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martedì 31 maggio 2016

Si consacra la chiesa di S. Anastasio rimessa a nuovo

Lunedì, 30 Maggio 2016

Giovedì (2 giugno) alle 8 sarà ufficialmente consacrata la chiesa ortodossa romena di Sant’ Anastasio, parrocchia di Sant’Antonio il Grande. La chiesa ha subito importanti lavori di restauro interno per 10 mesi, dall’estate del 2011 alla primavera del 2013, ad opera di un gruppo di lavoro romeno che ha completamente riempito le pareti e il soffitto con pitture ad olio grasso su magro con raffigurazioni di scene della vita di Gesù e di autorità religiose. In questi 3 anni la chiesa ha continuato a svolgere le sue celebrazioni, ma attendeva la consacrazione ufficiale in presenza di Iosif Pop, arcivescovo e metropolita della metropoli ortodossa romena dell'Europa occidentale e meridionale.

Insieme a lui saranno presenti altri 4 vescovi, Laurentiu Streza dalla Romania, Siluam Span capo della diocesi ortodossa romena d'Italia, Timotei Lauran vescovo degli ortodossi romeni di Spagna e Portogallo Justin Hodea vescovo ausiliare di Maramures, provincia della Romania, colui che 14 anni fa ha proposto i lavori di restauro al parroco della chiesa di Sant’Anastasio Liviu Marina Fit.
La celebrazione di consacrazione della chiesa inizierà alle 8 e vedrà la presenza delle autorità civili e religiose lucchesi come il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente della provincia Luca Menesini, l'arcivescovo Italo Castellani, e altri 25 vescovi ortodossi provenienti da tutto il mondo. Dopodichè si proseguirà con la divina liturgia e i saluti dell’ambasciatore romeno in Italia, l’ambasciatore della Santa Sede e il console generale romeno di Bologna.
Nella giornata delle consacrazione la chiesa sarà gremita di fedeli ortodossi romeni, più di 100 quelli della provincia di Lucca, e chiunque voglia assistere alla celebrazione. In occasione die questo evento importante sarà possibile visitare l’intera chiesa, compreso l’altare, vietato alle donne, che normalmente rimane chiuso al pubblico.
Valentina Polieri

Fonte: Lucca in Diretta

A Genzano trionfa l’integrazione con l’evento di chiusura del corso di lingua e cultura romena

di Eliza Puscoi
31 maggio 2016

ROCCA DI PAPA /Dintorni – Lo scorso 26 maggio all’Istituto C. Francesco de Sanctis di Genzano la prof. Măndica Neagu insieme al Preside Antonio Draisci hanno festeggiato la chiusura del corso di lingua e cultura romena LCCP, nelle scuole dei Castelli romani con il sostegno dell’Associazione Romena di Velletri, Padre ortodosso Razvan, la scrittrice Eliza Puscoi e Bibirig Irina Maria, insieme ancora al corpo docente italiano, presieduto dalla dolcissima Vicepresidente Raffaella Cremonini e ai genitori romeni con i loro figli che sono stati il fulcro della giornata trasformatasi in uno spettacolare e accogliente evento.

La giornata è stata incorniciata dai disegni di Maria Vitali e Cristina Paladuta, dalle poesie di Federico Vitali e dalle canzoni di una adolescente romena che ha cantato in inglese,romeno e italiano, Claudia Coman, per chiudersi poi con i libri regalati ai bimbi dalla stessa scrittrice”Matteo e la colomba bianca” bilingue italiano-romeno.

Sono stati discussi i progetti portati a buon fine, nonché i nuovi in programma. L’integrazione è stata la chiave magica: l’amicizia e la comprensione ha legato tutti i presenti e messo le radici verso nuovi traguardi . Nessuno dovrebbe dimenticare le origini delle proprie radici e mai evitare di farle conoscere, e allo stesso tempo amare e rispettare il paese che ci ha dato casa e ci ha accolti come dei figli.

Un grazie doveroso alla prof.ssa di storia per questa organizzazione avvenuta con il pieno appoggio del preside dell’Istituto C. Francesco de Sanctis.

Fonte: Il Grillo Online

Grado: vittoria in rimonta per Bogdan

Tennis - La rumena annulla cinque match point e solleva il trofeo internazionale dell’Isola d’Oro

30/05/2016

Annullando ben cinque match point, la rumena Ana Bogdan, dopo una rimonta impressionante, spegne i sogni della giovane Suzanne Celik e fa suo l’Itf 25.000 di Grado. Inni nazionali, piccole e graziose raccattapalle, tribuna gremita: i segnali di un evento di livello c’erano tutti e così è stato. La finale della 19esima edizione del torneo internazionale di Grado, andata in scena ieri sui campi di via Volpicelli, ha saputo emozionare, divertire e lasciare a bocca aperta i numerosi spettatori. Colpi di fattura elevatissima e velocità di palla stupefacente tanto che dagli spalti si sente esclamare un “Se giocano così loro, chissà la Williams!!”.

Le protagoniste? Ana Bogdan (163) e Suzanne Celik (234). Una rete a separare i loro sogni, la capacità di fare magie con la racchetta a unirle. Suzanne, classe 94, in questo torneo ha sorpreso tutti, sconfiggendo avversarie che sulla carta risultavano favorite come la testa di serie numero 3 Romina Oprandi (130 del ranking mondiale). Guance rosse e viso grazioso, ancora da ragazzina, ma grinta da leonessa. La voglia della giovane svedese di dimostrare al mondo intero il suo talento unita al suo dritto meraviglioso le permettono di far suo senza troppi problemi il primo parziale della finalissima che porta a casa con un netto 6-2.

La sua avversaria, però, si chiama Ana Bogdan e non per niente è numero 163 del mondo. Nel primo set alla rumena, classe ’92, manca qualcosa. Il suo rovescio è impressionante e certi colpi li tira fuori dal cilindro con una classe non indifferente ma poi spreca, butta via e, soprattutto, il suo atteggiamento sembra passivo. Non appare pienamente convinta dei suoi mezzi: le mancano la voglia di lottare e gli ‘occhi da tigre’ che contraddistinguono invece la sua avversaria. Set nuovo, vita nuova: la giovane rumena dimostra a tutti che lei di perdere non ha proprio intenzione. Parte bene, acquisisce sicurezza, sfoggia una tecnica da applausi e, con il punteggio di 6-2, fa suo il parziale.

Ma la reazione della Celik è immediata: spingendo i suoi colpi con la forza del corpo e dell’anima, tra gli elogi del pubblico, in poco tempo si porta sul 5-1. Ana riesce a fare suo il gioco successivo ma, quando il tabellone segna 40-15 in favore della giovane svedese e fanno capolino ben due match point, i giochi sembrano ormai fatti. Nel tennis, però, è risaputo, non si può mai scrivere la parola fine in anticipo. “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”: quale motto potrebbe essere più azzeccato? Ana, infatti, si sveglia, fa quello che non stava più facendo: entra con i piedi in campo e con le unghie e i denti agguanta un punto dopo l’altro fino ad aggiudicarsi il gioco.

Nel game successivo il film è lo stesso, il finale pure. Tirando fuori finalmente il carattere in men che non si dica la rumena riesce a raggiungere il 5 pari. Con orgoglio e determinazione, però, Suzanne reagisce: si porta sul 6-5, a un solo punto dall’incontro. Bogdan, con freddezza, annulla un altro match point (il quinto della partita) e nulla la può più fermare. Il tie-break se lo aggiudica per 7-1 e poi sono lacrime da ambo i lati: di gioia per Ana e di rammarico per l’occasione sprecata per la svedese che, però, non può imputarsi di non aver tirato fuori il meglio di sé.

La bellezza della grinta genuina e il coraggio di non arrendersi mai: valori che il pubblico sugli spalti ha apprezzato e da cui trarre insegnamento diventa un obbligo. E allora grazie ragazze. Il torneo non poteva avere epilogo migliore.

AUTORE: Martina Tomat

Fonte: Il Friuli

martedì 24 maggio 2016

Presentazione dei libri "Autoritratto frammisto di vento versi smorti" di Stefan Damian e "Viaggio in Romania (tra realtà fantasia e utopia)" di Laura Rainieri‏

25 mai 2016, orele 18.00
Accademia di Romania. Biblioteca

Miercuri, 25 mai 2016, orele 18
în Biblioteca de la Accademia di Romania in Roma
(Piazza José de San Martin, no. 1 - Valle Giulia)
va avea loc, în prezeneţa autorilor,
prezentarea cărtilor:
________________________

25 maggio 2016, ore 18.00
Accademia di Romania. Biblioteca

Mercoledì, 25 maggio 2016, ore 18
presso la Biblioteca dell’Accademia di Romania in Roma
(Piazza José de San Martin, no. 1 - Valle Giulia)
avrà luogo, alla presenza degli autori,
la presentazione dei libri:


Accademia di Romania in Roma

Grande successo per la Commemorazione dei soldati transilvani a Pizzighettone‏


Grande successo per la cerimonia di Sabato 21 a Pizzighettone in ricordo dei soldati transilvani detenuti durante la Grande Guerra nella cittadina in provincia di Cremona. Come previsto dal programma voluto dal Dottor Marco Baratto, Coordinatore del Gruppo di Lavoro italo romeno per le celebrazioni della Grande Guerra e l'Unità Nazionale della Romania presso il Consolato Generale di Romania. La mattinata ha avuto inizio presso il cimitero cittadino dove il parroco di Pizzighettone ha recitato una preghiera in suffragio dei caduti sepolti, dopo questo momento religioso si è proceduto ad osservare un minuto di silenzio e a deporre una corona d'alloro. Al termine della cerimonia religiosa le autorità presenti si sono recate presso il Museo delle Mura di Pizzighettone per inaugurare la mostra "I romeni e la Grande Guerra". La mostra è stata curata da’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, del Museo Nazionale di Storia della Romania di Bucarest, dell’Archivio Nazionale della Romania e dell’Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca, essendo patrocinato dall’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana e dal Consolato Generale di Romania a Milano.

