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giovedì 29 gennaio 2009

Rumeni, Antennacinema dà battaglia ai pregiudizi

COMUNICATO STAMPA

Antennacinema apre il 2009 con sette eventi dedicati alla scoperta del nuovo cinema rumeno e del cinema di Elio Bartolini

Martedì 3 febbraio alle 18.30 IL RESTO DELLA NOTTE di Francesco Munzi e alle 21.00 BOOGIE di Radu Muntean

Rumeni, Antennacinema dà battaglia ai pregiudizi

CONEGLIANO, 23 GEN. – Un popolo che produce film meravigliosi può essere così indistintamente crudele come lo presentano i media? Antennacinema, con 7 eventi dal 3 febbraio al 13 marzo, propone uno sguardo sulla Romania e sui rumeni decisamente controcorrente, lontano dagli stereotipi mediatici, molto più vicino alla realtà.

In un solo anno, dal 1° gennaio 2007 al 1° gennaio 2008, gli immigrati di cittadinanza rumena in Italia sono cresciuti di 283.078 unità: un balzo dell’82,7%. Badanti, collaboratrici domestiche, operai, muratori... Sono dentro le nostre vite, a cui spesso danno un supporto preziosissimo.

Ma cosa conoscono i veneti e i trevigiani di questo popolo, del Paese in cui sono nati, della sua storia? Quanto il giudizio nei suoi confronti è frutto dell’esperienza diretta e quanto invece è un pregiudizio legato agli stereotipi mediatici?

Antennacinema spalanca una finestra sul vissuto di un popolo e di un Paese attraverso una selezione di film del nuovo cinema rumeno, che mostrano senza veli una società in forte trasformazione, ancora in bilico tra povertà e ricchezza, proiettata verso il futuro e alle prese con la sofferta rielaborazione degli anni della dittatura.

«Abbiamo scelto di posare lo sguardo sulla Romania – spiega Massimo Mario, presidente di Antennacinema – per offrire uno strumento culturale in grado di superare le diffidenze e rimuovere le incrostazioni nei confronti di un popolo come quello rumeno. È il tentativo di gettare un po’ di luce sulla vita e sulle vicende quotidiane, è l’invito ad abbattere le barriere e a superare le facili demonizzazioni».

La proposta culturale di Antennacinema ha, dunque, anche una finalità sociale. Riconosciuta e apprezzata dagli stessi rappresentanti delle comunità rumene. «Quella di Antennacinema è un’iniziativa nuova che apprezziamo moltissimo – dice Raluca Lazarovici, presidente dell’associazione MigraMente, che cura la presentazione dei film rumeni – I media possono avvicinare le persone come le possono allontanare. Il lavoro dei media in Italia, in questo momento, è di forte separazione, non di avvicinamento e riconoscimento reciproco tra le diverse comunità. Antennacinema, che ha scelto la strada opposta, è dunque un balsamo su queste ferite».

Sono cinque i film rumeni selezionati, che saranno proiettati su pellicola al multisala Melies: BOOGIE (2008) di Radu Muntean (03/02, ore 21), RYNA (2005) di Ruxandra Zenide (10/02, ore 18.30), COME HO FESTEGGIATO LA FINE DEL MONDO (2006) di Catalin Mitulescu (17/02, ore 21), 4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI (2007) di Cristian Mungiu (24/02, ore 18.30) e A EST DI BUCAREST (2006) di Corneliu Porumboiu (03/03, ore 18.30).

«Quella rumena è una cinematografia che ha una sua storia costellata di autentici capolavori – chiosa Michelangelo Dalto, direttore artistico di Antennacinema – che però soltanto da pochi anni ha varcato i confini del Paese. Esattamente da quando un cinema centripeto, introspettivo, ricco di metafore talvolta difficili da comprendere è diventato, caduta la censura e il regime di Ceausescu, un cinema permeabile alle più audaci invenzioni narrative e stilistiche».

Ad aprire la rassegna, martedì 3 febbraio alle ore 18.30, sarà però un film italiano, IL RESTO DELLA NOTTE (2008) di Francesco Munzi, che offre un ritratto lucido e impietoso dell’odierna società multietnica: da una parte una benestante famiglia del nord d’Italia, dall’altra un campionario di rumeni disgraziati, tra i quali la giovane domestica Maria. La ricerca del vero volto di un popolo e di un Paese che Antennacinema propone agli spettatori parte dunque da qui, dalla nostra esperienza quotidiana di una relazione con l’altro inquinata, il più delle volte, dalla disparità.

Ma la proposta di Antennacinema è volta a scardinare anche i pregiudizi inversi, quelli che i romeni possono avere nei confronti degli italiani, dettati dalla non conoscenza della nostra cultura.

Ecco allora, a completare la rassegna, una selezione di pellicole italiane, abbinate a quelle romene. I film hanno tutti la firma dello sceneggiatore Elio Bartolini, originario di Conegliano ed emigrato a Roma per realizzare la sua vocazione. Una figura di scrittore, saggista, autore di teatro oltre che di cinema, tutta da scoprire. Pochi sanno, ad esempio, che tre grandi film di Michelangelo Antonioni - IL GRIDO (1957), L’AVVENTURA (1959) e L’ECLISSE (1962) - qualcosa devono anche alla sua esuberante creatività. Antennacinema li ripropone tutti e tre, assieme a LA BELLEZZA DI IPPOLITA (1962) con una Gina Lollobrigida in forma smagliante e a L’ALTRO DIO (1975), ambientato tra Mestre e Marghera e diretto dallo stesso Bartolini.

E proprio alla riscoperta della sua opera, è dedicato l’incontro con Carlo Montanaro “Bartolini, un coneglianese a Roma” il 13 marzo (ore 18, presso la Sala della Dama Castellana).

Antennacinema 2009 propone anche – in continuità con le iniziative già dedicate al mondo della scuola - un appuntamento, martedì 10 marzo, che vedrà Manlio Piva, autore de Il coccodrillo luminoso e altre storie, applicare dal vivo nuovi strumenti di analisi a un testo premiato dall’Oscar: EFFETTO NOTTE (1973) di Francois Truffaut.

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Antennacinema è organizzata dal Comitato Incontri di Cinema e Televisione e sostenuta dal Comune di Conegliano, dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto. È realizzata in collaborazione con La Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Roma, La Cineteca di Bologna, L’Archivio Carlo Montanaro di Venezia, MigraMente – Centro per il dialogo interculturale, Padova

il Centro Servizi per lo Spettacolo, Reteventi.

La finanziano numerosi sponsor privati: Castagner, Carron, Tonon, General Beton, Grafiche Battivelli, Door&Associati. Multisala Méliès

L’ingresso a tutti gli eventi di Antennacinema è libero e gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito www.antennacinema.it.

Per ogni informazione: telefonare allo 0438 651531 o al 346 7640966, o scrivere a: comitatoac@email.it

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Il programma

Martedì 3 febbraio
Multisala Méliès

ore 18.30
SGUARDI INCROCIATI FRA ITALIA E ROMANIA
IL RESTO DELLA NOTTE ( 2008, 100’ )
di Francesco Munzi

Racconto lucido e impietoso, senza compiacimenti,della odierna società multietnica.Da una parte un estratto della buona borghesia del Nord d’Italia, rappresentata da una famiglia ricca e al di sopra di ogni sospetto. Dall’altra un campionario di rumeni disgraziati,una dei quali Maria,giovane domestica interpretata dalla bravissima Laura Vasiliu di 4 mesi,3 settimane,2 giorni, si paleserà essere la causa ( involontaria ? ) di una rapina che finisce in tragedia.

ore 21.00
CINEMA DELLA ROMANIA
BOOGIE ( ib.,2008,103’)di Radu Muntean

Bogdan, detto “Boogie”, è in vacanza con moglie e figlio sul Mar Nero. E’ il primo maggio,l’acqua è fredda e il divertimento latita.Quando incontra due suoi ex compagni di scuola, Bogdan decide di trascorrere tutta la serata con loro provocando il risentimento della moglie. La lite è inevitabile… Un altro piccolo specchio ove guardare la nascita di una nazione con un ottimo cast composto tra gli altri da Dragos Bucur (Un’altra giovinezza di Francis Ford Coppola ) e da Anamaria Marinca (4 mesi, 3 settimane,2 giorni di Cristian Mungiu).

Lingua originale con sottotitoli in italiano.


Martedì 10 febbraio
Multisala Méliès

ore 18.30
CINEMA DELLA ROMANIA
RYNA ( ib.,2005,94’ ) di Ruxandra Zenide

Ryna è una adolescente cresciuta come un maschio da un padre dispotico che avrebbe voluto un figlio in una piccola comunità sul delta del Danubio che oscilla tra vecchie tradizioni e nuove aspirazioni materiali. Ryna, il film,è un racconto sulle relazioni familiari esasperate ma anche sulla indigenza, sulla repressione sociale e sull’abuso di potere nascosto tra le pieghe di una falsa libertà.

Lingua originale con sottotitoli in italiano.

ore 21.00
CINEMA DELL’ITALIA – OMAGGIO A ELIO BARTOLINI
IL GRIDO ( 1957,116’ )
di Michelangelo Antonioni
versione originale restaurata dalla Cineteca Nazionale

Aldo – operaio in uno zuccherificio - vive con Irma e con la bambina nata dalla loro relazione. Abbandonato dall’amante per un altro uomo più giovane, si mette in viaggio lungo le strade della pianura padana per cercare un lavoro e altri rapporti sentimentali. Deluso e respinto ancora una volta da Irma,Aldo sale sulla ciminiera e si getta nel vuoto.

Martedì 17 febbraio
Multisala Méliès

ore 18.30
CINEMA DELL’ITALIA – OMAGGIO A ELIO BARTOLINI
L’AVVENTURA ( 1959,140’ )
di Michelangelo Antonioni
versione originale restaurata dalla Cineteca Nazionale

“Oggi viviamo in un periodo di estrema instabilità. Instabilità politica,morale,sociale,fisica addirittura,dove la fisica diventa addirittura metafisica. Il mondo è instabile fuori e dentro di noi. Questa instabilità influenza la nostra psicologia, i nostri sentimenti…Il mio film non è una denuncia o una predica, è un racconto per immagini,dove io mi auguro sia possibile cogliere il modo in cui oggi si sbagliano i sentimenti”.( M.Antonioni,1959 )

ore 21.00
CINEMA DELLA ROMANIA
COME HO FESTEGGIATO LA FINE DEL MONDO (CUM MI-AM PETRECUT SFARSITUL LUMII, 2006, 105’ ) di Catalin Mitulescu

La diciassettenne Eva viene cacciata da scuola per aver travolto del tutto incidentalmente un busto di Ceausescu.Il fratello più piccolo si convince che ci sia proprio il presidente comunista dietro l’allontanamento della sorella. E mentre Eva, insofferente verso il sistema e verso la famiglia, pensa a una fuga oltre cortina, il fratellino progetta un piano per uccidere il dittatore. Ma siamo nel 1989 e presto arriverà la rivoluzione che cambierà la vita a tutti i romeni.

Lingua originale con sottotitoli in italiano.

