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domenica 29 settembre 2019

Mostra d’arte contemporanea «Blue Thoughts» dell’artista visivo romeno Remus Rotaru

Mostra d’arte contemporanea «Blue Thoughts» dell’artista visivo romeno Remus Rotaru

Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia,

1–15 ottobre 2019

Martedì 1 ottobre 2019, alle ore 18,00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia sarà inaugurata, alla presenza dell’artista visivo romeno Remus Rotaru, la mostra d’arte contemporanea dal titolo «Blue Thoughts». Tra il 1 e il 15 ottobre 2019, la mostra porterà all’attenzione del pubblico, nella Piccola Galleria dell’Istituto, situata a Cannaregio 2212, 30121 Venezia (VE), 25 opere eseguite dall’artista nella tecnica del cianotipo: creazioni originali appositamente realizzate per essere esposte in questa occasione. Le opere costituiscono un ciclo unitario dal punto di vista visivo, impostato su variazioni plastiche con evidente ispirazione tratta dalle peculiarità dei luoghi raffigurati. Le caratteristiche suggestioni architettoniche veneziane, rappresentate in composizioni dinamiche, trasmutano in uno spettacolo visivo composto di una serie di cromie impostate dalla giustapposizione di sottili sfumature di blu e ruggine. Un insieme complesso che intende sorprendere e trasmettere l’inconfondibile bellezza della laguna veneta. L’approccio plastico è in linea con le inquietudini estetiche dell’autore, che mirano all’utilizzo di un linguaggio specifico per la grafica, ma correlato a variazioni cromatiche contrastanti e intese a determinare nello spettatore esperienze visive confortevoli ma allo stesso tempo complesse da decifrare.

Attraverso la tensione che si genera con l’uso di tematismi plastici derivati dal linguaggio delle tecniche di stampa, l’artista visivo Remus Rotaru studia metodi arcaici di moltiplicazione dell’immagine e sperimenta la fusione fra tradizionale e contemporaneo. Ricerche precedentemente condotte sulle tecniche dell’incisione quali l’acquaforte, l’acquatinta e la puntasecca, la litografia e la serigrafia, nei lavori più recenti appaiono arricchite da affascinanti integrazioni generate dall’uso di processi fotografici storici. Così è emersa la recente serie di lavori nella tecnica del cianotipo, che ha spostato il linguaggio dell’autore dal monocromo e dall’apparente austerità dell’interpretazione puramente grafica verso una generosa varietà di elementi visivi che si concentrano attorno a concetti nuovi e originali. La mostra «Blue Thoughts» è il risultato di alcune fra queste ricerche più recenti che hanno portato a soluzioni sperimentali espresse nella realizzazione di opere apprezzate sia dalla critica specializzata che dal pubblico.

Artista visivo di Timişoara, Remus Rotaru ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Belle Arti e Design dell’Università dell’Ovest di Timişoara. Nel 2002 ha discusso con successo, presso lo stesso Ateneo, la tesi di dottorato con il tema «Permanenze nelle Arti grafiche». Docente universitario dal 2003, attualmente è ricercatore confermato presso la Facoltà di Belle Arti e Design dell’Università dell’Ovest di Timişoara. Membro, dal 2003, della Filiale di Timişoara dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania, Remus Rotaru è Direttore artistico dell’Aur’a Natural Gold Water, dell’Associazione culturale Volutarte e dell’Associazione culturale Dun’Art. Attivo sia nel campo della grafica pubblicitaria che della produzione plastica, ha esposto le sue opere in patria e all’estero (Austria, Serbia, Spagna, Turchia, Ungheria). Inoltre, ha partecipato a simposi, campus d’arte, rassegne e fiere d’arte contemporanea a carattere nazionale e internazionale (Serbia, Turchia, Ungheria), promuovendo quindi all’estero i valori dell’arte contemporanea romena.



«Remus Rotaru parte dal segno e dalla lettera, ma li usa per evocare i mezzi per ottenerli e, soprattutto, l’atmosfera in cui appaiono e in cui esistono è un’atmosfera notturna compatta dove i diversi barlumi di luce non sono in grado di illuminare le forme, ma al contrario, approfondiscono la loro sostanza di oscurità, le concentrano e le densificano. I lavori sul segno e sulle lettere sono il frutto della notte, qualità secondo la quale non possono esserci né frutti proibiti né frutti del peccato, bensì dell’impossibile, del nulla, ma ogni luogo della concentrazione notturna palpita verso qualcosa che può in qualche modo portare verso il peccato originale e alla cacciata dall’Eden, cioè può assomigliare all’accesso all’essenza metafisica del mondo. Se la luce non li modella e non li descrive, almeno dà loro significato e li coinvolge in un’unica aspirazione» (Ioan Iovan, Periplu expoziţional, Hestia Editrice, Timişoara 2012).

«Penetranti, con un chiaro apporto di energia spirituale a livello generazionale, [...] gli sforzi di Remus Rotaru riguardo alle molteplici ramificazioni della sua stessa creazione sono in grado di contribuire al rafforzamento della nozione di permanenza nelle arti grafiche [...], portano verso una manifesta conclusione della maturità valutativa, di una creatività complessa che si inserisce tra gli autentici valori culturali» (Negoiţă Lăptoiu, Incursiuni în arta românească, Napoca Star Editrice, Cluj-Napoca 2016).


mercoledì 25 settembre 2019

Al Museo Archeologico di Cremona incontro con il poeta rumeno Petru Ilieşu, 28 settembre ore 17.30

24 settembre 2019

Sabato 28 settembre, alle 17.30, al Museo archeologico ‘San Lorenzo’ (via San Lorenzo 4), si terrà l’incontro dal titolo ‘Petru Ilieşu e la sua Romania. A trent’anni dalla Rivoluzione’. Converserà con uno dei più significativi poeti romeni viventi il linguista Davide Astori che, per l’occasione, presenterà anche il volume bilingue, dall’omonimo titolo, edito da Athenaeum (Parma 2019), nel quale sono raccolti quattro poemetti di Ilieşu con traduzione e introduzione dello stesso Astori, un libro pensato, fra l’altro, anche come strumento per illustrarne la figura e la poetica.

Intellettuale che lega a doppio filo l’attività culturale all’impegno sociale, Ilieşu ha vissuto sulla propria pelle la condizione di oppositore del regime comunista e ha creato, il 30 dicembre 1989, Fundaţia Timişoara ’89, la prima organizzazione socio-umanitaria costituitasi nella Romania post-rivoluzionaria. Si discuterà con lui della sua poesia e, anche attraverso la sua esperienza di vita, più in generale del suo Paese, che celebra quest’anno il trentennale della rivoluzione che portò alla destituzione del dittatore Nicolae Ceaușescu.

Molti e qualificati interventi arricchiranno il pomeriggio: Marina Volonté, conservatrice del museo che ospita l’evento, Raffaella Barbierato e Silvica Enanche, rappresentanti rispettivamente delle due associazioni culturali promotrici, A.D.A.F.A. e Orizzonti Latini, Domenico Maschi, Andrea Morandi e Michele D’Apolito, presidenti dei tre Rotary club locali patrocinatori (Cremona, Cremona Po e Monteverdi), Emanuele Bettini, anima del Centro Incontri Diplomatici e il Console generale della Repubblica di Romania a Milano, Adrian Georgescu.

Petru Ilieşu, che fu già a Cremona cinque anni fa, sarà anche ospite dell’Università di Parma, dove terrà una lezione su Romania ed Europa nell’occasione della Giornata europea delle lingue del 26 settembre, e una lettura poetica il pomeriggio del 27, alla Biblioteca Umanistica della Facoltà (Parma, via D’Azeglio 85), durante la quale sarà presentato anche un suo poemetto tradotto in esperanto da Nicola Ruggiero.

Fonte: CremonaOggi

Latina, doppia esposizione d’arte romena e italiana. Storia di amicizia

24 Settembre 2019

“Artisti rumeni e artisti italiani, una lunga storia di amicizia“. E’ questo il titolo di una mostra di arte contemporanea che a partire dal 27 settembre sarà esposta a Latina, fino a gennaio 2020, su un doppio binario, presso la scuola elementare la Casetta della Musica di via Polonia e presso il liceo Grassi di via Sant’Agostino.

L’inaugurazione venerdì alle 17.30 presso la sede di via Polonia.

L’iniziativa si deve all’instancabile opera di comunicazione culturale sostenuta da Massimo Pompeo e Leonardo Faccioli, artisti laziali da anni impegnati nella creazione di circuiti internazionali d’arte. Importante contributo alla mostra è rappresentato dalla disponibilità di spazi e idee degli istituti scolastici Liceo Scientifico “G B Grassi” e Comprensivo “Emma Castelnuovo” di Latina e alla collaborazione dell’associazione “Luigi Faccioli” di Roma.

La mostra presenta una panoramica dell’arte visiva degli ultimi decenni del secolo scorso e di promettenti giovani autori di questo terzo millennio. Le opere, pitture, disegni, incisioni, stampe, fotografie, rappresentano, oltre che un valore intrinseco, un grande segno dell’amicizia che lega idealmente artisti differenti e lontani in un progetto di divulgazione dell’arte e di sostegno alle iniziative in favore della produzione autoriale.

Il legame che permette ai numerosi artisti di trovarsi quasi con regolarità periodica nel capoluogo pontino permetterà di contare su una ingente donazione di opere che concorreranno alla raccolta di fondi per l’avvio della ristrutturazione della “Casa delle Carrozze”, complesso edilizio del centro storico di Latina che potrà ospitare mostre e laboratori d’arte. La “Casa delle Carrozze” sarà la sorella maggiore della Casetta della Musica che, grazie alla collaborazione tra l’istituto Comprensivo “Emma Castelnuovo” e l’associazione Casa Arte Scuola Civica di Musica, da circa quindici anni svolge un’azione di pedagogia sociale dell’arte e della musica.

La collezione che verrà esposta nei locali della Casetta è stata portata in Italia da Delia Brandusescu scultrice e docente di Design presso la Facoltà di Arte dell’Università di Arad e da Anamaria Șerban docente di Scultura presso la prestigiosa Università d’Arte di Timisoara.

