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lunedì 31 agosto 2009

Calcio Seria A

Tutti con Mutu! Il pubblico viola e Zenga lo abbracciano con affetto!


31/ago/2009 11.27.24
Prandelli risparmia il match con il Palermo al rumeno in attesa di risolvere le pendenze economiche con il Chelsea.
Sono ore molto delicate per Adrian Mutu. Il fantasista rumeno deve assolutamente pagare a breve la multa di 17milioni di euro dopo il ricorso del Chelsea per la sua positività alla cocaina ai tempi di Londra, altrimenti rischia di dover dire addio al calcio giocato.
Una preoccupazione che tocca anche i tifosi della Fiorentina, innamorati del fuoriclasse nato a Pitesti e terrorizzati dall'idea di perdere uno di quei giocatori che hanno segnato in modo indelebile la storia viola degli ultimi anni.
Ieri sera saggiamente Prandelli ha risparmiato a Mutu il match con il Palermo, vinto poi per 1-0 grazie ad una rete del suo sostituto Jovetic. La versione ufficiale è stata un leggero problema fisico, ma era evidente che l'ex attaccante di Parma e Juve non avesse la tranquillità necessaria per scendere in campo.
Ma il pubblico della Fiesole non si è scordato del proprio beniamino e al momento dell'ingresso in campo delle squadre è subito partito il coro "Il Fenomeno ce l'abbiamo noi" accompagnato da un mega striscione con su scritto "Adrian siamo con te". Emozionante, l'ennesima riprova di quanto i supporters fiorentini siano legati all'attaccante, nonostante la sciocchezza commessa durante la sua esperienza al Chelsea.
Un sorriso ha illuminato il viso triste del giocatore, che poi ha lasciato per un momento la panchina, ha alzato il braccio in segno di ringraziamento e si è inchinato verso la curva.
Mentre tornava a sedersi è arrivato l'abbraccio spontaneo e affettuoso con il tecnico del Palermo Walter Zenga, che in Romania ha allenato per anni e sa quanto sia popolare e amato Mutu da quelle parti.
Fonte: Goal.com

Imprenditore fallito fa l'operaio per i rumeni

PONTE DI PIAVE
di Barbara Battistella
Luigino Toffoli, ex titolare della MTM:
«Non si trova lavoro, mi aiutano solo gli stranieri»
Da imprenditore a disoccupato con difficoltà a trovare un posto di lavoro da operaio. E' la storia che racconta questa settimana dalle colonne del settimanale l'Espresso Luigino Toffoli, 53 anni, titolare della MTM serramenti impresa con sede a Ponte di Piave dichiarata fallita lo scorso 19 giugno. Il periodico descrive la sua vicenda come emblematica, ripercorrendone le tappe salienti. Luigino Toffoli fino a poco tempo fa era socio insieme ad altre due persone della MTM, importante falegnameria che produceva serramenti in legno. Un'azienda affermata che aveva superato la soglia dei 15 dipendenti ed aveva un discreto giro di affari. Toffoli spiega che il tracollo è stato provocato da un contratto da 550.000 euro per un cantiere a Vittorio Veneto. L'impresa edile titolare non ha venduto gli appartamenti e si è ritrovata con un buco da 10 milioni di euro, un buco che alla fine si è ingoiato pure la falegnameria pontepiavense. L'impresa edile infatti non ha mai pagato il lavoro finito. La ditta MTM, che per molto tempo ha operato in via Vigonovo in territorio di Salgareda aveva un mutuo da 500.000 euro, oltre a parecchi debiti con i fornitori e non è riuscita a rientrare. Nell'aprile 2008 con l'incapacità di far fronte ai pagamenti e le prime scadenze saltate è iniziato il declino che ha portato dritto al fallimento. L'imprenditore dichiara di essersi preso carico del tracollo, abbandonato da soci e amici. Da gennaio ha fatto solo qualche lavoretto saltuario che gli ha fruttato poche migliaia di euro, mentre si trova sulle spalle anche un debito da 30.000 euro. Gli unici che lo hanno aiutato sono stati alcuni rumeni nel periodo che ha trascorso in Romania. Mentre oggi continua a cercare un lavoro come semplice operaio, ma le occasioni sono sempre meno e la sua speranza di rientrare nel mondo del lavoro si affievoliscono ogni giorno di più. La storia di Toffoli è senza dubbio emblematica, ma chi vive in questa realtà del profondo Nord Est fatica a sorprendersi, perché si tratta di vicende tristemente all'ordine del giorno. «In municipio riceviamo quotidianamente richieste di persone che hanno perso il lavoro - racconta Roberto Zanchetta, il sindaco di Ponte di Piave - non si tratta solo di immigrati, ma sempre più spesso di italiani in difficoltà, compresi ex imprenditori che hanno ceduto la'attività. Su questo tema noi sindaci dovremmo confrontarci per cercare soluzioni condivise».
Fonte: L'Espresso Local - La Tribuna di Treviso

Scuola: tra i banchi 700 mila ragazzini stranieri, molti nati in Italia


Cresce ancora il numero dei ragazzini stranieri tra i banchi: con la ripresa delle lezioni, a scuola potrebbero aver raggiunto quota 700 mila. Ogni anno, infatti, secondo il ministero dell'Istruzione, c'è un incremento di 60-70 mila unità. Nel 2008/2009, l'anno appena trascorso, era stata superata la soglia delle 600 mila presenze, quest'anno, secondo quanto conferma un tecnico, si toccheranno forse le 700 mila unità. E cresce la quota di quanti sono di origini immigrate ma nati in Italia: oltre 200 mila.
Il fenomeno migratorio tra i banchi è in continuo aumento. L'ultimo rapporto completo del Miur risale allo scorso aprile. Gli stranieri costituiscono oltre il 6% della popolazione scolastica. Il cambiamento per la scuola italiana è stato rapidissimo: negli ultimi cinque anni, dal 2004 al 2008, l'incremento è stato mediamente di 60-70 mila unità all'anno. E avanzano le seconde generazioni: oltre 200 mila studenti con cittadinanza non italiana (gli ultimi dati completi si riferiscono al 2007/2008) sono nati da noi. Mentre 46 mila sono i ragazzi di recentissima immigrazione (il 10% del totale di quelli del I e II ciclo), l'area più critica, che richiede misure diverse per l'integrazione in classe poiché spesso la conoscenza dell'italiano è minima.
Le scuole con più incidenza sono le primarie (il 7,7% degli alunni è straniero), il Nord-Est è quello dove si registrano le maggiori presenze, con l'Emilia Romagna in testa (è immigrato l'11,8% degli alunni). Ma cambia la mappa delle città più "affollate": Prato è diventata il comune con la maggiore incidenza (15,2%). Nel 2006/2007 era Milano (con il 14,2%). Anche nei piccoli centri cresce la presenza di immigrati in classe: in 15 comuni la percentuale supera addirittura il 30%. Le scuole che hanno alunni stranieri sono ormai il 71,3%, il paese di provenienza più rappresentato è la Romania (16,2%).
Fonte: Superabile.it

domenica 30 agosto 2009

Caldogno: vigile urbano, giovane donna romena

sabato 29 agosto 2009

E' romena la vigilessa a tempo determinato di Caldogno (Vicenza). Si chiama Cristina Bolfa. A volte, spiega al Giornale di Vicenza, lascio credere di essere meridionale per evitare pettegolezzi e pregiudizi. Bolfa è laureata in ingegneria chimica, master in Italia per il riconoscimento del titolo di studio e specializzazione. Vive in un'altra provincia del Veneto ed è sposata con un agente di Polizia locale. Ha un bambino di 18 mesi.
"Sono la prima ad ammettere che vi siano due “strade parallele”: immigrati che lavorano e vivono onestamente ed altri dediti ad attività illecite. L’importante è non cadere in facili generalizzazioni. Ogni caso è a sè, e sta al singolo individuo fare in modo di essere accettato e benvoluto. Per me è sempre stato così e non ritengo di aver mai subito discriminazioni anche se, dal mio punto di vista, gli italiani non sono ancora pronti a vedere rivestire certi ruoli, soprattutto quelli nelle forze dell’ordine, dagli stranieri anche se si tratta di europei".

Fonte: @Nordest.

Immigrazione: a Milano un residente su 6 e' straniero

In testa la comunita' filippina, poi quella egiziana

(ANSA) - MILANO, 29 AGO - I residenti stranieri a Milano sono saliti a quota 189.834 e rappresentano circa il 14,5 % della popolazione, circa una persona su 6. Secondo gli ultimi dati del settore Statistica del Comune, la comunita' piu' numerosa e' quella dei filippini, che sfiorano quota 30 mila (+6% in un anno), seguiti dagli egiziani che sono quasi 25 mila (+6%). La comunita' straniera che cresce piu' in fretta e' quella rumena, il cui numero e' aumentato del 22% per un totale di oltre 10 mila persone.

Fonte: ANSA.

Bonetti manda in festa Bucarest: rimonta ed Europa League!

CALCIO DAL MONDO
Bonetti manda in festa Bucarest: rimonta ed Europa League! Domenica sfida Bergodi
Leggendaria impresa della Dinamo: rimonta lo 0-3 dell'andata e si impone ai rigori a Liberec.

Dario Bonetti è entrato nella storia! Non è bastata una carriera da buon difensore in Italia per metterlo sotto le luci della ribalta, ma una notte a Liberec, durante un match di qualificazione in Europa League. Già, sembra una pazzia ma non è così. Perché la storia della Dinamo Bucarest ha davvero dell'incredibile. E Bonetti, da giugno nuovo allenatore dei rumeni, ne è la 'penna' illustre. Tutto comincia una settimana fa: la Dinamo perde 0-2 in casa nel primo turno della vecchia Uefa, quando all'88' un'invasione di campo dei tifosi costa a Niculae&Company una pesante sconfitta a tavolino per 0-3 e una multa di 50mila euro. Il ritorno con lo Slovan Liberec appare proibitivo. Ma, in Repubblica Ceca, avviene l'insperato: i rumeni ci mettono testa e riagganciano gli avversari nello scontro diretto, vincendo per 3-0, e issandosi ai supplementari prima e ai rigori poi. Game, set and match: il 9-8 finale mette i brividi a fa esplodere di gioia il tecnico italiano e la sua nuova squadra. Lo Slovan è al tappeto. Un'impresa in cui nessuno sperava, a partire da quella frangia di tifo che aveva solo complicato il percorso europeo della Dinamo. Zicu, ex di Parma e Inter, ha commentato così a fine gara: "E' una notte incredibile anche se avrei preferito non trovarmi in una situazione del genere. E' un mix di emozioni impossibile da gestire". Gli fa eco il presidente Borcea: "E' l'impresa più grande che una squadra rumena abbia compiuto in Europa. Nessuno ci sperava più dopo quella decisione a tavolino. Spero che i tifosi si ravvedano e chiedano scusa". L'occasione buona si presenterà domenica, quando andrà in scena il derby con lo Steaua di Cristiano Bergodi. Altro allenatore italiano in terra straniera. Nel nuovo stadio dello Steaua sarà tutto esaurito (28mila posti): le due squadre lottano per il secondo posto in classifica, a un solo punto dal vertice. Per l'occasione, è stata designata una terna arbitrale tutta italiana: Bergonzi dirigerà l'incontro, ad assisterlo Ghiandai e Giodano. E' proprio il caso di chiamarla Italian Night...