Martedì 24 febbraio
Multisala Méliès

ore 18.30
CINEMA DELLA ROMANIA
4 MESI,3 SETTIMANE,2 GIORNI ( 4 LUNI, 3 SAPTAMANI SI 2 ZILE,2007, 113’)
di Cristian Mungiu

“Ogni donna in Romania, anche mia madre,ha avuto almeno un’esperienza di aborto illegale. Durante la dittatura gli anticoncezionali erano proibiti,l’aborto era l’unico sistema di controllo delle nascite. Ma 4 mesi,3 settimane,2 giorni va oltre, ci dice cosa significa avere il dittatore dentro la tua vita, nella tua cucina, nel tuo letto,che ti dice come fare l’amore, cosa desiderare. E come questo ti fa ammalare. Stiamo ancora cercando di guarire”. ( C.Mitulescu )

ore 21.00
CINEMA DELL’ITALIA – OMAGGIO A ELIO BARTOLINI
L’ECLISSE ( 1962, 125’ )
di Michelangelo Antonioni
versione originale restaurata dalla Cineteca Nazionale

Terza variazione, dopo L’avventura e La Notte, sul tema della inadeguatezza dei sentimenti e ulteriore capitolo sull’evoluzione del personaggio femminile. La donna non solo è diventata l’osservatorio più avanzato dal quale guardare al futuro dell’uomo, alla sua capacità di essere in sintonia con le trasformazioni sociali, tecnologiche e forse fisiche del mondo ma è diventata anche la portatrice di un’acutissima sensibilità estetica.

Martedì 3 marzo
Multisala Méliès

ore 18.30
CINEMA DELLA ROMANIA
A EST DI BUCAREST ( A FOST SAU N-A FOST ? 2006,89’ )
di Corneliu Porumboiu

Che cosa è successo veramente a Bucarest il 22 dicembre 1989 ? E’ la domanda posta agli autorevoli ospiti di un dibattito televisivo sedici anni dopo. E in particolare la gente è scesa a manifestare quel giorno prima o dopo le 12.08 ? Dettaglio non trascurabile perché se è scesa prima si può parlare di rivoluzione,se è scesa dopo di un saluto al dittatore. Un film dagli effetti comici che è anche una piccola lezione sulle conseguenze del revisionismo.

Lingua originale con sottotitoli in italiano.

ore 21.00
CINEMA DELL’ITALIA – OMAGGIO A ELIO BARTOLINI
LA BELLEZZA DI IPPOLITA ( 1962, 90’ )
di Giancarlo Zagni

Luca, un benzinaio ( Enrico Maria Salerno )sposa la ballerina d’avanspettacolo Ippolita( Gina Lollobrigida ),una ragazza cui piace lasciarsi corteggiare. Lui è gelosissimo e per farle dispetto la tradisce; lei minaccia di rendergli pan per focaccia.
I due riprendono la vita coniugale ma Luca non riuscirà a sapere se Ippolita gli è stata davvero infedele. Dal fortunato e omonimo romanzo di Bartolini, il film segna il ritorno della Lollo in Italia dopo la parentesi hollywoodiana.

Martedì 10 marzo
Multisala Méliès

ore 18.30
CINEMA DELL’ITALIA – OMAGGIO A ELIO BARTOLINI
L’ALTRO DIO ( 1975,95’ ) di Elio Bartolini

La famiglia Corsin è apparentemente una famiglia unita. In realtà ciascuno vive in un suo banale mondo che appare in netta evidenza quando Rita – rimasta da sola a reggere il tutto dopo la morte della madre – entra in fabbrica e lentamente passa dall’uno all’altro dei suoi accompagnatori interessati soltanto al rapporto
Erotico. Il film, incentrato sullo sgretolarsi di una famiglia
degli anni settanta, è ambientato nel livido paesaggio tra Mestre e Marghera.

ore 21.00
IL CINEMA A SCUOLA,LA SCUOLA AL CINEMA
Presentazione alla presenza dell’autore di
IL COCCODRILLO LUMINOSO E ALTRE STORIE
Teoria e pratica dell’audiovisivo a scuola
di Manlio Piva
a seguire proiezione di
EFFETTO NOTTE
( LA NUIT AMERICAINE,1973,115’)
di Francois Truffaut

A Nizza il regista Ferrand gira Vi presento Pamela, una storia d’amore che coinvolge una donna, un uomo e il figlio di quest’ultimo. Durante le riprese, però,i componenti del cast e della troupe devono affrontare problemi personali, e per il regista la lavorazione sembra sempre più un viaggio pieno di insidie. Un film nel film che riesce a trasmettere allo spettatore il senso più vero del cinema, la sua forza, la sua vitalità.

Venerdì 13 marzo
Sala Grande dell’Associazione Dama Castellana
ore 18.00
BARTOLINI, UN CONEGLIANESE A ROMA
incontro con Carlo Montanaro

Un ritratto di Elio Bartolini,saggista,scrittore e autore teatrale che dal 1957 si dedica al cinema e sceneggia tre film chiave di Michelangelo Antonioni.Con la presentazione dell’ultima intervista a Bartolini a cura di Davide De Lucca

Romania/ Castello di Dracula diventerà museo privato

Gli Asburgo decidono di non venderlo più

Roma, 28 gen. (Apcom-Nuova Europa) - Il Castello di Dracula fa parlare di nuovo di sé. Non per avvistamenti del dentuto e temuto inquilino, figlio delle fantasie di Bram Stocker, ma per le notizie sul suo futuro. Il legittimo proprietario, Dominic d'Asburgo, infatti, ha dichiarato di volersi prendere cura direttamente del castello di Bran che sente "come casa propria" ed è pronto ad aprirlo al pubblico come museo privato. Dopo il tira e molla con lo stato romeno per una possibile vendita questo sembra il capitolo finale.
Secondo il nobile, nipote della regina Maria e figlio della principessa Ileana, trasformare la residenza in un museo privato è la migliore soluzione. Accantonata quindi l'idea di farne un parco tematico o di venderlo all'asta al miglior offerente. Dominic non ha ricevuto offerte abbastanza interessanti, alcune volte "ridicole" e provenienti da offerenti poco attendibili. Quindi dal 18 maggio in poi, sarà proprio la famiglia Asburgo ad occuparsene, ha chiarito il nobile che è arrivato in Romania oggi insieme alle sorelle Maria Maddalena di Holzhausen e Elisabeth di Sandhofer.
Dominic incontrerà i rappresentanti del governo romeno e le autorità di Bran per discutere del passaggio di proprietà. La struttura risalente al 1377 è stata restituita ai legittimi proprietari nel 2006, ma il ministero della Cultura ne ha detenuto la gestione per sé fino al 18 maggio di quest'anno. Il castello, famoso per le sue leggende e per la sua storia, secondo il discendente degli Asburgo "non ha prezzo" ed è tra tutte le proprietà di famiglia quella che considera "la casa di quando era bambino". Nel Castello Dominic ha vissuto alcune stagioni fino all'età di 10 anni.
Non è previsto, però, che in questa casa dei ricordi Dominic si trasferisca per vivere. Il nobile ha precisato che intende spendere il tempo necessario per occuparsi del Castello, ma non stabilirsi in Transilvania. "Mi sento a casa in Romania. Ho vissuto in molti posti, ma sarebbe difficile per me trasferirmi qui adesso", ha dichiarato aggiungendo che l'area in cui sorge il castello deve essere preservata. Intanto Dominic si fermerà fino al 2 febbraio e domani stesso andrà in visita a Bran per controllare lo stato della sua proprietà.
Conosciuto con il nome di castello di Dracula, il castello Bran è stato eretto nel 1377 su ordine di Carlo Roberto d'Angiò come punto doganale e baluardo per difendere la città di Brasov. Nel 1920 il castello fu regalato dalla municipalità alla regina Maria che ne fece la sua residenza prediletta. E' appartenuto alla famiglia Asburgo fino a quando 60 anni fa i nobili furono costretti a lasciare la Romania con l'avvento del regime comunista.
Anche se in realtà non ci sono dati che possano collegare il castello di Bran al nome del principe Vlad Tepes l'impalatore, il personaggio storico che ispirò Stoker nella creazione del leggendario conte Dracula, l'immaginario collettivo continua a vedere nel castello la residenza del vampiro.

Fonte: Virgilio News.

Bologna: partecipazione al voto dei cittadini comunitari

Bologna - In merito alla partecipazione al voto amministrativo dei cittadini comunitari, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato due ordini del giorno, presentati dal consigliere Leonardo Barcelò Lizana.

Nel primo, dopo la premessa, si "invitano i Parlamentari eletti in Emilia-Romagna ad impegnarsi nelle sedi competenti affinchè l'iscrizione ai registri elettorali dei cittadini comunitari avvenga in modo automatico all'atto della concessione della loro residenza in una città italiana, così come succede in altri Paesi europei, facilitando in questa maniera l'esercizio del loro diritto al voto ed agevolando la loro partecipazione alle scelte politico - amministrative del nostro Paese".

Nel secondo, sottoscritto dalla consigliera Siriana Suprani, "si invita l'Amministrazione comunale ad adottare tutte le misure necessarie per incentivare la partecipazione al voto amministrativo dei cittadini comunitari attraverso un' azione istituzionale di facilitazione alle iscrizione ai registri elettorali preceduta da una campagna di diffusa informazione rispetto all'esercizio di tale diritto elettorale (anche mediante inserimento informatico nel sito del Comune, la pubblicizzazione nelle sedi dei Quartieri, nei mezzi pubblici e in ogni altro luogo idoneo allo scopo)".

I due ordini del giorno sono stati approvati con 20 voti favorevoli (PD; SD; Verdi; Società civile e Misto) e 6 contrari (FI-PDL; AN-PDL). Il primo odg ha avuto anche il voto di astensione della consigliera Noè (LtB).

Fonte: Bologna 2000.

Cittadini Ue: come votare alle Europee

Entro il 9 marzo l’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte. Il modulo per la domanda

Roma – 27 gennaio 2009 - Le elezioni europee sono fissate per il 6 e il 7 giugno prossimi, ma i cittadini comunitari che vivono in Italia hanno poco più di un mese per decidere se vogliono andare alle urne qui, nel Comune di residenza.
I romeni, i polacchi, i tedeschi, i bulgari, i francesi e tutti gli altri cittadini comunitari possono votare alle Europee in Italia (oltre che alle amministrative) a patto che si iscrivano in una lista elettorale aggiunta preso il Comune di residenza entro il novantesimo giorno antecedente al voto. Il termine scade quindi il 9 marzo 2009.
Chi si è già iscritto negli anni passati, non deve presentare una nuova domanda, e anche chi era iscritto in un Comune e poi ha cambiato residenza non deve fare nulla, dal momento che viene iscritto d’ufficio anche nella lista aggiunta del Comune in cui si è trasferito. Per chi deve chiedere per la prima volata l’iscrizione, il ministero dell’interno ha però pubblicato modulo per la domanda e istruzioni.
La domanda, indirizzata al sindaco, va presentata di persona o spedita al Comune per raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in quest’ultimo caso bisogna allegare una fotocopia del documento di identità. Una volta iscritti nella lista, si riceverà la tessera elettorale con l’indicazione del seggio in cui andare a votare.
Naturalmente, è vietato il doppio voto. Chi si iscrive nella lista aggiunta può votare solo in Italia, scegliendo tra i candidati al Parlamento europeo di questa circoscrizione, e non può scegliere tra i candidati nel suo Paese di origine.
Il Viminale ha invitato i Comuni a informare il più possibile i residenti comunitari e ha allegato allo schema di domanda anche una bozza di manifesto e una lettera in quattro lingue che andrebbe spedita a tutti gli aventi diritto. Quanti la riceveranno?
Scarica
Min. dell’Interno. Circolare n. 2 del 22 gennaio 2009 “Esercizio del diritto di voto per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia da parte dei cittadini dell’Unione europea residenti in Italia”
Modulo per la domandaLettera per gli elettoriManifesto informativo
Elvio Pasca

Fonte: Stranieri in Italia

Impozitul pentru menajere, redus


Autor: Cristian Gaita
Data: 28 ian 2009

Statul italian a decis de curând să introducă o serie de facilităţi fiscale pentru angajarea unei „femei în casă“. Această măsură îşi propune să ajute în special emigrantele să obţină contracte legale. Măsura priveşte foarte multe compatrioate care lucrează în acest domeniu.