L'inaugurazione della mostra è stata affidata al Comm. Emanuele Bettini, presidente dell'Istiututo per la storia del Risorgimento di Cremona e Lodi.

Dopo questo momento è stata scoperta, presso le antiche prigioni militari, una targa in ricordo dei soldati transilvani che durante il primo conflitto mondiale furono assegnati a questo campo di detenzione. Si tratta della prima targa messa in terra in Lombarda a ricordo di questi soldati. Durante questa cerimonia, molto suggestiva, sono intervenuti il Console George Milosan, il Dottor Marco Baratto e il Signor Gianfranco Gambarelli nella sua veste di responsabile del Museo delle Mura di Pizzighettone.

Un sincero ringraziamento va anche all'associazione della comunità romena di Cremona, Orizzonti Latini, che ha sostenuto questa iniziativa.

domenica 22 maggio 2016

Un minuto di danza o…Uffa! spettacolo di Gigi Căciuleanu al Teatro Parioli Peppino de Filippo di Roma‏


Comunicato stampa

Un minuto di danza o…UFFA!
Uno spettacolo di Gigi Căciuleanu
Musica: Paul Ilea
Con: Gigi Căciuleanu, Paul Ilea, Ana Vișan e Răzvan Stoian
Assistente coreografie: Lelia Marcu-Vladu

Venerdì 27 maggio, alle ore 21:00, sul palcoscenico del teatro Parioli Peppino De Filippo di Roma, avverrà il debutto italiano della compagnia di danza „Gigi Căciuleanu Romania Dance Company”. Lo spettacolo „Un minuto di danza o...UFFA!” rappresenta la prima tappa della tournèe europea della prestigiosa compagnia romena, essendo seguito da una seconda rappresentazione al Teatro Carlo Goldoni di Venezia, domenica 29 maggio, alle ore 20:30. Inoltre, ad autunno, sono previsti altri spettacoli su prestigiosi palcoscenici europei quali: Sadler’s Wells/Londra, Palais des Beaux-Arts/Bruxelles, Centre Pompidou/Parigi.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con: Istituto Romeno di Cultura, Accademia di Romania in Roma, Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Gigi Căciuleanu Romania Dance Company, Fondazione Art Production, Solèart Management, Teatro Parioli Peppino De Filippo, Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni.
“Il setting coreografico è quasi concluso. Non manca che un minuto di danza prima della fine. Questo minuto di danza sarà re-inventato dal coreografo in ogni performance, alla presenza del pubblico. Ed i protagonisti (il compositore e la coppia di danzatori) dovranno "affrontare", in modo estemporaneo, la fantasia del momento, dovendo memorizzare la coreografia e, naturalmente, la musica, create entrambe all'ultimo momento, per integrarle ed interpretarle, nel miglior modo possibile. Per presentare immediatamente al pubblico lo spettacolo nella sua forma finale. Ad ogni rappresentazione, il compositore ed il coreografo dovranno ingegnarsi per produrre ogni volta in presenza del pubblico, qualcosa di completamente diverso.
La musica appartiene “all’uomo orchestra" Paul Ilea (SENSOR / KULT STUDIO) al quale il coreografo ha chiesto di iniziare dai temi più conosciuti e popolari del suo compagno di musica e "strambo": Wolfgang Amadeus Mozart, però di svilupparle, in seguito, a modo suo con molta "affettuosa irriverenza."
L'intera performance è in realtà progettata intorno al complicato e straordinario processo creativo necessario per produrre anche un unico minuto di danza. A causa di questa improvvisazione, ogni sera, per creare un minuto di danza, le performance risulteranno sempre differenti tra di loro. E, dunque, ogni spettacolo sarà unico!
Uno spettacolo che si ri-crea ogni sera in un modo unico...Il fuoco sacro della creazione artistica! Uffa!!!"
Gigi Căciuleanu

Gigi Căciuleanu (ballerino, coreografo, docente) ha scoperto la danza d'avanguardia contemporanea all'età di 14 sotto la guida di Miriam Răducanu, completando gli studi accademici di danza e coreografia al Teatro Bolshoi di Mosca. È stato solista del Teatro dell'Opera di Bucarest, dove ha interpretato ruoli di repertorio, ma altresì ruoli creati specialmente per lui da importanti coreografi romeni: "Il muro" e "Il mandarino meraviglioso" di Oleg Danovski, "Il medico amore" e "Un americano a Parigi "di Tilde Urseanu etc.
Ha collaborato con numerose celebrità internazionali quali: Astor Piazzola, Marius Constant, Pina Bausch, Maïa Plissetskaïa, Jeanine Richer, Jean-Michel Jarre, Guy Tudy, François Rabbath, Claude Lefevre, Santiago Sempere, Jean Le Poulain, Henri Ronse.
Tra i suoi partners sul palcoscenico ricordiamo: Ruxandra Racovitza, Maina Gielgud, Yvette Chauviré, Svetlana Beriozova, Anton Dolin, Reda Sheta, Adam Luders, Jean-Pierre Franchetti, Peggy Lyman, Patrick Dupond, Viktor Rona, Jean-Christophe Paré, Jean Guizerix, Wilfride Piollet, Sandra Giacosa, Brigitte Lefevre, Michael Denard, Louise Bédard, Ghislaine Thesmar etc.
Gigi Căciuleanu è uno dei membri fondatori del Consiglio Internazionale della Danza CID dell'UNESCO e creatore del festival di danza di strada „Danza ad Aix". Le sue coreografie sono entrate nel repertorio dei maggiori teatri dell’opera del mondo: Parigi, Lyon, Avignon, Hamburg, Roma, Cardiff, Wuppertaler Tanztheater, Teatro “La Fenice” di Venezia, Teatro Comunale di Sao Paolo, Teatro „Oleg Danovski" di Constanta etc.
Gigi Căciuleanu insegna corsi di danza contemporanea presso istituzioni prestigiose quali: Conservatorio Nazionale Superiore La Villette, l'Ecole de l'Opéra de Paris, i Conservatori Nazionali Francesi di Boulogne-Billancourt, Annecy, Chambéry, Rennes etc.
Doctor Honoris Causa dell’Università dell’Arte di Târgu Mureş, Gigi Căciuleanu è stato insignito con l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e Lettere di Francia, Cavaliere dell'Ordine della Stella di Romania e recentemente ha ricevuto il Premio di Eccellenza UNITER 2016.

Info e biglietti:
Teatro Parioli Peppino De Filippo
Via Giosuè Borsi 20, 00197 Roma
Tel. 06 807 3040
Website: http://www.teatropariolipeppinodefilippo.it/

Solèart Management
Via Tracia 2, 00183 Roma
Tel. 346.5858903
info@soleartmanagement.com
Website: www.soleartmanagement.com

Ufficio stampa,
Accademia di Romania
Roma, maggio, 2016

International Music Competition for Youth "Dinu Lipatti"/Concorso Internazionale di Musica per Giovani "Dinu Lipatti" 23-27 maggio 2016‏

Comunicato stampa

Nel periodo 23 - 27 maggio 2016, l’Accademia Musicale Mediterranea e l'Accademia di Romania in Roma organizzano l’International Music Competition for Youth “Dinu Lipatti” / Concorso Internazionale di Musica per Giovani "Dinu Lipatti". Il concorso si svolge con il patrocinio della Presidenza del Senato della Republica Italiana.

Tutte le prove saranno pubbliche e si svolgeranno nella sala concerti dell'Accademia di Romania, a Piazza José de San Martin, nr. 1, come segue: Martedì, 24 maggio, alle 14.30, si svolgerà la prova d'archi, dalle ore 17.30 la prova per musica da camera e dalle ore 18.30 si terrà la prova per chitarra. Mercoledì, 25 maggio alle ore 14.30, le prove per pianoforte per categorie di età, fino alle 19.00, quando inizia la prova dedicata al canto lirico. Giovedi, 26 maggio dalle ore 14.30, continuerano le prove di pianoforte per categorie di età.
Venerdì 27 maggio, l'ultimo giorno di concorso inizierà alle ore 9:00 con la prova per musica da camera, seguito dalle ore 10.00 dalla Finale dei vincitori assoluti di categoria. Il concorso si concluderà con un Concerto di gala dei vincitori che avrà luogo Venerdì 27 maggio alle ore 19.00 nella sala concerti dell'Accademia.

