondor, Horea Paștina, Mihai Sârbulescu, Valentin Scărlătescu, Matei Lăzărescu, Christian Paraschiv), Cinta Agell, Tove Andresen, Antonella Argiroffo, Esther Arnuelos, Bruno Caviola (1937-2017), Susana Cirille, Rosalia Colomer, Memo Fornasari (1910-1982), Frans Frengen, Esperanza Garcia, Fina Gimenez-Checa, Clara Gracia, Günther K”, Higuera, Stefano Iosca, Luca Marchetti L M Art, Alicia Miner, Nietto, Tony Priolo (1925-2010), Roberto Re, Julio Saldaña Manero, Stefano Sandri, Roswitha Schablauer, Ana Solanas, Georgeta Stefanescu, Stefania Zini

 “Roma in Arte” è un evento realizzato in collaborazione con Galeria Romana di Bucarest, con Galleria Arte Borgo di Roma e con il gruppo artistico spagnolo Art Nou.

Sono trascorsi nove anni dall’ultima esposizione curata nella capitale da Sabrina Falzone presso il Caffè Letterario e con questo ritorno nella Galleria Arte Borgo di Roma si intende creare una nuova sinergia creativa ed organizzativa senza barriere geografiche, perché nel progetto artistico "Roma in Arte" le sinergie italiane, spagnole e romene si sono mosse sincronicamente.

Il gruppo Prolog è rappresentato dalla Galeria Romana di Bucarest, la più importante galleria d’arte della Romania che vanta artisti di eccellente levatura tra i migliori della nazione romena come Constantin Flondor, Horea Paștina, Mihai Sârbulescu, Valentin Scărlătescu, Matei Lăzărescu e Christian Paraschiv.

Di origine romena, con un curriculum internazionale, è l’artista Georgeta Stefanescu, audace nell’impiego di materiali in plastica e non solo.

 Il gruppo Art Nou rappresenta l’estro e l’espressività artistica della Spagna ed è composto da Cinta Agell, Esther Arnuelos, Susana Cirille, Rosalia Colomer, Esperanza Garcia, Fina Gimenez-Checa, Clara Gracia, Higuera, Alicia Miner, Nietto e Ana Solanas.

La mostra annovera tre maestri della storia dell’arte del Novecento come Memo Fornasari (1910-1982), Tony Priolo (1925-2010) e Bruno Caviola recentemente scomparso (1937-2017) a confronto con una ricca selezione di nomi dell’arte contemporanea europea: Tove Andresen, Frans Frengen, Günther K", Julio Saldaña Manero e Roswitha Schablauer.

La creatività italiana è, invece, rappresentata dagli artisti Luca Marchetti L M Art, Roberto Re, Stefano Iosca, Antonella Argiroffo, Stefania Zini e Stefano Sandri.

Info: Galleria Arte Borgo
Borgo Vittorio 25
ROMA

Orari di apertura:
lunedì dalle 15 alle 19,
da martedì a venerdì dalle 11 alle 19,
sabato dalle 10 alle 13,
chiuso domenica

 www.sabrinafalzone.info

Fonte:EzRome

venerdì 6 aprile 2018

Paşte fericit!


Cristiani e ortodossi uniti nella Pasqua, Padre Pietro: "Conoscendosi emerge il bello"

VASTO ATTUALITÀ 01/04

L’8 aprile nella chiesa del Carmine la celebrazione della Pasqua ortodossa

Due comunità cristiane unite nel segno della Pasqua. Oggi i cristiani celebrano la Resurrezione di Cristo, gli ortodossi la festeggeranno domenica prossima, l’8 aprile. Sarà la prima celebrazione presieduta da Padre Petru (Pietro) Bogdan Voicu, da qualche mese parroco della chiesa ortodossa romena di Vasto e Termoli. La celebrazione della veglia pasquale che, inizierà alla mezzanotte tra sabato e domenica, si svolgerà nella chiesa della Madonna del Carmine. “Dobbiamo ringraziare Don Gianfranco Travaglini, Don Giovanni Pellicciotti e la comunità di San Giuseppe che ci permettono di celebrare la Pasqua in chiesa. Ma ringraziamo tutto il popolo italiano che ci dà questa possibilità, non solo di aprire le case per aprire chi una casa non ce l’ha ma di aprire le chiese per pregare”.