Gli artisti presenti in mostra sono: Paola Abbondi, Alba Balestra, Linda Barkasz, Franco Berdini, Rita Angelotti Biuso, Maria Balea, Toni Bellucci, Marina Bindella, Tomaso Binga, Ornella Boccuzzi, Renata Boero, Mario Boldrini, Adrian Borz, Diana Bota, Elena Boțan, Delia Brândușescu, Angela Brignone Duckert, Donata Buccioli, Francesca Cataldi, Alfredo Celli, Enrica Celli, Carmine Cerbone, Isabella Ciaffi, Dan Cioca, Isabella Collodi, Bruno Conte, Primo Conti, Sandro Cordova, Marzia Corteggiani, Lucia Cristea, Ioana Croaciun Dobrescu, Horea Cucerzan, Maria Pia Daidone, Matteo D’Annibale, Luce Delhove, Concetta De Pasquale, Fiorella Diamantini, Rossano Maria di Cicco Morra, Lucia Di Miceli, Bruno Di Pietro, Aurel Dumitru, Luigi Faccioli, Fernando Falconi, Venera Finocchiaro, Giorgio Fiume, Piero Fornai Tevini, Maria Furnea, Giorgio Galli, Annamaria Gelmi, Nino Giammarco, Stefano Giancola, Salvatore Giunta, Leo Guida, Claudiu Ionescu, Lăcramioara Ionescu, Ioan Kett Groza, Sofia Klemenco, Marianna Lanza, Ettore Le Donne, Liviu Leonte, Margherita Levo Rosenberg, Ovidiu Liber, Gabriella Locci, Veronica Longo, Călin Lucaci, Massimo Luccioli, Generoso Mancinelli, Ugo Manciocchi, Alberto Manzetti, Claudio Marini, Francesco Martelli, Luigi Menichelli, Elisa Montessori, Alessandro Monti, Gianluca Murasecchi, Giulia Napoleone, Angela Occhipinti, Achille Pace, Giuseppe Panariello, Ștefan Pelmuș, Cristian Pentelescu, Sonia Peter, Massimo Pompeo, Piero Pompili, Ana Zoe Pop, Luca Popa, Nicolae Popa, Paola Pupillo, Adrian Sandu, Vasile Sandu, Placido Scandurra, Marilena Scavizzi, Marcello Scopelliti, Anna Seccia, Anamaria Șerban, Dumitru Șerban, Grazia Sernia, Franco Sinisi, Iosif Stroia, Leo Strozzieri, Edoardo Subiaco, Patrizia Talamo, Annarita Testa, Ion Tițoiu, Dana Todor, Marcello Trabucco, Marco Trentin, Ondina Turturica, Anna Uncini, Michael Wieczorek, Ruggero Zamponi.

La mostra potrà essere visitata fino a Gennaio con i seguenti orari:

Casetta della Musica: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16,00 alle 19,30 e su appuntamento chiamando ai numeri 3246881273 e 3284210828;

Liceo Scientifico Grassi tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 14,30.

Fonte: Latina Corriere

Festa di addio per il console onorario di Romania Maurizio Passerotti

Trento

Ieri la festa di addio per il console onorario di Romania Maurizio Passerotti

23 settembre 2019

La Comunità romena del Trentino Alto Adige ha salutato ieri pomeriggio con una festa che si è tenuta nella sua residenza di Cadine, Maurizio Passerotti Console Onorario della Romania per la regione che volontariamente non ha rinnovato il mandato.

Passerotti è stato il riferimento per tutta la comunità per 11 anni, quelli più difficili.

Un periodo nel quale i romeni dovevano vincere l’innata diffidenza dei Trentini, trovare un posto di lavoro con quale mandare i soldi alle famiglie rimaste a casa, ma anche risolvere le tante piccole problematiche quotidiane.

Passerotti è andato al di la della carica istituzionale, diventando un padre per tanti romeni che gli si sono rivolti per le più disparate richieste.

Il Console ascoltava, rassicurava e poi dava il via a quell’azione che quasi sempre risolveva il problema.

A 11 anni di distanza la realtà è cambiata del tutto.

I romeni sono imprenditori, proprietari di case, lavorano e sono integrati e forse è anche giusto che alla figura paterna di Passerotti, se ne sostituisca una che sia meno coinvolta nella realtà quotidiana.

Rifiutando il rinnovo del mandato consolare, Passerotti ha chiuso un ciclo e ieri nel parco della sua residenza è stato salutato con la malinconia e la tristezza che i romeni sanno combattere facendo festa.

Si è mangiato, ballato consapevoli che Passerotti non sarà più il punto di riferimento col quale la comunità romena è cresciuta.

Ma perché ha lasciato? “Ho 75 anni ed avrei concluso questo terzo mandato a 80, troppi. Poi ci sono dei motivi famigliari, ma non per ultimo il fatto che 6 mesi fa ci ha lasciato “Gigi” Giuriato che era la mia spalla operativa. Un amico della Romania sempre disponibile a darmi una mano. Sento la sua mancanza e quando sono andato sulla sua tomba a sei mesi dalla morte, gli ho detto: “Gigi mi hai costretto ha non fare più il Console, senza di te sarebbe tutto più difficile”.

Nulla si sa nulla sul suo successore, quello che è certo è che fino al 7 ottobre Maurizio Passerotti resterà in carica.

A mandato scaduto invierà il dossier del candidato al Corpo Diplomatico del governo romeno e da quel momento inizierà la pratica della nomina del nuovo console. “ La revedere Maurizio”, è stato il saluto che ieri pomeriggio è partito dal cuore di tutti i romeni del Trentino Aldo Adige.

Fonte: La Fonte del Trentino

Italia-Romania: ministro Diaspora Intotero a "Nova", romeni molto più integrati rispetto a 2007

Roma, 19 set - (Agenzia Nova) - I romeni che vivono oggi in Italia sono molto più integrati adesso rispetto al 2007, anno di entrata della Romania nell’Unione europea, a partire da cui la comunità romena nel paese è iniziata a crescere significativamente. Lo dimostra l’accesso degli stessi a ruoli di responsabilità all’interno dei sindacati o della pubblica amministrazione nei comuni in cui risiedono e dove si candidano per le elezioni locali. Lo afferma il ministro per i Romeni all’estero, Natalia Intotero, facendo un bilancio con “Agenzia Nova” della sua lunga visita in Italia dove ha incontrato in varie città la diaspora romena. Il ministro sottolinea di avere riscontrato, in generale, un interesse crescente dei cittadini che vivono all’estero nell’esprimere il proprio voto per le elezioni presidenziali in Romania, in programma a novembre. Per questo, è stata modificata la normativa elettorale per permettere il voto all’estero in ben tre giorni. Inoltre la visita del ministro rientra in un più ampio programma di informazione per la comunità romena nel mondo, per rendere noti i progetti che puntano a una maggiore conoscenza delle opportunità di lavoro in Romania e favorire, quindi, un rientro in patria. In particolare per quei romeni che all’estero hanno accumulato esperienze e competenze in diversi settori lavorativi. “La nostra principale attività è quella di sviluppare e realizzare i progetti per tenere viva l’identità romena nel mondo”, spiega Intotero a Roma al termine di un vero e proprio tour lungo lo Stivale, partito lo scorso 10 settembre a Torino. (Gad)

Fonte: Agenzia Nova

Se il mare finisce. Inizia un'altra vita



21/09/2019

Esai che non mi sento importante anzi, son fragile
È la paura che insiste
E sai che non ho un posto nel mondo
Quindi cercarmi dove il mare finisce
(Ultimo)

Al Premio Pieve Santo Stefano dell'Archivio dei diari è stato presentato il libro "Se il mare finisce", undici racconti di migranti.
"Dopo 29 anni in Italia questo libro mi ha fatto alzare la testa, mi sono liberata della colpa di essere straniera" dice una delle autrici, Loredana Damian, italo-rumena.
"Io sono arrivata per studiare. Ho scritto il mio racconto per far capire che ci sono mille motivi per spostarsi" dice Clementine Pacmogda, italiana originaria del Burkina Faso.
Cristina Ali Farah, scrittrice italo-somala, ha scritto la postfazione

Fonte: Radio24

Non vogliono pagare le birre, nipoti del boss scatenati: barista picchiata e minacciata

Caserta
21 settembre 2019

Non vogliono pagare il conto delle birre che hanno bevuto durante la serata e aggrediscono con una violenza inaudita la barista. La afferrano per i capelli sbattendole la testa contro il bancone, poi non contenti iniziano a minacciarla di morte (“Ti sparo”) pur di non pagare il conto, saldato da un cittadino tunisino che intervenne in difesa della vittima per evitare che subisse ulteriori violenze.

Una vicenda raccapricciante quella che ricostruita dai carabinieri dopo la denuncia della povera donna. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe (Caserta) hanno arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari per tentata estorsione e lesioni i fratelli gemelli di 18 anni Alessio e Vincenzo De Falco, nipoti di Enzo De Falco, detto il “Fuggiasco”, boss del clan dei Casalesi ucciso nel 1991 durante la faida che scoppiò dopo la morte del capo Antonio Bardellino per il controllo del clan tra le fazioni facenti capo ai De Falco e agli Schiavone-Bidognetti.

LA RICOSTRUZIONE – La sera del 18 settembre nel bar Gran Vesuvio Caffè di San Cipriano d’Aversa (Caserta), i due gemelli hanno aggredito, prendendola per i capelli e sbattendole la testa contro il bancone, la barista di nazionalità romena perché non volevano pagare le birre consumate.

Il gesto di presentare comunque il conto, ha fatto scattare il raptus di violenza dei due 18enne che dopo aver aggredito la vittima hanno iniziato a minacciarla di morte fino all’intervento del tunisino che ha pagato il conto e placato gli animi dei due De Falco.

Fonte: Voce di Napoli

Operaio morto in cantiere: due condannati


20 settembre 2019

L'AQUILA - Un volo di 10 metri da un edificio in costruzione a Rocca di Cambio: l'operaio, Vasile Copil, di nazionalità romena, morì all'istante.

Una tragedia avvenuta 7 anni fa, proprio nel giorno della festa dei lavoratori, il primo maggio, come ricorda Il Messaggero.

Oggi, dopo anni, il tribunale mette la parole fine ad una dolorosa vicenda e con l'accusa di omicidio colposo, in relazione al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza, sono stati condannati alla pena di due anni di reclusione, pena sospesa e non menzione, i due rappresentanti della ditta edile, datrice di lavoro e direttore tecnico.

Assolto "per non aver commesso il fatto", dalle stesse accuse, il legale della ditta immobiliare appaltatrice dei lavori.

Fonte: AbruzzoWeb


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Pescara - A Vasile Copil, morto sul lavoro il 1° maggio; il premio ‘eroe del lavoro’ della Ugl
Finisce in carcere da innocente muore prima di essere risarcito
Un muncitor român a murit pe un şantier din Italia, în timp ce lucra într-o zi oficial liberă

Aggressione a Capo Vaticano, due assoluzioni

Cronaca

La violenta rissa, scoppiata nel luglio del 2011, è costata la vita all’imprenditore Rocco Sainato
Di G. B.
20 Settembre 2019

La spiaggia di Grotticelle e la vittima Rocco Sainato

La Corte d’Assise di Catanzaro ha assolto i due romeni – George Nicolae Mihalace ed Emanuel Stefan Smical – accusati di aver preso parte all’aggressione nei confronti di Giacomo De Salvo, il 44enne imprenditore di Spilinga condannato in primo grado poichè ritenuto responsabile dell’omicidio preterintenzionale nel luglio del 2011 di Rocco Sainato, titolare del villaggio “Eden” di Capo Vaticano. La posizione dei due romeni (difesi dall’avvocato Francesco Severino) era stata stralciata rispetto al troncone principale del processo, ora in appello. In primo grado Giacomo De Salvo (difeso dagli avvocati Patrizio Cuppari e Salvatore Staiano) è stato condannato dalla Corte d’Assise a 12 anni di reclusione oltre al risarcimento del danno alle parti civili – la moglie della vittima Francesca Corrarello ed i figli Luigi, Giuseppe ed Elisa – rappresentati dagli avvocati Giuseppe Martino e Francesco Albanese. Assolti, invece (sempre nel processo di primo grado), Giuseppe e Luigi Sainato, figli di Rocco, accusati di rissa e lesioni ai danni di Giacomo De Salvo e del romeno Nicolae Mihale. Rocco Sainato è deceduto l’1 marzo del 2013, dopo un periodo di coma nell’ospedale di Crotone, a seguito delle ferite alla testa riportate nel corso di una rissa sulla spiaggia di Grotticelle. Fatale gli è stato un colpo inferto da De Salvo con il palo di un ombrellone. Alla base della rissa, i pessimi rapporti di vicinato fra i due titolari di strutture turistiche a Grotticelle e il passaggio della strada limitrofa al villaggio “Eden” negato da Sainato a De Salvo.