Majoritatea menajerelor din casele italienilor sunt est-europence
Foto: Elena Halcu

Angajarea unei menajere sau a unei bone cu acte în regulă aduce un dublu beneficiu familiei care decide să apeleze la serviciile acesteia.

În primul rând, angajatorului îi este rambursată o valoare echivalentă cu 19% din impozitele plătite de acesta în anul anterior, până la un maxim de 1549,37 euro.

A doua reducere vizează direct taxele legate de salariu, plătite statului în fiecare lună. Astfel, măsura adoptată de către statul italian, prin intermediul instituţiei Agenzia delle Entrate, aduce al doilea beneficiu financiar direct, scutind părţile implicate de 19% din taxa pe salariu, până la o sumă maximă de 2100 de euro.

Meserie practicată „la negru”

Pentru a se bucura şi de această scutire, familia în care menajera îşi desfăşoară activitatea este nevoită să îndeplinească două condiţii fundamentale: să posede un venit anual mai mic de 40.000 de euro, iar persoana care se află în grija directă a menajerei să sufere de o dizabilitate severă.

Înainte de 2007, existau foarte multe menajere românce în Italia care erau în situaţia de a îşi plăti singure impozitele, pentru a avea un contract de muncă în regulă. Ele erau forţate să accepte această condiţie umilitoare din cauza faptului că fără contract de muncă nu puteau rămâne legal pe teritoriul Italiei.

Cunoscând situaţia, patronii italieni le puneau în faţa alegerii: ori îşi plăteau singure impozitele pentru contract, ori lucrau la negru sau deloc. În prezent, datorită liberei circulaţii a cetăţenilor în UE, româncele au posibilitatea de a-îşi cere drepturile, refuzând şantajul.

Peste 90% dintre menajere lucrează în nordul Italiei, unde nivelul de trai este mai ridicat şi salariile sunt mai mari. În prezent, salariul unei femei care îngrijeşte un bătrân este cuprins între 800 şi 1300 euro, în funcţie de oraşul în care aceasta lucrează.

800 de euro este salariul minim în Italia plătit unei menajere sau unei bone.

Sursa: Adevarul.

Romanii, victimele unui linsaj mediatic regizat in Italia?


Romanii, victimele unui linsaj mediatic regizat in Italia? Interventie in direct la Rai Tre a corespondentei HotNews.ro in Italia
de Ionut Baias HotNews.ro
Miercuri, 28 ianuarie 2009, Revista Presei Radio TV

Miruna Cajvaneanu, corespondent HotNews.ro in Italia
Foto: Rai 3

Miruna Cajvaneanu, corespondenta HotNews.ro in Italia,a participat miercuri, 28 ianuarie, in direct pe Rai Tre, la o dezbatere televizata pe tema recentelor evenimente legate de violul de la Guidonia, pentru care au fost arestati 6 cetateni romani. Emisiunea "Cominciamo Bene- Attualità" a fost centrata pe o dezbatere "face-to-face" de circa 25 de minute intre corespondenta Hotnews.ro si Massimo Martinelli, jurnalist de cronica judiciara la cotidianul Il Messaggero. Dezbaterea a avut cateva momente cu caracter polemic, luand in considerare si gradul de ostilitate mediatica la care a fost si este supusa comunitatea de romani din Italia.


"Romanii din Italia sunt primii care cer pedepse severe pentru cei care comit acte bestiale precum violenta de la Guidonia. Dar, in acelasi timp, nu trebuie sa fie culpabilizat un popor intreg pentru delictele comise de cativa din reprezentantii sai. Violenta si criminalitatea trebuie judecate ca atare, sever, fara a considera etnia sau cetatenia celui care comite infractiunea", a declarat Miruna Cajvaneanu.

In cursul emisiunii, corespondenta HotNews.ro a prezentat pentru prima data publicului o serie de date inedite si surprinzatoare legate de gradul de infractionalitate a romanilor in Peninsula. Datele au fost elaborate pornind de la statisticile furnizate de Istat- Institutul italian de Statistica, Caritas- Idos si de catre Ministerul de Justitie italian. Din analiza comparata a gradului de infractionalitate pe 5 categorii etnice de imigranti in Italia, rezulta ca romanii sunt pe ultimul loc ca procentaj de detinuti raportat la numarul total de rezidenti – 2.828 de detinuti romani la o populatie imigrata de peste 1.016.000 de rezidenti, adica 0, 27%.

Astfel, desi romanii sunt prezentati de catre o parte din mass media italiana drept un factor determinant al cresterii criminalitatii in Italia, datele releva faptul ca alte patru comunitati de straini imigrate in Italia prezinta un grad major de infractionalitate. Printre ei, pe primele locuri, se situeaza comunitatile de algerieni, tunisieni si marocani.

"Asistam, in Italia, la o campanie mediatica impotriva romanilor, noi ziaristii, fiind primii care ar trebui sa respectam principii deontologice de baza ale profesiei noastre, cum ar fi principiul de prezumtie a nevinovatiei sau separarea faptelor de opinii", a precizat in cursul emisiunii Miruna Cajvaneanu, cu referire directa chiar la prima pagina a editiei de azi a cotidianului Il Messaggero, care vorbeste cu titlu de o schioapa despre "turma de romani care a violat-o pe tanara de la Guidonia".

Massimo Martinelli a replicat, aparand dreptul de cronica al ziarului: "O crima de asemenea dimensiuni este de prima pagina, mai ales pentru noi, un cotidian centrat pe problemele capitalei. Cat despre prezumtia de nevinovatie, de ce sa nu zicem ca sunt vinovati, daca unul dintre ei a marturisit deja politiei?"

"Si totusi, nu ne putem pronunta pana cand justitia nu pronunta o sentinta definitiva si irevocabila. Presa din Italia nu a prezentat nici pe departe cu aceeasi amploare cazul unui alt conational de-al nostru, Mihai Ceghe, care a salvat, in mod eroic, un pensionar italian, in timpul inundatiilor de acum o luna", a precizat Miruna Cajvaneanu.

Corespondenta Hotnews.ro a facut un apel catre ziaristii din Peninsula sa devina mai responsabili atunci cand trateaza chestiuni sensibile care pot da nastere la sentimente de ura rasiala si instigare, cum de altfel s-au si inregistrat la Guidonia imediat dupa arestarea romanilor, "un eveniment mediatic care pare a fi fost regizat pentru a asista la un linsaj in direct". Aspectele pozitive ale prezentei romanilor in Italia nu sunt aproape deloc mediatizate, a concluzionat moderatoarea emisiunii, Elsa di Gati, cu referire directa, in primul rand, la aportul conationalilor nostri la economia italiana.

Miruna Cajvaneanu traieste in Italia de 10 ani, a absolvit la Roma Facultatea de stiinte politice la Universitatea La Sapienza, cu specializarea Relatii Internationale. Este co-autoarea studiului Romania – imigratie si munca in Italia, editat de Institulul de cercetare IDOS si Caritas Italia. Este colaborator al ziarului Gazeta Romaneasca, saptamanal al romanilor din Italia.
In attach datele statistice cu privire la gradul de criminalitate a diferitelor etnii
Clasament – procentajul strainilor aflati in inchisorile din Italia raportat la numarul de rezidenti- primele 5 etnii

(Sursa: Elaborare furnizata de Partidul Romanilor din Italia, facuta pornind de la statistici Caritas, Istat (Institutul de Statistica din Italia) si Ministerul de Justitie italian- 2008)

1- Comunitatea algeriana: 22.672 rezidenti/detinuti algerieni: 1.095, adica 4,829%

2- Comunitatea tunisiana 93.601 rezidenti /detinuti tunisieni: 2.261 adica 2,415%

3- Comunitatea marocana 366.000 rezidenti/detinuti marocani: 4.495 adica 1,228%

4- Comunitatea albaneza 402.000 rezidenti/detinuti albanezi 2.484: adica 0,617

5- Comunitatea romaneasca 1.016.000 rezidenti/detinuti romani: 2.828 adica 0,278%

Sursa: HotNews.ro

Min. Esteri Romeno: "criminalità non ha cittadinanza"

Diaconescu ha chiamato il capo della diplomazia Frattini

Roma, 29 gen. (Apcom-Nuova Europa) - Il governo romeno è profondamente dispiaciuto per i fatti di Guidonia, conferma la volontà di collaborare con l'Italia, ma sottolinea che "la criminalità non ha una cittadinanza e un popolo non può essere criminalizzato per gli atti di un piccolo numero di cittadini che non rispettano la legge e hanno un comportamento non civilizzato". Questo il messaggio espresso dal capo della diplomazia romena Cristian Diaconescu al ministro Franco Frattini dopo lo stupro di Guidonia. Ieri sera i due ministri hanno parlato al telefono e oggi il dicastero romeno ha fatto circolare una nota sul colloquio.
Diaconescu, riferisce il comunicato, ha espresso preoccupazione per quanto accaduto, ma anche per eventuali conseguenze sulla comunità romena. "Siamo dispiaciuti per tutto quello che è successo a Guidonia e siamo preoccupati che questa situazione possa danneggiare l' intera comunità romena d'Italia - detto il ministro romeno - Continueremo il dialogo e la cooperazione tra Romania e l'Italia affinchè questa situazione non porti a sviluppi indesiderabili per i due Stati".
Inoltre, continua la nota, il ministro romeno ha sottolineato che "la criminalità non ha una cittadinanza, e un popolo non può essere criminalizzato per gli atti di un piccolo numero di cittadini che non rispettano la legge e hanno un comportamento non civilizzato." Diaconescu ha confermato che la Romania continuerà a collaborare strettamente con l'Italia "per dare il sostegno alla lotta alla criminalità che può danneggiare i cittadini italiani e romeni".
La Farnesina ieri sera ha fatto sapere che il ministro Frattini è stato contattato dal collega di Bucarest, che gli ha espresso costernazione per quanto accaduto a Guidonia.

Fonte: Virgilio News.

Appello ai mass media: basta seminare odio etnico


Roma, 29 gennaio 2009

Comunicato stampa
SALTA NEGOZIO ROMENO A GUIDONIA
Appello ai mass media: basta seminare odio etnico


Lo stupro è un reato odioso e và condannato a prescindere dalla nazionalità del reo, non si può informare dipingendo lo stupratore italiano come "un bravo ragazzo che ha sbagliato" e lo stupratore straniero come "il barbaro invasore".
In relazione all'esplosione che stanotte ha danneggiato un negozio romeno a Villalba di Guidonia, il Presidente del Partito Identità Romena Avv. Giancarlo Germani dichiara: "I mass media italiani devono cessare di avvelenare i pozzi della civile convivenza fornendo informazione distorta e soffiando sul fuoco della intolleranza etnica. Così si minano i principi di quella società multietnica alla quale l'Italia è ormai irreversibilmente avviata."
Su 1.1016.000 romeni presenti in Italia i detenuti romeni sono 2228, pari allo 0,278% una percentuale molto bassa ed inversamente proporzionata all'allarmismo con il quale i mass media pongono in evidenza il fenomeno della criminalità romena.
L'attentato di Villalba di Guidonia di stanotte è un segnale grave e da non sottovalutare perché anche in questo caso si colpiscono degli innocenti senza alcuna colpa, se non quella di avere una certa nazionalità.

