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Comunitatea Românească în Italia

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giovedì 29 aprile 2010

Artipelago: In Darkness‏, venerdì 30 ore 21

In Darkness

CONCERTO e video istallazioni

Riccardo Martinini violoncello
Cipriana Smarandescu clavicembalo

venerdi 30 aprile - ore 21

Musiche di Dowland, Geminiani, Vivaldi, Couperin, Bach, Rachmaninov, Rameau, Bloch, Purcell

Video istallazioni di Arturo Martinini e Francesco Losapio

Nel concerto gli autori e le musiche, così come le immagini, perdono la loro contestualizzazione per diventare un unico ed unitario racconto: "...la rabbia e il dolore, il pianto e la morte nella sublimazione di cui l'arte si fa interprete, così come nella più cruda realtà contemporanea"

Centro Culturale ARTIPELAGO
Via Roma 32/34 - 00060 Castelnuovo di Porto
0690185266 - 069079728 info@artipelago.it

"Romeni in Italia. Una pagina di storia europea", il 7 maggio sarà presente anche Mons. Careggio

Sanremo - Da quasi due anni, la Parrocchia ortodossa romena dei "S.S. Cirillo e Metodio", di Sanremo, è diventata un punto di riferimento importante per la Comunità romena, la piu numerosa in Italia

Da quasi 2 anni, la Parrocchia ortodossa romena dei "S.S.Cirillo e Metodio", di Sanremo, è diventata un punto di riferimento importante per la Comunità romena, la piu numerosa in Italia.

Il 7 maggio, alle 20, nella sala del centro Melograno, di Sanremo si terrà un momento culturale dedicato a sua eccellenza mons. Alberto Maria Careggio, vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo. A seguire, presentazione della vita della comunitá romena (padre Mihai a. Claudiu- parrocco ortodosso di Sanremo, padre Filip Sorin, decano ortodosso della liguria). Spettacolo di musica da camera-gruppo musicale “Ode della gioia”. Esposizione di arte contemporanea, etnica e fotografia d’ epoca; degustazione di cibi e bevande tradizionali romene. L’eventoè organizzato da: parrocchia ortodossa romena dei “S.S Cirillo e Metodio”; associazione culturale “Luce dell’est”; associazione culturale “Mappamondo”, in collaborazione con l’ assessorato ai servizi sociali, con il patrocinio del comune di Sanremo

Fonte: Diocesi24

Verbania e Piatra Neamt città amiche

Dopo la recente delibera del consiglio comunale, Verbania e la città rumena di Piatra Neamt sono diventate ufficialmente amiche con la sottoscrizione in Municipio del “Patto di amicizia e collaborazione” da parte dei sindaci Marco Zacchera e Gheorghe Stefan, alla presenza di rappresentanti della locale comunità rumena e del Comitato per il gemellaggio. Da Piatra Neamt proviene la gran parte dei componenti la comunità rumena verbanese, la più consistente tra quelle straniere. La volontà di sottoscrivere il Patto di Amicizia era stata espressa già lo scorso anno dal Comitato per il Gemellaggio ed ora con la sua ufficializzazione si aprono opportunità di collaborazione e di iniziative comuni. Le due località ora amiche sono accomunate anche dalla vocazione turistica e dal fatto di sorgere entrambe sulle rive di un lago.

Fonte: Verbania Mille eventi

Apre una biblioteca romena a Milano

ORARIO DI APERTURA:

MARTEDI (10.00 – 14.15) e GIOVEDI (17.00 – 19.00)

Il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano in collaborazione con Danza Riflesso d'Arte ed Edizioni dell'Arco comunicano l’apertura della Biblioteca romena in Milano (sede Via San Vincenzo 3, Milano, metropolitana verde, fermata Sant Ambrogio). La biblioteca ha anche una videoteca con cd, dvd, cassette di musica romena, film, documentari artistici, racconti per i bambini in lingua romena.

