La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

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lunedì 30 aprile 2012

Firenze: Concert extraordinar de 1 Mai


Asociatia “Sperante Romanesti”, cu prilejul Zilei Internationale a Muncii, va prezenta un Concert Extraordinar care se va desfasura la Firenze, in data de 1 Mai, 2012.Pentru prima oara, intr-un turneu in Italia, vor fi prezenti in orasul Firenze: Maria Ciobanu, Doinita si Ionut Dolanescu, Surorile Violeta si Liliana Geapana, Ionica Stansi Lorenna.
De precizat ca Palazzo dei Congressi, locul unde va avea loc spectacolul, dispune de 1400 de locuri, acesta fiind maximul de capacitate, iar intrarea la spectacol va fi gratuita.
Acest concert-spectacol face parte din turneul “Romani in Italia”, prezent in trei regiuni: Marche, Umbria si Toscana.

Sursa: News4Diaspora

Chivasso - Posa della prima pietra per la Chiesa Ortodossa Romena

di Annarita Scalvenzo  30/04/2012

Verrà posata nella mattinata di domani, martedì 1° maggio, la prima pietra della futura Chiesa Ortodossa Romena “San Giorgio di Cernica”.

Un avvenimento importante per la numerosa comunità romena che vive in città e sarà presente sua eccellenza Siluan, vescovo della Diocesi Ortodossa Romena in Italia che benedirà la pietra e celebrerà la santa liturgia.

La funzione religiosa si terrà in via Baraggino 44, dalle 9 alle 12, mentre la cerimonia della benedizione e della posa della prima pietra si terrà dalle 12 alle 13.

Fonte: LocalPort

A maggio i concerti dell'Associazione Giovanile Musicale


Vi aspettiamo!

Biglietto d’ingresso unico - 5 euro, tranne il concerto del 10 maggio – 3 euro per conto dell’Ass.ne Agimus (Roma)

Accademia di Romania in Roma

domenica 29 aprile 2012

Romania-Italia: Il cinema contemporaneo romeno a Torino

ROMANIA-ITALIA: Il cinema contemporaneo romeno a Torino

In occasione della partecipazione della Romania - Paese Ospite alla 25° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia con il sostegno finaziario dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e in partenariato con il Museo Nazionale della Cinematografia di Torino, il Comune di Torino, il Salone Internazionale del Libro di Torino e la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, organizza la rassegna cinematografica: ROMANIA-ITALIA: Il cinema contemporaneo romeno a Torino.

Avvalendosi del patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, la rassegna cinematografica romena si svolgerà nel periodo 2 – 9 maggio 2012, presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) e sarà inaugurata mercoledì, 2 maggio 2012, ore 20:30 con la proiezione del film Aurora di Cristi Puiu (2010, 181’).

Media Partner: TVR, Radio GRP Torino, Radio Torino International, Radio Centro 95, Spot 80, Ora României

Programma:

Mercoledì, 2 maggio
ore 20:30 Aurora di Cristi Puiu (2010, 181’)
Venerdì, 4 maggio
ore 16:00 California Dreamin’ di Cristian Nemescu (2007, 155’)
ore 18:45 Hooked di Adrian Sitaru (2007, 84’)
ore 20:30 Morgen di Marian Crişan (2010, 100’)
ore 22:30 A Est di Bucarest di Corneliu Porumboiu (2006, 89’)

Sabato, 5 maggio
ore 16:15 Morgen di Marian Crişan (2010, 100’)
ore 18:15 A Est di Bucarest di Corneliu Porumboiu (2006, 89’)
ore 20:30 First of All, Felicia di Răzvan Rădulescu / Melissa de Raaf (2009, 108’)
ore 22:30 La ricostituzione di Lucian Pintilie (1968, 100’)

Domenica, 6 maggio
ore 16:30 If I Want to Whistle, I Whistle di Florin Şerban (2010, 94’)
ore 18:30 Tuesday, After Christmas di Radu Muntean (2010, 99’)
ore 20:30 California Dreamin’ di Cristian Nemescu (2007, 155’)

Lunedì, 7 maggio
ore 16:30 Aurora di Cristi Puiu (2010, 181’)
ore 20:30 If I Want to Whistle, I Whistle di Florin Şerban (2010, 94’)
ore 22:30 Tuesday, After Christmas di Radu Muntean (2010, 99’)

Martedì, 8 maggio
ore 16:30 First of All, Felicia di Răzvan Rădulescu / Melissa de Raaf (2009, 108’)
ore 18:30 La ricostituzione di Lucian Pintilie (1968, 100’)

Mercoledì, 9 maggio
ore 18:30 Hooked di Adrian Sitaru (2007, 84’)

Aurora di Cristi Puiu
Romania/Francia/Svizzera/Germania 2010, 181’, col., v.o. sott.it.
Viorel vive in solitudine una vita al limite della metodicità ossessivo-patologica. Qualche contatto con la madre, qualche contatto con l’amante. Spia ripetutamente una donna con dei bambini. Ma non sappiamo chi sia fino quasi alla fine. Allo stesso modo non sappiamo perché tenga con sé delle pallottole, e un fucile. Dramma individuale, che, però, si svolge nel bel mezzo della vita quotidiana della città, tra i luoghi del lavoro e degli affetti.
Sc.: C. Puiu; Fot.: Viorel Sergovici; Int.: Gelu Colceaq, Catrinel Dumitrescu, Luminita Gheorghiu.
MER 2, h. 20.30, LUN 7, h. 16.30

California Dreamin' di Cristian Nemescu
Romania 2007, 155’, col., v.o. sott it.
Monica sogna di andarsene da Capalnita, sperduto villaggio romeno. Suo padre Doiaru è un capostazione che controlla la corrotta polizia del villaggio ed è una spina nel fianco per molti compaesani. In Kosovo c'è ancora la guerra e nel villaggio si diffonde la notizia che il ministero ha autorizzato il passaggio di un treno Nato. Il 25 agosto 2006, il regista Nemnescu rimase ucciso in un incidente stradale senza poter completare il montaggio di questo film, che fu portato a termine l’anno successivo dai suoi collaboratori seguendo le sue indicazioni.
Sc.: Tudor Voican, C. Nemescu, Catherine Linstrum; Fot.: Liviu Marghidan; Int.: Armand Assante, Jamie Elman, Razvan Vasilescu.
VEN 4, h. 16.00, DOM 6, h. 20.30

Hooked (Pescuit Sportiv) di Adrian Sitaru
Romania/Francia 2007, 84’, col., v.o. sott.it.
Una domenica l'insegnante di matematica Mihai e la sua amante Mihaela decidono di trascorrere insieme un rilassante picnic. La giornata, però, si svolgerà in maniera nettamente differente: quando tra i due piomberà la prostituta Ana ogni equilibrio verrà spezzato all'improvviso. Girato con un budget ridottissimo di soli 300.000 euro, Hooked ha il gran pregio di trasformare la povertà di mezzi un'arma vincente.
Sc.: A. Sitaru; Fot.: Adi Silisteanu; Int.: Adrian Titieni, Maria Dinulescu, Ioana Flora.
VEN 4, h. 18.45, MER 9, h. 18.30

Morgen di Marian Crisan
Romania/Francia/Ungheria 2010, 100’, col., v.o. sott.it.
Nelu è la guardia di sicurezza di un supermercato a Salonta, cittadina sul confine rumeno-ungherese, meta di chi vuole superare illegalmente la frontiera per raggiungere l’Occidente. Per Nelu le giornate trascorrono tutte uguali: all’alba va a pescare, poi al lavoro e infine torna a casa da Florica, sua moglie, in una fattoria isolata nei campi. Un giorno, però, scopre un cittadino turco che sta tentando di attraversare la frontiera.
Sc.: M. Crisan; Fot.: Tudor Mircea; Int.: András Hatházi, Yilmaz Yalcin, István Dankó, Elvira Rimbu.
VEN 4, h. 20.30, SAB 5, h. 16.15

A Est di Bucarest (A Fost sau n-a fost?) di Corneliu Porumboiu
Romania 2006, 89’, col.
A Vaslui sedici anni dopo la caduta del regime comunista, gli abitanti sono tutti impegnati a decidere come celebrare l’anniversario. Decidono quindi organizzare una trasmissione televisiva in un'emittente locale e realizzare un talk show celebrativo, facendo intervenire le persone telefonicamente. Semplice e diretto il quesito di partenza: c'è stata davvero una rivoluzione in questa città? La gente è scesa in piazza prima o dopo la fuga di Ceausescu
Sc.: C. Porumboiu; Fot.: George Dascalescu, Marius Panduru; Int.: Mircea Andreescu, Teo Corban, Ion Sapdaru.
VEN 4, h. 22.30, SAB 5, h. 18.15

First of All, Felicia di Razvan Radulescu/Melissa De Raaf
Romania/Francia/Belgio/Croazia 2009, 102’, col., v.o. sott.it.
È proprio tra questi due paesi, l'Olanda e la Romania, che si divide l'esistenza della quarantenne Felicia, emigrata nel 1989 da Bucarest ad Amsterdam, lavora in una biblioteca, è divorziata e ha un figlio undicenne. Ora, dopo due settimane passate a casa dei genitori in Romania, è pronta per tornare a casa ma perde l’aereo ed è costretta a trascorrere il pomeriggio con la madre in aeroporto. Primo lungometraggio diretto dall’olandese Melissa de Raaf e dal rumeno Razvan Radulescu.
Sc.: M. De Raaf, R. Radulescu; Fot.: Tudor Lucaciu; Int.: Ozana Oancea, Vasile Menzel, Ileana Cernat.
SAB 5, h. 20.30, MAR 8, h. 16.30
La Ricostruzione (Reconstituire) di Lucian Pintilie
Romania 1968, 100’, b/n, v.o. sott.it.
Due studenti vengono condotti sul luogo dove hanno commesso un’aggressione. Per ricostruire il fatto finiscono per commettere quasi involontariamente un reato ancor più grave. Un film in qui il regista denuncia l’irresposibilità collettiva e per quale fu costretto ad abbandonare la Romania e Rifugiarsi a Parigi, dove prosegui con successo la sua attività parallela di regista teatrale.
Sc.: Horia Patrascu, L. Pintilie; Fot.: Sergiu Huzum; Int.: George Constantin, Emil Botta, George Mihaita.
SAB 5, h. 22.30, MAR 8, h. 18.30
If I Want to Whistle, I Whistle (Eu cand vreau sa fluire, fluier) di Florin Serban
Romania/Svezia/Germania 2010, 94’, col., v.o. sott.it.
A Silviu mancano solo cinque giorni al suo rilascio dal riformatorio. Il fratello più piccolo, però, al quale ha fatto da padre, gli comunica che la madre, dopo una lunga assenza, è intenzionata a portarlo lontano dalla sua terra. Silviu che fino a quel momento era riuscito a vivere in equilibrio con il suo stato, non è d’accordo e, senza pensarci un momento, decide di scappare portandosi via il fratello e assaporando di nuovo la libertà.
Sc.: F. Şerban, Cătălin Mitulescu, dal testo teatrale di Andreea Valean; Fot.: Marius Panduru; Int.: Ada Condeescu, George Pistereanu, Mihai Constantin.
DOM 6, h. 16.30, LUN 7, h. 20.30