Fonte: La Repubblica.

Citeste si:
Fanii lui Dinamo au sărbătorit calificarea înarmaţi cu steaguri, fumigene şi torţe (VIDEO)

Piacenza: Romeno cade nel Po e muore

Un romeno di 44 anni intento a pescare, seduto sull'argine del Po con la sua canna, è scivolato improvvisamente ed è annegato. E' accaduto nella tarda serata di ieri nella zona la Casella di Castelsangiovanni, nel Piacentino. L'uomo, George Dumitru, e altri connazionali avevano raggiunto la zona de La Casella, avevano preparato canne e ami e avevano cominciato a pescare. A un certo punto Dumitru ha perduto l'equilibrio ed è caduto nel fiume, in un punto dove le acque erano molto profonde. Il buio non ha consentito ai suoi compagni di soccorrerlo. Poco dopo l'allarme sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco, con un gommone. Dopo alcune decine di minuti di ricerche, la salma del pescatore è stata riportata a riva. Da un primo esame medico legale non ci sono dubbi sul fatto che la morte sia stata provocata da annegamento. Il Pm Letizia Platè ha comunque disposto un'ispezione cadaverica esterna della salma, che sarà fatta lunedì.

Sabato 29 agosto 2009

Fonte: L'Unione Sarda.

Romeno morto sul lavoro: ancora nessun indagato


Articolo n° 71954 del 29 agosto 2009

Bardineto. Non c’è ancora nessun iscritto nel registro degli indagati per la morte di Gheorge Wladut Asavei, il ventottenne romeno rimasto vittima di un infortunio sul lavoro a Bardineto. I carabinieri della Compagnia di Cairo oggi hanno ultimato l’esecuzione del provvedimento di sequestro delle attività connesse all’agriturismo “Oddone” per il quale il giovane lavorava. Sono in via di miglioramento, invece, le condizioni del bosniaco di 38 anni che, in compagnia del romeno, si è ferito.

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Alberto Landolfi, stanno effettuando nuove ispezioni dei luoghi e riascolteranno i testimoni. Sì è ancora in attesa dei risultati dell’esame autoptico del corpo dello straniero. A complicare la ricostruzione della dinamica dell’incidente, l’incongruenza nelle dichiarazioni rese nei verbali agli atti. Anche per questa ragione l’esito dell’autopsia potrà rivelarsi cruciale per assegnare eventuali responsabilità.

Fonte: Il Vostro Giornale.
Leggi anche:

Turisti gay aggrediti nel centro storico di Napoli: "Ci hanno preso in giro e picchiato"


Cronaca
L'episodio si è verificato il 26 agosto
28 agosto

Napoli - (Adnkronos) - I due sono rimasti vittime del branco nella zona dei Decumani. Non sono gravi. Roma, 'Svastichella' si difende: "Sono stato provocato". Circolo Mario Mieli, malmenato cantautore omosessuale. Gay nel mirino

Napoli, 28 ago. - (Adnkronos) - Due turisti entrambi gay, uno svizzero di 47 e un romeno di 25, la notte del 26 agosto scorso sono rimasti vittime del cosiddetto 'branco' che li ha prima derisi e poi aggrediti nella zona dei Decumani, centro storico di Napoli. La notizia non e' stata rivelata dalla Questura che invece ha raccolto la denuncia dei due turisti ma e' stata resa nota da un'associazione gay.
I due turisti sono finiti all'ospedale, le loro condizioni non sono gravi, hanno riportato delle contusioni in varie parti del corpo anche se il giovane romeno e' quello che rispetto ai due sta un po' peggio.

Fonte: Adnkronos IGN.

Infortuni, si ribalta col trattore. Muore romeno nel Potentino

28 agosto 2009

I carabinieri hanno escluso la responsabilita' di ''terze persone'' per l'infortunio mortale in cui un rumeno di 30 anni, Cezar Ungurianu, ha perso la vita a Genzano di Lucania (Potenza) dopo essersi ribaltato con il trattore. Il rumeno era domiciliato proprio presso l'azienda agricola in localita' Monteserico. I carabinieri hanno accertato che proprio il rumeno stava guidando il trattore quando si e' ribaltato, schiacciandolo. E' stato trasportato presso la guardia medica del limitrofo Comune di Poggiorsini (Bari) dove e' giunto cadavere. Fatale un trauma cranico. Gli accertamenti effettuati dai militari della stazione carabinieri di Genzano e da quelli della stazione carabinieri di Poggiorsini hanno escluso responsabilita' da parte di altre persone.

Fonte: Adnkronos IGN.

giovedì 27 agosto 2009

Caritas Roma: 4 corsi di formazione professionale

IMMIGRAZIONE
26 agosto 2009

Lingua, cultura e internet: tutte le competenze per un lavoro in Italia, gratuite e certificate

Corsi di lingua e cultura italiana, ma anche diplomi di pizzaioli e operatori informatici. La Caritas diocesana di Roma, attraverso la Cooperativa "Roma Solidarietà" e Arciconfraternita SS. Sacramento, organizza a partire da agosto 2009 quattro corsi di formazioni rivolti a cittadini stranieri.

Progetto “Toolkit: conoscenze, competenze e strumenti per lavorare nella ristorazione italiana”: corso di formazione per la qualifica di pizzaiolo, rivolto a cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia.

Progetto "Civicamente - lingua e cultura italiana per stranieri”: tre corsi di formazione di lingua e cultura italiana, rivolti a cittadini di Paesi Terzi non comunitari, non beneficiari di protezione internazionale, regolarmente soggiornanti in Italia.

Progetto "Roadmap: strade e competenze per un lavoro in Italia”: corso di informatica rivolto a cittadini di Paesi Terzi non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia, non titolari di Protezione Internazionale. Destinatari particolari sono le donne e coloro che hanno un permesso di soggiorno per “ricongiungimento familiare”.

Progetto "Open door: percorso formativo per l'apprendimento del linguaggio digitale e azioni integrate per l'inserimento lavorativo dei cittadini immigrati”: corso di informatica rivolto a cittadini stranieri, comunitari e non, regolarmente soggiornanti e prioritariamente residenti nella Provincia di Roma, con una buona conoscenza delle lingua italiana.

Tutti i progetti sono gratuiti, certificati e cofinanziati dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo e realizzato in collaborazione con la Provincia di Roma e la Regione Lazio.

www.caritasroma.it

Fonte: VITA.

Sibiel la TVR1


Intrand pe acest link, selectionand emisiunea inregistrata "Universul Credintei" din data 23 august, veti vedea dupa circa o ora de la inceputul acesteia, interviul prietenului nostru Giovanni Ruggeri, scriitor si ziarist la ziarul L'Eco di Bergamo, autorul cartii "Icoanele pe sticla din Sibiel".

Draga Giovanni, iti multumim din suflet pentru marturia ta, pentru sufletul curat si sincer, pentru iubirea pe care o ai fata de pamantul nostru romanesc si fata de poporul sau atat de incercat in ultima perioada.

Cu multa afectiune,
Emilia Stoica
---------
Muzeul din Sibiel: http://www.sibiel.net/

Gara de Nord, copii pe strada


Gara De Nord, RO

Ho da poco finito di vedere il toccante documentario di Antonio Martino Gara de Nord, copii pe strada (2006); dico solamente di guardarlo dall'inizio alla fine (dura 25 min.) perché trovo che sia giusto farlo almeno come forma di rispetto nei confronti dei bambini intervistati.

Il documentario:
http://www.clipscorner.net/showcase/gara_de_nord.wmv

Stefano Grassino

Fonte: Aosta.Europa

mercoledì 26 agosto 2009

La "Amerigo Vespucci" nel porto di Costanza (Romania)


È approdata oggi nel porto romeno di Costanza la nave scuola della Marina militare italiana, «Amerigo Vespucci», nell’ambito di una campagna addestrativa per i cadetti dell’Accademia navale italiana di Livorno. «Oltre alle materie professionali, i cadetti devono imparare anche ad essere ambasciatori dell’Italia nel mondo», ha detto all’Ansa il comandante della nave, Claudio Confalonieri. Il vascello a vela varato nel 1931, partito da Livorno ai primi di luglio, ha toccato Francia, Tunisia, Turchia, per entrare poi nel Mar Nero, con soste in Ucraina e Bulgaria. Rimarrà a Costanza fino al 29 agosto e sarà aperto alle visite del pubblico, dopo di che si dirigerà verso la Grecia per rientrare in Italia il 20 settembre prossimo. «Il vascello è equipaggiato nella stessa maniera del 1931, a vele a canapa e manovre fatte manualmente», ha aggiunto Confalonieri, spiegando la presenza di 380 membri d’equipaggio a bordo. A Costanza la delegazione italiana ha visitato il comando della flotta romena, l’Accademia navale romena e ha incontrato le autorità locali. L’arrivo del Vespucci a Costanza è «un ulteriore segnale della forte amicizia dei nostri Paesi e della collaborazione anche in sede Nato e Ue», ha detto da parte sua all’ANSA il vicecapo dell’Ambasciata italiana a Bucarest, Pierluigi D’Elia. Il diplomatico ha ricordato anche la presenza imprenditoriale italiana sui cantieri navali di Costanza.
Fonte: Shipping Online

