La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

domenica 8 settembre 2019

Rumeno al processo per la morte della convivente: “l’ho trovata morta quando sono tornato a casa, ero spaventato”



L'episodio risale a maggio 2018, il 67enne è accusato di aver provocato la morte della donna

Chieti. Ha detto di aver trovato morta la sua compagna quando è rincasato, dopo il lavoro, e di aver tentato di praticarle il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca Gelu Cherciu, il rumeno di 67 anni: lo ha detto oggi rendendo dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise di Chieti dove è sotto processo per aver provocato la morte della convivente More Uxorio Monica Gondos. Secondo l’accusa l’uomo dal 2014 a fino al decesso della donna, avvenuto il 30 maggio del 2018 a Pescara, durante gli abituali stati di alterazione psicofisica dovuti all’abuso di alcol, aggredendola per futili motivi, colpendola ripetutamente con pugni e schiaffi al volto e sul corpo che le causavano evidenti ecchimosi, controllando gli spostamenti e le comunicazioni telefoniche che la donna aveva con altre persone e con le sue figlie, la maltrattava infliggendole sofferenze fisiche e morali.

Con l’aggravante di aver causato il decesso della donna in conseguenza, da ultimo, di un colpo sferratolo all’emitorace che provocata fratture costali ed altre lesioni che hanno provocato la morte. Cherciu, che oggi è stato assistito da una interprete, ha detto di quel giorno che, tornato a casa dal lavoro, ha trovato la porta aperta e che il corpo della donna era fuori dall’abitazione, stesa.

”L’ho chiamata, pensavo che scherzasse”, ha spiegato durante i processo, “mi sono avvicinato, aveva gli occhi aperti, ho provato a fare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, e ho visto che era morta. Quando sono arrivati carabinieri e ambulanza mi sono rivestito e dopo non ricordo cosa è successo. Mi sono ritrovato all’ospedale, che mi facevano i prelievi di sangue, poi sono stato nella caserma dei carabinieri dove mi hanno chiesto come fosse successo. Posso dire che l’ho trovata morta, ero spaventato”. L’udienza di discussione è stata fissata per il 30 settembre.

di Giulia Antenucci

Fonte: AbruzzoLive

Nessun commento:

Posta un commento