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mercoledì 30 settembre 2009

Italia vista dai nuovi italiani: i lavoratori Romeni. Problemi, opportunità.

02.10.09 ore 18 sala interna Caffè dei Costanti Piazza San Francesco Arezzo.
Partecipano le giornaliste Miruna Cajvaneanu della Gazeta Romaneasca e Alina Harja corrispondente di Realitatea TV. Dibattito moderato dal giornalista Gianni Brunacci.
Nell’ultimo degli appuntamenti previsti dal progetto Da RoMeno a RoPiù Consapevole Cittadino Europeo, dopo gli interventi dello scrittore Butcovan e della ginnasta Stefanescu, si va a toccare il nocciolo della questione. Gli Italiani parlano spesso dei Romeni, raramente vengono intervistati quest’ultimi per capire come vedono, e giudicano gli Italiani. Le due giornaliste invitate sono la parte più attiva in Italia che porta avanti la ridefinizione della conoscenza, e quindi dell’immagine, che i media hanno proposto. Arezzo non soffre in modo consistente degli effetti collaterali della migrazione, ma certamente molto ancora deve essere fatto per una cosciente integrazione. L’incontro vuole portare autorevoli testimonianze utili in questa direzione.Italia vista dai nuovi italiani: i lavoratori Romeni. Problemi, opportunità.

Miruna Cajvaneanu. Il padre giornalista ha partecipato attivamente alla rivoluzione del 1989 contro Ceausescu, ed i nonni paterni sono stati perseguitati dal regime comunista.
Ha pubblicato lo studio "Il voto della diaspora, un diritto negato". Ha collaborato al Dossier Caritas Migrantes “Romania. Immigrazione e lavoro in Italia” che è la prima indagine del genere dedicata esclusivamente a una comunità che vive nella penisola italiana. E’ autrice del capitolo “2007.L’immagine dei romeni sulla stampa italiana tra stereotipo e verità”.
Corrispondente da Roma per l’agenzia di stampa Hotnews ( Romania) e redattore della Gazeta Romaneasca, settimanale dei Romeni in Italia (gruppo Stranieri in Italia- Foreigners in Europe). Due delle sue inchieste - una sul bullismo nelle scuole italiane verso dei bambini romeni, e la seconda sulle espulsioni di cittadini comunitari - hanno costituito lo spunto per due interventi a favore della diaspora da parte di due europarlamentari romeni. E’ analista politico per l’Agenzia Amos News ( Romania). E’ stata portavoce e responsabile dell’Ufficio Stampa del Partito dei Romeni in Italia.
Corrispondente freelance per le maggiori testate e agenzie di stampa romene: Mediafax, Rompres, Realitatea TV, Jurnalul Naţional, Evenimentul Zilei.
Come giornalista rappresentante della diaspora romena è stata invitata a partecipare o intervenire con dichiarazioni in varie trasmissioni radio e TV romene ed italiane: TG1, TG5, TG3, Cominciamo bene (Raidue), Unomattina ( RaiUno), Un Mondo a colori (RaiDue), Metropoli ( Roma Uno TV), Rai utile, BBC Romania, Radio France International, Radio Padania, Realitatea TV, Antena 1, Radio Romania Actualitaţi, Radio Romania International ecc.
Ha vinto il terzo premio al concorso internazionale di letteratura "IO e Roma", organizzato dal Comune di Roma, (190 partecipanti di 20 paesi). Parla fluentemente 4 lingue (italiano, romeno, francese, inglese) e ha studiato lo spagnolo, il tedesco e l'arabo.

Alina Harja è corrispondente permanente in Italia del canale news più importante della Romania, Realitatea TV , ed è assistente parlamentare presso la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Collabora con Metropoli, il settimanale dedicato all’immigrazione del gruppo “La Repubblica ”. Ha realizzato il primo TG in lingua romena nel 2007 “TeleEtere” di Latina, ed ha curato una pagina in lingua sul quotidiano “Il Territorio”.
Ha promosso rassegna culturale “Romania. Storia, Anima, Cultura” ed il convegno organizzato alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana del luglio 2008 intitolato “Romeni tra sicurezza ed integrazione” che ha avuto come esito la creazione alla Camera dell’Associazione Parlamentare “Amici della Romania”.
Alla fine seguirà l’assaggio di vini romeni Halewood e Murfatlar.
L’incontro è nell’ambito del progetto Da RoMeno a RoPiù Consapevole Cittadino Romeno che è sostenuto dalla Comunità Europea e promosso dall’Associazione Italo-Romena Aircis di Arezzo, ma che è stato ideato ed attuato da un gruppo di ragazzi romeni.
Al palazzo Chianini Vincenzi in via Cesalpino 15 ad Arezzo prosegue la mostra La Vera Altra Romania, la Nostra. Famosi Romeni nel Mondo sino al 04.10.09 con orario 10-18.
Sezioni
- Biografie di Famosi
- Famosi Moderni
opere di Stefan Popa Popa’s detentore nel Guinness dei Primati del record di 131 caricature in 1 ora. Opere anche di Nelu Pascu, Cristina Lefter
- Giovani Saranno Famosi
Pittori: Simona Vilau, Mihai Cosuletu, Adrian Popescu
Arte del Vetro: Alexandra Nicolau
Ceramista: Anda Tomuta
Fonte: Arezzo Notizie

Firenze: Mostre, Il viaggio di Daniela Pietrascau

Comune di Firenze
Inaugurazione della mostra “Viaggi tra nuove percezioni” venerdì 2 ottobre, alle ore 17.00, in Palazzo Panciatichi (Via Cavour, 4 – Firenze)
Arriva in Consiglio regionale la personale di Daniela Patrascanu, una mostra di acrilici su tela che verrà inaugurata venerdì 2 ottobre alle 17 a Palazzo Panciatichi (Via Cavour, 4). L’artista, originaria di Galati (Romania), si stabilisce nel 2001 a Firenze, città che stimola in lei il desiderio di esprimere la propria indole artistica, prima spaziando tra il teatro e la poesia, poi approdando al disegno e alla pittura. Daniela Patrascanu emerge nel panorama artistico nazionale nel 2006: da allora vive una fulminea affermazione partecipando a numerose mostre collettive, vedendosi attribuire prestigiosi premi e riconoscimenti, ed apparendo in diversi quotidiani, periodici e annuari. Nel 2007 corona il suo successo entrando a far parte dell’Antica Compagnia del Paiolo. La personale dal titolo “Viaggi tra nuove percezioni”, l’ultimo impegno della pittrice rumena, comprende opere che ci portano davvero “in viaggio” attraverso tunnel emotivi, mondi astratti, vortici di sensazioni variegate, insomma un percorso informale ed emozionale.
Alla presentazione interverranno Paolo Marcheschi, Consigliere regionale, e Federico Napoli, critico d’arte. La mostra, aperta al pubblico dal 2 al 10 ottobre, sarà visitabile dalle 14 alle 18 dei giorni feriali, e dalle 9 alle 12 del sabato. (alb)
30/09/2009 10:46
Comune di Firenze

Fonte: Provincia Firenze.It

lunedì 28 settembre 2009

I ragazzi di Bucarest della Fondazione Parada e Miloud Oukili al "Clown & Clown Festival"


COMUNICATO STAMPA

"CLOWN & CLOWN Festival”
V Festival Internazionale di Clownerie e Volontariato
dal 30 settembre al 4 ottobre 2009 – Monte San Giusto (MC)
ingressi agli spettacoli gratuiti
Un paese invaso dai clown con la presenza dei ragazzi rumeni della Fondazione PARADA e del loro maestro MILOUD OUKILI, due giorni di spettacolo con grandi artisti internazionali, interventi di decine di clowndottori della Federazione Nazionale Clown Dottori per le strade, nelle scuole e nella Casa di Cura, 20.000 nasi rossi distribuiti gratuitamente, proiezioni, animazioni per bambini, una mostra fotografica , un concorso di pittura e un grande evento di chiusura

informazioni per il pubblico: www.clowneclown.org
Press Area: www.zeligspettacoli.it/press/clown.htm

Dopo il grande successo dello scorso anno con oltre 20.000 presenze e la partecipazione del Dottor Hunter Patch Adams, arcinoto per il film biografico interpretato da Robin Williams e padre fondatore della comicoterapia, Monte san Giusto si prepara a trasformarsi nuovamente nella “Città del Sorriso” e a farsi messaggero del valore universale e terapeutico della risata ospitando la V Edizione del Clown&Clown, Festival Internazionale di clownerie e volontariato.

Per questa quinta edizione il festival ospita la compagnia di circo dei ragazzi di Bucarest della Fondazione PARADA ed il suo fondatore MILOUD OUKILI recentemente resi ancor più conosciuti grazie al film-documentario di Marco Pontecorvo intitolato “PA-RA-DA” che il Festival ha messo in programma il 30 settembre sera.

La Fondazione PARADA è una organizzazione non governativa costituita nell’ottobre del 1995 a Bucarest da Miloud Oukili che ha come scopo principale il sostegno dell’infanzia emarginata, soprattutto dell’infanzia di strada sradicata dalla famiglia e allontanata dalle istituzioni socio-educative, in particolare dalla scuola. Miloud ha da sempre utilizzato l’arte ! circense come strumento di recupero e di reintegrazione sociale e da questa attività è nata la compagnia di circo formata da giovani che hanno vissuto la strada e che rappresentano Parada durante spettacoli di beneficenza, negli ospedali, negli orfanotrofi. e nei più importanti festival europei.

Dal 28 settembre al 4 ottobre 2009 i ragazzi di PA-RA-DA saranno a Monte San Giusto, terranno spettacoli in varie scuole e comuni della Provincia di Macerata e saranno ospitati da alcune famiglie sangiustesi.
Da venerdì 2 ottobre saranno insieme al loro maestro MILOUD che sabato 3 ottobre sarà insignito della cittadinanza onoraria del Comune marchigiano.