Fonte: Il Vibonese

domenica 22 settembre 2019

„Bourgeoisie & Debauch” al Propatria Festival 2019 il 29 settembre


CONCERT PENTRU DOUĂ PIANE „BOURGEOISIE & DEBAUCH” PE SCENA CONSERVATORULUI DE MUZICĂ “SANTA CECILIA” DIN ROMA

Duminică, 29 septembrie 2019, ora 19:00, Accademia di Romania in Romași Asociaţia Culturală Româno-Italiană Propatria din Roma, în colaborare cu Conservatorul de Muzică „Santa Cecilia” din Roma, organizează concertul pentru două piane „BOURGEOISIE & DEBAUCH”. Concertul va fi susținut de pianiștii Daniel Petrică CIOBANU (România) și Alexandre GADJIEV (Italia) și va avea loc pe scena Conservatorul de Muzică „Santa Cecilia” din Roma (Via dei Greci 18, Roma).În program piese de:Maurice Ravel și Igor Stravinsky.Intrarea este liberă în limita locurilor disponibile.

***

"Un sunet plin și luminos, o poezie imensă pianistică, sensibilitate, o originalitate fără ego copleșitor" (Alain Lompech).

Daniel Petrică Ciobanu a câștigat prima dată recunoașterea internațională în 2017 la Concursul Arthur Rubinstein din Tel Aviv, unde a câștigat atât Premiul II - Medalie de Argint, cât și Premiul publicului. A urcat ulterior pe scenă la Carnegie Hall, Elbphilharmonie Hamburg, Gewandhaus Leipzig, Konzerthaus Berlin, St John's Smith Square din Londra, Festivalul Internațional George Enescu din București și a concertat în Japonia, China, Taiwan, Africa de Sud și Brazilia. Personalitatea muzicală și tehnica distinctă a lui Ciobanu a condus la colaborări importante cu orchestre precum: Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Filarmonica din Israel și Israel Camerata, Royal Scottish National Orchestra, Filarmonica George Enescu și Orchestra Națională Radio. A început studiul pianului la vârsta de 9 ani la Piatra Neamț, inițial cu Magdolna Cosma și Delia Balan, iar mai târziu cu Mihaela Spiridon și Iulian Arcadi Trofin. A continuat să câștige burse pentru a studia în Scoția cu Graeme McNaught și apoi cu Aaron Shorr și Petras Geniusas, absolvind Conservatorul Regal din Scoția. A absolvit studiile la École Normale de Musique "Alfred Cortot" la Paris cu Marian Rybicki și la Universität der Künste din Berlin cu Pascal Devoyon și Markus Groh.

În cadrul concursului internațional de pian "Maroc Philarmonique" a câștigat "Premiul Publicului" și "Premiul Orchestral", iar câteva luni mai târziu a câștigat Premiul I la concursul "Sheepdrove Piano Competition". Alte premii internaționale recente includ: Premiul I la concursul internațional de pian "BDNES" organizat la Rio de Janeiro (Brazilia), Premiul I și Premiul Special pentru cea mai bună "Sonată clasică" la "Concursul internațional de pian al UNISA" din Pretoria (Africa de Sud). De-a lungul celor 4 ani universitari a avut cursuri de masterat cu Richard Goode, Idil Biret, Philip Fowke, Philip Martin, Pascal Roge, Steven Osbourne, Murray McLachlan, Martino Tirimo, Roy Howat, Petraș Geniusas și Ian Fountain. În acest timp susține numeroase concerte cu orchestre precum: Camerata Israeliană și Orchestra Filarmonică din Israel, Orchestra "Mihail Jora" din Bacău, Orchestra "Cergy Pontoise" din Paris, "Chapelle Musicale de Tournai" Belgia, "Conservatorul Regal din Scoția, Orchestra Philarmonique du Maroc, Orchestra Simfonică din Pretoria, Orquestra Sinfonica do Brasilia și Orchestra Filarmonică KZN.

Recent a susținut concerte la "Aldwell Center" din Ierusalim, "Bronfman Auditorium" din Tel-Aviv, "Centrul Baxter" din Cape Town, "Teatro Municipal" din Rio de Janeiro, Universitatea "Tsinghua" din Beijing, Kasbah Maison Arabe Marrakech, Consulatul Britanic din Los Angeles, Mozarteum din Szalsburg, München Gasteig, Auditorium de Radio France, Teatrul 95 și Salle Cortot din Paris, Fabbrica Fazioli din Sacile, Royal Festival Hall din Londra, Teatro Massimo din Palermo, Ateneul Român din București, Teatrul Municipal din Rio de Janeiro și Sala de Concerte din Taipei. În Scoția a susținut concerte în orașe precum Inverness, Insula Man, Lanark, Musselbrough, Edinburgh și Glasgow.

În 2010 la Conservatorul Regal din Scoția câștigă Premiul I la concursul de pian Elgin Moray și este invitat să evolueze alături de Lang Lang într-o orchestră de 100 de piane (22 mai 2011, la Royal Festival Hall). De asemenea, este selectat de Lang Lang pentru a interpreta, în fața a 3000 de persoane, o piesă solo la alegerea sa.

Pe data de 19 februarie 2014, a fost premiat cu una dintre cele trei burse oferite de Yamaha Music Foundation Europe, după ce a fost selectat printre cei 10 finaliști de la cele mai bune academii și conservatoare de muzică din Marea Britanie, concurs organizat la Academia Regală de Muzică din Londra. Premiul I la Concursul Internațional Bromsgrove, Premiul II la categoria profesională a Concursului Internațional de Pian "Adilia Alieva", împreună cu un premiu special pentru piesă impusă, semifinalist în prestigioasa "Competiție internațională de pian scoțian", Premiul II la Concursul Internațional de Piane al lui Leuze "Andre Dumortier" și Premiul II și Premiul Publicului la concursul internațional de pian Montrond Les Bains din Montrond.

În 2015 a primit Premiul I Grand Prix, Premiul Publicului și Premiul Orchestrei la Morocco Philharmonic International Piano Competition, devenind primul pianist din istoria concursului care a câștigat toate premiile speciale împreună cu votul unanim al juriului pentru Top Prize. De asemenea, a câștigat Premiul I și Premiul Special pentru cea mai bună "Sonată Clasică" la Concursul Internațional de Pian al UNISA din Pretoria (Africa de Sud) și Premiul I la Concursul internațional de pian BNDES de la Rio de Janeiro.

În 2017, Daniel Petrică Ciobanu a înființat "Festivalul de Muzică Neamț" pentru a crea o platformă internațională puternică și proaspătă pentru tinerii artiști. Festivalul, cu durata de o săptămână, se desfășoară în fiecare an în Munții Carpați și include nu numai repertoriu clasic, ci și programe de jazz și proiecte experimentale.

În stagiunea 2019/2020, va evolua de mai multe ori sub bagheta dirijorului Omer Meir Wellber, în special pentru debutul său cu Orchestra Gewandhaus din Leipzig și Orchestra Arturo Toscanini din Parma. În acest sezon, va evolua alături de Orchestra Simfonică a Radiodifuziunii Române sub bagheta dirijorului Cristian Mandeal și va susține numeroase concerte solo, inclusiv un turneu în Japonia și recitalul său de debut de la Festivalul de la Lucerna.

ALEXANDER GADJIEV -expunerea muzicală și cultura Europei Centrale o datorează în primul rând familiei sale, ambii părinți fiind profesori de pian și muzicieni, iar în al doilea rând, Goriţiei - orașul său de origine - o răscruce naturală de popoare, culturi și limbi. Acești factori au avut o influență determinantă asupra abilității sale naturale de a absorbi, procesa și reprocesa, după propriul gust, diferite stiluri muzicale și limbi străine.

Încurajat de tatăl său, un renumit profesor rus, Alexander a cântat pentru prima dată cu o orchestră la vârsta de nouă ani și a ținut primul său recital solo la vârsta de zece ani. A absolvit conservatorul la vârsta de șaptesprezece ani, cu cele mai mari note și onoruri. Acest lucru i-a permis să participe la Premio Venezia - un concurs rezervat pentru cei mai buni și talentați tineri din Italia - și să câștige a 30-a ediție a premiului. Numeroasele recitaluri ale Premio Venezia i-au permis să evolueze atât în Italia, cât și în străinătate (Londra, Paris, Madrid, Dublin).

Decembrie 2015 a marcat un punct de cotitură în cariera sa internațională. La cel de-al IX-lea concurs internațional de pian de la Hamamatsu, una dintre cele mai prestigioase competiții de pian din lume, juriul, printre care și Martha Argerich, Akiko Ebi și Serghei Babayan, i-a acordat Premiul I. Performanțele sale au încântat publicul din Hamamatsu, câștigând astfel şi Premiul Publicului. De atunci, Alexander a fost invitat în mod regulat să cânte în Japonia și la principalele festivaluri de pian, printre care: Festivalul Verbier, Festivalul MiTo din Torino, Festivalul Chopin din Duszniki, Festivalul internațional de pian ClaviCologne din Düsseldorf, Festivalul de pian Rafael Orozco din Cordoba, Festivalul de la Ljubljana, Festivalul Bologna, Settimane Musicali pentru Teatrul Olimpico din Vicenza, Festivalul Animato de Paris, Ravenna Musica și Festivalul Kammermusik din Salzburg.

În octombrie 2018, s-a reafirmat la nivel internațional cu victoria la “Monte-Carlo World Piano Masters 2018", un concurs de elită rezervat numai pianiștilor care au câștigat deja numeroase premii internaționale și care are loc odată la fiecare trei ani în renumita Salle Garnier din Monte Carlo. Juriul, prezidat de Phillippe Entremont, i-a acordat Premiul Rainier III, și cu el numeroase concerte în Franța și Europa. Alexander a cântat în unele dintre cele mai importante teatre de operă și săli de concerte (Teatro La Fenice din Veneția, Teatro Regio din Torino, Teatro Alighieri din Ravenna, Kioi Hall și Bunka Kaikan din Tokyo, Sala de Concert Kitara din Sapporo - Osaka, Salle Cortot din Paris, Conservatorul din Moscova, Salt Lake City, Istanbul, Barcelona, ​​Roma, Milano etc.) și cu orchestre celebre, precum Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica del Teatro della Fenice, Virtuosi Italiani, Orchestra Simfonică din Tokyo, Orchestra Filarmonicii din Nagoya, Orchestra Simfonică din Kyoto, Orchestra Simfonică din Praga, Orchestra Filarmonicii Pomeraneze, Orchestra Simfonică din Ierusalim și Orchestra Mitteleuropa. De asemenea, a colaborat cu unii dintre cei mai renumiți dirijori la nivel internațional: Yuri Temirkanov, Marek Pijarowski, Ken Takaseki, Anton Nanut, Tatuya Shimono, Tomomi Nishimoto, Christopher Franklin, Marco Guidarini, Olivier Ochanin, En Shao, Ulrich Windfuhr, Giedre Šlekyte, Gianluca Martinenghi și Tiziano Severini.