Ulteriori informazioni sul concorso sono disponibili sul sito internet: www.accademiamusicalemediterranea.it.

Roma, 21 maggio 2016

Ufficio stampa,
Accademia di Romania

martedì 17 maggio 2016

Lezione concerto "200 anni dell'opera Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini"

Siamo lieti di invitarvi agli AppuntiMusicali

200 anni dell’opera Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini

Lezione-Concerto per bambini e adulti di Daria Trofanchouk

Giovedì 19 Maggio 2016, ore 18.30

Sala Concerti
Accademia di Romania,
Piazza Josè de San Martin 1, Roma

Daria Trofanchouk

è pianista classica diplomata al conservatorio di Santa Cecilia. E' allieva di Giuseppe Scotese e Francesco Buccarella. E' stata maestro collaboratore al teatro dell'Opera di Roma e concertista solista, svolge l'attività di accompagnatore d'opera suonando per teatri d’opera e manifestazioni operistiche. E' esperta di didattica della musica e ha elaborato un metodo originale per l'insegnamento del pianoforte ai bambini che fonde gli approcci Bastien e Suzuki con la didattica della scuola russa.

Da alcuni anni presenta lezioni-concerto sui grandi compositori della musica classica.

Prossimo appuntamento presso l'Accademia:

8 Giugno 2016

ENESCU: la musica popolare in chiave moderna

Accademia di Romania in Roma

lunedì 16 maggio 2016

34° Torneo Internazionale Città di Prato: trionfano Lev Kazakov e Ioana Minca

Tung-Lin Wu, Lev Kazakov, Ioana Mica, Lara Escauriza - 34° Torneo Internazionale Under 18 Città di Prato

Sono il russo Lev Kazakov e la rumena Ioana Minca i vincitori del 34^ Torneo Internazionale Under 18 Città di Prato

Nel maschile è stata una finale molto equilibrata che si è chiusa solo al terzo set dopo 2 ore e 30 di gara con il russo che ha prevalso per 6-7 7-5 7-6 sul giovane di Taipei. Primo set vinto da Wu per 76 con il tie break vinto 7-2. Nel secondo set si conferma l’equilibrio fino al 5-4 per Wu che ha un match point che il russo annulla e poi riesce a vincere il secondo set per 7-5. Nel terzo regna ancora la parità che porta i due atleti a giocarsi il titolo al tie break finale dove il numeroso pubblico pratese accorso sul centrale prima dell’inizio tributa un applauso ad entrambi. In vantaggio per 3-0 Kazakov si fa recuperare fino al 3-3 ma Wu commette un errore e manda 6-3 avanti il russo che chiude il match e si assicura l’affermazione del torneo.

Nel femminile è la rumena Ioana Minca a vincere in due set contro la paraguaiana Lara Escauriza per 6-3 6-4. Un match con molti errori all’inizio ma che si infiamma sul 3-2 per la rumena che poi chiude il primo set per 6-3. Nel secondo set è decisivo il break sul 5-4 che permette di alzare le braccia al cielo ala rumena Minca.

Al termine la premiazione con la consegna dei Trofei Banca Popolare di Vicenza per le nazioni vincitrici, il Trofeo Marini Industrie e il Trofeo Lenzi Automobili ai vincitori e il Trofeo per l’indimenticabile Loris Ciardi. “È stata un’edizione che ha visto più di 30 nazioni al via e tutti i ragazzi hanno dimostrato di essere dei vari campioni non solo in campo ma anche come comportamento – spiega il presidente del Tc Prato Alessandro Colzi – una manifestazione che si conferma e che ha visto anche i nostri giovani giocare con i campioni”.

Nel torneo di doppio femminile vincono l’atleta di casa Lucrezia Stefanini in coppia con l’americana Chiara Lammer mentre nel maschile la coppia belga portoricana Bergs-Arcila.

Finale maschile:
Kazakov b. Wu 6-7 7-5 7-6

Finale femminile:
Minca b. Escauriza 6-3 6-4

Fonte: UBI Tennis

Oderzo incorona Meucci

1 Maggio 2016

Il campione europeo di maratona conquista il classico appuntamento sulle strade della cittadina veneta davanti a La Rosa. Al femminile Console seconda alle spalle della romena Florea.

Il campione europeo di maratona Daniele Meucci e la romena Madalina Florea sono i vincitori della XXI Corsa Internazionale Oderzo Città Archologica. Al maschile il pisano dell'Esercito prende subito il comando delle operazioni senza mai mollare la testa della gara in circuito sulle strade della cittadina veneta in provincia di Treviso. In dirittura d'arrivo, però, l'azzurro imbocca la via sbagliata per il traguardo: giusto il tempo di fare retromarcia e Meucci conquista comunque la vittoria in 28:40. Alle sue spalle si piazza in 28:46 Stefano La Rosa (Carabinieri), l'altro azzurro pre-selezionato per la maratona olimpica di Rio 2016, mentre il terzo posto è per Marco Salami (Esercito) 28:54. Sesto, nel giorno del suo 19esimo compleanno, il campione europeo junior dei 10.000 metri Pietro Riva (Atl. Alba) in 29:11. Bel finale sui 5470 metri delle donne dove per tre giri il ruolo di front-woman tocca alla maratoneta Rosaria Console. La pugliese delle Fiamme Gialle non molla nemmeno quando nell'ultima tornata la Florea si porta al comando. La 23enne romena riesce ad imporsi in volata in 17:48, due secondi meglio della Console (17:50) seguita da Valentina Costanza (Esercito) 17:56.

XXI Corsa Internazionale Oderzo Città Archeologica
Ordine d'arrivo
UOMINI (9800m): 1. Daniele Meucci (Esercito) 28:40, 2. Stefano La Rosa (Carabinieri) 28:46, 3. Marco Salami (Esercito) 28:54, 4. Roman Prodius (Moldavia) 29:03, 5. Vasyl Matvijchuk (Ucraina) 29:10, 6. Pietro Riva (Atl. Alba) 29:11, 7. Francesco Bona (Aeronautica) 29:26, 8. Stefano Guidotti Icardi (Cus Torino) 29:35, 9. Marius Ionescu (Romania) 29:38, 10. Paolo Zanatta (Fiamme Oro) 29:40.

DONNE (5470m): 1. Madalina Florea (Romania) 17:48, 2. Rosaria Console (Fiamme Gialle) 17:50, 3. Valentina Costanza (Esercito) 17:56, 4. Laila Soufyane (Esercito) 18:00, 5. Barbara Bressi (Self Atl. Montanari Gruzza) 18:05, 6. Nadia Ejjafini (Esercito) 18:13, 7. Emma Quaglia (Cus Genova) 18:17, 8. Silvia Weissteiner (Forestale) 18:24, 9. Lucie Marsanova (Repubblica Ceca) 18:24, 10. Martina Merlo (Aeronautica Militare) 18:30.

Fonte: Federazione Italiana di Atletica Leggera

domenica 15 maggio 2016

Quattro candidati rumeni sulle liste di Stefano Parisi per le elezioni amministrative‏

“EUROPEI PER L’ITALIA” PRESENTA I SUOI CANDIDATI ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MILANO.

Ecco a voi i candidati che “Europei per l'Italia” ha presentato a Milano, con il fondamentale sostegno di “Italia Unica” il partito di Corrado Passera, sulle liste del candidato di centro - destra Stefano Parisi.

Sono Marioara Popescu, Daniela Davidoaia, Aura Anghelescu e Florin Stefan.

Con loro, sosteniamo Federico Figini, un'ottima persona che Italia Unica presenta nella lista di Stefano Parisi per il Consiglio Comunale.

Sono persone eccezionali, che vivono a Milano da più di vent'anni; tutti, conosciuti, stimati e apprezzati, sia come professionisti, sia per le loro qualità umane.

Per loro è un grande onore e un’importante responsabilità: rappresenteranno le migliaia di cittadini comunitari residenti a Milano, ora come candidati, e con l'aiuto di tutti dopo le elezioni, come consiglieri di zona.

È importante ricordare che Italia Unica per mano del suo deputato Guglielmo Vaccaro ha presentato alla Camera dei Deputati il 8 aprile 2016, un progetto di legge che prevede l'iscrizione automatica di tutti i cittadini comunitari nelle liste elettorali, bypassando l'attuale laboriosissimo iter burocratico. Si tratta di un’iniziativa che, oltre a favorire l’esercizio dei diritti politici di tutti i cittadini europei, porrà l’Italia all’avanguardia nell’integrazione
politica europea.

Ora “Italia Unica” e i suoi candidati hanno bisogno del nostro sostegno e noi possiamo e dobbiamo aiutarli: è nel nostro interesse.