Padre Pietro, lei è qui da novembre e ha preso il posto di Padre Iulian Stoica, andato in Canada. Come ha trovato la comunità ortodossa e il rapporto con quella cristiana?
Padre Iulian è formato e stretto la comunità ortodossa, ora con me proviamo a vivere il nostro cammino di fede. Nel nostro unirci facciamo conoscere le nostre tradizioni agli italiani. Al popolo romeno e in particolare agli ortodossi io chiedo sempre di rispettare tutte le leggi perchè questo vuol dire integrazione. Però dobbiamo conservare anche a nostra identità perchè così possiamo arricchire chi ci incontra. Noi accogliamo tutti e rispettiamo tutti. Certo, quelli che fanno del male non sono mai in chiesa, non vengono ma noi preghiamo anche per loro.


Nei confronti degli stranieri, in particolare dei romeni, si innescano dei pregiudizi a causa di alcuni episodi di criminalità. Come vivete questa situazione?
Non so come poter risolvere questo però, sicuramente, con la conoscenza si possono fare passi avanti. L’anno scorso siamo stati in Romania con un gruppo di 35 persone, ortodossi e cristiani, con noi c’era anche il vescovo di Termoli, monsignor De Luca. Chi ha visto la Romania non ha avuto una brutta impressione ma prima di partire non immaginava fosse così. Solo conoscendosi e aprendosi si può far emergere il bello e il positivo di chi viene in un Paese straniero per cercare lavoro e per stare serenamente.

La Pasqua cristiana e quella ortodossa arrivano a distanza di una settimana. In che modo le due comunità possono viverle insieme?
Possiamo dire che la Chiesa del Carmine avrà la possibilità di celebrare due volte la Pasqua. Ma comunque i cristiani, siano essi cattolici o ortodossi, celebrano ogni domenica la Pasqua. In vista della celebrazione vorrei invitare gli ortodossi a partecipare, per l’occasione tante persone arrivano anche da fuori. Fino all’anno scorso si celebrava nel piazzale dello Stadio, vicino alla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, dove a domeniche alterne celebriamo la messa. Quest’anno saremo nella chiesa del Carmine, in centro storico, che è più grande e accogliente. Sarà aperta dalle 22 di sabato 7 aprile ma la celebrazione inizierà a mezzanotte con il rito della luce.

Possono partecipare anche quelli che non sono ortodossi?
Certo, perchè no. Anche chi vuole vivere questa celebrazione per scoprire un rito diverso da quello cattolico e romano. Preghiamo lo stesso Dio e lo stesso Gesù Cristo che risorge. In questo giorno di Pasqua vorrei fare, a nome mio e di tutta la comunità ortodossa romena di Vasto e Termoli, gli auguri a tutti i cristiani per la Resurrezione di Cristo.

di Giuseppe Ritucci (g.ritucci@zonalocale.it)

Fonte: Zona Locale Vasto

Da Torino a Sanremo passando per Bra, Savona e Genova, l’8 aprile i romeni festeggeranno la Pasqua Ortodossa

CULTURA
VENERDÌ 06 APRILE 2018

Quest'anno cade domenica 8 aprile

Finora in Italia si è parlato solo della data della Pasqua cattolica, ma anche altre comunità cristiane festeggiano questa ricorrenza, che però non segue lo stesso calendario.

Perché la Pasqua Ortodossa e quella Cattolica (insieme alla Pasqua Protestante) cadono talvolta in due date diverse?

Il motivo è da ricercarsi prima di tutto nel diverso calendario che le due chiese seguono: la chiesa ortodossa romena ma non solo adotta ancora oggi il calendario giuliano, mentre la chiesa cattolica segue invece il calendario gregoriano. Secondariamente la chiesa ortodossa romena fa cadere Pasqua nella domenica che segue la prima luna nuova dopo l'equinozio di Primavera e di conseguenza le due date di Pasqua raramente coincidono. Quest’anno, infatti, la Pasqua cattolica e la Pasqua ortodossa si festeggiano ad una settimana di distanza: la Pasqua ortodossa romena cade l'8 aprile 2018.