A înregistrat pentru Suonare News, ALM Records Japan, în timp ce concertele sale au fost difuzate de Rai Radio3, Rai3, Radio Vaticana, Radio Classica, ORF, RTV Slovenija și Radio Koper. Următorul său CD, intitulat "Fantasmele Literare", va fi lansat în septembrie de către eticheta "ACOUSENCE RECORDS" și va conține lucrări de Schumann și Liszt. În prezent, studiază împreună cu Pavel Gililov la Mozarteum Salzburg și participă la prestigioase masterclasses precum "Eppan Piano Academy" și "Verbier Piano Academy", ambele limitându-se la un număr foarte mic de pianiști selectați din întreaga lume.

Proiect realizat cu susţinerea Ministerului Pentru Românii de pretutindeni, Accademia di Romania in Roma, Institutul Cultural Român.

Parteneri: Ambasada României în Republica Italiană, “Institut Français – Centre Saint Louis”, Conservatorul de Muzică “Santa Cecilia” din Roma, cluster-ul EUNIC Roma, Comune di Roma- Assessorato alla crescita culturale, Biblioteche di Roma,Fundaţia Sergiu Celibidache, HubArt Agency, Baldrini Produzioni, Ass. Roma & Romania - RO & RO”, Asociatia „Officine delle Culture”, Proiectul „Tineri pe picioare”, Golden Accademy.

Patronaje: Senatul Republicii Italiene, Camera Deputaților a Republicii Italiene, Consiliul Regional Lazio, Ambasada României în Republica Italiană, Ambasada Republicii Moldova în Italia, Reprezentanța Comisiei Europene în Italia, Comune di Roma – Departamentul pentru dezvoltare culturală, Comune di Roma – Departamentrul Biblioteci.

Parteneri media:

În România: Agenţia Naţională de Presă AGERPRES, TVR Internaţional, TVR Moldova, Radio România;

În Italia: Agenzia Stampa Askanews, Agenzia Nuova, Giornale Diplomatico, Oltre le Colonne, Abitare a Roma, Italia a Piedi, Roma a Piedi, Roma Week-end, Roma Multietnica, B in Rome, Il Metropolitano, Più Culture, Yes Art Italy, Officina delle Culture, Associazione Culture del Mondo, Cultural Pro, Abitare a Roma;

În Spania: Agenţia de Presă “Occidentul Românesc”;

În Belgia: Arthis Radio-T

Sursa: Institutul Cultural Român

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CONCERTO PER DUE PIANOFORTI „BOURGEOISIE & DEBAUCH” PRESSO II CONSERVATORIO DI MUSICA “SANTA CECILIA” DI ROMA

Domenica, 29 settembre 2019, ore 19:00, l’Accademia di Romania in Roma e l’Associazione Culturale Romeno-Italiana Propatria di Roma, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, organizzano il concerto per due pianoforti „BOURGEOISIE & DEBAUCH”. I protagonisti della serata saranno i pianisti Daniel Petrică CIOBANU (Romania) e Alexandre GADJIEV (Italia) e il concerto avrà luogo presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma (Via dei Cregi 18, Roma). In programma musiche di: Maurice Ravel e Igor Stravinsky. Ingresso libero fino esaurimento porsti disponibili.

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“Un suono pieno e luminoso, un immenso assetto pianistico, sensibilità, un’originalità senza ego schiacciante” (Alain Lompech)

Daniel Petrică CIOBANU ha iniziato a studiare il pianoforte all’età di 9 anni a Piatra Neamt (Romania), inizialmente con Magdolna Cosma e Delia Balan, e in seguito con Mihaela Spiridon e Iulian Arcadi Trofin. Ha continuato a vincere borse di studio per studiare in Scozia con Graeme McNaught e successivamente con Aaron Shorr e Petras Geniusas, diplomandosi al Royal Conservatoire of Scotland. Ha completato i suoi studi all’École Normale de Musique “Alfred Cortot” a Parigi con Marian Rybicki e all’Universität der Künste di Berlino con Pascal Devoyon e Markus Groh.

La particolare personalità musicale e il comando tecnico di Ciobanu hanno portato a esibizioni con prestigiose orchestre tali: Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Israel Philharmonic e Israel Camerata, Royal Scottish National Orchestra, George Enescu Philharmonic e Romanian National Radio Orchestra.

Nel 2015 ha ricevuto il 1° Grand Prix, il Premio del Pubblico e il Premio dell’Orchestra al Morocco Philharmonic International Piano Competition – diventando il primo pianista nella storia della competizione ad aver vinto tutti i Premi Speciali, nonché il voto unanime della giuria per il Top Prize. Ha inoltre vinto il 1° Premio e il Premio Speciale per la migliore “Sonata classica” al Concorso internazionale di pianoforte UNISA a Pretoria (Sud Africa) e il 1° Premio al Concorso pianistico internazionale BNDES a Rio de Janeiro.

Nel 2010 ha debuttato alla Royal Festival Hall e in seguito ha suonato come solista in sedi come Munich Gasteig, Salzburg Mozarteum, Auditorium de Radio France, Salle Cortot, Fazioli Hall in Sacile, Teatro Massimo Palermo, Ateneo di Bucarest, Duszniki Chopin Festival, Teatro Municipal di Rio de Janeiro, Bronfman Auditorium di Tel Aviv e Taipei National Concert Hall.

Ha ottenuto per la prima volta il plauso internazionale nel 2017 al Concorso Arthur Rubinstein di Tel Aviv, dove ha vinto sia la Medaglia d’Argento che il Premio del Pubblico. Successivamente si è esibito alla Carnegie Hall, all’Elbphilharmonie di Amburgo, alla Gewandhaus Leipzig, alla Konzerthaus di Berlino, alla St John’s Smith Square di Londra, al George Enescu Festival di Bucarest e in tournée in Giappone, Cina, Taiwan, Sud Africa e Brasile.

Nel 2017 ha fondato il “Neamt Music Festival” in Romania per creare una piattaforma internazionale robusta e innovartice per giovani artisti. Il festival, che dura una settimana, si svolge ogni anno nei Carpazi della Romania e comprende, oltre alla programmazione classica, progetti jazz e sperimentali.

Nel 2019/2020 si esibirà più volte sotto la direzione del maestro Omer Meir Wellber, in particolare per il suo debutto con il Gewandhaus Orchestre di Lipsia e l’Orchestra Arturo Toscanini di Parma. D’altronde, nella presente stagione suonerà anche con la Polish National Symphony Orchestra e il direttore d’orchestra Cristian Mandeal e terrà una serie di recital per pianoforte solo, tra cui una tournée in Giappone e il suo recital di debutto al Lucerne Festival.

Alexandre GADJIEVè nato nel 1994 a Gorizia in una famiglia di musicisti. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con la madre, Ingrid Silic e ha proseguito con suo padre Siavush Gadjiev, noto docente di pianoforte di origini russe. Ha vinto il primo premio assoluto in diversi concorsi giovanili. All’età di nove anni ha suonato il Concerto do maggiore per pianoforte e orchestra di Haydn, ottenendo ottime valutaioni critiche e recensioni nella stampa. Ha tenuto il suo primo recital all’età di dieci anni. Tra il 2005 e il 2008 ha suonato come solista al Palazzo del Governo di Trieste nell’ambito della stagione concertistica di Musica da Camera, al Teatro Alfieri di Torino, al Teatro Fumagalli di Cantù, nella sala dei festival di Lubiana, all’Auditorium e al Teatro Bratuz di Gorizia. Dopo il successo ottenuto al concorso pianistico di Lubiana è stato invitato ai festival di Lubiana e di Feldkirchen.

Nel 2009 ha suonato il Concerto di Grieg con l’Orchestra Ars Atelier di Gorizia, sotto la direzione di Marco Feruglio e con l’Orchestra dell’Opera di Lubiana sotto la guida di Igor Svara. Nel 2010 ha tenuto recital solistici all’Auditorium Pollini di Padova, al Museo Revoltella di Trieste e al Festival Pianistico del Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, alle Filarmoniche di Lubiana e Maribor. Nel 2012 ha suonato con l’Orchestra RTV Slovenija il Concerto di Čajkovskij sotto la guida di En Shao.

Nell’aprile dello stesso anno ha vinto il Terzo Premio alla Prima edizione del “FVG International Piano Competition”. Nel giugno del 2012 ha vinto la IX edizione del “Premio delle Arti” svoltasi a Trieste, con giudizio unanime della giuria. Sempre nel 2012 si è diplomato al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena con lode e menzione speciale e ha debuttato a Parigi, suonando al Centro Culturale Italiano nell’ambito della rassegna “Suona Italiano”.

Nel maggio 2013 ha suonato a Roma nello splendido Museo dell’Ara Pacis, e a novembre dello stesso anno ha vinto la XXX edizione del prestigioso Premio Venezia, rassegna alla quale possono partecipare solo i diplomati eccellenti dei Conservatori Italiani. Grazie a questa vittoria si è esibito, tra gli altri, al Teatro La Fenice di Venezia in concerti solistici e con orchestra e ha debuttato a Londra.

Dall’autunno 2013 si perfeziona nella classe di Pavel Gililov al Mozarteum di Salisburgo. Nel giugno 2014 ha raggiunto la fase semifinale del prestigioso “Gina Bachauer International Artists Piano Competition”. Ad agosto è stato selezionato per partecipare alla fase finale del “Premio Busoni” di Bolzano e ad aprile 2015 ha suonato con l’Orchestra della Fenice il Concerto n. 1 di Šostakovič, sotto la direzione di Temirkanov.

Progetto realizzato con il sostegno del Ministero per i Romeni all’Estero, dell'Accademia di Romania in Roma, dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest.

Partner: Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Accademia di Romania in Roma, “Institut Français - Centre Saint Louis”, Conservatorio di musica “Santa Cecilia” a Roma, cluster EUNIC Roma, Comune di Roma – Assessorato alla crescita culturale, Biblioteche di Roma,la Fondazione Sergiu Celibidache, HubArt Agency, Baldrini Produzioni, Ass. Roma & Romania - RO & RO ", Associazione" Officine delle Culture ", Progetto" Ragazzi in gamba ", Golden Accademy.

Patrocini: Senato della Republica, Camera dei Deputati, Consiglio Regionale Lazio, Comune di Roma, Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Rappesentanza della Comisione Europea in Italia.