Come sempre durante il festival la città si trasformerà grazie al grande lavoro che l’Ente Clown&Clown e molti cittadini svolgono durante tutto l’anno preparando grandi e colorate scenografie che cambieranno il volto del paese, un enorme naso rosso (illuminato di notte) addobberà il campanile della chiesa e tutti saranno invitati ad indossarne uno (saranno distribuiti 20.000 nasi rossi)

La programmazione
- Mercoledì 30 Settembre: alle 21.30 presso l’Atrio di Palazzo Bonafede, si terrà la proiezione del Film PA-RA-DA con la presenza dei ragazzi di Bucarest della fondazione Parada.
- Venerdì 2 ottobre inizia la grande kermesse di spettacoli con David Anzalone “Zanza” (professione: handicappato; segni particolari: nessuno) che porta in scena “Targato H – Contro-mono-logo”, uno spettacolo per uscire dai luoghi comuni dell’handicap con ironia e comicità, un lavoro ironico fatto da chi l’handicap ce l’ha e lo vive prendendosene gioco.
- Sabato 3 ottobre alle 10:30 spettacolo di MILOUD e della Compagnia di Circo PARADA alla presenza di 500 bambini delle scuole bambini e ai ragazzi delle scuole che daranno vita anche a “Volano i sorrisi” lanciando nel cielo, appese a 500 palloncini rossi, le loro frasi ed i loro messaggi per un mondo migliore; dalle 15:00 spettacoli nelle colorate piazze del borgo, e alle 21:30 il Gran Galà della Risata con la partecipazione dell’Orkestra Zbylenka, de “Il Circo Invisibile” di Francesco Giorda e Cristiano Caldiroli e dei Freak Clown.
- Domenica 4 Ottobre spettacoli dal mattino fino alla grande parata musicale delle 17:30 che porterà il pubblico all'evento ormai diventato irrinunciabile della domenica pomeriggio: lo spettacolo creato dall’organizzazione “Rimbalzi di gioia in un abbraccio che vale” in cui quattromila palloni rossi di diverse dimensioni manderanno in delirio i presenti grazie alla guida vocale di Francesco Giorda che darà le indicazioni alla piazza per creare diverse coreografie e per terminare con le lacrime agli occhi dalle risate e dall’euforia sulle note di una colonna sonora coinvolgente ed emozionante

Eventi collaterali
Anche quest’anno, oltre ai molti spettacoli di qualità, ci saranno numerosi eventi collaterali con proiezioni, animazioni per bambini e spazio a varie associazioni di volontariato come l’Ambalt (associazione marchigiana bambini affetti da tumore e leucemia) e le associazioni di Clown-Dottori presenti in Italia a partire da Ridere per Vivere fino ad arrivare a tutte le realtà facenti parte della Federazione Nazionale Clown-Dottori. Si terrà inoltre la 3° Extempore di Pittura “La Città del Sorriso” e sarà possibile deliziare il palato con street food organizzati per l’occasione.

I progetti del Festival
Ogni edizione del Clown&Clown raccoglie fondi attraverso vendita di magliette, cd musicali e stacca-attacca creati ad hoc per mettere in pratica progetti di comicoterapia ed i progetti avviati nella passate edizioni sono:
>“La missione del sorriso”: missione Umanitaria di Clown Dottori negli ospedali, centri disabili ed orfanotrofi di Zagabria insieme all’Associazione Ridere per Vivere. Da questo progetto è scaturito un film medio metraggio ed un book fotografico di grande successo
>progetto annuale di clownterapia nelle Case di Riposo di Monte San Giusto, Mogliano e Sant’Elpidio a Mare condotto dall’Associazione Ridere per Vivere MarcheOnlus
>progetto nei reparti pediatrici dell’ospedale di Civitanova Marche e di Macerata finanziato dalla Provincia di Macerata
>Laboratori nelle scuole con i ragazzi che hanno un disagio sociale >corsi di comico terapia per adulti tenuti da formatori di Ridere per Vivere.

Il festival è nato da una idea della Mabò Band, storico quartetto sangiustese di Clown Musicisti, la Direzione Artistica è della Zelig di Torino ed è realizzato dall’Associazione Ente Clown&Clown con il contributo di numerosi sponsor privati, del Comune di Monte San Giusto, della Provincia di Macerata e con la preziosa collaborazione della Federazione Nazionale Clown-Dottori.

le date della tournée marchigiana dei ragazzi di PARADA:
> martedì 29 settembre ore 21.30 - Teatro Parrocchiale di Villa San Filippo
>mercoledì 30 settembre ore 10:00 - Incontro con alunni indirizzo servizi sociali dell'IPSIA di Corridonia
> mercoledì 30 settembre ore 21:30 - Atrio Palazzo Bonafede Monte San Giusto: Proiezione del Film PARADA e testimonianze dei ragazzi
> venerdì 2 ottobre ore 21:30 - Cineteatro La Perla di Montegranaro
> sabato 03 ottobre ore 10:30 - Piazza Aldo Moro Monte San Giusto
> sabato 03 ottobre ore 16:00 - Piazzale della Scuola Elementare di Petriolo

COMUNICATO STAMPA

PROGRAMMA

Presentazione della Fondazione Parada e di Miloud Oukili-

Comunicato PARADA al Clown&Clown Festival - le date della tournèe

Addetto Stampa Gigi Piga– tel. 3480420650 – press@zeligspettacoli.it

Tennis, Adrian Ungur trionfa al Sicilia Classic


Adrian Ungur premiato dal main sponsor Mancuso (Siciliatoday)

Set 27, 2009

Il ventiquattrenne rumeno Adrian Ungur si è aggiudicato la prima edizione del Sicilia Classic – Mancuso Company Cup, prova del circuito Atp Challenger, con montepremi complessivo di 30 mila euro.

Sui campi del Country Club il tennista rumeno, 305 Atp, finalista quest’anno al Challenger di Todi, si è confermato la bestia nera dei tennisti spagnoli, considerato che durante il torneo aveva battuto Sergio Gutierrez-Ferrol, Ivan Navarro e Miguel Lopez Jaen.

Dopo aver vinto il primo set Ungur, nel secondo, ha avuto un piccolo passaggio a vuoto che poteva costargli caro.
Ramos-Vinolas sul due pari era infatti riuscito ad ottenere un importante break portandosi sul 4-2 con il servizio a suo favore. A questo punto il rumeno, trapiantato da oltre due anni in Italia, ha però mostrato tutta la sua solidità conquistando quattro game di fila che gli hanno permesso di aggiudicarsi il torneo al primo match point, dopo aver annullato una palla del cinque pari.

Adrian Ungur, il cui best ranking è stato il 169 Atp, si è allenato negli ultimi due anni a Todi, col coach Castellani. Poi, alla fine del 2008, si è operato al gomito ed è stato costretto ad un lungo stop. Ad aprile di quest’anno ha ripreso l’attività, ricominciando ad allenarsi al Match Ball Firenze, con il maestro Fanucci.

Al vincitore del torneo vanno 75 punti Atp e 4.300 euro; per il perdente, invece, 45 punti Atp e 2.500 euro.

“Sono molto contento per questa vittoria, ottenuta oltretutto contro un avversario che ha giocato un buonissimo torneo e a cui vanno i miei complimenti. A Palermo sono stato benissimo e spero di tornare l’anno prossimo per difendere il titolo conquistato oggi”. Per il 2010 il torneo punta, infatti, non solo a ripetersi ma anche a crescere, economicamente e qualitativamente.

Fonte: Sicilia Today.

Leggi anche:
PALERMO CHALLENGER - Domani le semifinali. Il rumeno Ungur batte dopo tre ore Navarro

La ginnasta romena Stefanescu, immigrata eccellente


28/09/2009

AREZZO - Al Caffè dei Costanti di Arezzo Andreea Stefanescu ginnasta della nazionale italiana di origine romena ha incontrato gli Aretini. Rappresentanti delle locali società tra cui le gloriose Petrarca e la Falciai, e del Presidente del CONI Cerbai hanno accolto l'atleta con affetto e curiosità. Molte le domande che sono state moderate dal giornalista Massimo Benigni de La Nazione.

La sua vita precedente in Romania, dove pure era nella nazionale romena, la sua venuta in Italia nel 2004, le sue esperienze di immigrata sedicenne. Immigrata che si muove con determinazione anche a scuola dove pure li primeggia anche sui compagni italiani. Quindi la Stefanescu è doppiamente da imitare, ed ha portato una testimonianza al pubblico presente che un'immigrazione di successo è possibile.

Forse nel suo futuro di adulta potrebbe esserci Arezzo. Andreea sta studiando all'istituto d'arte ad indirizzo oreficeria, ed un suo sorriso è apparso quando ha scoperto che Arezzo è tra le capitali di questo settore. Il dibattito ha toccato anche altri argomenti tra cui quello dolente delle sponsorizzazioni nel settore ginnastica, quello del differente approccio dei giovani al sacrificio di un'attività sportiva intensa, del diverso rigore dei sistemi scolastici est/ovest e dei bacini di diversa entità da cui si attingono i futuri campioni.

Andreea si è trovata perfettamente a suo agio a gareggiare sotto un'altra bandiera, e lei quando sale sul podio, contrariamente ad alcuni atleti italiani, canta con disinvoltura Fratelli d'Italia. Gareggia in Italia per la Polisportiva La Fenice di Spoleto ed è stata accompagnata dal dirigente federale Roberto Settimi e della sua allenatrice Laura Bocchini.

L'incontro è nell'ambito del progetto "Da RoMeno a RoPiù Consapevole cittadino Romeno" che è sostenuto dalla Comunità Europea e promosso dall'Associazione Aircis di Arezzo, ma che è stato ideato ed attuato da un gruppo di ragazzi romeni. Alla fine è seguito il consueto assaggio di vini romeni.

Fonte: Arezzo Web.

Centro culturale romeno: l'inaugurazione con la firma del patto di amicizia tra Viterbo e Cluj-Napoca


VISITE IN COMUNE, PROVINCIA E PREFETTURA
26/09/2009

(NewTuscia) - VITERBO - La sala regia del Palazzo dei Priori ha ospitato questa mattina una importante tappa della giornata odierna, iniziata con l'arrivo delle massime autorità romene a Viterbo, per l'inaugurazione del Centro Universitario e Culturale Romeno.

Il Sindaco Marini e quello della città di Cluj-Napoca (nella foto) hanno firmato un protocollo -patto di amicizia tra i due comuni, dalle comuni tradizioni di città di storia, cultura e di città universitarie.

“Siamo in un momento istituzionale”, ha commentato Marini alla firma, “ ma già si è creato un clima di reciproca amicizia che si avverte tra tutti noi. E' un segnale importante, che fa ben sperare per i futuri sviluppi dell'amicizia tra le nostre città, ma soprattutto è l'estrinsecazione di ciò che Viterbo è veramente: un luogo di incontro, di amicizia, di reciproca conoscenza, aperto al mondo.”

“Non c'è momento più ideale di questo, “ha aggiunto poi Marini al termine della cerimonia, che ha visto la consegna di targhe e doni tra i gruppi romeno e italiano, “per dare una risposta forte alla manifestazione becera che ha tristemente tentato di segnare la città come intollerante e razzista, in occasione dello spettacolo di Ascanio Celestini. Viterbo non è questo. La città respinge e condanna fermamente questi episodi, che non la rappresentano, né oggi né mai. E' con la conoscenza, la tolleranza, la cultura, il rispetto, che rispondiamo. E la cerimonia di oggi ne è uno dei segni più evidenti”

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IL RICEVIMENTO DELLA DELEGAZIONE ROMENA IN PREFETTURA

Stamani il Prefetto Alessandro Giacchetti ha ospitato nel Palazzo del Governo una qualificata delegazione Romena per la presentazione di un Centro universitario e culturale per l'integrazione tra l'Italia e la Romania.