Partito Identità Romena - Segreteria Nazionale
Unione Associazioni Romene di Roma

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Roma, 27 gennaio 2009

Stupro di Guidonia
Partito Identità Romena: "pena esemplare ma non condannate un intero popolo”


“Se sono colpevoli che paghino e subito”, dichiara il Segretario Nazionale del PIR, Mihai Muntean, “ma non si può condannare un intero popolo" come giustamente evidenziato dal Sindaco Alemanno che ha definito "un errore pensare che tutti i romeni commettano reati."
Il Partito dei Romeni d'Italia - Identità Romena, preso atto dell'arresto da parte dei Carabinieri di Frascati di quattro cittadini romeni accusati di stupro e rapina chiede che gli stessi vengano giudicati dal Giudice preposto e non dai mass media che tendono a trasformare la responsabilità penale che in Italia è personale, in responsabilità etnica.
Siamo i primi a chiedere una condanna ed una pena esemplare per i colpevoli dello stupro di Guidonia, ma chiediamo anche un processo regolare, in Tribunale che ne accerti le relative responsabilità, così come per tutti i colpevoli di questo odioso e vile reato che offende le donne e la società.

Partito Identità Romena
Il Segretariato Nazionale

Alemanno: "Punire i colpevoli, ma non colpevolizzare i romeni"


Reazioni soddisfatte dopo il fermo del gruppo dei presunti stupratori di Guidonia
Gasparri: "La magistratura non metta ostacoli". Zingaretti: "L'emergenza resta"
di Gianni Alemanno

ROMA - Soddisfazione per gli arresti. Pugno duro con i colpevoli, ma nessuna caccia al romeno. La notizia dell'arresto del gruppo dei presunti stupratori di Guidonia, viene accolta con soddisfazione dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Lui, finito sotto accusa per la questione sicurezza nella Capitale, parla "di un successo del grande sforzo messo in atto dalle forze dell'ordine" e di un fatto importante che deve indicare "la strada per garantire la certezza della pena". Ma, davanti alle aggressioni razziste ai danni di alcuni immigrati, il sindaco di Roma invita a non fare di tutt'erba un fascio: "Non commettiamo l'errore di generalizzare e pensare che tutti i romeni commettono questi reati. Le colpe e gli errori di un singolo non vanno generalizzati su interi popoli e intere comunita'. Farlo sarebbe un errore culturale'. Sono in molti gli esponenti politici, di maggioranza e opposizione, che plaudono al lavoro delle forze dell'ordine. "Questi arresti restituiscono fiducia in un momento difficile per la sicurezza nella Capitale e nella sua area metropolitana" dice il presidente della Provincia Piero Marrazzo. "Non spegniamo i riflettori sull'emergenza violenza e degrado solo perché hanno catturato i colpevoli" dice il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. "La celerità con cui gli autori dello stupro di Guidonia sono stati assicurati alla giustizia è l'ennesima dimostrazione del valore delle nostre forze dell' ordine" afferma il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. Ma c'è anche chi sposta l'attenzione sul ruolo della magistratura. "Bisogna fare giustizia, accertare la verita' e punire con pene esemplari gli autori di un crimine cosi' brutale - dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - Ci auguriamo he questa volta la magistratura non ostacoli il lavoro delle forze dell'ordine". Duro anche il giudizio di Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato: "Non si sogni qualche magistrato di concedere gli arresti domiciliari, sconti di pena o quant'altro. Decisioni del genere sarebbero inaccettabili".
(27 gennaio 2009)
Fonte: La Repubblica

mercoledì 28 gennaio 2009

Romania: "Menu di crisi" a ristorante aumenta i clienti

BUCAREST, 27 GEN - La proprietaria di un ristorante di Targu Mures (Romania centrale), a rischio di fallimento per la crisi economica, ha ridato slancio agli affari offrendo ai suoi clienti un 'menu' di crisi'. ''Ho voluto fare qualcosa di divertente e che puo' attrarre la gente, che vede come i miei prezzi siano in sintonia con quello che dicono ogni giorno i media'' ha spiegato all'agenzia Agerpres la proprietaria Maria Moldovan. Il menu del giorno, che include zuppe, spezzatini e insalate, costa dieci lei (2,5 euro), dimezzato rispetto ai 20 in origine. ''Se normalmente lo spezzatino di maiale costa 12-13 lei (tre euro), nel menu di crisi l'abbiamo abbassato a cinque, con un contorno di tre-quattro lei'', racconta Maria. ''C'e' chi scherza dicendo che, se con la crisi si mangia cosi' bene, allora forse la situazione non e' cosi' drammatica'', aggiunge la proprietaria, felice di avere aumentato col 'menu di crisi' del 15% il numero dei clienti. Molti ordinano anche altri piatti a prezzi normali. ''Non so quanto tempo ce la faro' con questi prezzi - ha concluso - ma tutto sommato al momento va bene cosi'''.
Fonte: Ansa International

martedì 27 gennaio 2009

Ziua Memoriei pentru victimele Holocaustului

27.01.2009
Astazi, incepand cu orele 18.00, la Muzeul Literaturii Romane din Iasi, la Galeriile Pod-Pogor, la initiativa Lectoratului de Italiana din cadrul Universitatii Al. I. Cuza, are loc "Ziua Memoriei-in amintirea victimelor Holocaustului si a tuturor celor care au suferit deportari, inchisoare sau moarte".

Evenimentul este organizat in colaborare cu Societatea Culturala "Junimea 90", respectiv cu Facultatea de Litere a Universitatii Cuza. Rememorarea Holocaustului se va realiza si prin extrase citite din romanul "Mai este oare acesta un om", de autorul italian Primo Levi. Vor cita pasaje din cartea autorului, printre altii, Laura Drumea, Eliza Lupu, Teodora Buhnila sau Andreea Tofan. Coordonatorul artistic al intregii manifestari este italianul Luciano D'Amico, iar moderatorii sunt lectorii Carmen Ioviero alaturi de Mirela Aioanei. Actiunea de astazi se doreste un moment de reamintire si de comemorare a marii drame suferite de poporul evreu atat in Romania, cat si la nivel global, in perioada celui de-al Doilea Razboi Mondial si a procesului de exterminare nazist a evreilor ce este cunoscut in istorie ca Holocaust.
Sursa: Presa Online

"Flori in amintirea celor plecati"
Oras al amintirilor Focsani
Te mai zaresc prin pulvere de ani
Te ascult in mine, susur fara glas
Parfumul vechi e tot ce-a ramas

Te -am cautat prin ceata catre zori
E ingropat trecutul sub ninsori
Copilaria -mi caut pe noptat
Acelasi e doar cerul instelat

Incolo nu e mai nimic de atunci
Oras supus nedreptelor porunci !
Iar strazile pe care -am ratacit
M-au chemat , dar nu le-am gasit
Si casele prin care am trecut
Le-au prefacut stapanii noi, in lut
Ca-n locul lor sa nalte cenusii
Egale cuburi, gemene cutii

Oras supus nedreptelor porunci
Dar unde-ti sunt gradinele de atunci ?
Si cei cu care am copilarit
Spre care zari , tacut, s-au risipit ?

Un cetatean doar am intalnit pe drum,
Invaluit in ani ca intr-un fum
Am mers cu el alaturi si am tacut
Nu l-am stiut si nu m-a cunoscut

Oras al inoptarilor, Focsani
Pierdut in zarea zecilor de ani...
Atat din cei pe care i-am iubit,
La marginea de nord au poposit...

Ramai cu oameni noi, cu noi zidiri
Oras strain si plin de amintiri.
Farmacist Avram Bergher
Sursa: Istoria evreilor din Focsani

Cinema: Mar Nero di Federico Bondi, Dall’Arno al Danubio un piccolo ritratto privato


Gemma è una donna anziana, rimasta vedova, il figlio si è trasferito con la moglie in una grande casa in collina. Dal figlio un posto per Gemma ci sarebbe, ma lei non si rassegna ad abbandonare il suo appartamento, il suo guscio di ricordi, custodito immutato negli anni. L’unica soluzione è affiancarle una badante, che vegli sulle sue difficoltà logistiche.

Angela è una giovane rumena, giunta in Italia per mettere da parte un po’ di soldi per poi tornare dal marito in Romania e crescere un figlio. Alla periferia di Firenze, le due donne convivono, l’una ostinatamente, l’altra determinatamente.

Pian piano il rapporto tra le due si snoda in una dimensione privata, e i toni da distaccati divengono intimi. Gemma e Angela si ritrovano, imprevedibilmente, complici, in una avventura umana idilliaca, fatta di tante affinità. Mar nero si colloca in un arco temporale tra la fine dell’estate 2006 e l’inizio del 2007, in concomitanza con l’ingresso della Romania nella Comunità Europea; ma questo trapasso storico è trattato ai margini della storia. Al centro ci sono queste due generazioni, che potremmo definire una nonna e una nipote, che si affacciano sui ricordi e sul futuro. Gemma rivede nei racconti di Angela, l’Italia della sua giovinezza, il calore della sua famiglia, un futuro per cui lottare; il mondo rumeno di cui parla la giovane assomiglia per tanti aspetti all’Italia degli anni Cinquanta.

Il giovane regista fiorentino Federico Bondi, autore e regista di cortometraggi e documentari, oltre che di spot e videoclip, qui al suo debutto in un lungometraggio, ha diretto una vicenda molto autobiografica, Gemma sarebbe sua nonna e Angela la sua badante. Ha portato sul grande schermo, con una forma apprezzabilmente essenziale, i loro caratteri, le loro emozioni e tensioni. Usando solo la tecnologia digitale (“perché un medium poco invadente e versatile permette un approccio naturale e immediato alla materia del racconto”), ha guardato con occhio quasi documentarista, discreto, alla consolidazione di quella realtà domestica. Mar nero, unico film italiano in concorso al 61° Festival Internazionale del Film di Locarno ha ottenuto tre premi: Premio della Giuria Ecumenica, Premio della Giuria Giovani e soprattutto il Premio Miglior Attrice a Ilaria Occhini (Gemma).

L’innato talento di questa Lady del teatro, qual è Ilaria Occhini (che è stata diretta da Visconti, Gassman, Ronconi, per citarne solo alcuni) è stato essenziale per creare un flusso di adorabilità da parte del pubblico. L’umanità inasprita di Gemma che lentamente si scioglie maternamente, e anche un po’ egoisticamente, nei confronti di Angela è interpretata con lucidità, naturalezza ed entusiasmo dalla Occhini. Dorotheea Petre (miglior attrice a Cannes nella sezione un Certain Regard per The way I spent the end of the world) è una giovane attrice rumena, dal viso dolcissimo, che incarna perfettamente l’indole energica, paziente, dalle infinite risorse, di Angela.

In questo quadro, che rispecchia l’attuale società, il coinvolgimento che queste due attrici creano con il pubblico, potrebbe far tralasciare una disarmonia dello script. Mentre la prima parte di questa pellicola è profondamente intensa, curata con complementarietà di sguardi e parole, dove tutto è attinente alla situazione e ai personaggi, la seconda parte si sperde in un viaggio (Gemma accompagna Angela in Romania sulle tracce del marito di cui non ha più notizie) troppo forzato nella sua imprevedibilità. Mar nero è, comunque, un film che apre gli occhi su uno squarcio di realtà, quella del mondo degli anziani, soli, che hanno necessità di tramandare chi sono stati, e quello delle giovani straniere che giungono in cerca di un futuro.
Fonte: Non Solo Cinema

Comunismo/ Realizzato in Romania un documentario su Ceausescu


Lunedì 26 gennaio 2009

Il regista romeno Andrei Ujica, emigrato in Germania negli anni '80, realizzerà un documentario di 90 minuti intitolato “L'autobiografia di Ceausescu”, basato esclusivamente su immagini di archivi mai diffuse. «Abbiamo trovato delle immagini inedite», ha detto al quotidiano Evenimentul Zilei il regista, che ha visionato più di 1.000 ore di registrazioni.

