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Comunitatea Românească în Italia

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venerdì 29 giugno 2012

Invito al Convegno Internazionale Migranti, sabato 30 giugno a Milano

CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI“Il nostro unico confine è un cielo da assaltare”
“DALL’ITALIA ALL’EUROPA I MIGRANTI RIVENDICANO DIRITTI”

ORGANIZZATO DALLA CUB
con la partecipazione della
RETE DEI SINDACATI EUROPEI ALTERNATIVI E DI BASE

SABATO 30 GIUGNO 2012

MILANO - PALAZZINA LIBERTY (Giardini Largo Marinai d’Italia)
Il convegno ha lo scopo di riunire le comunità straniere presenti in Italia e negli altri paesi dell’Unione Europea - in particolare con contributi da Spagna, Francia, Svizzera e Germania - per discutere delle principali questioni in materia di immigrazione: permesso di soggiorno, diritti di cittadinanza, CIE, diritto d’asilo, politiche di respingimento europee.
E’ infatti solo a partire dalla condivisione delle esperienze e delle lotte che si possono trovare rivendicazioni comuni da avanzare in modo coordinato anche a livello europeo, per contrastare lo sfruttamento del lavoro migrante, la discriminazione dei diritti e il crescente populismo che, con la crisi, accentua le tendenze razziste delle destre europee.

L’Unione Europea continua ad essere meta di flussi migratori (si calcola che il 10% della sua popolazione è straniera) dovuti alla fuga dalle guerre, così come dal desiderio di condizioni di vita migliori. In molti casi queste donne e questi uomini trovano la possibilità di lavorare e di costruirsi una nuova vita, e a sua volta l’Europa trova nuova linfa per il suo sistema produttivo e contributivo in difficoltà per il progressivo invecchiamento della popolazione.

L’immigrazione risponde quindi alle esigenze produttive dei paesi di insediamento; tuttavia è stata gestita negli ultimi dieci anni con politiche di emergenza che hanno militarizzato le frontiere, imponendo restrizioni, violenze, campi di detenzione, permessi di soggiorno legati al lavoro.
In Italia, il 20% della ricchezza nazionale (Pil) proviene dall’economia sommersa; il lavoro nero rappresenta il 12% della forza lavoro e buona parte di questo è costituito da manodopera immigrata, spesso senza permesso di soggiorno e quindi costretta ad accettare qualsiasi condizione di lavoro e di salario. L’anno scorso, su mezzo milioni di clandestini, i reimpatri sono stati circa 20mila. Questo significa che:
1) è impossibile reprimere il fenomeno migratorio,
2) le imprese fanno ampio uso di questa manodopera “clandestina”.

In Italia, come in tutti i paesi europei, la produzione giuridica della clandestinità (ovvero l’invenzione del reato o della contravvenzione di essere sprovvisti di un titolo di soggiorno) è servita per assicurare la presenza di lavoratori senza diritti e perciò ricattabili.
Lo sfruttamento dei migranti (sia clandestini, che regolari “a tempo”) si ripercuote su tutti gli altri lavoratori perché li mette in competizione con chi è costretto ad accettare condizioni di lavoro e di salario peggiori. Da qui bisogna partire per costruire un’azione coordinata tra lavoratori immigrati e autoctoni. Occorre smascherare con più decisione i discorsi delle destre, che individuano nei lavoratori immigrati una delle principali cause dell’impoverimento, della disoccupazione e dell’arretramento delle condizioni di lavoro e di vita nei paesi europei. La crisi, al contrario, è strettamente connessa alle dinamiche del capitalismo, alla sua deriva finanziaria e alla feroce polarizzazione della redistribuzione della ricchezza.

Le normative europee sull’immigrazione, la militarizzazione delle frontiere, i campi di detenzione e i respingimenti, che partono da Bruxelles per incarnarsi in modi più o meno duri nei vari paesi, hanno reso l’Europa una fortezza: occorre rimettere al centro i diritti, le persone, il lavoro.

Al convegno, organizzato dalla CUB insieme alla Rete Europea dei Sindacati Alternativi e di Base di cui fa parte, sono invitati il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano, le comunità migranti , le associazioni e organizzazioni che si occupano di migrazioni, i sindacati di base tedeschi, francesi, spagnoli, svizzeri e greci con i loro militanti migranti.

Programma:

9:00
- Registrazione dei partecipanti e saluto delle istituzioni

9.30
- Introduzione di CUB Internazionale e presentazione della Rete Europea dei Sindacati Alternativi e di Base
- Relazione introduttiva di CUB Immigrazione
LE DIRETTIVE EUROPEE IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE:
- 1 parte: permesso di soggiorno, diritto d’asilo, permessi umanitari (Avv. Luce Bonzano - Asgi)
Intervento di un portavoce dei richiedenti asilo dalla Libia
­Intervento delle delegazioni internazionali
-2 parte: respingimenti, direttiva ritorno, CIE (Avv. Luce Bonzano - Asgi)
­Intervento sul rimpatrio volontario assistito
Intervento sul ruolo del sindacato nell’ottenimento dei diritti e della regolarizzazione dei sans papiers (Solidaires)
Intervento delle delegazioni internazionali

13.00
Pranzo
Spettacolo teatrale di una compagnia senegalese
15.00
LE LOTTE DEI MIGRANTI:
- Interventi delle delegazioni italiane e internazionali sulle lotte per il permesso di soggiorno, il diritto d’asilo etc:
Intervento sulle lotte di Brescia e Milano contro la Sanatoria Colf e Badanti
Intervento di Orhan Dhilber sulle lotte dei Sans Papiers parigini
Intervento sulla lotta di Rosarno e il caporalato
Intervento sullo sciopero dei lavoratori sans papiers nel 2009-2010, con un anno di picchetto (Solidaires)
Intervento delle delegazioni internazionali
Intervento sulla campagna “Da una sponda all’altra”, per ottenere notizie sui tunisini dispersi nel viaggio a Lampedusa

18.00
Discussione sulla bozza di documento finale e integrazione dei punti emersi durante in convegno

19.30
Chiusura lavori

CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE – CUB
Milano: V.le Lombardia 20 –tel. +39-02-70631804 fax +39-02-70602409
www.cub.itwww.cubvideo.it  - e mail cub.nazionale@tiscali.it

Europei per l'Italia: soddisfatti dell'incontro con l'Assessore Regionale Veneto Elena Donazzan‏

Al centro del colloquio i temi del voto dei cittadini comunitari alle elezioni amministrative e dei loro diritti.
Lo scorso 25 Giugno, il Presidente del Circolo "Europei per l'Italia" , prof . Marian Mocanu , e la Sig.ra Ileana Fofuca hanno avuto un incontro con la Dott.ssa Elena Donazzan Assessore della Giunta della Regione Veneto con delega alle Politiche dell'istruzione, diritto allo studio, programmazione della formazione professionale, programmi comunitari FSE, politiche del lavoro. L'incontro dai toni cordiali si è sviluppato sulle principali tematiche care al nostro movimento, come quello dell'iscrizione automatica dei cittadini comunitari sulle liste elettorali per le elezioni amministrative, del voto dei cittadini comunitari alle elezioni regionali e nazionali nonché del voto all'estero.

Pur non ravvisando su tutto una completa identità di vedute, l' incontro ha permesso di chiarire la posizione del nostro movimento sulle tematiche sopra richiamate, riscontrando nell'Assessore Donazzan una interlocutrice particolarmente valida e sicuramente aperta ad ulteriori approfondimenti. In particolare sulle tematiche riguardanti la necessità di informare maggiormente i cittadini comunitari dei loro diritti, primo fra tutti quello al voto locale. Proprio in questo ambito si sono aperte possibilità di collaborazione attraverso seminari ed incontri pubblici nei quali, pur rispettando le legittime opinioni e il libero dibattito, affrontare il tema dell'iscrizione automatica dei cittadini comunitari nelle liste elettorali. Un tema sicuramente "caldo" e sul quale sono depositate in parlamento diversi progetti di legge che saranno al centro di incontri pubblici e dibatti che il nostro movimento vuole realizzare anche in Veneto.

Circolo Europei per l'Italia
www.europeiperlitalia.it
info@europeiperlitalia.it
Tel: 347 41 66 068

Italia: Lecţie de onestitate de la un român. Le-a predat carabinierilor cei 2.500 de euro pe care îi găsise într-o parcare

A.M.P | 28 Iun 2012
Un muncitor român din Roma a predat carabinierilor o borsetă în care erau 2.500 de euro , pe care o găsise în parcarea unui centru comercial, relatează presa italiană.

Conform site-ului Paesesera.it, un grădinar român în vârstă de 37 de ani a găsit o borsetă cu 2.500 de euro în parcarea centrului comercial Parco Leonardo din zona Fiumicino (Roma).
Românul nu a stat pe gânduri şi a predat borseta la secţia de carabinieri din strada Settebagni. Aceştia, la rândul lor, i-au înapoiat borseta unui italian în vârstă de 49 de ani care o pierduse.

Sursa: Antena3.ro
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Giardiniere trova borsa con 2.500 euro e la consegna ai carabinieri

ROMA - Un giardiniere rumeno di 37 anni ha trovato una borsa con 2.500 euro in contanti e l'ha riconsegnata ai carabinieri. È accaduto a Parco Leonardo, a Fiumicino. Quando l'uomo si è imbattuto nella borsa, cheera stata rubata ad un ragioniere romano di 49 anni e poi abbandonata nei parcheggi del centro commerciale, non ci ha pensato due volte e senza esitazioni ha portato l'oggetto rinvenuto alla caserma dei carabinieri della stazione Settebagni. A quel punto i militari, dopo aver svolto gli accertamenti, sono riusciti a rintracciare il proprietario, a cui è stata riconsegnata la refurtiva.
Giovedì 28 Giugno 2012

Fonte: Il Messaggero

Il Consiglio dei ministri approva il regolamento sul 'cambio di residenza in tempo reale'

Stato civile
27.06.2012

Il provvedimento dà attuazione alle novità introdotte dal decreto 'semplifica Italia'

Il Consiglio dei ministri ha approvato durante la seduta di oggi una serie di provvedimenti tra i quali il regolamento che dà attuazione all'istituto del 'cambio di residenza in tempo reale' introdotto dal decreto-legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 ('semplifica Italia'). La novità normativa consente ai cittadini di presentare le dichiarazioni anagrafiche - di residenza e di trasferimento all'estero - anche spedendole per posta oppure inviandole via fax o e-mail, oltre che allo sportello del comune competente.