Romania: si profila un tirato ballottaggio alle prossime presidenziali


di Sergio Bagnoli
Gli ultimi sondaggi, risalgono a due settimane fa, vedono il Presidente uscente raccogliere ancora la preferenza di un romeno su tre, ma Basescu è in costante seppur lenta discesa.
Il prossimo ventidue Novembre i romeni si recheranno alle urne per scegliere il Presidente della Repubblica che li guiderà per i prossimi cinque anni. Potrebbe riconfermarsi il Presidente uscente, il liberal- democratico Traian Basescu, o alla carica potrebbe assurgere l’attuale Presidente del Senato Mircea Geoana del Partito Socialdemocratico. In Romania, repubblica semi- presidenziale come la Francia, la carica non riveste un carattere puramente notarile come in Italia ma un carattere politico non indifferente.
Basescu è stato il Presidente della Repubblica che ha garantito l’ingresso del suo paese nell’Unione europea ma attualmente non sta più attraversando quel felice momento politico che nel 2004 lo portò trionfalmente a Palazzo Cotroceni, sede della Presidenza della Repubblica, e poi permise al suo partito di vincere le legislative dell’anno passato. Limitato caratterialmente e con una forte tendenza all’autoritarismo ed al populismo, involuzione che in questo ultimo anno sta raggiungendo livelli paradossali, Basescu ha inibito sinora al suo partito liberaldemocratico di incassare i risultati derivanti dal grande credito elettorale tributatogli dai suoi concittadini.
Nel 2004, infatti, il Pdl pur vincendo le elezioni ed andando al governo in coalizione con i liberali dopo quasi due anni fu da questi, d’accordo con il Psd di Geoana, cacciato dall’esecutivo a causa di insanabili contrasti tra Basescu e l’allora premier liberale Tariceanu. Oggi il governo del liberal- democratico Emil Boc corre lo stesso rischio giacché i suoi nuovi alleati socialdemocratici stanno cercando di lavorare Basescu ai fianchi. Accusato di nepotismo, sua figlia Elena è stata voluta dal padre al Parlamento europeo anche a costo di spaccare il partito, Basescu deve ora difendersi dalle molteplici accuse di corruzione che inesorabilmente stanno colpendo le ministre del governo Boc a lui più fedeli. Sotto i colpi dei socialdemocratici di Geoana, compagni di governo, e dei liberali di Crin Antonescu, terzo pretendente alla massima carica dello Stato, è caduta sinora la testa di Monica Iacob- Ridzi, ministro dello sport molto amica di Elena Basescu, e sta per terminare la sua parabola ministeriale pure il ministro del turismo Elena Udrea.
Geoana, seconda carica dello stato in quanto Presidente del Senato, non mira però a far cadere il governo Boc bensì ad indebolirlo per poi approfittarne il prossimo ventidue novembre in occasione delle presidenziali. Basescu, dal canto suo, al fine di recuperare i favori dell’elettorato si è lanciato quest’estate in un ingiustificato attacco contro la minoranza ungherese della Transilvania negandole il diritto ad avere una maggiore autonomia. Nonostante certi richiami pateticamente patriottici oggi Basescu intercetta solamente il favore di un elettore romeno su tre mentre vede avvicinarsi, a soli quattro punti percentuali, il rivale Geoana. Il liberale Antonescu segue fermo per ora al 13%.
In caso di ballottaggio, cosa alquanto probabile, però il divario tra Basescu e Geoana si ridurrebbe a solamente a un punto e mezzo percentuale che, considerando l’alto numero di indecisi, è ben poca cosa. Intanto però il governo di Emil Boc si indebolisce giorno dopo giorno e c’è chi giura che anche tra i liberaldemocratici ci sia chi, come l’economista Theodor Stolojan, non veda l’ora di chiudere la parentesi Basescu. Il rilancio della Romania, che causa la crisi economica globale quest’anno si è mangiata i progressi fatti nel 2008, è dunque rimandata al 2010. Bucarest potrà permetterselo?
Fonte: Agora Vox Italia

martedì 25 agosto 2009

Interviu Walter Zenga "România mi-a dat totul!"


de Dan Filoti, 25.08.2009
Singurul italian care a antrenat şi Steaua, şi Dinamo a plecat din România după un meci direct disputat în Ghencea. Revenise ca adversar la echipa unde a trăit cele mai mari satisfacţii. Acum Walter Zenga are deja vechime în Serie A, dar urmăreşte atent tot ceea ce se întâmplă în campionatul românesc. La o zi după ce a câştigat primul meci ca antrenor al lui Palermo, a acceptat să prefaţeze pentru cititorii ProSport cel mai italian duel din derby.
Aţi bătut Napoli la primul meci cu Palermo, dar Goian a fost rezervă.
Goian are nevoie să se integreze aici şi va avea timp să demonstreze ceea ce ştim sigur că are, calităţi de fundaş de clasă. Mai avem 37 de jocuri în campionat plus cele pe care le vom juca în Cupă, timp suficient să joace. Oricum, meciul cu Napoli a fost unul extraordinar, disputat într-o atmosferă deosebită...
Urmează duelul cu Fiorentina lui Mutu. Goian îl cunoaşte bine...
E abia luni, mai avem până la meci, dar în mod cert până atunci Dorin va fi mult mai familiarizat cu noii săi colegi. Vom vedea cum va fi. Plus că ei au şi meci în Liga Campionilor...
„Steaua - Dinamo rămâne un derby aparte pentru mine”
Tot despre un derby voiam şi noi să vă rugăm să vorbiţi. Cel de la sfârşitul săptămânii, dintre Steaua şi Dinamo.
Din păcate, am fost ocupat în perioada asta şi nu am avut timp să văd prea multe meciuri din campionatul României în primele etape. Totuşi, un meci Steaua - Dinamo rămâne unul aparte. Şi ca jucător, şi ca antrenor am participat la multe astfel de partide şi în Serbia, şi în Turcia, dar derby-ul României rămâne unul aparte pentru mine.
Aţi antrenat şi în Ghencea, şi în „Ştefan cel Mare”. Aţi rămas mai apropiat de unii sau de ceilalţi?
Sunt apropiat de tot ce înseamnă fotbalul românesc şi România. Această ţară înseamnă enorm pentru mine şi nu voi uita niciodată că de aici am plecat în fotbalul mare. Se poate spune că m-am format ca antrenor în România. Plus că în această ţară am familia. Soţia plus fetiţa, care urmează să se nască.
"Bine că nu am fost un închizător de drumuri"
Steaua sau Dinamo?
Palermo.
Cu Gigi Becali v-aţi mai certat? Sunteţi mai apropiat de Nicolae Badea, de Cristi Borcea?
Am rămas în relaţii foarte bune cu toată lumea. Nu mai sunt supărat pe nimeni. Eu nu sunt ranchiunos, îmi trece repede.
Atunci vă întreb altfel. Bergodi sau Bonetti?
Amândoi sunt antrenori valoroşi, tineri şi foarte dedicaţi. Nu va fi uşor nici pentru unul, nici pentru celălalt.
La un moment dat eraţi dumneavoastră la Dinamo, Pedrazzini la Steaua, Bergodi la Rapid şi Napoli la Craiova. Aţi fost un deschizător de drumuri...
Bine că nu am fost închizător de drumuri. Noi, italienii, ne acomodăm bine în România şi în fotbalul românesc. Asta şi pentru că voi sunteţi primitori.
Metoda Zenga de recuperare
Antrenorul italian a vorbit pentru ProSport despre metodele de antrenament pe care le-a introdus la Palermo. „După meci, a doua zi de dimineaţă avem recuperare, după care luni după-amiaza şi marţi toată ziua au liber. Cei accidentaţi rămân la tratament. În felul acesta, ei au mai mult liber şi staff-ul tehnic un control asupra întregii situaţii. Plus că se evită pierderea nopţilor după meci”, a povestit antrenorul italian.
Sursa:ProSport.ro

lunedì 24 agosto 2009

"Il santo nell'ascensore" : La Romania secondo Petru Cimpoesu


Pubblicato in Italia per la prima volta l'autore finalista del Premio Strega Europeo 2009

Un autore romeno pubblicato per la prima volta in Italia da Castelvecchi: si chiama Petru Cimpoesu e il titolo del suo libro è: "Il santo nell'ascensore".
È un libro frizzante, divertente, grottesco. Narra le vicende di un uomo, un calzolaio, che rimasto intrappolato nell'ascensore, inizia a dispensare consigli e perle di saggezza.
I suoi interlocutori sono personaggi sempliciotti, simpatici, cialtroni, rappresentanti ideali della società romena moderna, post-Ceausescu.
Il libro è stato finalista al Premio Strega Europeo 2009 e si pone come uno dei più importanti punti di arrivo nella letteratura romena post-regime.

Vivamente consigliato.


Fonte:Milanoweb.com

L'arte di Udroiu a Villetta Barrea


CONSTANTIN UDROIU, LE VIE DELL’ARTE TRA SACRO E PROFANO
Emozioni e suggestioni con le opere del grande artista rumeno, amico dell’Aquila e dell’Abruzzo