La stampa romena ha ricordato che se fosse ancora in vita, l'ex dittatore comunista romeno Nicolae Ceausescu, giustiziato con la moglie Elena nel dicembre del 1989, avrebbe compiuto oggi 91 anni e sottolinea che, se fino alla rivoluzione anticomunista del 1989 tutti i romeni erano costretti a celebrare il 26 gennaio con fasto, oggi il compleanno del “sommo leader” è un semplice ricordo. Solo pochi nostalgici, nonostante i dubbi sulla sepoltura della coppia al cimitero Ghencea di Bucarest, vanno ogni anno a rendere omaggio. Il film presenterà l'ex dittatore, la moglie e i figli in campi e cantieri, in uffici o a congressi del partito comunista. Il regista è del parere che all'ex calzolaio romeno non si addice un personaggio comico come Hitler nel “Dittatore”di Charlie Chaplin. «l suo aspetto caricaturale era il modo di parlare» spiega Ujica, ricordando che «ra le 250 parole e qualche frase standard che usava, Ceausescu se la cavava come un autentico professionista».
Fonte: Il Sussidiario.net

venerdì 23 gennaio 2009

Concerto Aliusmodum‏ "L'arte di sonar il basso"


Domenica 25 gennaio, ore 18.30
Sala conferenze, Accademia di Romania

... l’arte di sonar il basso... “
Concerto dell’ensemble Aliusmodum
con Diego Roncalli (viola da gamba)
e Cipriana Smãrãndescu (clavicembalo)

Grazie al successo riportato finora continua con una nuova serie di concerti all’Accademia di Romania la stagione musicale [... a parti reali ...] dell’ensemble Aliusmodum. Virtuosi del repertorio barocco, i musicisti di Aliusmodum sanno dar prova ogni volta della loro maestria in interpretazioni genuine e raffinate che intrecciano musiche del repertorio universale con musiche firmate da compositori romeni.
In programma: J. S. Bach –Sonata per viola da gamba e clavicembalo, I. Caianu – Suite di danze dalla Transilvania, G.Fr. Haendel - Sonata per viola da gamba e clavicembalo, J. Barrière – Sonata per violoncello e basso continuo, L. Boccherini – Sonata per violoncello e basso continuo.

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Duminicã 25 ianuarie, orele 18.30
Sala de conferinte, Accademia di Romania

... l’arte di sonar il basso...
Concert al ansamblului de muzica baroca Aliusmodum
cu Diego Roncalli (viola da gamba)
si Cipriana Smãrãndescu (clavecin)

Încurajatã de succesul de pânã acum, continuã la Accademia di Romania stagiunea muzicalã [... a parti reali ...] a ansamblului Aliusmodum. Virtuozi ai repertoriului baroc, artistii de la Aliusmodum încântã de fiecare datã prin mãiestria lor în interpretãri muzicale genuine si rafinate, în care se întretes muzici din repertoriul universal cu cele semnate de compozitori români.
În program: J.S. Bach –Sonata per viola da gamba e clavicembalo, I. Caianu – Suite di danze dalla Transilvania, G.Fr. Haendel - Sonata per viola da gamba e clavicembalo, J. Barrière – Sonata per violoncello e basso continuo, L. Boccherini – Sonata per violoncello e basso continuo.

Accademia di Romania

Burlea, un rumeno per la Cariparma


Arriva un giocatore rumeno, novità assoluta per il baseball italiano, alla Cariparma. Massimo Fochi ha annunciato l’ingaggio del pitcher destro Mihai Burlea, comunitario classe ’83 accreditato di una veloce da 92 miglia, che potrà fare sia il partente che il rilievo. Burlea proviene dal campionato olandese, dove vi è approdato dopo l'esperienza di College USA. All’esordio nella stagione 2005/6 il suo score con Eastern Arizona College era di 4-7, 4.07, ma trasferitosi al Northwestern College divenne il migliore nel biennio successivo con 12-1, 1sv, 3.06, 113 so in 97 rl, meritandosi il titolo di NAIA All-American. Nel 2007/8, sempre con Northwestern ha messo insieme uno score di 9-4, 1sv, 3.06 con 74 so in 79 rl. Dopo l’esperienza di College, Burlea ha firmato con Rch MediaMonks, modesta squadra del campionato olandese nella quale militavano anche due cechi, un polacco ed uno svedese, risultando uno dei migliori nel 2007 con 3-3, 1.99 e 53 so in 45 rl.

Nel 2008, sempre con Rch, il suo score è stato il seguente: 4-5, 2.23 pgl, 64.2 rl (9 partenze, 3 complete, 1 shut out), 68 so, 40 bb, 46 bv. Continua dunque ad allungarsi il monte di lancio, che al momento consta di Natale, Burlea, Newman, Corradini, Salsi, Mori, in attesa di quel pitcher straniero, sembra tramontata l’ipotesi doppio straniero e dunque la pista Cramer, di qualità, indispensabile per poter pensare di primeggiare.
Paolo Mulazzi
22 01 2009

Fonte: Sport Parma

Românii ţin să îşi îngroape morţii în cimitirele din ţară


Autor: Elena Halcu
Data: 22 ian 2009

Decesul unei persoane este o încercare dificilă pentru rude, mai ales dacă tragedia s-a întâmplat departe de casă. Românii ţin să-şi îngroape apropiaţii pe pământ românesc chiar dacă preţurile sunt destul de mari, de ordinul miilor de euro.

În jur de 3.000 de euro costă transportul unui coşciug din Italia în România
Românii din Italia ţin însă foarte mult la înmormântarea după datină, pe pământ românesc. În cazul nefericit în care un corp neînsufleţit trebuie transportat în ţară se intră automat în contact cu unul dintre consulatele României pentru întocmirea actelor necesare.

Consulatele nu dispun de fonduri

„În anul 2008 am înregistrat 519 decese în zona de competenţă a consulatului de la Milano”, ne-a declarat Tiberiu Dinu, consulul general de la Milano.

„Consulatele româneşti nu au fonduri destinate românilor decedaţi în Italia. Cu atât mai puţin acum, când taxele consulare au fost reduse. Noi putem să oferim sprijin doar în privinţa documentelor necesare transportului sau înmormântării.

„Românii vor cu orice preţ ca cei dragi să fie îngropaţi în ţară. Din 18 decese la Torino, de care am avut cunoştinţă în anul 2008, doar pentru trei cazuri am făcut slujba de înmormântare aici, în Italia.

Restul au fost duşi în România. Când familiile întâmpină greutăţi financiare deosebite, noi încercăm să îi ajutăm măcar parţial cu bani din fondurile parohiei”, spune şi părintele Lucian Roşu de la parohia Sfânta Cruce, din Torino.

Dorinţa românilor de a-şi îngropa apropiaţii în ţară a dat naştere şi unor afaceri cu transporturi funebre. „În fiecare an fac aproximativ 80 de transporturi din Italia către România. În opt ani de zile am cunoscut doar două cazuri de români îngropaţi în Italia.

Familiile celor decedaţi fac tot posibilul să îi ducă pe pământul natal”, spune românul Munzer Hamdan, de 32 de ani. El este administratorul unei firmei de pompe funebre cu sediul la Rădăuţi şi filiala în Milano.

Mai ieftin la firmele româneşti

Munzer ne-a dezvăluit şi tariful practicat în domeniu: 3.000 de euro transportul cu o firmă românească, 3.300 de euro cu avionul (n.r. - doar până la Bucureşti) şi între 4.000 şi 6.000 de euro dacă acelaşi serviciu de transport este cerut unei firme italiene.

Pentru varianta înmormântării în Italia, costurile variază între 2.500 şi 5.000 de euro pentru cea mai simplă înmormântare, organizată de o firmă italiană. Cioclii români organizează o ceremonie modestă pentru preţul de 1.500-1.800 de euro.

Gratis doar în Italia

Statul italian prevede ca în cazul familiilor care nu au un venit, costurile înmormântării să fie suportate de primăria oraşului unde a avut loc decesul, iar înhumarea să se facă în cimitirul oraşului respectiv.

Comunităţile fac deseori chete

Înainte de plecarea în România se organizează o slujbă funerară în Italia. Preoţii români din Italia nu iau bani pentru acest serviciu, ci dimpotrivă, încurajează enoriaşii să ajute familia lovită de necaz. Iată tarifele practicate de firmele de pompe funebre româneşti şi italiene din Peninsulă.

Firmă italiană Firmă românească

Înmormântare în Italia 2.500 – 5.000 euro 1.500 – 1.800 euro
Transport în România 4.000 – 6.000 euro 3.000 euro
Transport cu avionul minimum 3.300 euro (până la Bucureşti)

Sursa: Adevarul.

giovedì 22 gennaio 2009

Immigrati/ Alemanno: Equivoci hanno dato cattiva immagine a romeni

"Devono avere più diritti rispetto ad extracomunitari"

Roma, 21 gen.
Equivoci e cattiva comunicazione hanno creato una immagine sbagliata dei romeni. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo al convegno "Accoglienza per l'integrazione e la sicurezza", organizzata in Campidoglio da Assoforum. "Gli extracomunitari - ha affermato Alemanno - hanno qualche diritto in meno, non in più, rispetto ai romeni, che sono comunitari. Equivoci, illazioni e cattiva comunicazione - ha aggiunto - hanno dato un'immagine sbagliata della comunità romena".

"E' necessario - ha proseguito - rompere un pregiudizio e compiere una grande operazione dando ai comunitari la possibilità di vedere pienamente realizzata la loro cittadinanza europea. Roma - ha aggiunto - è una città aperta a tutti ma va rispettata la legalità, altrimenti nascono sospetti e intolleranze".
Fonte:Virgilio Notizie

La grande crisi - Rumeni in fuga

«Addio Olbia, torno a Bucarest, qui non trovo più un lavoro»
Il racconto di Jan Tudor, disoccupato da agosto «Sgobbavo in nero come uno schiavo, ma ero contento. Poi l’imprenditore è sparito: mi deve diecimila euro»

