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lunedì 30 settembre 2013

L' Esagono Magico per un epilogo in Musica

Dal 1° al 6 Ottobre ci sarà l'evento conclusivo del più grande festival dell'estate, con sei Concerti e con artisti da non perdere: Sabrina Alberti e Gianni Fioravanti (pianoforte a quattro mani), Barbara Panzarella (pianoforte), Kwag Jongrey (pianoforte), Julian Gaudiano (pianoforte), Misia Sophia Jannoni Sebastianini (violino), Andrea Luciani (voce, chitarra acustica 6 e 12 corde, armonica a bocca), Marco Fruscella (voce e chitarra acustica) e Giancarlo Battaglia (voce e chitarra acustica, armonica ukulele e percussioni), Adele D’Aronzo (pianoforte), e Marco Albrizio (pianoforte). Il Teatro di Marcello e i Concerti del Tempietto, partner irrinunciabili di un epopea della musica che dura ininterrotamente dal 1989, presentano l'ultima vampata dell'estate 2013, iniziata il 4 giugno con il Festival Musicale delle Nazioni ben prima del Solstizio di San Giovanni.
Riflesso delle migliori Scuole, Conservatori e Accademie della musica italiana e dei più famosi Maestri, gli interpreti delle prossime serate daranno anima e vita alle musiche più belle degli autori più cari al pubblico del Tempietto: MOZART & RESPIGHI; CHOPIN, RAVEL, DEBUSSY, LISZT, BRAHMS (con SECHS KLAVIERSTÜCKE OP. 118), VITALI, MASSENET, KREISLER, CHOPIN (con le QUATTRO MAZURCHE OP. 67), BEETHOVEN e SONATA OP. 24 LA PRIMAVERA, WEST COAST MUSIC con le canzoni di JAMES TAYLOR, ELTON JOHN, MICHAEL BUBLÉ, BRUCE COCKBURN,EAGLES; ed infine BARTÓK con la SUITE OP. 14, SCHUBERT con SONATA IN LA MAGGIORE OP. POST & SONATA IN MI MAGGIORE D 157 e coronamento di tutto MOZART e la SONATA IN FA MAGGIORE KV 280.
Alle 20 puntuali per la tradizionale visita guidata in italiano e in inglese al Parco Archeologico (fra Portico di Otavia, Tempio di Apollo e Teatro di Marcello) e alle 20.30 Concerto: il tutto in Via del Teatro di Marcello, 44 nel centro della Capitale, a un tiro di schioppo dal Campidoglio, dal Circo Massimo e dal Colosseo.

Non è sconsigliato prenotarsi al +39 348 780 43 14 o acquistare il biglietto online sul sito dei Concerti del Tempietto www.tempietto.it

Roma - Concerti del Tempietto - FESTIVAL MUSICALE DELLE NAZIONI
Ohrid Te Sakam Music Festival
info +39 348 780 43 14

TICKETS: http://www.tempietto.it/boxoffice/ticket_marcello.php
OTTOBRE 2013
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Martedì 1° Ottobre 2013 ore 20.30
MOZART: SONATA IN FA MAGGIORE KV 280
SCHUBERT: SONATA IN LA MAGGIORE OP. POST & SONATA IN MI MAGGIORE D 157

Marco Albrizio (pianoforte)
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Mercoledì 2 Ottobre 2013 ore 20.30
PROCACCIOLI TACCANI LONGO LUPPI RE
BARTÓK: SUITE OP. 14¸ ALL’ARIA APERTA DANZE POPOLARI RUMENE
& ALLEGRO BARBARO

Adele D’Aronzo (pianoforte)

Musiche di B. Bartók (Suite Op.14, Danze popolari rumene, Suite “All'aria aperta” Allegro barbaro); Stefano Procaccioli (Musique pour piano, cordes et percussion);
Giorgio Colombo Taccani (In controluce - cinque pezzi quasi facili per pianoforte); Paolo Longo (Portrait à deux "B.B."); Gian Paolo Luppi (Ade); Fabrizio De Rossi Re (Fire-Dancing - Nestinarstvo)
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Giovedì 3 Ottobre 2013 ore 20.30
WEST COAST MUSIC
JAMES TAYLOR, ELTON JOHN, MICHAEL BUBLÉ, BRUCE COCKBURN, ANDREA LUCIANI, EAGLES & OTHERS
SONGS

Andrea Luciani (voce, chitarra acustica 6 e 12 corde, armonica a bocca)
con la partecipazione di Marco Fruscella (voce e chitarra acustica) e Giancarlo Battaglia (voce e chitarra acustica, armonica ukulele e percussioni)
Sweet baby James; You can close your eyes; Take me home country roads; Daniel; Rocket man; Home; January in the Halifax Airport Lounge; Mama just wants to barrelhous;, Eli's Song; Fall Song; Carolina in my Mind; Winnie; Everything; Fire and Rain; Stronger and Older; My My, Hey Hey; In the winter snow; I could never;Helplessly Hoping; Wandering; Mexico; Love the one you're with; Tequila Sunrise; Shower the People; You've got a Friend
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Venerdì 4 Ottobre 2013 ore 20.30
VITALI MASSENET KREISLER
CHOPIN: QUATTRO MAZURCHE OP. 67
BEETHOVEN: SONATA OP. 24 LA PRIMAVERA

Misia Sophia Jannoni Sebastianini (violino)
Julian Gaudiano (pianoforte)
Kwag Jongrey (pianoforte)

Musiche di L. van Beethoven (Sonata Op. 24 La Primavera); F. Chopin (Quattro Mazurche Op. 67); T. A. Vitali (Ciaccona in Sol Minore); J. Massenet (Meditation de Thaïs); F. Kreisler (Preludio e Allegro in stile di G. Pugnani)
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Sabato 5 Ottobre 2013 ore 20.30
in collaborazione con l’Accademia Musicale Praeneste
CHOPIN RAVEL DEBUSSY LISZT
BRAHMS: SECHS KLAVIERSTÜCKE OP. 118

Barbara Panzarella (pianoforte)

Musiche di J. Brahms (Sechs Klavierstücke Op. 118); F. Chopin (Barcarolle Op. 60); M. Ravel (Jeux d’eau); C. Debussy (Ondine, Réflets dans l'eau, Jardins sous la pluie); F. Liszt (Studio trascendentale n. 10 in Fa Minore)
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Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Via del Teatro di Marcello, 44 Roma

Domenica 6 Ottobre 2013 ore 20.30
MOZART & RESPIGHI

Sabrina Alberti - Gianni Fioravanti (pianoforte a quattro mani)

Musiche di W. A. Mozart (Sonata in Do Maggiore KV 19d; Sonata in Re Maggiore KV 381, Sonata in Fa Maggiore KV 487) e O. Respighi (Sei piccolio pezzi)

domenica 29 settembre 2013

Corsi di lingua romena - martedi 1 ottobre, dalle ore 18.00‏

Vi informiamo che l’Accademia di Romania in Roma organizza corsi di lingua romena per l’a.a. 2013/2014.

Corsi di lingua romena all’Accademia di Romania
nell'anno accademico 2013/2014

Anche nell'anno accademico 2013/2014 l'Accademia di Romania in Roma organizza corsi di lingua romena. Le iscrizioni ed il primo incontro con il docente si svolgeranno martedì 1 ottobre, dalle ore 18 (sala conferenze).

I corsi saranno strutturati su due moduli:
• Il modulo A: corso di livello principiante / nozioni di grammatica, lessico, strutture conversazionali (equivalente ai livelli A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per l'apprendimento delle lingue.
• Il modulo B: corso livello intermedio / nozioni di grammatica, lessico, conversazione e traduzioni (testi letterari e non-letterari), equivalente al livello A2-B1 .

Durata del corso: ottobre 2013 – giugno 2014 (due semestri)
I corsi sono gratuiti.

Docente del corso:
prof. Nicoleta Nesu (Univ. “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, Romania /Sapienza Università di Roma).

Orario delle lezioni di lingua romena:

modulo A - martedì, ore 18 – 20
modulo B - giovedì, ore 18– 20

Accademia di Romania

Novi Ligure: Gigi Moncalvo si è dimesso da Consigliere Comunale

Al suo posto entrerà in consiglio la cittadina rumena Maria Mihaela Raica candidatasi nella lista del Pdl. Saliranno così a sei le donne in consiglio comunale, e salirà a 4 il numero dei componenti del gruppo di centrodestra guidato da Francesco Tuo.

NOVI LIGURE - Dopo anni di assenza, l'ex candidato Sindaco per il centro destra Gigi Moncalvo ha rassegnato le dimissioni da Consigliere Comunale. Al suo posto entrerà in consiglio la cittadina rumena Maria Mihaela Raica [in foto] candidatasi nella lista del Pdl. Saliranno così a sei le donne in consiglio comunale, e salirà a 4 il numero dei componenti del gruppo di centrodestra guidato da Francesco Tuo.

Gigi Moncalvo ha partecipato, in questa consigliatura, solo alla prime 3 sedute del Consiglio Comunale nel 2009, per poi non prendere parte a nessuna seduta del consiglio, né della commissione consigliare gestione territorio di cui era membro. Con l'ingresso di Maria Raica per la prima volta siede in consiglio comunale a Novi una persona che non è cittadina italiana. Se la Raica dovesse decidere di non entrare in consiglio, al suo posto subentrerebbe l'Avvocato Vincenzo Ferrarese.

Durante lo svolgimento delle elezioni, fece molto discutere in città il comportamento di Georghe Raica, marito della futura consigliera. In procura al tempo arrivò anche un esposto che denunciava il comportamento del rumeno, che avrebbe accompagnato 150 connazionali a votare e avrebbe anche tentato, secondo alcuni scrutatori, di entrare nei seggi al momento del voto.
Georghe Raica è attualmente consigliere comunale di opposizione in Alessandria. Nel 2011 Raica è stato anche arrestato per maltrattamenti alla moglie Maria, ma è stato poi rilasciato in quanto la moglie ha ritirato la denuncia.