Marian Mocanu
Presidente Europei per l'Italia
www.europeiperlitalia.it

Minicipi 3 , 6 e 7 : http://www.listacivicaparisi.it/municipio/

Palermo, la grillina romena studia da sindaco di Terrasini

13 maggio 2016

Eva Deak, 41 anni, nata in Romania, ha vissuto la dittatura di Ceausescu fino ai suoi 21 anni. Arrivata in Italia negli anni Novanta, adesso è candidata a sindaco di Terrasini, in provincia di Palermo, con il Movimento 5 stelle. Ambientalista convinta, nella cittadina del Palermitano ha condotto diverse battaglie contro l’inquinamento della costa. “Non è vero che il Movimento 5stelle è contro l’immigrazione, a volte quelle di Grillo sono provocazioni. Io devo tutto a questo Paese e sono innamorata dell’Italia. So cosa significa vivere in una dittatura, adesso sogno di ripulire Terrasini dalla spazzatura e rendere trasparente questo Comune”. (Video e intervista di Antonio Fraschilla)


Fonte: La Repubblica

Marino, la lista romena "Convivenza tricolore" sostiene Di Giulio

Pubblicato Martedì, 03 Maggio 2016

MARINO - Dopo l'annuncio del ritiro della candidatura di Roxana Bugheanu l'annuncio dell'accordo

Questa mattina l'annuncio del ritiro della candidatura solitaria (LEGGI l'articolo): ora l'annuncio dell'accordo stipulato col centrosinistra. La lista "Convivenza tricolore", espressione dell'associazione romena "Antica Dacia", ha scelto di sostenere Eleonora Di Giulio. La stessa lista nei mesi scorsi aveva prima sostenuto Stefano Cecchi e quindi lo aveva scaricato con l'accusa di mancato coinvolgimento (LEGGI l'articolo).

"Il nostro appello di allargare la coalizione del centro sinistra a tutti quei soggetti disponibili a scrivere una nuova pagina a Marino è stato raccolto anche dall’Associazione Convivenza Tricolore, che raccoglie le istanze della Comunità rumena di Marino – questo l’annuncio da parte del Comitato Elettorale di Eleonora Di Giulio. In un primo momento, l'Associazione Convivenza Tricolore aveva avuto l'intenzione di presentare una propria lista civica alle prossime elezioni comunali. Ora, ha scelto di aderire alla nostra proposta politica. Un'adesione che evidenzia con forza la vicinanza della Comunità rumena a quelli che sono da sempre i nostri valori, i nostri desideri e le nostre speranze per Marino. La Comunità rumena - si sottolinea ancora - è fortemente radicata nel territorio marinese",

E la Comunità rumena aggiunge: "La Lista Convivenza Tricolore, preso atto della situazione sociale e politica di Marino e delle esigenze imprescindibili di archiviare una stagione politica che sta soffocando la società marinese in una spirale pericolosa di cattiva politica e di pessima gestione della cosa pubblica, ha preso la decisione di scendere in campo per concorrere al cambiamento che tanti auspicano nella nostra Città. L'Associazione Convivenza Tricolore, che ha promosso la nascita della Lista Civica Convivenza Tricolore di Marino, intende così aderire alla coalizione di centro sinistra di Marino che presenta come Candidata a Sindaco Eleonora Di Giulio, diventando parte integrante della stessa, promuovendone il programma e portando quei principi dell'integrazione e della partecipazione dei nuovi italiani, delle famiglie miste e dei giovani come attori protagonisti del futuro della società marinese. "

L’accordo sottoscritto in queste ore, prevede la candidatura all’interno della lista civica Eleonora Di Giulio Sindaco, di Roxana Bugheanu. “Sono molto contenta, e con me la coalizione" dice Eleonora Di Giulio. "Dal mio punto di vista non è solo un semplice ampliamento di numeri, e quindi di voti: è l'accettazione da parte del centro sinistra di chiare e forti richieste politiche, civiche e civili di questa importante Comunità. L’inclusione e la parità di diritti, nel rispetto delle regole e della convivenza civile, è sempre stato uno dei punti forti del nostro programma. Adesso, con l’adesione dell’Associazione Convivenza Tricolore, allarghiamo il nostro impegno e le nostre forze a nuove risorse, rappresentative di bisogni ed esigenze collettive presenti nel territorio marinese. Il centro sinistra si pone come sintesi, in questo modo, di un consenso non solo dei cittadini comunitari ma di ampie porzioni della popolazione marinese che altrimenti rischiano di essere ghettizzate o non rappresentate - penso ai lavoratori precari e alle fasce non protette; penso ai lavoratori in nero, alle coppie giovani, agli anziani sempre più in difficoltà. Ecco, queste sono le energie positive che Convivenza Tricolore porta nella nostra coalizione. E sottolineo come Roxana, scelta dalla sua comunità a candidarsi con noi, rappresenti un evidente valore aggiunto. La sua storia personale dimostra quanto culture diverse possano coesistere e contaminarsi costruttivamente. Roxana è una donna forte, espressione ancor più forte della necessità di rinnovare, a Marino, una classe dirigente dimostratasi debole“.

A questo punto il quadro è praticamente al completo ed all'appello per l'unità del centrosinistra manca solo il Psi che insiste nella candidatura solitaria di Giulio Santarelli.

Fonte: ilmamilio

Scuola, aumentano gli stranieri. Sono romeni i più numerosi

Sono 814.187 gli studenti stranieri che frequentano le scuole italiane. Il dato si riferisce all’anno scolastico 2014-2015 con un incremento significativo rispetto al 2001/02 quando gli iscritti erano appena 196.414. Gli iscritti stranieri fra il 2009/10 e il 2014/15 sono cresciuti del 20,9%, a fronte di una diminuzione pari al -2,7% fra gli italiani (da 8.283.493 a 8.058.397 unità) e di un decremento del -0,9% della popolazione scolastica complessiva (da 8.957.085 a 8.872.584 alunni). Nell’ultimo anno scolastico considerato (2014/15) si segnala una crescita modesta rispetto all’anno precedente, pari all’1,4% di studenti stranieri (+11.343). I dati sono contenuti nel rapporto annuale del ministero dell’Istruzione e della Fondazione Ismu, “Alunni con cittadinanza non italiana. La scuola multiculturale nei contesti locali. Rapporto nazionale. A.s. 2014/2015”. Il rapporto rappresenta il consueto approfondimento sulla popolazione scolastica con cittadinanza non italiana nell’a.s. 2014/2015. In questa edizione particolare attenzione è stata data alle differenze territoriali, con l’obiettivo di identificare le caratteristiche degli alunni e istituzioni scolastiche nelle diverse regioni, province e nei principali comuni italiani, ricostruendo traiettorie formative, nonché difficoltà e successi nel processo di apprendimento.

ROMENI I PIU’ NUMEROSI - Nell’a.s. 2014/15 gli alunni con cittadinanza romena sono i più numerosi (157.153), seguiti da albanesi (108.331) e marocchini (101.584). A distanza troviamo il gruppo degli alunni di origine cinese (41.707) e filippina (26.132). I dati sulle cittadinanze confermano la forte eterogeneità che ha storicamente caratterizzato il nostro paese. Nelle prime quindici cittadinanze sono presenti tutti i continenti tranne l’Oceania. I romeni sono al primo posto in tutti gli ordini e gradi. Gli allievi di origine albanese sono al secondo posto nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre sono al terzo posto nella scuola dell’infanzia e nella primaria. Nella scuola dell’infanzia i paesi che mostrano percentuali significative superiori alla media sono il Bangladesh (27,1%), il Marocco (25,8%) e l’Egitto (23,8%); nelle scuole primarie oltre al Bangladesh (43,2%) e all’Egitto (39,6) si aggiungono il Pakistan (40,1%) e l’India (39,5%). Nelle secondarie di primo grado gli studenti più numerosi sono originari della Cina (24,7%), della Macedonia (24,4%) e delle Filippine (24,1%). Infine nella secondaria di secondo grado sono particolarmente numerosi gli studenti dell’Europa orientale (ucraini 39,4% e moldavi 38%) e i latinoamericani (peruviani 34% e ecuadoriani 33,9%).

SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE - Aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado nell’ultimo decennio. Nell’a.s. 2014/15, rispetto all’a.s. precedente, si segnala una variazione di presenze di alunni, minima nella scuola dell’infanzia (+0,2%), nella scuola primaria (+3%) e nella secondaria di secondo grado (+2,8%). Diminuiscono gli alunni stranieri nelle scuole secondarie di primo grado (-1.6%), dato già riscontrato nell’a.s. 2013/14. Nell’ultimo decennio, si conferma l’ovvio primato della scuola primaria (scuola dell’obbligo e di durata quinquennale) per il maggior numero di alunni stranieri con cittadinanza non italiana, anche se la distribuzione percentuale nei diversi ordini e gradi mostra una consistente diminuzione in questo livello scolastico (passato da accogliere il 42,8% di alunni cni nel 2001/02 al 35,8% dell’a.s. 2014/15), a fronte di un aumento significativo delle presenze nelle scuole secondarie di secondo grado (dal 14% al 23%). Nell’a.s. 2014/15 sono 291.782 gli alunni stranieri iscritti alle scuole primarie (10,4% del totale), 187.357 gli studenti nella scuola secondaria di secondo grado (7% del totale), 167.068 gli allievi nelle secondarie di primo grado (9,6%) e infine 167.980 i bambini nelle scuole dell’infanzia (10,2%). Si nota che gli alunni italiani sono diminuiti in tutti gli ordini di scuola (tranne che nelle secondarie di secondo grado). L’unico ordine con una crescita nelle iscrizioni è la scuola secondaria di secondo grado, sia per quanto riguarda la presenza di italiani (+0,6%) sia di stranieri (+2,8%).