OLBIA. 21.01.2009
L'America non c'è più. Svanita, smontata, ingoiata da una crisi che ha grattato via l'aura patinata dalla ªGallura padanaº e l'ha avvicinata all'esangue Romania. Gli orfani del comunismo ritornano a casa traditi e affamati dal capitalismo. In Sardegna il lavoro non c'è più e Jan Tudor, 50 anni, ritorna a casa. E' uno dei mille rumeni in fuga dall'isola. Il vapore si è spento, la crisi ha il suono del silenzio, dei cantieri abbandonati. I caporali col sorriso scintillante e 30 euro da infilare dentro la giacca delle braccia da cantiere non passano più. Così Jan ritorna a casa, a Bucarest. Lo stesso inferno di fame e miseria da cui era fuggito via dopo la caduta di Ceausescu. Lui che aveva esultato in piazza quando la statua del dittatore era caduta, lui che aveva capito che cambiato il regime la miseria era rimasta la stessa. Forse era peggiorata. Fedele a Dio e alla linea aveva cercato di affidare la speranza al post comunismo, alla terra promessa. A Bucarest la grande fabbrica meccanica che gli dava da mangiare non c'era più. 7 mila dipendenti, la Fiat della bassa Transilvania, di cui Jan era un piccolo ingranaggio, era stata venduta. Smembrata pezzo dopo pezzo dai cannibali del capitalismo. Capitani d'impresa fallimentare che avevano divorato il suo posto di lavoro. Smontato e venduto un pezzo per volta. «La fabbrica produceva macchinari agricoli. Io ero un meccanico caposquadra. Ho perso il lavoro dopo 20 anni spiega. Mi sono trovato a quasi 50 anni senza pi� il pane per mangiare». Alienazione da miseria. La fuga un Italia. «Sono arrivato a Napoli racconta. Mi avevano detto che lì avrei potuto guadagnare bene. Mi è bastata una settimana per capire che a Napoli c'era più miseria e meno onestà di Bucarest». Sorride. «A Napoli un mio amico rumeno mi ha parlato della Gallura - continua. Mi aveva detto di un angolo di paradiso in cui era possibile trovare lavoro. Avevo solo i soldi del biglietto. Ho preso la nave. Posto ponte. Sono arrivato tra i disperati. Tre giorni dopo ho trovato un impiego. Assunto come muratore. Ho lavorato per tutto il mese. In nero. Ho guadagnato 1200 euro. Non avevo mai visto tanti soldi tutti insieme». Jan ha fatto arrivare sua moglie dalla Romania. Ha preso casa a Olbia. In affitto. Ha trovato lavoro in un'impresa. «Ma il lavoro lo trovi solo se scendi a compromessi - continua. Nessun diritto, nessun giorno di riposo, nessun limite di orario, nessun contributo ». Jan ha lavorato per un anno e mezzo per un'impresa. E' stato assicurato solo per nove giorni. Sulla carta doveva fare turni di 8 ore per cinque giorni alla settimana. Faceva 12 ore e lavorava sette giorni su sette. Lavoratori sfruttati, iperattivi come topi sotto anfetamina. «Mi pesava dice, ma sarei rimasto in Sardegna. La difficoltà è un'altra. Il proprietario dell'impresa è fuggito con la cassa. Mi deve 10 mila euro, ma ora non lo trova più nessuno. Io ho lavorato fino ad agosto. Da allora non trovo più nulla. C'è crisi, e la sentiamo anche noi. A questo punto preferisco tornare a Bucarest. Lo so che cercano muratori e piastrellisti. Ora so che in Romania ci sono molte più possibilità. Io non voglio rinunciare. Mi spiace per mia moglie che in Italia si trovava benissimo ». La compagna di Jan è già partita in questi giorni. «Mi mancherà tantissimo il clima di Olbia. Qua c'è il sole e l'aria pulita - spiega. A Bucarest c'è sempre lo smog. Poi ero diventato un bravo muratore. Avevo imparato a fare i muretti a secco. Avevo fatto anche quello vicino alla villa di Berlusconi a Porto Rotondo ». Lui è pronto a lasciare l'isola, ma prima deve risolvere alcuni aspetti burocratici. «Devo pagare un po' di debiti - continua Jan. Non voglio fare come il titolare dell'azienda in cui era impiegato. E' fuggito via dopo che avevo lavorato per lui per un anno e mezzo e non mi ha mai pagato. Solo qualche acconto. Non voglio che gli italiani abbiamo un brutto ricordo di me». Jan lascerà l'isola, a curare la sua causa la Filca Cisl, è uno dei tanti rumeni che il sindacato assiste in cause contro datori di lavoro italiani. Gente che si è fatta ricca sulle braccia da lavoro nero ed è fuggita con la cassa. «So che gli italiani non sono tutti uguali Ð dice Jan. Spero di recuperare i 10 mila euro che l'imprenditore mi deve. In questi mesi la crisi è diventata feroce anche in Italia. Da agosto non ho avuto nessuno che mi prendesse a lavorare, neanche in nero. Mi hanno detto che a Bucarest cominciano a cercare piastrellisti. Per questo ritorno in Romania. Lì vivo con molto meno e sono sicuro di avere più opportunità. Mi spaventa solo il clima della Romania. ‚ malsano, ci sono strane radiazioni. Qua in Sardegna c'è un altra aria, mi sono ricresciuti anche i capelli». Si tocca la testa con le mani tozze e si tira i resti di una timida chioma. Meglio di un imbonitore si convince della bontà scientifica della sua tesi. «è vero - sentenzia. Prima ero del tutto calvo, chiedete a mia moglie. L'aria di Olbia fa ricrescere i capelli». Dal miracolo economico a quello tricologico, l'unico rimasto. La crisi rallenta anche la locomotiva Gallura e il popolo dei rumeni riempie il treno che ritorna in patria.
Fonte: L’Espresso Local

Donne perseguitate per 'amore'


VIAREGGIO: Arrestati due uomini che importunavano le ragazze di cui erano innamorati
Due casi di 'stalking' nel giro di pochi giorni. Due storie di violenza nei confronti di donne da parte di uomini. Il tutto nascondendo l'atteggiamento violento con la scusa del rifiuto dell'amore. La Polizia del Commissariato di Viareggio ha arrestato entrambi i protagonisti di queste due storie di ossessione e persecuzione.
Scoperti dalla polizia due casi di 'stalking' avvenuti a Viareggio a pochi giorni l'uno dall'altro. La prima vicenda nasce da una denuncia effettuata da una giovane donna rumena, vessata dal fidanzato italiano, che considerava le donne straniere solo come "persone che necessitano una sistemazione", e perciò (nella mente del nostro connazionale) in nome di ciò disposte a sopportare qualsiasi tipo di sopruso.
E' stata infatti questa la giustificazione addotta dall'uomo per motivare le numerose angherie messe in atto contro la rumena che, secondo lui, doveva accettare tutto in virtù della prospettiva di un matrimonio.
I fatti risalgono a fine ottobre, quando la ragazza, da 10 anni residente a Viareggio e perfettamente integrata nel tessuto sociale della città (è conosciuta da moltissime persone per la sua tranquillità e il suo modo cordiale e affabile di relazionarsi) e commessa presso un noto negozio del centro, si rivolse a un ispettore del Commissariato, confidandogli di non riuscire più a tollerare le ossessive "attenzioni" del fidanzato.
Quel racconto portò alla luce tutta una serie di episodi di umiliazioni, vessazioni e sofferenze che la giovane ebbe a sopportare, tutte messe in atto dall'uomo, molto più vecchio di lei.
Il fidanzato, dall'apparenza affabile e gentile, infatti, con il tempo le aveva costruito attorno una gabbia dalla quale la giovane non riusciva a fuggire. Il rapporto era iniziato tre anni fa e, come tutti i fidanzamenti, all'inizio aveva una forma idilliaca. Poi, l'amara realtà venne a galla, facendo comprendere alla vittima la tragica situazione in cui era precipitata.
Si tratta di meccanismi comuni a molte storie analoghe: si parte con le classiche scenate di gelosia, poi si passa al controllo delle telefonate ricevute sul cellulare, alle domande insistenti e morbose, per poi sfociare in veri atteggiamenti maniacali.
Da qui si passa alla seconda fase, ossia le litigate "chiarificatrici" dell vero carattere del partner: negli scontri, infatti, non è raro che si arrivi alle mani. Questo, in teoria, dovrebbe bastare per far scattare la molla dell'autodifesa e comprendere a cosa si fa incontro, ma in genere non accade così. Ad ogni litigio, a ogni schiaffo, a ogni pugno seguono delle scuse, le promesse che l'episodio non si ripeterà e, spesso, questo basta, almeno fino al litigio successivo e alla nuova aggressione fisica, al successivo occhio nero giustificato con una caduta spesso improbabile o allo zigomo contuso per il quale si dice che si è sbattuto contro un mobile al buio.
La giovane rumena, però, in un momento di lucidità, è scappata dall'uomo e tornata a vivere con i suoi, senza aver però fatto ancora i conti con l'uomo. Quest'ultimo, disoccupato in quanto discendente di un'agiata famiglia di Santa Croce sull'Arno, aveva quindi tutto il tempo per stare dietro alla ragazza a tutte le ore del giorno e della notte.
Mentre la giovane si trovava a lavoro, quindi, lui l'aspettava fuori dal negozio. Ogni giorno, come un predatore.
Quando usciva l'accompagnava quindi nel tragitto per andare a casa. Poi iniziavano gli sms di eterno amore, in cui la si implorava di tornare assieme a lui.
Scattano anche le richieste di solidarietà ai conoscenti, in cui l'uomo ovviamente ometteva di averla ripetutamente picchiata o di aver esercitato su di lei una gelosia morbosa. E chi ascoltava la sua storia si inteneriva e lo confortava. Qualcuno cercò addirittura di riavvicinarli, mettendo una buona parola.
Un atteggiamento, questo, che ha fatto sentire ancora più sola e isolata la giovane donna, creandole attorno un'atmosfera difficile da sopportare, dove alla fine pareva che la vera carnefice della situazione fosse lei, mentre si trattava di un sofisticato disegno per metterla sempre più in difficoltà. A quel punto, però, la giovane rumena cedette. Disse ancora di sì e tornò dall'uomo che l'aveva tartassata fino a quel punto. In fondo, forse sperava di essersi realmente sbagliata.
E' così che inizia nuovamente il rapporto tra i due: non ci vuole molto, però, perché l'uomo riprenda nuovamente con la sua gelosia morbosa e la violenza. Finalmente la giovane - forse consigliata - decide di affidarsi alla polizia: di lei si occupa la struttura dedicata a tali problematiche nell'ambito della Sezione Anticrimine. Sebbene la legge contro lo 'stalking' non sia ancora approvata, il quadro normativo tutela comunque una donna che viva una situazione del genere.
Svolte, infatti, le dovute indagini per verificare il racconto della vittima, il caso viene portato all'attenzione della Procura di Lucca, che ottiene dal Gip l'ordine di arresti domiciliari per l'uomo. Il protagonista di questa vicenda viene così prelevato dalla sua abitazione versiliese e portato alla sua casa di origine a Santa Croce sull'Arno, dove ha l'obbligo di restare. Per lui scatta anche il divieto di comunicazione, consentendo così alla giovane donna di tornare a Viareggio da dove si era allontanata per sottrarsi alle persecuzioni.
I reati contestati all'uomo sono maltrattamenti in famiglia, violenza privata, appropriazione indebita e tentata violenza sessuale. A rendere più pesante la sua posizione, un precedente analogo, avvenuto nei cinque anni precendenti a queta vicenda, per il quale aveva già subito una condanna sospesa con la condizionale. E si presenterà al processo anche con un'altra condanna, perché - forse non consapevole di quanto dovesse modificare il proprio atteggiamento - lo scorso 19 gennaio ha lasciato l'abitazione dove deve restare ed è stato arrestato in flagranza di reato per evasione.
Il secondo caso di 'stalking' evidenzia una condotta più maldestra. Anche in questo caso non si è trattato di un unico caso di molestia o di violenza, ma di un'escaletion di episodi che ha portato al precipitare di una situazione tanto da richiedere un immediato intervento della Squadra Volante del Commissariato.
La donna protagonista di questa seconda vicenda era stata avvicinata da uno spasimante esagitato, uno di quelli che non accetta il rifiuto come risposta. Che, invece di inviare fiori per conquistare la donna di cui si è innamorato, le invia sms di minaccia che aumentano in pesantezza, fino alla promessa di tagliarle la testa, qualora la donna non avesse accettato il suo amore..
La donna è arrivata di sera tardi al Commissariato di Viareggio ed ha spiegato tutto agli agenti che immediatamente si sono messi sulle tracce dell'uomo, rintracciandolo a poca distanza, con il telefono ancora in mano, proprio mentre stava scrivendo l'ennesimo sms minaccioso. L'innamorato respinto è stato così arrestato e lunedì è stato giudicato con rito direttissimo dalla Sezione distaccata di Viareggio del Tribunale di Lucca.
Grazie al fatto di essere incensurato e per aver scelto il rito alternativo, eviterà una condanna pesante: l'uomo, infatti, ha patteggiato 4 mesi di reclusione, ma, qualora dovesse ricaderci, subirebbe una condanna molto più pesante.
Fonte: Lo Schermo Lucca