Le principali novità previste dal regolamento, approvato su proposta del ministro dell'Interno di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, riguardano le dichiarazioni anagrafiche e i controlli sui requisiti.

Per quanto riguarda le dichiarazioni, l'ufficiale d'anagrafe deve registrarle entro i due giorni lavorativi successivi alla presentazione, mentre i loro effetti giuridici, e quelli delle corrispondenti cancellazioni, decorrono dalla data della dichiarazione.
I controlli sulla sussitenza dei requisiti dichiarati, invece, vengono effettuati nei 45 giorni successivi alla registrazione da parte dell'ufficiale d'anagrafe.

Fonte: Ministero dell'Interno

Inoltre:
Necessario il documento individuale per i minorenni in viaggio

Tuscolano, esplode bomba a mano in casa, muore operaio, arrestato ex militare

IL CASO
Intorno alle 13 la deflagrazione di una granata nascosta in uno zaino. La vittima, un romeno di 27 anni, stava ristrutturando l'abitazione di Massimo Sculli, un ex militare. Illesi due compagni di lavoro. I testimoni: "Vetri a pezzi, urla lancinanti, un inferno"

Esplode una granata di guerra, muore un operaio romeno. E' accaduto intorno alle 13, in un appartamento di via Tuscolana, al civico 791. A deflagrare una bomba a mano di fabbricazione italiana in dotazione all'esercito - modello Srcm 35 - che risaliva alla seconda guerra mondiale. Nell'appartamento sono stati trovati altri ordigni e anche bossoli di guerra.

La vittima è Robert Yulian Kessler, operaio di origini romene di 27 anni che era impegnato da oltre un mese nei lavori di ristrutturazione dell'appartamento adibito a studio medico, di proprietà dell'ex militare Massimo Sculli, 53 anni. La bomba si trovava in uno zaino che stava a sua volta dentro uno sgabuzzino insieme ad altre armi e munizioni.

E Sculli in serata è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile.

L'operaio non è morto sul colpo ed è stato trasportato da un'eliambulanza verso il Policlinico. E' deceduto durante il trasporto. Troppo profonde le ferite riportate all'addome. Illesi, invece, gli altri due operai.

"Sembrava l'inferno. Abbiamo sentito un'esplosione, poi ho visto una fiammata e ho cominciato a chiedere aiuto, si sentivano urla lancinanti". A riferirlo è un' inquilina al primo piano. L'anziana abita nella porta accanto.

"Ero con mia moglie nel cortile del palazzo - racconta un altro inquilino - dopo l'esplosione i vetri sono andati in frantumi e i pezzi sono finiti su di noi. Abbiamo avuto molta paura, inizialmente pensavamo si trattasse di una caldaia o di una bombola a gas e c'era uno degli operai che chiedeva aiuto".

Il palazzo dove è avvenuta l'esplosione, al primo piano, è un edificio di 7 piani. Sulla strada ci sono negozi ed è molto trafficata. Di fronte c'è anche una fermata della metropolitana. Gli inquirenti, dopo che gli artificieri hanno portato via altre tre granate, dovranno ora effettuare accertamenti sulla presenza del piccolo arsenale nell'abitazione. La detenzione di armi da guerra da parte di privati è infatti illegale. Sculli ha lasciato l'esercito circa quindici anni fa e attualmente lavora presso una casa editrice. Interrogato negli uffici del commissariato Tuscolano, alla fine è stato arrestato.
28 giugno 2012

Fonte: La Repubblica

Grisignano, rumeno protesta lasciando i figlioletti in ditta

GRISIGNANO. «Non mi pagate da mesi». Il muratore romeno: «Date voi da mangiare ai miei bambini»

28/06/2012

Grisignano. Per protestare ha scelto un metodo irrazionale, «incredibile», come l'hanno definito i presenti. «Visto che non mi pagate, tenetevi qua i miei figli», ha detto, spiegando poi che «io non riesco a dar loro da mangiare, visto che non mi danno i miei soldi. Li sfamino loro, i miei bambini». E se n'è andato, lasciando lì i due bimbi di 6 e 10 anni spaventati e impauriti. Sono stati i carabinieri a risolvere la situazione: hanno calmato i bimbi, hanno cercato la loro mamma e li hanno accompagnati da lei. Il padre, un cittadino romeno di 40 anni, sarà denunciato per abbandono di minorenni. La singolare vicenda è avvenuta nella mattinata di ieri in via Pigafetta a Grisignano, dove ha sede la società “Elite ambiente” che si occupa di bonifiche. In febbraio il muratore, che lavora in proprio e che vive con la famiglia a Mestrino, aveva sistemato il tetto della ditta. «Mi devono 4.500 euro e non mi hanno mai pagato», sostiene. «Non è così - replica Antonio Casotto, il titolare -. Aveva già lavorato in passato, c'erano state delle contestazioni ma lo abbiamo sempre pagato. Questa volta l'accordo era che avremmo versato il pattuito (di 2.500 euro, non 4.500) entro il 31 maggio. Con le banche che non fanno credito, gli abbiamo chiesto il posticipo di un mese. Dopodomani (domani per chi legge, ndr) gli diamo ciò che gli spetta». Casotto ieri non era a Grisignano, ma i suoi dipendenti gli hanno subito comunicato cosa stava accadendo. «Ho detto alle mie impiegate che purtroppo la ditta non è un asilo e che lì i bambini non potevano stare. Se si facevano male, cosa sarebbe accaduto? Abbiamo cercato il muratore più volte al cellulare, invano, e quindi abbiamo contattato il 112». I carabinieri della stazione di Camisano si sono precipitati in via Pigafetta. Hanno tranquillizzato i due bambini, che erano un po' spaesati, ed hanno cercato invano di mettersi in contatto con il muratore. Quindi sono riusciti, dopo aver portato i bambini in caserma, a trovare la mamma, e le hanno accompagnato i figlioletti direttamente a Mestrino. Nel frattempo, il muratore si sarebbe recato nella caserma di Padova della guardia di finanza per chiedere consiglio ed entrare in possesso di quanto gli spetta. «L'accordo è che lo paghiamo a fine giugno e così sarà - precisa Casotto -. Le difficoltà e i ritardi sono un problema comune a tante aziende; noi attendiamo molti mesi che le pubbliche amministrazioni ci paghino il dovuto. Però sono preoccupato: se l'artigiano voleva protestare, credo che si sia spinto un po' troppo in là». Il suo comportamento sarebbe da codice penale. Sarà la procura a decidere il da farsi.

Diego Neri

Fonte: Il Giornale di Vicenza

mercoledì 27 giugno 2012

Invito alla presentazione del progetto "Te iubeste mama!" ("La mamma ti vuole bene"), sabato 30 giugno al Consolato Generale della Romania a Milano‏

L'Associazione delle Donne Romene in Italia - A.D.R.I. e l'Associazione Romeni in Italia - ARI Milano

sono lieti di invitarLa alla presentazione del progetto "Te iubeste mama!" ("La mamma ti vuole bene").

Il progetto "Te iubeste mama!" ("La mamma ti vuole bene") è promosso dall’Assessorato alla Cultura, Moda, Design e dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Politiche della salute del Comune di Milano, dall'Associazione delle Donne Romene in Italia e dall'Associazione Romeni in Italia, in collaborazione con l’Associazione Nazionale delle Biblioteche Pubbliche di Romania e il Programma Biblionet/IREX Romania, con il patrocinio del Consolato Generale della Romania a Milano e dell'Associazione Italiana Biblioteche.
La presentazione avrà luogo il giorno 30 giugno alle ore 11,00 presso il Consolato Generale della Romania a Milano, in Via Gignese n. 2.
Vi aspettimo!
Vi preghiamo di voler gentilmente confermare la presenza al numero telefonico: 3343540648 oppure inviando una e-mail: adri_milano@live.it

* RAI3 2010

I ragazzi di Parada

Il tour Parada

Parte dall'Italia a fine giugno il tour -anteprima europea- del nuovo spettacolo dei giovani di strada di Bucarest di Ilaria Lonigro

Debutta il 28 giugno a Turate (CO), in anteprima europea, “Parada-is Lavori di Corso”, tour estivo dei Ragazzi di Bucarest Over 18, la compagnia dei giovani romeni nuovi volti di Parada Italia.

L'associazione italiana è nata nel 2006 per sostenere il progetto di Miloud Oukili, il clown franco algerino quarantenne, che a 20 vede per la prima volta le centinaia di bambini e ragazzi di strada a Bucarest. È il 1992 e i piccoli, abbandonati o scappati da casa e dagli orfanotrofi, abitano i canali sotterranei del riscaldamento centralizzato. Per non sentire la fame, molti sniffano colla. Miloud ne rimane colpito e decide di aiutarli a riappropriarsi del loro futuro, insegnando loro l'arte del circo.

Da Sighisoara, in Romania, a Piazza San Marco, Venezia, i ragazzi si esibiscono in pubblico e tornano visibili. La magia è compiuta, ma il lavoro da fare per garantirgli sicurezza è ancora tanto. Nel 1996 Miloud fonda Fundatia Parada, per dare continuità al progetto. Si legge sul sito italiano: “Grazie anche all’impegno di Parada, il Governo Romeno ha riconosciuto l’esistenza dei giovani di strada e ha attuato una Strategia Nazionale per l’Infanzia di Strada”.

“Non esistono bambini di strada, esistono bambini dimenticati in strada dagli adulti. Questi adulti siamo tutti noi” è il motto di Oukili, che ha ispirato Marco Pontecorvo per il suo primo lungometraggio, “Pa-ra-da” (2008), presentato alla 65ma edizione del Festival del Cinema di Venezia e oggi disponibile in dvd o per proiezioni nelle scuole e sul territorio.