I romeni residenti in Piemonte e in Liguria sono oltre 150 mila, i moldavi poco meno di cinquemila solo in Piemonte, seguono poi gli ucraini con qualche migliaia di persone e tutti assieme festeggiano la Pasqua ortodossa. In Romania gli ortodossi sono l’86 per cento della popolazione.

In queste giorni sono migliaia le persone alla Veglia della Luce, ciascuno con una candela accesa dai sacerdoti, che sarà poi portata a casa come simbolo di rinascita e speranza. In piazza Cavour, dove alle 23,30 il rito sarà probabilmente guidato da padre Rosu con altri sacerdoti, a Sanremo dal padre Claudiu, a Genova troveremo padre Sorin e molti altri sacerdoti avranno molto lavoro in questa settimana importante.

Il giorno di Pasqua si usa scambiarsi uova sode colorate, di rosso ma non solo, suggellando questo rituale con la frase “Cristo è risorto”. Rosso come il sangue di Gesù: un tempo si impiegava un pigmento ricavato dalla cipolla, ora si usano diversi tipi di coloranti. L’uovo, nella cultura romena è il simbolo della vita e della fertilità della Terra e venne adottato dai primi cristiani per indicare la rinascita dell’uomo nel giorno di Pasqua.

Marian Mocanu

Fonte: TorinOggi

Potenza Picena, ristrutturata la chiesa della Sacra Famiglia, padre Oleg ricevuto in Comune

ATTUALITÀ POTENZA PICENA

03/04/2018

Ha voluto ringraziare di persona per la fattiva vicinanza dell’Amministrazione Comunale nella risoluzione di alcune problematiche legate alla ristrutturazione della Chiesa della Sacra Famiglia di Contrada Marolino. Il parroco coordinatore della Chiesa Ortodossa Romena della Provincia di Macerata, Padre Oleg Bonari, è stato ricevuto in Municipio dal vice sindaco Noemi Tartabini e dall’assessore all’Urbanistica Luisa Isidori. Padre Oleg, in segno di amicizia e gratitudine, ha donato al Comune una Sacra Icona ricevuta dal vice Sindaco Tartabini in una sobria cerimonia svoltasi in Sala Giunta.

Nei giorni scorsi la Chiesa rurale della Sacra Famiglia, data in comodato d’uso dal vescovo di Fermo alla comunità Cristiano-Ortodossa del maceratese, ha potuto ricevere la benedizione dei lavori. Entro breve verrà officiata la cerimonia ufficiale di apertura. La chiesetta della Sacra Famiglia, ormai in disuso (sono stati necessari circa 60 mila euro di lavori, tutti a carico della comunità romena e moldava), ha ritrovato nuova vita con un accordo tra le Autorità cattoliche e quelle Cristiano Ortodosse in uno spirito di collaborazione e di rispetto reciproco.

Fonte: Picchio News

Presentazione del libro “Come fratelli” c/o la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi di Parma il 7 aprile alle ore 17

Eventi / Centro

L’evento di sabato prossimo ricorda anche il centenario della Romania essendo proprio il 2018 l’anno della fine della Grande Guerra e della proclamazione dell’unione della Romania del 1918.