Tuesday, After Christmas (Marti, dupa craciun) di Radu Muntean
Romania 2010, 99’, col., v.o. sott.it.
Paul è sposato da una decina d’anni con Adriana, ha una figlia ma anche una relazione extraconiugale con la giovane dentista Raluca. Stanco della situazione, il giorno della vigilia di Natale decide di confessare alla moglie la sua relazione e l’intenzione di mettere fine al loro matrimonio, accettandone le dolorose conseguenze. Quarto lungometraggio di Muntean, che concepisce un’opera lineare e dal sapore documentaristico.
Sc.: Alexandru Baciu, R. Radulescu, R. Muntean; Fot.: Tudor Lucaciu; Int.: Dragos Bucur, Maria Popistasu, Victor Rebengiuc.
DOM 6, h.18.30, LUN 7, h. 22.30

Per informazioni: www.museonazionaledelcinema.it

Coordinatore progetto: MIHAI STAN
Tel. +39.041.5242309
Mail mihai.stan@icr.ro
ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA DI VENEZIA

Presentazione del catalogo "Nina Batalli (1913-1993). Una pittrice tra Romania e Italia", (Pacini Editore, Pisa), 2 maggio 2012‏

Mercoledì 2 maggio, ore 18,00
Sala conferenze, Accademia di Romania

"Nina Batalli (1913-1993).

Una pittrice tra Romania e Italia"

a cura di Claudia Zaccagnini

con una Introduzione di Gheorghe Carageani

Pacini Editore, Pisa, 2012

Intervengono:
Prof univ. Gheorghe Carageani
Prof. Dario Evola (Accademia di Belle Arti, Roma)
Dott.ssa Claudia Zaccagnini (critico d’arte)
Dott.ssa Patrizia Pacini, Pacini editore

“L’originale personalità artistica di Nina Batalli (Snagov - Bucarest 1913 - Roma 1993) viene messa in evidenza in questo approfondito studio critico nel quale, con un ricco corredo iconografico, si analizza l’opera pittorica dell’artista, dalla sua prima formazione in Romania, presso l’Accademia di Belle Arti di Bucarest, alla fuga in Italia, Paese nel quale si stabilisce definitivamente dal 1948. L’ecclettismo che caratterizza la pitura di Nina Batalli, ulteriormente enfatizzato dal contatto con l’ambiente italiano, va di pari passo con la sua personalità culturale. La sua casa romana fu un importante punto di incontro e scambio tra intellettuali italiani e romeni dell’esilio, allontanatisi dalla madrepatria per motivazioni politiche. All’Arte di Nina Batalli furono tributati numerosi riconoscimenti italiani e internazionali, in particolare per la sua acuta sensibilità di leggere il paesaggio in delicate ed intense note emotive.” (frammento tratto dal catalogo "Nina Batalli (1913-1993). Una pittrice tra Romania e Italia")

Accademia di Romania a Roma

Sorrento. Manifestazione del 1 maggio 2012

manifesto 1 maggio
PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

Il primo maggio, in occasione della festa dei lavoratori, alle ore 10.30 si terrà in Sorrento in piazza T.Tasso una manifestazione, alla quale interverranno il Segretario Regionale Cub Campania Marcello Amendola, l'Avv. Luigi Alfano delegato ufficio legale Cub Campania, il dott. Giuseppe Reale presidente del forum dei giovani di Sorrento, Rosario Fiorentino presidente della Commissione Trasparenza del comune di Sorrento.

Inoltre per l'occasione ci sarà la partecipazione di Don Aniello Manganelli, parroco del rione Don Granella di Scampia Napoli. La manifestazione sarà allietata dal gruppo folk di nazionalità rumena e dal gruppo di musica etnica guidato da Marzouk Mejri di nazionalità tunisina.

Dopo decenni di silenzio ritorna la festa dei lavoratori in Piazza Tasso per richiamare l'attenzione della opinione pubblica, delle istituzioni e delle forze politiche sui temi dei diritti al lavoro, di pensioni dignitose, ma in special modo del lavoro ai giovani. Quest’anno i sindacati hanno raccolto anche il monito del Presidente della Repubblica Napolitano sulle morti bianche, con la necessità di una maggiore tutela dei lavoratori con stipendi dignitosi.

Fonte: PositanoNews

Hagi cuore Brescia «Tifo per la serie A e una doppia festa»

IL RITORNO. Il mitico «Gica» ha aperto la «Festa Biancoblù» dei tifosiIl campione romeno ritorna per una serata speciale: «Ora faccio il presidente e sto portando il mio Vitorul alla promozione in A: sogno un brindisi con il Brescia»
25/04/2012

Gheorghe «Gica» Hagi, classe 1965: ha vestito la maglia del Brescia per due stagioni dal 1992 al 1994
Gica Hagi è stato il primo campione che Gino Corioni ha regalato al Brescia. Quando sbuca dal tendone della Festa Biancoblù è come se sia appena apparsa la Madonna. Il migliore giocatore rumeno di tutti i tempi, recordman di reti con la sua nazionale (35), in campo in tre diverse edizioni dei Mondiali, al Brescia dal '92 al '94 (15 gol in 61 presenze) è la stella della tredicesima Festa Biancoblu, che è iniziata ieri sera (finirà il 6 maggio). «Appare» tra i tifosi alle 21.40, dopo un pomeriggio bresciano e una visita speciale a Ospitaletto. A casa Corioni lo accompagna Florin Raducioiu (3 stagioni al Brescia, 66 presenze e 18 gol). Lì c'è il presidente, che scalpita, pronto ad accoglierlo a braccia aperte sull'uscio di casa. Dentro c'è tutta la famiglia Corioni tirata a lucido, con l'abito da sera in attesa di Gica. Un trattamento che si riserva agli ospiti illustri. Il presidente regala poi ai suoi ex pupilli due maglie del Brescia. Numero 11 per Raducioiu; 10 per Hagi. E pazienza se il 10 è stato ritirato in onore di Baggio. Per un campione come Hagi uno strappo alla regola si può fare. «Toccare di nuovo quella maglia mi ha dato tante piacevoli sensazioni - ricorda -. Sono tornati alla mente i momenti belli, le giocate, gli assist e i gol importanti. E anche qualche momento meno positivo, che fa parte del calcio come della vita». LA CHIACCHIERATA con il presidente è durata un paio d'ore. «Abbiamo ricordato i momenti passati e parlato a lungo del presente della squadra - rivela Hagi -. Corioni è molto amareggiato per come sono andate le cose in questi ultimi anni. Ha detto che serve un nuovo stadio per poter andare avanti come si deve. Speriamo che presto qualcuno riesca finalmente a costruirlo perchè se ne parlava già quando giocavo io. Quello sarebbe il primo tassello per ricostruire un grande Brescia e riportarlo presto in Serie A. Perchè è li che deve stare». E se tra un ricordo e un rimpianto Corioni avesse anche fatto una proposta per il futuro? Gica Hagi allenatore del Brescia? «Per ora non è possibile - ammette -. Sono presidente di un club rumeno di Serie B, il Viitorul Constanta. L'ho spiegato a Corioni che sono passato da quella parte della barricata. Dalla sua parte. Pensate che questa settimana dobbiamo giocarci la partita decisiva per la Serie A. Chissà che a fine stagione anche il Brescia possa prendere parte alla sua». Da presidente allora non resta ad Hagi che fare affari con Corioni. «Lo spero - dice -. E' un grande conoscitore di calcio. Lui apprezza i bravi giocatori». Dopo la visita a casa Corioni la serata tra i tifosi e un turbine di emozioni. «Gli anni passano ma i ricordi legati a Brescia rimangono indelebili nella mente - ammette -. I due anni che ho trascorso qui sono stati stupendi. Con la maglia biancoblù addosso ho e abbiamo fatto delle cose ottime». Brescia non lo ha dimenticato e lui ha sempre portato la città nel cuore. Anche quando ha giocato in giro per l'Europa. «Ricordo con grande orgoglio gli anni lontani dalla Romania - sottolinea -. E metto Brescia e la sua squadra allo stesso livello di Madrid, Barcellona e Istanbul, con Real, Barca e Galtasaray. Oggi la città è persino più bella rispetto a diciotto anni fa. Qui mi sono sempre sentito a casa». Al Rigamonti non è stato, ma lo stadio è nel suo cuore. «Quante partite e quante emozioni - racconta -. Io giocavo sempre per il centravanti, gli facevo i passaggi decisivi. Di gol forse ne ho fatti pochi, ma erano sempre tutti belli».

Alberto Armanini

Fonte: Bresciaoggi

Torneo di Viterbo: la Rugby Roma Club U 12 perde solo in finale con la Romania

Giovanili — 27 aprile 2012
Durezza ed Internazionalità sono certamente stati gli attributi principali del Torneo di Viterbo edizione 2012. La prima, da sottolineare, ha coinvolto sfortunatamente anche il capitano della U.12 della Rugby Roma Club, Andrea Muciaccia, che in una grande sfida col San Donà ha purtroppo rimediato una frattura al polso. La seconda, anch’essa determinante, ha visto rendere gli onori della vittoria proprio ad una coriacea e tecnica selezione nazionale romena che, nella finale con i bianconeri, è riuscita ad avere la meglio.

