06/09/2019
L'episodio risale a maggio 2018, il 67enne è accusato di aver provocato la morte della donna
Con l’aggravante di aver causato il decesso della donna in conseguenza, da ultimo, di un colpo sferratolo all’emitorace che provocata fratture costali ed altre lesioni che hanno provocato la morte. Cherciu, che oggi è stato assistito da una interprete, ha detto di quel giorno che, tornato a casa dal lavoro, ha trovato la porta aperta e che il corpo della donna era fuori dall’abitazione, stesa.
”L’ho chiamata, pensavo che scherzasse”, ha spiegato durante i processo, “mi sono avvicinato, aveva gli occhi aperti, ho provato a fare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, e ho visto che era morta. Quando sono arrivati carabinieri e ambulanza mi sono rivestito e dopo non ricordo cosa è successo. Mi sono ritrovato all’ospedale, che mi facevano i prelievi di sangue, poi sono stato nella caserma dei carabinieri dove mi hanno chiesto come fosse successo. Posso dire che l’ho trovata morta, ero spaventato”. L’udienza di discussione è stata fissata per il 30 settembre.
di Giulia Antenucci
Fonte: AbruzzoLive
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