Media Partner:

In Romania:Agenzia Nazionale stampa AGERPRES, TVR International, TVR Moldova, Radio Romania;

In Italia: Agenzia Stampa Askanews, Agenzia Nuova, Giornale Diplomatico, Oltre le Colonne, Abitare a Roma, Italia a Piedi, Roma a Piedi, Roma Week-end, Roma Multietnica, Bin Rome, Il Metrololitano, Più Culture, Yes Art Italy, Officina delle Culture, Associazione Culture del Mondo, Cultural Pro, Abitare a Roma

In Spania:Agenzia stampa “Occidentul Romanesc”;

In Belgio:Arthis Radio-Tv


Fonte: Istituto Culturale Romeno

Ministrul pentru Românii de Pretutindeni, Natalia-Elena Intotero, s-a întâlnit la Roma cu reprezentanții comunității românești

Ambasada României în Republica Italiană a găzduit, la 18 septembrie 2019, o întâlnire cu reprezentanții comunității românești din regiunile Abruzzo, Campania, Lazio, Sardinia și Umbria, cu participarea unei delegații conduse de ministrul pentru Românii de Pretutindeni, Natalia-Elena Intotero.

Discuțiile au fost axate pe alegerile prezidențiale din noiembrie 2019, prezentându-se noul cadru legislativ în care se va desfășura procesul de vot. Ambasadorul George Bologan a prezentat demersurile misiunii diplomatice de a veni în întâmpinarea conaționalilor prin creșterea numărului de secții din sfera de competență consulară, în funcție de prezența cetățenilor români în teritoriu, de solicitările acestora și de prezența la vot, la scrutinurile precedente. Totodată, sporirea capacității de procesare din secțiile de vot, prin implicarea unui număr de maxim 15 membri, și desfășurarea votării pe parcursul a trei zile (de vineri până duminică, pentru ambele tururi), vor contribui la fluidizarea semnificativă a votului. În același timp, G. Bologan și-a exprimat dezamăgirea față de numărul redus al cetățenilor din Italia înscriși pentru votul prin corespondență, care permite exercitarea dreptului de vot de acasă, în mod sigur și simplu.

 Ambasada va continua, în contextul apropierii alegerilor prezidențiale, eforturile susținute de informare a românilor cu privire la desfășurarea votului în Italia, o bună implicare a mediului asociativ, a presei și a cultelor fiind necesară în acest sens.

Ministrul Natalia-Elena Intotero a prezentat bilanțul vizitei în Italia și finanțările nerambursabile oferite de MRP, încurajând participanții să depună proiecte la următoarele sesiuni de finanțare, pentru afirmarea tradițiilor și a identității culturale, dezvoltarea presei de limbă română și promovarea culturii române în țara gazdă. Ministrul a felicitat-o pe eroina Roxana Roman, pentru curajul de a fi denunțat o rețea de crimă organizată.

Sesiunea de întrebări și răspunsuri, la care au participat și reprezentanții Ministerului Afacerilor Externe, ai Autorității Electorale Permanente și ai Agenției Naționale Împotriva Traficului de Persoane, a fost axată pe votul în străinătate, dar și pe problematici legate de drepturile și obligațiile românilor din Italia, combaterea traficului de persoane, facilitățile pentru conaționalii care doresc să se întoarcă în România și campaniile de informare derulate de MRP.

În încheiere, ambasadorul României a adresat conaționalilor invitația de a nu fi patrioți doar pentru o zi sau eveniment, deoarece patriotismul este o stare sufletească care se manifestă prin curajul de a schimba lucrurile rău croite și de a ne raporta la valorile etice care contribuie la gradul de civilizație al unei societăți. De asemenea, șeful misiunii a făcut un apel de a înlocui vorbirea în zadar cu informații utile și atitudini constructive, pentru a preveni aspectele negative din comunitate.

Sursa:Ambasadada României în Republica Italiană

Participarea României la Fiera del Levante din Bari 2019

România, prin Biroul de Promovare Comercială și Economică (B.P.C.E.) din cadrul Ambasadei României în Republica Italiană și prin Consulatul General al României la Bari, a participat, în perioada 19-20 septembrie 2019, la târgul multisectorial “Fiera del Levante” din Bari, cu un stand de prezentare a oportunităților de investiții oferite de țara noastră. Standul României a fost vizitat, la 20 septembrie 2019, și de ministrul italian al afacerilor regionale, Francesco Boccia.

Lucrările seminarului ”Country Presentation Romania”, axat pe oportunitățile comerciale și de investiții oferite de țara noastră, au fost deschise, la 19 septembrie 2019, de consulul general al României la Bari, Lucreția Tănase și de vice-președintele Confindustria Bari, Francesco Divella. Consilierul economic al B.P.C.E. din cadrul Ambasadei României în Italia, Norina Boru, a ilustrat avantajele competitive ale României și stadiul relațiilor comerciale bilaterale, în cadrul unei prezentări intitulate ”România – o alegere strategică”. Totodată, în secțiunea ”Povești de succes”, compania românească ”Romania for All” a prezentat destinațiile turistice preferate de italieni, cu accent pe turismul de afaceri și pe destinațiile din România cu zboruri directe de la Bari, respectiv București, Cluj-Napoca și Timișoara. În continuare, societatea Consorzio Magna Grecia a ilustrat experiențele pozitive ale companiilor italiene din regiunea Puglia prezente în România.

Reprezentanții societăților italiene prezente au avut oportunitatea de a afla informații specifice sau sectoriale, în cadrul sesiunii de întrebări și răspunsuri. Standul României (”Country Desk Romania”) a făcut parte din pavilionul dedicat internaționalizării, organizat la inițiativa Departamentului de Dezvoltare din cadrul Regiunii Puglia, în care au fost prezenți consilierii economici ai ambasadelor sau reprezentanții camerelor de comerț bilaterale. Companiile italiene care și-au manifestat interesul față de oportunitățile oferite de România activează în sectoarele: utilaje pentru construcții, accesorii nautice, infrastructură și turism, agricultură, sectorul alimentar, industrie farmaceutică, inginerie și software.

Informații suplimentare: Fiera del Levante din Bari, ajunsă anul acesta la a 83-a ediție, este unul dintre principalele târguri multisectoriale din Italia și din zona Mediterană. Ediția din acest an, inaugurată de premierul Giuseppe Conte, se desfășoară în perioada 14-22 septembrie. La târg au participat peste 400 de companii italiene și străine, cu precădere din domeniile: industrie, construcții și amenajări, autovehicule, alimentar, agricol, turism și telecomunicații.




Sursa:Ambasadada României în Republica Italiană

Italia a trimis inapoi in tara 16 romani condamnati, inclusiv pentru viol si crima

16 romani condamnati in Italia au fost adusi, joi, in tara, pentru a continua executarea pedepsei in sistemul penitenciar din Romania.

Romanii condamnati au varste cuprinse intre 24 si 59 de ani, potrivit unui comunicat al Politiei Romane.

Printre faptele comise de ei se numara infractiunile de furt calificat, viol si omor.

"Acestia au fost adusi in tara sub o escorta a Politiei Italiene, cu un zbor militar, de pe Aeroportul Ciampino din Roma pe Aeroportul International Henri Coanda.

Recunoasterea pedepsei are ca baza legala Decizia cadru 2008/909/JAI a Consiliului din 27.11.2008 privind aplicarea principiului de reciprocitate in recunoasterea sentintelor penale, care prevad aplicarea pedepsei cu detentie sau masuri privative de libertate, in scopul executarii acestora in Uniunea Europeana.

Cei in cauza au fost condamnati de instantele italiene, la pedepse cuprinse intre 3 ani si detentiunea pe viata, pentru comiterea, pe teritoriul Italiei, a unor infractiuni de: furt calificat, viol, omor, talharie, trafic de persoane, proxenetism, act sexual cu un minor, evadare, ultraj, amenintare sau infractiuni rutiere", potrivit documentului.

Romanii vor fi incarcerati in Penitenciarul Rahova.

"La intoarcerea la Roma, aeronava militara a preluat doi cetateni romani, care erau cautati de autoritatile italiene in baza unor mandate europene de arestare, care isi vor ispasi pedeapsa in Italia (unul dintre ei fiind urmarit international pentru viol, iar al doilea pentru omor) ", conchide sursa citata.

Sursa:Ziare

Ministrul Muncii: Românii plecați la muncă în străinătate s-au întors în ţară

Marius Budăi, Ministrul Muncii şi Justiţiei Sociale, a făcut dezvăluiri incendiare, joi, la Iași. Acesta a precizat că aproape 2000 de români plecați la muncă în străinătate s-au întors în ţară.
Mai mult, ministrul a anunțat că se vor lua măsuri pentru încurajarea românilor să revină acasă.

Joi, 19 septembrie, în cadrul conferinţei ”Pactul pentru Muncă” de la Iaşi, Ministrul Muncii a anunțat că 2000 de români plecați la muncă în străinătate s-au întors în ţară. Acesta a mai precizat că este o cifră mică, dar este totuși un pas important.

 “Vestea bună este că românii încep să se întoarcă. Timid, la un nivel de două mii de oameni în acest an. O cifră extrem de mică faţă de câţi români sunt acolo, dar e un pas“, a spus Marius Budăi.

Mai mult, Marius Budăi a precizat că se vor adopta măsuri importante pentru a încuraja cât mai mulți români să revină în țară.

“Veţi vedea, sunt chestiuni frumoase, vor fi anunţate nu peste mult timp. Nu cred că îşi închipuie cineva că imediat se vor întoarce două milioane de români. Unii dintre ei sunt cu familiile lor acolo, dar sunt mulţi oameni care vor reveni“, a spus ministrul Marius Budăi.

De asemenea, Ministrul Muncii a subliniat că a discutat cu diferite patronate românești, ce vor sprijini inițiativa de aducere a românilor acasă.

“Am mers către Italia, Spania, Germania. Toate patronatele româneşti din construcţii au spus că peste sprijinul oferit de la guvern vin şi ele cu o sumă, astfel încât oamenii să încaseze net 4.000 sau 4.500 de lei. Dacă în Italia şi Spania am avut un succes mai mare, în Germania, când am ajuns, pregătisem două loturi de câte 50 de persoane să semneze cu patronatele româneşti pentru a se întoarce acasă. Ştiţi ce s-a întâmplat? În secunda doi, întreprinzătorii din Germania le-au mărit lefurile românilor cu 600-800 de euro în medie. E concurenţă pe piaţa muncii, cum există concurenţă pe orice produs sau serviciu“, a mai spus ministrul Muncii, Marius Budăi.

Antreprenori locali, primarul Iaşiului Mihai Chirica, preşedintele CJ Iaşi, Maricel Popa, precum şi alţi şefi de instituţii, au fost prezenţi la conferinţa Pactul pentru Muncă de la Iaşi. Evenimentul a fost iniţiat de Confederaţia Naţională pentru Antreprenoriat Feminin şi Federaţia Patronală Petrol şi Gaze.

Sursa:Capital

venerdì 20 settembre 2019

Ha salvato un uomo che si era dato fuoco: Valentina Marinescu ricevuta in consolato a Torino


20/09/2019

Le condizioni dell’uomo ricoverato al Cto, e che ha agito in preda ad un crisi depressiva dopo una delusione amorosa, sono stabili.