Torneo su 4 gironi da 3 squadre, una semifinale ed una finale.
Nella fase preliminare la Rugby Roma Club ha superato largamente la Lazio Tor Tre Teste e 2-0 il San Donà.
Raggiunto il primo obiettivo della giornata per i piccoli romani c’era la semifinale con i tutti-neri di Città di Castello. Formazione perugina poco blasonata ma capace di rendersi impensabilmente ostica in una semifinale tutta cuore chiusa sull’1-0.
Finale del pomeriggio con la selezione nazionale romena: quest’ultima, venuta in Italia tramite sponsor nazionali, aveva dalla sua, oltre ad una rosa ampia, anche unanotevole organizzazione di gioco dovuta a regolamenti di categoria differenti. Finiva di misura per i romeni dopo un iniziale vantaggio italiano.
Menzione speciale per il capitano Andrea Mucciaccia (che vediamo nella foto ritirare la coppa per il secondo posto) e per i nuovi 4 bianconeri schierati in campo nell’intero arco del torneo.

Fonte: NPRugby

Comunali Cassano: capolista di Sel l'immigrata romena Diana Mihaela Andone

Venerdì 27 Aprile 2012
"Nel nostro programma è importantissima l'integrazione degli stranieri", spiega Papasso. Intanto a Lattughelle a sorpresa anche Luigi Incarnato e Franz Caruso

Ancora una giornata ricca di incontri con la gente quella di ieri per il candidato sindaco Giovanni Papasso ed il centrosinistra che lo sostiene. Il momento di confronto più importante è andato in scena nella serata, quando Gianni Papasso e la sua squadra di giovani, spontanee ed emozionati candidati hanno interloquito con la gente della Contrada rurale di Lattughelle, ad un passo da Sibari.
Nella mattinata Giovanni Papasso si è soffermato su un punto importante del programma elettorale dell'intera coalizione: quello dell'integrazione sociale della comunità straniera che vive a Cassano e nel territorio e sull'importanza delle politiche sociali. "Noi puntiamo ad equità sociale per tutti e non per solo una parte della comunità, contrariamente all'Assessore Regionale alle Politiche Sociali Stillitani, ieri nel centro anziani a sostegno di Lione – ha commentato Papasso – che a Lauropoli con nostra enorme sorpresa ha mostrato di volerlo essere solo di una parte, la parte di Mimmo Lione e Gianluca Gallo. Con grande umiltà e garbo non nascondo che le parole dell'Assessore Stillitani ci hanno colpito, anche perché crediamo che l'on. Stillitani ad oggi non ha portato nulla di concreto alla città di Cassano allo Ionio e che invece testimoniamo una cultura feudale e patronale che si scontra con la cultura sibarita di democrazia, libertà e partecipazione. per questa ragione credo che la città darà la giusta risposta all'on. Stillitani, bocciando la sua evidente subcultura. Noi invece lavoriamo concretamente per il sociale, a riprova la nostra proposta per gli stranieri che vengono usati da taluno per accaparrarsi voti e che poi vengono emarginati. "Noi siamo dalla parte degli stranieri noi puntiamo ad adottare una serie di interventi che puntino a creare le condizioni per una interazione positiva tra immigrati e società d'accoglienza che tuteli la diversità culturale e rafforzi la coesione sociale attraverso un'attività di coordinamento che deve far capo al Comune – spiega Giovanni Papasso – la comunità straniera nella Sibaritide e nel nostro comune è importante e vogliamo tendergli una mano. Non a caso nella nostra coalizione la lista di Sinistra Ecologia e Libertà è capeggiata da una giovanissima ragazza di origini rumena, Diana Mihaela Andone, perfettamente integrata e che sente oramai sua questa città, tanto da scendere in campo per dare il proprio contributo. Diana idealmente rappresenta tutti gli immigrati di Cassano che vogliamo coinvolgere nel nostro progetto. La multiculturalità rappresenta una ricchezza per la nostra città e gli immigrati sono una risorsa da integrare nella nostra comunità». E ha aggiunto che «occorre dare maggiore attenzione e sensibilità verso le differenze, di cultura e di valori, di gruppi o di individui provenienti da paesi comunitari ed extracomunitari ma dobbiamo saper governare i problemi che si presentano sotto il profilo della integrazione sociale e culturale, promuovendo servizi qualificati per la popolazione straniera che facilitino il loro percorso verso una cittadinanza attiva e partecipata. Noi ci crediamo davvero".

"Sento oramai questo territorio parte di me stesso e voglio lavorare per questa città, voglio lavorare assieme a Papasso ed a tutta la squadra dei candidati, per ridare una speranza a noi giovani – spiega con semplicità la giovane Diana, 18 anni, da 7 in Italia e studentessa presso l'ITGC "Filangieri" di Trebisacce, indirizzo turismo – all'inizio mi vergognavo un po' a dire delle mie origini romene, temendo di essere emarginata. Ma non è stato così, Cassano, Sibari nello specifico, mi ha accolta con affetto, facendomi sentire una di loro, ecco perché oramai questa terra fa parte di me. Giuseppe Carrozza e Gianni Papasso mi hanno concesso un privilegio unico nel capeggiare la lista Sel a fianco del candidato sindaco. Accanto a me ci sono tutti i giovani, e non, immigrati di Cassano che come me sentono questo territorio come la propria casa e vogliono fare la propria parte per renderlo migliore, insieme a Papasso. Credo che fondamentale per noi saranno l'adozione di misure di sostegno per l'inserimento scolastico dei minori stranieri negli istituti di ogni ordine e grado con l'ausilio di personale specializzato nei servizi educativi e scolastici. Inoltre, sarà utile uno sportello comunale dedicato ai cittadini stranieri per la risoluzione di pratiche amministrative».

In serata, si diceva, incontro pubblico con i residenti di Lattughelle. Nel corso del comizio pubblico, introdotto dal segretario cittadino di Sel Giuseppe Carrozza, hanno preso la parola anche taluni candidati, molti dei quali proprio di Lattughelle. Taluno, alla prima esperienza politica, si è addirittura commosso, a riprova della spontaneità e dalla voglia di mettersi senza interessi personali a lavoro di questo territorio. In particolare hanno Preso la parola Guido Turato, Celeste Caporale, Nicola Leone, Alfredo Maffia, Stefania Gaetani, Domenico Middonno, il rappresentante della società civile Leonardo Vocaturi. Ha concluso lo stesso candidato sindaco Giovanni Papasso, il quale assieme a Luigi Incarnato ha sottolineato l'abbandono di questa Amministrazione Comunale di C.da Lattughelle: "Sono state abbandonate tutte le strutture urbane pubbliche che con sacrificio avevano costruito per rendere questa contrada vivibile. Dopo 50 anni qui è stata portata la fognatura grazie all'interessamento mio ma soprattutto dell'allora assessore regionale Luigi Incarnato. Opera storica che ora questa Amministrazione comunale vorrebbe rivendicare. La gente lo sa e saprà scegliere chi si è sempre battutto per il proprio territorio.
Fonte: ApprodoNews

La storia - Cristian: "Se mia figlia si vergogna a dire che è romena"

27/04/2012 - Chiara Cacciani

“Com'ero arrabbiato quel giorno...”. Quel giorno in cui Cristian Cosma, metalmeccanico romeno residente a Parma dal 2007, era davanti al computer a leggere i commenti “poco diplomatici” di alcuni lettori sulla presenza degli stranieri in Italia. E anche lui ha scritto a Gazzettadiparma.it.
Uno sfogo, sì, con tono deciso ma mai sopra le righe. E con tanto di scuse finali: “Sapete, mia figlia di 8 anni oggi è tornata a casa da scuola dicendomi che si vergogna a dire ai compagni che è romena...”
E' nata da quest'ultima frase l'idea di incontrarsi. E quella che ne è uscita non è solamente una storia di felice integrazione, ma anche una testimonianza diretta sul sistema degli aiuti messi in campo da istituzioni e volontariato e un'analisi lucida - da un punto di vista “originale” - della questione stranieri.

"CHE DIFFICOLTA' METTERSI IN REGOLA"

Cristian, 35 anni, vive a Vicopò da un anno con la famiglia. La moglie Anna è custode della piccola chiesa che si affaccia su via Mantova, e la parrocchia ha messo loro a disposizione l'appartamento che sorge a fianco. Sono cristiani ortodossi, i Cosma, ma questo non è stato un “deterrente” per don Francesco Rossolini e i fedeli della frazione. E la domenica la piccola Larisa indossa orgogliosa la tunica del chierichetto.
La prima ad arrivare in Italia in realtà è stata Anna, che ha trovato lavoro come badante a Bari e ogni mese mandava a casa i soldi guadagnati. “E' stato difficilissimo separarci Un giorno mia moglie ha chiamato e mi ha detto che la famiglia dove stava la accusava di aver rubato 50 euro - racconta Cristian -. Al telefono ho pianto: non avevo idea di com'era l'Italia, ma sapevo che Anna non era una ladra, e le ho detto di andarsene da quella casa”. Ha trovato un altro lavoro, Anna, e nel frattempo l'ha raggiunta anche Cristian. “Gli inizi sono stati molto duri, soprattutto avere a che fare con la burocrazia. Qui è tutto un circolo vizioso: per avere il lavoro servono i documenti, per avere i documenti serve il lavoro. Tante volte ho pensato di non farcela e di tornare nel mio Paese. Arrivavo qui per lavorare, non per rubare, ma non riuscivo a mettermi in regola”. In quel periodo i soldi che la moglie guadagnava servivano a pagargli un letto in subaffitto. “Per il mangiare, invece, ha dovuto arrangiarsi da solo”, racconta la donna, 31 anni.

E' stato così che Cristian ha conosciuto la Caritas della parrocchia di San Paolo. “Ho avuto la fortuna di incrociare una signora, Enrica, che mi ha dato tutto: aiuto per la casa, aiuto per il lavoro. Sono stati lei e don Francesco, alla fine, a trovarmi un impiego in una ditta metalmeccanica e poi ad offrirci la possibilità di venire qui a Vicopò. Ma se non avessi avuto da mangiare, se non avessi avuto aiuto?”, si chiede oggi il 35enne, rispondendo idealmente a chi critica il sostegno offerto dal volontariato.
Nel frattempo Anna e Cristian, raggiunta la stabilità lavorativa, sono andati a prendere anche Larisa, che oggi frequenta le elementari. “Se in auto ascoltiamo musica romena, lei me la fa cambiare appena arriviamo vicini a scuola: si trova benissimo qui a Parma ma ha lo stesso paura che la prendano in giro. Anche lei sente ogni giorno tutti i commenti su romeni, albanesi, moldavi...Un adulto può difendersi, ma un bambino è più fragile. E io cerco di spiegarle che non ha niente di cui vergognarsi. Ma ci sono passato anch'io: una volta ero sull'autobus e ascoltavo due persone che parlavano fra di loro: "Gli animali li portiamo dal veterinario, ma questi stranieri che portano tante malattie da chi li mandiamo?”.