di Goffredo Palmerini, lunedì 24 agosto 2009

Lo conosco da un quarto di secolo, ma erano almeno due anni che non l’incontravo. E tuttavia siamo sempre rimasti in contatto. Poi, da quel terribile 6 aprile che ha sconvolto la nostra vita, non sono passati mai più di tre giorni che Constantin Udroiu non s’informasse su di noi, sulle condizioni della città dopo il terremoto, sul suo futuro. Già, perché questo straordinario artista rumeno, diventato cittadino italiano una trentina d’anni fa, dell’Aquila è proprio un grande amico. L’Europa, e sopra tutto il meridione d’Italia, sono stati luoghi della sua pittura: mostre, seminari sull’arte bizantina, occasioni di relazioni culturali ed umane sempre molto intense. Fu in una di queste sue “campagne d’arte” che lo conobbi, nel 1984 in Basilicata, a Bernalda, bella cittadina sul golfo di Metaponto che venera san Bernardino da Siena suo Patrono e per questo gemellata con L’Aquila, città che il francescano senese scelse come ultima dimora terrena. Sulla vita di san Bernardino Udroiu aveva realizzato a Bernalda due grandi pitture murali. Quell’anno ero andato d’agosto ai solenni festeggiamenti del Patrono proprio in rappresentanza della Municipalità aquilana. Constantin Udroiu è uomo spontaneo, immediato, sincero. Costruisce ponti culturali e relazioni umane con singolare facilità. Venne all’Aquila, un paio di mesi dopo, per una sua visita al sindaco Tullio de Rubeis. Fu in quella circostanza che per l’artista rumeno iniziò il lungo sodalizio con la città, verso la quale ha sempre mostrato grande amore. Scelse infatti L’Aquila per la sua “novantanovesima” mostra personale, nella città dove contro ogni regola il 99 è numero primo, è il marchio delle proprie origini, dai tradizionali castelli che la fondarono al numero di rintocchi che la campana della torre civica ogni giorno batte al calar del sole. Novembre 1985: quella di Constantin Udroiu fu una memorabile esposizione, al Forte Spagnolo, nel bastione che conserva l’Archidiscodon vestinus, scheletro fossile di mammuth d’un milione e mezzo d’anni fa rinvenuto a pochi chilometri dall’Aquila, in perfette condizioni. Gli è entrata nel cuore, da allora, la nostra città. Campeggia imponente, nella sala della Giunta di Palazzo Margherita d’Austria ora lacerato dai colpi del sisma, la grande icona della “Madonna dell’Amore” che egli donò alla Municipalità. La bellezza di quella sua opera, un saggio del suo eclettismo che spazia dall’arte bizantina alla pittura moderna, la luminosità dei volti della Madonna e del Bambino, la brillantezza dei colori e dell’oro zecchino sulla tavola sono ormai familiari a tutti gli aquilani. Ma dell’arte di Udroiu si dirà fra poco. Ora si va ad incontrarlo a Villetta Barrea, ridente borgo in riva al lago omonimo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, dove l’artista è in vacanza e dove tiene una mostra. Da qualche anno, per le sue vacanze, egli ha lasciato le consumate località alpine preferendo l’Abruzzo, le sue montagne ed i suoi boschi, davvero riposanti. Parto per Villetta Barrea a metà mattinata, con due amici appena arrivati dal Michigan. A Pescina lascio l’autostrada per proseguire sulla statale. Transito nel paese di Mazzarino e Silone. Come non evocare il Cardinale, nato in questo borgo della Marsica e diventato in Francia primo Ministro di Luigi XIV, il re Sole! Fugace è l’aggancio storico che già penso a Ignazio Silone. Anzi a Secondino Tranquilli - il suo vero nome - ragazzo quindicenne, figlio d’un ex emigrato in Brasile, scampato al disastroso terremoto del 13 gennaio 1915 ma che per tutta la vita sarebbe stato segnato da quella tragedia che nella Marsica fece trentamila morti e cinquemila solo a Pescina. Nelle opere di Silone, nei suoi romanzi “Fontamara”, “Pane e vino”, “Il seme sotto la neve” , la memoria del terremoto incombe quanto la sofferenza dignitosa dei “cafoni”, quanto lo strapotere dei Torlonia … Poi in “Uscita di sicurezza”, il racconto dell’incontro con don Luigi Orione, un eroe singolare in quei tragici giorni dopo il terremoto … e le riflessioni amare sulla ricostruzione, un dramma persino più grave del sisma, scrisse Silone. Richard Lewis afferma che in Silone “ …il ricordo del terremoto erompe dalle sue pagine con lo stesso significato per Dostoevskij ebbe l’esperienza di scampare all’ultimo minuto dall’esecuzione capitale”. Scorrono nella mia memoria le immagini d’un assolato fine agosto del 1978 quando con il sindaco dell’Aquila, Ubaldo Lopardi, e con Errico Centofanti allora assessore - chi scrive era capogruppo consiliare della Dc - venimmo a Pescina al funerale di Ignazio Silone, che era morto a Ginevra qualche giorno prima, il 23 agosto. Silone aveva un forte legame con la città e con il Teatro Stabile dell’Aquila che, nel ’69, per la regia di Valerio Zurlini aveva messo in scena “L’avventura d’un povero cristiano”, una sua opera teatrale di forte suggestione su Papa Celestino V. Del funerale di Silone ricordo la partecipazione di tanta gente. E lo sguardo dolce, gentile e un po’ spaesato di sua moglie Darina, quando il sindaco Lopardi le porse le condoglianze della Municipalità aquilana.

Ancora assorto da questi pensieri sono già fuori dall’abitato di Pescina, verso Venere. A destra, nella vasta piana del Fucino, un lago prosciugato dai Torlonia nella seconda metà dell’Ottocento, nel verde si ergono le grandi parabole di Telespazio, centro d’eccellenza nelle comunicazioni satellitari. Supero Ortucchio e mando un ideale saluto a Giovanna Chiarilli, giornalista di Rai International, con Tiziana Grassi e Catia Monacelli autrice d’una importante opera multimediale sull’emigrazione italiana. Sta in ferie nel paese natale, ma non posso fermarmi per salutarla. Appena oltre Gioia dei Marsi la strada s’inerpica verso il valico con una sequela di curve e tornanti tra folte chiome di querce e ontani. Si sale verso Gioia Vecchia, villaggio di poche case a 1400 metri di quota dove Dacia Maraini ha creato una scuola di drammaturgia che ogni estate esplode in un festival teatrale di notevole valore. La scrittrice da molti anni ha eletto questi luoghi nel Parco Nazionale a sua residenza preferita. E’ innamorata dell’Abruzzo, della sua natura selvaggia e dalla pace che vi si respira. Mentre scendo verso Pescasseroli ripenso a “Colomba”, uno dei suoi romanzi recenti, dove la descrizione dei boschi e dell’ambiente in cui si svolge l’avvincente storia dell’anziana Zaira e di sua nipote Colomba, all’improvviso scomparsa nel nulla, sembra esattamente tratta da questi posti. Un borgo ordinato ed ameno, Pescasseroli, immerso nel verde e ricco di fiori. C’è molta gente in strada, seduta nei giardini o davanti ai bar del centro. Gradevole l’aspetto architettonico, anche negli arredi urbani rispettoso della natura che circonda il paese. Qui nacque Benedetto Croce - filosofo, storico, scrittore e politico - una delle più importanti figure del pensiero europeo e della cultura del Novecento. Anch’egli subì i lutti del terremoto. Non in Abruzzo, ma nell’isola d’Ischia. Nel sisma del 1883, in vacanza con la famiglia a Casamicciola, perse sotto le macerie i genitori e la sorella Maria. Egli, diciassettenne, venne affidato allo zio Silvio Spaventa, di Bomba, figura politica rilevante del Risorgimento e dopo l’unificazione d’Italia ministro dei Lavori Pubblici. Manca ancora poca strada per Villetta Barrea. Passo dentro gallerie verdi, alberi d’alto fusto disegnano tunnel naturali di fitto fogliame. Servono i fari, benché sia quasi mezzogiorno. Entro finalmente nell’abitato di Villetta, fino allo slargo dove un grande striscione annuncia la mostra di Constantin Udroiu. La sala è dignitosa, i vivaci colori delle tele colpiscono d’impatto, gli ori delle icone riflettono luce su due lati del locale, sull’altro è esposta una serie di dipinti su cristallo, altra cifra della versatilità del pittore, una difficile tecnica nella quale pochi artisti si cimentano. Il Maestro è al suo tavolo, sta leggendo un libro sulla poesia rumena. Un forte, amichevole abbraccio. E’ un po’ che non ci s’incontra, benché non si sia lontani, vivendo egli alle porte di Roma, sulla Salaria. Non è per nulla cambiato. L’anno prossimo compirà ottant’anni, ma vive la sua età come un giovane, con la freschezza e l’entusiasmo di chi non vive di solo pane. D’abitudine toglie dieci anni alla sua età vera. Non per frivolezza. E’ così che rammenta i dieci anni della sua vita “non vissuta” nelle prigioni della Romania, dissidente al regime comunista. Insegnava all’università di Bucarest quando venne arrestato. Fu condannato a 22 anni di carcere e lavori forzati. Solo il clima di revisione seguito al XX Congresso del Pcus gli consentì l’uscita anticipata dal carcere, ma sempre sorvegliato dal regime. Nel 1971, invitato dall’Unione della stampa sarda per la sua prima mostra fuori dal suo Paese, venne in Italia, a Sassari. Inaugurata da Sandro Pertini, allora Presidente della Camera, l’esposizione fu un vero successo. Tanti i lavori che gli commissionarono in Sardegna. Molte altre esposizioni seguirono. Una sequenza impressionante di mostre ed eventi culturali in tutta Italia, frequenti nel meridione a motivo delle influenze dell’arte bizantina, e quindi in Europa. Ginevra, Parigi, Lutry, Avignone, Amsterdam, Bordeaux, Carpentras, Atene, Barcellona, Lisbona le tappe più significative. Poi, con la caduta del regime in Romania, nel dicembre dell’89, diverse esposizioni nella sua terra, a Tirgoviste, Cluj Napoca e Bucarest. Oggi, sebbene l’età ed un fastidioso problema all’anca non gli consentano i ritmi d’un tempo, il curriculum artistico di Constantin Udroiu supera ampiamente duecento mostre personali cui s’aggiungono le attività espositive in Romania prima dell’arrivo in Italia.