L'iniziativa è nata il 25 febbraio u.s. dalla sottoscrizione, sempre in Prefettura, di un protocollo d'intesa per la realizzazione di un collegamento universitario internazionale tra l'Università degli Studi della Tuscia e l'Università di Cluj – Napoca, per uno scambio di conoscenza culturale, linguistica e storica fra Italia e Romania, con particolare attenzione alla promozione dello sviluppo sostenibile nei rispettivi territori e con il supporto dalle nuove tecnologie multimediali di comunicazione e formazione.

Sono intervenuti per la Romania il sottosegretario del Ministero dell’Educazione, Ricerca ed Innovazione - Andrei Ionel, il Prefetto di Cluj - Florin Vasile Stamatian, il Sindaco di Cluj Sorin Apostu, il Presidente dell’Unione Università di Cluj – Napoca Doru Pamfil; e da parte italiana, oltre al Prefetto Giacchetti, il Sindaco di Viterbo Giulio Marini, il Presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, il Vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli ed il Rettore dell’Università degli Studi della Tuscia Marco Mancini.

Il Prefetto di Viterbo nel ripercorrere i momenti più significativi che hanno portato alla realizzazione dell’iniziativa, ha ricordato il recente incontro (16 settembre u.s.) tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ed il Primo Ministro di Romania Emil Boc per sottolineare, lo speciale rapporto tra i due popoli, segnati da grandi affinità derivanti dalla comune origine latina.
La comunità romena in Italia (con circa un milione di presenze) e la comunità italiana in Romania (con oltre 200 mila presenze e 20 mila aziende), ha aggiunto il Prefetto, rappresentano indubbi fattori di sviluppo economico e sociale e costituiscono una garanzia delle ottime relazioni tra i due Paesi, che è interesse reciproco promuovere, anche per acquisire la coscienza dell’identità europea in un processo di integrazione in cui siamo impegnati con tutti gli altri cittadini dell’Unione Europea.

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IL RICEVIMENTO DELLA DELEGAZIONE ROMENA IN PROVINCIA

“Una giornata storica”. Così il presidente Mazzoli ha salutato le autorità presenti nella sala del consiglio di Palazzo Gentili per la presentazione ufficiale del Centro universitario e culturale romeno.

Erano presenti: il sottosegretario alla Ricerca, Innovazione ed Educazione romeno Andrei Ionica, il prefetto di Viterbo Alessandro Giacchetti e quello di Cluj Florin Vasile Stamatian, il sindaco di Viterbo Giulio Marini e quello di Cluj Sorin Apostu, il rettore dell’Università della Tuscia Marco Mancini, il presidente dell’Unione delle Università di Cluj-Napoca Doru Pamfil e ancora il presidente della fondazione Omnia Francesco La Spera, l’episcopo ortodosso Siluan, monsignor Salvatore del Ciuco per la diocesi di Viterbo e i rettori delle università di Cluj.

“Abbiamo scelto la sede della Provincia per annunciare la nascita del Centro universitario e culturale romeno – spiega Alessandro Mazzoli - perché è il simbolo di tutta la comunità della Tuscia, che in questa giornata vuole testimoniare l’abbraccio verso quella romena. Con la realizzazione e l’avvio del centro inizia una straordinaria esperienza, la prima in Italia. Questo progetto è la nostra visione del futuro ovvero un luogo fecondo tra culture diverse che si incontrano”.

Questo progetto portato avanti dalla Fondazione Omnia con la collaborazione dell’Università della Tuscia e dell’Unione delle università di Cluj permetterà ai ragazzi, ma non solo, della comunità romena a Viterbo di studiare e di svolgere attività culturali. La sede del centro è lo storico edificio di San Giovanni decollato.

“Questo centro - ha detto il sottosegretario Andrea Ionica - è un progetto meraviglioso per la comunità accademica romena e per la comunità romena che vive in Italia. Ma soprattutto è un progetto importante per l’inclusione sociale” .

I due prefetti di Viterbo e Cluj hanno invece parlato della profonda amicizia che lega e continuerà a legare le due città, ormai simbolo per l’Italia di una collaborazione fondata sulla cultura e l’insegnamento.

Questa mattina inoltre in Comune i due sindaci Marini e Apostu hanno siglato una lettera d’amicizia segno di impegno e rispetto.

Il rettore Mancini ha invece spiegato nel dettaglio le funzioni del Centro culturale. “Abbiamo firmato una convenzione con le università di Cluj che darà la possibilità agli studenti che entreranno nel Centro universitario e culturale romeno di ottenere dottorati, master, lauree magistrali con la doppia firma dei due atenei e questo perché crediamo, e lo ritengo innanzitutto come cittadino, che la comunità dei popolo si esprime in un’unica lingua che è la cultura”.

La Provincia di Viterbo e la Fondazione Omnia stamattina hanno invece firmato un protocollo d’intesa che impegna le parti a lavorare in simbiosi per raggiungere gli obiettivi di inserimento sociale della comunità. Inoltre la Provincia contribuirà ad adeguare al sede del Centro.

“Siamo convinti che il Centro – ha concluso il presidente dell’Unione delle Università di Cluj-Napoca Doru Pamfil – possa diventare uno spazio dove suprare i confini per arrivare in Europa. Quando ci hanno chiesto di cosa hanno bisogno i romeni che vivono in Italia la nostra risposta è stata: cultura, educazione e istruzione. Oggi tutto questo è realtà”.

Oggi alle 17 si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del Centro universitario e culturale romeno alla presenza di tutte le autorità.

Fonte: NewTuscia.

Edward Maya, dance rumena alla conquista dell’Europa


EDWARD MAYA, dance rumena alla conquista dell’Europa
di Lukagee

Ogni estate le grandi mete turistiche preferite da giovani e non diventano anche dei grandi trampolini di lancio per le future hit autunnali. E’ il caso di “Stereo love”, pezzo ad opera del produttore rumeno Edward Maya (mente anche del progetto Akcent) che ha trovato terreno fertile nella affollata Mykonos e che nei prossimi giorni si appresta ad ottenere il medesimo successo in tutta Europa, Italia compresa. Interpretato da Vika Jigulina, questo brano pop-dance (correlato da un affascinante videoclip) fa leva su una melodia orecchiabile e dei suoni che riportano decisamente al paese di origine di questo artista. Una miscela “esplosiva” che ha destato da subito le attenzioni della Do It Yourself, pronta a licenziare il disco nel nostro paese portando quindi alla ribalta la musica da discoteca proveniente dalla Romania, nazione ultimamente protagonista con una lunga serie di progetti e produttori legati a questo genere musicale.



Fonte: Radio Music Smile.

Antonino di Amici 4: In Romania, invece, hanno creduto in me


INTERVISTATO DA «VISTO»
Antonino di Amici 4: l'Italia mi ha deluso In Romania, invece, hanno creduto in me
Il giovane cantante foggiano, dopo essere stato scartato da Sanremo, ha vinto il «Cervo d'oro» a Brasov

Antonino Spadaccino esulta con la coppa vinta in Romania (ph. Visto)

FOGGIA - Per vincere un premio e sentirsi dire «bravo» è dovuto andare in Romania. Eppure Antonino Spadaccino, vincitore della quarta edizione di «Amici», non si arrende e continua a cantare senza perdere l'entusiasmo.

Al Festival internazionale della musica leggera di Brasov ha vinto il «Cervo d'oro» sfidando artisti provenienti da tutto il mondo. «Ma ci pensate? Prima di me hanno vinto Christina Aguilera e, addirittura, Enrique Iglesias ha partecipato senza portare a casa nessun premio», gioisce il ventiseienne foggiano intervistato dal settimanale "Visto".

In Italia, invece, non sembra trovare spazio, dopo essere stato scartato per due volte dal Festival di Sanremo. «La prima volta mi hanno addirittura preso in giro - spiega - Nonostante gli altri concorrenti mi avessero tributato un'ovazione dopo la mia esibizione, la giuria mi mandò via dicendomi "salutami gli amici tuoi"».

In Romania ha cantato una sua canzone, «Un ultimo brivido», e la cover di un brano romeno, obbligatoria per regolamento, «Septembrie luni». In tasca portava come sempre il suo amuleto portafortuna. «È una medaglia di Lourdes che mi ha regalato un fan di San Giovanni Rotondo. Non canto mai se non ce l'ho», spiega.

Insieme ad Antonino, in Romania, c'era il suo manager Francesco Vitiello. La vittoria è stata decretata dalla giuria, che gli ha dato 10, e dal televoto. Oltre al «cervo d'oro» ha portato a casa anche un premio di 10 mila euro. Nei corridoi dell'albergo dove ha festeggiato la vittoria ha anche incontrato Tiziano Ferro, ospite d'onore della manifestazione musicale. «Mi ha fermato per dirmi che la sua assistente, mia fan, lo costringe ad ascoltare sempre le mie canzoni. E pare che a lui piacciano molto», conclude Antonino.

R. W.
25 settembre 2009

Fonte: Corriere del Mezzogiorno.

Le Ferrovie dello Stato sfrattano la chiesa rumena

Cronaca Canicattì 26 Set 2009
di Carmelo Vella

Il prossimo primo di ottobre la comunità ortodossa di Canicattì dovrà lasciare la chiesa che si trova all’interno della stazione ferroviaria. Infatti, le Ferrovie dello Stato, hanno intimato al sacerdote che si occupa della comunità di lasciare il luogo di culto dopo che, nel corso della celebrazione della festa della Madonna, un bimbo è caduto improvvisamente sui binari procurandosi diverse ferite. Per fortuna in quel momento non si trovava a transitare nessun convoglio, altrimenti le conseguenze sarebbero state molto più gravi.

Dopo quanto avvenuto a metà agosto e ricevuto lo “sfratto” da parte delle Ferrovie, è giunto l’interessamento al problema da parte della Curia Arcivescovile di Agrigento. Infatti, l’arcivescovo Francesco Montenegro ha inviato una lettera al clero cittadino, ed in particolare all’arciprete Pietro Li Calzi, dove viene indicata la possibilità di concedere alla comunità romena la chiesa di San Nicola, da anni ormai in disuso, recentemente restaurata e che si trova nel cuore del centro storico della città, in piazza San Domenico.

In questo modo, finalmente, la comunità avrà un luogo dove potere celebrare le proprie funzioni religiose, lasciando di fatto la piccola chiesetta della stazione centrale piena di pericoli ed insidie, oltre ad avere una capienza di una trentina di posti al coperto. La comunità romena ha infatti avuto a disposizione sino ad oggi uno spazio di 13 metri quadrati, all’interno della chiesa della stazione che padre Iulian ha ristrutturato e allestito con l’aiuto di alcuni fedeli in tempo record; ha organizzato due gruppi, uno spirituale e un altro nel quale aiuta gli immigrati nell’apprendimento della lingua italiana e di quella inglese, grazie alla sua conoscenza di ben cinque lingue. Qui i romeni onesti lavorano come badanti o colf, o in agricoltura.