La biblioteca è stata fondata con l’obiettivo di conservare l’identità culturale e linguistica dei romeni residenti nella Regione Lombardia e mette a disposizione dei lettori diverse categorie di libri: letteratura, storia, poesia, geografia, letteratura universale, album, dizionari, letteratura per i bambini ecc.

Per il pubblico italiano la biblioteca offre dizionari, libri per imparare la lingua romena, la grammatica romena, degli album ed altro.

La biblioteca ha anche una videoteca con cd, dvd, cassette di musica romena, musica classica, film, documentari artistici, racconti per i bambini in lingua romena. Saranno inoltre a disposizione col tempo, una vera e propria videoteca di balletto e relativi testi al fine di approfondire la cultura tersicorea.

Nel programma della biblioteca un’ attenzione particolare sarà data alla creazione di una rete di comunicazione e partnership culturali con le associazioni romene e la comunità dei romeni in Italia. In modo specifico, la biblioteca fornirà materiali didattici agli italiani che intendono imparare il romeno e conoscere la cultura romena ed agli studenti romeni delle università italiane che necessitano materiale informativo utile per preparare le tesi o altre ricerche.

La biblioteca, oltre ad essere un luogo per il prestito dei libri, vuole diventare anche un centro d’informazione comunitaria e multi culturale, uno spazio culturale nato con il proposito di facilitare gli scambi interculturali italo-romeni.

Per costituire la biblioteca romena il Centro Culturale Italo-Romeno ha avuto il supporto della Biblioteca Nazionale di Bucarest, della Biblioteca provinciale di Brasov, dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, dell’Accademia di Romania a Roma, dell’Istituto di Ricerca Umanistica di Venezia, della Fondazione Nazionale Romeni all’Estero e delle ditte Smith & Smith attraverso il Centro Culturale “La Strada” di Roma e Kovacy & R. s.r.l.

Fonte: Cultura Romena

Imigrantii romani au deschis 50.000 de firme in Italia

In ciuda crizei economice din ultimii doi ani, intreprinzatorii romani inregistrati in Italia sunt din ce in ce mai numerosi. Astfel, numarul firmelor infiintate de conationalii nostri s-a triplat in perioada 2005-2009, conform unui raport publicat sambata de CGIA Mestre, o asociatie a micilor intreprinzatori cu sediul in nordul Italiei. CGIA informeaza ca, la sfarsitul lui 2009, existau aproape 50.000 firme romanesti (mai precis, sunt inregistrate 49.854 de societati comerciale).

In ceea ce priveste numarul de firme, romanii sunt pe locul trei, inaintea elvetienilor (44.000 de firme) si a nemtilor (36.000). Pe primele locuri sunt marocanii si chinezii. Giuseppe Bortolussi, unul dintre responsabilii CGIA, a explicat proliferarea constanta a firmelor straine, chiar si pe timp de criza, prin faptul ca numarul de imigranti a inregistrat o crestere proportionala. „Multi dintre noii patroni au decis sa-si deschida o firma individuala, de servicii sau comert, iar altii si-au angajat proprii membri ai familiei”.

A fost confirmat, de asemenea, faptul ca cele mai multe firme deschise de romani sunt in domeniul constructiilor. Zonele geografice cu cea mai mare densitate de intreprinzatori romani sunt, conform Camerei de Comert din Milano, Lombardia (19%), Piemonte (18,7%) si Lazio (16,7%).

S-a calculat ca cele aproape 600.000 de firme straine de pe teritoriul italian asigura peste doua milioane de de locuri de munca.

Sursa: HotNews

Nasce SOS lingua: nuovo progetto di ANOLF e CISL

Attraverso un numero dedicato per ciascuna lingua (cingalese, rumeno, filippino, inglese, arabo, wolof, francese, cinese, spagnolo, ucraino, russo) sarà possibile facilitare il contatto tra straniero e struttura interessata.