La mostra di Villetta Barrea, solo una sintesi della sua notevole produzione e della complessità delle tecniche usate, è stata inaugurata il 9 agosto, con il patrocinio delle Ambasciate di Romania in Italia e presso la Santa Sede, dell’Accademia di Romania in Roma e dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna, della quale Constantin Udroiu è membro nel senato. Presenti al vernissage l’Ambasciatore rumeno presso la Santa Sede, Marius Lazurca, il Vescovo di Sulmona, mons. Angelo Spina, il Presidente del Consiglio Provinciale dell’Aquila, Angelo Raffaele, il Sindaco di Villetta Barrea, Lucio Di Domenico. Significative le parole dell’Ambasciatore nel tratteggiare l’arte di Constantin Udroiu, messaggero della cultura rumena in Europa. Al valore artistico Udroiu ha sempre associato, pagando di persona, una forte testimonianza di libertà, pace e rispetto tra popoli, della quale la Romania libera va fiera. Per questo l’annovera tra i suoi figli migliori che all’estero hanno onorato ed illustrato il proprio Paese. Gli interventi di mons. Spina, sull’integrazione e sul multiculturalismo, del rappresentante della Provincia dell’Aquila, in segno di gratitudine per il dono all’Ente d’una splendida icona - la Madonna del Terremoto - e del Sindaco che ha ringraziato l’artista per l’onore reso alla comunità di Villetta Barrea con la sua presenza ricca di spunti culturali, hanno aperto la rassegna al pubblico intervenuto e agli estimatori che numerosi hanno frequentato la mostra.
Constantin Udroiu è nato nel 1930 a Bucarest. Ha compiuto gli studi presso la Facoltà di Belle Arti della capitale rumena. Detenuto politico per reati d’opinione dal 1954 al 1964, è stato membro dell’Unione degli Artisti Plastici Rumeni. In Italia dal ‘71, vive e lavora a Roma. Ha eseguito affreschi in molte chiese bizantine, rumene ed italiane, e in vari edifici pubblici e privati. Ha ricevuto le insegne della città di Bordeaux e la cittadinanza onoraria per meriti artistici in Accettura (Matera) e Vitulano (Benevento). Ha organizzato mostre personali in diversi Paesi europei (Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Grecia, Olanda, Portogallo e Romania) e partecipato a numerosi eventi culturali promossi da università ed accademie, tra i quali “Jeux de la Latinité” nell’università di Avignone; il convegno su Santa Caterina da Siena nella città di Carpentras; i Congressi Internazionali di Studi Rumeni presso le università di Amsterdam e Avignone; il colloquio “Presenza della Romania in Francia e Italia”, svoltosi alla Sorbona di Parigi; la IX Conferenza Mediterranea organizzata ad Atene dal Dowling College di New York. Agli incontri scientifici Udroiu si presenta nella doppia veste di pittore, con esposizioni, e di relatore, con proprie comunicazioni. Ha tenuto conferenze in diverse città italiane sull’arte bizantina e sulle relative tecniche. All’Aquila, nel 2001, in occasione della mostra a Palazzo Antonelli-Dragonetti promossa dalla Regione Abruzzo, ha tenuto un seminario sull’arte agli studenti dell’Accademia dell’Immagine. Sue opere sono nei musei di molte città rumene e in Francia, Portogallo, Italia (Pinacoteca di Nuoro, Museo di Sassari, Pinacoteca dell’Aquila, Museo del Sannio, Museo Nazionale d’Abruzzo L’Aquila), ed in molte collezioni pubbliche e private in vari Paesi del mondo. Non azzardo un’annotazione sull’arte di Constantin Udroiu. Lascio il giudizio a due insigni esponenti della cultura mondiale. Dapprima a Luciana Stegagno Picchio, grande saggista, filologa e critica, scomparsa a Roma un anno fa, profonda conoscitrice della letteratura portoghese e brasiliana. E, per multiforme ingegno, anche esperta e amante delle arti figurative. Così scriveva in un suo saggio sull’artista: “ Si annuncia la pittura di Constantin Udroiu con un suo solare cromatismo che è insieme inno alla vita e al creato e blasone di sapienza artigiana: cifra dell’artista. Squilla il giallo delle biade, l’azzurro intenso del cielo e della marina, l’azzurro dei cavalli (Paolo Uccello, sì, ma anche i santi guerrieri di antiche icone bizantine-slave). Il carminio delle vesti dei santi, l’oro dei fondi, la porpora dei veli. Sotto il comune denominatore del segno colore si unificano pittura sacra e profana, paesaggi e figure, luoghi di remote religioni transilvane e moldave e pendii d’Abruzzo e di Calabria. Ma anche si unificano le tecniche e gli strumenti che Udroiu provoca e tenta con inesausta fantasia e curiosità, senza mai fossilizzarsi nel segno individuale, ripetitivo, commerciale. Gli olii su tela e le tempere, gli acquerelli, le xilografie, le incisioni. Ma sopra tutto i cristalli, pitture su vetro di antica tradizione veneziana. Constantin Udroiu è rumeno. Innestata sul robusto ceppo italico la sua innata latinitas ha dato frutto sapidi come solo certi privilegiati vitigni di trapianto sanno produrre in nuovi ricettivi terreni. (…) E’ pittura figurativa, certo - annota ancora Luciana Stegagno Picchio - ma di un figurativismo che ha la sua grammatica in cromie di base astratta, sperimentale, dove ciò che conta è sempre e solo il colore. Nel laboratorio-cenobio in cui Constantin lavora ogni giorno, in solitudine, come un monaco artigiano, c’è sempre un sottofondo musicale. E il quadro nasce come una partitura, con la nota alta dei gialli in primo piano, il legato degli azzurri-violetti all’orizzonte, il gioco intrico dei rami-violini ad unificare il cielo e la terra in sinestesie cromatico-musicali. Per questo a chi voglia indicare le ascendenze e le influenze, i paragoni e le metafore vengono offerti ad ogni latitudine. Quel collo oblungo di giovinetta ricorda Modiglioni ma sopra tutto Brancusi, i gialli sono sempre ossessivamente, a citazione, gialli Van Gogh, campi arati d’Abruzzo come pianori di Provenza. E quelle figure sono fauves, ma sono anche la lezione d’un espressionismo tedesco ed europeo dove Kokoschka raggiunge Franz Marc. Perché i confini dell’Europa - conclude la Stegagno Picchio – vanno ben oltre la piccola Europa che faticosamente andiamo costruendo”.

Nicolae Balotà, saggista e critico, è uno dei massimi teorici della cultura rumena. Assistente all’Università di Cluj Napoca, sua città natale in Romania, fu più volte arrestato e nel 1956 condannato a 7 anni di carcere. Dal 1979 è stato docente all’Università di Monaco, in Germania, poi dall’81 in Francia negli atenei di Parigi, Tours e Le Mans. Nel 1990 è diventato cittadino francese. Vive a Nizza. “Le fonti dell’arte di Constantin Udroiu - scrive Balotà in una nota critica - si trovano in uno spazio spirituale piuttosto che in uno geografico. Dovremmo certo parlare di una fonte sacra, essenziale, della pittura di Udroiu. La tradizione bizantina, la seria scuola dei maestri pittori, conoscitori dei canoni e delle tecniche di questa arte sacra, ha lasciato la sua impronta sulla pittura di questo rumeno. In un’epoca di smarrimento, di oblio delle tradizioni, di nichilismo estetico, è una possibilità rara quella di conservare un legame con una delle radici feconde dell’arte. (…) La sua Bisanzio spirituale è una viva fonte artistica, utilizzata liberamente. La si riconosce anche laddove non esprime sensi religiosi, non presenta figure sacre. Udroiu è artista di inabituale fertilità. (…) La sua fecondità lo porta a trovar piacere in tecniche diverse che domina con la maestria dei grandi artisti d’un tempo (pitture su vetro, incisione in metallo, legno, litografia, affresco). Questa plurivalenza lo avvicina al modello esemplare degli artisti del Rinascimento italiano”, conclude Nicolae Balotà. Si chiude qui una giornata particolare, passata in compagnia d’un magnifico artista la cui cultura abbraccia tutti i campi, dall’arte alla letteratura, dal teatro alla musica. E’ davvero un privilegio conversare con lui sulle grandi questioni che agitano il mondo, provare la sua sensibilità verso i poveri e gli indifesi, come l’infanzia che soffre. Grande amico di Arnoldo Farina, compianto presidente dell’Unicef italiana, tante iniziative di solidarietà Udroiu ha dedicato proprio alla difesa dei diritti dei bambini, con una generosità senza paragoni. Lunga vita, dunque, a questo artista amico dell’Aquila e dell’Abruzzo, cittadino del mondo.
Fonte: Tutto Abruzzo.it

domenica 23 agosto 2009

CINEMAinSTRADA, 29 agosto a Torino "Nunta Mare"


CINEMAinSTRADA, Festival di cienema di comunità per l'integrazione della culture che il giorno 29 agosto proietterà il film :

sabato 29 agosto in piazza Bottesini, accanto a piazza Cerignola - Torino

ore 21.00 Prima nazionale: Nunta Muta (Matrimonio silenzioso) di Horatiu Malaele,

ROMANIA/LUSSEMBURGO/FRANCIA 2008, 87', Versione Originale con sottottitoli italiano

con Meda Andreea Victor, Alexandru Potocean, Valentin Teodosiu, Alexandru Bindea

Una commedia drammatica ambientata nel 1953, anno della morte di Stalin. Fira e Iancu decidono di celebrare il loro matrimonio nonostante il divieto delle autorità.

COMUNICAZIONE PER I MEDIA

“CINEMAinSTRADA” 2009 - VI edizione
Festival itinerante di cinema di comunità
28 agosto –> 18 settembre 2mila9
TORINO
Ingressi Gratuiti .

Queste le caratteristiche principali e i numeri del festival:
4 piazze ad alta densità migratoria trasformate in cinema all’aperto,
20 film in lingua originale con sottotitoli in italiano scelti dagli stessi abitanti,
3 prime nazionali e 6 mai distribuiti in Italia, film provenienti Albania, Bosnia, Egitto, Iran, Italia, Marocco, Messico, Perù, Romania, Taiwan, Tunisia - un incontro con i registi afghani Razi Mohebi e Soheila Javaheri Mohebi, un incontro con lo sceneggiatore albanese Ylljet Aliçka, – in ogni piazza feste di inaugurazione con teatro di strada e aperitivi realizzati da associazioni di quartiere, una grande cena all’aperto, produzione di 4 video girati dall'Associazione i313
Informazioni per il pubblico su www.associazione313.org

- comunicato stampa
- programma del festival

Ufficio Stampa - Gigi Piga - tel. 3480420650 - press@associazione313.org

La procura vuole vedere chiaro sulla morte dell'operaio rumeno


Il turno di lavoro doveva finire alle 23, l'incidente è successo all'1.35

Dopo l'incidente sul lavoro di Sesto Imolese, che e' costato la vita a un giovane rumeno, la Procura di Bologna ha chiesto di fare delle verifiche sull'organizzazione
del lavoro nell'azienda agricola "Sapori della natura" che si occupa della produzione e il confezionamento di pesche. Il ventunenne Victor Pintican, infatti, e' morto, schiacciato dal carrello elevatore che stava manovrando, dopo l'una di notte, mentre il turno si doveva concludere alle 23. Inoltre, la Procura vuole capire se il giovane era stato lasciato solo sul posto di lavoro.

Dall'azienda hanno fatto sapere di poter dimostrare che quella sera c'erano stati dei problemi tecnici che avevano reso necessari gli straordinari. E' anche possibile quindi, che ci fossero altri dipendenti in azienda in quel momento. Dai riscontri fatti nel capannone pare siano state accertati i segni lasciati dalle sgommate. C'e' quindi ancora da capire se il muletto andava troppo veloce. (21 agosto 2009)

Fonte: La Repubblica.

Ministerul Turismului anunţă programe în staţiunile balneare, în extrasezon


Joi, 20 August 2009
Ministrul Turismului, Elena Udrea, a anunţat că în perioada 15 septembrie - 15 decembrie se vor desfăşura două programe în domeniul turismului balnear - "O săptămână de refacere" şi "Decada balneară".

Udrea a anunţat două programe de turism balnear care se vor derula în perioada 15 septembrie - 15 decembrie, anume "O săptămână de refacere în staţiunile balneare şi Decada balneară". Potrivit ministrului, acestea sunt două programe care se desfăşoară din 2007, iar preţurile pachetelor turistice sunt nemodificate de atunci.

Ministrul Turismului a amintit că turismul balnear reprezintă o prioritate şi a anunţat că, alături de cei din domeniu şi de Organizaţia Patronală a Turismului Balnear din România MT a demarat, în urmă cu o lună de zile în urmă, "activităţile de elaborare a strategiilor din turismul balnear".