"SERVONO LEGGI SEVERE PER CHI RUBA"

Sulla questione sicurezza non ci gira intorno, Cristian: “I ladri devono andare in prigione, di qualunque nazionalità siano: ma purtroppo qui mancano le regole e poi c'è il problema delle carceri piene che non aiuta: li mettono subito fuori. E' vero, leggo di tanti stranieri arrestati o denunciati. Ma per me è soprattutto gente che viene qui apposta per rubare. In Romania uno stipendio mensile medio è di 200 euro: se in due giorni arrivi, fai un furto da mille euro e torni a casa, poi puoi stare senza lavorare per metà anno. La cosa curiosa è che là non ci sono quasi furti: le leggi sono molto più severe”. E non manca una riflessione in più: “Droga, prostituzione: ma se non ci fosse la domanda l'offerta non ci sarebbe, giusto? E' come per il lavoro: la mia ditta è in crisi perchè non si vende più...”

Fa un appello ai suoi concittadini d'adozione Cristian: “Non considerateci tutti uguali. Parma è una città bellissima, che ci ha offerto un'accoglienza vera: le persone ti danno tutto se sei una brava persona”. “E loro lo sono davvero - raccontano i parrocchiani di Vicopò - Si sono meritati tutto quello che gli è stato dato”. Resta solo un sogno, ai Cosma, da realizzare: “Portare qui le nostre mamme: non è facile essere lontani. Ma prima devono riuscire ad andare in pensione. Anche là è un problema...”.

Fonte: Gazzetta di Parma

Cittadinanza per matrimonio, la competenza ai prefetti dal 1° giugno

Cittadinanza24.04.2012

Una Direttiva del ministro dell'Interno trasferisce ai prefetti il potere di adottare provvedimenti di cittadinanza per matrimonio

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale la Direttiva del ministro dell'Interno 7 marzo 2012 con la quale, a partire dal 1° giugno 2012, viene attribuita ai prefetti la competenza ad adottare provvedimenti in materia di concessione o diniego della cittadinanza nei confronti di cittadini stranieri coniugi di cittadini italiani.

La competenza sarà, invece, del capo del dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, qualora il coniuge straniero abbia la residenza all'estero, e del ministro dell’Interno nel caso sussistano ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica.

Il provvedimento prosegue nel percorso di razionalizzazione già intrapreso dal ministero dell’Interno, impegnato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini.
Fonte: Ministero dell'Interno

Due genitori romeni decidono di ridare la vita a cinque italiani

Alexandra Cracaileanu - Foto: Viterbo News 24
a cura di Sergio BagnoliResponsabile Categoria: Serena Casu
Viterbo 28 aprile 2012 - " Desidero ancora una volta ringraziare la grande generosità di quelle due persone che, di fronte allo strazio per la perdita della loro amata figlia, non hanno esitato nemmeno un momento a concedere il proprio nulla osta affinché dal corpo di Alexandra Cracaileanu di soli ventidue anni, deceduta nella notte tra Martedì ventiquattro e Mercoledì venticinque Aprile, fossero espiantati il cuore, il fegato, i polmoni ed i reni per poter permettere ad altre cinque persone di continuare a vivere": queste le toccanti parole con le quali il primario del reparto di rianimazione dell'Ospedale Belcolle di Viterbo, ove è deceduta la sfortunata romena, Pietro Vecchiarelli ha dato alla stampa la notizia dell'avvenuto espianto.

Nella serata del giorno dedicato alla celebrazione dell'anniversario della Liberazione, poi, a trapianti avvenuti in ogni parte d'Italia, si è potuto con sicurezza affermare che grazie alla generosità dei due genitori romeni, cinque italiani hanno ricominciato a vivere. Solitamente i mass media italiani tendono ad indugiare ogni qualvolta qualche criminale rumeno, “ il solito rumeno" si dice, uccide un autoctono. Solitamente tacciono quando invece il gesto di generosità proviene proprio da qualche appartenente a questa nazionalità extra- comunitaria.

Così purtroppo è accaduto per il fatto di Viterbo: rara visibilità sulla stampa nazionale, solamente i quotidiani locali toscani quali La Nazione od il Tirreno, Alexandra risiedeva a Sorano nel Grossetano, od il Corriere di Viterbo hanno dato risalto a quanto avvenuto una settimana fa su una statale del Viterbese nei pressi di Montefiascone, prima, e al reparto di rianimazione del nosocomio civile di Viterbo, poi. Ricapitoliamo i fatti. Nella notte tra Sabato e Domenica dello scorso week- end un'Opel Astra proveniente da Sorano nel Grossetano, e diretta ad una discoteca del Viterbese percorre ad alta velocità la Statale della Contessa dalle parti di Montefiascone.

E' guidata da un giovane ucraino, Serhij Yhljas. I passeggeri sono quattro ragazze, tre italiane ed una romena. Tutti risiedono a Sorano. Due delle passeggere, la ventunenne Valentina Floriani e la ventenne Martina Saletti, sono cugine. Moriranno sul colpo. Sopravvivono il guidatore ed altre due ragazze ma le condizioni della Cracaileanu, che viene trasportata in codice rosso all'Ospedale di Viterbo, sin dal suo arrivo al Pronto Soccorso appaiono irrimediabilmente compromesse. Il suo encefalogramma risulterà da subito piatto. Dopo tre giorni di ricovero l'inevitabile decesso.

In seguito la decisione di donare agli altri " una parte della nostra bambina", come ha sottolineato la madre Maddalena " affinché io possa essere confortata ed alleviata nella grande sofferenza che provo dalla certezza che altre cinque persone vivono grazie ad Alexandra". Per ratificare la decisione presa dalla moglie da cui è separato, il padre è giunto in quattro e quattr'otto dalla Romania. Poi la decisione comune di officiare il doloroso rito funebre in Italia a Sorano, nella Parrocchiale dedicata a San Nicola, il cui culto è persino più diffuso in Romania che nella Penisola, di questa storica cittadina della Maremma scolpita nel tufo, una volte roccaforte etrusca.
Qui Don Antonio e Don Nicola hanno ancora una volta sottolineato la grande fede che ha potuto aprire ad una scelta così altruistica i cuori dei due genitori romeni. Straziante la disperazione di Magdalena, la madre, che, poi, per propiziare l'ascesa al Cielo della sua Alexandra ha fatto organizzare presso il ristorante " La Botte" in paese, ove lavorava la giovane, un " banchetto funebre" secondo un'usanza ancora molto diffusa in Romania ma che, invece, si è quasi del tutto persa in certe zone d'Italia.
Sergio Bagnoli
Fonte: InfoOggi

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Romania: capo opposizione è neo premier

Lo ha deciso presidente, sostituito conservatore Ungureanu
(ANSA) - BUCAREST, 27 APR - Il presidente romeno, Traian Basescu, ha designato alla carica di nuovo primo ministro il capo dell'opposizione di sinistra Victor Ponta, in sostituzione del conservatore Mihai Ungureanu, il cui governo di centro-destra e' stato sfiduciato oggi in Parlamento.

''Ho incaricato Victor Ponta di avviare le consultazioni per la formazione del nuovo governo'', ha detto Basescu in una dichiarazione a Bucarest.

Fonte: ANSA

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Alba - Rocambolesco incidente in Corso Piave - Rumeno ubriaco impatta auto guidata da pensionato sobrio, ma ancora più scemo: non dà la precedenza

28/04/2012 - Cuneo - Cronaca
Il crash di Corso Piave ad Alba

Intorno alla mezzanotte di ieri si è verificato un sinistro stradale tra due auto, una Citroen Saxo condotta da un 20enne operaio romeno ed una Fiat Punto guidata da un pensionato 78enne di Alba, sull’incrocio di corso Piave nei pressi di un Supermercato, con rilevanti danni ai veicoli ma, fortunatamente, i conducenti sono rimasti illesi.

Sul posto è intervenuta una gazzella dei Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Alba per eseguire i rilievi del caso. I militari notavano subito che il giovane romeno barcollava vistosamente e presentava i sintomi classici da abuso di alcool. Infatti, sottoposto subito all’accertamento dell’etilometro, è emerso che aveva un tasso alcolemico pari all’1,2%. Per questo gli è stata ritirata la patente di guida ed è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alba per il reato di guida in stato d’ebbrezza alcolica.

Dalla ricostruzione della dinamica del sinistro fatta dai Carabinieri intervenuti sul posto è però emerso che a causare l’incidente era stato il pensionato e non il romeno alticcio. L’anziano non si era fermato allo stop di una strada secondaria che si immette su corso Piave ed a suo carico sono state per questo elevate 2 contravvenzioni, una per omessa precedenza e l’altra per aver circolato con l’auto non revisionata e gli è stata anche ritirata la carta di circolazione.

Ritirate inoltre dai Carabinieri di Alba altre 2 patenti nella notte per abuso di alcool.

La prima ad un’impiegata 34enne di Asti che guidava con un tasso pari all’1,3% e la seconda ad un commerciante 40enne albese che aveva un tasso dell’1,8%, in quest’ultimo caso è scattato anche il sequestro del veicolo.

Fonte: CuneoOggi

Vivere in roulotte, 'siamo come barboni'

LA STORIA 27 aprile

Giuseppe e Mariana vivono in una roulotte sul lungomare di Ostia, vicino Roma. Lui, di Caserta, ha 57 anni; lei, di origine romena, 52, è cardiopatica. Né lui, né lei lavorano, solo qualche piccolo lavoro saltuario per Giuseppe - guardiano notturno sulle spiagge o lavoretti in giardino - ma del tutto insufficiente per vivere dignitosamente; la coppia riesce a sopravvivere con i pacchi alimentari offerti dalla parrocchia. E' una storia di forte indigenza quella dei due coniugi, insieme da cinque anni; entrambi al secondo matrimonio e già nonni dai figli della prima unione. "La roulotte in cui viviamo ci è stata regalata dalla Comunità di Sant'Egidio - racconta Giuseppe Palmigiano - prima abbiamo vissuto in un'altra roulotte in affitto, pagavo 100 euro al mese, e poi in un'auto per 5-6 mesi. Da qualche mese abbiamo questa nuova casa". Secondo l'Istat, sono oltre 71 mila le famiglie che vivono in abitazioni di fortuna, baracche e roulotte. Ma Giuseppe e Mariana non sono conteggiati nei dati: "non abbiamo risposto ad alcun questionario, non sapevamo del censimento. Nessuno ci ha detto niente. Io la residenza ce l'ho ancora a Caserta". "Fino a qualche anno fa - dice Giuseppe - lavoravo come operaio. Poi mi sono separato, ho perso il lavoro e sono venuto a Roma". In roulotte "si vive molto male. Non c'é né acqua né corrente né riscaldamento. Viviamo come barboni". L'acqua la prendono alla fontana: "riempio le bottiglie e con questa acqua ci laviamo e mangiamo. Per fare luce accendiamo la candela la sera e per scaldarci accendiamo il gas ma è pericoloso. Quest' inverno è stato particolarmente freddo, ce la siamo vista bruttissima. Mia moglie che è cardiopatica soffre molto". Giuseppe conosce altre famiglie nelle stesse loro condizioni; alcune con figli e non è proprio un gran vivere. Nuclei familiari ben noti dalla Fiopsd, la Federazione che raggruppa le associazioni che si occupano dei senza fissa dimora. "Non chiedo molto alla vita - conclude - solo un lavoro per fare una vita più tranquilla, e un'abitazione con le comodità di tutti. Io e mia moglie non chiediamo altro".