31 marzo 2018

Il Libro “Come Fratelli. La fratellanza italo – romena a 10 anni dall’adesione all’Unione Europea” di Irina Niculescu e Marian Mocanu ( Edizioni Unicopli – ottobre 2017, Milano) sarà presentato il 7 aprile prossimo alle ore 17, presso la Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi di Parma in Vicolo delle Asse 5. Oltre gli autori due ospiti d’eccezione parteciperanno all’evento: l’Assessore Michele Guerra del Comune di Parma e il Console della Romania a Bologna, la Dott.ssa Viorica Calcan. La presentazione è stata organizzata dal Comune di Parma e dalla Biblioteca Internazionale Ilaria Alpi con la collaborazione del Consolato Generale della Romania a Bologna ed è a ingresso libero. A dieci anni dall'entrata della Romania nell'Unione Europea, il libro affronta il complesso tema della fratellanza italo-romena, rispecchiata nella minoranza romena che vive oggi in Italia, il più grande fenomeno migratorio proveniente da un paese dell'Unione Europea mai avvenuto nella storia italiana. I sei capitoli del volume puntano la luce su particolari distinti: la fratellanza storica fra i due popoli, aspetti economici, spirituali, risvolti socio-culturali, partecipazione politica e immagine dei romeni attraverso la lente mediatica. Il volume si impernia su 30 interviste, realizzate esclusivamente per questa ricerca, ad autorevoli protagonisti dell'ondata migratoria romena in Italia: il ministro Franco Frattini, il commissario europeo Corina Cretu, il console Mario Moretti Polegato, monsignor Siluan, Flavio Tosi, Sergio Chiamparino, Ileana Popovici, Maurizio Molinari e molte testimonianze di successo di immigrati romeni che vivono in Italia. L’evento di sabato prossimo ricorda anche il centenario della Romania essendo proprio il 2018 l’anno della fine della Grande Guerra e della proclamazione dell’unione della Romania del 1918. Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili alla pagina facebook dedicata: https://www.facebook.com/ComeFratelliUnicopli/

Fonte: ParmaToday

Consulatul itinerant la Cosenza



COMUNICAT DE PRESA

Cosenza, 28.03.2018

In zilele de 27 si 28 martie, Cosenza a primit cu nerabdare vizita echipei de la Consulatul
General al Romaniei la Bari pentru al doilea Consulat Itinerant, dupa ce in luna decembrie 2017 a
avut loc primul Consulat Itinerant Pilot.

Din octombrie 2017, de la deschiderea Misiunii Diplomatice la Bari, autoritatile romanesti
au raspuns pozitiv cerintelor si nevoilor comunitatii de romani din teritoriu si au dat curs
rugamintilor asociatiei noastre si romanilor din Provincia Cosenza, de a veni in teritoriu si de a
oferi serviciile consulare.

In Sala Nova, sala destinata evenimentelor si reuniunilor de Consiliu Provincial, in cladirea
Palatului Provinciei Cosenza, personalul Consulatului General de la Bari a organizat un mic
Consulat cu aparatura necesara preluarii de date necesare pentru documente de identitate,
pasapoarte simple electronice, pasapoarte simple temporare, titluri de calatorie, inscrierea in
registrele de stare civila romanesti a certificatelor de nastere, casatorie și deces emise de
autoritatile italiene si eliberarea certificatelor romanesti, nulla osta pentru casatorie, procuri,
declaratii, traduceri, si alte acte notariale.

In cele 2 zile au fost peste 230 de romani care au beneficiat de serviciile consulare. Cu
cateva exceptii (gen pasaport, certificat de nastere), tuturor romanilor care au fost prezenti, le-au
fost eliberate actele in aceeasi zi, la un interval de cateva ore, fapt datorat informarii primite atat
din partea noastra, a membrilor asociatiei Dacia, cat si a angajatilor Consulatului, anterior venirii la
Cosenza.

Dupa un tur in forta, la institutiiile locale, am fost placut surprinsi si de vizita la Cosenza a
Doamnei Consul General Lucretia Tanase, prilej cu care ne-a vizitat sediul asociatiei, ne-a multumit
pentru implicarea in organizarea acestui al doilea Consulat Itinerant.

Cu aceasta ocazie, impreuna cu consilierii asociatiei si reprezentantii bisericii ortodoxe din
teritoriu s-a discutat despre aspecte variate ale vietii romanilor in diaspora, necesitatea de a
colabora intre noi si de a uni romanii si problemele cu autoritatile.

Felicitam pe aceasta cale Echipa Consulara de la Consulatul de la Bari: Lucretia Tanase –
Consul General, Dan Stefaneasa – Consul, Mihai Ion Stirbu Vice-Consul, Andreea Ciuca, Tiana
Cebuc si Liviu Cebuc, si nu in ultimul rand pe colegii lor de la Bari, care au lucrat in tandem cu
Cosenza, pentru profesionalismul si operativitatea cu care au rezolvat fiecare situatie in parte!