Ormai, Padre Iulian è diventato un punto di riferimento per tutti coloro si trovano in difficoltà, aiutandoli a trovare un lavoro, una casa o ad iscrivere i bambini a scuola. Ma spesso è stato di fronte a drammi peggiori, come i casi di schiavitù, ragazze vendute, prostituzione e sfruttamento. E per sfruttamento intende anche le case fatiscenti ed inagibili che la gente del luogo affitta, senza né luce né acqua, a questi disperati a prezzi esorbitanti che spesso superano i 300 euro mensili.

Fonte: Agrigento Notizie.

Prima hotărâre a noului guvern de la Chişinău a fost abrogarea regimului de vize cu România

Vineri, 25 Septembrie 2009

Prima decizie a Guvernului Filat, învestit vineri în funcţie la Chişinău, a fost abrogarea hotărârii executivului comunist de aplicare a regimului de vize cetăţenilor români.

Decizia a fost adoptată în cadrul primei şedinţe a Cabinetului Filat, care a început la ora 22.00.

Premierul Vlad Filat a declarat că decizia este una firească, "ce va înlătura o ilegalitate şi o acţiune ruşinoasă a precedentului guvern".

Hotărârea Guvernului moldovean vine să încheie procedura de abrogare a regimului de vize cu România, iniţiată în urmă cu o săptămână, printr-un decret, de preşedintele interimar al ţării, Mihai Ghimpu, preşedinte al Parlamentului.

Ghimpu a declarat la 17 septembrie, când a semnat decretul, că încă din 2006 Chişinăul a abolit printr-o lege regimul de vize cu cetăţenii UE, iar o hotărâre a fostului guvern condus de comunista Zinaida Greceanîi nu poate să anuleze legea. “Iată cum au guvernat comuniştii. Mi-e ruşine că am avut astfel de guvernare, care încă mai şi declara că doreşte integrare europeană”, a spus Mihai Ghimpu.“Reieşind din faptul că Guvernul a încălcat legea menţionată şi că România este membră a UE, am semnat decretul privind suspendarea acţiunii hotărârii Guvernului”, anunţa preşedintele interimar.

Premierul Vladimir Filat a declarat presei că abolirea regimului obligativităţii vizelor pentru cetăţenii români este şi o condiţie preliminară pentru a demara procesul de negocieri cu Comisia Europeană în vederea semnării unui acord de asociere între Republica Moldova şi UE.

Regimul de vize cu România a fost introdus la 8 aprilie, când guverarea comunistă de atunci de la Chişinău a acuzat România de implicare şi organizare a protestelor postelectorale din 7 aprilie, soldate cu incendierea Parlamentului şi a Preşedinţiei.

Pe de altă parte, premierul Filat a mai spus că noul ministru de externe, Iurie Leancă, trebuie sa demareze cât mai urgent discuţiile cu Bucureştiul pentru semnarea acordurilor bilaterale şi a Convenţiei privind micul trafic la frontieră. El a mai cerut un "control al ambasadelor", precizând că nu îl interesează numele, ci profesionalismul diplomaţilor.

Postul de ambasador al R. Moldova la Bucureşti este vacant tot din perioada tensiunilor dintre Bucureşti şi Chişinău intensificate după alegerile legislative din 5 aprilie.

Sursa: NewsIn

Comunitari: i familiari extraue pagano il bollo

Per la carta di soggiorno si paga la tassa di 14,62 euro. La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate

Roma – 24 settembre 2009 – Niente sconti sulla carta di soggiorno ai familiari extracomunitari dei cittadini dell’Unione europea che vivono in Italia. Devono pagare il bollo sia per la domanda che per il rilascio.

Secondo il decreto legislativo 30/2007, “i familiari del cittadino dell’Unione non aventi la cittadinanza di uno Stato membro (…) trascorsi tre mesi dall’ingresso nel territorio nazionale, richiedono alla questura competente per territorio di residenza la Carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione”.

La carta “ha una validità di cinque anni” e il rilascio “è gratuito, salvo il rimborso del costo degli stampati e del materiale usato per il documento”. In quella gratuità rientra anche l’esenzione dal bollo? Il ministero dell’Interno lo ha chiesto all’Agenzia delle Entrate, che in una risoluzione pubblicata qualche giorno fa ha spiegato che non è così.

La legge, spiega l’Agenzia, non fa gravare sul cittadino straniero tutti i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per rilasciare la carta, ma se avesse voluto esentare gli interessati anche dal bollo, avrebbe dovuto dirlo espressamente. Di conseguenza, il rilascio della carta è “soggetto all’imposta di bollo nella misura di 14,62 euro“, e lo stesso discorso vale per “le istanze volte a richiedere” il documento.

Scarica la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate

EP

Fonte: Stranieri in Italia.

Calcio: l'Italia ko contro la Romania nella finale del X Torneo Europeo Under 18


26.09.2009 di Napoli Magazine

Gli azzurri di Polverelli, sconfitti per 3-0 dalla nazionale romena, non riescono a centrare il terzo successo consecutivo. Appuntamento per l’XI edizione della manifestazione voluta e organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti che si svolgerà nel 2010 in Umbria.

Misano Adriatico (Rn) – Il trofeo della X edizione del Torneo Europeo per Rappresentative Dilettantistiche e Giovanili Under 18 prende la strada della Romania a conclusione della finale disputata contro l’Italia di mister Polverelli e vinta con un sonoro 3-0. Gli azzurri mancano l’appuntamento con il terzo successo continentale consecutivo (ottavo in totale) soffrendo oltre misura la qualità tecnica ma soprattutto la vivacità atletica degli avversari. I romeni, unica nazionale, insieme all’Italia, ad aver sempre partecipato dal 2000 a tutte le edizioni del Torneo, hanno scritto per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro, rendendosi protagonisti di un match perfetto. Il team allenato da Burchel ha giocato in maniera corale, lasciando poco spazio alle iniziative italiane e colpendo su ogni errore dei giocatori italiani. Nella rosa della Romania ha brillato più di tutte la stella di Eugen Ionut Nastasie, il capitano, che ha illuminato il gioco della sua squadra con una continuità impressionante. Al numero sette della nazionale romena il settore giovanile della Steaua Bucarest sembra già andare stretto. Troppo il divario tra i nostri ragazzi (provenienti da squadre di Serie D ed Eccellenza) ed i romeni che, pur presentandosi con una squadra composta da tutti ’92, quindi un anno più giovani, ha cementato un una rosa con elementi che provengono dai migliori vivai delle squadre già blasonate come Steaua Bucarest, Cluj ed Unirea. La partita vinta a Misano rompe una tradizione negativa della Romania nei confronti diretti contro gli azzurri, tanto che nelle tre finali disputate nel 2001 (2-0), 2002 (3-2) e 2005 (2-1) l’Italia aveva sempre avuto la meglio sulla rappresentativa balcanica. Eppure gli azzurri hanno costruito diverse occasioni per riaprire la gara, ma proprio quando si doveva dimostrare quell’attenzione in più sotto porta anche i migliori giocatori di Polverelli sono venuti meno. “Davvero complimenti ai nostri avversari – ha dichiarato il Commissario Tecnico dell’Italia a fine partita - perché hanno dimostrato di valere tutti i commenti positivi che accompagnano già da diversi anni la scuola calcistica romena; al di là del risultato però è importante sottolineare come siamo sempre stati in partita, non sfruttando le numerose opportunità che abbiamo creato: la gara si è compromessa sul secondo gol nato su un ribaltamento di fronte dopo un palo colpito dai miei ragazzi”. “La differenza – ha concluso Polverelli – credo sia da riscontrare anche nel fatto che la Romania è giunta in Italia con una squadra già rodata, mentre noi, a questo punto della stagione, siamo ancora alla ricerca di una precisa identità”.

Comunque soddisfatto del lavoro svolto in questa settimana di grande calcio giovanile in Romagna si è detto il vice presidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti Alberto Mambelli: “Al di là del risultato del campo, per il quale c’è ovviamente rammarico, siamo molto soddisfatti di quanto visto in questo Torneo che è diventato negli anni un’ottima vetrina per i talenti di tutta Europa; devo ringraziare il Comitato regionale Emilia Romagna della LND e la Delegazione provinciale di Rimini che hanno curato dal punto di vista organizzativo questa X edizione”. Una scommessa vinta, quella del Torneo Europeo per Rappresentative Dilettantistiche e Giovanili Under 18, tenuto conto dell’alto livello tecnico-tattico delle squadre (Irlanda del Nord, Slovenia, San Marino, Romania, Italia ed Emilia Romagna in qualità di regione ospitante) che si son sfidate dal 22 al 26 settembre: “Su impulso del presidente Tavecchio – ha continuato Mambelli – dal 2000 ad oggi la LND ha promosso l’organizzazione di una manifestazione che, grazie alla qualità delle partecipanti così come alla professionalità organizzativa italiana che si rinnova ogni anno, è seguita dall’Uefa con un’attenzione particolare”. Sull’aspetto tecnico dell’incontro è tornato negli spogliatoi il Coordinatore Tecnico delle Rappresentative LND Giancarlo Magrini: “La Romania ha dimostrato di avere veramente molta qualità, ma noi siamo mancati nella nostra caratteristica migliore: l’agonismo e la voglia di superarci nonostante le difficoltà. Credo che l’emozione della finale e della diretta televisiva abbia condizionato buona parte del gruppo”. Presenti nello splendido impianto di Misano, realizzato a pochi metri dall’autodromo, anche gli assessori comunali allo Sport Valerio Bertuccioli e al Turismo Claudio Baschetti che hanno premiato le finaliste insieme ai dirigenti federali locali e nazionali: il vice presidente vicario LND Mambelli, il presidente del CR Emilia Romagna Minetti ed il delegato provinciale di Rimini Magrini.

Albo d’oro:
2000 (Sardegna): Italia
2001 (Stresa): Italia
2002 (Cesenatico): Italia
2003 (Arta Terme): Slovenia
2004 (Paestum): Italia
2005 (Paestum): Italia
2006 (Paestum): Polonia
2007 (Paestum): Italia
2008 (Paestum): Italia
2009 (Rimini): Romania

La gara:
ITALIA 0
ROMANIA 3

Italia (4-4-2): Mosca (Virtus Entella); Moretto (Latina), Trapassi (Castelfiorentino), Stefanelli (Sestese), Zara (Rondinella Latina) dal 35’ Corrupato (Insubria); Provaroni (Morolo) dal 34’ pt Calandrino (Inveruno), Mastromattei (Pomezia) dal 28’ st Renai (Pontassieve), Mastellotto (Feltresealpi), D’Angelo (Penne) dal 18’ Venerelli (Rondinelle Latina); Farneti (Savignanese), Barbetti (Pietrasanta) dal 6’ st Cangini (V. Riccione). CT: Polverelli.

Romania (4-3-2-1): Branescu; Murgoci, Peteleu (dal 28’ Achim), Ilie, Diaconu; Benzar, Fuchs, Serban; Nastasie (dal 30’ st Gheorghiu), Serediuc; Bus. All. Burchel.

Arbitro: Golinucci di Cesena.