Fonte: ANSA

Justiţie pentru românii din Italia: doi ani de închisoare pentru o ciocolată, şase luni de procese pentru bomboane

Statul italian cheltuie zeci de mii de euro pentru condamnarea unor furturi minore comise de români. La Republica a tratat două cazuri de români cercetaţi de justiţia italiană, o femeie care a furat o pungă de bomboane în valoare de un euro şi 19 cenţi, iar un alt român condamnat la doi ani de închisoare pentru un furt de doi euro. Italienii ridică problema utilităţii unor astfel de cheltuieli. Pentru furturi minore statul italian este obligat să plătească sume imense cu cheltuielile de judecată şi pentru întreţinerea celor condamnaţi în închisoare.
 Justiţie pentru românii din Italia: doi ani de închisoare pentru o ciocolată, şase luni de procese pentru bomboaneUn prim caz este cel al unei românce de 24 de ani a fost suprinsă de vânzătoarea unui magazin, în timp ce îşi ascundea în geantă o pungă cu bomboane cu zahăr. Tânăra a fost semnalată poliţiei, care a pus-o sub cercetare în stare de libertate. În urma plângerii depuse, românca a fost acuzată de furt, dar nu s-a prezentat la niciuna din cele două audieri care au avut deja loc, de la începutul anului. În cursul celei de-a doua audieri, au fost chemaţi în faţa judecătorilor cei doi martori: vânzătoarea şi poliţistul care a înregistrat plângerea.

 Avocatul din oficiu al româncei a spus că nu a reuşit să-şi contacteze clienta: “problema nu este furtul în sine, ci mai degrabă ar trebui să ne întrebăm dacă merită să cheltuim atâta energie în cadrul procesului, pentru o daună de un euro şi 19 cenţi. Având în vedere că este vorba teoretic de o infracţiune gravă, deci procesul merge înainte din oficiu, deci nu se poate urma nicio cale de rezolvare prin retragerea plângerii, eventual după plata unor daune”. Alt caz care a stârnit ruomare în presa italiana este cel al unui român de 25 de ani din Arezzo care a primit o condamnare la 2 ani de închisoare pentru că a furat o ciocolată dintr-un supermarket şi a îmbrâncit un agent care încerca să-l aresteze.
Lucian Negrea / 23 Apr

Sursa: DC News

sabato 28 aprile 2012

L´italianista romeno Geo Vasile a Palma Campania

La locandina dell'incontro
E' in programmazione per sabato 28 aprile, alle 11.30, presso il Liceo Classico "Antonio Rosmini" di Palma Campania, un incontro con l'italianista di origine romena Geo Vasile.

Il noto critico letterario, nato a Bucarest, è autore di quindici libri originali (saggi, prosa, poesia), ed ha tradotto in romeno numerosi scrittori italiani, come Italo Calvino, Umberto Eco e Mario Luzi; ha anche tradotto in italiano vari poeti del suo Paese.

L'incontro di domani verterà sui seguenti argomenti letterari: cenni sulla poesia romena al crocevia dei millenni, e Eugenio Montale: stagioni e muse (traduzioni in romeno). L'introduzione sarà di Enzo Rega, poeta e critico, mentre il critico Gerardo Santella svolgerà il ruolo di moderatore.

Giuseppe Vetromile

Fonte: PositanoNews

mercoledì 25 aprile 2012

Festa dei Popoli 2012 "Abiti-amo il Mondo" a Chieti il 20 maggio 2012


FESTA DEI POPOLI 2012
"Abiti-amo il Mondo"
Villa Comunale di Chieti
20 maggio 2012 dalle 10.00 alle 23.00

La quarta edizione della FESTA DEI POPOLI di Chieti dal titolo “Abiti-amo il mondo” vuole essere il momento culminante di un percorso condiviso con tutte le realtà che si occupano di immigrazione ed integrazione nella provincia di Chieti. L’ idea di una grande festa felicemente condivisa nasce dalla convinzione che l’incontro tra entità culturali differenti e la moltiplicazione degli sguardi, siano fonte preziosa per costruire una dimensione interculturale della nostra città e per una sensibilizzazione alla ricchezza che la scoperta e valorizzazione della diversità e l’ accoglienza dell’ altro permettono di conquistare. La Festa dei Popoli sarà strumento di condivisione che avvicina la cittadinanza alle difficili realtà delle comunità straniere, al difficile percorso che adulti e minori immigrati vivono nel loro quotidiano, sul luogo di lavoro, a scuola, nei luoghi pubblici e per le strade della nostra città. La festa dei popoli vuole essere uno strumento per aiutare a vincere l’odio, l’intolleranza ed il razzismo. La linea scelta è quella dello scambio fra identità culturali diverse, persone di diverse nazioni, culture, fedi, orientamenti, ma che condividono il sogno di una città, di una provincia dove i diversi popoli presenti non vivano solo uno accanto all’altro, ma si incontrino e si riconoscano fratelli, facendo cadere i pregiudizi che portano all'isolamento e alla non integrazione. Si vuole introdurre una nuova prospettiva che vada oltre la violenza del nostro tempo e si desidera esprimere l’ anima profonda, le bellezze, la vivacità culturale dei popoli migranti.

La Festa dei Popoli 2012 vuole:

 Offrire una possibilità di INCONTRO tra i diversi gruppi di cittadini stranieri immigrati presenti in città con i cittadini italiani di Chieti;
 Creare uno spazio di DIALOGO tra le diverse culture e tradizioni di popoli;
 SENSIBILIZZARE le istituzioni, le associazioni e i gruppi sulla realtà globale dell'immigrazione;
 Offrire una possibilità per entrare a contatto diretto e personale con la MONDIALITA’ che bussa alle nostre porte;
 Dare VISIBILITA’ corretta ai migranti e alle loro problematiche;
 Creare e stimolare una rete di COLLABORAZIONE con il mondo delle associazioni e delle i istituzioni civili ed ecclesiali che lavorano per la causa dei migranti;
Programma
Ore 10.00 VILLAGGIO DEL MONDO
Apertura degli stand e accoglienza visitatori;
Ore 10.30 LABORATORI DEL MONDO
“laboratori interculturali” per i più piccoli: fiaba, strumento musicale, maschere, pittura, animali, griot, ecc.

Ore 18.00 TEATE MONDO
Torneo di calcio a 5 per nazioni a cura del CSI di Chieti
Ore 12.00 SAPORI E SAPERI DEL MONDO
Apertura stand gastronomico con degustazione cibo;
dalle 15.00 INSIEME PER IL MONDO
Spettacoli, rappresentazioni, reading a cura delle scuole e delle associazioni;

Ore 16.30 IN ASCOLTO DEL MONDO DEL MONDO
Momento Interreligioso per la Pace presieduto da S.Ecc. Mons. Padre Bruno Forte Arcivescovo di Chieti\Vasto e i rappresentanti delle principali comunità religiose presenti in regione.

Ore 17.30 LA GIOIA DEL MONDO
Esibizioni di Capoeira, Danza del Ventre, Carnevale Dominicano, Cerimonia del the arabo e del caffè eritreo, Hennè Indiano, Tango Argentino, Premiazione concorso interculturale, ecc.

Ore 19.00 LA MUSICA DEL MONDO
Grande spettacolo con artisti da tutto il mondo. Hanno già confermato:
 COMPAYOMAR da Cuba
 POLINA KONDRATYEVA dall’Ucraina
 MALLAKASTERIOTI MK1 dall’Albania
 ONE LOVE BENGUE Senegal
 NERY BLACK dalla Rep. Dominicana
 JAMAFRICA dal Senegal
 PETRICA POPA dalla Romania
 LOS ANDES dal Perù
 CAPOEIRA ABOLIÇAO dal Brasile
Con la speciale partecipazione dell’ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA DI TIRANA - ALBANIA

La Festa dei Popoli è un iniziativa ideata dal Centro Interculturale Mondo Famiglia di Chieti e organizzata da: Caritas Diocesana e Migrantes, CVM Comunità Volontari per il Mondo, CSV Centro Servizi Volontariato, Centro Servizi Immigrati del comune, CSI Centro Sportivo Italiano con il contributo economico del Comune di Chieti - Assessorato alle Politiche Sociali.

Collaborano le associazioni: I Bambini visti dalla luna, ACA Culturale Abissinia. CEA Comunità Eritrea in Abruzzo, ConPaz, Croce Rossa Italiana – Chieti, Culturale Italia-Cina, Nessuno Escluso, Dominicani in Abruzzo, Diapason, Voci di dentro, Libridine, Gespa, ASF Architettura Senza Frontiere, Erga Omnes, Italia – Cuba, AGI Giovani Immigrati, Auser-Unitel, Espresso Sorriso Onlus, Melodie, ecc.
FESTA DEI POPOLI 2012
"Abiti-amo il Mondo"
Villa Comunale di Chieti
www.centrointerculturalechieti.it
www.festadeipopolichieti.blogspot.com
info line: 3285442120

Parada - primo incontro formativo per volontari‏

Cari amici,
come promesso, dopo il nostro incontro a Milano, ecco la prima mail con una proposta concreta.
Abbiamo pensato che la nostra crescita debba essere coltivata anche attraverso degli strumenti concreti. Ecco perché abbiamo pensato di organizzare delle giornate di formazione, aperte allo staff di Parada, a voi tutti e a quanti vorranno avvicinarsi a noi. In questi anni quante persone abbiamo conosciuto, quante si sono perse e quante continuano ad esserci vicine e chissà quante arriveranno…
Ora abbiamo capito che siamo una associazione di volontariato e in quanto tale dobbiamo anche preoccuparci di far crescere con noi i nostri amici.
Ecco quindi come pensavamo di cominciare:
1° step – Laboratorio arteducativo con Tania Bettelli

L’obiettivo iniziale dell’incontro è quello di fermarsi e formarsi per poi ripartire con più consapevolezza, entusiasmo e forza! Questo è quanto offre Parada al suo staff e ai suoi volontari per crescere insieme.