Facilitare la comunicazione degli stranieri della provincia di Messina con Enti locali, strutture sanitarie, sociali, istituzioni, aziende pubbliche e private. E’ l’obiettivo della nuova iniziativa lanciata dalla Cisl di Messina, SOS Lingua. Il progetto, curato dall’Anolf provinciale, l’Associazione della Cisl che assiste e tutela gli immigrati, verrà presentato mercoledì, alle ore 11.30, presso il Salone della Cisl di Messina. Grazie a SOS Lingua e attraverso un numero dedicato per ciascuna lingua (cingalese, rumeno, filippino, inglese, arabo, wolof, francese, cinese, spagnolo, ucraino, russo) sarà possibile facilitare il contatto tra straniero e struttura interessata. “L’iniziativa – spiegano i responsabili dell’Anolf Cisl provinciale Dino Calderone e Nimal Premasiri -non vuole rappresentare un servizio di traduzione e interpretariato. Il progetto nasce per dare una mano agli stranieri ad interfacciarsi con Enti e Istituzioni attraverso i volontari dell'Anolf, tutti di madrelingua, che effettueranno il servizio in maniera totalmente gratuita”. Al termine della presentazione, l’Anolf Cisl e le comunità di immigrati coinvolte nel progetto offriranno un buffet di degustazione di cibi e prodotti tradizionali.

Fonte: Nettuno Press

Nessuno bada alle badanti

La storia di Bianca, Gina e le altre. Romene: colf e tuttofare. Tengono in piedi le famiglie italiane. Cosa ricevono in cambio? Paghe da fame e minacce. “Speravo molto di più. Volevo un figlio. Ma come posso allevarlo se non sono sicura del salario?"

Pubblichiamo un estratto dal libro di Alina Harja e Guido Melis, Romeni. La minoranza comunitaria decisiva per l’Italia di domani, Rubbettino Editore. Un’analisi a 360 gradi della presenza romena nel nostro Paese. Un testo indispensabile per la comprensione del fenomeno.

Bianca, 26 anni, minuta, bionda, è arrivata in Italia circa quattro anni fa. Si è lasciata alle spalle Braşov, una delle città più belle della Romania, in cerca di un lavoro più retribuito, ma anche per stare vicino alla famiglia che viveva già in parte in Italia: il padre faceva il muratore a Napoli, mentre la sorella era badante presso una famiglia romana, dove si prendeva cura di un’anziana signora di 83 anni. Ed è stata appunto lei, la sorella, a trovarle lavoro come colf, sempre a Roma. La sua datrice di lavoro (“la padrona”, dice lei), una donna separata di 49 anni con 3 figli, lavorava come medico presso uno dei grandi ospedali della capitale.

Racconta Bianca: “Quando sono arrivata non parlavo l’italiano, anche se lo capivo a grande linee. Anche perché in Romania io guardavo Rai Uno in televisione. Sono arrivata in Italia con un visto turistico di tre mesi, ma ho iniziato a lavorare subito in questa famiglia. La padrona mi ha promesso che presto mi avrebbe messo in regola”.

Tutto regolare, si direbbe. Ma una volta scaduto il visto turistico la datrice di lavoro inizia a minacciarti.

“Era terribile! – ci dice, e le trema un po’ la voce nel ricordare –. Se prima mi prendevo liberi il giovedì pomeriggio e la domenica, come tutte le altre, dopo che il mio visto è scaduto non potevo praticamente più uscire di casa. La signora mi diceva che, se la polizia mi avesse preso, mi avrebbe rispedito a casa con tanto di interdizione. Io la imploravo di mettermi in regola, come aveva promesso, ma lei mi minacciava che mi avrebbe denunciato ai carabinieri. Praticamente da quel momento ho iniziato a lavorare non stop. Molto raramente mi capitava di poter uscire. Ero come murata in casa. Sedici ore al giorno, curando i tre figli della signora e pulendo una casa di 200 metri quadri. La giornata tipo iniziava alle sei di mattina: preparavo la colazione, i vestiti per i bimbi. Poi li vestivo e li accompagnavo a scuola. Tornata iniziavo a pulire casa, a fare il bucato, a stirare, a preparare il pranzo. Dovevo fare anche i compiti con i bambini… Insomma mi svegliavo prima di tutti e andavo a dormire per ultima. E tutto per una paga di 550 euro al mese”.

