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lunedì 16 settembre 2019

Mostra di pittura «Luci di Venezia» dell’artista romeno George Păunescu, 17–30 settembre 2019


Mostra di pittura «Luci di Venezia» dell’artista romeno George Păunescu

Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia,

17–30 settembre 2019

Martedì, 17 settembre 2019, alle ore 18,00, presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica sita in Cannaregio 2212, 30121 Venezia (VE), si terrà, alla presenza dell’autore, l’inaugurazione della mostra di pittura «Luci di Venezia» dell’artista romeno George Păunescu. La mostra resterà aperta dal 17 al 30 settembre p. v., da martedì al sabato, dalle 15,00 alle 19,00, a ingresso libero. L’artista esporrà venticinque opere di recente realizzazione: dipinti acrilici su tela e tempera su cartoncino eseguiti en plein air per la mostra personale che sarà aperta al pubblico nella città lagunare. I dipinti ritraggono incantevoli paesaggi, che consistono in rappresentazioni di diversi angoli della città e in una serie di squarci delle aree più note di Venezia.

I quadri raccolti nella mostra mettono in risalto il pittoresco e le peculiarità della città lagunare, nei dipinti eseguiti dall’artista George Păunescu, ritenuto dalla critica specialistica uno dei più talentuosi e accorti pittori che prediligono il paesaggismo nel panorama dell’arte contemporanea romena. L’affascinante paesaggio veneziano viene filtrato dalla sensibilità estetica e dalla stilistica pittorica dell’artista, in coerenti composizioni analitiche incentrate sulla melancolia e il mistero degli squarci di Venezia, nella quale l’inconfondibile armonia architettonica degli edifici storici si è preservata inalterata con il passare del tempo. La fonte d’ispirazione dell’artista, che emerge anche in occasione della mostra personale di Venezia, è costituita dagli edifici storici, dai canali e dalle piazze della città lagunare, luoghi intrisi dalla millenaria storia della Serenissima. La celeberrima Piazza S. Marco con il suo Campanile, il Palazzo Ducale, nonché gli edifici che si affacciano sui canali principali e secondari contraddistinguendo il tessuto urbano della città, sono altrettanti esempi di maestosa architettura italiana d’impronta veneziana. L’equilibrio delle forme architettoniche e la volumetria degli edifici, così come sono colti dalla sensibilità dell’artista, sono ritratti in modo meno dettagliato, quindi le proprie tecniche pittoriche consentono all’autore di presentare un’originale
immagine visiva dell’identità urbana veneziana. L’immagine degli edifici che si rispecchiano nelle acque dei canali, ritratta con maestria e minuziosità, illustra luci e ombre che, allungandosi, richiedono spesso colori più marcati in grado di cogliere tutte le sfumature. Questo universo cittadino, che sembra quasi non toccato dalla contemporaneità ipertecnologizzata, è ritratto con tonalità cromatiche vive e suggestive che mettono in evidenza la bellezza e l’unicità della città marciana, ancora in grado di affrontare le vicissitudini del tempo.

***
George Păunescu ha conseguito nel 1994 la Laurea magistrale presso la Facoltà di Arti Decorative e Design, Sezione Arte murale, dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest. Dal 1996 è membro dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania, Sezione Pittura della Filiale di Bucarest. Nel periodo 2000–2001 è stato borsista del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, studiando la pittura murale dell’antichità classica. Nel 2009 ha conseguito il Dottorato di ricerca in arti plastiche e decorative presso l’Università dell’Ovest di Timişoara. È esperto nel restauro d’arte di dipinti murali, riconosciuto dalla Commissione di Pittura della Patriarchia della Chiesa Ortodossa Romena. È stato il coordinatore di alcuni cantieri di restauro dei dipinti murali eseguiti in varie tecniche pittoriche, compiendo l’estrazione dei dipinti murali della chiesa ortodossa del villaggio di Vinţa, Comune di Lupşa, Distretto di Alba, edificio di culto prelevato in situ e ricostruito nello spazio espositivo all’aperto del Museo Astra di Sibiu, con tanto di
reintegrazione della pittura murale interamente sottoposta al restauro conservativo. Dal 1998 ha percorso le tappe della carriera universitaria, diventando Professore associato presso la Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Bucarest, svolgendo attività didattica nell’ambito del Corso di Laurea in Arte Sacra. Ha esposto le sue opere in patria e all’estero, in mostre personali e rassegne collettive, tra le esposizioni annuali e biennali e nelle gallerie d’arte dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania (Bucarest, Craiova, Slatina, Târgu Jiu, Timişoara). Inoltre, ha partecipato a simposi, saloni e campus d’arte, rassegne e fiere d’arte contemporanea a carattere nazionale ed internazionale. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero.

«La vocazione ritrattistica del paesaggio, della natura nella sua essenza: un vero senso del paesaggismo pienamente dimostrato da artisti come George Păunescu, rivela che il filone originario dell’arte pittorica romena, avviato da Nicolae Grigorescu e Ioan Andreescu, è ancora efficace e alquanto fertile. Nelle sue tecniche pittoriche, George Păunescu si richiama ai due indirizzi artistici
cardine, quello di Grigorescu, circoscritto al pittoresco e agli effetti visivi della luce diurna, rispettivamente quello di Andreescu, contraddistinto dalle predisposizioni melancoliche e predilezione per la luce del crepuscolo, amalgamandoli con un’ingegnosa maestria che rende ai suoi dipinti la luminosità e l’atmosfera tipiche dei pomeriggi estivi. Pur non disdegnando il paesaggio invernale, George Păunescu propende per quello estivo, per la stagione della gioiosità, che pulsa di una vivacità coinvolgente, semmai appena sfiorato dal calar del sole oppure lasciando appena intravedere il prossimo arrivo dell’autunno soltanto attraverso le diverse tonalità di colore della luce.

I ritratti di vita urbana, quando vengono dipinti dall’artista, racchiudono, come quelli che raffigurano vari aspetti della natura, sapori e spettacolarità di forme delineate dalla cromatica esuberante e caratterizzate dal prevalere della serenità. I lineamenti sono ritratti con la luce dipinta in modo sfumato, che diminuisce progressivamente di tonalità del colore. L’alternanza di luci e ombre mantiene viva la dinamicità nel campo visivo. Gli edifici, le vie, le piazze, i ponti si scoprono al visitatore come elementi delineati sulla tela dai semplici lineamenti che emergono da un tripudio di colori […]» (Prof. Ioan Iovan, Critico d’arte).


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