Il giorno 10 marzo si è costituito un gruppo di lavoro, e un primo importante passo è stato fatto.

Domenica 29 aprile si terrà il primo incontro a carattere laboratoriale che si pone l’obiettivo di dare strumenti, idee di lavoro e una prospettiva nuova di approccio con i bambini. Le attività proposte potranno, infatti, essere riutilizzate da tutti noi in diversi ambiti con lo scopo di promuovere l’associazione.
La formazione avrà i seguenti argomenti di approfondimento le varie fasi di un’attività laboratoriale:
-preparazione del setting
-metodologie e approccio narrativo
-tecniche artistico-manipolative
Durante il laboratorio che si terrà a Milano presso la Fondazione Cecchini, accanto alla nostra sede in Via Molino delle Armi n.19, con inizio alle ore 13.30 e termine previsto per le 19.00 circa, saremo tutti invitati a metterci in gioco in attività manipolative, momenti di confronto e momenti di riflessione.

Tania Bettelli, vive a Torre del Greco (NA), diplomata all’Istituto d’Arte di Guidizzolo (MN) e laureata in Scienze dell’Educazione a Verona. Il suo percorso artistico è stato profondamente toccato dalla conoscenza con il designer Bruno Munari e dalla collaborazione con alcuni artisti che operano nel mondo dell’infanzia come l'illustratrice Daniela Perani e il regista teatrale Flavio Cortellazzi. La scelta di proseguire gli studi pedagogici approfondendo il connubio tra arte ed educazione nei contesti di bisogno, l'ha portata a Bucarest dove per due anni si è occupata di bambini in difficoltà. Si trasferisce quindi a Napoli, per lavorare nei quartieri più disagiati della città, abbinando alle competenze educative le sue capacità artistiche. Oggi insegna in una scuola dell'infanzia a Napoli.
11 Aprile 2012

Assunta Ruffini
Parada Italia
Direzione - ufficio promozione e solidarietà e progetti
mobile +39 3381809526
@mail ragazzi.bucarest@parada.it
web www.parada.it
skype assuntaruffini
facebook associazione parada
twitter @paradaitalia

Milano. Centrul Cultural Italo-Roman infiinteaza editura "Rediviva"

Centrul Cultural Italo-Roman din Milano, asociație născută în anul 2008 cu scopul de a promova cultura româna în Italia dar şi de a crea o legătură culturală şi sufletească între cele două popoare, are onoarea de a anunţa înfiinţarea Editurii Rediviva.
Editura se naște ca o continuare firească a celor cinci ani de eforturi continue pentru aducerea în lumină a culturii românești în orice formă artistică. Echipa editorială își propune, printre altele, scopul nobil dar şi complex de a promova literatura română în Italia, în speranța de a face cunoscut publicului italian autori români de valoare, o adevărată carte de vizită a României către Europa.

Concepută în mai multe ramuri, editura va conține diferite colecții, fiecare dedicată unui proiect specific: programe de traducere în limba italiană a unor autori români consacrați, promovarea tinerilor scriitori români care trăiesc în Italia, dar şi a celor italieni care au legături culturale sau sufletești cu România.

Deși născută sub egida unui centru cultural italo-român, Rediviva nu este nici pe departe o editură dedicată doar scriitorilor de origine română.

Ediţiile noastre vor fi deschise scriitorilor de orice naționalitate care au un mesaj important de adus publicului şi care îşi pun stiloul în slujba păcii, a dialogului şi a comuniunii sufletești dintre popoare. Poate că a sosit momentul să ridicăm graniţele dintre cuvinte: italian sau străin, autohton sau emigrant, toţi venim de departe, mult mai departe decât ne vom putea vreodată aminti, şi lumea aceasta este casa noastră.

O inițiativă importantă în aceasta direcție o constituie şi colecția dedicată literaturii africane coordonată de scriitorul şi jurnalistul algerian Karim Metref.

Câteva dintre colecțiile editurii: Colecția Letteromena (coordonată de Ingrid Beatrice Coman, dedicată autorilor români în traducere), Colecția Memorii (coordonata de Violeta Popescu), Colecția de eseuri (coordonată de Maria Floarea Pop), Colecția de spiritualitate (coordonată de Gabriel Popescu), Colecția Afrika (coordonată de Karim Metref), Colectia Balet (coordonata de Sabrina Maria Arpini)

Editura va edita anual şi un “Anuar cultural românesc în Peninsulă”, un adevărat almanah cultural românesc.

Rediviva preconizează de asemenea realizarea unor proiecte editoriale în parteneriat cu instituții specializate din România şi din Italia.

Director editura: Ingrid Beatrice Coman
Consilieri editoriali: Maria Florea Pop, Violeta P. Popescu

Pentru informații: rediviva@gmail.com

Biroul de presă
Centrul Cultural Italo-Român

Scrisoare deschisă către Academia Română din Roma

Noua Dreaptă filiala Italia, ca asociație cultural-politică alcătuită în marea sa parte din tineri studenți, se simte obligată să adreseze Academiei Române acestă scrisoare ca urmare a întreruperii unui serviciu public care ar trebui să garanteze accesul la cultură.
Importanța Academiei Române ca centru de spiritualitate românească și totodată de divulgare culturală în panorama capitalei italiene ne constrânge a ne exprima dezamăgirea față de felul în care este gestionată biblioteca din cadrul acestei instituții.

Apreciind activitatea Academiei Române din Roma nu putem totuși să nu remarcăm dezinteresul administrației în ceea ce privește funcționarea oportună a bibliotecii din această instituție. De mai bine de 5 luni de zile lipsește un bibliotecar iar structura este ținută practic închisă în ciuda posibilității de a angaja, cel puțin temporan, un bursier sau a stabili, prin programare, un orar redus care să continue să garanteze accesul la cărți.

Colegii noștri studenţi, atât români cât și italieni, dorind să consulte anumite cărţi pentru lucrarea de licență au găsit ușa bibliotecii închisă deși conform site-ului Academiei Române aceasta ar fi trebuit să functioneze de la 29 februarie, aducând astfel prejudicii timpului celorlalți și demostrând lipsă de profesionalism.

Mai atragem atenția că în 2012, ”cea mai mare bibliotecă din rețeaua Institutelor Culturale Române din Străinătate cu un patrimoniu de 33.230 de volume”, așa cum este prezentată pe site-ul Academiei, nu are încă un catalog electronic funcționant care să permită un acces deplin la cărțile deținute, cum e obișnuit pentru o bibliotecă de cercetare care se respectă.

Prin acest demers dorim să sensibilizăm administrația Academiei Române din Roma în vederea acordării unei atenții sporite bibliotecii din cadrul instituției. As. Noua Dreaptă se oferă, in regim de voluntariat, să pună la dispoziție o persoana care să asigure continuarea activității până la nominalizarea unui bibliotecar.

Cu cele mai bune gânduri,

As. Noua Dreaptă – Italia
nouadreaptait@yahoo.com
www.italia.nouadreapta.org

Elezioni L'Aquila: Senatore romeno all'Aquila per l'integrazione

L'AQUILA - Un senatore romeno all'Aquila per favorire l'integrazione tra gli aquilani e la numerosissima comunità romena residente nel capoluogo.

Va letta in questo senso la presenza del senatore della Repubblica di Romania, Viorel Badea, eletto all'estero nel collegio Europa-Asia, invitato ieri sera a una cena organizzata da Mihail Fiu, candidato con la lista Prospettiva 2022, capeggiata dal segretario regionale della Destra, Luigi D'Eramo, a sostegno del progetto "L'Aquila città aperta" del candidato sindaco Giorgio De Matteis in vista delle prossime elezioni del 6 e 7 maggio.
Da una vita all'Aquila, Fiu ha voluto celebrare la sua candidatura con un evento presso la sua pizzeria, "Il Pozzo", che ha riaperto i battenti nella frazione di Sassa, cui oltre allo stesso Gdm ha preso anche Badea.
Per il senatore, tra italiani e romeni "non c'è razzismo, men che meno all'Aquila, l'integrazione è buona ma possiamo sempre migliorare. Io sono qui per entrare in dialogo con la mia comunità - ha assicurato - vedere quali sono i problemi e parlare di integrazione per entrare nella vita civica di questa città".

De Matteis e D'Eramo concordi su un punto: la riforma della figura del consigliere comunale straniero, che oggi è più rappresentativo che altro e non ha diritto di voto. "C'è bisogno di un consigliere vero". (alb.or.)



22 Aprile 2012
Fonte: AbruzzoWeb

Amministrative 2012: il PPSD incontra gli stranieri

Bandiere italiane e rumene in mezzo alle quali faceva da cornice la bandiera del PPSD, hanno salutato il Partito Popolare Sicurezza e Difesa che ha incontrato la Comunità Romena e le altre Comunità straniere della città di Jesi.All’incontro al quale ha fatto da madrina Veronica Steoleacà Responsabile delle Comunità Straniere per il PPSD e rumena doc, hanno partecipato il Coordinatore Regionale per il PPSD Sebastiano Bonaccorso, il Segretario Provinciale di Ancona per il PPSD Pasquale Coppola ed il Coordinatore cittadino per il PPSD Mario Fabbi. All’appuntamento non è voluto mancare il Candidato Sindaco Marco Giampaoletti, sostenuto da una coalizione della quale fa parte anche lo stesso PPSD.
La grande risonanza dell’evento ha suscitato il desiderio di promuovere con più frequenza queste iniziative e di approfondire maggiormente le ricerche storiche sulle diversità delle tradizioni dei popoli, del territorio Vallesino e di Jesi in particolare.