DIFFERENZE TERRITORIALI – Il Rapporto dedica una speciale attenzione alle differenze territoriali nelle presenze degli alunni cni e nella collocazione delle scuole multiculturali nelle comunità locali, in cui si possono generare rischi di eccessiva concentrazione di stranieri ma anche occasioni e spazi significativi di inclusione educativa e sociale. La regione con più alunni stranieri è sempre la Lombardia. La Lombardia è ancora la regione con il maggior numero di alunni stranieri (in totale, ma anche la maggioranza dei nati in Italia, dei neoentrati), superando le 200mila presenze (201.633), seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila alunni stranieri), Lazio e Piemonte (oltre 70mila). Solo in due regioni gli alunni stranieri decrescono fra il 2013/14 e il 2014/15 (-3,6% in Valle d’Aosta, -0,1% in Veneto). Nel complesso, nell’ultimo decennio, la crescita maggiore nella presenza di alunni cni, in termini di variazione percentuale, si registra in molte regioni del Sud che hanno visto crescere questa componente del più del 200% (Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania). Per quanto riguarda l’incidenza percentuale, l’Emilia Romagna è la prima regione con 15,5 studenti cni ogni 100 studenti; il Veneto è la prima regione per incidenza di nati in Italia sul totale degli alunni stranieri (62,8%); la Sicilia la prima per incidenza di neoentrati nel sistema scolastico regionale (11,9%).

LE PROVINCE - Le province con più alunni stranieri sono Milano, Roma e Torino. A livello provinciale, nell’a.s. 2014/15 la graduatoria per numero di alunni con cni pone la provincia di Milano al primo posto (80.333), seguita da quelle di Roma (61.172), Torino (37.920) e Brescia (32.678), Bergamo, Firenze e Bologna (con oltre 20mila alunni), Treviso, Verona e Vicenza (con 18-19 mila presenze). Tra le prime 10 province si riscontra una prevalenza dei territori del Nord (tre province lombarde e tre venete), 5 capoluoghi regionali (Milano, Roma Torino, Firenze Bologna). La graduatoria delle province per maggior numero di nati in Italia coincide con la precedente (Milano, Roma, Torino e Brescia), così come quella per maggior numero di neoentrati (Milano, Roma, Torino, Firenze). Il calcolo dell’indice di associazione tra province e principali nazionalità evidenzia che: i tunisini si concentrano soprattutto a Trapani (con ben 13 volte la percentuale di presenza rilevata in Italia) e a Ragusa (10 volte), i cinesi a Prato (9 volte); gli ucraini nelle province campane (oltre 7 volte a Caserta e quasi 7 a Napoli, 5 volte ad Avellino e Salerno, 4 volte a Benevento); gli indiani nelle province di Mantova e Cremona (6 volte), di Latina (5 volte), di Reggio Emilia e Brescia (3 volte); i filippini nelle province di Messina, Cagliari (4 volte) e Milano (3 volte); i moldavi nelle province di Parma (4 volte), Padova e Venezia (3 volte), gli albanesi nella provincia di Pistoia (3 volte), i peruviani nelle province di Milano e Firenze (3 volte), i marocchini nella provincia di Biella (3 volte), i rumeni nella provincia di Agrigento (quasi 3 volte).
11 mag

Fonte: 9Colonne

Trento Festival, vince 'Montagne magique'

La Genziana d'oro alla regista rumena Anca Damian

(ANSA) - TRENTO, 7 MAG - 'La Montagne Magique' della regista rumena Anca Damian è il film vincitore della 64/a edizione del Trento Film Festival. Alla pellicola, una coproduzione Francia - Polonia - Romania, è andata la 'Genziana d'oro Gran premio Città di Trento'.
La Genziana d'oro per l'alpinismo è andata al film 'K2-Touching the sky' di Eliza Kubarska (Polonia-Germania-Regno Unito). Il premio 'Genziana d'oro di esplorazione o avventura a 'The great alone' di Greg Kohs (Stati Uniti). La 'Genziana d'argento' per il miglior contributo tecnico artistico al film 'Behemoth' (Cina, Francia) di Zhao Liang. Come miglior cortometraggio il premo è andato a 'Last base' di Aslak Danboit (Norvegia).

Fonte: ANSA

Tre blogger romeni visitano la Marsica grazie a un’iniziativa del Gal Gran Sasso Velino

Avezzano. Due giornaliste di nazionalità romena e un collega fotografo incontrano la Marsica più verace e genuina. Da una meravigliosa idea del Gal Gran Sasso Velino, nasce una sinergia di fondo con l’Estero i condivisione dei tesori territoriali marsicani più belli. Grazie al Gal Terre Aquilane, per tre giorni, i tre blogger hanno viaggiato per la Marsica, raccontando nel loro blog lo spirito eterno del territorio. Le bellezze marsicane vengono narrate, in giro per il mondo, nel modo giusto? Un punto di domanda, questo, che sottintende un punto esclamativo di tutto rispetto, riscontrato sul luogo marsicano per eccellenza dell’incontro perfetto. Si chiamano Patricia Coscai e Orouer Proriter le due blogger che, assieme ad un fotografo della stessa nazionalità romena, per tre giorni e tre notti consecutive, da domenica 1 maggio a martedì 3 maggio, hanno assaggiato, pezzo dopo pezzo, la Marsica, come fosse una torta a più strati variegati e palpabili, da apprezzare e degustare lentamente ad ogni boccone affamato di notizie. Grazie alla lungimiranza dimostrata in più campi dal Gal Terre Aquilane e dal Gal Gran Sasso Velino, pionieri entrambi di progetti connessi al vettore turismo, i tre blogger di fama, sulle orme dei più grandi disegnatori paesaggisti dell’800, hanno valicato monti, raccontato montagne e sorseggiato spicchi di sole sulle lande marsicane, narrando il loro viaggio nel blog più quotato di Romania, quale quello di ‘Calatoria Perfecta’. Emozionato a seguito dell’esperienza vissuta, il vicepresidente del Gal Terre Aquilane Nino Garofali, il quale, a seguito dell’integrazione turistica, ha raccontato che «i tre sono stati ospiti nel suggestivo Hotel-Residence dei Pierleoni, ‘Il Feudo’, nel Comune di Celano, che ha offerto ai tre reporter romeni, per tre giorni e tre notti, un’ospitalità ed una cortesia preziose. Ringrazio – ha affermato il vicepresidente – il titolare Luca Pierleoni. Abbiamo scelto una location peculiare del genere, perché ripropone la composizione originaria di un vero feudo medioevale. I tre giornalisti sono rimasti estasiati anche da Alba Fucens: hanno affermato, durante la visita, che sembrava quasi di respirare l’aria di Pompei, ma senza pagarne il biglietto».
Sul blog romeno ‘Calatoria Perfecta’ è già possibile visionare tutto il lungo excursus di parole e di foto firmate, che ha messo in evidenza, oltreconfine, i tesori naturali della zona marsicana. La visita è stata organizzata grazie al contatto intessuto fra le due realtà, avvenuto tra il Gal Terre Aquilane e le menti romene presso l’ultima Fiera Internazionale del Turismo di Bucarest, nella quale, il Gal è stato ospite attivo attraverso le finalità e le propaggini concrete del progetto ‘Expass’, conclusosi il giorno 30 aprile scorso. I tre blogger sono stati accompagnati nei loro viaggi marsicani, da due guide turistiche di simpatica eccezione, quali i vicepresidenti del Gal, Nino Garofali e Rocco Di Micco. I tre reporter hanno visitato luoghi simbolo della terra marsa, come le Gole di Celano (fugace e immemorabile set cinematografico di film come ‘Conan il barbaro’), il Castello Piccolomini, i Cunicoli di Claudio (fil rouge sotterraneo di tutto l’entroterra marsicano), le preziosità di Alba Fucens e la famosa Galleria del Gusto battezzata dal Gal Gran Sasso Velino. Il turismo si mette in moto grazie ad idee condivise. «I tre – ha continuato Garofali – hanno apprezzato i due Castelli, curati ad hoc e rivolti, secondo il loro parere, ad un pubblico turistico eterogeneo. Affascinati dalla storia del lago Fucino e dai prodotti tipici del nostro panorama culinario sempiterno, come il tartufo e lo zafferano, i tre sono venuti a conoscenza di tutte le pieghe storiche che innervano anche ora la vita della Marsica del progresso, Terremoto del 1915 compreso».
Fautore di questo felice momento di simbiosi fra occhi romeni e cuore marsicano, è stato il Gal Gran Sasso Velino, ideatore primo dell’iniziativa turistica a scopo espositivo e conoscitivo. Vetrine originali di una terra che è difficile da paragonare ad altre per bellezza e solarità, sono state l’orto botanico, la Galleria del Gusto e lo Showroom dei prodotti tipici, impalcature turistiche, queste, realizzate grazie ai fondi Leader. Il presidente del Gal Gran Sasso Velino, Bruno Petrei, ha elogiato il nodo rafforzato con la Romania. «Un progetto che prospetta un risultato del genere, è foriero di una soddisfazione enorme per chi, quello stesso progetto, lo ha ideato e messo in atto. La Galleria del Gusto e l’orto botanico, nella loro fattispecie, sono frutto della programmazione Leader 2007-2013, che si è conclusa il giorno 31 dicembre del 2015. Ora sta per spalancare le porte la nuova programmazione 2014-2020. Creeremo prossimamente un anello di aggancio fra la vecchia programmazione e la nuova, cosicché le idee già messe in moto ed in marcia continuino la loro esistenza, ampliandosi, però, verso orizzonti nuovi e verso inesplorate prospettive». Fiore all’occhiello di una tradizione naturalistica che si tenta di non far scomparire nel mare magnum della modernità di oggi, è il colore primaverile dell’orto botanico del Gal. È possibile, al suo interno, ammirare già il culmine della pianta della genziana, etichetta territoriale della Marsica verace, le fragole di bosco, la salvia – pianta simbolo del Monte Salviano – ed, infine, la Santoreggia, pianta aromatica e madre del prelibato miele omonimo. Questo è solo un assaggio delle oltre cento e più varietà di piante che stanno or ora crescendo con attenzione all’interno del recinto locale, curato dal Gal Terre Aquilane, voce tecnica del progetto insediato dal Gal Gran Sasso Velino. Il prossimo anno, la natura in fiore della Marsica sarà meta prescelta di numerosissime visite scolastiche, all’ombra degli indimenticati Cunicoli di Claudio. Gli alunni parteciperanno con verve alla rinascenza floreale di una terra che vuole farsi conoscere all’Estero per ciò che è realmente: un territorio dalle grandi doti turistiche, archeologiche e paesaggistiche.
6 maggio 2016