Cu stima,

Mocanu Lenuta Gabriela,
Presedinte Asociatia Comunitea Romanilor in Calabria DACIA

Associazione Comunità Rumena in Calabria “DACIA”
C.F. 98092800782 Via Pasquale Galluppi n.73, CAP 87100 Cosenza (CS)
Tel: 0039.388 191 5450 E-mail: daciacomunita@gmail.com

Firmato da patronato Inca e Cassa naz.pensioni pubbliche rumena protocollo per migliorare accesso prestazioni sicurezza sociale rumeni e italiani

PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - INCA/CNPP - FIRMATO DA PATRONATO INCA E CASSA NAZ.PENSIONI PUBBLICHE RUMENA PROTOCOLLO MIGLIORARE ACCESSO PRESTAZIONI SICUREZZA SOCIALE RUMENI E ITALIANI
(2018-04-03)

Il 30 marzo scorso a Bucarest è stato firmato un Protocollo di collaborazione tra l’Ente previdenziale rumeno (Casa Nazionale delle Pensioni Pubbliche - CNPP) e l'Inca per facilitare l’accesso alle prestazioni di sicurezza sociale agli assicurati rumeni e italiani, che possono vantare diritti previdenziali e socio assistenziali in base alle normative vigenti. A sottolinearlo una nota del Patronato INCA della CGIL.

Erano presenti alla firma il Presidente della Casa Nationala de Pensii Publice Robert Iulian STÃNESCU, la Direttrice Maria Luiza Socol Florescu, per INCA Nazionale Claudio Di Berardino, del collegio di presidenza Inca e Claudio Piccinini, coordinatore degli uffici Migrazioni e mobilità internazionale, oltre allo staff della Cassa previdenziale e all’operatrici INCA Romania Virginia Croitoru ed Emilia Spurcaciu. In occasione dell’incontro Maria Luisa Lapresa, Capo Ufficio per gli Affari Europei, Sociali e Culturali, ha portato i saluti dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Marco Giungi.

Grazie all’accordo appena siglato, gli assicurati/beneficiari del sistema pensionistico pubblico in Romania e/o in Italia potranno utilizzare i servizi Inca per la concessione, ripresa del pagamento, ricalcolo delle pensioni spettanti nel sistema pensionistico pubblico romeno e/o italiano e per il mantenimento in pagamento delle prestazioni cui hanno diritto.

La cooperazione bilaterale tra l'INCA e il CNPP sarà realizzata anche fornendo materiali di informazione e documentazione sviluppati da una parte o congiuntamente da entrambe le parti, per offrire informazioni ai contraenti e ai beneficiari dei due sistemi pensionistici, nonché attraverso azioni e mezzi specifici in Italia e Romania. Il Patronato della Cgil fornirà gratuitamente i servizi coperti dal protocollo.

Per maggiori dettagli sul Protocollo di collaborazione tra CNPP e INCA, le persone interessate possono rivolgersi a:
-La Casa Nazionale delle Pensioni Pubbliche, str. 8, settore 2, Bucarest, tel: 004 021 311 80 47, www.cnpp.ro;
-INCA Romania, Buze?ti str. 59, bl.A5, et.4, ap.71, Settore 1, Bucarest, codice postale 011013, tel: 004 021 752 249 803;
- Le Case pensionistiche territoriali in Romania, istituzioni competenti per l'istituzione e il pagamento dei diritti a pensione. (03/04/2018-ITL/ITNET)

Fonte: Italian Network

Padova multiculturale: i residenti stranieri in città sono oltre 33mila

Vent'anni fa erano poco più di 5mila. Rumeni e moldavi i più "presenti", e c'è il boom cinese

01 aprile 2018

33.555. Un numero a dir poco significativo: come riporta il "Corriere del Veneto", infatti, questa cifra indica gli stranieri residenti a Padova.