Diretti dal regista Flavio Cortellazzi di Teatro Magro, i sei giovani artisti (il più grande, Marian Milea, responsabile artistico, ha 33 anni) del tour italiano si esibiranno in un mix di giocoleria, equilibrismo, magia, acrobatica e drammatizzazione. “Non posso dire di più: è da scoprire” ci avverte enigmatica Assunta Ruffini, responsabile dei progetti e della promozione di Parada Italia.

È lei che dovete contattare (potete farlo qui) se volete prenotare lo spettacolo nella vostra città. Dopo il debutto del 28 giugno a Turate (CO), le date stabilite per ora sono tre: 30 giugno a Cantagalletto (SV), 1 luglio ad Albissola Marina (SV) e 8 luglio a Padova. “Ci sono date libere dal 9 luglio in poi” specifica Ruffini.
Con Marian, sul palco anche Gabriel Bucur, Cristian Anghel, Andrei Pirvu, Alin Vasilescu e Tania Simion. Afferma Assunta: “Non sono solo artisti, ma ambasciatori di tutti quei bambini a cui l'infanzia è negata. Grazie al supporto della Fondation Alta Mane, infatti, questo gruppo sta facendo un percorso formativo sia per se stesso che per diventare un esempio per i più piccoli”.
(25 giugno 2012)

Fonte: La Repubblica

Il sindaco Mario Occhiuto avvia una collaborazione fra il teatro Rendano e la facoltà di Musica dell'Università romena di Timisoara

Il sindaco Mario Occhiuto ha ricevuto nei giorni scorsi a Palazzo dei Bruzi il professore Walter Kindl, magnifico rettore della Facoltà di Musica dell’Università dell’Ovest di Timisoara (Romania) alla presenza dell’assessore alla Comunicazione Rosaria Succurro, di Mimmo Barile, presidente della FIELD Calabria, della maestra d’Arte Rosalba Magnoli, presidente dell’Accademia Delle Arti di Cosenza e del maestro Leonardo Saraceni, direttore dell’Università Europea Della Musica.Un incontro all’insegna della cordialità e della futura cooperazione artistica fra l’amministrazione comunale cosentina e la Facoltà di Musica di Timisoara, al fine di permettere agli studenti dell’Università Europea Della Musica, attiva a Cosenza dallo scorso Ottobre, di essere coinvolti in percorsi di formazione e nella relativa stagione concertistica. Quest’ultima, ne è convinto il sindaco Occhiuto d’accordo con il professore Kindl, potrà essere inserita sia nella prossima stagione del teatro Rendano sia in quella del teatro dell’Opera della Filarmonica di Timisoara, che è universalmente riconosciuto come una delle più prestigiose istituzioni musicali europee.
Mimmo Barile, che ha sostenuto l’iniziativa attraverso il Patrocinio gratuito della Fondazione Field Calabria, ha inoltre esposto i motivi che hanno dato origine al Protocollo di intesa fra l’Università Europea Della Musica di Cosenza e la Facoltà di Musica Romena, sottolineando i vantaggi che un giovane studente di musica potrà avere per il proprio futuro di interprete e/o docente, sotto l’aspetto professionale oltre che didattico, attraverso il conseguimento della Laurea in Musica di primo, secondo livello e del dottorato, a cui si può accedere dopo un solo biennio pre-accademico.
Il maestro Saraceni ha infine illustrato quelli che saranno i futuri obiettivi artistici e didattici di questa collaborazione, sicuro che l’iniziativa, unica ed esclusiva in Italia, darà ai tanti giovani aspiranti musicisti delle concrete certezze riguardo alla propria carriera, al fine di realizzare ed esprimere le proprie doti musicali ed artistiche in contesti prestigiosi e di levatura internazionale.
25-06-2012
Autore: Iole Perito

Fonte: Comune di Cosenza

A Pinerolo: la parrocchia rumeno ortodossa

Edizione 26 del 27/06/2012 » Società
PINEROLO - Ha 27 anni, è sposato da meno di un anno e sta per diventare papà. Padre Ciprian Marius Ghizila, ortodosso e rumeno, è il più giovane parroco del Pinerolese.
La comunità ortodossa officia in una chiesa in prestito, quella del seminario. Da alcuni giorni il vescovo di Pinerolo ha però consegnato a padre Ciprian la chiave di S. Bernardino, che diventerà la prossima e, si spera, definitiva chiesa. (approfondimenti nell'edizione in edicola)

Romano Armando

Fonte: L'Eco del Chiasone

Trei zile de „examinare a inimii“ la congresul Martorilor lui Iehova

Comunicat de presă
25 iunie 2012

ROMA — Cu siguranţă, de mai multe ori am auzit expresia „urmează-ţi inima“, dar rareori am auzit expresia „păzeşte-ţi inima“. Îndemnul de a ne păzi inima va fi repetat de multe ori în acest sfârşit de săptămână, la Congresul de District al Martorilor lui Iehova „Să ne păzim inima!“. Congresul a fost planificat să înceapă vineri dimineaţă la Sala de Congrese a Martorilor lui Iehova din Roma, Piazzale Hegel 70.

Congresul va scoate în evidenţă şi va analiza referinţele Biblice cu privire la inimă. In acele trei zile, diferitele părţi ale programului vor încuraja de asemenea o autoanaliză pentru a ne examina inima noastră figurativă. Participanţii vor afla cum îi poate ajuta faptul de a-şi păzi inima figurativă să ia decizii înţelepte, să-şi îmbunătăţească viaţa de familie, să-şi întărească relaţia cu Dumnezeu şi să găsească adevărata fericire.

Martorii lui Iehova îi invită pe toţi să asiste şi să înveţe mai multe despre acest subiect.
În cele trei zile de congres, programul va începe în fiecare dimineaţa la 9.20. Intrarea este liberă. Congresele Martorilor lui Iehova sunt susţinute în întregime prin donaţii.

Persoana de contactat
Maurizio Trimboli, telefon şi fax: 0815845291 – Cell.: 3291018333 – E-mail: 3396197395@tre.it
Francesco Lanuto, telefon: 3297957812 – E-mail: francecrina@gmail.com

MARTORII LUI IEHOVA
DEPARTAMENTUL PENTRU RELAŢII CU PRESA
Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova,
Via della Bufalotta 1281, 00138 Roma RM
Telefon: 06 872941 Fax: 06 87294841
http://www.jw-media.org/ http://www.jw.org/

lunedì 25 giugno 2012

Lo spettacolo “Ifigenia in Aulida” di Mircea Eliade messo in scena in anteprima assoluta in Italia

IRCRU Venezia, coproduttore dello spettacolo realizzato dal Teatro Stabile di Catania

Lo spettacolo “Ifigenia in Aulida” di Mircea Eliade sarà presentato in anteprima assoluta in Italia nel periodo 26 giugno – 4 luglio, in una messinscena realizzata dal Teatro Stabile, sullo spettacolare palcoscenico del Teatro greco-romano di Catania. La regia dello spettacolo è firmata da Gianpiero Borgia e la scenografia da Massimo Alvisi. La traduzione dal romeno all’italiano appartiene a Horia Corneliu Cicortaş, noto studioso dell’opera di Mircea Eliade, autore di una tesi di dottorato presso l’Università di Napoli su Eliade e l’India. L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e coproduttore dello spettacolo, insieme al Teatro Stabile di Catania, Teatro dei Borgia e Napoli Teatro Festival.

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha organizzato il suo primo evento in Sicilia nel maggio 2011. In quell’occasione ha stabilito una proficua collaborazione con il Teatro Stabile din Catania e con il direttore di questa istituzione, Giuseppe Dipasquale.

Nel repertorio del teatro è incluso lo spettacolo “La storia del comunismo raccontata ai malati di mente” di Matei Vişniec, nella regia di Gianpiero Borgia. Le prove per lo spettacolo “Ifigenia in Aulida” di Mircea Eliade, la personalità più famosa della cultura romena in Italia, sono state avviate lo scorso anno.

Meno conosciuta rispetto ad altre sue opere letterarie, questa pièce teatrale – “dramma in tre atti e cinque quadri” – costituisce una reinterpretazione del mito greco, diventato famoso nella letteratura europea attraverso i drammi di Euripide e Racine. Scritta nel 1939, “Ifigenia in Aulida” rappresenta una trasposizione letteraria delle teorie dello studioso romeno sul mito e l’epifania, nonché un approccio creativo al tema del sacrificio nei due miti romeni: Mioriţa / L’agnellina e la legenda Meşterului Manole / Mastro Manole. L’anteprima ebbe luogo il 12 febbraio 1941, nella sala “Commedia” del Teatro Nazionale di Bucarest, il cui direttore era all’epoca il romanziere Liviu Rebreanu. Lo spettacolo fu messo in scena dal regista Ion Şahighian, con l’illustrazione musicale di N. Bucliu; il ruolo principale fu stato affidato a Aura Buzescu. Nel periodo febbraio-marzo 1941 vi furono dieci rappresentazioni alle quali Eliade non poté essere presente, perché era all’estero da diversi mesi.

Le rappresentazioni si svolgeranno il 26, 27, 28, 29, 30 giugno e il 1, 2, 3, 4 luglio.

Coordinatore progetto: MIHAI STAN

ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA DI VENEZIA
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Venezia
Tel. +39.041.5242309
http://www.icr.ro/venezia/

Schimbarea numelui şi/sau a prenumelui pe cale administrativă

Ne naştem cu un nume de familie, iar ulterior, un alt nume de familie se obţine prin încheierea căsătoriei. Aceste modificări legale, care sunt expresii ale dorinţei personale şi nu ale obligaţiei legii, NU sunt mereu benefice şi pot crea diverse probleme juridice.

Numele de familie indică apartenenţa la o familie, întrucât se transmite din partea părinţilor/părintelui care declară naşterea, dar poate fi decis şi prin dispoziţia primarului din locul declarării naşterii - în cazul copilului în care nu se cunosc numele părinţilor. (Legea 201/2009). Ulterior, poate fi schimbat ca urmare a modificării statutului civil, în condiţiile prevăzute de legea română.

Cel mai adesea, numele de familie este modificat cu ocazia încheierii căsătoriei, ocazie în care soţii aleg de bunăvoie să poarte numele de familie reunite sau numele de familie al unuia dintre ei. Democratic, legea permite alegerea personală a modificării sau nu a numelui la căsătorie, alegerea majorităţii fiind preluarea numelui soţului, conform tradiţiei şi obiceiului popular, practică întâlnită, de altfel, în întreaga lume.