Ma c’è di più…

“La signora aveva un compagno che dormiva anche lui qui. Un giorno, mentre lei era al lavoro e i bambini a scuola, quest’uomo ha provato a violentarmi. Mi sono spaventata e l’ho graffiato. Alla signora non ho detto nulla, anche perché non mi avrebbe mai creduto. Lui mi ha minacciata che mi avrebbe denunciata se non facevo quello che diceva lui. È stato molto difficile, in quel periodo. Anche perché non avrei mai ceduto alle sue avance. Ma poi un’amica mi ha detto che lui non avrebbe avuto il coraggio di denunciarmi perché avrebbe messo nei guai anche la signora. In fondo lei ospitava una clandestina”.

Nemmeno l’entrata della Romania nella Comunità europea ha migliorato di molto le cose.

“Mi ricordo bene quella sera. Ero felice e ho brindato con Coca Cola con i bambini. La signora era andata a una festa. La mia situazione sarebbe cambiata del tutto. Non ero più clandestina, non dovevo più vivere nella paura e sotto minaccia. Quella spada di Damocle sarebbe stata finalmente eliminata. Purtroppo però sono successe una serie di cose brutte e siamo stati subito additati come criminali. La signora mi diceva sempre che tanto la Romania sarebbe stata espulsa della Comunità, che noi romeni siamo tutti degli zingari, e le romene tutte delle poco di buono. A un certo punto però le ho risposto: “Saremo pure delle poche di buono, ma almeno un cuore noi ce l’abbiamo”. Si è arrabbiata e mi voleva licenziare. Francamente, forse sarebbe stato pure meglio. Non mi importava, all’epoca. Ero stufa di subire le sue umiliazioni. Poi quando ha visto che io facevo sul serio si è data una calmata. Poi le ho chiesto di mettermi in regola, altrimenti me ne sarei andata. Allora lei mi ha presentato un contratto di lavoro e io l’ho firmato. Solo che in seguito ho scoperto che non l’aveva registrato e che non aveva pagato nessun contributo. Ma intanto mi aveva tolto dei soldi dallo stipendio con la scusa di pagarmi i contributi.

Quando è uscita la legge che parlava dei 500 euro da pagare per mettere in regola le badanti e le colf, mi ha licenziato. Mi ha praticamente buttata in strada. E quando ho cercato di protestare mi ha picchiato, anche. Mi ha dato uno schiaffo, perché dice che le mancavo di rispetto. Io le ho fatto causa e l’ho denunciata ai carabinieri. Adesso se ne occupa un amico, sindacalista romeno. Tante volte non sappiamo neanche i diritti che abbiamo. Io sono stata fortunata a conoscere questo ragazzo, che mi ha detto come devo comportarmi. Ma tante di noi non lo sanno. Adesso? Adesso lavoro a ore. Mai più fissa”.