Fonte: MarsicaLive

Il rettore rumeno Ovidio Folcut a Catania, in visita all’Ardizzone Gioeni

6 Mag 2016

Una visita di prestigio organizzata dal consolato della Romania rappresentato dal dott. Ioan Iacob all’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania.
Accolti dal commissario straordinario dell’ente, dott. Giampiero Panvini, la delegazione rumena con a capo il Magnifico Rettore Professore Ovidio Folcut accompagnato dal professor Costantin Floricel ha visitato lo splendido edificio di via Etnea restando realmente favorevolmente impressionato dalla sua bellezza. L’incontro tra il Commissario Panvini e la delegazione universitaria rumena ha aperto grandi opportunità di scambi culturali e di ospitalità.

Fonte: Catania LiveUniversity

Padre Marco, il culto anche in romeno

01 maggio 2016

AVIANO. Il comitato del beato Marco d’Aviano punta sempre di più all’internazionalizzazione. Così che, dopo le preghiere in russo, ora la principale invocazione del cappuccino avianese è stata tradotta in lingua rumena. Grazie all’interessamento della traduttrice Claudia Craciun, il così detto “Atto di dolore di padre Marco” è stato riadattato al romeno per venire incontro alle varie richieste giunte dall’est Europa. Il frate che nel 1683 salvò l’Europa dall’avanzata islamica, fu molto attivo anche nei territori di quello che dopo qualche secolo si consolidò come impero asburgico. Il problema della diffusione del culto e delle opere del beato in queste zone è però legato alle decine di lingue che si parlano in ciascuna area geografica. Il comitato ha quindi preso contatti con docenti e studiosi, aumentando di volta in volta le disponibilità di santini e pubblicazioni. Pochi giorni fa era stata la volta del cirillico grazie a una trasposizione in russo delle principali nozioni sul beato.
Al momento il gruppo di religiosi e laici che ha sede a Madonna Pellegrina di Pordenone ha toccato quota 11 traduzioni: sul sito www.beatomarcodaviano.it e sulla pagina Fecebook sono tutte liberamente scaricabili. Dal polacco al tedesco passando per sloveno, croato e portoghese, la curiosità è che esiste anche una sezione in esperanto, la grammatica artificiale che si sta evolvendo come uno degli idiomi più utilizzati nel mondo.
L’iniziativa ha conquistato anche Papa Francesco che nel 2015 ha voluto incontrare il presidente onorario del comitato, il vescovo emerito di Verona e ex generale dei cappuccini Roberto Flavio Carraro.(f.fi.)

Fonte: Messaggero Veneto

sabato 14 maggio 2016

Inaugurazione targa in ricordo dei soldati Transilvani a Pizzighettone‏

Sabato 21 maggio a Pizzighettone si terrà la cerimonia di ricordo dei soldati transilvani morti in prigionia durante la Grande Guerra, la commemorazione voluta dal Dott Marco Baratto, Coordinatore del Comitato Italo Romeno per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra e l'Unità Nazionale della Romania costituito presso il Consolato Generale di Romania a Milano, prevede l'inizio verso le 09.30 al Cimitero di Pizzighettone (CR) con un momento di preghiera e la deposizione di una corona d'alloro.

A Seguire presso il sistema difensivo di Pizzighettone si terrà l'inaugurazione della mostra "I Romeni e la Grande Guerra" con un intervento del Comm Emanule Bettini, Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento - Comitato Provinciale di Cremona e Lodi.

Al termine si procederà alla commemorazione ufficiale con i discorsi del rappresentante del Consolato di Romania a Milano, di un rappresentante dell'amministrazione comunale della città, del Dottor Baratto, come Coordinatore del Comitato Italo Romeno per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra e l'Unita Nazionale della Romania costituito presso il Consolato Generale di Romania a Milano e di un rappresentante del Gruppo Volontari Mura di Pizzighettone.

La manifestazione si chiuderà con l'inaugurazione di una targa, offerta dal Consolato di Romania, in ricordo dei soldati transilvani che durante la Grande Guerra furono prigionieri nella città di Pizzighettone. Si tratta della prima targa ufficiale inaugurata a ricordo dei soldati transilvani finora posta in Lombardia. Nelle intenzioni dei promotori, tra cui il Dott Baratto, sarà la prima di una lunga serie. Un modo concreto per segnare anche visivamente il ricordo dei soldati transilvani morti in Lombardia durante il primo conflitto mondiale.

L'evento di Maggio è il quarto evento di commemorazione promosso in Lombardia. Dopo il mese di Maggio sono in calendario altri eventi fino al 2018 anno centenario della fine della Grande Guerra e dell'Unità nazionale della Romania.

Presentazione dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni e focus su imprenditoria migrante‏

Programma integra e Centro Studi e Ricerche Idos presentano l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni 11° Rapporto, cui seguirà un focus di approfondimento sul ruolo dei cittadini migranti nell’economia di Roma e del Lazio.

Lavoro e immigrazione, imprenditoria e inclusione finanziaria dei migranti, questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso dell’evento di presentazione dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni – 11° Rapporto, organizzato da Programma integra e Centro Studi e Ricerche IDOS.

L’appuntamento è per il 18 maggio 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso il Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale di Roma Capitale, via Assisi, 41 a Roma.

A conclusione dei lavori verranno distribuite le copie dell’ ’11° Rapporto, Osservatorio Romano sulle Migrazioni, promosso dall’Istituto di Studi Politici S. Pio V.
Per partecipare è necessario inviare una email di prenotazione all’indirizzo
comunicazione@programmaintegra.it.

Programma e notizia completa

Per informazioni:
Tel. 0678850299
comunicazione@programmaintegra.it
www.programmaintegra.it

venerdì 13 maggio 2016

XV Convegno Internazionale, sabato 14 maggio


L’Associazione Onlus “Insieme per l’Athos” in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma hanno il piacere di invitarvi al

XV CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI

SULLA CULTURA E SPIRITUALITA’ DELLA SANTA MONTAGNA

"Lo sguardo che cura. Le Icone miracolose del Monte Athos

tra storia e devozione"

SABATO 14 MAGGIO 2016, ore 9.00

presso

l’Accademia di Romania in Roma
(P.za José de San Martin, 1 – Roma)

Con la benedizione della Ierà Epistasia della Sacra Comunità Monastica del Monte Athos e di S. Em. Rev.ma il Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli)

Accademia di Romania in Roma

mercoledì 11 maggio 2016

Presentazione volume di poesie "Ritorno dall'esilio" di Denisa Comanescu

Comunicato stampa

Giovedì 12 Maggio 2016, l’Accademia di Romania organizza la presentazione del volume di poesie
Ritorno dall'esilio/Întoarcerea din exil, di Denisa Comănescu, Transeuropa Edizioni, 2015. La traduzione del volume è stata realizzata da Prof. Bruno Mazzoni e Dott. Mihail Banciu. L'evento avrà luogo nella Biblioteca dell’Accademia dalle ore 18.30.