În Conventia Natiunilor Unite cu privire la "Eliminarea discriminarii de orice forma asupra femeilor", din 7 aprilie 1986, se afirmă în articolul 5(a) că "se vor lua măsuri adecvate pentru a modifica tiparele sociale şi culturale în scopul eliminării prejudiciilor şi obiceiului bazat pe ideea superiorităţii sau inferiorităţii sexelor", iar în articolul 16 (g) că "ne vom asigura că sub premisa egalităţii dintre bărbaţi şi femei, soţul şi soţia au aceleaşi drepturi, inclusiv cel de a-şi alege numele de familie".

Prenumele se stabileşte odată cu înregistrarea naşterii - de către persoana care declară naşterea copilului. Funcționarul al cărui rol este să înregistreze nașterea poate refuza părinților să numească copilul lor cu un prenume care poate să îi cauzeze probleme (de exemplu, un nume obscen sau jignitor). Şi în cazul prenumelui, obiceiul unora este de a-l transmite pe cel al părinţilor.
Dar există şi alte situaţii când numele şi a prenumele pot fi regândite şi ulterior schimbate!

Modificarea numelui de familie sau a prenumelui este posibilă pe cale administrativă. Voi răspunde în cele ce urmează întrebărilor dvs, clarificând drepturile şi obligaţiile referitoare la schimbarea numelui, în baza legislaţiei româneşti, având în vedere dispoziţiile Ordonanţei Guvernului nr. 41/2003 privind dobândirea şi schimbarea pe cale administrativă a numelor persoanelor fizice, aprobată prin Legea nr. 323/2003, cu modificările şi completările ulterioare .

La baza cererii de schimbare a numelui şi/sau a prenumelui trebuie să se afle o hotărâre judecătorească sau unul dintre următoarele motive temeinice, prevăzute expres de legea sus menţionată:
1) numele/prenumele este format din expresii indecente ori ridicole;
2) persoana în cauză a folosit în exercitarea profesiei si a devenit cunoscută în societate cu numele/prenumele pe care doreşte să îl obţină;
3) ofiţerul de stare civilă a efectuat menţiunea greşit în registrele de stare civilă;
4) numele/prenumele este de provenienţă străină;
5) în cazul adopţiei sau a recunoaşterii ulterioare a înregistrării naşterii
6) în cazul în care se doreşte să se revină la numele de familie purtat anterior căsătoriei ori la numele de familie dobândit la naştere;

Alte cazuri speciale de schimbare a prenumelui la cerere - pe cale administrativă sunt când prenumele este specific sexului opus sau când persoanei i s-a încuviinţat schimbarea sexului prin hotărâre judecătorească rămasă definitivă şi irevocabilă şi solicită să poarte un prenume corespunzător, prezentând un act medico-legal din care să rezulte sexul acesteia.
Potrivit legii anterior menţionate, documentaţia necesară pentru schimbarea numelui pe cale administrativă trebuie prezentată personal sau prin împuternicit- fie în România - la serviciul public comunitar de evidenţă a persoanelor în a cărui rază teritorială îşi are domiciliul, fie în Italia - la Consulatul Român din regiunea dvs.

Cererea trebuie să fie motivată prin unul dintre motivele temeinice prezentate anterior şi să fie însoţită de următoarele acte în original şi copie:
1. -certificatul de naştere, carte de identitate şi/sau paşaport, precum şi certificatele de stare civilă ale persoanei care solicită schimbarea numelui;
2. - un exemplar al Monitorului Oficial al României, în care a fost publicat, extrasul din cererea de schimbare a numelui
3. - consimţământul, dat în formă autentică, al celuilalt soţ, în cazul schimbării numelui de familie purtat în timpul căsătoriei;
4. - acordul părinţilor sau copia de pe decizia de aprobare a autorităţii tutelare, în cazul minorilor
5. - cazierul judiciar si cazierul fiscal ale solicitantului;
6. - orice alte acte pe care solicitantul le consideră necesare.

Cererea va fi examinată în termen de 15 zile iar în termen de 30 de zile va trebui să vă prezentaţi personal/prin împuternicit pentru primirea noilor certificate de stare civilă.

Scrieţi-mi pe adresa de email , în cazul în care aveţi nevoie de modele de procură sau de cerere de tipul celor menţionate anterior.

 Av. Stagiar Cristina Giorgiana Tutu
cristina.tutu@romeninitalia.com 

Emigrata realizza il dizionario veneto - romeno: consegnato oggi a Palazzo Balbi

VENEZIA - Il Veneto è una lingua parlata da milioni di persone in sei stati diversi. La metà si trova in Italia, gli altri in Brasile, Messico, Istria, Dalmazia e in Romania. Ora una signora romena di origine veneta, Luigia Amelia Toader, ha realizzato un "Dizionario della lingua veneta - rumena" come documento culturale di un'epoca
Questo contributo linguistico è stato consegnato all'assessore ai flussi migratori Daniele Stival nel corso di un incontro tenutosi oggi a Palazzo Balbi con un gruppo di veneti emigrati in Romania.

La delegazione di cui faceva parte la signora Toader, era accompagnata dal vicepresidente dei Polesani nel Mondo, Marco Di Lello. «Vi ringrazio di essere qui - ha detto Stival - nonostante la vicenda del sisma che ha colpito l'area del Polesine e per la quale in questi giorni sarò a Roma. La Romania ha sempre avuto ottimi rapporti commerciali e non solo con il Veneto, e spero che continuino anche con il vostro apporto e con quello delle vostre future generazioni».

«Desidero ringraziare la signora Toader - ha concluso Stival - per questo importante documento, testimonianza della storia dell'emigrazione veneta che dobbiamo tutelare e valorizzare. Le origini e le tradizioni venete infatti non devono essere soltanto un frammento del passato ma devono far parte della quotidianità ed essere alla base della nostra identità per poterle tramandare alle generazioni future. E infatti è con particolare attenzione che, dall'inizio del mandato della Giunta Zaia, ci rivolgiamo ai giovani soprattutto con l'utilizzo delle nuove tecnologie per poter dialogare on line giorno dopo giorno».

Sabato 23 Giugno 2012

Fonte: Il Gazzettino

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Emigrazione: Consegnato a Stival il dizionario della lingua veneta - rumena

Lastra a Signa. La salute passa dal cuore, successo per l'iniziativa

Riscontri positivi con la ricerca medica che ha coinvolto la comunità romena. Consegnate le autorizzazioni all'uso dei defibrillatori
25/06/2012

Evidente successo, il 10 giugno scorso al Centro sociale, per l’incontro con la comunità romena che ha preso parte all’indagine socio-sanitaria per “Lastra-da della salute passa dal cuore”. Successo ripetuto, con una folta partecipazione di pubblico, venerdì 22 giugno, sempre al Centro sociale, in occasione della cerimonia di consegna delle autorizzazioni all’utilizzo dei defibrillatori, ai partecipanti ai corsi organizzati nei mesi scorsi dall'Assessorato allo Stato sociale, in collaborazione con SdS nord ovest, Federazione italiana medici di famiglia, ASL 10 di Firenze, Misericordia di Lastra a Signa, sez. Soci Coop, Pubblica assistenza sez. di Ginestra F.na e associazionismo locale.

Tutte e due le iniziative sono venute a coronamento di un percorso comune nel quadro di “Lastra-da della salute passa dal cuore: progetto per la prevenzione delle malattie cardiovascolari”, promosso da Amministrazione comunale, SdS zona nord-ovest, Federazione Medici di famiglia e Azienda sanitaria fiorentina.

La conclusione della ricerca medica, che ha coinvolto la comunità romena di Lastra a Signa e ha visto concentrare l’attenzione dei ricercatori su alcuni fattori di carattere sociale che possono incrementare il rischio di eventi cardiovascolari, consente di fare un primo punto sugli elementi più significativi della sperimentazione “Lastra-da della Salute passa dal cuore”. Una ricerca, come dichiarato a suo tempo dall’Assessore allo Stato sociale Angela Bagni "i cui esiti consentono di condurre alla riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare, contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone malate, mettendole in grado di riconoscere i segnali di cambiamento del proprio stato di salute".

Nell’ambito di “Lastra-da della Salute passa dal cuore”, venerdì 22 giugno si è poi svolta la cerimonia di consegna delle autorizzazioni all'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici a coloro che hanno frequentato a Lastra a Signa il corso tenuto da personale abilitato del 118. Il corso, della durata di 8 ore, con esame finale teorico e pratico, era teso alla formazione di personale “laico”: 106 le persone abilitate, che dispongono ora di un numero di codice, rilasciato dal 118, da comunicare in occasione di utilizzo del DAE (Defibrillatore semiAutomatico Esterno).

L’importanza del progetto è testimoniata anche solo dai 60.000 decessi annui provocati da arresto cardiaco. Molte di queste persone potrebbero essere salvate da un inizio tempestivo delle manovre di Rianimazione e successivo utilizzo del DAE. E’ perciò basilare una distribuzione capillare di apparecchi DAE in punti strategici della città, tra capoluogo e frazioni e una conoscenza diffusa sul loro utilizzo. A questo proposito, l’Assessore Angela Bagni ha ribadito che afferma Angela Bagni "il progetto che prende avvio con il PAD - accesso pubblico alla defibrillazione - intende sensibilizzare il volontariato, l’associazionismo, i cittadini nella loro totalità, oltre che all’uso di apparecchiature idonee, principalmente all’osservanza di stili di vita quotidiana che siano di beneficio alle persone e non mettano a repentaglio la salute. Questo è il primo passo fondamentale nella lotta alle cause di molte patologie, anche gravi".