24/09/2013

Fonte: NoviOnline

Duemila imprese rumene a Firenze

FIRENZE - 13/09/2013 - Il dato emerge dal Forum economico che si e' tenuto in Provincia a Firenze, per un anno di vita della nostra trasmissione 'Toscana Romania senza frontiere'

Due giorni all'insegna degli scambi di esperienze per una sempre migliore integrazione, e delle reciproche opportunita' economiche tra Toscana e Romania: si sono concluse oggi le iniziative per un anno di vita della trasmissione Toscana Romania senza frontiere, prima esperienza di coproduzione fra una tv italiana, Toscana Tv, ed una rumena, Tvs Brasov, condotta dal direttore di Toscana Tv Daniele Magrini e dalla giornalista rumena Bianca Buca. Stamani, nel corso del Forum economico presso la Provincia di Firenze, dopo i saluti del presidente della Provincia Andrea Barducci e del Console generale della Romania, Eugen Serbanuscu, il Consigliere economico dell'Ambasciata rumena in italia, Marius Cristus Cristea, ha sottolineato come sia in crescita il trend degli investimenti rumeni nella nostra regione. Sono 2071 le imprese rumene a Firenze, il numero piu' alto dopo Roma, Torino e Milano. Mentre sono oltre 44.000 le imprese di italiani in Romania. Silvia Burzagli, vicedirettore di Toscana Promozione ha rappresentato l'interesse della Toscana ad approfondire gli scambi commerciali con la Romania, soprattutto sul fronte dell'agroalimentare di eccellenza. E proprio della missione a Bucarest dei comuni del Chianti per presentare vino e olio ha raccontato Renzo Masi, assessore del comune di San Casciano Val di Pesa. Sui dieci anni di Confindustria Rmania ha invece parlaro l'imprenditore Carlo Longo. Tra tutte, la comunita' rumena e' quella che e' cresciuta di piu' negli ultimi sette anni, piu' che raddoppiando la presenza nel territorio toscano (247,6%), che oggi supera le centodiecimila mila unita'. Al Forum ha mandato un videosaluto il direttore di Tvs Brasov Ovidiu Gradinar.

Fonte: ToscanaTV

Le buone pratiche nel sistema carcerario

Techne a Bucarest per una missione per promuovere il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti

21 settembre 2013 | Forlì | Cronaca | Società |

FORLI’ - Delegazione forlivese ha partecipato, la scorsa settimana, ad una missione a Bucarest per lo scambio di buone prassi nell’ambito dei sistemi penitenziari europei. La missione, della durata di 6 giorni, ha previsto la partecipazione di sei persone, tre delle quali provenienti dal nostro territorio. In particolare, hanno partecipato Palma Mercurio, direttrice della casa circondariale di Forlì, Lia Benvenuti direttore generale di Techne, ente di formazione che opera all’interno del carcere di Forlì e Cinzia Fontana, responsabile di progettazione del medesimo ente.

Techne ha partecipato alla missione in qualità di socio fondatore del Consorzio Open, soggetto che opera a livello nazionale, in numerose carceri italiane, per promuovere il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti. Alla delegazione si è aggiunto anche il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia Romagna, Pietro Buffa.

La missione, finanziata nell’ambito di un progetto europeo Leonardo da Vinci Mobilità, aveva lo scopo di trasferire conoscenze e scambiare buone pratiche nell’ambito dei sistemi penitenziari europei.

Ospite dell’Amministrazione Nazionale Penitenziaria Rumena, la delegazione ha visitato tre dei più grandi carceri rumeni con i rispettivi ospedali penitenziari ed ha realizzato numerosi incontri con le direzioni penitenziarie e le Organizzazioni non governative operanti all’interno delle carceri rumene.

“L’esperienza di alto valore ed interesse – sottolinea Palma Mercurio direttrice del carcere di Forlì – ci ha permesso di toccare con mano un sistema penitenziario che, nonostante le comuni difficoltà dovute alla crisi economica ed al sovraffollamento, riesce ad assicurare un alto livello di informatizzazione che garantisce un processo informativo per il detenuto chiaro e funzionale. E’ stato un importante momento formativo e di arricchimento professionale – continua la Mercurio – che ci ha permesso di conoscere da vicino un sistema carcerario diverso dal nostro ma dal quale possiamo trasferire buone pratiche ed idee innovative funzionali al nostro territorio”.

“Significativi – chiarisce Lia Benvenuti, direttore generale di Techne – sono anche i numerosi interventi riabilitativi per i detenuti che vengono attivati in Romania, così come peraltro già da anni nel carcere di Forlì; attraverso attività laboratoriali e formative infatti le carceri rumene offrono numerose possibilità di imparare un mestiere, importante volano per un reingresso nella legalità e nella comunità sociale. Il grande valore aggiunto del sistema penitenziario rumeno – continua la Benvenuti – è che i detenuti vengono impegnati in tali attività fuori dalle proprie celle per molte ore della giornata, permettendo così alla persona di arricchire il proprio bagaglio professionale e migliorando al contempo lo stato psicologico”.

Techne, che da decenni si occupa di formazione ed inserimento lavorativo per i detenuti della casa circondariale di Forlì, era a capo della delegazione che durante la settimana ha incontrato le massime cariche nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria Rumena facente capo al Ministero di Giustizia nazionale.

Fonte: Forlì24Ore

Provincia di Fermo: Due edizioni per il corso di formazione per assistenti familiari

Pubblica Amministrazione

L’Amministrazione Provinciale di Fermo, con Determinazione dirigenziale n. 202 dell’11 settembre 2013, ha approvato il nuovo Avviso Pubblico per la realizzazione di un corso di formazione professionale per Assistenti Familiari (2 edizioni parallele), rivolto ad assistenti domiciliari e propedeutico all’inserimento nell’apposito elenco regionale.
Le due edizioni del progetto formativo, da realizzarsi in due Comuni dislocati in due differenti Ambiti Sociali Territoriali del territorio provinciale, sono rivolte a 20 soggetti maggiorenni per iniziativa corsuale, operanti nel settore dell’assistenza domiciliare e provenienti, nella misura non inferiore del 51%, da paesi extra-comunitari (in regola con le norme in materia di immigrazione), nonché a lavoratori comunitari e italiani.
Tali percorsi formativi, completamente gratuiti, sono finanziati attraverso l’utilizzo di uno stanziamento pari a 40.000 euro, derivante da risorse aggiuntive del POR FSE Marche 2007/2013 - Asse III.
La scadenza del bando è fissata a martedì 1 ottobre 2013.
Le attività formative di ambedue le edizioni dovranno concludersi, senza possibilità di proroga, entro il 30 novembre 2013.
L’Avviso Pubblico e la modulistica per la presentazione dei progetti formativi sono disponibili sul sito internet della Provincia di Fermo.

Fonte: InformazioneTV

“Rissa Guido Monaco: non può diventare un’occasione di razzismo”. Il commento del Coordinamento Nazionale Cittadini Romeni

Arezzo
Attualità
23 settembre 2013

Le polemiche seguite ai deprecabili episodi di violenza che hanno visto come protagonisti alcuni cittadini romeni rischiano di gettare una luce sinistra ed ingiusta su tutta la comunità romena; nella sola Toscana vivono circa 110mila romeni, lavorando onestamente in concordia e rispetto con i cittadini italiani.

Crediamo che invitare i cittadini aretini all’autodifesa, come ha fatto Barbara Bennati, assessore comunale alle Politiche dell’educazione e scuola, della famiglia, alla sicurezza e polizia municipale ed al coordinamento dei centri di aggregazione sociale, non sia il miglior modo per affrontare la questione, così come crediamo che sia molto pericoloso invitare i singoli a difendersi contro quell’identificazione subdola e razzista che vorrebbe far coincidere la persona romena con una persona violenta.
Apprezziamo invece la rettifica dell’assessore che successivamente alle polemiche ha dichiarato di non essere stata ben compresa, “non sono stata capita bene. La cosa importante è che i commercianti e la gente collaborino con le forze di polizia, mettendo a loro disposizione tutti gli elementi per poter risalire ai responsabili di quanto succede”.

Nella mia funzione di Coordinatore Regionale della Toscana per l’associazione Cncri vorrei proporre all’Assessore Bennati un percorso di collaborazione fra enti pubblici ed associazioni romene di rappresentanza. Arezzo è terra di grande tradizione democratica, dove il volontariato da sempre dialoga con le istituzioni e, da sempre, contribuisce a rendere migliori le comunità e i processi di integrazione.

Non possiamo permettere che la nostra comunità venga ingiuriata ma non vogliamo tirarci indietro da nessuna responsabilità.
Il punto di vista che propongo è dunque quello di affrontare i problemi sociali, di sicurezza ecc. sempre nell’ottica di una comunità di persone, italiane e straniere, con pari diritti e dignità.
Perché questa è la “comunità aretina”, un insieme di persone, spesso di origini diverse, che nel territorio vivono, lavorano, hanno figli, diritti e responsabilità.

Invito quindi l’Amministrazione comunale di Arezzo, il Prefetto e tutte le istituzioni coinvolte ad un dialogo costruttivo, basato sul rispetto reciproco e sulla collaborazione sul territorio, nell’interesse dei cittadini tutti.
Uniti, possiamo farcela!

Leontin Cojocea
Coordinatore Regionale Toscana del Cncri

Fonte: Arezzo Notizie

Malore fatale in bici. Perde la vita a Fermo un giovane papà di origini romene

via Agnozzi, a Fermo
Il gravissimo incidente è accaduto domenica sera intorno alle 19 lungo via Agnozzi. Qui stava percorrendo un tratto di strada in sella alla sua bicicletta il 44enne romeno Ioan Romeo Alincai, da diversi anni residente in Italia con la moglie e i figli.

Ad un certo punto un improvviso malore ha fatto perdere all'uomo il controllo della bici. Alincai, sotto gli occhi increduli di alcuni automobilisti di passaggio, è andato a sbattere con violenza contro un palo che si trovava lungo il ciglio della strada.
Trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso, il 44enne è morto lì, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarlo.
L'uomo era uscito a prendere la pizza da riportare per cena ai figli e un malore lo ha stroncato a soli 44 anni.
Nel pomeriggio odierno l'ultimo saluto, con rito ortodosso, nella chiesa di San Pietro a Fermo.

24/09/2013

Fonte: Informazione.TV

Morte Florentina. Rumori sinistri: 'aziende turistiche responsabili nei suicidi?

Florentina Ciobanu come Eva Ana Bocean, lavoratrice stagionale rumena morta in un albergo di Rimini presso il quale era stata assunta nell’estate del 2009. Entrambi i casi sono stati archiviati come suicidi. Secondo L'associazione 'Rumori sinistri' di Rimini, ci sono troppi punti in comune tra le due morti, legate anche ad un sistema che potrebbe indurre al suicidio persone spinte dalla povertà ad accettare condizioni di lavoro disumane.