Interverrano:
Dot.ssa Daniela CRASNARU,
Direttrice dei programmi - Accademia di Romania,
Prof. Bruno Mazzoni e Dott. Mihail Banciu, traduttori,

leggeranno poesie dal volume presentato
Thomas Otto Zinzi, Laura Frascarelli e Laura Juzzolino.

Sarà presente l’autrice,
Denisa Comănescu.

La selezione di poesie è rappresentativa dell’evoluzione di Denisa Comanescu nel contesto della poesia europea degli ultimi decenni. Già tradotto in forma di volume in Spagna e Svezia, le poesie sono scritte in una voce distinta, con spiccata originalità, e riaffermano la dichiarazione poetica di una poetessa romena ben consolidata e raffinata.

Denisa Comănescu – è una delle più importanti poetesse romene viventi. È stata editore e direttore editoriale di due grandi case editrici in Romania, dal 2007 ricopre la carica di direttore generale della casa editrice Humanitas Fiction. Le sue poesie sono state pubblicate in oltre 15 paesi.

Roma, maggio, 2016

Ufficio stampa,
Accademia di Romania

Ingresso libero

martedì 3 maggio 2016

Riconoscere i diritti dei lavoratori domestici e delle badanti nell'UE

Comunicato stampa
Diritti delle donne/Pari opportunità

Ai lavoratori domestici e ai prestatori di assistenza, la maggior parte dei quali sono donne migranti, dovrebbe essere garantito uno status giuridico comunitario. In una risoluzione votata giovedì, i deputati affermano che il riconoscimento della professione dovrebbe scoraggiare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento.

 Nel testo, s’invita inoltre a stabilire modelli di facile interpretazione per le relazioni giuridiche tra lavoratori e datori di lavoro, citando esempi virtuosi in Belgio e in Francia, per mettere fine alla precarietà e al lavoro domestico sommerso.

 "I lavoratori domestici e i badanti ci permettono di seguire la nostra carriera e approfittare della nostra vita sociale. A loro affidiamo le nostre case, i nostri figli, i nostri genitori. Ma, sono invisibili, non dichiarati, vittime di insicurezza e di esclusione sociale. Inoltre, la maggior parte sono donne, che lavorano per tante ore, senza giorni di riposo, senza copertura medica o piani pensionistici", ha dichiarato la relatrice Kostadinka Kuneva (GUE/NGL, EL).

 "L'invecchiamento della nostra popolazione e il fatto che le donne stiano entrando nel mercato del lavoro significa che ne abbiamo una sempre maggiore necessità.
Eppure, gli Stati membri dell'UE continuare a permettere loro di lavorare nell'economia sommersa", ha aggiunto.

La risoluzione è stata approvata con 279 voti favorevoli, 105 voti contrari e 204 astensioni.

Dignità per i lavoratori domestici

Nel testo si sottolinea la necessità di un'adeguata rappresentazione dei lavoratori domestici e dei badanti in tutte le leggi nazionali in materia di lavoro, sanità, assistenza sociale e anti-discriminazione, oltre alla possibilità per i lavoratori domestici di aderire alle organizzazioni di sindacali. Inoltre, gli Stati membri dovrebbero garantire un accesso più ampio a cure di qualità a costi accessibili, ad esempio per i bambini e per gli anziani, così da scoraggiare l'assunzione illegale di badanti ma anche fornire possibilità di carriera per questo tipo di lavoratori domestici in servizi di assistenza sociale.

I deputati chiedono la "professionalizzazione" del lavoro domestico per trasformare la precarietà e il lavoro femminile sommerso in un lavoro riconosciuto, che consentirebbe ai lavoratori domestici e alle badanti di godere di diritti sociali. Hanno inoltre invitato la Commissione a proporre una normativa per il riconoscimento dello status di assistenti non professionisti, che offra loro la retribuzione e la protezione sociale durante il periodo in cui sono occupati.

Combattere il lavoro nero, il traffico e l'abuso delle donne migranti

Nel testo si specifica che la maggior parte dei collaboratori domestici e dei prestatori di assistenza sono donne immigrate, molte delle quali vivono in una condizione irregolare e si sottolinea che la loro integrazione sociale e culturale sarebbe facilitata dall'integrazione nel mercato del lavoro.

 Nella risoluzione si sottolinea la necessità di meccanismi di ispezione e sanzioni efficaci, che possono fermare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento, anche di tipo economico, dei lavoratori domestici.

Nota per i redattori I deputati citano il sistema di voucher di servizio in Belgio e l'assegno di occupazione per servizi universali (CESU) in Francia come modelli di successo che hanno generato un impatto positivo sulle condizioni sociali e lavorative nel settore e chiedono agli Stati membri di considerare incentivi per incoraggiare l'assunzione regolare dei lavoratori domestici.

 Procedura: risoluzione non vincolante

RIF. : 20160426IPR24779

Contatti Federico DE GIROLAMO
Addetto stampa PE
Numero di telefono(+32) 2 28 31389 (BXL)
Numero di telefono(+33) 3 881 72850 (STR)
Numero di cellulare(+32) 498 98 35 91
Indirizzo e-mail stampa-IT@europarl.europa.eu

Fonte:Parlamento europeo Attualità

domenica 1 maggio 2016

Collaborazione tra le comunità romene della Toscana e l'Università. Studiare Lingua e Letteratura Romena all'Università di Pisa

Sono Emilia David, Ricercatrice di Lingua e Letteratura Romena dell’Università di Pisa.

Vi contatto, anzitutto, per comunicare ai cittadini romeni della Toscana la mia disponibilità a collaborare nel futuro prossimo a eventi culturali che le associazioni romene presenti sul territorio (eventualmente anche in partenariato con alcuni enti italiani) intenderanno organizzare. L’intento è quello di contribuire attraverso le mie competenze alla vita culturale delle comunità romene e, più nello specifico, alla progettazione e allo svolgimento di iniziative di qualità, che siano in grado di produrre un impatto positivo sulla percezione generale e che, nel contempo, riescano a determinare il consolidarsi di una cunoscenza più adeguata e autentica dei valori romeni in Italia.

D’altra parte, si trasmette per questa via ai giovani romeni e italiani, lettori del blog “La comunità romena in Italia”, il messaggio che all’Università di Pisa esiste da molto tempo una prestigiosa Cattedra di Lingua e Letteratura Romena che accoglie ogni anno allievi propensi a optare per studi universitari nell’ambito umanistico e, più precisamente, per gli indirizzi e le specializzazioni presenti nell’offerta formativa dei Dipartimenti in cui si approfondiscono le lingue e le letterature straniere, come quello in cui io stessa svolgo la mia attività: il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Dalle brevi conversazioni, del tutto occasionali, che mi è capitato di avere con la gente incontrata per strada o in luoghi pubblici, ho avuto modo di comprendere che pochi sono informati in Toscana dell’esistenza di questa disciplina tra i corsi di studio disponibili presso l’Università di Pisa.

La scelta di un percorso universitario in cui si decida di includere la disciplina Lingua e Letteratura Romena presenta, a mio avviso, diversi vantaggi, sia che si tratti di giovani di origine romena, sia dei loro compagni italiani.

Tutti potranno trovare l’opportunità di trasformare le abilità e le competenze acquisite grazie agli studi universitari in svariati sbocchi lavorativi, in considerazione del fatto che nell’ultimo venticinquennio i rapporti economici e quelli estesi a ben altri settori di attività, che legano oggi saldamente la Romania e l’Italia, hanno creato gradualmente delle notevoli occasioni, particolarmente variegate, che consentono già la concreta valorizzazione delle conoscenze teoriche e pratiche, all’interno di progetti professionali, nonché personali, di certa rilevanza.

In un tale percorso universitario, dall’esperienza pregressa emerge con chiarezza il fatto che gli studenti di madrelingua romena si trovano ad essere decisamente avvantaggiati. Se in materia di Letteratura Romena essi conoscono verosimilmente un numero ristretto di temi e di contenuti specifici (essendo per lo più cresciuti e istruiti in Italia), per la materia Lingua Romena le loro doti linguistiche (acquisite in famiglia o durante i primi cicli scolastici compiuti in Romania, in alcuni casi anche completati fino al termine delle scuole superiori), tali qualità e “requisiti” permetteranno loro indubbiamente di sostenere con visibile facilità e spesso con ottimi esiti gli esami previsti nei programmi di studi.

L'approcciarsi alla letteratura di un paese con salde radici culturali europee consentirebbe agli studenti romeni, come pure agli altri, lo studio comparativo di numerosi temi e fenomeni letterari trasversali. Pensando, ad esempio, al Novecento, si potrebbero includere, all’interno di un quadro coerente ed articolato, i rappresentanti di spicco e le opere che illustrano i maggiori movimenti e tendenze letterarie:

– Il Modernismo (anticipato dai diversi influssi del Post-simbolismo francese), l’Avanguardia storica romena e i suoi estesi rapporti con il Futurismo, il Dadaismo, il Cubismo letterario, l’Espressionismo e il Surrealismo – vale a dire le formule più iconoclastiche, che hanno rivoluzionato dalle fondamenta la cultura europea all’inizio del secolo –, per arrivare fino alla letteratura contemporanea ed attuale, segnata dagli esiti sperimentali più innovativi di un interessante Postmodernismo, che ha seguito inizialmente modelli anglo-sassoni, sviluppando anche delle caratteristiche atte a rispecchiare la specificità della cultura romena attraverso la ripresa di molti aspetti della sua tradizione letteraria.