A oggi, 6 sono gli apparecchi DAE presenti a Lastra a Signa e acquistati con il contributo di cittadini, associazioni, enti o Istituti di credito e distribuiti tra capoluogo e frazioni. Ma la raccolta di fondi per il loro acquisto, nella continuità del progetto, sta proseguendo: venerdì 29 giugno, alle 18,45, allo stadio comunale di Malmantile, 1° triangolare di calcio "Città di Lastra a Signa" tra A.S.D. Lastrigiana, A.S. Malmantile e Polisportiva Ginestra A.S.D. Gli incontri, saranno intervallati da una dimostrazione di pronto soccorso con uso di DAE. A conclusione, cena collettiva. Il ricavato della serata (ingresso alle partite più la cena:10 euro), organizzata da Assessorato allo Stato sociale, Assessorato allo Sport, Società di calcio e Iride, sarà interamente devoluto all'acquisto di defibrillatori da utilizzare nei campi sportivi delle tre società.

Comune di Lastra a Signa - Ufficio Stampa


Fonte: GoNews

Luncanu padrone di Busto

Il 23enne rumeno (a destra in foto) doma il serbo Pashanski e si aggiudica il primo appuntamento ITF organizzato dal circolo lombardo...

Busto Arsizio, 23 giugno 2012 - È il ventitreenne rumeno Petru-Alexandru Luncanu il primo giocatore a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Trofeo F.b.a Renault Paglini, torneo Futures maschile da 15mila dollari di montepremi, andato in scena sui campi in terra battuta del Tennis Club Busto Arsizio, in provincia di Varese. Nella finale odierna il mancino di Bucarest ha avuto la meglio con il punteggio di 6-4 7-6 sul serbo Boris Pashanski, dimostrando di avere una marcia in più nei punti importanti.

Non compreso fra le teste di serie, Luncanu ha messo in mostra grandi qualità sin dal primo turno, dimostrando di aver ben poco da invidiare a tutti gli altri partecipanti. E nella partita di oggi l’ha confermato, giocando ad alti livelli per tutta la durata dell’incontro e non dando mai l’impressione di soffrire il tennis di un giocatore dal passato importante quale Pashanski. In campo l’ex numero 55 del mondo non sarà un esempio di buone maniere, ma sul piano tennistico il suo valore non è in discussione.

Tuttavia oggi l’ex numero tre del mondo Under 18 si è dimostrato più forte, cambiando passo nei momenti decisivi. La finale, giocata a ritmi molto elevati, si è infatti decisa su pochi punti e a vincerli è stato quasi sempre il rumeno, che con il suo atteggiamento pacato e silenzioso ha conquistato anche il pubblico di Busto Arsizio, molto numeroso per l’atto finale. Vinto il primo set grazie al break conquistato nel decimo gioco, Luncanu non è più riuscito a togliere il servizio al rivale, ma allo stesso tempo ha concesso le briciole nei propri turni di battuta, e la frazione è stata così decisa dal tie-break.

Grazie a un doppio fallo del serbo nel secondo punto, Luncanu si è portato agevolmente sul 6-3, ma quando sembrava ormai fatta Pashanski è tornato prepotentemente in gara, annullando i tre match-point e impattando sul 6-6. A quel punto il rumeno ha però trovato il coraggio di spostarsi dalla parte del diritto per eseguire una perfetta smorzata, che ha lasciato di sasso il rivale consegnandoli una quarta palla match, rivelatasi poi decisiva grazie a un errore di Pashanski.

“Sono davvero soddisfatto di aver conquistato il titolo - ha dichiarato il vincitore - in quanto sono riuscito a giocare il mio miglior tennis davanti a un pubblico numeroso e partecipe. Ci tengo a congratularmi sia con il mio avversario, autore di un ottimo torneo, che con gli organizzatori e tutte le persone che mi sono state vicino in questa bellissima settimana”. Quello odierno è il suo secondo titolo consecutivo a livello Futures, il sesto in carriera, e rappresenta l’ennesima conferma di come abbia tutte le carte in regola per tentare il salto di qualità nei tornei challenger. Intanto scalerà circa 90 posizioni nel ranking mondiale, portandosi a ridosso dei primi 400.

RISULTATI

Singolare. Finale: Petru-Alexandru Luncanu (Rom) b. Boris Pashanski (Srb) 6-4 7-6(6).

Ufficio Stampa - foto Francesco Panunzio

Fonte: Il Tennis Italiano

Chivu: "Felice di essere rimasto all'Inter"

24/06©Foto: LF/Fiorentinanews

Ai microfoni del Corriere dello Sport, Cristian Chivu ha espresso la propria gioia per aver rinnovato il contratto che lo lega all'Inter. Il difensore rumeno ha poi fatto capire di non aver mai chiesto di essere lasciato andare via: "Fisicamente sto bene e sono strafelice. Desideravo far parte del nuovo progetto dell'Inter dove sono dal 2007. Non volevo andarmene. Io volevo restare fin dall'inizio, ma nell'ultimo mese ero a Bucarest, mentre i dirigenti dellInter a Milano e per giunta attivi su altri fronti. L'importante però è che siamo rimasti tutti tranquilli. Io vicino ad altri club? Mai. Ci sono state chiacchiere con alcune squadre, ma niente di serio. Fin dal primo incontro con i dirigenti nerazzurri ho avuto un solo obiettivo: capire se mi volevamo ancora. Mi hanno dato la risposta che speravo e da lì in poi abbiamo cercato un accordo sulla durata del contratto e il resto. Il Galatasaray? Ne ho sentito parlarne poco. Negli scorsi mesi avevo fatto il punto della situazione con il mio agente (Victor Becali, ndr) ipotizzando qualche scenario se l'Inter non si fosse fatta sentire, ma quella di restare è sempre stata la mia prima opzione. Alla fine abbiamo trovato una via di mezzo tra offerta e richiesta. Sono felice e spero che lo siano anche la società e i tifosi. In Italia non ho parlato con nessuno. Dopo l'Inter non vedevo un'altra squadra dove potevo andare. Juve da scudetto? Parte in pole position. Tanto di cappello per quello che hanno fatto lo scorso anno, ma ogni stagione è diversa dalla precedente. E io di battere la Juventus ho tanta voglia. Inter competitiva? Perché no? Abbiamo un gruppo importante, con qualità morali e umane notevoli. Con qualche innesto e la voglia di riscatto che tutti abbiamo, faremo bene."

Francesco Cammuca

Fonte: Calcio News 24

Cacciata dal 5 Stelle perché romena? La Sas corregge il tiro

Scritto da Germano Milite
Dopo l’articolo pubblicato dal sito InfoOggi e ripreso da numerosi altri portali d’informazione (compreso young) che aveva gettato l’ombra del razzismo su alcuni membri del Movimento 5 Stelle di Jesi, Maria Sas, la giovane Romena che sarebbe stata “espulsa” dal movimento solo perché non italiana, è stata raggiunta dal quotidiano online “Vivere Jesi” ed ha raccontato una versione abbastanza diversa da quella diffusa in un primo momento da InfoOggi.

Ecco la lettera:”Mi chiamo Maria Sas, ho 22 anni e da quasi 4 anni abito in Italia a Jesi in provincia di Ancona. Sono una studentessa di Giurisprudenza a Jesi, nel tempo libero mi piace organizzare e partecipare a vari eventi culturali.

All'inizio dell'anno 2012, più precisamente alla fine di Gennaio inizio di Febbraio, ho ricevuto una proposta molto interessante da parte di un mio amico che faceva parte del Movimento 5 Stelle di Jesi. Questo mi ha proposto un'eventuale candidatura per le elezioni amministrative che sarebbero state a Maggio, come futura consigliera comunale.

Entusiasta da questa proposta ho iniziato ad andare alle loro riunioni e ho cercato di aiutare alla distribuzione di materiale pubblicitario, ho iniziato a parlare con i miei amici e con i conoscenti per cercare di coinvolgerli ed ovviamente per farli votare per me e per il candidato a sindaco da parte del Movimento.

Assieme con il mio amico, abbiamo cercato di portare delle nuove idee ed essendo arrivati da poco tempo abbiamo iniziato a proporci per fare più attività possibili, per ricuperare il tempo perso(gli altri componenti del gruppo lavoravano già da Settembre 2011 a questo progetto).

Il candidato a Sindaco del Movimento ci ha detto di andare a parlare con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine(Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, etc) e di domandare a questi se hanno qualcosa da proporre in tema di Sicurezza per la nostra città. Dopo che io ed il mio amico siamo stati da tutti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, consumando tempo e soldi per le chiamate, in una sera(dopo solo 3 giorni dall'arrivo nel gruppo) 2 membri del Movimento 5 Stelle iniziano una discussione accesa con me e con lui. A me mi hanno attaccato in tutti i modi, dicendomi che non dovevo andare a parlare con la Polizia perchè sono l'ultima arrivata e che non ho il diritto di parlare e di fare proposte. Mi hanno detto che le proposte si fanno dopo mesi di lavoro all'interno del gruppo, dopo che avrò dimostrato che sono degna di aprire le bocca davanti a loro.

Dopo questa discussione accesa, ho deciso che è meglio rinunciare alla mia candidatura per il Consiglio Comunale e ovviamente sono uscita dal gruppo il giorno successivo. Non so quale sia stato il vero motivo della discussione di quella sera, forsè il fatto che non sono italiana o forse perché non ho avuto troppo entusiasmo e volontà?".

A ben leggere, appare sicuramente forzato, diffamante e strumentalizzante parlare con sicurezza assoluta di un episodio di razzismo all’interno del 5 Stelle. Tutto lascia pensare ad una manovra, nemmeno tanto abile, per attaccare i cosiddetti “grillini” utilizzando le parole facilmente fraintendibili di una giovane attivista straniera.

BAGNOLI:”LA SAS HA OMESSO ALCUNI DETTAGLI DELLA SUA INTERVISTA ORIGINALE”

L’autore dell’articolo ragione di scandalo, si chiama Sergio Bagnoli. Il giornalista free lance, aveva infatti tradotto direttamente l’intervista rilasciata dalla Sas ad un giornale rumeno; “La Gazeta Romaneasca”. Secondo il collega, poi, nella sua lettera di smentita inviata a Vivere Jesi, la ragazza avrebbe omesso particolari importanti riscontrabili invece nell’articolo originale scritto in romeno. In particolare, lo sfogo della giovane autocensurato, sarebbe riferito alla biasimevole “decisione di Grillo di non volere stranieri nel suo Movimento. Neanche la Lega Nord si comporta in questo modo.Ci sono molti stranieri, sicuramente anche romeni che hanno partecipato alle elezioni locali nelle Liste della Lega...”