Preşedintele OPTBR, Nicu Rădulescu, a făcut o prezentare a celor două programe şi a costurilor pachetelor. În privinţa programului "O săptămână de refacere", Rădulescu a precizat că acesta include 6 nopţi de cazare la hoteluri de 2 sau 3 stele, preţurile fiind de 270 RON, pentru 2 stele, şi 330 RON, la 3 stele, de persoană. Oferta include cazare cu mic dejun, două proceduri medicale zilnice şi consultaţia medicală la începutul sejurului.

Pentru programul "Decada balneară", oferta este de 9 nopţi de cazare, incluzând pensiune completă, două proceduri medicale pe zi şi consultaţia medicală. Preţurile sunt de 650 RON, la 2 stele, şi 750 RON pentru 3 stele.

Rădulescu a precizat că preţul anunţat include şi cei 10% către agenţii (la programul "O săptămână de refacere"), şi cei 50 RON pe pachet, la programul "Decada balneară". "S-au înscris multe societăţi, aproape toate societăţile care sunt membre la noi", a declarat preşedintele OPTBR. Rădulescu a precizat şi că tichetele de vacanţă vor putea fi folosite pentru aceste programe balneare.

Sursa: NewsIn

Este oficial! Se desfiinţează învăţământul la distanţă integral din toate centrele Universităţii Spiru Haret


Joi, 20 August 2009
Ecaterina Andronescu a declarat joi, că, în urma modificării HG 749/2009, învăţământul la distanţă se desfiinţează integral din toate centrele Universităţii "Spiru Haret".

"S-a emis o ordonanţă săptămâna trecută, azi se publică în Monitorul Oficial. În acea ordonanţă intrau reglementări care să regleze intrarea în legalitate a Universităţii Spiru Haret. În speţă, se desfiinţează învăţământul la distanţă integral din toate centrele universităţii, centrele teritoriale, precum şi mai multe lucruri", a declarat Ecaterina Andronescu înainte de vizita la invitaţia premierului Emil Boc.

"Ieri am adăugat la fosta Hotărâre de Guvern acele specializări de la învăţământul de zi şi frecvenţă redusă care au fost acreditate. Eu cred că şi cu decizia de ieri şi mai ales cu ordonanţa de săptămâna trecută am creat cadrul legal pentru funcţionarea în limitele normalului şi mai ales în limitele legalităţii a Universităţii Spiru Haret", a mai precizat Andronescu.

Studenţii au voie să dea examen la facultăţile unde au acreditare sau sunt autorizate. Pe de altă parte, "au fost scoase complet din circuit cele care au funcţionat atâţia ani de zile în afara legii", a conchis Ministrul Educaţiei.

Guvernul a decis să introducă instituţia de învăţământ privat în lista celor acreditate, modificând hotărârea de guvern în care nu se regăsea. Astfel, din toamnă, universitatea poate organiza examen de admitere, însă doar la specializările acreditate sau autorizate.

Executivul a modificat HG 749/2009 pentru aprobarea nomenclatorului domeniilor, a structurilor de învăţământ superior şi a specializărilor şi programelor de studii universitare de licenţă acreditate sau autorizate să funcţioneze provizoriu organizate de acestea.

Vezi LISTA FACULTĂŢILOR AUTORIZATE ŞI ACREDITATE

În 14 august Curtea de Apel Bucureşti a admis în parte acţiunea Universităţii "Spiru Haret" împotriva Guvernului, în sensul că a suspendat executarea a două articole din HG 749 din 2009, care nu îi permit acesteia să organizeze admitere, însă hotărârea nu este definitivă.

Vezi articolele suspendate de Curtea de Apel

Sursa: Realitatea TV.

venerdì 21 agosto 2009

83 de ani de la nasterea marelui Toma Caragiu


21.08.2009

La data de 21 august 1925 s-a născut Toma Caragiu. Acesta a fost unul dintre cei mai mari actori români de origine aromână, cu activitate bogată în teatru, TV, film. A interpretat cu precădere roluri de comedie, dar a excelat şi în drame, unul dintre filmele sale de referinţă fiind Actorul şi sălbaticii. (1975)
Aici, il vedem in Mefisto, unul din multele personaje interpretate de marele artist.




Sursa: Mediafax Youtube

A Milano la mostra 'Sabbie d'oro'


Milano - Scatti che indagano il rapporto tra gli estremi: la materialità della terra e del cemento trasfigurate dall’accostamento al cielo e dallo scorrere delle maree; la carnalità del corpo umano e la sua trasposizione artificiale ed ammaliante. E’ la mostra “Sabbie d’oro. Fotografia astratta” allestita a Milano, nella Gallery - Cafe' & Restaurant, dove resterà aperta fino al 10 settembre. In mostra le fotografie degli artisti Fabrizio Garghetti, Lia Pascaniuc e Beatrice Morabito.

Fabrizio Garghetti è nato a Salsomaggiore nel 1939, vive e lavora da sempre a Milano. Ha iniziato la sua attività nel 1966 lavorando per riviste di jazz come Musica Jazz e Jazz Magazine. Si è interessato prestissimo ai gruppi di avanguardia musicale, teatrale e artistica. Lavora nel campo della pubblicità e della moda, ed è famoso per il suo lavoro di documentazione degli eventi artistici legati a manifestazioni ormai storiche come "Milano Poesia" (dì cui possiede l'intero archivio).

Lia Pascaniuc, classe ’81, invece, è nata al nord della Romania, ha studiato al Liceo Artistico in Romania e dal 1998 ha proseguito gli studi a Torino. Nell’arte contemporanea è autrice di installazioni ed art photography. Nel suo percorso ha collaborato come assistente con il maestro della fotografia italiana Franco Fontana nel workshop di fotografia tenutosi presso il Politecnico di Torino. Le sue opere disponibili solo in 5 formati diversi, garantiscono l’unicità e fanno parte della collezione permanente della Galleria Civica del Museo di Modena.

Beatrice Morabito, infine, è nata nel 1971, attualmente vive e lavora a Genova. Avvicinatasi all'arte come solo un appassionato sa fare negli ultimi anni, ha cominciato a intraprendere, dopo quella psichiatrica (è Dottoressa in psichiatria), la carriera artistica. Attualmente, espone prevalentemente presso la Galleria Famiglia Margini, dove ha trovato il supporto e la fiducia di Grace Zanotto. Ha da poco cominciato a sperimentare nuovi progetti: oltre alle sue caratteristiche bambole, ha deciso di creare delle opere affiancando, in fotomontaggi, le sue opere più celebri con le sue foto personali, con l'intento di rendere ancora più labile il confine fra i due mondi. Le bambole vengono prese per donne e viceversa, in un gioco che tende a dimostrare come ambedue necessitino attenzione e cura.
Fonte: Ign Adnkronos

giovedì 20 agosto 2009

Rimini: cameriera trovata massacrata, si infittisce il mistero

RIMINI - 20 agosto 2009
Sarà l'autopsia a chiarire in parte il giallo sulla cameriera romena di 39 anni trovata in fin di vita alle prime luci dell'alba di mercoledì a Marebello e morta all'ospedale ‘Infermi' di Rimini per gravi lesioni interne. La vittima è Eva Ana Bocean. Presumibilmente, sta ai Carabinieri rispondere ad una serie di ipotesi, la donna è stata massacrata di botte e stuprata. Il pm Stefano Celli ha disposto l'esame autoptico che sarà svolto giovedì dal medico Elke Otto.
Massimo riserbo da parte degli inquirenti che, al momento, non escludono alcuna ipotesi. Per ora non si parla né di omicidio, né di violenza sessuale per evitare allarmismi. Ma ci sono elementi che inducono pensare alla prima ipotesi. Sul corpo sono stati trovati graffi ai polsi e percosse alle caviglie. Ma non si esclude anche quella dell'investimento di un'auto pirata e anche quella di suicidio.
L'allarme al ‘112' è scattato intorno alle 5.30, quando una passante si è accorta della presenza della donna in stato di incoscienza, distesa in posizione supina e con il volto piegato in viale Siracusa. Indossava solamente una camicia da notte al ginocchio. La donna, sposata in Romania e con un figlio, era giunta in Italia lo scorso 4 agosto per lavorare come cameriera stagionale. Ma non era stata assunta. Per questo motivo mercoledì pomeriggio sarebbe dovuta ripartire per la Romania.
Fonte: Romagnaoggi.it Rimini

mercoledì 19 agosto 2009

Cetăţenii români vor putea călători fără viză în Japonia începând cu data de 1 septembrie 2009

Data: 17.08.2009

Ministerul Afacerilor Externe şi Ministerul Administraţiei şi Internelor informează persoanele interesate că Guvernul nipon, prin şeful misiunii diplomatice la Bucureşti, a comunicat decizia eliminării, începând cu data de 1 septembrie 2009, a obligativităţii vizelor de scurtă şedere pentru cetăţenii români care călătoresc în Japonia pentru turism sau vizită.
Astfel, în perioada 1 septembrie 2009 – 31 decembrie 2011, cetăţenii români, posesori ai unui paşaport valabil, pot rămâne pe teritoriul Japoniei, fără a avea nevoie de viză, pentru o perioadă care să nu depăşească 90 de zile într-un interval de 6 luni de la data primei intrări în ţară.
Acest regim nu se va aplica cetăţenilor care se deplasează în Japonia cu intenţia de a obţine un loc de muncă sau de a exercita o activitate lucrativă, pentru care rămâne în vigoare obligativitatea obţinerii vizei aferente înaintea deplasării.
Pentru a veni în sprijinul cetăţenilor români care vor călători în Japonia şi pentru a asigura colaborarea directă cu autorităţile locale, Ministerul Administraţiei şi Internelor va trimite la Tokyo, începând cu data de 18 august 2009, un ataşat de afaceri interne.
Ministerul Afacerilor Externe face apel la cetăţenii români care se vor deplasa în Japonia să respecte cu stricteţe legislaţia şi reglementările locale, în special în ceea ce priveşte durata şederii, contribuind astfel, prin propriul lor comportament, la permanentizarea regimului de deplasare fără vize şi după anul 2011.
Sursa: MAE.ro

I salari più alti in Svizzera e Danimarca. Zurigo, Tokyo e New York tra le metropoli più care