– Inoltre, temi come la censura ai tempi della dittatura comunista (1948-1989), l’esilio degli intellettuali romeni (tra cui è indispensabile menzionare i profili di rilevanza internazionale di Mircea Eliade, Emil Cioran, Eugène Ionesco, Dumitru Țepeneag, Norman Manea, Matei Vişniec) e, in parallelo, la sia pur sporadica dissidenza politica e letteraria dei propri connazionali rimasti in patria (Mircea Dinescu, Ileana Mălăncioiu, Ştefan Augustin Doinaş ecc.), nonché la memoria della deportazione (parte, dunque, integrante della grande letteratura della Shoah), tutti, temi particolarmente avvincenti, potrebbero offrire agli studenti l’occasione di completare e di allargare i loro orizzonti verso nuove prospettive e verso argomenti comuni alle letterature a loro più note – inglese, francese, spagnola –, ma, allo stesso tempo, dando ad essi la possibilità di scoprire aspetti della spiccata diversità di una cultura e di un’area geografica meno nota, vale a dire situata nell’Europa dell’Est, che si esprime in una lingua romanza, neolatina, caratterizzata tuttavia da una componente slava assai consistente.

Susciterà sicuramente un vivo interesse per la disciplina la piena appartenenza della Romania alle strutture dell’Unione Europea, di cui il paese condivide i progetti e le aspirazioni più profonde.

Per tutti i temi che sono stati sinteticamente elencati in precedenza (cui si potrebbero aggiungere altri altrettanto affascinanti) esistono delle ottime traduzioni in lingua italiana – alcune realizzate da professori dell’Università di Pisa –, ora disponibili in volumi facilmente reperibili in biblioteche e sul mercato editoriale italiano.

Per informazioni aggiuntive e per ulteriori chiarimenti, che riguardano l’organizzazione della disciplina Lingua e Letteratura Romena all’interno della nostra Università, si forniscono i seguenti dati di contatto:

Dott.ssa Emilia David
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Università di Pisa
Palazzo Matteucci, Piazza Torricelli 2, stanza 8
56126 Pisa
tel.: +39.050.221.51.77
cell.: +39 340.346.0341
e-mail: emilia.david@unipi.it
http://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=98484&template=dettaglio3.tpl

Colaborare între comunităţile româneşti din Toscana şi Universitate. A studia Limba şi Literatura Română la Universitatea din Pisa

Sînt Emilia David, Profesor de Limba şi Literatura Română la Universitatea din Pisa.

Vă contactez, în primul rînd, pentru a le comunica românilor din Toscana disponibilitatea mea de a colabora la evenimente culturale pe care asociaţiile româneşti din teritoriu (eventual în parteneriat cu instituţii italiene) le vor organiza în viitor. Intenţia este aceea de a contribui prin competenţele mele la viaţa culturală a comunităţilor româneşti, la proiectarea şi realizarea unor iniţiative de calitate, de natură să producă un impact pozitiv asupra mediului şi societăţii italiene, si care să conducă în acelaşi timp la consolidarea unei cunoaşteri cît mai adecvate şi autentice a valorilor noastre în Italia.

Pe de altă parte, le transmit pe această cale, deopotrivă tinerilor români şi italieni, cititori ai blogului “La comunità romena in Italia”, mesajul că la Universitatea din Pisa există de foarte mult timp o Catedră prestigioasă de Limba şi Literatura Română, care primeşte an de an înscrieri din partea elevilor care optează pentru studii superioare umanistice, mai exact, pentru specializările oferite de Departamentele unde se studiază limbi şi literaturi străine, precum cel în care îmi desfăşor eu insămi activitatea: Departamentul de Filologie, Literatură si Lingvistică. Din simplele contacte cotidiene cu oamenii pe care-i întîlnesc, am înţeles că foarte puţini au aflat despre existenţa acestei discipline din cadrul ofertei de cursuri de la Universitatea din Pisa.

Avantajele alegerii unui parcurs universitar în care vor include Limba si Literatura Română sînt – după părerea mea – multiple, fie că este vorba de tineri de origine română, fie italiană.

Toţi pot găsi oportunitatea de a-şi fructifica pe piaţa muncii competenţele şi abilităţile însuşite în timpul studiilor, întrucît în ultimii mai bine de 25 de ani relaţiile economice, dar şi de alt gen, dintre România şi Italia, au creat în mod treptat posibilităţi cu totul remarcabile, foarte diversificate, de a pune în practică şi de a valoriza competenţe teoretice, abilităţi practice, construind astfel proiecte profesionale şi personale de succes, într-o gamă foarte extinsă de domenii de activitate.

Românii sînt, în mod evident, avantajaţi într-un astfel de parcurs universitar. Dacă în materie de Literatură Română cunosc poate un număr restrîns de teme şi aspecte (unii dintre ei fiind crescuţi şi formaţi în Italia), pentru materia Limba Română atuurile şi bagajul lor de cunoştinţe de tip lingvistic (dobîndit în familie sau pe durata primelor cicluri de şcolarizare efectuate în România, în anumite cazuri, chiar completate pînă la nivel liceal) îi vor ajuta să susţină cu uşurinţă şi cu rezultate foarte bune examenele prevăzute în programele de studii.

Pentru studenţii români, ca şi italieni, apropierea de literatura unei ţări cu adînci rădăcini culturale europene le-ar permite să studieze în mod comparativ numeroase teme şi fenomene literare aşa-zis transversale. Doar dacă ne gîndim la Secolul XX, s-ar putea include, de pildă, într-un cadru coerent şi articulat, reprezentanţii cei mai importanţi şi operele care ilustrează principalele mişcări şi tendinţe literare:

– Modernismul (precedat de influenţe post-simboliste franceze foarte interesante), avangarda română şi relaţiile ei deosebit de extinse cu Futurismul italian, precum şi cu Dadaismul, Cubismul literar, Expresionismul şi Suprarealismul, altfel spus, cele mai contestatoare formule, care au revoluţionat din temelii cultura europeană din primele decenii ale veacului trecut, ajungînd pînă la literatura contemporană şi actuală, marcată de experimentalismul şi de noutatea tematică a postmodernismului, în care, cu siguranţă, ne regăsim, noi, indivizi alienaţi ai erei consumismului şi ai societăţii de masă… Intreaga literatură a secolului pune, de asemenea, în discuţie aspecte care reflectă specificitatea culturii române, propunînd şi reluarea multor teme şi procedee care ţin de tradiţia literară.

– În plus, subiecte precum cenzura din timpul dictaturii comuniste (1948-1989), exilul intelectualilor români (printre aceştia numărîndu-se personalităţi de talie internaţională ca Mircea Eliade, Emil Cioran, Eugen Ionescu, Dumitru Țepeneag, Norman Manea, Matei Vişniec) şi, în paralel, disidenţa politică şi literară a conaţionalilor rămaşi în patrie (Mircea Dinescu, Ileana Mălăncioiu, Ştefan Augustin Doinaş etc.), precum şi memoria deportării (parte integrantă din marea literatură a Holocaustului), toate acestea fiind teme deosebit de interesante şi atractive, ar putea să le ofere studenţilor ocazia de a-şi lărgi orizontul de cunoaştere spre perspective şi tematici noi, comune literaturilor care le sînt deja familiare – engleză, franceză, spaniolă –, şi dîndu-le, în acelaşi timp, posibilitatea de a descoperi aspecte ale diversităţii marcate ce caracterizează o cultură şi o zonă geografică mai puţin cunoscută, situată adică în Europa de Est, care se exprimă într-o limbă romanică, neolatină, incluzînd totuşi şi o componentă slavă destul de consistentă.

Desigur, suscită un interes deosebit pentru o asemenea materie de studiu faptul că România este pe deplin o ţară integrată din anul 2007 în structurile Uniunii Europene, ale cărei proiecte şi aspiraţii profunde le împărtăşeşte întru totul.

Pentru temele pe care le-am enumerat sintetic (şi cărora, desigur, li s-ar putea alătura altele la fel de fascinante) avem traduceri excelente în limba italiană – unele dintre ele realizate chiar de profesori ai Universităţii din Pisa –, disponibile în volume uşor de procurat din biblioteci, ca şi de pe piaţa editorială din Italia.

Pentru informaţii suplimentare şi pentru clarificări ulterioare, referitoare la organizarea disciplinei Limba şi Literatura Română la Universitatea noastră, se pun la dispoziţia celor interesaţi următoarele date de contact:

Dott.ssa Emilia David
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Università di Pisa
Palazzo Matteucci, Piazza Torricelli 2, stanza 8
56126 Pisa
tel.: +39.050.221.51.77
cell.: +39 340.346.0341
e-mail: emilia.david@unipi.it
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