RIMINI 28 settembre 2013

L'associazione organizzerà un dibattito per comprendere la natura di questi eventi il prossimo 5 e 6 ottobre con una serie di iniziative. Ha anche lanciato una colletta sociale per contribuire alle spese del rimpatrio della salma e aiutare la famiglia di Florentina.

nella foto: Florentina Ciobanu

Fonte: NewsRimini


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Una raccolta fondi per Florentina

Manifestazione degli animalisti e dei Verdi Ecologisti fuori al consolato rumeno di Napoli contro la strage di randagi

CRONACA
Venerdì 20 Settembre 2013

NAPOLI- Oggi per tutta la mattinata c' è stato un sit in ed una manifestazione degli animalisti e Verdi Ecologisti all' ingresso del consolato rumeno di Napoli a via Generale Orsini 42 per protestare contro la strage assassina portata avanti dal governo rumeno con l' uccisione di migliaia di randagi massacrati a bastonate, veleni ed anche fucilate.

I corpi delle vittime vengono ammassati per le strade ed i bambini giocano tra i cadaveri di questi poveri animali.Alla protesta hanno partecipato il leader dei Verdi Ecologisti della Campania Francesco Emilio Borrelli, il garante degli animali Stella Cervasio e Patrizia Cipullo del movimento animalista campano.Una delegazione guidata da Borrelli e Cervasio scortata dalla polizia è stata ricevuta dal console onorario della Romania a Napoli la Dott.ssa Gilda Pacifico che ha ammesso di non poter rispondere alle tante proteste e domande dei napoletani perchè anche loro non sono ben informati su quello che sta succedendo nel loro paese."Siamo pronti ad occupare il consolato - spiegano gli organizzatori - finchè non fermeranno questa strage di animali innocenti. Rimaniamo con il fiato sospeso e saremo mobilitati fino al 25 settembre, data in cui la Corte costituzionale si esprimerà sulla legge ammazzarandagi approvata in Romania e per ora in parte “bloccata”. Intanto registriamo che il consolato rumeno non difende in alcun modo e neanche formalmente questa strage e questo ci fa ben sperare. Nessun essere umano dovrebbe difendere le ragioni ed i metodi di un simile massacro".

Fonte: NapoliVillage


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Romania, approvata la legge: randagi catturati e uccisi dopo 14 giorni
Strage dei cani, è legge: no alla Romania nell’area Schengen. Proteste nelle capitali europee

Citeste si:
Decizie a Curţii Constituţionale: câinii maidanezi pot fi eutanasiaţi. Băsescu a promulgat legea

Attualità : Tratta e sfruttamento: sono oltre 5 milioni i bambini vittime nel mondo

(06/09/13) 

Romania, Nigeria, Cina, Egitto e Afghanistan: sono questi i principali paesi di provenienza dei minori migranti vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo in Italia. E' quanto rileva Save the children nel nuovo dossier ‘I piccoli schiavi invisibili 2013’.

Nel mondo il numero di minori vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo si aggira intorno ai 5,5 milioni. In Europa, nel 2010, sono state oltre 9.500 le vittime presunte o accertate di cui il 15% è rappresentato da minori. Rispetto al triennio 2008-2010 si è registrato un incremento del 18%.

Nel 2010 in Italia il loro numero è stato di 2.381, il più alto fra i paesi dell’Unione europea. Nel nostro Paese tra il 2000 e il 2012 sono state assistite 21.795 vittime di tratta, di cui 1.171 minori.

Le principali forme di sfruttamento sono: sessuale (62%), lavoro forzato (25%), ed altre forme di accattonaggio, attività illegali, vendita di minori e prelievo di organi (14%).

Lo sfruttamento sessuale in Italia coinvolge maggiormente le minori di nazionalità rumena e nigeriana, la maggior parte delle quali ha un’età compresa tra i 16 e i 18 anni. Le minori rumene arrivano in Italia accompagnate da passeurs e sfruttatori, e provengono principalmente da contesti familiari problematici, caratterizzati da problemi di violenza. Le giovani nigeriane provengono da zone rurali del loro Paese e sono costrette a prostituirsi per pagare i debiti contratti per il viaggio fino all’Italia. La fase di reclutamento e sfruttamento sessuale è gestito da delle connazionali chiamate 'maman'. Le minori destinate alla prostituzione in Italia arrivano nel nostro paese con documenti attestati la maggiore età e, una volta arrivate, sono costrette a vivere con connazionali sia uomini che donne, anche in gruppi di venti persone.

Lo sfruttamento lavorativo colpisce di più invece egiziani, cinesi ed afghani. I minori egiziani provengono principalmente dai governatorati di Assiut e Gharbya, sono disposti a lavorare a qualsiasi condizione, in quanto il loro obiettivo principale, una volta giunti in Italia, è quello di ripagare il debito che la loro famiglia ha contratto per il loro viaggio. I minori cinesi, invece, fanno ingresso nel nostro Paese e dopo il viaggio vengono sequestrati dai trafficanti. Sono vittime di sfruttamento lavorativo perché devono ripagare un ‘doppio o triplo debito’, a causa soprattutto del costo del viaggio che può variare tra gli 8.000 e i 10.000 euro. I minori afgani non accompagnati sono principalmente di etnia Hazara, Pashtun e Tajek. In Italia cercano in ogni modo di evitare l’identificazione, in quanto per loro il nostro è un paese di passaggio, solo una tappa che gli permetterà di raggiungere i Paesi del Nord Europa. Il loro viaggio verso l’Europa può toccare vari paesi, tra cui Pakistan, Iran, la Turchia e la Grecia. Per reperire il denaro necessario a proseguire il viaggio svolgono qualunque tipo di lavoro, come ad esempio: domestici, muratori, sarti e tessitori di tappeti, in condizioni di schiavitù.

Dossier ‘I piccoli schiavi invisibili 2013’

Fonte: ProgrammaIntegra

“Tante associazioni e solidarietà… ma per Helene solo porte chiuse”

Il Sociale

Ha ospitato temporaneamente in casa una senzatetto, romena, alcolista, poi ha cercato un servizio che potesse accoglierla. Ma ha trovato solo cortesi rifiuti e rigidità. La lettera della responsabile comunicazione del Cesvot. “E non ditemi che è colpa dei tagli”

Venerdì, 6 settembre 2013

"Volontariato e servizi sociali cercasi”. E’ il titolo della lettera scritta da Cristiana Guccinelli, responsabile comunicazione del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), a proposito di una storia di solidarietà che l’ha coinvolta personalmente. Ha aiutato una senzatetto ad uscire dall’alcolismo, ospitandola in casa durante le ferie, ma la sua personale battaglia non ha trovato seguito nel mondo dei servizi sociali. Cristiana, da anni nel mondo dell’associazionismo, ha così espresso pubblicamente il suo sconcerto per quello stesso mondo a cui appartiene, così ricco di fondazioni, enti, associazioni, reti e servizi, eppure talvolta incapace di rispondere ai bisogni concreti della strada. Pubblichiamo la lettera per intero. “Cari colleghi e cari lettori, questa volta non scrivo per lavoro ma per condividere con voi un problema e cercare, con voi tutti, una strada, se non una speranza. 1° agosto, caldo e silenzio nella mia città, Pisa. Incontro una signora senza dimora, con evidenti problemi di alcol, sola, senza nessuno e senza niente. Comincio a trascorrere del tempo con lei. Poi le propongo una doccia. La mia famiglia è in vacanza, posso permettermi di essere coraggiosa ed “incosciente”.

E così Helene rinasce: casa, affetto, pasti, compagnia. Del resto sono in vacanza e posso osare tanto. Inizio a cercare un luogo per lei, per curarla e per alloggiarla. Decine e decine di telefonate. Sono da 15 anni la responsabile dell’ufficio stampa del Centro Servizi Volontariato Toscana. Conosco tanti luoghi, persone, esperienze, mi dico, troverò una soluzione per Helene. No, non la trovo come la vorrei. Il tempo mi dirà che non la troverò neanche come non la vorrei. Nel suo peregrinare annebbiato Helene non ha documenti, è romena, ha 45 anni, è alcolista, è senza fissa dimora. Come dicono in tanti, purtroppo e ancora, Helene è una barbona. Allora il miglior risultato che riesco a raggiungere è l’asilo notturno del progetto homeless. Be’, già tanto, anche perché sono ancora in ferie e posso ancora permettermi di farle compagnia durante il giorno: un po’ di spesa, un po’ di cucina, la mia e la sua, e poi, quando vuole, racconti e ricordi di una vita tanto dolorosa da sembrare incredibile. Ma l’asilo scade, l’assistente sociale non chiede al Sert competente di prenderla in carico “tanto per gli stranieri non ci sono posti e poi non ha i documenti… anzi anche all’asilo il tempo scadrà presto e non potrà tornare”. Suona la campanella del mio rientro al lavoro, in un'altra città per giunta, ed insieme si apre ancora una volta, per Helene, il baratro della solitudine e dell’alcol. Eppure un pertugio in lei si era aperto. Ma nessuno ha voluto allungare una mano. “Noi solo uomini alcolisti”;

“Noi solo donne maltrattate”; “Noi ci siamo ma solo se un Sert, un Pronto soccorso o la Polizia ci incarica di farci carico”. Io non ci capisco più niente. Solo nella mia regione ci sono 3.250 associazioni di volontariato e i servizi sociali fra i migliori di Italia. Ma siamo così sicuri che sia vero? Helene è ancora e di nuovo in strada. Helene non vuole più stare in strada. Helene riconosce il suo alcolismo e vuole essere curata. Helene ha gli occhi color del mare e può essere dolcissima. Circondata da affetto e fiducia sono sicura che potrebbe ricostruire il filo del suo passato e, forse, tessere ancora un po' di futuro. Chi mi aiuta? Prego astenersi a tutti coloro che vogliono parlarmi dei tagli al sociale. Li conosco”.

Fonte: Affari Italiani

«Michele era a terra, lo picchiavano con i manganelli, gridava aiuto»

Michele Ferulli (Ansa)
L'udienza del processo in corte d'assise

Parla il romeno che era insieme a Ferrulli la notte del 30 giugno 2011. Imputati quattro poliziotti

Michele Ferrulli, l'uomo di 51 anni morto il 30 giugno 2011 per arresto cardiaco mentre quattro agenti lo stavano arrestando, sarebbe stato «picchiato» con dei «manganelli» e «gridava aiuto». Lo ha raccontato Emilian Nicolae, un romeno di 53 anni che quella sera era con Ferrulli in via Varsavia, periferia sud-est del capoluogo lombardo, vicino ad un bar. Quella sera, una Volante della polizia intervenne perché da una casa vicina erano arrivate lamentele per schiamazzi in strada. Il romeno giovedì ha testimoniato nel processo in Assise a carico dei quattro poliziotti accusati di omicidio preterintenzionale.