Milano, 19 ago. (Adnkronos) - I salari più alti del mondo vengono pagati in Svizzera e Danimarca. Ma Zurigo, Ginevra e Copenhagen sono anche le città più care del pianeta. E' quanto emerge da un report di Ubs su prezzi e salari nelle 73 città più grandi del mondo.
Secondo lo studio della banca svizzera, Oslo, Copenhagen, Zurigo, Ginevra, Tokyo e New York sono le metropoli in cui la vita costa di più. E se si prendono in considerazione anche gli affitti, la vita è particolarmente salata a New York, Oslo, Ginevra e Tokyo. I prezzi più bassi si registrano invece a Kuala Lumpur, Manila, Delhi e Mumbai.
I lavoratori dipendenti a Copenhagen, Zurigo, Ginevra e New York percepiscono i salari lordi più elevati, mentre il salario orario netto medio a Delhi, Manila, Giacarta e Mumbai corrisponde a meno di un quindicesimo di quello svizzero. Secondo lo studio di Ubs, un lavoratore dipendente medio a Zurigo e New York può permettersi di acquistare un lettore mp3 Ipod nano dopo 9 ore di lavoro. In fondo alla classifica ci sono i lavoratori dipendenti di Mumbai, che si possono permettere un Ipod dopo 20 giorni di lavoro, praticamente un mese.
Inoltre, secondo lo studio, si lavora di più in Medio Oriente e in Asia, mentre i lavoratori più fortunati, quelli con gli orari più corti, sono i francesi. In media, nelle città interessate dallo studio, si lavora per 1.902 ore all'anno. In particolare nelle città asiatiche e del Medio Oriente si lavora rispettivamente per 2.119 ore e 2.063 ore all'anno. Il Cairo fa registrare gli orari di lavoro più lunghi (2.373 ore), seguito da Seul (2.312 ore). Nel raffronto a livello mondiale, Lione e Parigi, con rispettivamente 1.582 e 1.594 ore di lavoro all'anno, sono le città in cui si trascorre il minor tempo sul posto di lavoro.
In media i salari lordi dei lavoratori dipendenti nelle metropoli dell'Europa occidentale sono più di tre volte superiori a quelli dei loro colleghi dell'Europa orientale. Salari particolarmente bassi si registrano in Bulgaria e in Romania. Ma, mediamente , gli abitanti di Ginevra e Zurigo pagano circa il 20% in più per i beni, i servizi e l'alloggio rispetto agli abitanti delle altre città dell'Europa occidentale. I salari lordi medi particolarmente elevati della Svizzera, insieme a un onere fiscale relativamente basso, rileva il report di Ubs, fanno della Svizzera una nazione particolarmente favorevole per i lavoratori. In nessun'altra città i lavoratori a fine mese possono risparmiare una quota così consistente del loro reddito come a Zurigo e Ginevra. Un salario orario lordo medio garantisce il controvalore più alto a Copenhagen, Zurigo e Ginevra. All'estremità opposta della classifica ci sono Giacarta, Manila, Mumbai e Nairobi, dove un salario orario lordo medio ha un controvalore reale compreso solamente tra l'11 e il 15% di un salario di un abitante di Zurigo.
A Tokyo il paniere dei generi alimentari con 39 prodotti è il più caro. Solo leggermente inferiori sono i prezzi dei generi alimentari in Svizzera: Zurigo è al secondo posto, mentre Ginevra al terzo. La Svizzera, in relazione ai prezzi dei generi alimentari, supera la media degli altri paesi dell'Europa occidentale di circa il 45%. Londra, nel 2006 ancora la seconda più cara città dello studio, è scesa di circa 20 posizioni a causa della svalutazione della sterlina e al momento si trova a metà della classifica dei Paesi dell'Europa occidentale. Inoltre i prezzi di Londra sono aumentati del 21%, spingendo la metropoli inglese dalla ventunesima alla quinta posizione della classifica mondiale.
Fonte: Ign Adnkronos

Steve Vai si Tiziano Ferro canta la Cerbul de Aur!

2009-08-19
Steve Vai, Tiziano Ferro si Hot Chocolate vor sustine recitaluri la festivalul Cerbul de Aur, ce se va desfasura la Brasov intre 2 si 7 septembrie.
De-a lungul anilor, nume sonore din industria muzicala internationala (Julio Iglesias, Christina Aguilera, Albano) au pasit pe scena din fata Bisericii Negre din Brasov, aducand spectatorilor romani show-uri de exceptie. Anul acesta, in ciuda crizei, bugetul festivalului ajunge la peste 1,5 milioane de Euro.
Festivalul va cuprinde sase seri: Evergreen, Pop, Rock, Finala concursului de interpretare, Gala Laureatilor, Seara Superstar si Hora Satului.
Trupa Hot Chocolate va canta in incheierea primei seri a Cerbului de Aur, iar in seara Superstar vor fi prezenti pe scena chitaristul Steve Vai, Tiziano Ferro si Loredana.
Jasmine, Nadine si The Marker vor reprezenta Romania la editia de anul acesta a "Cerbului de Aur", dupa ce au castigat preselectia organizata de TVR.
Sursa: Showbiz.ro

Calciomercarto: Palermo, Ingaggiato il difensore romeno Cristian Melinte


18-Ago-09
Il Palermo ha ufficializzato l'ingaggio di Cristian Costel Melinte. "Il difensore rumeno - informa il club del presidente Zamparini - ha firmato un contratto di quattro anni con il club rosanero". Melinte, classe 1988, e' un giocatore che puo' ricoprire piu' ruoli in difesa e che ha giocato anche come centrocampista.
Fonte: Sicilia Online

Un român a fost găsit mort în Lacul Garda, în nordul Italiei

Luni, 17 August 2009
Cetăţeanul român a fost identificat drept Ştefan Gheorghe, de 38 de ani, iar acesta ar fi ajuns în lac după ce a alunecat din cauză că s-ar fi aflat sub influenţa băuturilor alcoolice, conform primelor date oferite de poliţia locală.
Prietena românului, care a confirmat că au petrecut împreună sâmbătă şi au consumat băuturi alcoolice, a fost cea care l-a identificat pe român.
Cei doi locuiau în Cologna Veneta, în nordul Italiei.
Sursa: Realitatea.Net

Leggi anche: Cadavere in Lago Garda, E' un romeno di 38 anni - Ansa

Ce faceţi dacă v-a fost pierdut bagajul


Reprezentanţii aeroporturilor, ai firmelor care recuperează bagajele şi cei ai transportatorilor refuză să facă publice numărul bagajelor pierdute pe aeroporturile româneşti, pasându-şi responsabilitatea de la unii la alţii
Pierderea bagajului pe aeroport reprezintă una dintre cele mai mari neplăceri ale transportului aerian cu care se confruntă anual milioane de consumatori din întreaga lume. La nivelul UE se pierd de aproape trei ori mai multe bagaje decât în SUA, deşi măsurile luate pentru evitarea acestui neajuns s-au dezvoltat de la an la an. Companiile aeriene care au zboruri în spaţiul comunitar au raportat, în total, 4,6 milioane de bagaje întârziate în perioada ianuarie- septembrie 2008, cu 1,5 milioane mai puţin decât în aceeaşi perioadă a anului anterior. Chiar şi aşa, oficialii europeni responsabili de transporturi spun că situaţia este excesivă şi inacceptabilă, aşa că iau în calcul adoptarea unor măsuri legislative speciale pentru sectorul pierderii bagajelor.
Deşi la nivel european Asociaţia Internaţională a Transportatorilor Aerieni (IATA) a făcut public numărul bagajelor pierdute, filiala acesteia din România ne-a trimis să întrebăm la fiecare companie aeriană câte bagaje s-au pierdut pe aeroporturile româneşti. După ce oficialii aeroporturilor ne-au îndrumat către firmele angajate să se ocupe de recuperarea şi returnarea bagajelor, iar acestea ne-au ghidat tocmai către IATA România, ca organizaţie care îi reuneşte pe toţi transportatorii care au zboruri în/ din ţara noastră. Iar pierderea bagajului nu este doar un neajuns al pasagerilor, ci şi al companiilor aeriene care cheltuiesc, în medie, 1.000 euro pentru a recupera şi trimite bagajul pierdut al unui singur pasager, conform unui raport european. În plus, dacă trec 21 de zile de la data pierderii bagajului clientul poate cere despăguburi de aproximativ 20 euro pentru fiecare kilogram. Însă la noi orice statistici sau cifre în acest sens sunt ţinute la secret, iar instituţiile îşi pasează una alteia responsabilitatea publicării datelor.
Datele europene arată că blocarea benzilor de bagaje, încurcarea calelor avioanelor de către anjagaţi sau erorile de citire a codului de bare de pe valize sunt printre cele mai des invocate cauze care duc la pierderea bagajelor. Peste 90 la sută din acestea sunt recuperate, dintre care trei sferturi în primele două zile de la declararea pierderii iar restul în următoarele trei zile.
Pentru a fi siguri că vă primiţi bunurile trebuie să declaraţi pierderea cât mai repede, să menţionaţi cât mai multe detalii pe care vi le amintiţi despre conţinutul şi aspectul bagajului, inclusiv mărci sau înscrisuri de pe acesta. Aveţi nevoie de o copie a biletului de călătorie, a etichetelor bagajului, a biletului pentru excedent de bagaj, dacă există. În cazul depăşirii termenului de 21 de zile trebuie formulată o scrisoare de despăgubire şi completat un formular prin care cereţi companiei aeriene despăgubiri materiale. Aceste drepturi sunt prevăzute de legislaţia europeană, nu reprezintă nişte norme facultative.
Sursa: Gandul

Immigrati: Famiglia Cristiana, Maroni come Don Rodrigo "No a matrimoni"

Citta' del Vaticano, 17 ago. - (Adnkronos) - La legge sulla sicurezza voluta dal ministro degli Interni Roberto Maroni, sta impedendo a centinaia di migliaia di immigrati di innamorarsi e di mettere su una famiglia, su modello del manzoniano don Rodrigo e ''in spregio a un diritto fondamentale della persona, sancito dalla Costituzione (agli articoli 29 e 30), dalle leggi dell'Unione, dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, dal quel diritto naturale e universale che muove il mondo e che e' alla base del Vangelo: l'amore''. E' quanto afferma il settimanale 'Famiglia cristiana' nel prossimo numero che sara' in edicola da mercoledi', facendo il punto sui primi effetti della nuova disciplina sulla sicurezza e toccando il delicato nodo dei matrimoni misti. Ma 'Famiglia cristiana' rivolge i propri strali anche alle altre proposte della Lega Nord, definite ''bislacche'' dal dialetto nelle scuole alle gabbie salariali, e sottolinea come questo avvenga di fronte alla ''leadership appannata di Berlusconi e a una classe politica acquiescente''.
Fonte: Ign Adnkronos

Bankitalia: immigrati in aumento ma non tolgono lavoro agli italiani.