Assistenti: Rambelli di Faenza e Biasini di Cesena.

Marcatori: 10’ pt Peteleu (R), 45’ Fuchs (R), 18’ st Bus (R).

Note: Ammoniti: Serban (R), Barbetti e Moretto (I). Calci d’angolo: 7-4.
[...]
Fonte: Napoli Magazine.

A Roma razzismo anti-romeni: lavoratore dato alla fiamme


sabato 26 settembre
di Sergio Bagnoli

L’ attacco razzista nella notte tra Venerdì e Sabato scorsi: “Romeni andatene via dall’Italia” urlavano gli attentatori. Un autista che dormiva a bordo del mezzo, ricoverato con ustioni in ospedale.

Erano le tre della notte tra Venerdì e Sabato della scorsa settimana: un autobus con targa romena che settimanalmente collega il paese dei Castelli Romani, governato ora da un’amministrazione di centro-destra guidata dall’avvocato Marco De Carolis, con la nazione danubiana era posteggiato in Via Campo Gillaro, una stradina della periferia del paese, arroccato sopra una rupe, in attesa di ripartire verso Bucarest la mattina seguente. All’improvviso un commando di giovani, approfittando dell’oscurità e del fatto che nessun testimone si aggirava nei paraggi, ha cosparso il mezzo con liquido infiammabile e gli ha dato fuoco. Sviluppatesi le fiamme l’autista, un padroncino romeno di soli trentacinque anni che dormiva all’interno del mezzo, è stato svegliato dal loro crepitio, giusto in tempo per salvarsi e sentire gli aggressori allontanarsi dal luogo gridando “ Vi bruceremo tutti vivi cani di romeni che non siete altro”. Nel disperato tentativo di uscire dal mezzo in fiamme il romeno si è ustionato a braccia e gambe ed è stato ricoverato al centro grandi ustionati dell’ospedale romano di Sant’ Eugenio con ustioni sul 20% del corpo. Nei pressi i carabinieri della locale stazione hanno rinvenuto la tanica usata dagli attentatori razzisti. Il mezzo è andato distrutto. Sempre più dunque la provincia di Roma, la capitale di uno dei paesi fondatori dell’Unione europea( confederazione di stati di cui fa parte anche la Romania), assomiglia alla più profonda provincia americana del sud quando, qualche decennio fa, impazzava il Ku Klux Klan. Fuochi purificatori contro i beni degli immigrati ed anche contro le loro persone.

Come è accaduto tempo addietro a Nettuno dove un indiano è stato bruciato solamente perché la sua pelle era più scura di quella dei suoi carnefici, per fortuna il disegno criminoso non ha portato alla morte dell’uomo, italiani. Fuochi che spesso e volentieri prendono di mira cose o persone della comunità romena che nella capitale d’Italia, come in tutto il Lazio, è la comunità straniera più numerosa e concorre in maniera non insignificante alla formazione del Pil di una delle più ricche regioni italiane. La comunità romena ora ha paura, è terrorizzata tanto da abbandonare Roma e l’Italia lasciando spazio ad altre nazionalità meno invise. Nelle scuole elementari e medie di Roma e provincia quest’anno è crollato il numero di bambini romeni iscritti. I genitori dei bambini, in buona parte provenienti da Bucarest o Brasov, in Transilvania, infatti ora preferiscono alloggiarli presso parenti rimasti in patria in quanto, affermano, “ gli italiani sono razzisti e romenofobi e ci accusano di essere tutti zingari, prostitute e stupratori. Abbiamo veramente paura a farli crescere qui tra di voi”. “Quello di Venerdì scorso è stato solamente uno spiacevole incidente” ha chiosato il primo cittadino di Montecompatri, glissando invece sulla natura razzista del gesto e sul fatto che una persona solamente perché romena ha rischiato di morire ustionata. L’opposizione consiliare, guidata dal Partito Democratico, ha contestato nel corso di un infuocato Consiglio Comunale svoltosi in questa settimana il cinismo del sindaco del paese dei Castelli romani esprimendo tutta la sua solidarietà e vicinanza al popolo romeno. Come ha affermato l’ambasciatore della Romania a Roma Razvan Rusu, probabilmente, dopo un periodo di insperata calma sta ricominciando a prendere piede in Italia, con la ferocia di qualche mese fa, la “ romenofobia”.

Fonte: AgoraVox.

Leggi anche:
Montecompatri: il Sindaco risponde sull’incendio al bus romeno

mercoledì 23 settembre 2009

Concorso letterario Memorie di una dittatura

memorie di una dittatura
“Memorie di una dittatura” è un concorso letterario indetto dall’Associazione Culturale italo - romena Capatina Onlus di Torino, aperto a tutti i cittadini romeni residenti in Italia, il cui fine è la realizzazione di un libro - testimonianza incentrato su storie personali vissute dagli autori durante il periodo di dittatura comunista nel paese dei Carpazi. Il 2009, infatti, è l’anno del ventesimo anniversario della caduta del regime di Nicolae Ceauşescu e questa data sarà ricordata dall’associazione Carpatina, in collaborazione con altre associazioni presenti sul territorio, oltre che con il libro in oggetto anche con altre iniziative di carattere aggregativo - culturale. Una giuria qualificata selezionerà, tra gli scritti giunti in sede o all’indirizzo mail dell’associazione Carpatina entro il 15 ottobre 2009, i 10 più idonei ad essere pubblicati nel volume.

Cordiali saluti.

ASSOCIAZIONE CULTURALE CARPATINA ONLUS
Presidente MAGDALENA LUPU
0039.349.3055894

Presentazione e regolamento concorso letterario“Memorie di una dittatura”
Locandina RO
Locandina IT

Apre a Viterbo il Centro Universitario e Culturale Romeno

News IMMIGRAZIONE. Apre a Viterbo il Centro Universitario e Culturale Romeno
23/09/2009

Apre a Viterbo il Centro Universitario e Culturale Romeno, con corsi di laurea e master dedicati ai romeni residenti in Italia, in lingua romena, corsi di lingua, storia e cultura per le seconde generazioni e l'allestimento di mostre, concerti, esposizioni e spettacoli perché il centro sia luogo di incontro e cultura non solo per i romeni. L'inaugurazione della struttura, promossa dalle sei università dell'Unione delle Università UUC di Cluj Napoca e situata nel Convento della S.S. Trinità dei Padri Agostiniani, si svolgerà sabato 26 settembre.

L'obiettivo è l'estensione dell'offerta accademica ai romeni residenti in Italia attraverso l'insegnamento a distanza con l'Università di Cluj Napoca e con obbligo di frequenza ridotta, e con il coinvolgimento delle università di Cluj negli scambi culturali fra italiani e romeni. La nascita del Centro vuole dunque dare "un luogo di incontro, di cultura e spiritualità", nella consapevolezza che il dialogo è lo strumento più forte di una integrazione già realizzata, come testimoniano i numeri sintetizzati dalla Fondazione Omnia Onlus che parla non a caso di "scambio di popolo": oltre 28.000 aziende italiane operanti in Romania generano più del 10% del PIL romeno garantendo lavoro a 800.000 operai, migliaia di aziende con titolari romeni sono attive in Italia e stanno acquistando maggiori dimensioni sul mercato, ci sono 340 voli da e per la Romania con partenze da 24 città italiane, 3.000 camion romeni che varcano le frontiere italiane, 12 miliardi di euro di interscambio tra Italia e Romania.

Le attività a carattere accademico e scientifico che si svolgeranno nel centro sono:

•corsi di laurea: attraverso il sistema FAD verranno implementati corsi di laurea da parte delle tre università accreditate nelle specialità legate all'agricoltura, zootecnia, medicina veterinaria, orticultura, diritto, economia, lingue, scienza della formazione, psicologia, management, scienze politiche e comunitarie, canto e strumenti musicali. I corsi sono destinati a romeni residenti in Italia e in lingua romena.
•master e corsi specialistici
•attivazione di programmi di cooperazione tesi a garantire scambi di docenti e studenti nell'ambito dei programmi comunitari
•partecipazione ad attività di ricerca unitamente ad atenei e centri di ricerca, enti e/o istituzioni pubbliche e private italiane
•attività per la rilevazione dei bisogni formativi in riferimento agli obiettivi del CUC
•attività di orientamento scolastico e di supporto all'inserimento nel mondo lavorativo.

Fonte: Help Consumatori.

Leggi anche:
Invito all’inaugurazione del Centro Universitario e Culturale Romeno in Viterbo

In memoria di Petru Birladeanu


Comunicato stampa

Petru Birladeanu era un artista di strada: suonava tutti i giorni, a Napoli, nella stazione della Cumana di Montesanto, in pieno centro storico.

Il 26 maggio, ora di punta, un commando di motociclisti ha attraversato il quartiere ed ha sparato a caso. Per puro caso, Petru è rimasto ferito e, dopo quasi un’ora di agonia è morto là, a terra, sotto gli occhi della moglie. A 50 metri dal Commissariato di Polizia Dante ed a 500 m. dall’Ospedale Pellegrini.

Su iniziativa dell’ Associazione Italo-Rumena Partenope-Dacia, il giorno 24 settembre alle 19.30 allo stadio Collana di Napoli si terrà una partita tra ex giocatori e artisti napoletani, il cui ricavato andrà alla famiglia di Petru. Il titolo della manifestazione è: “Dai un calcio…all’indifferenza”. Perchè il calcio è lo sport di tutti, lo sport di Petru, calciatore del Poli Iasi, la serie A romena.

La tragica fine di Petru ha anche ispirato la nascita del gruppo “intestiamo la stazione della cumana di montesanto (napoli) a Petru Birladeanu”, costituito ora da oltre 3.000 persone, napoletani e non. Cittadini che condividono articoli, opinioni e ricerche intorno a Petru, simbolo delle ingiustizie di una comunità inerme. E’ la Napoli odierna.
Le istituzioni hanno dichiarato di volersi impegnare affinché venga “intestata la stazione della cumana di Montesanto (Napoli) Petru Birladeanu”:
Quattro date da ricordare:
• 25 giugno 2009: la II Municipalità di Napoli approva all’unanimità un Ordine del Giorno relativo all’intestazione della stazione (o della piazza antistante) a Petru Birladeanu;
• 13 luglio 2009: alcuni consiglieri comunali hanno scritto di avere presentato un Ordine del Giorno “al Consiglio Comunale di Napoli per intitolare la stazione della Cumana a Petru, sottoscritto da tutti i gruppi”;
• 21 luglio 2009: l’argomento è stato discusso dalla II Municipalità di Napoli;
• 24 settembre 2009: verrà discussa la proposta in Consiglio Comunale.
Non sono mancate ansie di primogenitura da parte di alcuni, come la preoccupazione di non onorare “tutti gli altri morti”. Sono anche emerse proposte “palliative”, tesi a ridurre la memoria di Petru a una targa ed una teca che conservi il suo organetto: a questo il gruppo dei 3.000 non ci sta !
I 3.000 continueranno a vigilare finché non vedranno scritto il nome di Petru su quella fermata.
Continuerà la battaglia anche sul piano internazionale, coinvolgendo le competenti autorità romene: emergerà l’altro volto della società italiana, campana e napoletana. Una battaglia a contenuto puramente simbolico che ruota intorno a parole-chiave come “camorra-esclusione-immigrazione-musica-indifferenza” ..., che interessano in questi mesi l’intero Paese.