Crescita record
E rapportato a quello di vent'anni fa rende ancor più l'idea della multiculturalità della città del Santo: nel 1997, infatti, gli stranieri erano 5.714. Un boom certificato dagli ultimi dati elaborati dal settore Statistica del Municipio, grazie ai quali si scopre che la cittadinanza non italiana più popolosa è quella rumena con 9.092 residenti, mentre al secondo posto si piazzano i moldavi (4.203). E c'è chi negli ultimi dieci anni ha addirittura triplicato i suoi residenti, passando dai 993 del 2007 ai 2.733 del 2017: si tratta della comunità cinese. Un exploit corroborato da altri due dati: non solo le imprese padovane con titolare cinese sono 539, al secondo posto tra quelle straniere dopo le nigeriane (590), ma il cognome Chen ricorre addirittura 275 volte tra quelli presenti in città.

Fonte: PadovaOggi

In vigore dal 1º aprile le nuove norme che garantiscono il diritto alla presunzione di innocenza e il diritto di presenziare al processo

©EU
La nuova normativa dell’UE in base alla quale agli indagati e imputati è riconosciuta la presunzione di innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza è in vigore da domenica 1º aprile.

03-04-2018
La normativa assicura inoltre una migliore tutela dei diritto di restare in silenzio e del diritto di presenziare al proprio processo. Essa garantirà infatti che chiunque in tutta l’UE possa beneficiare di tali diritti procedurali, attualmente non tutelati allo stesso modo in tutti gli Stati membri. Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: "Ogni anno nell’UE 9 milioni di persone devono affrontare procedimenti penali. La presunzione di innocenza è un diritto fondamentale e deve essere rispettato nella pratica in tutta Europa. Ogni cittadino deve sempre avere la garanzia di un processo equo. Invito tutti gli Stati membri ad attuare le norme al più presto."

In base alla direttiva gli Stati membri devono anche garantire che fino a quando la colpevolezza di un indagato o imputato non sia stata legalmente provata, le dichiarazioni pubbliche rilasciate da autorità pubbliche e le decisioni giudiziarie non presentino la persona come colpevole. Inoltre è garantito il diritto al silenzio per l'imputato. Qualora sia stato violato il diritto di presenziare al processo, è garantito il diritto a un nuovo processo.

La direttiva fa parte di un pacchetto di sei disposizioni legislative volte a fornire norme minime comuni sui diritti processuali degli indagati e degli imputati nei procedimenti penali. Il pacchetto garantisce che le persone fisiche indagate o imputate in procedimenti penali godano di diritti uguali nel proprio paese d’origine o in un altro paese dell’UE, e consente una migliore cooperazione giudiziaria in tutta l’UE.

Fonte: Commissione Europea

Tragedia sul lavoro a Crotone, morti due operai

Crolla un muro in un cantiere edile. C'è un ferito

Calabria
Gio, 05/04/2018

Nella foto:
La zona dove è avvenuto l'incidente

CROTONE - Due operai sono morti ed un terzo è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Crotone. Le due vittime stavano lavorando per conto di una ditta e sarebbero un cittadino italiano ed un rumeno. La persona ferita si trova ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione e dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Per cause in corso di accertamento, gli operai sono rimasti schiacciati da un muro che è improvvisamente crollato. L'incidente è avvenuto in viale Magna Grecia, la strada che conduce dalla città alla zona archeologica.

LE REAZIONI: I SINDACATI PROTESTANO

Le vittime sono Giuseppe Greco, 51 anni, di Isola Capo Rizzuto, e Petru Chiriac, 35 anni, di origine rumena ma residente a Rocca di Neto. Il ferito, M.D.M, di 56 anni, di Isola Capo Rizzuto, ha subito la frattura del bacino ed è stato trasferito nell’ospedale di Catanzaro.

La tragedia è avvenuta in un cantiere per alcuni lavori pubblici, di competenza del Comune, e necessari per ampliare il tratto di strada che costeggia la spiaggia di Crotone. In particolare, gli operai di una ditta di Crotone erano impegnati nell’eliminazione di alcuni vecchi manufatti, lavoro propedeutico all’ampliamento del lungomare sulla strada per Capo Colonna.

Il cantiere aveva riaperto dopo la pausa di Pasqua. I tre operai, in particolare, stavano lavorando nei pressi di un muro di contenimento che è improvvisamente crollato seppellendoli. Sul posto sono presenti il sindaco della città, Ugo Pugliese, la polizia che conduce le conduce le indagini, il medico legale e il magistrato di turno, il Pm Corvino.