mercoledì 21 gennaio 2009

Nel cerchio di gesso con Eugéne Ionesco

TEATRO SABATO E DOMENICA
2009-01-21

IL TEATRO di Castelnuovo d’Elsa, frazione di Castelfiorentino, torna protagonista con una commedia su cui riflettere e che da lustro al palcoscenico del piccolo gioiello castellano. Sabato prossimo alle 21.30, con replica la domenica alla stessa ora, la compagnia «Cerchio di Gesso» di Castelfiorentino sarà impegnata in «La Cantatrice Calva», scritta da Eugéne Ionesco per la regia di Paolo Puccini. Uno spettacolo quindi difficile da interpretare, una sfida che metterà in luce le strabilianti qualità di questa compagnia, che gioca in casa, e che avrà come obiettivo non solo divertire il pubblico in sala, ma anche far riflettere sui temi proposti da un grande commediografo dei nostri tempi, il rumeno Ionesco. Eugéne Ionesco nacque a Slatina, bellissima cittadina della Romania, il 13 novembre nel 1909 (secondo il calendario ortodosso), il 26 novembre per quello gregoriano che è il nostro.
L’anno seguente si trasferì con i genitori a Parigi, dove ben presto pur essendo piccolo, fece esperienza della guerra. Le immagini atroci e confuse di questo periodo impressionarono a tal punto Ionesco, tanto da condizionarlo nelle sue opere. «La cantatrice calva» è una pièce, definita dall’autore rumeno l’anticommedia ed è il primo esempio di un genere teatrale allora ai suoi albori, ovvero il teatro dell’assurdo, in cui la vicenda subisce l’utilizzo esasperato di frasi fatte, dialoghi contrastanti e luoghi comuni.

IL DEBUTTO di questa commedia avvenne nel 1950 a Parigi e fu tutt’altro che un successo: gli spettatori infatti, non capirono, e soprattutto apprezzarono, il genere proposto da Ionesco e rimasero quasi interdetti e perplessi e lasciarono la sala con un brusio tale da scoraggiare un bufalo. La commedia fu nuovamente inscenata nel 1955 e qui riscosse un enorme successo. Successo che spera di ottenere anche sabato prossimo la compagnia «Cerchio di Gesso» che è quindi attesa da una difficile interpretazione. Del resto il gusto della sfida è sempre stata una prerogativa della compagnia castellana, non nuova a rappresentazioni ostiche e nella quale ne è sempre uscita egregiamente.
Quindi, tutti a gustare la tragicomicità di Ionesco e soprattutto ad apprezzare i bravi attori diretti dal regista Paolo Puccini.
Alessandro Sansoni

Fonte: La Nazione - Empoli.

Ue: libera circolazione per lavoratori bulgari e rumeni in 4 paesi europei

Grecia, Spagna, Ungheria e Portogallo hanno deciso di abolire le restrizioni all’accesso ai loro mercati del lavoro dei cittadini provenienti da Bulgaria e Romania. Lo ha annunciato lo scorso 8 gennaio la Commissione europea.

Con la decisione di Grecia, Spagna, Ungheria e Portogallo salgono così a 14 i paesi membri che hanno totalmente liberalizzato l'accesso al mercato del lavoro per cittadini rumeni e bulgari. Restrizioni rimangono ancora in Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito. Mentre la Danimarca ha annunciato che le abolirà entro il 1° maggio 2009.

Secondo la legislazione comunitaria il diritto alla libera circolazione dei lavoratori da, verso e tra i paesi che hanno aderito all'Ue il 1° maggio 2004 (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) e il 1° gennaio 2007 (Bulgaria e Romania) può essere soggetto a restrizioni per un periodo transitorio non superiore ai sette anni dall'adesione.

Dopo la chiusura della prima fase delle disposizioni transitorie lo scorso 31 dicembre, si è aperta una seconda fase durante la quale i paesi membri che continuano a imporre restrizioni al libero accesso dei lavoratori bulgari e rumeni, potranno abolirle in qualsiasi momento. Le limitazioni decadranno comunque in tutti i paesi europei alla fine del 2013, quando la libera circolazione verrà estesa ai cittadini di tutti gli stati membri dell’Ue a 27.

Fonte: Programma Integra

Inail, bando di concorso per l'assunzione di 48 medici primo livello funzionale

Lavoro
Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 29 gennaio 2009
INAIL.it - Pubblicata il 20.01.09

Quarantotto posti di medico primo livello funzionale da assumere a tempo indeterminato nell'area medico legale dell'INAIL: è questo l'oggetto del concorso pubblico per titoli ed esami indetto dall'Istituto e accessibile a tutti i candidati provenienti da Paesi comunitari o extra-comunitari in possesso di un'adeguata conoscenza della lingua italiana. Per partecipare al bando è necessaria l'iscrizione all'albo professionale dei medici chirurghi e il diploma di specializzazione in medicina legale o in disciplina equivalente o affine (secondo quanto previsto dai decreti del ministero della Sanità 30/01/98 e 31/01/98). La data di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è stata fissata al 29 gennaio prossimo.
Per quanto riguarda la ripartizione territoriale dei posti, 20 sono relativi alla Lombardia, 13 all'Emilia Romagna, 12 al Veneto, due alle Marche e uno alla Direzione provinciale dell'INAIL di Trento. I candidati potranno concorrere per i posti disponibili in una sola regione, che dovrà essere chiaramente indicata nell'istanza di partecipazione (pena l'esclusione dal concorso). Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale n.101 del 30 dicembre scorso.
Vedi bando

Fonte: NewsFood.

Ires/Fillea: III° rapporto “I lavoratori stranieri nel settore edile”

Emanuele Galossi, Maria Mora (a cura di)
"I lavoratori stranieri nel settore edile"
dicembre 2008
pp. 66

I lavoratori stranieri sono diventati la vera spina dorsale del sistema produttivo del settore delle costruzioni. Lo rileva il III° rapporto Ires/Fillea "I lavoratori stranieri nel settore edile" che fornisce i dati sulla presenza degli immigrati nell’edilizia e offre un approfondimento sulla percezione delle discriminazioni tra i lavoratori edili stranieri.

Nei primi sei mesi del 2008 i dati sulle forze lavoro dell’Istat rilevano una presenza di quasi 300mila lavoratori stranieri pari a circa il 15% del totale, con una presenza dominante nelle regioni settentrionali (in cui si concentra circa il 62% della loro presenza). Inoltre, mentre nel loro complesso gli occupati del settore non crescono, rispetto al 2007 gli immigrati aumentano del 5%. Un trend che dovrebbe essere riconfermato nel 2009: secondo i dati acquisiti da Unioncamere e pubblicati nell’ultimo rapporto Excelsior infatti le imprese sono alla ricerca di circa 20mila nuovi lavoratori stranieri per il settore edile.

A conferma dell’importante contributo degli stranieri il rapporto riporta i dati delle iscrizioni alla Cassa Edile, il 19% delle quali sono rappresentate da iscritti immigrati, aumentati di circa 7 volte negli utlimi otto anni. Dall’analisi dei dati della Cassa edile emerge inoltre il dato sulle qualifiche dei lavoratori immigrati: su 100 operai comuni circa 30 sono stranieri, mentre su 100 operai di IV livello gli immigrati sono solo 4.

Per quanto riguarda gli infortuni subiti dai lavoratori stranieri il rapporto Inail 2007 evidenzia come il settore delle costruzioni continui ad essere tra i più rischiosi tanto da concentrare circa il 15% degli infortuni registrati tra tutti i lavoratori immigrati. Tra tutti i lavoratori del comparto emerge che il tasso infortunistico degli stranieri supera di molto quello degli italiani: abbiamo circa 47 infortuni ogni 1000 lavoratori stranieri contro i 40 circa dei lavoratori nel complesso, media che sale a 60 infortuni se consideriamo i soli lavoratori non comunitari con l’aggiunta dei lavoratori bulgari e rumeni.

Infine il rapporto, attraverso una ricerca svolta da Ires su un campione di 125 lavoratori stranieri del settore, consegna un approfondimento sulle discriminazioni percepite dagli immigrati sul lavoro. Sul totale degli intervistati, si legge nel testo, ben il 63% ha dichiarato di aver subito atteggiamenti discriminatori che vanno dallo storpiamento volontario del nome, alla mancanza di rispetto per la religione o cultura di appartenenza fino a veri e propri atteggiamenti di carattere razzista. Altre forme discriminatorie riguardano inoltre il differenziale retributivo, la possibilità di fare carriera o di veder riconosciute le proprie qualifiche (segregazione occupazionale verticale e orizzontale) nonché la possibilità di far valere i propri diritti e riconosciute le tutele sul luogo di lavoro.

I lavoratori stranieri nel settore edile

Fonte: Programma Integra

Enel investirà 700 milioni in Romania nei prossimi 5 anni


L'Enel investira' circa 700 milioni di euro nei prossimi 5 anni in Romania. E' quanto ha annunciato in occasione del seminario 'Romania e Italia: opportunita' di sviluppo'. L'investimento, facente parte del piano gia' avviato lo scorso anno e condiviso con le autorita' regolatorie romene, riguardera' soprattutto l'introduzione di nuove tecnologie, la modernizzazione delle cabine elettriche e la sostituzione di attrezzature obsolete, per adeguare la rete di distribuzione elettrica agli standard europei. "In Romania un investitore di riferimento nel settore elettrico - ha detto Carlo Tamburi, direttore della divisione internazionale di Enel - gli ottimi risultati raggiunti nella gestione delle nostre tre societa' di distribuzione fino ad ora ci rendono fiduciosi per il futuro. Abbiamo un importante piano di investimenti per migliorare la qualita' del servizio, sviluppare la rete elettrica a beneficio dei nostri clienti, e nel medio-lungo termine realizzare una posizione integrata nella catena del valore in Romania". L'Enel e' il principale operatore estero nel settore della distribuzione elettrica in Romania, con una quota di mercato di circa il 30%. Tra il 2005 e il 2007 ha investito gia' circa 190 milioni di euro nelle attivita' di Banat e Dobrogea.
Fonte: Repubblica.It

martedì 20 gennaio 2009

Convegno: Tutti possiamo votare in Italia, purché si sappia!


Dalle ore 15.30 alle 19.30
Non tutti lo sanno – e i primi a non saperlo sono proprio i diretti interessati – ma i cittadini comunitari residenti in Italia hanno diritto di voto sia alle elezioni europee che alle elezioni amministrative. In vista delle prossime elezioni previste in giugno, le Istituzioni preposte devono mettere in atto tutti quegli strumenti che consentano concretamente a tutti i cittadini europei residenti in Italia di poter votare.
Con questo incontro, al quale prenderanno parte i rappresentanti di numerose associazioni di comunità europee residenti in Italia e al quale sono invitati i parlamentari di tutti gli schieramenti politici e i rappresentanti dei consolati e delle ambasciate in Italia degli altri 26 Paesi dell’Unione Europea, si intendono suggerire al Governo e, in particolare, al Ministro degli Interni, le misure che devono essere adottate per superare tutte le difficoltà burocratiche e d’informazione che nelle passate tornate elettorali hanno di fatto escluso dal voto tanti cittadini comunitari.
Per dare una dimensione del fenomeno, è importante osservare i dati Istat aggiornati al 31 dicembre 2007, senza perciò considerare coloro che si sono aggiunti nell’ultimo anno (e sono tanti!), i cittadini dell'Unione europea, provenienti dagli altri 26 paesi membri, che risiedono in Italia, sono 934.435. La comunità più presente è quella dei cittadini rumeni, ben 625.278; seguono i polacchi 90.218, i tedeschi 40.163, i Bulgari 33.477, i francesi 30.803, i britannici 26.448, gli spagnoli 17.354.