ERA UBRIACO - Il testimone ha, in sostanza, confermato quanto aveva messo a verbale il 3 luglio del 2011 davanti al pm di Milano, Gaetano Ruta. Anche se, inizialmente, ha voluto precisare che «ero un po' ubriaco quella sera, non chiedetemi tanti dettagli soprattutto sugli orari». E, nel corso della sua testimonianza ha risposto con alcuni «non ricordo», tanto che il pm più volte ha dovuto chiedergli di chiarire meglio degli aspetti del suo racconto.

LA COLLUTTAZIONE - Il romeno ha spiegato di aver «visto una lotta tra i poliziotti e Michele che era poi caduto giù a terra con un mucchio di persone sopra, i poliziotti». Ha detto di aver visto anche «colpi dall'alto in basso». E il pm: «A mani nude o con dei bastoni?». Il teste: «Con qualche strumento, qualcosa doveva essere». Poi ha confermato quanto aveva messo a verbale in fase di indagini, quando aveva riferito al pm che Ferrulli era stato «picchiato» facendo uso «di manganelli, mi sembra di ricordare». In quegli istanti, sempre stando alla versione dell'uomo, «Michele ha chiesto aiuto». Il testimone ha poi chiarito, però, di non «essere in grado di riconoscere» e di ricordare il volto dei poliziotti.

26 settembre 2013

Fonte: Corriere della Sera

Aggredisce a calci e pugni in strada la compagna incinta: arrestato

via palmieri
La 37enne romena aveva denunciato nel 2006 il compagno marocchino, ma per paura aveva ritirato la querela

Lei lo aveva denunciato nel 2006 per maltrattamenti, ma poi aveva ritirato la querela per timore di ritorsioni. Domenica sera lui è tornato all'attacco per l'ennesima volta, in strada, anche se la donna è incinta di sei mesi. E stavolta, finalmente, lei ha chiamato i carabinieri. È successo attorno alle 20 in via Palmieri, zona Famagosta, dove Ahmani Zouhair, 41 anni, nazionalità marocchina, con precedenti penali, ha aggredito a calci e pugni la sua convivente, Alexandra D., 37 anni, cittadina romena, incinta. La radiomobile dei carabinieri è intervenuta dopo una chiamata della donna. L'aggressore è stato immobilizzato e arrestato. La vittima è finita al Policlinico, dove è stata giudicata guaribile in 10 giorni; ha riferito di una relazione tormentata e di continue violenze, subite in silenzio fino all'aggressione in strada che ha messo in pericolo il nascituro.

23 settembre 2013

Fonte: Corriere della Sera

Ricatto gay a un medico: lo assolvono in appello

ANCONA - Assolto dall'accusa di ricatto a sfondo sessuale ai danni di un medico.
Ribaltando la sentenza di primo grado, che aveva condannato l'imputato a tre anni e sei mesi di reclusione per estorsione, la Corte d'appello di Ancona ha assolto perchè il fatto non sussiste Nicolae Vidam, romeno, dall'accusa di aver organizzato un ricatto a sfondo sessuale ai danni di un medico di Falconara marittima tra l'estate e novembre del 2007.

Vidam, che scontò sei mesi di arresti domiciliari, venne arrestato dai carabinieri mentre il medico gli consegnava il denaro. Difeso dall'avvocato Giacomo Curzi, ha sempre negato di aver ricattato il professionista, sostenendo che questi gli doveva circa 1.400 euro per le pulizie fatte in ambulatorio. Una versione diversa aveva sostenuto la parte offesa, che non si è però costituita parte civile: il romeno avrebbe chiesto soldi per non rendere nota una frequentazione che avrebbe di certo creati molti problemi al medico e alla sua famiglia.
«Ho avuto con lui un rapporto occasionale una sera che avevo bevuto - aveva raccontato il medico - ma non sono omosessuale. Tornavo da una festa di matrimonio, mi ero fermato per riposarmi al parco di Pietralacroce, ero stanco di guidare. Ho solo ceduto a un momento di debolezza».

Martedì 24 Settembre 2013

Fonte: Il Messaggero

Sanremo torna per il quinto anno consecutivo la Festa dei Romeni

Padre Mihai Attila Claudiu
Dalle 12.30

Sanremo - L'ormai tradizionale festa popolare si terrà Domenica pomeriggio nel Parco delle ex Carmelitane

Sono la seconda nazionalità straniera dopo i marocchini per consistenza a Sanremo avendo ormai superato per numero di residenti gli albanesi: parliamo dei romeni, dal primo Gennaio 2007 cittadini dell'Unione europea a tutti gli effetti.

Spesso confusi con i Rom, etnia zingara di origine indiana pur se parecchie persone tra questa gente provengono proprio dal Paese neo- comunitario, i romeni sono l'unica etnia dell'Europa centro- orientale di origine, soprattutto culturale, latina.

Come noto infatti il romeno appartiene al pari dell'italiano, del francese, dello spagnolo o del portoghese al novero delle moderne lingue neo-latine. Sono cristiani,in maggioranza di confessione ortodossa, ma non mancano cattolici e protestanti, ed ormai non è raro trovare nelle maggiori città italiane chiese officiate secondo la confessione ortodossa. Sono soprattutto edifici di culto originariamente cattolici, ma non più officiati, concessi dai singoli Vescovi diocesani alla comunità di confessione orientale.

Pure a Sanremo anni addietro, grazie all'interessamento di Monsignor Barabino prima e di Monsignor Careggio poi, è stato concesso agli ortodossi romeni l'uso della ex Chiesa delle Carmelitane di Corso Cavallotti, ora dedicata ai Santissimi Cirillo e Metodio che evangelizzarono l'Europa orientale.

Ogni anno nell'anniversario di tale dedicazione i romeni si ritrovano nell'attiguo Parco per divertirsi con le proprie famiglie e far conoscere la propria cultura popolare sia sotto il profilo musicale che sotto quello religioso.

Per la quinta volta, dunque, con inizio alle ore dodici e trenta, cioè al termine della Messa, dapprima con un' allegra tavolata in occasione della quale potranno essere gustati i tipici piatti della gastronomia romena come il sarmale o le famose ciorbe o gli snitel, specie di cotolette alla milanese quasi in tutto simili alle viennesi, od i mici, e poi con vari intrattenimenti danzanti e ludici. Ci sarà pure una piccola mostra d'arte popolare religiosa romena.

Come ogni anno la festa sarà organizzata dalla Parrocchia ortodosso romena di Sanremo, retta da Padre Attila Claudio Mihai, che ha giurisdizione su tutto l'Imperiese e dall' Associazione culturale " Lumina de la Rasarit", che letteralmente vuol dire Luce della Sorgente, cioè del punto in cui sorge il Sole, che in italiano si traduce più agevolmente come " Luce dell'Est".

Tale Associazione ha sede proprio nella " Città dei Fiori". L'augurio degli organizzatori e che il tutto si svolga ordinatamente ed in maniera soddisfacente sì da far conoscere agli ospitanti italiani lo spirito tipico di questa Nazione, la Romania, che significa terra di Roma, che al tempo di Traiano si chiamava Dacia ma che, a causa del suo essere terra di frontiera tra l'Europa centrale e quella orientale slavofona, racchiude entro i propri confini una moltitudine di razze, come gli Ungheresi ed i Sassoni della Transilvania o gli Ucraini della Bucovina, che ne fanno una Terra vivace e culturalmente varia. Insomma, “ Non dimenticatevi che siete romeni” come si appella alla sua gente Padre Mihai Attila Claudiu.

Sergio Bagnoli
25/09/2013

Fonte: Riviera24

martedì 24 settembre 2013

Descoperiţi limba și cultura română cu ocazia primei ediţii a Zilei Porţilor deschise a Clusterului Eunic Italia Milano (28 septembrie)

DESCOPERIŢI LIMBA ȘI CULTURA ROMÂNĂ

CU OCAZIA ZILEI PORŢILOR DESCHISE

(MILANO, 28 SEPTEMBRIE)

ore 10 00 - 17 00 28 septembrie 2013

Via Trebbia 33, Milano

În cadrul Zilei Porților Deschise – o inițiativă a clusterului EUNIC Italia Milano dedicată Zilei Europene a Limbilor (26 septembrie), cu ocazia căreia centrele culturale europene din Milano vor fi deschise pentru public –, Institutul Român de Cultură și Cercetare Umanistică de la Veneția, în parteneriat cu Centrul Cultural Italo-Român din Milano (via Trebbia 33), vă invită să descoperiţi sau să regăsiţi limba şi cultura română sâmbătă, 28 septembrie, între orele 10:00-17:00.

EUNIC (European National Institutes for Culture) este rețeaua de institute culturale naționale ale statelor membre ale Uniunii Europene care activează în străinătate şi a fost creată pentru a stimula cooperarea culturală, pentru a promova o mai bună cunoaştere a culturilor europene și pentru a încuraja învățarea limbilor străine. Institutul Român de Cultură și Cercetare Umanistică de la Veneția este membru al clusterului EUNIC Milano Italia din 19 noiembrie 2009.

Dacă veţi trece pragul Centrului Cultural Italo-Român din Milano pe durata Zilei Porților Deschise, veţi putea lua parte la evenimentele organizate dezvoltându-vă astfel simţurile culturale: veţi „vedea” artă românească, „gusta” limba română, „adulmeca” aroma Cafenelei literare, veţi „asculta” basme românești și „atinge” cărți româneşti.

Graţie sprijinului oferit de Biroului de Turism al României de la Roma, pe toată durata zilei vor fi distribuite broșuri şi vor rula spoturi de promovare turistică a României.

PROGRAM:
ora 10:00 – Prezentarea expoziției NUMAI HÂRTIE a artistei Daniela Nenciulescu

Cu ocazia Zilei Porților Deschise, Daniela Nenciulescu propune o selecție de lucrări din hârtie și sculpturi de mici dimensiuni.