Qualche dato
Negli ultimi anni nessuno, come le donne romene (e quelle ucraine), ha saputo intercettare il bisogno di assistenza (e di una assistenza prestata con particolare attenzione, cura e familiarità) tanto diffuso in una società come quella italiana, sempre più invecchiata dall’inizio degli anni Duemila. In assenza di reti assistenziali moderne e di un efficace sistema assicurativo privato (che in Italia non c’è mai stato), l’emergenza-vecchiaia è ancora una volta delegata alla famiglia, che, a sua volta, vi provvede attraverso l’antica figura della collaboratrice domestica: domiciliata presso l’anziano assistito (e quindi in pratica in servizio 24 ore su 24), dotata di una sua pragmatica capacità di adattarsi a tutte le situazioni contingenti, spesso sorretta da un istintivo sentimento della solidarietà che si porta dietro come retaggio della famiglia allargata contadina nella quale è cresciuta. Le badanti che arrivano dall’Ucraina sono il 21%, e quelle romene il 16,4%. Seguono, distanziate, le filippine (il 9,5%), le polacche (il 7%), le ecuadoriane (il 6,4%), le marocchine (il 5,7%) e infine le peruviane (il 5%). I salari sono molto variabili, così come le condizioni di vita (che possono o no comprendere l’ospitalità presso l’assistito, il vitto, ecc.). Comunque, in base al contratto Inps, chi cura gli anziani è retribuito in Italia con 4,2 euro all’ora (retribuzione di base, insistiamo a dire).

Altre storie
Anche Gina, 53 anni, di Botoşani, racconta una storia molto simile. È venuta in Italia nel 2000. Ora vive a Firenze e lavora insieme al marito presso una famiglia di architetti. Lui fa il giardiniere.

“All’inizio sono venuta da sola. Un’amica mi aveva trovato lavoro come badante di un signore di 85 anni, a Milano. Lui non era autosufficiente. Gli facevo tutto, gli cambiavo anche i pannoloni. Tutti i giorni, quando mi sedevo a mangiare lui iniziava a gridare che voleva essere cambiato. Puoi immaginare che gusto aveva il cibo per me. Ovviamente ero assunta in nero, senza assicurazioni. Ero insomma clandestina, si dice così? Tutte le volte che uscivo per strada avevo paura degli uomini in divisa, anche se vedevo quelli della sicurezza nella metro. Ho passato così due anni, non ce la facevo più. Poi alla fine ho avuto fortuna: ho trovato una famiglia a Firenze, sempre tramite un’amica. Loro mi hanno messo in regola. Mi trovo bene, adesso. Poi ho fatto venire mio marito e mia figlia. Ci occupiamo – io e mio marito – anche dei loro genitori. E viviamo con loro”.

Ad Arezzo, nel pieno della provincia italiana (e sia pure nella civilissima Toscana) tutto si fa più difficile. Incontriamo Maria e Alina, poco più di vent’anni. Una sposata con un ragazzo romeno, operaio edile, anche lui giovanissimo; l’altra ancora in famiglia con i genitori. I loro sogni, le loro idee, le insofferenze e le speranze sono le stesse delle loro coetanee italiane. Sono venute dalla Romania rurale con il mito del posto fisso, magari commesse nei grandi magazzini o – chissà? – studentesse universitarie a part-time. Vanno invece a servizio a ore nelle case dei benestanti aretini, non sempre assicurate come la legge vorrebbe, spesso sottopagate. Vivono lavorando, anche duramente. La domenica s’incontrano tra loro nella ristretta cerchia degli immigrati romeni. Molti dei loro sogni di giovani ragazze sono svaniti.

Ci dice Maria, carina, bruna, ben truccata, un italiano perfetto:

“Speravo molto di più. Volevo un figlio, con il mio Ian. Non posso permettermelo. Con chi lo lascerei per andare al lavoro? E poi come posso pensare di allevarlo se non sono sicura del salario? Sto invecchiando (ride, insieme all’amica che la ascolta), passano gli anni e non so se cambierà”.

E Alina, intervenendo:

“Qui le vetrine sono piene di cose belle e la passeggiata in centro, la sera del sabato, di ragazze della nostra età ben vestite e carine. Noi le guardiamo. Non abbiamo molti amici di Arezzo, amici italiani dico: ce ne stiamo molto tra di noi…”. Storie di delusione. Di ordinario sfruttamento, anche, in un Paese che vanta una delle legislazioni a tutela del lavoro più moderne d’Europa. Ma l’immigrazione, persino quella comunitaria, rientra a stento nelle tutele sindacali: fa storia a sé.