Per Bagnoli, dunque, la dinamica è chiara: la 22enne si sarebbe prima sfogata con i suoi connazionali, credendo magari che nessuno avrebbe tradotto il contenuto dell’intervista rilasciata a Gazeta Romaneasca. In un secondo momento, una volta esplosa la polemica sul web ed annusato il pericolo di querele, abitando tra l’altro in una città piccola come Jesi, Maria avrebbe ritrattato le parti più compromettenti della propria denuncia e corretto il tiro assumendo posizioni meno nette.

La verità sulla vicenda, probabilmente, non si saprà mai. Bisognerebbe chiedere direttamente al giornalista romeno autore dell’intervista ma, dato che l’articolo di Gazeta Romaneasca non è firmato, allora occorrerebbe interrogare il direttore della testata. In mancanza della versione dell’intervistatore, comunque, bisogna fidarsi della smentita inviata dalla Sas. La ragazza, tra l’altro, ci ha anche tenuto a dichiarare:”Rinnovo al Movimento Cinque Stelle Jesi la stima per l'operato svolto per quanto siano state prese da me e da loro due strade diverse in ambito politico”.

LA SAS NON RITRATTA IL RACCONTO DELLA LITE

Eppure, dal contenuto dell’intervista tradotta, pare proprio che i rapporti tra la ragazza ed almeno alcuni dei grillini di Jesi non sia mai stato idilliaco; anzi. Se infatti la ragione razzista e xenofoba è stata negata, o meglio solo ipotizzata (per Bagnoli invece rinnegata), restano confermata la lite che ha portato la Sas ad allontanarsi dal movimento e le dichiarazioni su un atteggiamento abbastanza odioso nei confronti dei nuovi arrivati. Certo la componente "vittimismo" non è da sottovalutare e, in ogni caso, le dichiarazioni della Sas andavano prese in maniera molto più cauta e senza farsi trascinare da simpatie o antipatie per il Movimento.

IL MOVIMENTO 5 STELLE SOTTO ATTACCO

Ora è ovvio che l'oramai stranoto boom di Beppe Grillo alle scorse elezioni abbia scatenato una tempesta di attenzioni (anche negative) che prima il movimento non poteva vantare. Così come è altrettanto normale che gli attacchi, anche beceri e strumentali, saranno sempre più numerosi e sempre più virulenti. Il modo con il quale i "grillini" reagiranno a questi fendenti spesso ignobili e vigliacchi, li differenzierà dal tanto (giustamente) osteggiato ciarpame particratico.

Fonte: You-NG

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La verità di Bagnoli sulla vicenda Sas - MoVimento

Inoltre:
Ex grillina rumena attacca: “Grillo e gli stranieri. Una coerenza vergognosa”
L’ex grillina: “Beppe e gli immigrati? Una coerenza vergognosa”

Nella pizza al radicchio c'è un sasso: una 29enne ci rimette cinque denti

La donna dopo sei mesi risarcita con 800 euro, ma il dentista gliene chiede 3.500: «Sono disperata, non ho tutti quei soldi»
di Elisa Giraud

TREVISO - Un sasso nella pizza le fa perdere cinque denti. Che lei non può permettersi di farsi mettere a posto. È la storia di Dorina, 29enne di origine romena, residente a Cordignano, che lavora come donna delle pulizie nel centro commerciale Conè di Campolongo.

Erano le 14.30 del 29 dicembre dell'anno scorso, se lo ricorda bene Dorina quell'attimo in cui ha dato un morso al trancio di pizza che aveva appena comprato al Wine Pizza, il bar al primo piano del centro commerciale Conè. Ha sentito una fitta di dolore, si è portata le mani alla bocca e si è accorta che sulla pizza insieme al radicchio c'era pure un sasso.
«Cinque denti sono rimasti incastrati nella pizza - racconta Dorina - Ero andata a mangiare lo spuntino sulla scala, non potevo sedermi perché ero in orario di lavoro. Sono tornata subito al bar per far presente quello che era successo. Mi hanno detto che non sapevano cosa fare. Allora sono andata dalla segretaria del Conè che mi ha accompagnata nuovamente al bar per parlare con il cuoco e il proprietario».
Dorina è disperata perché non ha soldi per mettersi a posto i denti. L'assicurazione le ha risarcito 800 euro, ma il dentista gliene ha chiesti 3.500. «Non riesco a mangiare quasi nulla - prosegue Dorina - mi attacco i denti con la colla per farli star su, è terribile». Nonostante una vita di sacrifici, dopo quindici anni trascorsi in Italia a lavorare, la donna romena non è riuscita a mettere da parte abbastanza soldi per far fronte a quest'emergenza. «Non so più cosa fare - dice in lacrime Dorina - ho la bocca sfigurata e nessuno mi aiuta».
Per la verità una persona che ha provato ad aiutarla c'è stato ed è proprio il titolare del bar, Francesco Polo: «Abbiamo fatto la denuncia all'assicurazione - spiega - che ha fatto la perizia e ha parlato con il dentista della signora. In assenza di testimoni e visto che la Dorina si era allontana dal bar per mangiare, l'assicurazione non voleva nemmeno pagare. Sono stato io ad insistere, visto che non è una estranea,ma lavora qui al Conè». L'assicurazione ha dunque risarcito alla donna 800 euro che corrisponde alla cifra necessaria per sistemare due denti. «Sono dispiaciuto di questa situazione - afferma il titolare del bar - ma mi sento più che a posto perché ho fatto quello che potevo per aiutarla».

Lunedì 25 Giugno 2012

Fonte: Il Gazzettino

Non ce l'ha fatta il 12enne romeno tuffatosi in una roggia a Sommariva del Bosco: il piccolo è morto

venerdì 22 giugno 2012
Lunghissime le operazioni di salvataggio, conclusesi con la tenue speranza. Ma il cuore del giovane Sebastian ha cessato di battere durante il volo verso l'ospedale di Torino

Non ce l'ha fatta Sebastian Vlad, il giovanissimo romeno, appena 12 anni, tuffatosi nel pomeriggio di venerdì in un canalone irriguo a Sommariva Bosco, a metà strada tra il paese e Caramagna Piemonte. Il giovane si è spento durante il trasporto in elicottero a Torino, dopo lunghissime operazioni di soccorso che hanno fatto stare con il fiato sospeso la gente accorsa sul luogo della disgrazia.

Come detto nei nostri precedenti aggiornamenti, Sebastian era in compagnia di un amico quando ha deciso di fare il bagno in quella che è una pozza d'acqua, profonda, ma certamente non un posto particolarmente indicato per un tuffo. Ed è stato proprio l'amico che, non vedendolo riemergere, ha immediatamente dato l'allarme.
Tempestivo l'intervento dei soccorritori, Vigili del Fuoco, insieme con il personale del 118 e dei carabinieri della Compagnia di Bra e della locale stazione. Lunghissimi minuti di trepidazione, poi lo sforzo è stato premiato: il ragazzino è stato riportato a riva, prontamente intubato e successivamente, come detto, elitrasportato a Torino. Le sue condizioni, però, erano troppo gravi: purtroppo il cuore di Sebastian ha cessato di battere prima ancora di arrivare al Regina Margherita.

Fonte: TargatoCN

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Tuffo nell'acqua di un canale: è morto a 12 anni

Cadavere in via delle Fonti, e' un romeno senza fissa dimora. Ancora giallo sulle cause della morte

PRATO - 22/06/2012 - E' un romeno di 44 anni l'uomo trovato cadavere ieri in un fosso vicino a via delle Fonti. Massimo riserbo della Procura sulla sua identita'. Ancora mistero sulle cause della morte. Domani l'autopsia
Sara' eseguita domani mattina l'autopsia sul cadavere dell'uomo trovato ieri, attorno alle 13, in un fosso a poca distanza da via delle Fonti, a Prato. Le impronte digitali rilevate dalla polizia scientifica hanno permesso di accertare l'identita' dell'uomo che e' la stessa di quella indicata nel passaporto che portava nei pantaloni. E' un romeno di 44 anni, gia' noto alle forze dell'ordine per essersi reso protagonista di un caso di taccheggio avvenuto in un supermercato di Prato negli anni scorsi. Le iniziali del suo nome sono B.N. La procura non intende in alcun modo divulgare il nome e prosegue le indagini per dare una spiegazione alla morte dell'uomo che al momento resta un mistero. Secondo indiscrezioni investigative, il romeno ritrovato senza vita non aveva una dimora fissa, sarebbe una sorta di vagabondo. Il sostituto procuratore Giuseppe Ledda, che coordina le indagini, non ha ritenuto di poter riferire nulla sul caso, probabilmente per la mancanza di nuovi elementi rilevanti. Sul cadavere, che aveva il volto devastato dai vermi non c'erano apparenti segni di violenza e stando ad un esame esterno sembrerebbe che sia morto almeno da una settimana. Per escludere l'ipotesi dell'omicidio bisognera' attendere l'esito dell'autopsia che sara' eseguita dal medico legale Brunero Begliomini. Tra le piste piu' plausibili quella dell'investimento pirata o quella del malore dovuto anche all'abuso di alcol. Accanto al suo corpo infatti, sono stati trovati dei cartocci di vino appena comprato al vicino supermercato Stefan.

Fonte: ToscanaTV

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venerdì 22 giugno 2012

Con Max Blecher nella realtà dell’irrealtà. Terzapagina... di Romano Augusto Fiocchi

“Accadimenti nell’irrealtà immediata”.

“Quando guardo per molto tempo un punto fisso sulla parete mi accade a volte di non sapere più né chi sono né dove mi trovo”. Incomincia così uno strano viaggio narrativo che si traduce nell’esperienza di un’altra realtà: una realtà irreale ma vera – quella, appunto, di un punto fisso sulla parete e di tutto un mondo di oggetti, di stanze, di esseri umani, di materia primordiale che abitano l’altra parte della realtà.