Con:
Emma Bonino (vicepresidente del Senato) * Marco Pannella (deputato europeo) * Viorel Badea (Senatore per i romeni all’estero – Bucarest)* Marco Cappato (deputato Europeo) * Souad Sbai (deputata PDL) * Jean Leonard Touadi (deputato PD)* i deputati e i senatori della delegazione radicale nel Gruppo Parlamentare del PD Rita Bernardini, Maurizio Turco, Maria Antonietta Farina Coscioni, Marco Beltrandi, Elisabetta Zamparutti, Matteo Mecacci, Donatella Poretti, Marco Perduca * Ramona Badescu (Delegato del Sindaco di Roma Alemanno per i rapporti con i Rumeni in Italia) * Massimiliano Iervolino (delegato per i diritti umani della provincia di Roma) * Paula Mitrache (Consigliere per le politiche con i romeni del sindaco di Bari)

Partecipano con relazioni, interventi e saluti:
Prof. Antonio Agosta (Esperto diritto di voto, Università degli Studi “Roma Tre” - Roma) * Mascia Salvatore (Avvocato, responsabile Ufficio Legale Stranieri in Italia S.r.l.) * Corrado Giustiniani (Inviato speciale del Messaggero, scrittore dell'immigrazione, titolare del blog "I Nuovi Italiani" su http://www.ilmessaggero.it) * Kamila Kowalska (Giurista – Caritas Italiana) * Guido Ravasi (Segretario Generale Fondazione Europea Dragan) * Marinel Stefanescu (Artista, pittore ed ex ballerino romeno di fama internazionale – Reggio Emilia) * Valentin Fanel Badiu (Artista, pittore romeno di fama internazionale – Germania) * Simona C. Farcas (Presidente dell’Ass.ne IRFI Onlus “Italia Romania Futuro Insieme”) * Eugen Terteleac (Presidente ARI, Ass.ne dei “Romeni in Italia” – Roma) * Danuta Wojtaszczyk (Caporedattrice del quindicinale dei Polacchi in Italia “Nasz Świat”) * Teresa Dabrowa (rappresentante storica dei polacchi in Italia) * Jakovleva Yana Youriy (Presidente Associazione Italo-Bulgara “La Fenice*) * Nikolay Stoianov Hristov (Delegato dal Comune di Ladispoli, Presidente Associazione Bulgara – Ladispoli) * Shukri Said (Presidente Associazione “Migrare”) * Elżbieta Wróblewska (Presidente Associazione Insieme senza Confini Onlus di Rocca di Papa) * Giorgio Pagano (Segretario Associane Radicale ESPERANTO) * Andrea Billau (redattore di Radio Radicale) * Peter Kovacs (Medico chirurgo – Roma) * Dana Mihalache (Lega dei romeni in Italia) * Daniel Vladimirov (Vice direttore Istituto Bulgaro di Cultura - Roma) * Mihai Muntean (Segretario nazionale PIR “Partito Identità Romena” – Roma) * Bożena Wróblewska (cittadina polacca e italiana, Associazione “Insieme” di Rocca di Papa) * Ciprian Manoliu (Presidente dell’Ass.ne "Imprenditori romeni" – Milano) * Irina Vassileva Stoiilova (giornalista Radio Televisione Nazionale Bulgara) * Mihai Romanciuc (webmaster del sito Radicalparty.org) * Joanna Mużyło (Dirigente Nazionale per i polacchi in Italia, Sindacati UGIL SIE) * Dimitre Ivanov Gantchev (giornalista bulgaro di Radio Vaticana * Gabriela Floria (Dottoranda in Scienze Politiche a “La Sapienza” – Roma) * Angelo Staniscia (Avvocato ARI, Ass.ne “Romeni in Italia” – Roma) * Horia Corneliu Cicortas (Presidente FIRI “Forum Intellettuali Romeni in Italia” – Pontedera) * Dragos Eugen Dumitru (Presidente FARI “Federazione Associazioni Romene in Italia” – Novara) * Gabriel Rusu (Membro Consulta per i problemi degli stranieri immigrati) * Laura Vasii (Presidente dell’Ass.ne “Dacia Felix” – Roma) * Prof. Krassimir Stantchev (Università degli Studi “Roma Tre”) * Daniel Grigoriu (Funzionario romeno presso il Sindacato CGIL Roma) * Ovidiu Gal (Presidente dell’Ass.ne G.A.L. “Gruppo Associativo Lavoratori” – Roma) * Danut Frangu (Consigliere ARI, Ass.ne “Romeni in Italia” – Roma) * Octavian V. Neamtu (Presidente dell’Ass.ne ERI „Euromeni d’Italia” – Roma) * Dana Panichi (Presidente Associazione romeni di Teramo).

Il Convegno si concluderà con un buffet a base di prodotti tipici rumeni e polacchi

Ricordiamo che il convegno si svolge in una sala istituzionale della Camera dei Deputati (Sala delle Colonne di Palazzo Marini, via Poli 19) e che almeno un paio di giorni prima dobbiamo fornire alla Sicurezza l’elenco dei partecipanti che non possono superare il numero complessivo di 200, relatori compresi. Per registrarsi inviare un’email a info@radicali.it contenente nome, cognome e, se si vuole, qualifica. Il giorno dell’evento è necessario portarsi un documento di identità. Per gli uomini è obbligatoria la giacca.

Lavinia Rotocol - L’arte come chiave dell’anima


Milano - dal 18 gennaio al 9 febbraio 2009

Ciò che contraddistingue tutte le sue opere, al di là delle differenze stilistiche del suo percorso creativo, è l’amore per il colore: un cromatismo forte, vivo, dirompente, che risente della tradizione artistica e artigianale rumena, in cui predominano le tinte accese e vivaci.

curatori: Vera Agosti
autori: Lavinia Rotocol
genere: arte contemporanea, giovane arte, personale

Fonte: Exibart.com

Roma: Comunità romena si organizza per strategia condivisa

19-01-2009

(ASCA) - Roma, 19 gen - Le 15 associazioni ed il rappresentante della Fillea Cigl - Roma e Lazio - presso il V* Dipartimento del Comune di Roma, si sono riunite allo scopo di formalizzare una consulta fra tutte le Associazioni di volontariato rappresentative della comunita' romena della Capitale. Un allargamento, dunque, del primo gruppo di lavoro, composto da sei associazioni, che gia' nel Novembre scorso avevano affiancato l'opera del Delegato del Sindaco Alemanno - Ramona Badescu - per le politiche rivolte a questa numerosa comunita' che vive e lavora nella capitale.

Molte le iniziative messe in cantiere in questi primi mesi di amministrazione Alemanno: sia sul piano culturale e dell'informazione, per migliorare la conoscenza e la comprensione fra i due popoli, che sulle azioni per favorire l'integrazione della comunita' nella capitale.

Le associazioni, impegnate nel volontariato, hanno altresi' ribadito, nel corso della riunione, la volonta' di promuovere una collaborazione ed un confronto con l'amministrazione capitolina su problemi concreti e su obiettivi perseguibili, senza alcun condizionamento partitico sia esso romeno o italiano.

Commentando i risultati della riunione, il Delegato del Sindaco - Ramona Badescu - ha sottolineato come si stia creando un'ottimo rapporto collaborativo con l'Amministrazione Comunale e come il suo impegno sia stato quello di dare voce univoca alle istanze della comunita' romena che vede nella capitale la presenza di numerose associazioni di volontariato.

Fonte: Asca

Datele legate de convorbirile telefonice şi SMS-uri, înregistrate şi stocate, timp de şase luni


19 ianuarie 2009

De marţi toate datele legate de convorbirile telefonice şi SMS-uri vor fi înregistrate de operatorii de telefonie mobilă. Operatorii de telefonie mobilă sunt obligaţi de lege să păstreze timp de şase luni anumite date de identificare.

Apelurile telefonice vor fi interceptate, indiferent dacă sunt făcute de pe un telefon fix sau mobil. Asta înseamnă că operatorii de telefonie vor stoca următoarele informaţii: de unde vorbim şi cu cine vorbim. Mai mult, vor fi cunoscute numele şi locaţia persoanei apelate.

În următoarele şase luni, se va şti cu exactitate de unde aţi trimis mesaje, cui şi mai ales când. 15 martie este data de la care vor fi monitorizate şi e-mailurile. Nu se va cunoaşte conţinutul mesajelor, dar se va şti de unde trimitem e-mailul, date despre destinatar, data şi ora la care ne conectăm la internet, dar şi ora la care ne deconectăm.

Datele vor fi stocate o jumătate de an. Legea spune clar că nu trebuie stocat şi conţinutul mesajului, indiferent dacă este vorba despre un apel telefonic sau un e-mail. Datele vor fi făcute publice numai în condiţii speciale. Dezvaluirea datelor reţinute de furnizorii de servicii şi reţele comunicaţii electronice se fac publice pe baza unei autorizaţii emise de un magistrat de către organele de cercetare penală.

Orice accesare sau intenţie de transfer a datelor, fără autorizaţie, înseamnă închisoare de la 1 la 5i ani. De închisoare sunt pasibili şi cei care împiedică în vreun fel aplicarea legii. După cele şase luni, datele vor fi şterse definitiv.

Vedeţi textul legii 298/2008(pdf)

Sursa: Antena 3

Şeful statului l-a decorat post-mortem pe poetul Grigore Vieru


Astazi

Preşedintele Traian Băsescu a semnat, luni, decretul privind conferirea post-mortem a Ordinului Naţional "Steaua României" în grad de Mare Cruce poetului Grigore Vieru, informează Administraţia Prezidenţială.

Şeful statului l-a decorat post-mortem pe Grigore Vieru "în semn de recunoştinţă şi înaltă apreciere pentru dragostea şi talentul cu care a militat, de-a lungul întregii sale vieţi, prin puterea cuvântului, pentru convieţuirea oamenilor în pace şi înţelegere, rămânând în sufletul tuturor românilor ca un simbol al legăturilor dintre fraţii de aceeaşi limbă".

În 2000, Grigore Vieru a fost decorat cu Medalia guvernamentală a României "Eminescu"- 150 de ani de la naştere.

Săptămâna trecută, în noaptea de joi spre vineri, poetul a suferit un grav accident de circulaţie, în apropiere de Chişinău. La exact 48 de ore după accident, inima lui Vieru a încetat să bată, pe fondul unor politraumatisme multiple şi al unei poliinsuficienţe a sistemelor şi organelor.

Considerat cel mai mare poet contemporan din Republica Moldova, Grigore Vieru ar fi împlinit 74 de ani la 14 februarie. Poetul s-a născut în anul 1935, în localitatea Pererâta, aflată acum pe teritoriul Republicii Moldova. A debutat în anul 1957, pe vremea când era student la Chişinău, cu o plachetă de versuri pentru copii. Ulterior, în 1968, se remarcă cu volumul de versuri lirice "Numele tău", cartea devenind obiect de studiu în universităţi în chiar anul apariţiei.

Sursa: NewsIn