L’interessamento mostrato verso gli stranieri è stato molto apprezzato dalla Comunità Romena, presente in maggioranza, ma anche da tutti gli altri stranieri della città di Jesi che erano in sala: “Questa - hanno detto gli esponenti del Partito, con un cenno d’intesa con il loro candidato Sindaco - rappresenta solo la prima di tante iniziative che saranno attuate dal Partito Popolare Sicurezza e Difesa nei giorni a venire, e ogni qualvolta se ne dovesse presentare occasione”. In sintesi nei discorsi di coloro che si sono succeduti è stato posto in evidenza che l'impegno dimostrato nell’organizzare l’evento, sta a significare il profondo rispetto per tutti i cittadini jesini, italiani e non, che ogni giorno con grande senso di appartenenza vivono la città e dimostrano la volontà e l'intenzione di curare il problema dell'inserimento nel tessuto sociale di Jesi di ogni sua componente, di ogni sua comunità straniera presente, al fine di occuparsi insieme del problema giovanile al lavoro che oggi paga un prezzo sociale oltremodo elevato. In tale ottica il PPSD profonderà ogni sforzo politico e tecnico per favorire un concreto stimolo di iniziative nel mondo imprenditoriale che tenda alla formazione ed all’inserimento in organico di nuove giovani risorse puntando, anche, sui finanziariamente sostenibili dalla Regione Marche.

da Pasquale Coppola
Partito Popolare Sicurezza e DIfesa
24.04.12

Fonte: Vivere Jesi

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"Diritto di voto per gli stranieri". Palazzo Marino lancia la volata

L'obiettivo è la partecipazione degli immigrati ai referendum del 2013. Il sì deve arrivare
dal consiglio comunale: l'appello dell'assessore Majorino. Il Pdl: "Il vostro è solo un sogno"

"Diritto di voto per gli stranieri" Palazzo Marino lancia la volata Un momento dell'incontro a Palazzo Marino

Diritto di voto agli stranieri nei referendum cittadini entro la fine dell’anno. È l’obiettivo della giunta Pisapia, appeso però a un verdetto: quello del consiglio comunale, al quale spetta la modifica dello Statuto di Palazzo Marino che oggi vincola alla cittadinanza italiana la possibilità di partecipare alle consultazioni locali. Così, per accelerare i tempi, l’assessore alle Politiche sociali scriverà una lettera ai consiglieri per fare pressing e sensibilizzarli: «Una volta approvati Piano di governo del territorio e bilancio — puntualizza Pierfrancesco Majorino — i consiglieri approvino tale modifica, per far sì che gli immigrati dall’inizio del 2013 possano votare ai referendum».
È in un incontro molto partecipato, tema immigrazione, che si è tenuto a Palazzo Marino — presenti cittadini, rappresentanti del terzo settore, consolati e associazioni — che sono state poste le priorità dell’amministrazione nelle politiche per gli stranieri. Che in città sono oltre 240mila, circa il 18 per cento dei residenti, appartenenti a 167 comunità. Un incontro incentrato anche sul diritto di voto nei referendum per chi regolarmente risiede a Milano, l’unica partita che il Comune può decidere a livello locale (e tra le promesse elettorali della giunta). Per votare per consigli di zona e amministrative va invece modificata una legge nazionale. «La nuova amministrazione recitava sempre il programma di Pisapia
assume l’impegno politico di insistere verso il Parlamento perché venga rapidamente approvata la legge che riconosce il diritto di voto amministrativo». Majorino, deciso a dare seguito a queste intenzioni, promette: «Scriverò a deputati e senatori: oltre a riconoscere la cittadinanza a chi nasce in Italia concedano ai migranti il diritto di andare alle urne».

Nell’agenda del Comune anche alcune richieste al governo: una nuova legge sull’immigrazione e risorse per aiutare i 400 richiedenti asilo libici oggi in città, visto che ci sono fondi solo fino a fine 2012. A livello locale diversi progetti: un immigration center per l’orientamento e il sostegno all’iter di regolarizzazione (grazie anche a fondi europei) e una campagna informativa sul tema salute per avvicinare gli stranieri a ospedali e consultori, perché, spiega majorino, «oggi c’è forte disattenzione reciproca». In più, una rete di scuole di italiano e un tavolo permanente sulle seconde generazioni (dal 22 al 27 maggio si svolgerà un festival dedicato proprio agli italiani figli di immigrati). Ma l’opposizione attacca: «È un libro dei sogni» dice il vicepresidente del consiglio comunale, il pdl Riccardo De Corato. Che attacca: «Non si capisce da dove tireranno fuori i fondi, vorremmo sapere quando cominceranno a parlare del welfare per anziani e disabili».
di ILARIA CARRA
(22 aprile 2012)

Fonte: La Repubblica

Amministrative, voto più difficile per i cittadini comunitari

Posted on aprile 19, 2012 by ilnostrocorriere
Più difficile, anzi a questo punto impossibile, il voto amministrativo per i cittadini comunitari che non si siano per tempo iscritti alle liste elettorali. Perché, anche se a molti non era noto, è cambiata la normativa.

A renderlo noto è Matteo Pieri, candidato consigliere per la lista Lucca Civica – Tambellini sindaco.
“Apprendiamo con dispiacere il cambiamento della normativa – si legge in un comunicato – rispetto al diritto di voto dei cittadini comunitari. Se fino al 2011 era sufficiente la compilazione di un modulo in Comune prima del voto, oggi l’iscrizione alle liste elettorali deve essere effettuata con più di un mese di anticipo rispetto alla data delle elezioni, addirittura prima che scada la presentazione delle liste. Riteniamo che questo sa un deterrente forte, teso a scoraggiare la partecipazione attiva di una fetta importante della nostra comunità”. Per Lucca Civica, insomma, non devono esistere cittadini di serie A e di serie B. Soprattutto al momento del voto.

Fonte: Il Nostro Corriere

Reguli pentru copiii românilor plecaţi în străinătate

Părintele care pleacă la muncă în străinătate va trebui să lase copilul în grija unei rude, potrivit unei iniţiative legislative a senatorilor. Senatul României a adoptat o iniţiativă legislativă care prevede ca părinţii care au copii minori şi care doresc să plece la muncă în străinătate să fie obilgaţi să lase copiii în grija unui membru al familiei extinse şi să anunţe autorităţile locale înainte de a pleca din ţară.

 Potrivit proiectului, părintele care urmează să obţină un contract de muncă în străinătate ar urma să fie obligat să numească o persoană, din familie, în grija căreia va rămâne minorul. Persoana în grija căreia va fi încredinţat copilul trebuie să fie cu cel puţin 18 ani mai în vârstă decât copilul, să dispună de echivalentul salariului minim brut pe economie, să fie familiarizată cu creşterea unui copil şi să nu aibă în îngrijire mai mult de trei copii minori. Iniţiatorii mai propun ca persoana în grija căreia va fi lăsat copilul să treacă de un test psihologic, realizat de un specialist din cadrul primăriei localităţii de reşedinţă.

În proiect se mai prevede că, în situaţia în care minorul nu este tratat corespunzător, acesta poate fi mutat într-un centru de plasament, la iniţiativa Direcţiei Generale de Asistenţă Socială şi Protecţia Copilului din unitatea admistrativ teritorială în care se află copilul. Iniţiativa legislativă, care a primit raport favorabil din partea Comisiei pentru muncă, va fi transmisă Camerei Deputaţilor în forma iniţiatorului, această Cameră fiind decizională.
Potrivit datelor provizorii ale recensământului populaţiei, desfăşurat anul trecut, în afara României s-ar afla aproximativ un milion de cetăţeni români. Sociologul Vasile Gheţău a atras atenţia asupra faptului că sporul negativ al populaţiei nu poate fi corectat decât cu "resurse umane enorme" şi pe o perioadă mare de timp. În opinia sa, scăderea populaţiei ca urmare a deceselor este mai gravă decât cea prin migraţie.

"Sunt 20 de ani de scădere naturală a populaţiei, ceea ce este mai grav, după părerea mea, decât scăderea prin migraţie, pentru că scăderea prin migraţie, la un moment dat, teoretic, ar putea fi schimbată dacă contextul economic şi social se va ameliora considerabil în România", a declarat Vasile Gheţău, la Radio România Actualităţi. Potrivit datelor preliminare ale recensământului din 2011, comparativ cu anul 2002, populaţia a scăzut cu aproape 2,7 milioane de oameni, dintre care 2,2 milioane prin migraţie şi 420 de mii, scădere naturală.
De Ionut Dragu


Foto: Categorii de populaţie identificate la recensământ. Sursa: INS

Sursa: Radio România Actualităţi

Monica Birladeanu: «Io, madre assassina»

In Maternity Blues, l'attrice romena è una madre che ha ucciso il figlio. Un ruolo delicato, che porta sul grande schermo un tabù

di L. Farnese · 25 aprile 2012

«Le madri che hanno ucciso i figli vivono sospese, gli occhi lividi. Sono piccole, nei cappotti grandi. Dentro un dolore e un senso di colpa inconsolabili». Monica Birladeanu è una di loro, Eloisa, in Maternity Blues, il film di Fabrizio Cattani che, partendo dalla pièce From Medea di Grazia Verasani e dai dati Eurispes (nel 2010 in Italia ogni 20 giorni una madre ha ucciso un figlio) porta al cinema il buio più nero della depressione post partum con la storia di quattro donne assassine in un ospedale psichiatrico giudiziario come quello di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Eloisa, il suo, l’ha soffocato con un sacchetto del supermercato.
Una parte delicata.
«Non l’ho accettata subito, perché non sono madre. Poi ho visto dei documentari. E sospeso ogni giudizio».

Monica Birladeanu, madre assassina in Maternity Blues di Fabrizio Cattani (Fabrice Dall'Anese)

Destino da attrice segnato alla nascita, il suo: si chiama Monica in onore della Vitti.
«In Romania c’era il comunismo, si parlava a voce bassa, le riviste duravano in casa anni. Papà ne amava una con lei in copertina. Poi da modella in uno spot un regista mi chiede “reazioni sottili, un pensiero appena, sul viso”. Lì ho capito che avrei voluto recitare».