Daniela Nenciulescu s-a născut în 1952 la București, unde a urmat Liceul de Artă din Bucureşti. Din 1969 trăiește în Italia, unde a terminat studiile și s-a specializat în ceramică. Din 1971 expune în numeroase expoziții publice și private în Italia și în străinătate. Lucrările sale se află în colecții publice din Italia și din străinătate .

ora 11:00 – prezentarea CURSURILOR DE LIMBA ROMÂNĂ și întâlnire cu prof. Valentina Negrițescu

Începând cu data de 5 octombrie, se reiau cursurile de limbă română pentru italieni (nivelurile A1-A2 și B1-B2 ), desfăşurate la Biblioteca din cadrul Centrului Cultural Italo-Român din Milano în Via Trebbia 33 .

ora 12:00 – prezentarea CAFENELEI LITERARE – Violeta Popescu

Un proiect inițiat în 2012, în cadrul Bibliotecii din via Trebbia, 33, ca un schimb intercultural, o alternativă la depersonalizanta lume virtuală, un loc de întâlnire pentru cititorii de toate vârstele iubitori de literatură română, italiană și universală.

ora 16:00 – prezentarea proiectului BASMUL ROMÂNESC – prof. Mariana Paliev

Este vorba despre un proiect al Institutului Eudoxiu Hurmuzachi pentru Românii de Pretutindeni, lansat la 1 iunie 2013, în cadrul programului „Limbă, Cultură şi Civilizaţia Românească”, organizat de Institutul Limbii Române din Bucureşti. La proiect iau parte elevii români sub îndrumarea profesorilor care predau în școlile italiene în cadrul acestui program.

Va asteptam!

Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 - 30121 Venezia
T: +39-041-5242309; F: +39-041-715331; E: istiorga@tin.it
http://www.icr.ro/venezia/

Centro Culturale Italo-Romeno
Via Trebbia 33, MM gialla: Porta Romana
+39-3407638880
http://www.culturaromena.it  

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Comunicato Stampa
A Milano la prima edizione della Giornata delle Porte Aperte della rete EUNIC
Per l’incontro, la cooperazione culturale e l’apprendimento delle lingue

Sabato 28 settembre 2013, in occasione della Giornata Europea delle Lingue, che si celebra il 26 settembre in tutta Europa, gli Istituti di Cultura Europei di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Romania presenti sul territorio milanese aprono le porte alla città con tantissime iniziative linguistiche e culturali. British Council, Goethe-Institut Mailand, Instituto Cervantes, Institut français Milano, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, presentano la prima Giornata delle Porte aperte della rete EUNIC, con tantissime attività gratuite.

EUNIC - European National Institutes for Culture - è la rete degli Istituti culturali europei e Consolati Generali creatasi per incentivare la cooperazione culturale, per favorire una maggiore comprensione e consapevolezza delle diverse culture europee e per incoraggiare un maggiore apprendimento delle lingue. EUNIC Milano è il primo EUNIC Cluster in Italia, partenariato di Istituzioni Culturali Nazionali e Consolati Generali con sede a Milano.

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano di Via Trebbia 33, vi invita a scoprire o a ritrovare la lingua e la cultura romena in una giornata dedicata ai sensi interculturali: “vedere” arte romena, “assaggiare” la lingua romena, “annusare” il sapore del Caffè letterario, “ascoltare” fiabe romene e “toccare” libri romeni. La giornata è organizzata con il sostegno dell’Ente Nazionale per il Turismo della Romania di Roma. Informazioni www.culturaromena.it e www.icr.ro/venetia.

L'Instituto Cervantes di Milano, Via Dante 12, presenta i corsi di formazione per insegnanti, i corsi AVE e DELE. Sarà possibile fare un test di livello e partecipare ad una dimostrazione e si avrà l'opportunità di conoscere i nuovi laboratori culturali di Flamenco, Canto e Teatro, così come i corsi per i bambini e visitare la biblioteca. Come evento di chiusura il concerto Suite Española nel Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco alle ore 15.30. www.milan.cervantes.es.

Il Goethe-Institut Mailand, Via San Paolo 10, aspetta tutti dalle ore 10.00 alle 16.00 con un ricco programma di attività: lezioni di prova, film in lingua originale, la mostra “Italia – Germania: 4 : 4. Visioni al femminile nel fumetto contemporaneo”, attività per studenti delle scuole, biblioteca, iscrizioni ai corsi e buffet con specialità tedesche. www.goethe.de/mailand.
Il British Council, Via Manzoni 38, impegnato in queste settimane nelle iscrizioni ai nuovi corsi, ha organizzato per questa giornata alcune lezioni dimostrative dei corsi di inglese per adulti. Sarà possibile effettuare un test di livello. Per le attività è richiesta una prenotazione da effettuare online dal sito www.britishcouncil.it/milan.

L’Institut français Milano, Corso Magenta 63, infine, apre le porte del Palazzo delle Stelline. Si potrà: fare un test di francese o esercizi di pronuncia, incontrare i docenti, visitare la mostra di Roberto Mangù, sfogliare libri e riviste, ascoltare un racconto con i tuoi bambini. Sarà possibile inoltre visitare le aule multimediali e il laboratorio digitale, partecipare, su iscrizione all’Atelier di giornalismo o a quello di letteratura, assistere alla proiezione del film Le Pique-nique de Lulu Kreutz di Didier Martiny. Anche in questo caso alcune attività sono su prenotazione: http://institutfrancais-milano.com.

Questa la lista completa degli aderenti alla rete EUNIC di Milano, oltre agli Istituti che partecipano alla Giornata di sabato 28:
• Forum Austriaco di Cultura
• Institut francais Milano
• Goethe-Institut Mailand
• Instituto Cervantes Milano
• Centro Ceco
• Istituto Svizzero di Roma – Centro Culturale Svizzero Milano
• Consolato Generale di Polonia in Milano
• British Council
• Consolato generale dei Paesi bassi
• Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
• Consolato della Grecia a Milano

Coordinatori progetto:
Corina Gabriela Bădeliţă e Mihai Stan
Tel. +39.041.5242309
e-mail: corina.badelita@icr.ro ; mihai.stan@icr.ro
Per:
ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA
DI VENEZIA
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Venezia
http://www.icr.ro/venezia/

Violeta Popescu
T: +39-3349976873; +39-3407638880
e-mail: infoculturaromena@gmail.com
CENTRO CULTURALE ITALO-ROMENO
Via Trebbia 33, MM gialla: Porta Romana
http://www.culturaromena.it

Limba română prezentată la Universitatea Ca’ Foscari din Veneţia cu ocazia Zilei Europene a Limbilor


Pentru a marca Ziua Europeană a Limbilor, joi 26 septembrie, în intervalul orar 10:00-19:00, în sala Auditorium Santa Margherita a Universităţii Ca’ Foscari din Veneţia, va avea loc evenimentul PASSAPAROLA, organizat de Departamentul de Studii Lingvistice şi Culturale Comparate, căruia îi sunt afiliate şi cursurile de limba şi literatura română, conform convenţiei încheiate între Universitatea Ca’ Foscari şi Institutul Român de Cultură şi Cercetare Umanistică de la Veneţia începând cu anul 1998.
Cu ocazia acestui eveniment vor fi prezentate cele 22 de limbi străine predate în cadrul Departamentului prin intermediul unei înlănţuiri de cinci secţiuni, fiecare dintre ele cuprinzând şapte limbi, care vor comunica între ele prin interconexiuni culturale de diferite tipuri: tematice, formale, cronologice etc.
Limba română va fi promovată în trei din cele cinci secţiuni ale evenimentului de către studenţi, doctoranzi şi profesori.

Coordonator proiect: Corina Gabriela Bădeliţă
Tel. +39.041.5242309
e-mail: corina.badelita@icr.ro

INSTITUTUL ROMÂN DE CULTURĂ ŞI CERCETARE UMANISTICĂ DE LA VENEŢIA
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Veneţia
http://www.icr.ro/venetia/

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La lingua romena presentata all’Università Ca’ Foscari di Venezia in occasione della Giornata Europea delle Lingue

Per festeggiare la Giornata Europea delle Lingue, giovedì, 26 settembre, tra le ore 10:00 e 19:00, presso l'Auditorium Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, avrà luogo l’evento PASSAPAROLA, organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, al quale sono affiliati i corsi di lingua e letteratura romena, secondo la convenzione tra l'Università Ca’ Foscari e l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia risalente al 1998.
L'evento presenterà le 22 lingue straniere insegnate nell’ambito del Dipartimento attraverso una concatenazione di cinque sezioni, ciascuna comprendente sette lingue, le quali comunicheranno attraverso delle interconnessioni culturali di diverse tipologie: tematiche, formali, cronologiche ecc.
La lingua romena sarà promossa in tre delle cinque sezioni dell’evento da studenti, dottorandi e docenti.

Coordinatore del progetto: Corina Gabriela Bădeliţă
Tel. +39.041.5242309
e-mail: corina.badelita@icr.ro

ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA DI VENEZIA
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Venezia
http://www.icr.ro/venezia/

Sanremo: l’Ariston si trasforma in una sala di esposizione

L’artista abbraccia un'amica durante il vernissage
Sanremo

22/09/2013

Inaugurata ieri la mostra di Marina Musset

d.bo.

Il Centro Ariston di Sanremo si è trasformato in una sala di esposizione. Da ieri ospita le opere di Marina Musset, dal titolo "Parole e colori: impulso vitale".

La mostra sarà aperta da domani al 5 ottobre, dalle 16 alle 20.

Si legge nella presentazione dell'artista: "Marina Musset nasce in Romania da madre greca e padre rumeno, Marina Musset ha conscrato la sua vita alla medicina, diventando oncologa di fama internazionale. Vive e lavora Tra Parigi e San Remo. Vissuta per circa quarant’anni in Francia, dove ha avuto la fortuna di lavorare in uno dei più grandi centri di terapia oncologica di Parigi, ha avuto l’opportunità e la gioia di realizzare il suo sogno più grande “aiutare, lottare con speranza e .... tante volte ... vincere, strappare vite all’inesorabile” durante un intenso cammino professionale. D’improvviso, un arresto cardiaco come un “benefico terremoto dell’anima, le permette di scoprire il pregio infinito di ogni giorno di sole e di pace”, dove i colori della vita diventano più vivi e affascinanti".