Fonte: Il Quotidiano del Sud

Colpito da ramo, muore pastore

Cadavere del 53enne romeno trovato questa mattina

(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Un pastore romeno di 53 anni è morto dopo essere stato colpito da un grosso ramo che si era staccato a causa del forte vento da un pioppo a Bosco grande, una zona fra il Sesia e la Cascina Rotto a Rosasco, in provincia di Pavia.
La morte risale a ieri sera ma il cadavere dell'uomo, che stava facendo pascolare le pecore, è stato trovato solo questa mattina. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, carabinieri e 118 ma il corpo del romeno era già freddo. Accanto a lui, a vegliarlo, il cane mentre le pecore si erano sparse in tutta la zona.

Fonte: ANSA

Compra online telefono inesistente: rumeno truffato da italiano

CRONACA Sesto
30 marzo 2018

Ha fatto un bonifico da 300 euro per l'acquisto di un Samsung S8 mai arrivato. Venditore denunciato dai Carabinieri

Compra online telefono inesistente: rumeno truffato da italiano. Ha fatto un bonifico da 300 euro per l’acquisto di un Samsung S8 mai arrivato. Venditore denunciato dai Carabinieri.

Compra online telefono inesistente
La vicenda ha visto come parte lesa un 20enne di nazionalità rumena residente a Cinisello Balsamo. Dopo aver risposto all’annuncio ha effettuato il pagamento. Scoprendo però che lo smartphone venduto a prezzo stracciato in realtà non esisteva. Invano ha atteso che gli venisse spedito a casa, come da accordi. Da qui la decisione di sporgere querela dai Carabinieri.

Il truffatore denunciato dai Carabinieri
A finire nei guai è stato un italiano 26enne residente a Civitanova Marche, l’autore dell’annuncio-truffa che ha incassato i 300 euro. E’ stato denunciato a piede libero.

Fonte: La Martesana

Clochard morto carbonizzato nella baracca in cui viveva

di Luca Tronchetti
03 aprile 2018

Dramma della solitudine nella zona di San Concordio dove per almeno due giorni nessuno si è accorto che dal rifugio dove viveva l’uomo usciva del fumo nero

LUCCA. Muore nella solitudine e nell’indifferenza generale. Arso vivo, probabilmente nel sonno, nel suo giaciglio all’interno della baracca in muratura scelta come ricovero per l’inverno. La tragedia si consuma probabilmente nella notte di Pasqua, ma lunedì 2 alle 20,30 a scoprire il cadavere di un clochard rumeno di 50 anni è una pattuglia dei carabinieri di San Concordio diretta dal maresciallo Vincenzo Finocchi.

Al comandante, poco prima, qualche abitante di viale San Concordio fa presente che non vede da oltre 48 ore il cinquantenne homeless che staziona al numero 607 dietro al nuovo centro Tim. Lì, passato un arco, si arriva in una corte dove in fondo c’è un campo e una piccola struttura muraria abbandonata. La casa del barbone. La pareti sono annerite e all’interno c’è ancora fumo. La scoperta dei militari è terribile: disteso in un pagliericcio c’è qualcosa che assomiglia ad un corpo. Il cadavere carbonizzato del povero mendicante. Viene informata la centrale operativa e sul posto arrivano un’ambulanza inviata dal 118 e un’autopompa dei vigili del fuoco. Emerge subito una verità innegabile: il vagabondo rumeno che viveva di elemosine, ma non faceva male ad una mosca, è morto da tempo, forse da oltre 48 ore.

Perché i pompieri non debbono spegnere alcun focolaio. Non ci sono piccoli roghi all’orizzonte. Tutto è annerito: la plastica fusa, i miseri arredi completamente bruciati. Viene avvisato il magistrato di turno e il medico legale. Nessuna traccia - all’esterno del piccolo edificio di corte - di liquido infiammabile. Segno che il fuoco assassino è stato appiccato all’interno. La posizione del cadavere e le tracce trovate dagli inquirenti fanno propendere per l’ipotesi accidentale.