Accadimenti nell’irrealtà immediata non è una lettura, è un’iniziazione. Quando si chiude l’ultima pagina si ha la sensazione di aver imparato a leggere il mondo in un altro modo, nella sua parte vuota. Di essere penetrati sotto la pelle sensibilissima di Max Blecher e di percepire con lui il “profumo delle nocciole tostate” in una montagna di bucce di semi in decomposizione. Di sentire lo stupore della vita, tutta la vita del pianeta, in una conca d’acqua, tra “i meravigliosi pizzi del muschio verde del fondale, i vermi sospesi ai frammenti di legno, i pezzi di ferro vecchio ricoperti di ruggine e di melma”.
Max Blecher è il risultato di una sublime e triste contraddizione: un controllo consumato dell’arte della scrittura e un’esistenza troppo breve. Blecher è morto ventinovenne di tubercolosi spinale, malattia che lo ha incatenato al letto per gli ultimi dieci anni della sua vita. Rumeno di origine ebraica, ebbe contatti epistolari con Breton, Gide, Heidegger, Ionesco. Herta Müller (cfr. Terzapagina del 26/8/2011) ha scritto di “eroticità” delle cose sotto il suo sguardo penetrante. È comunque una capacità percettiva estrema, quella di Max Blecher, che sa leggere gli oggetti di questo mondo come se appartenessero a un altro mondo e proprio quell’altro mondo – irreale e onirico – fosse quello autentico.
Max Blecher (1909-1938)
In Accadimenti nell’irrealtà immediata, tradotto e pubblicato per la prima volta in Italia, si alternano immagini di pura poesia e autentiche visioni filosofiche dove il senso cosmico della vita arriva a identificare, sperduta da qualche parte nello spazio, l’ombra solitaria del nostro pianeta. Oppure il negativo (in senso fotografico) del mondo, una sorta di anti-mondo dove la realtà è data dalla struttura positiva dei suoi vuoti: “in modo che tutto ciò che è cavo diventi pieno”.

Ma per riuscire a trascinare il lettore in questa nuova realtà occorre un linguaggio speciale, preciso e tagliente come un bisturi, fatto di frasi secche, lapidarie, qua e là attraversate da scarni lampi di immagini poetiche. Un esempio: “Vi erano giornate scolorite, col cielo annuvolato come un lenzuolo sporco. La pioggia scrosciava infinita nel parco deserto. I gravi tendaggi d’acqua si agitavano tra i viali come in un’immensa sala vuota”. La parola, in Blecher, aderisce alla materia, è materia. E la materia, per lui, è tutto. È la cera del panoptikum, il museo dove le figure umane sono più reali di quelle reali. È la carne rossa degli animali macellati, il fango e il letame nel campo del mercato bovino, le muffe che attecchiscono nei cassetti dei vecchi mobili e sui volti dei cadaveri riesumati di bellissime fanciulle.

Se la trama in sé ha un esile filo conduttore costruito sulla scia dei ricordi, la voce narrante – in prima persona – mantiene costante un ritmo narrativo scandito dall’entrata in scena di personaggi tutti singolari: il medico-topo, trovato morto nella soffitta di casa con una pallottola alla tempia, il padre del protagonista, il fratello del nonno, Eugen e la fascinosa Clara, il misterioso e sensuale Walter, e tutta la famiglia Weber, dal vecchio Samuele, al gobbo Ozy con le “braccia esili come flauti”, a Paul e sua moglie Edda. Edda è un’altra creatura enigmatica, come se appartenesse direttamente all’irrealtà del mondo. Irreale anche l’atmosfera creata dalle parole lapidarie che comunicano la sua morte: “Quell’autunno Edda si ammalò e morì”.

Gli esseri umani escono di scena come gli oggetti. Oggetti che non sono ossessive elencazioni come in certa narrativa francese, da Robbe-Grillet a Perec, ma oggetti in quanto esseri vivi, suggestive essenze o anti-essenze dell’altro mondo, quello irreale: una piuma nera d’uccello, un libriccino rilegato in tela nera, un posacenere di ceramica verde che conserva l’odore di cenere stantia, una striscia di seta nera con pizzo e lustrini. Oggetti e luoghi. Case che respirano, grotte solitarie, polverosi sottopalchi di teatro, sono questi i luoghi neutrali che agevolano le “crisi” del protagonista, ossia le incursioni nel mondo irreale e visionario.

Nonostante la materia semi-onirica, la lucidità nell’utilizzo delle parole è sorprendente. Persino i dialoghi, essenziali e misurati, mantengono la precisione espressiva anche quando sono apparentemente privi di scopo, come nel ludico scambio di battute tra Ozy e il protagonista, che ricorda quello tra Estragon e Vladimir di En atendant Godot.
E se fino a un certo punto del libro il protagonista che grida “Addio, ranocchietta!” ci può sembrare una specie di Pinocchio soltanto un po’ più vissuto, sul finale non ci chiediamo più chi sia. Non ci interessa più. Che ci affascina è il mondo ribaltato che ci ha fatto scoprire, la reale irrealtà dell’anti-mondo, quello stesso anti-mondo – che è poi un mondo letterario – in cui il protagonista di Accadimenti nell’irrealtà immediata vorrebbe restare confinato per sempre.

(Max Blecher, Accadimenti nell’irrealtà immediata, Keller editore, 2012, pagine 167, traduzione dal romeno Bruno Mazzoni)
19/06/12
Fonte: TuonoNews

Umbertide. Delegazione rumena in visita allo sportello polifunzionale Provincia

18/06/2012
Una delegazione rumena ha fatto visita allo sportello polifunzionale di Umbertide nella giornata odierna. E’ stato presentato il modello organizzativo che contraddistingue la Provincia di Perugia, con una forte dislocazione dei servizi sul territorio. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle pari opportunità nel mercato del lavoro e di sostegno istituzionale per lo sviluppo delle attività inerenti alle problematiche delle pari opportunità.

La delegazione rumena proveniva in parte dalla capitale Bucarest e per il resto da zone decentrate come Buzau, Vrancea, Tulcea. Da Bucarest provengono alcuni dipendenti del ministero del Lavoro, Famiglia e Protezione sociale, mentre i restanti sono impiegati in enti locali nell’ambito dei settori dell’istruzione, della polizia, della sanità. La delegazione, composta da 12 membri, era soprattutto interessata al funzionamento di un ufficio decentrato rispetto alla sede principale e come questo riesce a rapportarsi col cittadino e con la sede centrale.
“Il nostro modello organizzativo – ha spiegato il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi – impostato su un forte decentramento dei servizi rispetto alla sede centrale, ha lo scopo di andare incontro alle esigenze dei cittadini. E’ basato sul concetto di decentramento non degli uffici, ma bensì dei servizi. Un modello che può essere di esempio non solo a livello italiano, ma anche europeo, come ha dimostrato l’interesse della pubblica amministrazione rumena, che siamo stati ben lieti di ospitare nella nostra sede di Umbertide”.

L’opzione di ridurre le distanze, anche fisiche, tra alcuni servizi amministrativi e l’utente di per sé produce un valore aggiunto significativo, che conseguentemente incide positivamente sul livello di soddisfazione dell’utente e consente di migliorare l’accesso ai servizi, la relazione tra amministrazione e cittadini e il livello di qualità percepita circa i servizi erogati. Il programma della giornata ha visto, alle ore 10, la presentazione del progetto provinciale di decentramento dei servizi e la realizzazione di Sportelli polifunzionali da parte di Maria Teresa Paris, dirigente del servizio informazione, comunicazione e decentramento. A seguire è intervenuto Adriano Bei, direttore dell’area Lavoro, formazione, scuola e politiche comunitarie e culturali della Provincia.

Infine, alle ore 12, il personale del servizio politiche del lavoro e servizi alle imprese ha illustrato i servizi e progetti per favorire l’occupabilità. La delegazione rumena ha mostrato grande interesse per il modello organizzativo proposto dalla Provincia di Perugia, soprattutto in riferimento al fatto che la gamma dei servizi offerti a livello decentrato è molto vasta e non si esaurisce a pochi settori.

Fonte: Umbria Left

Ribera: incontro tra comunità parrocchiali e comunità rumena

14 Giugno 2012
Gemellaggio a Ribera tra la comunità parrocchiale della chiesa Maria SS. Immacolata ed il nutrito gruppo di famiglie rumene che da tempo vivono in città di religione ortodossa.

L’incontro si è svolto nella chiesa di via Roma dove don Antonio Nuara e tutta la comunità cattolica riberese ha accolto le famiglie originarie della Romania guidate da padre Ciprian Munteanu della sezione di Alcamo della diocesi ortodossa rumena d’Italia.

Un incontro di preghiera con lo scopo di rinsaldare i legami di integrazione sociale, culturale e religiosa tra le due comunità che, nel popolare quartiere di Sant’Antonino, vivono a stretto contatto.
L’occasione dell’incontro, proposto anche dal locale comitato delle celebrazioni festive del santo, è stata data dalla prossima celebrazione della festa di Sant’Antonio la cui statua viene portata in processione per il quartiere.

E. M.

Fonte: L'Amico del Popolo

Regione Lazio: online una guida in 7 lingue per la prevenzione del tumore del collo dell’utero

(15/06/12)

Inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo, rumeno e tagalog, sono le lingue in cui è disponibile “La guida rosa per la prevenzione”, uno strumento realizzato da Laziosanità - Agenzia di Sanità Pubblica per spiegare in dettaglio il funzionamento dei programmi di screening del tumore del collo dell'utero e della mammella.
I Programmi di Screening della Regione Lazio per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e per la diagnosi precoce del tumore della mammella offrono gratuitamente un Pap-test a tutte le donne, italiane e straniere, di età compresa fra 25 e 64 anni e una mammografia alle donne di età compresa fra 50 e 69 anni.

Per usufruire del servizio, quando non direttamente contattati dalla propria ASL di residenza, si può chiamare il numero verde della ASL di riferimento e fissare un appuntamento per un Pap-test o una mammografia. Il test di screening può essere effettuato presso un consultorio, un poliambulatorio, un'unità mobile o un ospedale. Sulla guida sono riportati gli indirizzi e i contatti telefonici di tutte le strutture dove è possibile chiedere informazioni e/o un appuntamento.