Fonte: La Stampa

Invito alla presentazione del libro Adriatico/Adriatica‏


Cari amici dell'Accademia

Venerdì, 27 settembre 2013, ore 20,30

Sala conferenze

L'Accademia di Romania,

in occasione della Giornata Europea delle Lingue

è lieta di invitarVi alla presentazione del libro

Adriatico/Adriatica

poesie di Alessio Colarizi Graziani in lingua italiana, francese, romena
con traduzione in lingua romena a fronte

Prenderanno la parola:

Prof. Mihai Barbulescu, Direttore dell'Accademia di Romania in Roma
Dr.ssa Tatiana Ciobanu, Presidente dell'Associazione Dacia
Prof. Luigi Maria Musati, già Direttore dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico
Dr. Serge Amouroux, psicanalista
Dr.ssa Teonia Bolos (traduzione dell'opera)
Dr.ssa Laura Vincze (traduzione e revisione dell'opera)

La serata sarà allietata da musicisti amici dell'Autore, fra cui:

Sabina Colarizi, soprano
Giuseppe Armezzani, organetto diatonico
Simone Colavecchi, liuto e chitarra

e vedrà la partecipazione della:

Scuola di Musica S.Ganassi, diretta da Chiara Pontecorvo e Adriano Ancarani

Accademia di Romania

S-a stins la Roma celebrul muzician Roman Vlad (29 decembrie 1919 – 22 septembrie 2013)

Roman Vlad
(Cernăuți 29 decembrie 1919 – 22 septembrie 2013 Roma)

„Puterea muzicii are o extensiune extraordinară – mărturisea maestrul parcă într-un mesaj adresat contemporanilor – Muzica poate să evoce valurile mării, freamătul frunzelor, urletul vântului, sentimente... muzica a fost mereu necesară“.

1938 Roma -... „De unde vii? Vin din România – răspunsei – și aș vrea să susțin examen de admitere la cursul de pian. Din România deci, din patria marelui meu prieten și binefăcător George Enescu“.

„Mă simt pătruns de muzică de când m-am născut. Primele mele amintiri muzicale le am din fragedă copilărie, când trăiam la Vășcăuți cu părinții într-o casă mare la țară, care era proprietatea bunicilor din partea mamei. Vășcăuți sau Waschkoutz în germană, era un mic centru aflat la circa40 de kilometri de Cernăuți, vechea capitală a ducatului Bucovinei, unde m-am născut în 29 decembrie 1919. În casă la noi se asculta multă muzică; tatăl meu era magistrat și iubea foartemult muzica lirică italiană, mai ales Aida. Aveam un pian, un gramofon și foarte multe discuri“

(...) emoționate amintiri cu care maestrul Roman Vlad începe a-și depăna amintirile și memoriile într-un volum autobiografic intitluat sugestiv „Vivere la musica“, apărut la editura Einaudi. „Capul funcţionează bine, caroseria mai puţin, deşi continui să scriu muzică în fiecare zi“ – mărturisește în paginile cărții, maestrul Roman Vlad, încă prezent și activ din punct de vedere muzical

Nascut la Cernauti

La 92 de ani, celebrul compozitor Roman Vlad, de origine română şi cetăţenie italiană, dobândită din 1951, povesteşte viaţa sa extraordinară între România şi Italia, mai exact din Bucovina unde s-a născut, loc relatat cu multă nostalgie. Com­ po­­ zitor prolific şi versatil, pianist şi muzicolog, om de profundă şi vastă cultură, Roman Vlad oferă publicului cititor amintiri ale existenţei sale care îmbrățișează aproape un secol: întâlnirile sale cu Alfredo Casella, Igor Stravinski, Riccardo Muti. Copilăria nostalgică din România, studiile din Roma fascistă, întâlnirile cu muzicieni de marcă, marile succese din întreaga lume, sunt povestite de maestrul Roman Vlad cu înţelepciune, realism și pe alocuri chiar cu umor sau ironie, așa cum au fost anumite situații pe care le-a trăit și pe care le redă cititorilor. Cu ajutorul muzicienilor Vittorio Bonolis şi Silvia Cappellini, maestrul Roman Vlad a publicat acest volum, dedicat soției sale, arheologul Licia Borrelli. Persoane, locuri, fapte, întâmplări private şi publice, politice şi culturale.

Vivere la musica, volum aparut in 2012 la editura Einaudi

În cele peste 200 de pagini ale cărții, împărțită în trei părți, legate fiecare de câte o perioadă importantă a vieții și carierei sale, maestrul Roman Vlad evocă și poves­tește nu doar momente semnificative ale spectaculoasei sale evoluții muzicale în Italia, ci și amintiri legate de foarte mulți colaboratori, prieteni ai lumii muzicale, persoane care i-au fost aproape în proiectele sale muzicale, locuri și instituții muzicale italiene și nu numai, unde și-a pus amprenta cu pasiune, profesionalism și dăruire. Transpare pe parcursul volumului emoția fiecărui mare concert și proiect muzical la care și-a adus contribuția, detalii importante care au făcut de neuitat prezența sa muzicală oriunde a cântat cu dăruire și dragoste, cuvinte leit-motiv ale longevivei sale cariere.

Fascinat mereu de sunetele muzicale, a început să studieze pianul înainte de a învăţa să citească şi să scrie. Tatăl său, asculta multă muzică, în special lirica italiană, iar mama sa, cânta la pian şi îl învăţase să joace tenis şi să călărească. A compus prima lucrare la vârsta de 4 ani, iar de atunci şi până azi muzica nu l-a abandonat niciodată, nici măcar în somn, mărturisind că îi apare Bach chiar şi în vise.

La Cernăuți, Roman Vlad și-a făcut studiile liceale până in 1937, iar apoi pleacă în Italia la Roma pentru studii. Cu o bursă dedicată însă studiului ingineriei navale, ajunge aici cu intenția de a studia muzica la Academia Santa Cecilia.

1938. “Intr-adevar sunt la Roma..”

„Plecai spre Italia, aveam în buzunar foarte puțini bani și pașaportul românesc. După o călătorie de trei zile sosi la Roma într-o dimineață ploioasă: era 15 noiembrie 1938. (...) Mă îndreptai să descopăr orașul așa la întâmplare, străbătând via Cavour și via Panisperna, apoi via dei Serpenti și așa dintr-o dată... văzui Colosseum și îmi spusei: Iată, într-adevăr sunt la Roma“. Întrebat de ce a ales Italia, Roman Vlad, spontan, răspunde: „Italia a fost şi a rămas pentru mine ţara culturii. Am călătorit foarte mult pentru că vorbesc multe limbi străine şi nici o altă naţiune nu are o asemenea substanţă artistică“.

La Academia Nationala Santa Cecilia

Își termină studiile universitare la Academia Națională „Santa Cecilia“ la secțiile: compoziție, muzicologie și pian. Profesorul cu care a lucrat cel mai mult a fost Alfredo Casella, marele muzician italian, de care avea cunoștințe încă de cândacesta avea turnee în ex. URSS și se oprea adesea în concerte și la Cernăuți. Întâl­nirea cu Alfredo Casella are loc în ziua examenului pentru obținerea unui loc la cursurile de perfecționare în cadrul Academiei, moment crucial care a schimbat radical cursul vieții sale și care este relatat în carte. Aflat pe holul sălii de așteptare cu brațele pline de partituri, Alfredo Casella fără să-l cunoască se opri și-l întreabă:

„De unde vii? Vin din România – răspunsei – și aș vrea să susțin examen de admitere la cursul de pian. Din România deci, din patria marelui meu prieten și binefăcător George Enescu“.

Calitățile muzicale deosebite ale tânărului Roman Vlad au impresionat comisia muzicală, care i-a oferit un loc în afara celor 12 anunțate, locuri deja ocupate.

Era în 1941 când l-a cunoscut pe Dinu Lipatti venit în turneu la Roma împreună cu orchestra Filarmonică din București. La despărțire Lipatti s-a oferit să-i ducă, partitura simfoniei pe care Roman abia o terminase, la concursul anual de creație George Enescu, concurs la care a primit marele premiu. Banii care reprezentau premiul i-au fost transferați prin Vatican.

Momentul tragic al ocupatiei sovietice

În amintirile sale, Roman Vlad evocă și momentul ocupației sovietice din 1941 în Bucovina și Basarabia, eveniment dramatic pe care îl trăiește aflat fiind în vacanța de studii: „În iunie 1941, abiaîntors de la Roma, am auzit la Radio Sofia că rușii fără să dea nici un preaviz au început ocupația Bucovinei și Basarabiei. Am înțeles imediat cât de gravă era situația: familia mamei mele avea importante proprietăți, tatăl meu era magistrat deci Roman Vlad a fost Director al Teatrului de eram în pericol de a fi sigur deportați. Am decis să plecăm Operă din Roma în perioada 1973–1992 imediat și să salvăm pe cât posibil bunurile și valorile care le aveam în casă. Armata românească aflată în retragere în acea noapte trecând pe acolo a luat totul cu ea: cai, căruțe, alimente. Am fugit și noi imediat la lumina zilei, reușind să găsesc un cal și o căruță i-am urcat pe părinții mei, sora mea, bunica dinspre mamă, și înaite să abandonez casa intrai pentru ultima oară și cântai „Preludiu“ de Chopin“ (...).

După 17 ani..

„Nu critica, ci doar dragostea poate face dreptate unei opere de artă“

in acel moment, abia după 17 ani cu prilejul unui Festival Muzical la Varșovia maestrul Roman Vlad reușește să-și reîntâlnească doar mama, prezentându-i acesteia pe soția sa, Licia, dar și pe primul nepot Alessio, în vârstă de trei ani.

Începând din 1942, a realizat mai multe concerte ca pianist și activități pedagogice. Acestor activități li s-a adăugat cea de compozitor de muzică simfonică, cameră și de film. În 1951 a dobândit cetățenia italiană, ceea ce i-a permis să călă­ torească în mai multe țări europene și în America în calitate de muzician. După al doilea război mondial, așa cum amintește în volumul autobiografic, Roman Vlad, își continuă activitatea de pianist concertist și compozitor, în paralel devenind unul din cei mai apreciați muzicologi, susținând conferințe și cursuri de muzicologie în toată Europa, în SUA și în Japonia, între 1954–1955 a susținut cursuri de muzicologie la

„Summer School of Music“, în Dartington Hall.

S-a impus prin talent și profesionalism în viața culturală a Italiei și în cea inter­națională. La 36 de ani a fost numit Director al Filarmonicii din Roma, funcție deținutăîn anii 1955–58 și 1966–1969. Au rămas celebre creațiile sale muzicale pentru filmele:Frumusețea Diavolului (la care a colaborat cu Rene Claire) și Romeo si Julieta.