Avv. Federico Zinna,
Presidente Associazione Italo-Rumena Partenope-Dacia

Sanremo: Domenica i romeni della Liguria presentano il folklore e la cucina del loro paese

(se. bag. 22/9) - Un anno fa, grazie all’intercessione del parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli (foto dalla rete) Don Giacomo Simonetti, all’impegno del Vescovo diocesano Monsignor Alberto Maria Careggio ed alla sensibilità del Commissario prefettizio che allora reggeva le sorti della città, il dottor Luigi Calandrella, veniva inaugurata a Sanremo, presso l’ottocentesco tempio della chiesa del Carmelo nei pressi della nuova stazione ferroviaria, la prima parrocchia ortodossa- romena del ponente ligure dedicata ai Santissimi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa alla stessa stregua del “ nostro” San Benedetto da Norcia, celebri per aver cristianizzato l’Europa sud- orientale.

Il parroco ortodosso- romeno della chiesa, padre Claudiu, che abita a Sanremo nell’antico quartiere della Pigna, è sposato, i sacerdoti ortodossi romeni che non ambiscono a diventare Episcopi ( Vescovi) o ad assumere altre cariche possono contrarre matrimonio, ed è padre di due fanciulli ha così pensato, al fine di suggellare nel primo anniversario della costituzione della parrocchia un patto d’amicizia con la città italiana ospitante, di dedicare un’intera giornata all’incontro con tutti coloro, italiani e stranieri di altre nazionalità, che vogliano conoscere davvero la Romania ed i Romeni al di la dell’immagine, troppo spesso distorta, che sono soliti darne i mass- media. “ Abbiamo purtroppo sperimentato in questi anni di integrazione nell’Unione europea, integrazione che troppo spesso gli italiani ci hanno negato, quanto sia difficile ed umiliante essere romeni nel vostro paese. Da voi infatti il pregiudizio razziale dilaga e noi, anche se nella vita di tutti i giorni ci comportiamo bene, siamo considerati il vostro nemico pubblico numero uno” ci dicono con rabbia Doina e Roxana due mamme assiduamente cristiane che ogni domenica insieme ai loro pargoli frequentano la chiesa ortodossa. Domenica prossima ventisette settembre dunque, per tutta la giornata, nel Parco delle Carmelitane si terrà un happening dedicato ai prodotti dell’artigianato romeno con un occhio di riguardo a quello ricchissimo della Transilvania, la “ mitica” patria del conte Dracula, che poi fu solo un principe rinascimentale che difese l’Europa dalla minaccia islamica, ed al folklore del paese danubiano. Sarà infatti presente un coro tradizionale proveniente da Bucarest. Si potranno anche degustare prodotti gastronomici tipici di quel paese e molti italiani, se lo vorranno, potranno così constatare che tanti piatti romeni, specialmente quelli della Transilvania, trovano dei corrispondenti in certe cucine nostrane, specialmente quelle del Nord- Est. La parrocchia ortodossa- romena del ponente ligure, che insieme all’associazione di volontariato “ Luce dell’Est” organizza la festa di tutti i romeni residenti in Liguria, infine intende ringraziare l’Amministrazione comunale matuziana, guidata dal neo- eletto Sindaco di centro- destra Maurizio Zoccarato, che ha concesso la disponibilità del luogo. L’auspicio di tutte le persone di buona volontà è che l’avvenimento di Domenica possa suggellare anche a Sanremo, dove i romeni sono poco più di cinquecento e sono superati solamente da albanesi e marocchini , l’inizio di un percorso di accettazione reciproca tra i due popoli cristiani neo- latini e di vera integrazione a favore di quella che è la più numerosa comunità di stranieri in Italia.

Fonte: AGENFAX.

Mangiando s'impara: buone pratiche di integrazione

Buongustai e curiosi sono invitati a un corso di cucina multietnica: una ghiotta occasione di incontro tra culture diverse. Ad Albignasego (Pd), dall'8 ottobre

. ...Fragranti arepas farcite con la vostra fantasia? ...Una ciorba con delicate polpettine di carne? ...Un trionfo di cous cous con verdure e bocconcini di montone? ...Un piatto di risi e bisi preparato a regola d'arte?

Avvicinarsi alla cultura gastronomica di un altro popolo è il modo più immediato per iniziare a conoscere un altro paese e a comprenderne le tradizioni. Socializzare con chi ci sta stuzzicando appetito e curiosità è un'esperienza che si condivide con spontaneità ed è spesso il preludio di una comunicazione che saprà andare oltre il tema del cibo.

Dopo il successo riscosso dall'edizione 2008, svoltasi ad Abano Terme, l'associazione per la solidarietà e la cooperazione internazionale "Fratelli dell'Uomo" ripropone il corso di cucina multietnica "Mangiando si impara", in programma quest'anno ad Albignasego.
L'iniziativa è voluta e patrocinata dall'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Albignasego, all'interno del Tavolo per l'immigrazione.

Le lezioni sono articolate in quattro incontri, in cui verranno proposti, rispettivamente, i piatti della cucina venezuelana, rumena, marocchina e italiana, preparati e illustrati da cuoche dei rispettivi paesi, liete di condividere le proprie doti culinarie e di trasmettere con esse aspetti importanti della loro cultura. Tra una ricetta e l'altra, inoltre, verrà dato spazio a brevi approfondimenti sul tema del consumo di prodotti locali, del cibo biologico e del mercato equo e solidale.

Mangiando s'impara si svolge presso l'agriturismo "La Corte", che gentilmente mette a disposizione i propri locali e che si trova in via G. Marconi 13, a Mandriola di Albignasego (Pd).
L'appuntamento è tutti i giovedì di ottobre dalle ore 18.30 alle 20.30.

Il primo appuntamento è giovedì 8 ottobre, con la cucina venezuelana. Fanno seguito: il 15 ottobre, la cucina rumena; il 22 ottobre, la cucina marocchina; il 29 ottobre la serata sarà dedicata alla cucina italiana.

La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita.
Per iscrizioni e info: email veneto@fratellidelluomo.org
tel. 049 5225623, cell. 347 0930245.
Fratelli dell'Uomo
Via Beato Pellegrino, 60 35137 Padova
tel/fax 049 8725439
Web: www.fratellidelluomo.org
Email: veneto@fratellidelluomo.org

Fonte: Confini Online.

Unioncamere Lazio - Incontri bilaterali con delegazione imprenditoriale romena, 28 settembre


Unioncamere Lazio - Incontri bilaterali con delegazione imprenditoriale romena (28 settembre 2009)
martedì 22 settembre 2009

Unioncamere Lazio e Sviluppo Lazio, in collaborazione con l'Ambasciata di Romania in Italia, ospiteranno, lunedì 28 settembre 2009, presso l'Aula della Giunta della Camera di Commercio di Roma dalle ore 10.00 alle ore 12.30, una delegazione imprenditoriale dell'UCECOM romeno (Unione delle cooperative artigianali romene).
La delegazione, composta da 15 piccole e medie imprese romene, desidera incontrare aziende laziali per la promozione di collaborazioni commerciali, scambi di know how e joint venture nei seguenti settori:
Costruzione;
Tessile abbigliamento;
Arredamento;
Automotive;
Confezionamento per uso speciale;
Lavorazione legno;
Servizi alla persona (attività termali e centri estetici).

In caso di interesse si prega inviare la scheda di adesione, scaricabile dal box modulistica, entro il 24 settembre 2009 a: sprintlazio@agenziasviluppolazio.it o al fax. n. 06 84568.217.
Ulteriori informazioni possono essere richieste scrivendo a areaestero@unioncamerelazio.it (tel. 0652082504) o a Sviluppo Lazio S.p.A., Servizio Sviluppo Economico – Internazionalizzazione e Estero, sprintlazio@agenziasviluppolazio.it (tel. 06-84568.266/367).

Lettera alle Imprese

Scheda di Adesione

Fonte: Camera di Commercio Latina

Bagnasco: Con solo parametro sicurezza il problema immigrati sfugge


21-09-2009
[...]
''CON SOLO PARAMETRO SICUREZZA IL PROBLEMA IMMIGRATI SFUGGE''.

Se si ''tenta di dirimere il fenomeno'' dell'immigrazione ''entro parametri piu' ristretti, di fatto esso sfugge da ogni parte''. Lo ha ricordato oggi pomeriggio il card. Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, nella prolusione letta in apertura dei lavori del Consiglio Permanente della Cei.

Il cardinale ha spiegato di aver ''lasciato volutamente per ultima la questione immigratoria, che e' fenomeno che impressiona per il numero di persone coinvolte, per i drammi cui da' vita, per le problematiche di vario ordine che solleva, per le sfide che pone alle comunita' nazionali e a quella internazionale''. Si tratta di un fenomeno, ha aggiunto, ''di natura epocale, da inquadrare in una vigorosa e lungimirante politica di cooperazione internazionale''.

''Infatti - ha aggiunto -, allorche' si tenta di dirimere il fenomeno entro parametri piu' ristretti, di fatto esso sfugge da ogni parte''.

Bagnasco ha precisato quindi che l'appello a soluzioni internazionali e multilaterali ''non puo' rappresentare una via di fuga solo dialettica rispetto alle emergenze concrete e lancinanti che nel frattempo si avvicendano''. ''A piu' riprese - ha osservato infatti il presidente della Cei - l'Italia ha cercato negli ultimi lustri delle risposte alle questioni provenienti dai flussi migratori, e ultimamente cio' e' accaduto con il varo delle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, sulle quali in verita' non sono mancate da parte cattolica riserve variamente espresse''.

In realta', per il cardinale, le esigenze di sicurezza e legalita' non sono ''antitetiche'': ''Il rispetto della legalita' e della sicurezza dei cittadini non puo' essere disgiunto dalla garanzia dei diritti umani riconosciuti nell'ordinamento nazionale e internazionale, ne' puo' portare a trascurare stati di necessita' e doveri da sempre radicati nel cuore della nostra gente. L'esclusione dal circuito della legalita' puo' dar luogo infatti a non previste situazioni di ulteriore auto-emarginazione delle persone, indotte per la paura a nascondersi e a ritirarsi definitivamente dalla fruizione di servizi essenziali che le strutture pubbliche fino a ieri garantivano a tutti''. ''In altre parole - ha concluso -, i problemi che si tenta di risolvere per una certa via fatalmente ritornano, riproponendo l'esigenza di dispositivi meglio calibrati, come opportunamente e' stato fatto per le badanti''.

Fonte: ASCA.