Roma, 18 ago. (Adnkronos)
La crescita della presenza straniera in Italia ''non si è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani''. E' quanto rileva uno studio di Bankitalia dedicato alle economie regionali che evidenzia in particolare l'esistenza di ''complementarietà tra gli stranieri e gli italiani più istruiti e le donne''. Per queste ultime, la crescente presenza straniera attenuerebbe i vincoli legati alla presenza di figli e all'assistenza dei familiari più anziani, permettendo di aumentare l'offerta di lavoro, si legge nello studio dell'istituto centrale.
A partire dagli anni Novanta, l'Italia è divenuta meta di considerevoli flussi migratori dall'estero. La quota di popolazione immigrata, sottolinea lo studio, è passata dallo 0,6 per cento nel 1991 a quasi il 6 nel 2008. Nell'ultimo quinquennio il numero di stranieri residenti è più che raddoppiato, portandosi a 3,4 milioni di persone. Sull'aumento hanno influito la regolarizzazione avviata nel 2002 che ha portato all'emersione di circa 650 mila persone che già lavoravano in Italia e gli ingressi di cittadini europei divenuti comunitari recentemente.
Le nuove generazioni di stranieri registrano significativi tassi di abbandono scolastico e un livello di competenze inferiore a quello, già modesto nel contesto internazionale, degli italiani, prosegue Bankitalia che sottolinea come le difficoltà scolastiche degli stranieri sono più accentuate nel Mezzogiorno.
L'afflusso degli immigrati non ha interessato in maniera uniforme tutte le aree del Paese: l'incidenza della popolazione straniera è oggi molto più elevata nel Centro Nord (quasi l'8 per cento) rispetto al Mezzogiorno (2,1 per cento). In Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte, dove si concentra il 45 per cento della popolazione italiana e si produce poco meno del 60 per cento del valore aggiunto nazionale, risiedono quasi il 70 per cento degli stranieri.
Nel 2008, ricorda Bankitalia citando i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat, i lavoratori stranieri residenti in Italia rappresentavano il 7,5 per cento dell'occupazione complessiva; al Centro Nord l'incidenza era superiore al 9 per cento, a fronte del 3 nel Mezzogiorno. Il tasso di occupazione degli stranieri in età lavorativa era pari al 67 per cento, 9 punti percentuali in più rispetto agli italiani.
Il divario è in parte riconducibile a caratteristiche individuali, quali la minore età media degli stranieri e la necessità di avere un lavoro per ottenere il permesso di soggiorno, in parte alla loro concentrazione nelle aree più sviluppate del Paese, dove è più forte la domanda di lavoro. Il tasso di occupazione degli stranieri residenti nel Mezzogiorno era pari al 59 per cento, circa 9 punti percentuali in meno rispetto a quello del Centro Nord. E' ragionevole ipotizzare che i più bassi tassi di occupazione nel meridione risentano della maggiore diffusione del lavoro sommerso e dei fenomeni di irregolarità, si legge nello studio.
Sempre secondo elaborazioni della Banca d'Italia, i redditi da lavoro dipendente nel settore privato degli stranieri sono inferiori di circa l'11 per cento a quelli degli italiani. Il differenziale salariale, oltre al minore livello di istruzione degli stranieri, è attribuibile anche a una maggiore concentrazione in settori di attività e mansioni meno qualificate e in imprese meno produttive. Le retribuzioni degli stranieri nel Mezzogiorno sono più basse di quelle al Centro Nord.
Il livello di istruzione dei lavoratori stranieri è in media inferiore a quello degli italiani. Nel 2008, gli occupati con cittadinanza estera di età compresa tra i 25 e i 65 anni in possesso al più di un titolo di studio corrispondente alla scuola media inferiore erano il 44 per cento, quasi 7 punti percentuali in più rispetto al corrispondente valore per gli italiani; quelli in possesso di una laurea erano circa il 13 per cento a fronte del 18 per gli italiani.
Il grado di istruzione degli stranieri è inferiore nelle regioni meridionali, dove la quota di lavoratori immigrati in possesso di una laurea è dell'8 per cento (5 punti in meno del Centro Nord) e la quota di stranieri con al massimo l'obbligo scolastico è pari a circa il 65 per cento (13 punti in più che nel Centro Nord).
Fonte: Ign Adnkronos

Salute, in Puglia la Costituzione è salva: si cura chi ne ha bisogno

Mar, 18/08/2009
Nazareno Dinoi
DIRITTI Le Regioni non cedono alle disposizioni xenofobe del governo nazionale che vorrebbe gli stranieri senza identità e assistenza. Si fa quindi strada il modello toscano per fornire prestazioni sanitarie a tutti gli indigenti.
Da ieri in Puglia anche gli extracomunitari non regolari hanno diritto ai farmaci e alle prestazioni sanitarie come tutti gli indigenti che abitano nella regione. Con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale, infatti, entra in vigore la delibera 1344 che allarga il diritto all’esenzione del ticket anche agli stranieri temporaneamente presenti, agli europei non in regola e ai rifugiati politici o sottoposti a protezione umanitaria presenti sul territorio anche se non in regola con la norma relativa all’ingresso e al soggiorno. L’esenzione è estesa a tutti gli stranieri, anche residen ti in altre regioni e temporaneamente domiciliati in Puglia indipendentemente dall’età, purché privi di risorse economiche proprie. In questi giorni le aziende sanitarie delle sei province pugliesi si attrezzeranno per consegnare i relativi certificati a tutti gli stranieri irregolari che ne faranno richiesta. Saranno i direttori generali a informare tempestivamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), i medici delle strutture pubbliche e i distretti di rispettiva competenza.
La giunta pugliese ha inteso così riconoscere un diritto sancito dalla Costituzione italiana. «Il diritto alla salute - si legge nella narrativa della delibera in questione - è tutelato dall’articolo 32 della Costituzione italiana, per cui rientra nella categoria dei diritti inviolabili delle persone umane. I recenti provvedimenti legislativi di carattere nazionale e regionale, aderendo ai principi costituzionali e a quelli convenzionali internazionali scrive ancora il governo pugliese - hanno definito delle chiare politicheper garantire l’accesso e la fruibilità delle prestazioni sanitarie ai cittadini stranieri non comunitari e comunitari irregolari ». La Puglia, terra di frontiera e storico punto d’attracco dei disperati del mondo, si conferma così sensibile alle necessità degli emarginati e dei bisognosi indipendentemente dalla loro razza o condizione socioeconomica. «Non abbiamo fatto niente di rivoluzionario», dichiara l’assessore regionale alla Salute, Tommaso Fiore.
«La nostra può sembrare una misura eccezionale - continua Fiore - ma solo perché in Italia abbiamo una terribile legge razzista che classifica reato lo status di clandestinità: è come dichiarare fuorilegge una persona per il solo fatto di esistere. Il nostro è un provvedimento normale di fronte a una tremenda legge dello Stato seconda per atrocità solo a quella sullo sterminio degli ebrei». Sono poche sinora le Regioni che hanno inteso estendere tale diritto (Puglia e Toscana, mentre la Sicilia sta predisponendo gli atti), ma c’è già chi, nel centrodestra, mettele mani avanti per impedire lo stesso allargamento in altri ambiti della nazione. È il caso del consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Luigi Giuseppe Villani, del Pdl, che ha già presentato un’interrogazione al presidente, Vasco Errani, chiedendogli «di non voler seguire l’esempio di Puglia e Toscana per l’estensione di tutti i servizi sanitari a titolo gratuito a tutti gli stranieri irregolari».
L’assessore pugliese alla Sanità si dice dispiaciuto per queste prese di posizioni. «Non credo che avranno successo, anzi - dice Fiore - sono convinto che queste resistenze xenofobe faranno la fine di quell’altro obbrobrio, fortunatamente non passato, che obbligava i medici a denunciare la presenza di clandestini nei loro ambulatori. La classe medica in quel caso è stata unita nel condannare tale assurdità andando oltre gli schieramenti politici». La Regione Puglia aveva già imposto l’esenzione del ticket ai cittadini pugliesi con un reddito al di sotto dei 22mila euro l’anno.
Fonte: Terra News

lunedì 17 agosto 2009

Rischia di affogare ad Ancona, i soccorsi arrivano in quad


14 August 2009

Stava in acqua, nel pomeriggio del 13 agosto, con la figlia di 5 anni Fabrizio N., autotrasportatore di 50 anni, quando è stato colto da malore ed è finito con il viso sotto il pelo dell'acqua.

A trarre in salvo la bambina è stata una badante rumena che si è detta "felice di aver salvato un'italiana", mentre a soccorrere l'uomo sono arrivate le ambulanze del 118, in un primo momento. Poi a bordo del quad della Croce Gialla di Falconara è stato portato sul posto un medico rianimatore.

L'uomo, intubato e stabilizzato sul posto, è stato trasportato al nosocomio regionale di Torrette con l'eliambulanza. Le sue condizioni rimangono ancora gravi, ma l'uomo è fuori pericolo di vita.

Di Alberto Bartozzi

Fonte: Ancona Notizie.

Da un "passaggio" a un carabiniere: romeno aiuta ad arrestare un marocchino

14/08/2009

I carabinieri riescono ad arrestare un presunto spacciatore nord africano, che durante un controllo aveva tentato di fuggire scagliando una bicicletta contro gli uomini dell'arma. Decisiva la collaborazione di un romeno che ha caricato un carabiniere sul suo scooter, permettendo di acciuffare il marocchino

Singolare pattuglia mista mercoledì allo stadio.

Un carabiniere è riuscito ad arrestare un presunto spacciatore marocchino, grazie da un cittadino romeno che ha caricato il militare sul suo scooter permettendo di acciuffare il nord africano.

Durante un controllo dei documenti di un gruppo di persone conosciute per essere assuntori di droga, effettuato dal Nucleo Radiomobile di Verona in zona stadio, un marocchino irregolare di 19 anni, ancora prima che gli venisse chiesto il permesso di soggiorno, ha lanciato un pacchetto nel camuzzoni, droga secondo gli uomini dell'Arma, ed ha quindi scagliato la sua due ruote contro uno dei militari, dandosi alla fuga.

Dopo un attimo di concitazione, il collega del carabiniere colpito ha fatto fermare un romeno che passava con uno scooter e ha chiesto un "passaggio".

La collaborazione è stata efficace e ha permesso di arrestare il nord africano che ieri è stato condannato, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ad una pena di sei mesi da scontare in carcere.

Fonte: TGVerona.

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