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mercoledì 21 gennaio 2009

Nel cerchio di gesso con Eugéne Ionesco

TEATRO SABATO E DOMENICA
2009-01-21

IL TEATRO di Castelnuovo d’Elsa, frazione di Castelfiorentino, torna protagonista con una commedia su cui riflettere e che da lustro al palcoscenico del piccolo gioiello castellano. Sabato prossimo alle 21.30, con replica la domenica alla stessa ora, la compagnia «Cerchio di Gesso» di Castelfiorentino sarà impegnata in «La Cantatrice Calva», scritta da Eugéne Ionesco per la regia di Paolo Puccini. Uno spettacolo quindi difficile da interpretare, una sfida che metterà in luce le strabilianti qualità di questa compagnia, che gioca in casa, e che avrà come obiettivo non solo divertire il pubblico in sala, ma anche far riflettere sui temi proposti da un grande commediografo dei nostri tempi, il rumeno Ionesco. Eugéne Ionesco nacque a Slatina, bellissima cittadina della Romania, il 13 novembre nel 1909 (secondo il calendario ortodosso), il 26 novembre per quello gregoriano che è il nostro.
L’anno seguente si trasferì con i genitori a Parigi, dove ben presto pur essendo piccolo, fece esperienza della guerra. Le immagini atroci e confuse di questo periodo impressionarono a tal punto Ionesco, tanto da condizionarlo nelle sue opere. «La cantatrice calva» è una pièce, definita dall’autore rumeno l’anticommedia ed è il primo esempio di un genere teatrale allora ai suoi albori, ovvero il teatro dell’assurdo, in cui la vicenda subisce l’utilizzo esasperato di frasi fatte, dialoghi contrastanti e luoghi comuni.

IL DEBUTTO di questa commedia avvenne nel 1950 a Parigi e fu tutt’altro che un successo: gli spettatori infatti, non capirono, e soprattutto apprezzarono, il genere proposto da Ionesco e rimasero quasi interdetti e perplessi e lasciarono la sala con un brusio tale da scoraggiare un bufalo. La commedia fu nuovamente inscenata nel 1955 e qui riscosse un enorme successo. Successo che spera di ottenere anche sabato prossimo la compagnia «Cerchio di Gesso» che è quindi attesa da una difficile interpretazione. Del resto il gusto della sfida è sempre stata una prerogativa della compagnia castellana, non nuova a rappresentazioni ostiche e nella quale ne è sempre uscita egregiamente.
Quindi, tutti a gustare la tragicomicità di Ionesco e soprattutto ad apprezzare i bravi attori diretti dal regista Paolo Puccini.
Alessandro Sansoni

Fonte: La Nazione - Empoli.

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