TORRE PELLICE. Questa mattina, martedì 17 settembre, Valentina Marinescu, la donna romena abitante a Torre Pellice che la scorsa settimana ha soccorso un uomo che aveva deciso di togliersi la vita dandosi fuoco all’interno della sua auto, viene accolta a Torino nel consolato della Romania dal console Ioana Gheorghias che ieri ha voluto abbracciare, durante le cerimonia che il sindaco Marco Cogno ha organizzato a Torre Pellice, una sua connazionale per il gesto compiuto.

Valentina Marinescu, la scorsa settimana quando ha visto che in un prato vicino a casa sua un' auto che stava bruciando non ha atteso l’ambulanza, ha spento i vestiti dell’uomo e con la sua macchina l’ha portato in ospedale a Pinerolo. Le condizioni dell’uomo ricoverato al Cto, e che ha agito in preda ad un crisi depressiva dopo una delusione amorosa, sono stabili.

di Antonio Giaino
Fonte: LaStampa

Dal 21 settembre al via il Festival dei talenti romeni Propatria


19/09/2019

La nona edizione si conclude il 26 ottobre con il Galà

Dal 21 settembre al 26 ottobre 2019, si svolgerà a Roma la nona edizione del Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni, realizzato dall’Associazione culturale romeno-italiana Propatria, in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma e con il sostegno del Ministero per i Romeni all’Estero e dell’Ambasciata di Romania in Italia. Si riapre così il sipario di una nuova edizione ricca di contenuti, con grandi nomi nel programma, sotto la direzione artistica, già al terzo anno, della famosa pianista Mara Dobrescu (Francia/Romania), edizione nella quale la comunità romena è pronta a presentare sul palcoscenico romano le sue eccellenze.

La 9° edizione trasmetterà un messaggio importante per il futuro dei giovani, attraverso l’impengno degli artisti che saliranno sul palco: i giovani si meritano un pianeta pulito e sano, dove vivere e studiare, e tutti si devono impegnare per garantirglielo.

La sfida ambientale è diventata giorno per giorno più forte. L’inquinamento ha portato il nostro pianeta ai limiti. Ed è per questo che abbiamo colto la sfida e dedichiamo questa edizione del festival all’ambiente, per coinvolgere e responsabilizzare quante più persone possibile. Perché la soluzione alle problematiche ambientali non può provenire solo dai governi dei paesi del mondo, ma anche dai piccoli gesti quotidiani di tutti noi, dai piccoli sprechi che possono essere evitati; perché tanti piccoli gesti fanno la differenza ed è ora che bisogna agire.

Da oltre nove anni l’associazione Propatria impegna entusiasmo e competenza per la diffusione della cultura romena a Roma, da nove anni sono premiate nel festival le eccellenze romene nei vari campi della cultura, dell’arte o dello sport, da nove anni si attende con emozione il festival Propatria per frequentare gli eventi di alto livello proposti, e coltivare un momento di incontro interculturale importante e gioioso. Anche quest’anno l’iniziativa ha ricevuto gli importanti patrocini dell’Ambasciata di Romania in Italia, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Consiglio Regionale del Lazio, della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, del Comune di Roma – Assessorato alla Crescità Culturale. Si conferma il partenariato con l’Accademia di Romania in Roma, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, con l’Istitute Francaise-Centre Saint Louis, a cui si aggiungono i nuovi parteneriati con il cluster EUNIC Roma, e con realtà di successo nel mondo dello spettacolo come Baldrini Produzioni in Italia e HubArt Agency in Romania, posiziona il Festival Propatria tra gli eventi di grande importanza nella panoramica culturale internazionale.

Il programma di quest’anno unisce energie positive da vari settori, culturali e non, che sono collegati da un comune denominatore: l’amore per la Romania che si svilupperà in diversi ambiti: dalla musica al cinema, dal teatro ai social, fino al Gran Gala – I Premi di Eccellenza Propatria 2019.

Gli eventi musicali sono stati sempre molto attesi per qualità e varietà in tutte le edizioni del Festival Internazionale Propatria. In questa edizione sono programmati momenti emozionanti, incontri con nuovi ospiti, conferme di personalità artistiche che hanno abbracciato la causa del Festival sin dalle sue prime edizioni e continuano a dare il loro contributo in generosità, nonché incontri con i giovani cresciuti insieme al Festival e si riconoscono nel suo percorso di crescita.

Incontreremo Harry Tavitian (pianoforte, voce) e Cserey Csaba (percussioni), nel concerto jazz ‘Teach Me Tonight – dal Blues all’Etno-Jazz’, inserito anche nel progetto ‘Europa in Musica’ – La stagione musicale del cluster EUNIC Roma. Secondo International Herald Tribune, Harry Tavitian è ‘il più importante jazzman contemporaneo’ e, secondo il critico austriaco Richard Schuberth, è ‘tra i pianisti straordinari che hanno avviato e perfezionato il New East European Jazz’. Il jazz d’avanguardia e il blues arcaico si alternano nella sua creazione, pervasa sin dai suoi esordi da un forte spirito etnico.

Seguirà un incontro con la genialità di due giovani pianisti, Daniel Petrica Ciobanu (Romania) e Alexander Gadjiev (Italia), in un concerto per due pianoforti, Bourgeoisie & Debauch, sul prestigioso palcoscenico del Conservatorio Santa Cecilia. Daniel Petrica Ciobanu ha ottenuto per la prima volta il plauso internazionale nel 2017 al Concorso Arthur Rubinstein di Tel Aviv, dove ha vinto sia la Medaglia d’argento che il Premio del pubblico. ‘Un suono pieno e luminoso, un immenso assetto pianistico, sensibilità, un’originalità senza ego schiacciante’ (Alain Lompech). La particolare personalità musicale e il comando tecnico di Ciobanu hanno portato a esibizioni con orchestre come la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, la Israel Philharmonic e Israel Camerata, la Royal Scottish National Orchestra, la George Enescu Philharmonic e la Romanian National Radio Orchestra. Alexander Gadjiev, nato nel 1994 a Gorizia, in una famiglia di musicisti, è considerato dalla critica musicale una delle figure più importanti del mondo pianistico europeo moderno. Questo in quanto dimostra una perfetta comprensione di come bilanciare timbro e dinamica, sottigliezza e gioco completo, controllo e fervore. Il programma musicale del festival sarà completato da altri due rinomati pianisti Nicolae Dumitru (Romania) nel concerto per pianoforte ‘Colori e Ombre’ e Ciprian Bogdan Strateanu (Italia/Romania) nel concerto ‘Apassionata ma non solo’, entrambi concerti ospitati nella bellissima cornice della Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma.

Dopo la bellissima esperienza dell’anno scorso con il lungometraggio Octav, portiamo di nuovo all’attenzione del pubblico il film romeno. In collaborazione con l’Istitute Francaise – Centre Saint Louis e la Fondazione Sergiu Celibidache, avremo il piacere di presentare in prima visione in Italia, il docufilm ‘Il Giardino di Celibidache’, un film d’autore diretto da Serge Ioan Celibidachi. Il figlio del grande direttore d’orchestra e compositore Sergiu Celibidache, raccoglie interviste, registrazioni di concerti e prove e, soprattutto, le deliziose lezioni di perfezionamento che ci aiutano a comprendere la musica, i musicisti e le esibizioni. ll giardino è una metafora della vita del grande Sergiu Celibidache, un’eccezionale illustrazione della sua richiezza d’animo e della sua autentica generosità.

Siccome il Festival è più che un incontro musicale, quest’anno propone anche due appuntamenti con il teatro. ‘La Strada’ è un monologo teatrale con musica dal vivo, in cui l’attore Marius Bizau si racconta in prima persona, una storia di riscatto e di autoformazione dagli anni 1980 in Romania a fine anni 90 in Italia, dal bambino Silviù al giovane Marius, da uno sfortunato e triste ragazzino ad un adulto bello e preparato con ottima dizione e sguardo sicuro, scolpito e passato attraverso varie peripezie, fino a diventare l’attore di successo di oggi. Testo e regia di Marius Bizau e Lorenzo Di Matteo, musiche di Daniele Ercoli.

Seguirà ‘Una Per Tutte’, la performance teatrale, scritta e diretta da Gianni Quinto, con: Serena Zamboni Samura, Vasilica Gavrila? Burlacu, Roberta Milia, Lucilla Muciaccia, Stefania Bigari, Federica Calderoni, Anna Rita Mannozzi. Lo spettacolo affronta temi universali ma pur sempre delicati: il lavoro, il tempo, la maternità, la malattia ma soprattutto l’amicizia. Il Gran Gala dei Premi di Eccellenza Propatria 2019 sarà, come sempre, il punto chiave del Festival. Saranno presenti giovani di talento romeni che vivono nella diaspora, che hanno raggiunto risultati di eccellenza al livello locale, regionale, nazionale o internazionale nel campo della musica, delle arti visive, dello sport o altro. Lo spettacolo includerà momenti musicali e artistici presentati da questi giovani ‘ambasciatori della Romania’ e la cerimonia di premiazione. Ci saranno brevi video e servizi fotografici con momenti rappresentativi della loro preparazione e risultati. Allo stesso tempo saranno premiati le accademie, scuole e club evidenziati per la preparazione, il sostegno e la promozione dei giovani talenti romeni.

Con la partecipazione straordinaria delle piccole stelle del ‘Children’s Ballet Studio’ dell’Opera Nazionale di Bucarest, appena tornate da un torneo in Giappone. Sotto la guida della prima ballerina Magdalena Rovinescu, i risultati del ‘Children’s Ballet Studio’ si sono riflessi, nel tempo, nella scoperta di nuovi nomi della scena della danza rumena, e nei numerosi premi e tornei svolti in Svizzera, Italia, Germania, Egitto, Gran Bretagna, San Marino, Cina, Francia, Stati Uniti d’America, India e Jappone. Nel 2013, il Children’s Ballet Studio ha vinto il II Premio World Dance Cup.

Fonte: Ask@News

Galciana: edile rumeno muore cadendo dal tetto


18/09/2019

L'uomo, 52 anni, stava facendo un sopralluogo quando la struttura ha ceduto improvvisamente. Menici (Cisl): ​“L’edilizia è in ripresa, ma su sicurezza e regolarità purtroppo la crisi ci ha riportato indietro di 10 anni". Le condoglianze della Regione.

Un uomo di 52 anni, rumeno, ha perso la vita oggi precipitando dal tetto di un capannone a Galciana, vicino a Prato. L'uomo secondo una prima ricostruzione sarebbe caduto da un'altezza di circa 7 metri per il cedimento di una copertura di plastica mentre stava facendo un sopralluogo alle strutture della ditta, una ditta di confezioni gestita da cinesi. L'edile, titolare di una ditta individuale, sarebbe morto sul colpo.