Fonte: Vanity Fair

Un vademecum per la bolletta

Un vademecum per leggere la bolletta. E comprendere nel dettaglio le singole voci di cui si compone. A questo scopo A2A Energia in collaborazione con 17 Associazioni Consumatori ha messo a punto una «Guida alla lettura della bolletta». Tradotta in 6 lingue (inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese e romeno) potrà essere ritirata in tutti i punti di contatto A2A Energia e le sedi delle Associazioni Consumatori, a partire da maggio. Accanto alla guida, la società ha realizzato anche che include un glossario con la spiegazione di tutte le voci riportate in bolletta. Sarà possibile consultare la versione interattiva della guida alla bolletta sul sito www.a2aenergia.
20 aprile 2012

Fonte: Corriere della Sera

Terni: segnalati stranieri con assegno sociale che vivevano all'estero

(AGENPARL) - Roma, 23 apr - Stranieri che percepiscono l’assegno sociale - che per il 2012 ammonta a 5.577 euro, vale a dire 429 euro mensili ed è previsto dalla normativa per quei cittadini, italiani, comunitari e stranieri che, superati i 65 anni di età, non raggiungano il reddito minimo previsto dalla legge - ma che invece di risiedere stabilmente in Italia, se ne vanno a vivere nel loro paese di origine. Tra i requisiti, infatti, per ottenere e mantenere il diritto alla prestazione di assistenza sociale erogata dall’INPS, vi è quello della residenza effettiva, che si realizza con la stabile ed abituale dimora in Italia. In caso di permanenza all’estero per un periodo superiore ad un mese, senza giustificato motivo, la legge prevede la sospensione del beneficio e la revoca qualora l’assenza si protragga per oltre un anno. E proprio nel corso dei controlli finalizzati alla verifica della permanenza dei requisiti presentati da cittadini stranieri per beneficiare di questo tipo di prestazione, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno scoperto in questi giorni che una cittadina indiana di 76 anni, residente in centro, era tornata in India da metà dicembre dello scorso anno e non era ancora tornata e i suoi familiari non sono stati in grado dire se e quando l’avrebbe fatto. Due coniugi albanesi, invece, si sono presentati nei giorni scorsi negli uffici dell’Immigrazione, dopo che gli agenti, non avendoli mai trovati a casa nei mesi scorsi, avevano lasciato nella cassetta della posta un invito a presentarsi in Questura. La coppia, 72 anni lui e 67 lei, ha mostrato agli agenti i passaporti, dove non è stato difficile calcolare che negli ultimi due anni gli stranieri erano stati assenti dall’Italia per oltre un anno. I coniugi, accompagnati dal figlio che fungeva da interprete, vista la loro scarsissima conoscenza della lingua italiana, hanno detto non sapere che bisognasse risiedere in Italia per aver diritto all’assegno. L’Ufficio Immigrazione ha segnalato le due situazioni alla sede INPS di viale Stazione, per gli eventuali provvedimenti di sospensione o di revoca dell’assegno sociale, mentre continuano i controlli per verificare l’esistenza di situazioni analoghe.
Lo si legge in una nota della Questura di Terni.

Fonte: AgenParl

Altre siringhe ai Giardini. Attenti a boscaglia e parco

11 aprile 2012

VARESE - Ancora siringhe ai Giardini Estensi (Foto by varesepress/santini)

VARESE Non cessa l'allarme siringhe ai Giardini Estensi.
Questa volta la zona teatro del ritrovamento è Villa Mirabello. È lì, infatti, che Claudio Carlan Marian - il rumeno di 33 anni che aveva già denunciato il problema il mese scorso - ha trovato quattro siringhe. La scoperta è avvenuta in un giorno feriale, intorno a mezzogiorno.
«Mi ha colpito che su un ago c'era ancora sangue fresco e che tutte le siringhe erano nuove, segno che erano state usate da poco tempo - racconta Carlan, che ha persino realizzato un filmato nel quale si vedono le siringhe lasciate per terra, in un luogo nascosto ma accessibile a chiunque - Le ho raccolte usando gli appositi guanti, poi le ho buttate via».
Bel gesto quello di Carlan, persona di cui avevamo già parlato questo inverno, quando era stato "adottato" dai suoi vicini di casa dopo che aveva avuto uno sfratto. Il giovane è abituato a lavorare in ospedale e sa come maneggiare le siringhe, ma il consiglio per tutti gli altri è quello di non toccarle: bisogna chiamare Aspem affinché vengano raccolte in sicurezza e smaltite propriamente.
Grazie a Carlan si può fare una mappa dei luoghi più a rischio del parco: la "boscaglia" accanto al parco giochi (il primo che si incontra arrivando da via Verdi), la zona in corrispondenza dell'ingresso del parcheggio Aci e i piani alti del parco, vicino a Villa Mirabello.
Il ritrovamento di siringhe porta alla luce la diffusione della droga iniettata in vena, un fenomeno che è solo apparentemente andato a calare dopo il boom degli anni '80. Gli ultimi dati forniti dal dipartimento dipendenze dell'Asl - seppur "viziati" dal fatto che sono stati elaborati sulla base di coloro che afferiscono al centro dipendenze - mostrano che il 66,5% dei pazienti è eroinomane, il 20% cocainomane e il 12% consumatore di cannabis.
I Giardini Estensi, comunque, sembrano una delle zone predilette per il consumo di droga. Carlan il mese scorso ha trovato sette aghi in un solo giorno, ma è stato anche spettatore di altri episodi: «Due domeniche fa ho visto un gruppo di persone di colore riunite all'ingresso vicino al parcheggio Aci. Erano seduti lì, due di loro sniffavano. Ma non so quale sostanza fosse, ma di sicuro era droga».
«Venerdì sera abbiamo trovato una mountain bike abbandonata, la consegneremo all'ufficio degli oggetti smarriti - dicono le guardie ecologiche del Comune - Sarà stato qualcuno che l'ha presa da qualche parte e l'ha lasciata lì. Le siringhe, però, non le abbiamo mai trovate. Di sicuro sappiamo che ci sono certi tipi di attività, ma quando arriviamo noi la gente "smamma"».

Fonte: La Provincia di Varese

Incidente, è morta Alexandra, la madre: "Se n'è andata anche lei"

Lo scontro tragico di Viterbo, guidatore indagato
Si terranno domani alle 16 a Sorano i funerali della ragazza che ha perso la vita con altre due amiche nell'auto che è uscita di strada
Sorano (Grosseto), 25 aprile 2012 - «Se ne è andata anche lei» ripeteva ieri mattina Maddalena, la mamma di Alexandra Cracaileanu. Come se quella frase, pronunciata più volte alla stregua di un mantra, potesse darle consapevolezza della tragica realtà: la sua bambina non ce l’ha fatta. Ieri intorno al1e 10.30, la speranza ha lasciato il posto alla disperazione: i medici del reparto rianimazione dell’ospedale Belcolle di Viterbo hanno dichiarato la morte clinica di Alexandra. La 22enne romena è la terza vittima del drammatico incidente di sabato notte sulla strada della Commenda, a pochi chilometri da Viterbo. Concluso il periodo d’osservazione post morte cerebrale, è stata staccata la spina ai macchinari che tenevano in vita artificialmentela ragazza.

Il padre è arrivato ieri dalla Romania, ancora incredulo per l’accaduto e sopraffatto dal dolore. E oggi è previsto anche l’arrivo del nonno di Alexandra, che nonostante i suoi 76 anni non vuole rinunciare a dare l’ultimo saluto alla nipote. Ieri intanto i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi, sicuramente saranno donate le cornee.

Il cuore grande di Sorano non ha smesso un attimo di pregare e sperare per Alexandra, le cui condizioni erano apparse subito molto gravi. Ieri mattina le mamme di Sorano si sono recate all’ospedale di Viterbo per stringersi attorno al dolore di Maddalena, per farle sentire che il suo dramma è il dramma di un’intera comunità.

Anche il sindaco Pierandrea Vanni, che è sempre stato accanto alle famiglie colpite dalla tragedia, ieri è andato all’ospedale Belcolle. «E’ un dolore immenso quello che ha colpito la nostra piccola comunità — ha detto il primo cittadino, con la voce spezzata dall’emozione —. Ho detto alla mamma di Alexandra che l’amministrazione è al suo fianco, come lo è stata per le altre due ragazze, Valentina e Martina, ancora una volta Sorano sta dando prova di grande solidarietà e vicinanza alle famiglie, così drammaticamente colpite nei loro affetti più cari».

I funerali di Alexandra si terranno domani alle 16 nella chiesa di San Nicola, a Sorano. Anche per lei il sindaco ha disposto il lutto cittadino e la partecipazione del gonfalone al corteo funebre. Prevista anche la chiusura delle attività commerciali e l’osservanza di un minuto di silenzio nelle scuole. Non è ancora certo se la ragazza verrà sepolta accanto a Valentina Floriani, di 21 anni, e Martina Saletti, di 20, le due cugine morte sul colpo sabato notte. Sarà mamma Maddalena a decidere se la sua bambina riposerà accanto alle due amiche, con cui ha condiviso l’ultimo viaggio.

Migliorano intanto le condizioni di Rachele Guerrini, la ventenne rimasta ferita nell’incidente, anche se la degenza potrebbe essere ancora lunga. »La ragazza, infatti, ha subito un delicato intervento all’intestino per un’emorraggia forse provocata dalla cintura di sicurezza, che comunque le ha salvato le vita. Rachele era seduta davanti, sul lato passeggero, perché soffre il mal d’auto, circostanza che le ha salvato la vita. La ragazza è già stata sentita dai carabinieri del nucleo Radiomobile di Montefiascone per ricostruire la dinamica dell’incidente e comprendere le cause per cui l’Opel Astra sia finita fuori strada, andando a schiantarsi contro un masso.
Sta meglio anche Serhij Yhljas, il ventenne ucraino che era alla guida della Opel. Il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento per le lesioni al polmone. Ha diverse ferite anche la viso, ma non è grave. Nei prossini giorni, non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno, il ragazzo, che è indagato per omicidio colposo e lesioni, sarà sentito dai militari dell’Arma di Montefiascone per tentare di ricostruire l’esatta dinamica di quel maledetto sabato notte.

Agata Finocchiaro

Fonte: La Nazione

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Messina, ritrovato il cadavere di un romeno nei pressi del Policlinico

E’ stato ritrovato in una strada secondaria della ‘cittadella’ del Policlinico di Messina. Si tratta del cadavere di un romeno, Ioan Catare, 47 anni. Sul corpo dell’uomo, a un primo esame, non sono stati riscontrati segni di violenza. Nelle tasche degli indumenti che indossava al momento del ritrovamento sono stati ritrovati suoi documenti sanitari e si presume che sia stato colto da un malore, forse mentre si recava a una visita specialistica. Il sostituto procuratore della Repubblica, Maria Pellegrino, ha disposto l’autopsia, che sara’ eseguita lunedi’.
21 aprile 2012
da Antonella Trifirò

Fonte: StrettoWeb News