Il Romeno POPA'S entusiasma gli Aretini


Dimensione testo Sono stati 107 gli Aretini passati dalla matita del caricaturista romeno Stefan POPA POPA'S nella Notte delle Caricature in San Francesco ad Arezzo. L'artista è presente nel Guinness dei Primati come il più veloce caricaturista con 131 disegni in 1 ora. Gli Aretini si sono entusiasmati dalla velocità, e la fila per essere immortalati contava sempre alcune decine di metri. Stasera si ripete la serata. POPA'S ha ricevuto ad Assisi la nomina a Cavaliere Guardiano di Pace, un titolo che solo poche persone al mondo possono vantare.

L'evento fa parte del progetto condotto da un gruppo di ragazzi romeni Da RoMeno a RoPiù Consapevole Cittadino Europeo che conta l'approvazione della Comunità Europea. Frattanto La mostra La Vera Altra Romania, la Nostra: Famosi Romeni nel Mondo continua tutti i giorni con orario 10-18 al palazzo Chianini Vincenzi in via Cesalpino 15 ad Arezzo.

Nella sede della mostra vi sarà il prossimo appuntamento, questa volta con la letteratura. Lo scrittore Mihai Mircea Butcovan, presenterà giovedì 24.09.09. alle ore 18 in punto il suo libro Dal Comunismo al Consumismo. Serata in collaborazione con l'Associazione Nausika.

Ma chi è POPA'S?
Ștefan Popa Popa's è nato nell'11 giugno 1955 a Caransebes, in Romania. All'età di cinque anni comincia a disegnare sui copritavola e sulle tende, mentre a sette anni, quando viene pubblicata la sua prima caricatura su un giornale regionale, tranquillizza i suoi genitori cominciando a disegnare su carta.

All'età di 14 anni pubblica la sua prima caricatura nell'unico giornale umoristico romeno nell'epoca del regime Ceausescu. In questo periodo iniziano le sue partecipazioni alle mostre nazionali e internazionali. A causa dei suoi viaggi in Francia facilitati da Henry Coursaget, Presidente del Festival di Confolens, scopre la caricatura universale e comincia il suo periodo da professionista. Nel 1980, Popa's si laurea presso l'Istituto Politecnico di Timisoara, e diventa il caricaturista ufficiale del Festival di Confolens, e di altri festival internazionali. Nel 1990 vince una borsa UNESCO, pubblica il suo primo album di grafica satirica e viene eletto Presidente della Federazione dell' Elite e dell'Organizzazione Professionale dei Caricaturisti in Europa. Incontra e lavora fianco a fianco con grandi artisti e caricaturisti come: Salvador Dali, Jerry Robinson (l'autore di Superman e Batman ), Vasquez De Sola, Plantu, Emerson, La Palma, Tim, Morchoisne.

Al Festival Internazionale della Caricatura di Saint-Esteve (Francia) infrange il record mondiale di resistenza (durante 10 giorni e 10 notti ha disegnato 1.527 ritratti a colori) e nel 17 Ottobre del 1995 riesce ad infrangere il record di velocità che apparteneva al belga Emile Robin (106 caricature in un'ora), facendo 131 caricature in un'ora e di conseguenza verrà dichiarato il più veloce caricaturista del mondo; questo record è stato omologato dalla Guiness Book delle Philippine. Allo stesso festival, è riuscito a infrangere il suo proprio record, facendo 2.772 caricature a colori in 10 giorni e 10 notti e ottiene il voto del pubblico francese e dei turisti per la migliore assomiglianza della caricatura al modello.

Dato questi risultati, sarà premiato con il titolo di Migliore Baixa nom Briale. Si sta discutendo la sua entrata nell'Accademia Romena.

In quanto Presidente d'Onore dell'Associazione Romena dei Caricaturisti, ha organizzato tutte le mostre professioniste del paese. Ha fondato il primo Museo della Caricatura Romena nel Castello Macea ad Arad. Il ritratto di Dalì, firmato Popa's 95, è incluso nel catalogo del Museo Salvador Dalì. In occasione dell'80° anniversario della rivista satirica "Canard Enchaine", è stato invitato a Sierre in Svizzera e a Forte dei Marmi in Italia. Invitato da Hassan II, Re del Marocco, alla Corte Reale di Bab Rouah nel 1997. Invitato al Beethoven Festival, Ringstrasse Galery, Vienna, Prater, 1998. Caricaturista ufficiale dell'Olimpiade di Atlanta, della Coppa Mondiale, nel 1998. Invitato alla Fiera del Turismo di Berlino 1998, 1999 e a Il Mondo è colorato Festival, Ingolstadt, Germania, 1999, 2000. Caricaturista ufficiale dei Summit di Bucarest e Praga, 2002, caricaturista ufficiale alle 37° Olimpiadi degli Scacchi di Torino, 2006. Invitato dall'Accademia Romena alla Sessione Internazionale chiamata Think Europe, dove ha disegnato i presidenti di tutte le accademie del mondo, Sinaia, 2002. In Cina ha ricevuto il titolo del Migliore del Mondo nel ritratto, 2002. I suoi lavori possono essere visti nei musei famosi come l'Ermitage di Sankt Petersburg.

È stato decorato dal presidente Ion Iliescu con il titolo di Cavaliere d'Onore della Cultura. Membro d'onore dell'Associazione Internazionale della Polizia. Collabora come professore con l'Università dell'Ovest di Timisoara. Membro dell'Unione degli Artisti Plastici di Romania e dell'Unione degli Artisti Plastici Professionisti. Ha una mostra permanente al Palazzo Victoria, sede del Governo Romeno.

È Cittadino d'Onore di 26 città romene: Timisoara, Cluj, Caransebes, Dr. Turnu-Severin, Slatina, Ploiesti, Vaslui, Fagaras, Zalau, Gura Humorului, Mangalia ecc.

SALONI INTERNAZIONALI:
Montreal, Canada, 1979-1980
Bordighera, Tolentino, Pescara, Italia, 1980
Atene, Grecia, 1980
Garbovo, Bulgaria, 1980, 1983
Skopije, Belgrado, Jugoslavia, 1980, 1981, 1991
Beringen, i Paesi Bassi, 1983
Mosca, Russia, 1983
Istanbul, Akseir, Turchia, 1983
Varsavia, Polonia, 1987
Cariocas, Rio de Janeiro, Brasile, 1991
Lisbona, Oreire, Portogallo, 1993
Trento, Italia, 1994
Smederevo, Jugoslavia, 1997
Gallerie Reali Babh-Ruah (Rabat, Marocco), 1998
Fiera Internazionale del Turismo (Berlino 1999, 2000)
Ingolstadt (Die Welt is bunt- Il mondo è colorato), 2000, 2001
Galleria Ring Strasse - Prater Vienna, 2000
Palazzo Victoria (sede del Governo Romeno), 2002
Limonge, Francia, 2003
Belgrado, Serbia, 2006 ecc.

MOSTRE PERSONALI:
Comune di Confolens 1997-1985
Galleria Yomiuri Simbun, Tokyo, Giappone, 1980
Galleria Huriviet Vafki, Istanbul, Turchia, 1984
Gallerie "Szpilky", Varsciovia, 1987
Museo della Caricatura, Varsavia, 1987
Abbaye aux Dames, Saintes, Francia, 1990
Budapest, Ungheria, 1990
Saint-Esteve, Francia, 1990
Grupamma Confolens, Francia, 1990
Teatro Pan, Bucarest, Romania, 1993
Copenhagen Soro, Danimarca, 1994
Centro Nazionale Militare, Bucarest, Romania, 1994, 1995, 1996
Museo d'Arte, Timisoara, 1995
Corniche, Sete, Francia-Costa d'Avorio, 1996
Voishe Dome, Jugoslavia, Belgrado, 1996
Museo Nazionale di Storia della Moldavia (in presenza del Presidente della Repubblica Moldavia, Petru Lucinski), 1997
Ingolstadt, Germania, 2002-2005
Berlino, Germania, 2002-2004
Bruxelles, 2002-2005
Roumazier - Loubert (Limonge), Francia, 2003
Zagabria, Croazia, 2004
Praga, Repubblica Ceca, 2001, 2002, 2003
Festival Internazionale di Saint Just le Martel, Francia, 2005
37° Olimpiadi degli Scacchi, Torino, Italia, 2006
Galleria Proges, Belgrado, Serbia, 2006
Palazzo del Congresso di La Baule, Francia, 2006
NATO, Bruxelles, Belgio, 2006

Nel 21 gennaio, Popa firma un contratto con la statunitense Cartoon's and Writer's Trade Union e pubblica in 144 importanti giornali e riviste di tutto il mondo:

Szpilsky-Polonia, Interpress Graphic - pubblicata in 6 continenti; Damage, La Nouvelle Republique, VSD, Sud - Ouest, Centre Presse, Liberation, Charente Libre, L'Humanite, Canard Enchaine etc. - Francia; Jez - Jugoslavia; Stirsel - Bulgaria; Cearceaf, Huriviet Vafki - Turchia; Daily World - SUA; Hocipo, Magyar Hirlap - Ungheria; Yomiuri Simbun - Giappone; L'Afrique - Congo; L'Ecuatore - Marocco; Krokodil - Russia; Carioca - Brasile; Bargladet - Danimarca.

ALTRE MOSTRE:
Museo d'Arte, Galati, 1979-1983
UNESCO, Parigi, 1979-1983
Atene, Grecia, 1980
Bucarest, Sala Dalles
Varsavia, Museo della Caricatura, 1989
Saintes-Francia, 1989, 1990 insieme a CABU, PLANTU, WOZNIAK, SERRE, LAVAL, MOSE, SOULAS.
Budapest, Ungheria, 1990.
Saintes, Francia, 1989, 1991
Sainte- Esteve, Francia, 1991
Szeged, Ungheria, 1991
Museo d'Arte, Timisoara, 1991
Centro Nazionale Militare, Bucarest, 1993, 1994, 1995

Durante la sua carriera, sono stati realizzati e girati una serie di programmi e film su Popa's, nei seguenti paesi: SUA, Canada, Francia, Danimarca, Jugoslavia, Ungheria, Romania, Repubblica Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca e Germania.

Riceve dei riconoscimenti per la sua eccezionale attività da parte della Televisione Romena e dell'Associazione degli Umoristi.

HA RICEVUTO IN ROMANIA OLTRE 100 PREMI PROFESSIONALI COME:
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Braila
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Timisoara, 1980
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Vaslui
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Galati
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo "MILCOVIADA" di Focsani, 1993
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo "Il Pomo d'Oro" di Bistrita, 1984
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Bailesti
Il Primo Premio al Salone dell'Umorismo di Vaslui

POPA'S HA RICEVUTO 58 PREMI INTERNAZIONALI:
Il Primo Premio - Tokyo, Giappone, 1980
Huriviet Vafki - Istanbul, Turchia, 1983
La Medaglia dell'Accademia delle Belle Arti di Mosca, 1987
La Marianne, Sainte-Esteve, Francia, 1990
Hocipo, Budapest, Ungheria, 1991
Il Migliore del Mondo nel ritratto, Cina, 2002
Il Primo Premio di Roumasier-Loubert, 2003
"Il Sorriso d'Oro", Belgrado, Serbia, 2006.