“L’edilizia è in ripresa, ma su sicurezza e regolarità purtroppo la crisi ci ha riportato indietro di 10 anni", è’ il commento di Enrico Menici, della Filca-Cisl Toscana territorio di Prato, all’incidente mortale sul lavoro verificatosi oggi a Galciana.“Gli ultimi incidenti mortali avvenuti – dice Menici - sono tutti uguali: caduta dall’alto. Sui capannoni ci sono di percorsi su cui bisogna stare per evitare lo sfondamento del tetto, bisogna avere una cintura anticaduta ed averla allacciata alla ‘linea vita’ che dev’esserci sul tetto: se queste regole fossero state rispettate questo lavoratore non sarebbe precipitato. Per questo, mentre rivolgiamo le più sincere condoglianze alla famiglia, chiediamo con forza alla Asl, alla Regione e a tutti gli organi preposti di impegnarsi in modo più stringente sui controlli. E non bastano i controlli documentali, bisogna fare più verifiche ‘a vista’, andare sui cantieri e verificare di persona. Perché purtroppo, ed anche questa è una conseguenza della crisi, non di rado anche le certificazioni sull’effettuazione dei corsi sulla sicurezza sono fasulle. E così tutto diventa inutile.”“Siamo di fronte all’ennesima morte di un edile che perde la vita lavorando e anche in questo caso, come per la maggioranza di gravi infortuni nel settore, avviene per una caduta dall’alto” commenta Simona Riccio, segretaria generale della Filca-Cisl Toscana. “Occorre intensificare l’azione di prevenzione per tale rischio, fare maggiore formazione, ma anche una più incisiva repressione per chi non mette in pratica le misure di sicurezza e per coloro che non rispettano i contratti di lavoro.”“Come Filca-Cisl – aggiunge Riccio - lo ripetiamo da anni che nel nostro settore è necessario introdurre la ‘patente a punti’, un sistema premiale per le imprese virtuose ma che nello stesso tempo introduca sanzioni per chi non rispetta le regole sulla sicurezza. È prioritario intervenire in maniera risoluta per affermare la sicurezza nei luoghi di lavoro, passando dagli annunci ai fatti. Pertanto come Filca-Cisl Toscana chiediamo da subito un tavolo di confronto con la Regione Toscana, come avvenuto per la regolarità del lavoro con la sperimentazione del Durc di congruità, e che introduca negli appalti regionali del settore della costruzione la ‘patente a punti’ visto che il tema della sicurezza del lavoro è ormai un’emergenza nazionale".

"Ancora un morto sul lavoro. E ancora una volta regole per la sicurezza che non sono state rispettate. Alla famiglia dell'operaio morto stamani a Galciana rivolgo le mie più sentite condoglianze". Così l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, sulla morte dell'operaio di nazionalità romena. "Purtroppo le cadute dall'alto - continua l'assessore - sono una delle cause più frequenti di morti sul lavoro. Voglio rivolgere un appello accorato ai titolari delle ditte, agli operai, ai responsabili della sicurezza, perché vengano rispettate tutte le regole per la sicurezza sul lavoro. Dati alla mano, abbiamo visto che quando queste norme vengono rispettate, gli infortuni calano, fino ad azzerarsi. Mi auguro che in un futuro non troppo lontano le morti sul lavoro possano davvero essere cancellate".

Fonte: Nove da Firenze

Villafranca, morto il clochard bruciato vivo: dopo due mesi di agonia Vasile si è arreso


19/09/2019

Il senzatetto romeno è deceduto all’ospedale
Borgo Trento di Verona, disposta l’autopsia. In carcere restano due persone, un’altra è ai domiciliari. Sono tutti clochard fortemente sospettati di aver picchiato e dato fuoco Vasile Todirean trovato in fin di vita all’inizio di luglio vicino ai binari della stazione di Villafranca.

Non ce l'ha fatta Vasile Todirean. Il romeno senzatetto di 42 anni ha lottato per oltre due mesi, dopo la ferocissima aggressione di cui era stato vittima lo scorso 8 luglio: picchiato sul ciglio del binario alla stazione di Villafranca; calci e pugni in faccia e alla schiena. Poi era stato dato alle fiamme con un accendino. Vasile si è spento mercoledì mattina all'ospedale di Borgo Trento. Domani sarà conferito l'incarico per disporre l'autopsia sul suo corpo. Si cercherà di capire se vi sia un nesso causale tra morte e aggressione o se la causa del decesso sia dovuta ad altri fattori.
Bruciato vivo, tre persone fermate

L'attività investigativa però non si è ancora conclusa. In carcere restano due persone (un italiano e un romeno, entrambi clochard; un altro veronese coinvolto nella vicenda è ai domiciliari) fermati 48 ore dopo il violento pestaggio. Devono rispondere di tentato omicidio, in concorso, aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Gli inquirenti intendono far luce sulla dinamica e su cosa avrebbe spinto gli accusati a compiere la brutale aggressione (per il momento si ipotizza possa trattarsi di una futile disputa tra senzatetto, come una sigaretta contesa), inoltre non sarebbe ancora tramontata la pista che vedrebbe altre persone coinvolte nell’omicidio del clochard. Dai risultati medici dell’esame autoptico potrebbero cambiare anche i capi d'imputazione.

Fonte: FanPage

Busca, denunciò il furto di un maiale: pestato per vendetta dagli ‘amici’


18/09/2019


Il rumeno vittima dell’aggressione aveva rifiutato l’invito a banchettare con il ‘corpo del reato’. Per questo sarebbe stato punito da tre connazionali

Il brutale pestaggio avvenne nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2015 nel pieno centro di Busca, a poca distanza dal Caffè di Città. Vittima un cittadino rumeno residente in paese, che ai carabinieri intervenuti sul posto aveva raccontato di essere stato colpito e tramortito da tre connazionali. Non soddisfatti, i tre aggressori gli avevano rubato 160 euro dal portafoglio e avevano orinato sul corpo dell’uomo dopo averlo picchiato fino a farlo svenire.

Una violenza pianificata da mesi, se è vero, come racconta l’aggredito, che si sarebbe trattato della vendetta per una ‘delazione’. Agli occhi dei tre, questa sarebbe stata infatti la punizione per una vicenda risalente al gennaio dello stesso anno: l’immigrato era stato invitato dal suo conoscente M.U. e dagli altri a prendere parte a una grigliata a base di carne di maiale.

Il maiale, gli era stato raccontato, era il ‘bottino’ di un furto effettuato ai danni di R.G., un allevatore di Tarantasca che lui conosceva personalmente. Proprio perché legato da un rapporto di amicizia con il derubato, l’uomo non solo aveva rifiutato l’invito ma aveva raccontato a R.G. di essere a conoscenza dell’identità dei ladri. Questi ultimi, del resto, si sarebbero recati nell’azienda suinicola proprio il giorno prima del furto, chiedendo informazioni sui prezzi dei capi di bestiame.

Sebbene l’allevatore avesse deciso di non presentare denuncia, i complici avrebbero deciso di vendicarsi dello sgarbo. La notte del 2 luglio M.U. avrebbe chiamato al cellulare il connazionale, inducendolo a scendere di casa con una scusa: in strada lo attendevano gli altri due, che la vittima conosceva solo con i rispettivi soprannomi.

Non è stato difficile risalire all’identità degli altri presunti assalitori a partire dal cellulare in uso a M.U., intestato alla sua compagna. Secondo i carabinieri, inoltre, il traffico telefonico sarebbe compatibile con gli orari di spostamento da Cuneo a Busca e con i tempi dell’aggressione. A processo per lesioni e rapina si trova oggi il solo M.U. perché i due uomini che l’avrebbero spalleggiato nell’azione punitiva potrebbero essere rientrati in Romania e risultano irreperibili.

Per l’8 gennaio prossimo è stata fissata l’audizione degli ultimi due testimoni. Al termine della stessa udienza si attende la sentenza del tribunale collegiale.

Fonte: CuneoDice

Cadavere in un fosso, potrebbe essere il bracciante rumeno scomparso a Ferragosto


19/09/2019

Cadavere saponificato rinvenuto in un fosso

Macabro ritrovamento per un agricoltore di Ronco che nella mattinata di ieri ha rinvenuto un cadavere riverso in un fosso. Mentre l’uomo era intento a sfalciare l’erba con il trattore attorno al campo di un’azienda di via Ronchi ha notato una sagoma scura, che subito non immaginasse fosse il corpo di un uomo. Avvicinatosi per controllare la triste constatazione. Subito l’umo ha lanciato l’allarme chiamando immediatamente i Carabinieri. Le ipotesi sull’identità del cadavere

Diversi elementi dai primi riscontri farebbero pensare che si tratti di Costinel Munteanu, 41enne rumeno, di cui non si hanno notizie dallo scorso 12 agosto. Munteanu era arrivato da appena due giorni in Italia, spinto dal desiderio di trovare un lavoro nel nostro Paese e si era stabilito a casa di un parente. Come riferito da “Chi l’ha visto?”, il 12 agosto scorso l’uomo aveva iniziato una nuova attività lavorativa, ma da quel giorno di lui si sono perse le tracce. Il ritrovamento del cadavere è stato effettuato nella compagna confinante, a poche centinaia di metri in linea d’aria dai frutteti in cui il 41enne non ha iniziato nemmeno a lavorare.

Fonte: VeronaSettegiorni

Bologna, uomo accoltellato in strada: è grave


18/09/2019

E' stato accoltellato in strada, vicino a Bologna, ed è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore con una grave ferita all'altezza del torace. L'uomo, un trentacinquenne di origine romena, è in gravi condizioni. Sottoposto a intervento chirurgico, è stato ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. Sarebbe stato aggredito in una strada di campagna in zona Casteldebole, alla periferia della città. A dare l'allarme e a soccorrerlo sono stati alcuni automobilisti di passaggio, che l'hanno visto riverso sull'asfalto, semisvenuto e sanguinante.

Secondo i testimoni, però, prima dell'arrivo dell'ambulanza tre persone si sono avvicinate al ferito e lo hanno caricato su un furgone. Poco dopo, l'uomo si è presentato da solo al pronto soccorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire l'accaduto. Secondo quanto è stato ricostruito dagli investigatori, l'uomo nell'immediatezza ha riferito al personale sanitario di essersi ferito da solo. Sul luogo del ferimento sono stati svolti i rilievi da parte della Sezione Investigazioni scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri. Al vaglio ci sono anche i filmati delle telecamere della zona e nei pressi dell'ospedale.

Fonte: Il messaggero

In manette lo stupratore seriale di prostitute


19/09/2019

Operaio, italiano residente a Bracciano e noto alla giustizia per violazione degli obblighi di assistenza familiare. E' lo stupratore seriale di prostitute arrestato dai carabinieri di Campagnano grazie al coraggio di una prima vittima, che ha denunciato, e a una seconda, riuscita a incastrare l’uomo fotografando lui e la sua macchina.

Tre, al momento, le violenze accertate a carico dell’uomo, compiute una nel 2016, l’altra nel 2018, l’ultima nel 2019. N.D., 42 anni, si muoveva al volante di una Smart grigia tra la via Salaria, Trigoria e la via Cristoforo Colombo a caccia della vittima di turno. Dopo averle fatte salire, con la scusa di portarle in una casa più tranquilla fuori Roma pagandole oltre il prezzo pattuito, fermava l’auto nelle campagne lontane da occhi indiscreti e lì, disarmato, le costringeva a rapporti sessuali non protette, le rapinava di soldi e cellulari e le abbandonava di notte nelle aree isolate.

