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mercoledì 7 gennaio 2009

Rogo Castelfusano, il romeno che perse la famiglia ora avrà un lavoro


di Marcella Smocovich

ROMA (4 gennaio) - Cristinel Verbuncu avrà un lavoro vero. In regola. Non dovrà andarsene dall’Italia e lasciare qui le speranze che aveva quando è arrivato dalla Romania. Per non parlare poi del rischio di dover abbandonare qui anche la tomba dove riposeranno la moglie Dorina Preda e il figlio Daniele, morti nel rogo della baracca di Castelfusano la mattina del 26 dicembre (le salme si trovano ancora nell’istituto di medicina legale del Gemelli).

Da lunedì 12 gennaio, infatti, comincerà a lavorare nella ditta di Pierluigi Borghini, vice presidente dell’Assoforum. Gli sarà assegnata la manutenzione della sua fabbrica. Una palazzina sulla via Tiburtina dovem c’è bisogno di rifare l’intonaco, i controsoffiti e la tinteggiatura del secondo piano. L’operaio infatti è un imbianchino capace, con esperienza di tinteggiatura e intonaci. Verbuncu avrà una busta paga regolare e con il secondo stipendio potrà rivolgersi al XIII municipio, dove ha la residenza, per riavere i documenti. Cristinel, 40 anni, nel rogo ha perso tutto. Anche i vestiti e il passaporto. Rischiava di doversene tornare nel suo Paese. Ha la residenza in casa di un amico romeno, ma non una busta paga regolare. Ora finalmente arriverà anche quella.

«In Romania ho un’impresa - dice Pierluigi Borghini - E so come sono onesti questi lavoratori. Non bisogna demonizzare le radici etniche altrimenti rischiamo di ricadere nella xenofobia. Inoltre credo che il percorso d’integrazione debba essere fatto di buone intenzioni e lastricato da fatti concreti. D’accordo con il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, l’Assoforum (che al suo interno ha 14 associazioni di romeni) e con il sindaco abbiamo quindi deciso di offrirgli un lavoro. Quest’uomo rischiava di tornare in Romania senza neanche una tomba dove piangere i suoi cari».

Cristinel ha conosciuto Borghini grazie a una delle associazioni degli immigrati che ha anche garantito per lui. «Assumere Cristinel è semplicemente un gesto di solidarietà. Lui è appoggiato dalla sua stessa gente, che riconosce che è una brava persona».

Intanto anche il Campidoglio si prepara a discutere sulle iniziative di solidarietà verso gli immigrati e lunedì 21 gennaio con l’Assoforum ci sarà un confronto sull’integrazione a cui parteciperà anche il sindaco. Mentre fratel Donato Petti, a capo delle scuole salesiane in Italia, intende realizzare al più presto a Roma una struttura per la formazione degli immigrati.

Per quanto riguarda i funerali della moglie e del figlio, non appena il magistrato metterà a disposizione dei familiari le salme, saranno celebrati a spese del Comune.

Fonte: Il Messaggero.

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