Fonte: Arezzo Web.

lunedì 21 settembre 2009

Scuola: l'Itis festeggia l'arrivo degli studenti immigrati


di Marco Severo
La Gelmini alza muri, l’Itis di Parma li scavalca. Con un sorriso la scuola di via Toscana apre le porte agli studenti immigrati, filippini e magrebini e esteuropei. Sono circa 70, quest’anno, i nuovi iscritti d’origine estera all’istituto diretto da Nicola Nucci. Per loro la quarta A elettro-chimica, la quinta B elettronica e la quinta B elettrotecnica hanno preparato una festa di accoglienza con musica e buffet. La cerimonia, fusi orari a parte, si svolge in contemporanea in altre quattro scuole europee: dalla Francia alla Spagna, alla Romania e al Portogallo. L’i niziativa, interna al progetto Comenius per le superiori, si chiama ‘Europa, un puzzle di culture' e non è esattamente conforme all’a ria che tira nel Governo. Se Mariastella Gelmini dice di voler limitare al 30 percento la presenza straniera nelle scuole, l’Itis con una scrollata di spalle tira dritto e attacca con la musica.
Il primo brano, accompagnato da una chitarra acustica, è Knockin’on Heaven’s door di Bob Dylan: nel testo si parla, non per niente, di distintivi e di pistole da sotterrare per sempre. La festa può iniziare. Nell’atrio della scuola ci sono decine di studenti neo-italiani: occhi a mandorla, capelli biondi e carnagioni scure. Il benvenuto lo danno i ragazzi parmigiani, con la consegna di una spilla portafortuna a forma di coccinella: “La tradizione appartiene al popolo romeno, abbiamo voluto riprenderla per dare una testimonianza di apertura e condivisione” spiega Amalia Fracassi, una delle docenti coordinatrici del progetto insieme a Francesco Caffarra e a Angela Marchetti. C’è un maggiolino per ciascun nuovo iscritto, tra gli applausi e le risa. Qualcuno sbaglia i nomi al microfono, ma fa lo stesso: “Scusate se storpio le parole senegalesi” strizza l’occhio il giovane speaker. I filippini si divertono e si vede, i centro-africani ballano, i moldavi stanno più in disparte. Tutti apprezzano però: “Ci sentiamo accolti, è bello studiare all’Itis perché non ti fanno sentire diverso” dicono questi ultimi.
“Si può fare” ragiona serio uno studente italiano: “Se credo davvero a questo progetto? Penso che possa funzionare” risponde senza sbilanciarsi ma con un atto di fede: “E’ dalla scuola che parte l’integrazione, no?”. La pensano così, ovvio, i tre docenti promotori: “L’idea è quella di costruire in aula le basi della convivenza e di una nuova Italia” dice Caffarra. Nei primi passi verso il multi-culturalismo l'Itis non è solo. A fargli compagnia ci sono quattro scuole di Francia, Romania, Spagna e Portogallo, le stesse che la scorsa primavera parteciparono a un viaggio-condivisione a Lisbona. “E’ il terzo anno consecutivo che aderiamo all’iniziativa – dice la Marchetti – segno che l’Itis crede davvero all’incontro fra popoli e culture”. Ci credono di sicuro i genitori degli studenti, che hanno fatto arrivare a scuola più di 30 torte per il buffet. A tavola, è noto, non si bada troppo al colore della pelle. Sui banchi, sotto le pizzette, stanno tovaglie e fazzoletti gialloblu. Sullo sfondo, un murales fatto di colori e puzzle. E’ l’unico muro che l’Itis consente di erigere.
Fonte: La Repubblica di Parma

sabato 19 settembre 2009

Invito all’inaugurazione del Centro Universitario e Culturale Romeno in Viterbo


Unione Università Cluj e Fondazione Omnia Onlus

Cari Amici, Care Amiche

Il 26 settembre p.v. avrà luogo la giornata dedicata all’inaugurazione del Centro Universitario e Culturale Romeno in Viterbo.
Alla cerimonia di inaugurazione del Centro saranno presenti Ecaterina Andronescu, Ministro dell’Educazione, Ricerca e Innovazione; Răzvan Rusu, Ambasciatore della Romania in Italia; Marius Lazurcă, Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede; SE Siluan, Episcopo Ortodosso in Italia; Florin Vasile Stamatian, Prefetto di Cluj; Sorin Apostu, Sindaco della Città di Cluj-Napoca; i Rettori delle sei università dell’Unione delle Università di Cluj, i membri dei Senati accademici, dell’Accademia di Romania a Roma e altre personalità del mondo culturale e scientifico romeno.
Saremmo onorati di averVi tra di noi.

Dr. Francesco La Spesa
Presidente Fondazione Omnia


PROGRAMMA 26 settembre 2009

Ore 10,00 Prefettura di Viterbo. Incontri istituzionali. Saluti alle autorità

Ore 11,00 Comune di Viterbo. Incontri istituzionali e discussioni

Ore 12,00 Provincia di Viterbo. Conferenza stampa
________________________

Ore 16,30 Inaugurazione del Centro Universitario e Culturale Romeno in Viterbo, San Giovanni Decollato. Intervengono:
- Doru Pamfil, Presidente Unione Università di Cluj-Napoca
- Francesco La Spesa, Presidente Fondazione Omnia
- Marco Mancini, Rettore dell’Università degli Studi della Tuscia
- Alessandro Giacchetti, Prefetto di Viterbo
- Florin Vasile Stamatian, Prefetto di Cluj
- Alessandro Mazzoli, Presidente della Provincia di Viterbo
- Giulio Marini, Sindaco di Viterbo
- Sorin Apostu, Sindaco di Cluj-Napoca
- Răzvan Rusu, Ambasciatore della Romania in Italia
- Marius Lazurcă, Ambasciatore della Romania presso la Santa Sede
- Ecaterina Andronescu, Ministro dell’Educazione, Ricerca e Innovazione
- SE Siluan, Episcopo Ortodosso in Italia
- SE Mons. Chiarinelli, Vescovo di Viterbo
- I Rettori delle Università di Cluj-Napoca
Seguono discussioni con le associazioni dei romeni presenti sul territorio.

Ore 18,00 Cerimonia di benedizione della sede

Ore 18,30 Concerto di musica classica eseguito dai direttori di orchestra dell’Accademia di Musica Gh. Dima di Cluj-Napoca

Ore 19,00 Spettacolo di musica e danze del folclore romeno eseguito dagli studenti del gruppo “Tradiţii” dell’Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria Cluj

Per confermare la Sua presenza potrà contattare la segreteria organizzativa.
Dott.ssa Anca Maria VANEA
Fax 0761.307145 Cell. 348.3208924 email: avanea@usamvcluj.ro

Tornano a Grosseto le giornate della comunità rumena


Venerdì 18 Settembre 2009
Una manifestazione per l’integrità e la convivenza sabato 19 e domenica 20 settembre

Grosseto: L’associazione rumena italiana ‘Hora Unirii’ festeggia il secondo anno d’attività e per farlo ha organizzato una serie di appuntamenti all’insegna del folclore, della musica, della tradizione. L’iniziativa, che ha avuto il sostegno del Comune di Grosseto, oltre che dei Comuni Capalbio e di Scansano, della Provincia di Grosseto e dell’emittente televisiva Teletirreno – Maremma channel, si svolgerà tra il capoluogo maremmano, Scansano e Capalbio, sabato 19 e domenica 20 settembre.
Nei giorni scorsi è arrivata nella nostra città una delegazione proveniente dalla Romania composta da Eugen Tomac, segretario di Stato del ministero degli Esteri rumeno; da Viorel Badea senatore dei rumeni in Europa e in Asia; da Dan Stoenescu, capo direzione “Originari della Romania” e dal gruppo folocroristico “Romanasaul Albesti”.
La delegazione è stata ricevuta questa mattina in sala del consiglio alla presenza del sindaco Emilio Bonifazi e dell’assessore alla Cooperazione internazionale, Simone Ferretti. Presente anche il direttore dell’emittente televisiva Teletirreno – Maremma channel, Giancarlo Capecchi che ha collaborato alla realizzazione di tutti gli eventi in programma. E non è mancato, voluto dal senatore Viorel Badea, un minuto di silenzio in ricordo dei sei paracadutisti della Folgore morti nel tragico attentato di Kabul. All’incontro hanno partecipato inoltre Lorenzo Prundeanu, presidente di Hora Uniri, con la moglie Lambita, e gli artisti del gruppo folcloristico “La città di Palagianello” di Taranto.
Le celebrazioni per il secondo anno di attività di Hora Unuri proseguiranno domani (sabato 19 settembre) con uno spettacolo, alle ore 17, al Cassero senese e con una esibizione, alle ore 21 al Porto di Marina, di canti e danze in costumi tipici. Parteciperanno i gruppi folclorici “Romanasaul” e “La città di Palagianello” di Taranto, il gruppo di ginnastica ritmica Grifone e l’Istituto musicale di Grosseto.
Domenica 20 settembre invece la manifestazione si sposterà prima a Capalbio scalo con uno spettacolo alle ore 10 e successivamente alle 16 al teatro Castagnoli di Scansano. L’ultimo evento in calendario sarà alle 21 in piazza Dante con una dimostrazione di balletti e canti della tradizione rumena. All’appuntamento parteciperanno anche commercianti e artigiani locali.
“L’amministrazione comunale sta lavorando su vari fronti per favorire l’integrazione tra i popoli – è il commento del sindaco Emilio Bonifazi – e in particolare per dare un sostegno reale agli stranieri che arrivano a Grosseto e scelgono la nostra città per motivi di studio o di lavoro. Il capoluogo maremmano ha superato di recente le 80mila unità. E questo grazie soprattutto all’afflusso di cittadini stranieri che, ad oggi, hanno oltrepassato le 5500 persone. Tra queste, la comunità più numerosa è proprio quella rumena. La qualità della vita è un punto forte del nostro territorio e il rafforzarlo è uno degli obiettivi principali di questa amministrazione”.
“L’associazione rumena italiana nata due ann fa – ha aggiunto la vice sindaco, Lucia Matergi – è un esempio positivo di come due popoli con radici storiche e culturali diverse possano convivere pacificamente in uno scambio reciproco e nel rispetto della propria della identità”.
“Hora Uniri attraverso questo evento – ha aggiunto l’assessore alla Cooperazione internazionale, Simone Ferretti – desidera offrire una opportunità di conoscenza, in una proiezione interculturale, della propria cultura e tradizione. La musica e la danza diventano volano di vicinanza e coesione”.
Scopo dell’associazione Hora Unirii è infatti quello di promuovere e rendere più agevole l’inserimento dei rumeni nella vita sociale e culturale italiana, nonché lo scambio tra culture e tradizioni dei due paesi.

Fonte: Maremma News.