Sunt anii în care Roman Vlad începe o colaborare prolifică și cu Televiziunea și Radioul italian, unde realizează importante cicluri de conferințe despre muzica contemporană, muzica de vals, importanța muzicii populare și a folclorului. „Nu am vrut –mărturisește Roman Vlad – să fiu considerat un critic muzical sau un muzicolog, am încercat să vorbesc mereu doar de ceea ce îmi place, de ceea ce iubesc – gândindu-mă ca și Rainer Maria Rilke: „Nu critica, ci doar dragostea poate face dreptate unei opere de artă“. Citind, cântând, ascultând marile capodopere muzicale din orice timp, care m-au emoționat, am simțit mereu dorința spontană și intensă de a transmite și la alții, de a explica muzica și mecanismele sale, structura sa internă (...) ilustram publicu-lui substanța muzicii, folosind termeni tehnici care poate erau necunoscuți marelui public, făcându-l să asculte elementele constitutive pe tastiera pianului pentru a depăși această dificultate“.

Scurtă carte de vizita muzicală

După 1955 a fost co-director al Secției Muzicale a Institutului „Enciclopedica“ și a colaborat cu Canalul al III-lea al Radiodifuziunii Italiene.

Începând din anul 1964 a fost director al Festivalului Internațional anual Maggio Fiorentina, iar între anii 1968–1972 a fost director la Teatrul Comunal din Florența.

Gloria sa a continuat, fiind numit Președinte al Societăților de Concerte din Aquilana,Ravena și Ravello. După 1973, până în l992, a fost director al Teatrului de Operă din Roma și apoi la celebrul Teatru Scala din Milano. În 1980 a fost ales Președinte al Confederației Inter­naționale de autori și compozitori, funcție deținută între anii 1980–1982 și 1990–1994.

În ciuda acestor responsabilități majore, nu a încetat niciodată să compună mu­zică. „De la începutul profesiei și carierei mele muzicale – se confesează autorul – nu m-am întrebat ce ar fi mai ușor și convenabil ca să obțin repede succesul“.

Începând cu anul 1967 a fost co-director al Nuova Rivista Musicale Italiana,între anii 1973–1989 a fost director artistic al Orchestrei Simfonice RAI din Torino.Între anii 1980–1982 și 1990–1994 a fost Președintele CISAC (Confederation

Internationale des Auteurs et Compositeurs), iar din 1987 până în 1993 a fost Președinte al SIAE (Societa Italiana degli Autori ed Editori).

A compus coloana sonoră a peste 20 de filme, în 1950 fiind răsplătit cu premiul „Nastro d’Argento“ pentru partiturile sale cinematografice, printre care se numără „Frumuseţea diavolului“, de René Clair (1949), „Ultimele zile ale Pompeiului“ şi

„Destine de femei“, ale lui Marcello Pagliero (1951, respectiv 1953), „Julieta şi Romeo“ de Renato Castellani (1953), „Kean“ de Vittorio Gassman (1956), „O viaţă“ de Alexandre Astruc (1958), „Viaţa lui Leonardo da Vinci“ de Renato Castellani (1971),„Tânărul Toscanini“ de Zeffirelli (1988), „Verdi“ de Renato Castellani (1982).

Marele public îl cunoaşte şi pentru seria de concerte dedicată lui Arturo Benedetti Michelangeli, celebrul pianist clasic italian, considerat unul dintre cei mai importanţi virtuozi ai acestui instrument din secolul al XX-lea, după Ferruccio Busoni, Vladimir Horowitz şi Sviatoslav Richter. Meritele sale au fost recunoscute de multe state europene, primind decorații, ti­tluri de onoare din partea mai multor Academii. La București și Iași i s-a acordat titlul de Doctor Honoris Causa.

Pe parcursul lungii sale cariere a primit numeroase recunoașteri oficiale printre care: Doctor Honoris Causa al National University of Ireland (1974), membru al Koninlijke Academie voor Wetenschappen, Letteren en SchoneKunsten din Belgia,

Commandeur des Art et des Lettres al Academie des Arts et des Lettres în Franța. Cât privește preferințele muzicale: Stravinski şi Schönberg, Verdi şi Wagner sunt cei pe care îi numeşte titanii muzicii. Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Leonard Bernstein sunt cei trei dirijori faţă de care are o mare afecţiune.

Talentul său muzical s-a transmis și unuia dintre cei doi fii, Alessio: compozitor şi dirijor, directorul artistic, din 2010, al Teatrului de Operă din Roma.

Milano

Violeta P. Popescu

domenica 22 settembre 2013

Tornato a casa il ragazzino romeno. Fuggito il primo giorno di scuola a Racconigi

La mamma e la sorella di Andrei
Cuneo
13/09/2013
Aldo Mano
Racconigi

Andrei Stanciu, 13 anni, il ragazzino romeno fuggito da casa il 10 settembre è tornato dai genitori. Iscritto alla terza media di Racconigi, Andrei non era entrato in classe il primo giorno di scuola. Era salito su un treno e di lui si erano perse le tracce. Nella notte tra il 12 e il 13 settembre è rientrato a casa e abbracciato dalla madre e dalla sorella.

Fonte: La Stampa

Melania Puca scomparsa da Firenze: "Non sono felice"

La ragazza, di origine romena, si è allontanata da casa il 3 settembre e non vi ha mai più fatto ritorno. Ha lasciato una lettera dove scrive di essere infelice. La madre lancia l'appello attraverso Chi l'ha visto?

redazione· 12 settembre 2013

La 16enne scomparsa Melania Puca

E' scomparsa Melania Puca, una minorenne residente a Firenze. Melania ha 16 anni ed è di origine romena; si è allontanata da casa nel pomeriggio di martedì 3 settembre, e non vi ha mai più fatto ritorno.

Dopo più di una settimana ancora nessuna notizia e la madre lancia un disperato appello d'aiuto attraverso la trasmissione Chi l'ha visto? di Rai Tre. Melania viveva con la madre e le due sorelline minori, di 9 e 13 anni in una casa del capoluogo fiorentino: il giorno della scomparsa, la madre era al lavoro e le due sorelle erano uscite a fare la spesa. Al loro ritorno Melania non c'era più.

Al suo posto una lettera indirizzata alla madre, sulla quale spiegava che “Questa vita non mi piace, sono infelice, vado alla ricerca di cose nuove per la mia vita”. L'ipotesi primaria è dunque quella di allontanamento volontario. Ciò che preoccupa ulteriormente la famiglia però è che la sedicenne avrebbe anche lasciato scritto la promessa di telefonare a breve per far sapere se stesse bene. Ma almeno fino a mercoledì 11, data della trasmissione, ancora nessuna news da Melania.

Si dirama allora la descrizione della giovane, nella speranza che qualcuno la riconosca e avvisi la famiglia, anche perchè quest'ultima non ha la minima idea di che direzione Melania abbia preso, se Nord Italia o Sud, o magari addirittura all'estero. La sedicenne è di corporatura normale. Altezza 1,60, occhi e capelli castani. Il giorno della scomparsa indossava una canottiera leopardata, un paio di jeans e delle scarpe da tennis bianche con i lacci.

Fonte: FirenzeToday

Tentato suicidio a Savona, fuori pericolo la 40enne romena che si è lanciata dal 5° piano

Articolo n° 249164 del 07/09/2013

Savona. Resta ricoverata all’ospedale San Paolo di Savona in Rianimazione, ma non è in pericolo di vita. La donna romena di 40 anni, D.R., che giovedì sera si è lanciata da una finestra del quinto piano di un palazzo di via Guidobono (compiendo un volo di 12 metri) se la caverà e dovrà essere “solo” sottoposta ad un intervento chirurgico per una brutta frattura a una gamba.

I medici del San Paolo la definiscono “vigile e cosciente”. La donna stessa ha ammesso con carabinieri e medici di essersi gettata escludendo l’intervento di terze persone.

Fonte: Il Vostro Giornale

Scontro frontale a Macchiareddu. Diciottenne in prognosi riservata

Un intervento del 118

L'incidente si è verificato ieri alle prime ore del mattino sulla strada consortile che collega la Ss 195 alla zona industriale di Macchiareddu, all'altezza dell'ex Rumianca.

Il bilancio dello scontro è di quattro feriti, di cui uno gravissimo. Si tratta di un 18enne rumeno, Adrian Macsim, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Brotzu di Cagliari. La prognosi è riservata.

Si trovava sul lato passeggeri di una Mercedes che avrebbe invaso la corsia scontrandosi con una Citroen con a bordo due persone. Lo schianto è stato fortissimo. Ad avere la peggio è stato il 18enne. Ferite le altre tre persone. Sul posto per i rilievi gli uomini della polizia municipale.

Lunedì 16 settembre 2013

Fonte: L'Unione Sarda

Uccisa e abbandonata nuda nei campi. L'assassino ha confessato: "Gioco erotico"

Cronaca

LODI - l'omicida Incastrato grazie alla salvietta di un motel

L'uomo aveva contattato la giovane romena su Internet. Accusato anche di atti osceni su cadavere

La versione dell'arrestato: «Un gioco erotico»

La vittima (Ansa)

Era cominciato come un gioco erotico. Poi quelle fascette di plastica strette attorno al collo, sempre di più, sempre più strette. Questa la fine atroce di Lavinia Simona Ailoaiei, romena, 18 anni compiuti a luglio e un nickname su un sito Internet: «Dora». E proprio tramite web l’aveva contattata appena tre giorni fa il suo assassino, Andrea Pizzocolo, ragioniere 41enne di Arese, con una convivente e una bambina di 5 anni. Dopo aver ucciso la 18enne, l'uomo l'ha abbandonata in un campo di mais, nuda, con soltanto una salvietta sul volto. La salvietta che ha permesso agli inquirenti di incastrarlo in meno di 12 ore.

Diciottenne uccisa e abbandonata in un campo

NEL MOTEL - Il primo incontro era avvenuto mercoledì in casa di Pizzocolo ad Arese, approfittando del fatto che la compagna era in vacanza con la bambina. A quanto riferito dall'avvocato d'ufficio di Pizzocolo, Angelo Farina, del foro di Lodi, i due avrebbero praticato del bondage e la ragazza avrebbe notato su una mensola un sacchetto pieno di fascette stringicavo in plastica, che il 41enne usava per lavoretti in casa. I due si sono dati un secondo appuntamento venerdì sera, in un motel, e la ragazza stessa, sempre quanto riferito dal legale, avrebbe suggerito al 41enne di portare con sé le fascette.
Gli inquirenti mostrano i reperti

SOFFOCAMENTO - Secondo la ricostruzione della squadra mobile di Lodi, Pizzocolo e la sua vittima si sono incontrati al motel «Moon» di Busto Arsizio. Una serata di sesso spinto, con lui che le lega due fascette da elettricista al collo, una dopo l'altra, e le stringe. Troppo. La ragazza comincia a dare segni di soffocamento, ma il suo partner non si ferma. Agli investigatori ha raccontato di non essersi reso conto che lei stava morendo, ma il procuratore di Lodi Vincenzo Russo è convinto che non sia così: «Sapeva bene come funzionano quelle fascette e che una volta strette non è più possibile allentarle, eppure non si è fermato». Per questo sul 41enne, incensurato se si escludono piccoli precedenti per detenzione di marijuana, adesso pesa l’accusa di omicidio volontario.