I consultori familiari delle ASL sono strutture che assistono gratuitamente tutte le donne nonché i loro figli fino alla maggiore età. Non offrono soltanto i Pap test ma anche assistenza ginecologica, assistenza alle donne in gravidanza e alle donne che decidono di interrompere la gravidanza. Inoltre, per le donne in età fertile è possibile sottoporsi alle vaccinazioni contro la rosolia così come si possono somministrare le vaccinazioni obbligatorie ai neonati. Presso i consultori sono inoltre attivi servizi di mediazione familiare e informazioni sui metodi contraccettivi.

La guida rosa per la prevenzione

Fonte: Programma Integra

Programma integra informa: Programma integra incontra le operatrici romene del progetto Pro Child

(15/06/12)
Accoglienza per i migranti e i rifugiati, servizi per i minori, attività realizzate da Programma integra per l’integrazione sociale ed economica dei cittadini stranieri nella citta di Roma. Sono gli argomenti affrontati nell’incontro che si è svolto il 13 giugno presso il Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale tra lo staff di Programma integra e le operatrici romene del progetto PRO CHILD.

Il progetto PRO CHILD “Nessuno può crescere da solo”, gestito dall’Associazione Spirit Romanesc e realizzato con il contributo dell’Unione Europea - Programma Diritti Fondamentali e Cittadinanza, fornisce attività di consulenza psicologica e sociale per sostenere genitori e figli romeni nell’affrontare i lunghi periodi di separazione che seguono alla scelta degli adulti di emigrare dalla Romania per garantire un futuro migliore alla propria famiglia.

Le operatrici romene che hanno partecipato alla visita sono assistenti sociali, sanitarie e scolastiche che si occupano di sostenere le comunità rom dei comuni del distretto di Brasov. Il loro ruolo, così come quello degli operatori che operano nell’ambito del progetto a Roma, è quello di organizzare workshop sulle difficoltà collegate alla separazione tra genitori che decidono di emigrare e figli che restano in patria e su quelle connesse al ricongiungimento.

L’incontro, che si è tenuto nel pomeriggio, è stato occasione per presentare il sistema di accoglienza per migranti e rifugiati gestito dall’Ufficio immigrazione di Roma Capitale, la dislocazione delle strutture sul territorio e i servizi offerti a sostegno dei percorsi di integrazione. Data la specificità del progetto PRO CHILD, sono stati illustrati in dettaglio i servizi del Dipartimento Promozione Servizi Sociali e Salute rivolti ai minori. Durante l’incontro si è discusso in particolare il ruolo fondamentale del lavoro nei processi di accompagnamento all’autonomia. A tal proposito Programma integra ha illustrato alcune delle progettualità più recenti dedicate al supporto dei percorsi di integrazione socio-economica come ad esempio LIA – Laboratori per l’Integrazione e l’Autonomia rivolto a minori non accompagnati richiedenti e titolari di protezione internazionale. L’incontro si è concluso con la proiezione del video-documentario realizzato in occasione dell’attuazione de “La Fabbrica dei Mestieri”, intervento di formazione e inserimento lavorativo rivolto a cittadini romeni di etnia rom.

Fonte: Programma Integra

Tennis. Trofeo Paglini, tris straniero in semifinale

Il serbo Pashanski, il bosniaco Basic e il rumeno Luncanu superano i quarti. Attesa per il match tra Marcora e Leonardi che vale il quarto "eletto"
RISULTATI CLASSIFICHE TABELLINI

Parla straniero il tabellone singolare al Trofeo Paglini di tennis in corso di svolgimento a Busto. Le tre partite dei quarti di finale che si sono concluse nei tempi previsti hanno infatti premiato un serbo, un bosniaco e un rumeno. Il quarto semifinalista sarà invece un azzurro ma il nome si saprà in tarda serata (se non addirittura venerdì): di fronte infatti ci sono Filippo Leonardi e soprattutto il bustocco Roberto Marcora che dopo aver liquidato Burzi è riuscito a superare anche Erik Crepaldi. Questa partita, interrotta sul 6-4, 3-5 per Marcora è andata al terzo set dove però l'idolo di casa ha chiuso i conti.
Tornando agli altri quarti di finale, ecco avanzare Pashanski, Basic (foto di R. Gernetti) e Luncanu; l'esperto serbo ha faticato nel match contro il giovane Sinicopri, genovese trapiantato prima in Francia e poi a Milano. L'italiano ha vinto 6-4 il primo set ma poi Pashanski si è rifatto con un 6-0, 6-4 che gli ha dato la semifinale dopo due ore di gioco.
Il bosniaco Mirza Basic (numero 4 del seeding, il più alto tra i sopravvissuti) ha invece superato in due set (6-4, 6-3) l'austriaco Moser, brillante ma troppo falloso e in semifinale si troverà di fronte il rumeno Petru Luncanu, capace di superare il tedesco Baumann a sua volta giustiziere della prima testa di serie Knittel. Luncanu sta sciorinando un ottimo tennis e nei quarti ha vinto con il punteggio di 7-6 (in rimonta) 6-3.
Le due semifinali sono in programma venerdì dalle 14, insieme alla finale del doppio dove si troveranno di fronte Ianni-Trusendi da una parte e i vincenti del match tra le coppie Comporto-Pashanski e Marse-Poch. L’ultimo atto del singolare è previsto invece per sabato alle 15.30, sempre con ingresso gratuito.
21/06/2012

Fonte: Varese News

Irb Nations Cup: l'Italia perde coi rumeni, trofeo addio

Domenica 17 Giugno 2012in Nazionale italiana, Rugby mondiale di Duccio Fumero

Sconfitta all'ultimo match per gli Emergenti, che così cedono il titolo proprio ai padroni di casa.
Alla fine la sconfitta è arrivata. Dopo due partite vinte in rimonta, ma dove il XV di Gianluca Guidi aveva rischiato troppo, arriva il passo falso decisivo. Contro i padroni di casa della Romania, infatti, l'Italia Emergenti viene battuta 17-13, meritatamente, e deve rinunciare ad alzare per la prima volta l'Irb Nations Cup.

Nations Cup che va proprio alla formazione balcanica che già nel 2010, all'ultimo turno, aveva superato all'ultimo turno la seconda rappresentativa azzurra - allora l'Italia "A" - consegnando la vittoria finale alla Namibia proprio a danno del XV di Gianluca Guidi che, quest'anno come allora, finisce in terza posizione.

Due gli episodi decisivi: il giallo al centro azzurro Tommaso Castello nel primo tempo, che ha permesso alla Romania di mettere a segno l'unica meta della prima frazione di gioco, ed il cartellino giallo contro il XV di casa ad un quarto d'ora dalla fine del match. Sul 10-6 per la Romania ed in superiorità numerica gli Emergenti hanno provato a spingere ancora più forte sull'acceleratore ma una perdita di possesso nei ventidue ospiti, ben sfruttata dai balcanici, ha portato ad una mischia dal lato opposto del campo dove l'esperto pack rumeno ha fatto valere peso ed esperienza, garantendosi la meta tecnica che ha portato oltre-break la Nazionale allenata da Dumitras.

Negli ultimi dieci minuti encomiabile la reazione di Cristiano e compagni, che hanno ridotto le distanze con Chiesa a cinque minuti dalla fine ed hanno provato sino alla fine a muovere il pallone e costruire gioco, cozzando però contro la retroguardia rumena che ha rallentato il gioco congelando il risultato, aggiudicandosi match e Nations Cup al fischio finale.

"E' una sconfitta e non fa mai piacere perdere - ha detto a fine gara il tecnico dell'Italia Emergenti, Gianluca Guidi - ma voglio davvero fare i complimenti alla mia squadra che ha offerto contro una formazione esperta e collaudata un'ottima prova collettiva. Anche nei momenti di maggiore difficoltà i ragazzi hanno sempre risposto con il gioco, con l'aggressività, con la voglia di placcare. Abbiamo fatto un torneo di spessore, giocando in condizioni climatiche difficili e mettendo in mostra un bel rugby: credo che questi ragazzi debbano essere il vanto del movimento, questo progetto ha dimostrato di poter aprire le porte della Nazionale Maggiore come dimostrano le convocazioni per il tour estivo dei vari Fuser, Giazzon, Bocchino, Morisi".

Per il tecnico toscano, in attesa di nuovi incarichi, quella di oggi è stata l'ultima partita sulla panchina della seconda rappresentativa italiana. Dopo quattro stagioni tra Italia "A" ed Emergenti, con diciassette vittorie ed otto sconfitte, Guidi saluta: "Ringrazio lo staff, dal manager Duodo al dottor Ieracitano: colleghi che sono anche cari amici e con cui è stato magnifico vivere questa avventura. Ringrazio anche i due CT con cui ho avuto il piacere di lavorare, Mallett e Brunel, che hanno dimostrato di credere nel progetto ed hanno valorizzato il nostro lavoro dando spazio ai ragazzi provenienti dalla seconda squadra azzurra".

Questo il tabellino del match di questa sera:

Bucarest, Stadium Arcul de Triumf - domenica 17 giugno

IRB Nations Cup, III giornata

Romania v Italia 17-13

Marcatori: p.t. 1' cp. Buso (0-3); 6' cp. Manole (3-3); 15' m. Manole tr. Manole (10-3); s.t. 7' cp. Buso (10-6); 28' m. tecnica Romania tr. Calafeteanu (17-6); 34' m. Chiesa tr. Chillon Alb (17-13)

Romania: Fercu (1' st. Dumitras I.); Lemnaru (26' st. Gheara), Gheara (20' st. Dinis), Gal, Botezatu; Manole, Surugiu (6' st. Calafeteanu); Macovei (cap), Lucaci, Rus (15' st. Ratiu); Petre, Coste (11' st. Sirbe); Ursache, Turashvili (3' st. Radoi), Dobre (23' pt. Badalicescu)
all. Dumitras

Italia: Buso (21' st. Chillon Alb.); Bacchetti, Majstorovic, Castello, Iannone; Chiesa, Palazzani; Belardo (17' st. Targa), Cristiano (cap), Caffini (36' st. Barbini Mar.); Van Vuren (32' pt. Cazzola F.), Cedaro; Chistolini (8' st. Morelli), Ceccato E., Lovotti (13' st. Fazzari)
all. Guidi

arb. Paterson (Scozia)
Note: 10' pt. giallo Castello (Italia); 28' st. giallo Gheara (Romania)
Fonte: Rugby 1823