Le indagini dei carabinieri agli ordini del colonnello Pasqualino Toscani, e coordinata dalla procura di Tivoli, è stata avviata a gennaio 2019 quando i militari hanno soccorso una donna romena trovata in stato di choc in un’area rurale di Campagnano.

Ricoverata come "codice rosa" all’ospedale San Filippo Neri, aveva sugli abiti le tracce biologiche dell’uomo così identificato. La sua denuncia ha provocato un effetto domino: quando la donna si è confidata con una amica, anche lei prostituta, ha scoperto che era stata vittima anche lei di una identica aggressione a Capena, nel febbraio 2018, convincendola così a denunciare. E stata proprio lei a riconoscere l’uomo, fermatosi a distanza di tempo per richiedere una nuova prestazione, e a scattare una foto non solo a lui ma anche alla Smart.

E' sempre lui, secondo gli inquirenti, ad aver violentato e rapinato un’altra donna romena a Monterosi, in provincia di Viterbo, nel 2016. Le indagini continuano perché ancora molti di questi casi al momento irrisolti potrebbero avere come responsabile lo stesso operaio. E' sempre lui, secondo gli inquirenti, ad aver violentato e rapinato un’altra donna romena a Monterosi, in provincia di Viterbo, nel 2016. Le indagini continuano perché ancora molti di questi casi al momento irrisolti potrebbero avere come responsabile lo stesso operaio.

di Silvia Mancinelli
Fonte: AdnKronos

Grădina lui (Giadino di) Celibidache, Propatria Festival 2019

FILMUL DOCUMENTAR “GRĂDINA LUI CELIBIDACHE” PREZENTAT ÎN PREMIERĂ NAṬIONALĂ ÎN ITALIA

Joi, 26 septembrie 2019, ora 20:30, în premieră națională în Italia, Asociaţia Culturală Româno-Italiană Propatria din Roma și Accademia di Romania in Roma, în colaborare cu Centrul Saint Louis – Institutul Francez pe lângă Sfântul Scaun, vor prezenta filmul documentar Grădina lui Celibidache, regizat de Serge Ioan Celibidachi, fiul marelui dirijor și compozitor Sergiu Celibidache. Proiecția filmului va avea loc în Sala Cinema a “Institut Français – Centre Saint Louis” (Largo Giuseppe Toniolo, 20-22, Roma). Intrarea este liberă în limita locurilor disponibile.

"Grădina lui Celibidache” este un portret de suflet al renumitului și respectatului dirijor și compozitor de muzică clasică, Sergiu Celibidache. Acest documentar cinematografic ambițios, realizat de fiul Maestrului, îl urmează pe Sergiu Celibidache în turnee și în repetițiile sale cu Filarmonica din München. Principalul obiectiv al echipei de filmare a fost să recreeze universul lui Celibidache pe marele ecran și, deși Sergiu Celibidache obișnuia să evite publicitatea, a fost extrem de disponibil pentru acest film. Documentarul colectează interviuri, înregistrări de concerte și repetiții și, mai ales, încântătoarele lectii de perfectionare care ne ajută să înțelegem muzica, muzicienii și spectacolele. Grădina este o metaforă a vieții sale, o ilustrație excepțională a generozității șia bogăției sufletești a maestrului.

“Am avut șansa să fac această paralelă indispensabilă între muzică și natură. Tatăl meu a creat un câmp cu dealuri și alei dintr-o câmpie plană. Fiecare copac a fost plantat de el, știa istoria fiecărui copac, a fiecărei flori. Grădina a fost a doua sa pasiune după muzică. Cred că trăia o relație reală cu ea. În realitate, el a avut întotdeauna relații sincere, fără ipocrizie, fără mască, fără pretenții. Avea un contact simplu și pur cu natura, la fel ca și cu câinii, avea o legătură directă, le vorbea de parcă ar fi fost umani. El însuși era o persoană simplă și generoasă. Era nebun de bucurie când vedea ploaia care cădea pe câmpie deoarece copacii, iarba, puteau bea și reînvia. Când toată lumea alerga în casă, el era ca un copil fericit, văzând că grădina era hrănită de ploaie. Avea o generozitate nelimitată și avea exact aceeași relație în muzică, adică o implicare totală și o adevărată relație cu fenomenul muzical. Mi s-a părut mult mai liber, mai adevărat în raport cu natura decât cu mulți oameni. Am vrut să surprind în film elemente care arătau această legătură simplă, unică, veridică, fără limite cu natura, deoarece este, pentru mine, cea mai puternică și cea mai relevantă paralelă". (Serge Ioan Celibidachi)

Proiect realizat cu susţinerea Ministerului Pentru Românii de pretutindeni, Accademia di Romania in Roma, Institutul Cultural Român.

Parteneri: Ambasada României în Republica Italiană, “Institut Français – Centre Saint Louis”, Conservatorul de Muzică “Santa Cecilia” din Roma, cluster-ul EUNIC Roma, Comune di Roma- Assessorato alla crescita culturale, Biblioteche di Roma,Fundaţia Sergiu Celibidache, HubArt Agency, Baldrini Produzioni, Ass. Roma & Romania - RO & RO”, Asociatia „Officine delle Culture”, Proiectul „Tineri pe picioare”, Golden Accademy.

Patronaje: Senatul Republicii Italiene, Camera Deputaților a Republicii Italiene, Consiliul Regional Lazio, Ambasada României în Republica Italiană, Ambasada Republicii Moldova în Italia, Reprezentanța Comisiei Europene în Italia, Comune di Roma – Departamentul pentru dezvoltare culturală, Comune di Roma – Departamentrul Biblioteci.

Parteneri media:

În România: Agenţia Naţională de Presă AGERPRES, TVR Internaţional, TVR Moldova, Radio România;

În Italia: Agenzia Stampa Askanews, Agenzia Nuova, Giornale Diplomatico, Oltre le Colonne, Abitare a Roma, Italia a Piedi, Roma a Piedi, Roma Week-end, Roma Multietnica, B in Rome, Il Metropolitano, Più Culture, Yes Art Italy, Officina delle Culture, Associazione Culture del Mondo, Cultural Pro, Abitare a Roma;

În Spania: Agenţia de Presă “Occidentul Românesc”;

În Belgia: Arthis Radio-Tv


Sursa: Institutul Cultural Român
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IL FILM DOCUMENTARIO “IL GIARDINO DI CELIBIDACHE” PRESENTATO IN PRIMA VISIONE IN ITALIA

Giovedì, 26 settembre 2019, ore 20:30, l’Associazione Culturale Romeno-Italiana Propatria di Roma e l’Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con l’Institut Français – Centre Saint Louis presso la Santa Sede, presenteranno in prima visione in Italia il film documentario Il giardino di Celibidache. Un film d’autore diretto da Serge Ioan Celibidachi, il figlio dell’illustre direttore d'orchestra e compositore Sergiu Celibidache. La proiezione del film avrà luogo presso la Sala Cinema dell’Institut Francaise – Centre Saint Louis (Largo Giuseppe Toniolo 20-22, Roma). Ingresso libero fino esaurimento posti disponibili.

“Il Giardino di Celibidache” è un ritratto dell'anima del famoso e rispettato direttore e compositore di musica classica, Sergiu Celibidache. Questo ambizioso documentario cinematografico, realizzato dal figlio del Maestro, segue Sergiu Celibidache nei tornei e nelle sue prove con la Filarmonica di Monaco di Baviera. A troupe cinematografica ha avuto come obiettivo principale la ri-creazione dell'universo di Celibidache sullo shcermo grande e, sebbene Sergiu Celibidache fosse una persona piuttosto introversa e reticente alla pubblicità, per questo film ha manifestato, invece, un’insolita disponibilità. Il documentario raccoglie interviste, registrazioni di concerti e prove e, soprattutto, le accattivanti lezioni di perfezionamento che ci aiutano a comprendere la musica, i musicisti e gli spettacoli. Il giardino è una metafora della sua vita, un'eccezionale illustrazione della sua generosità e ricchiezza interiore.

“Ho avuto l’ooportunità di fare quest’indispensabile parallelo tra musica e natura. Mio padre ha fatto issare una distesa sparsa di colli e di vicoli partendo da un campo pianeggiante. Ogni albero è stato piantato da lui, conosceva la storia di ogni albero, ogni fiore. Il giardino era la sua seconda passione dopo la musica. Penso che stava vivendo una vera relazione con lei. In realtà, ha sempre avuto relazioni sincere, nessuna ipocrisia, nessuna maschera, nessuna pretesa. Aveva un contatto semplice e puro con la natura, proprio come con i cani, aveva una connessione diretta, parlava con loro come se fossero umani. Lui stesso era una persona semplice e generosa. Era pazzo di gioia quando vedeva cadere la pioggia sulle pianure perché gli alberi, l'erba potevano bere e rianimarsi. Quando tutti correvano a riparo, lui era come un bambino felice, a vedere come il giardino venisse nutrito dalla pioggia. Aveva una generosità senza limiti ed esattamente lo stesso era il suo approccio alla musica: un coinvolgimento totale, un’immedesimazione con il fenomeno musicale. L'ho scoperto molto più libero, più autentico in rapporto alla natura, rispetto a tante altre persone. Ho voluto sorprendere nel film elementi che mostrassero questa connessione semplice, unica, auutentica, senza limiti con la natura che è, per me, il parallelo più forte e rilevante di tutti.” (Serge Ioan Celibidachi)

Progetto realizzato con il sostegno del Ministero per i Romeni all’Estero, dell'Accademia di Romania in Roma, dell'Istituto Culturale Romeno di Bucarest.

Partner: Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Accademia di Romania in Roma, “Institut Français – Centre Saint Louis”, Conservatorio di musica “Santa Cecilia” a Roma, cluster EUNIC Roma, Comune di Roma – Assessorato alla crescita culturale, Biblioteche di Roma,la Fondazione Sergiu Celibidache, HubArt Agency, Baldrini Produzioni, Ass. Roma & Romania - RO & RO ", Associazione" Officine delle Culture", Progetto "Ragazzi in gamba", Golden Accademy.

Patrocini: Senato della Republica, Camera dei Deputati, Consiglio Regionale Lazio, Comune di Roma, Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Rappesentanza della Comisione Europea in Italia.

Media Partner:

In Romania:Agenzia Nazionale stampa AGERPRES, TVR International, TVR Moldova, Radio Romania;

In Italia: Agenzia Stampa Askanews, Agenzia Nuova, Giornale Diplomatico, Oltre le Colonne, Abitare a Roma, Italia a Piedi, Roma a Piedi, Roma Week-end, Roma Multietnica, Bin Rome, Il Metrololitano, Più Culture, Yes Art Italy, Officina delle Culture, Associazione Culture del Mondo, Cultural Pro, Abitare a Roma

In Spania:Agenzia stampa “Occidentul Romanesc”

In Belgio:Arthis Radio-Tv


Fonte: Istituto Culturale Romeno