STUPRO SUL CADAVERE - E non solo. Perché dal motel di Busto Arsizio l'uomo si è spostato in auto in un altro albergo, nel Lodigiano, il Motel «Silk» di San Martino in Strada, portando con sé la ragazza, non è chiaro se viva oppure già morta (gli investigatori propendono per la seconda ipotesi). Pizzocolo si è presentato da solo alla reception alle 5 del pomeriggio, poi ha portato dentro la macchina attraverso la saracinesca: avrebbe quindi potuto portare in spalla la ragazza fino alla camera, senza essere visto da nessuno. Alla polizia Pizzocolo ha confessato di avere avuto un nuovo rapporto sessuale quando lei era già morta, gesto che gli costa anche la contestazione di atti osceni su cadavere.

LASCIATA IN UN CAMPO - Alla fine l’uomo ha caricato di nuovo la ragazza morta sulla sua auto, si è avventurato in mezzo alla campagna e l’ha abbandonata vicino a un campo di mais, dove qualche ora dopo è stata trovata da un agricoltore. Era nuda e sul volto aveva una salvietta bianca. È bastata quella piccola traccia, alla polizia di Lodi, per incastrare l'assassino. Grazie a una minuscola sigla i poliziotti hanno capito che l'asciugmano era di quelli usati nei motel, verificato in quali alberghi della zona venisse usata biancheria di quella ditta, fino ad approdare al motel «Silk». Alla reception hanno chiesto informazioni sui clienti degli ultimi giorni, in cerca di eventuali stranezze. E la testimonianza su un uomo che era andato da solo al desk, dicendo di aspettare una persona, e poi si era allontanato di nuovo da solo, spiegando che la persona non era arrivata, ha destato i sospetti degli investigatori.

LE TRACCE - Nella sua stanza, ancora non ripulita, sono state trovate piccole macchie di sangue e capelli lunghi chiari nella vasca da bagno. Di qui la decisione anche un po' azzardata di perquisire, in piena notte, la casa dell’uomo che aveva affittato la stanza. Nell’abitazione di Arese a Pizzocolo i poliziotti sono arrivati poco dopo la mezzanotte di sabato. E hanno scoperto una busta di fascette da elettricista identica a quelle trovate sul cadavere. Il sospettato è stato portato in questura e dopo quattro ore di interrogatorio ha confessato. Ora l’autopsia servirà a dare ragguagli ulteriori, mentre la polizia non smette di indagare e cerca nuovi riscontri. Intanto questura e procura vorrebbero anche scoprire qualcosa di più della ragazza uccisa. Di lei restano solo un tesserino di identità della Repubblica Romena, una pochette e tre telefoni cellulari. Sono stati ritrovati dagli agenti in un sacco di plastica, dentro un cassonetto dell’autogrill di Muggiano Est sulla tangenziale ovest, dove Pizzocolo li aveva gettati mentre tornava a casa, una volta abbandonata nei campi la sua giovanissima vittima, di cui non conosceva neppure il nome.

8 settembre 2013 (modifica il 9 settembre 2013)

Fonte: Corriere della Sera


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Svolta nel giallo di Rivabella. Spunta l'ipotesi di un suicidio


Gli inquirenti tendono a credere che la giovane cameriera romena si sia tolta la vita in un momento in cui si trovava psicologicamente sofferente per la perdita del figlio avvenuta, nell'estate del 2012, nel suo Paese natale. Si attendono i risultati dell'autopsia, prevista per venerdì pomeriggio, per confermare l'ipotesi

Tommaso Torri· 20 settembre 2013

Clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di Florentina Ciobanu, la cameriera romena 33enne trovata morta giovedì mattina all’interno della pensione Scilla di Rivabella con un coltello piantato nel cuore. Nel corso della notte tra giovedì e venerdì, infatti, gli inquirenti della squadra Mobile di Rimini guidati da Nicola Vitale hanno individuato elementi tali da escludere quello che, in un primo momento, era sembrato un omicidio passionale e particolarmente crudo. Per tutta la serata di giovedì, gli investigatori della polizia hanno interrogato i titolari della pensione e, dopo aver valutato le loro dichiarazioni, hanno incrociato i dati raccolti dalla polizia Scientifica arrivando a propendere per l’ipotesi del suicidio.

L’indagine ha permesso di ricostruire il profilo della 33enne,che già lo scorso anno aveva lavorato nello stesso albergo, e rilevato come ancora soffrisse molto per la morte del figlio, avvenuta nel luglio del 2012, annegato nel Danubio a soli 12 anni. Secondo gli inquirenti, proprio per questo motivo e per cercare di dimenticare la tragedia, Florentina era tornata in Italia questa estate per lavorare come cameriera nella pensione Scilla ma, più si avvicinava la data del suo rientro in Romania, più la 33enne dimostrava segni di insofferenza. Pare sia stato proprio per evitare di tornare in concomitanza con la cerimonia di commemorazione del figlio che la ragazza, che aveva terminato il proprio lavoro ai primi di settembre, abbia fatto di tutto per procrastinare il viaggio di ritorno.

Gli investigatori della Mobile, una volta accertato che giovedì mattina nessun estraneo era entrato nella pensione di via Astico, hanno così ricostruito le ultime ore di vita della ragazza che, da programma, alle 12.30 avrebbe dovuto prendere il pullman per la Romania. Verso le 10 di giovedì, nella pensione Scilla si trovano sia la proprietaria che il figlio con quest’ultimo che aveva portato alla Ciobanu i biglietti del pullman per poi uscire ed eseguire alcune commissioni. In albergo rimangono quindi solo la ragazza e la titolare che verso le 11, esce per andare a prendere la propria auto nel box per poi accompagnare la 33enne alla stazione delle corriere. La proprietaria, quindi, rientra nella hall e chiama un paio di volte la ragazza, che si trovava nella cucina al primo piano. La Ciobanu le risponde che stava per arrivare ma, verso le 11.30 a una terza chiamata, Florentina non risponde più e la titolare sale nella cucina ritrovandola riversa a terra e in un mare di sangue. Atterrita, alle 11.40, la titolare chiama il 118 innescando così tutte le indagini andate avanti nella giornata di giovedì.

La polizia, nel corso del sopralluogo in cucina, ha ritrovato il cellulare della 33enne riuscendo così a risalire alle ultime telefonate fatteche hanno permesso di gettare nuova luce sul caso. Verso le 9 Florentina telefona a un’amica romena, che lavora come badante a Brescia, e nel corso di una conversazione sconclusionata le racconto che l’albergo dove lavora è circondato dalla polizia e dai cani. La 33enne, in preda a una crisi nervosa, accusa l’amica di aver mandato lei i poliziotti perché convinta di essere stata derubata dalla Ciobanu. Alla conversazione assistono anche i titolari dell’hotel che cercano di tranquillizzare la loro dipendente, parlando anche al telefono con l’amica, per poi lasciare nuovamente sola Florentina.

L’ultima telefonata fatta dal cellulare della 33enne è stata al marito di lei,che si trova in Romania, alle 11.11 e va avanti per circa mezz’ora. Sentito venerdì mattina dagli inquirenti, l’uomo ha confermato di aver parlato con la moglie ma, anche in questo caso, si sarebbe trattato di una conversazione sconclusionata dove la Ciobanu avrebbe nuovamente parlato di un albergo circondato dalla polizia che sarebbe venuta per lei. Ed è proprio dopo aver terminato la telefonata che, per il personale della Mobile, Florentina ha preso un coltello da cucina, con una lama di circa 21 centimetri, e dopo averlo appoggiato a terra si è gettata sopra trapassando il cuore. Toccherà ora all’autopsia, prevista per venerdì pomeriggio, confermare le ipotesi degli investigatori.

Fonte: RiminiToday

Bronte, tragedia sulle rive del Simeto. Recuperato corpo di un 32enne

Inutile l'arrivo dei soccorsi

Domenica 15 Settembre 2013
di Luigi Saitta e Anthony Distefano

La vittima è un cittadino rumeno ma residente a Maletto. Dopo il tuffo nelle acque del fiume, non è più tornato a galla. (Foto Luigi Saitta)

Le operazioni di soccorso dei sommozzatori

BRONTE. La tragedia si è compiuta attorno alle 16. Una battuta di pesca tra quattro uomini di origine romena che, nel breve volgere di pochi istanti, si tramuta in dramma. Il gruppetto si trovava lungo la riva del fiume Simeto nel tratto che bagna ed attraversa il territorio di Bronte: siamo in contrada Placa Torre, impervia zona di campagna. Si era a pescare, si diceva. Poi, un paio di loro decidono di "avventurarsi" per un bagno sulle acque del fiume assecondando una improvvisa calura e lì accade la tragedia. Uno dei due, si tratta del 32enne romeno ma residente a Maletto, Aurel Acatrinei, non risalirà più a galla. Il suo corpo prima viene dato per disperso, poi si capisce è finito annegato.

L’allarme viene dato dai suoi compagni. Sul posto, si precipitano i carabinieri della Compagnia di Bronte e Randazzo, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Adrano e Maletto, i sommozzatori del nucleo di Catania ed il personale medico del 118 di Maniace e Bronte. In cielo si librano anche due elicotteri: l’elisoccorso ed un mezzo dei pompieri. La dinamica della tragedia resta da definire. Il 32enne si era immerso in un punto dove l’acqua del fiume scorre lenta e ad una profondità minima. Più avanti, però, si raccoglie come in una grande vasca e si fa, invece, profonda: il corpo privo di vita del 32enne è stato raccolto proprio in fondo a quella sorta di laghetto che si viene a creare naturalmente. Una morte avvenuta molto probabilmente per una pesante ferita riportata al collo: in pratica, il tuffo in acqua si sarebbe concluso con un violento impatto sul letto del fiume. Una fine terribile. Una fine atroce e senza scampo.

16 Settembre

Fonte: LiveSiciliaCatania