Il rumeno si è addormentato con il mozzicone di sigaretta accesa tra le labbra - ne teneva diversi accanto al pagliericcio - e la cicca è finita sulle coperte prendendo fuoco lentamente. Probabile, ma sarà eventualmente l’autopsia a chiarire ogni dubbio, che la morte del clochard sia imputabile ad asfissia. Soffocato dal fumo e poi arso dalle fiamme sprigionatesi rapidamente tra coperte e materasso. Al momento non sono stati rinvenuti documenti all’interno della casetta in mattoni, ma tutti gli indizi portano a quel barbone con lo sguardo assente che chiedeva l’elemosina e raccoglieva le cicche per terra. A volte qualcuno gli portava del cibo. Lui sorrideva e ringraziava.

Fonte: Il Tirreno Lucca

Clochard di 51 anni trovato morto sotto i portici

di Gianni Tacchi
01 aprile 2018
L’uomo era in via di Franco: stroncato da un malore nella notte “Adriano” era seguito dalla Caritas: «Tragedia che fa riflettere»

LIVORNO. Si faceva chiamare Adriano, dormiva sul sagrato della chiesa di piazza XX Settembre o tra le colonne del Cisternone, parlava spesso del suo vecchio lavoro di badante e non voleva essere aiutato da nessuno. «In questi casi ci scontriamo con il rispetto della libertà di ciascuno», dice suor Raffaella Spiezio, presidente della Fondazione Caritas di Livorno, con un filo di voce. L’avevamo incontrato a fine 2016, durante uno dei dieci reportage di “Notti livornesi”, il viaggio notturno del Tirreno in ogni angolo della città: “Adriano”, occhi spenti e un cartone come materasso, era sul sagrato della chiesa di San Benedetto di piazza XX e ci raccontò le sue peripezie. Se n’è andato nella notte tra venerdì e ieri, una notte infernale passata sotto i portici di via di Franco - in pieno centro - insieme a un altro clochard. «Sul corpo non ci sono segni di violenza», spiegano i carabinieri dopo l’arrivo dei soccorritori e del medico legale, dunque a stroncarlo sarebbe stato un malore improvviso.

“Adriano” in realtà si chiamava Duduman Dumitru, era rumeno, aveva 51 anni e da almeno tre viveva in strada. Moglie e figlio in Italia, madre e fratello in Romania. Il 51enne era arrivato a Livorno alcuni anni fa, lavorando come badante e occupandosi in particolare di un anziano che viveva in un appartamento di piazza XX Settembre, dove risulta ancora residente: alla morte dell’uomo, Dumitru si ritrovò senza lavoro, senza soldi e senza un modo per mantenersi, così prese alcune coperte e finì sul sagrato della chiesa di San Benedetto. «Ultimamente dormiva spesso al Cisternone - spiegano dalla Caritas - mentre di giorno si poteva incontrare soprattutto in Venezia, tra piazza del Luogo Pio, gli scali Rosciano e via della Venezia. Era seguito anche dalla comunità di Sant’Egidio e dalla parrocchia di San Matteo».

A lanciare l’allarme in via di Franco è stato un passante, che ha visto il clochard rumeno per terra e ha chiamato i soccorsi intorno alle 6,45 di ieri, ma il cuore di “Adriano” aveva smesso di battere già da qualche ora. «Lo conoscevamo da circa tre anni - ricorda suor Raffaella - gli portavamo le coperte e qualcosa da mangiare almeno quattro volte a settimana, quasi sempre al Cisternone, ma purtroppo rifiutava di venire alla Caritas per una doccia o un pasto caldo. È rimasto in strada anche durante l’emergenza freddo di qualche settimana fa, nonostante la disponibilità di un posto letto sia al dormitorio comunale che alla Misericordia. In questi anni abbiamo ricevuto tante, tantissime segnalazioni su di lui: sicuramente è un dramma che fa riflettere, tra l’altro alle porte di Pasqua». E la Caritas si è già attivata per i funerali. «Intanto è stata avvisata la famiglia in Romania - chiude suor Raffaella - ma noi ci siamo per qualsiasi necessità. Dobbiamo dare una degna sepoltura a un uomo che ha vissuto in mezzo a tante difficoltà».

Fonte: Il Tirreno Livorno