Fonte: Rassegna

Operaio romeno brucia nella baracca

La capanna avvolta dalle fiamme scatenate da un fornello rovinato. In patria lascia la moglie e tre figli

ROMA
Si guadagnava i soldi come operaio per mantenere la sua famiglia in Romania, la moglie e tre figli, il romeno, di 39 anni, morto carbonizzato nel rogo del piccolo rudere, adattato con un tetto di lamiera, in cui viveva nelle campagne dell’agro romano. La sua esistenza, già precaria e "arrangiata", come raccontano alcuni dei suoi connazionali che parlano con rassegnazione e un po' di fatalismo della disgrazia, è finita nel modo peggiore.

Un dramma umano, ma i precedenti non mancano, che ripropone prepotentemente le condizioni di vita cui sono costretti molti romeni, spesso legalmente occupati, soprattutto nell’edilizia, che in Italia vengono per mantenere la famiglia in patria, e costretti, per risparmiare ogni euro, ad adattarsi a qualsiasi condizione di vita.

Solo grazie alla catenina che aveva al collo, riconosciuta dal fratello, è stato possibile dargli un’identità. L’uomo, probabilmente per il troppo fumo che non lo faceva respirare, non è riuscito a fuggire dalla piccola abitazione trasformata dalle fiamme, in pochissimo tempo, in una trappola mortale. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli agenti della squadra mobile, intervenuti con i vigili del fuoco la notte scorsa, attorno alle 2 quando un testimone ha dato l’allarme al 113, la vittima era in compagnia di altri quattro o cinque amici che, quando la povera abitazione ha preso fuoco, quasi certamente per un fornelletto acceso urtato forse inavvertitamente, sono riusciti a fuggire senza rendersi però conto che all’interno era rimasto uno di loro.

Il ricovero di fortuna dove il romeno viveva insieme ad altri operai suoi connazionali, si trova nelle campagne lungo la via Laurentina. Sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco, anche gli agenti della polizia scientifica, il magistrato e il medico legale. L’autopsia è prevista per domani e servirà a sfatare qualsiasi dubbio sulle cause della sua morte.

Fonte: La Stampa

Martellate alla moglie, marito si costituisce a carabinieri

Fuggito in Calabria, poi il ritorno a Torino. Voleva suicidarsi

TORINO, 28 APR - Si e' costituito ai carabinieri Nicolo' Colonna, l'uomo ricercato per aver aggredito a martellate la moglie romena che se l'e' cavata con pochi giorni di prognosi. ''E' stato un raptus non volevo ucciderla'', ha detto l'uomo ai carabinieri di Nichelino che lo hanno arrestato per tentato omicidio. L'uomo ha anche detto di aver pensato subito dopo al suicidio. Poi la fuga a Villa S.Giovanni (Reggio Calabria) e la decisione di tornare e costituirsi.

Fonte: ANSA

Detenuti picchiati a Regina Coeli. Il casoLo straniero: mi hanno pestato. Le guardie: caduto dalla branda

Tutte violenze che sarebbero avvenute di notte. Quando cioè nel carcere di Regina Coeli i detenuti si trovano nelle rispettive celle. E gli agenti penitenziari avrebbero dunque la possibilità di compiere atti di violenza. Una pesantissima denuncia quella presentata quattro giorni fa da un romeno, rimasto rinchiuso nel penitenziario di via della Lungara per due anni, fino a quando è stato poi traferito nel carcere di Secondigliano. Lo straniero, Marin Romica Ceausu, di 34 anni che ha puntato il dito contro le forze dell'ordine, è il romeno che è stato condannato a 23 anni di galera perché ritenuto responsabile dello stupro di gruppo avvenuto nel settembre del 2007 a Tor Vergata. Le vittime delle rapina e della violenza sessuale una coppia che si era appartata in auto: mentre la donna veniva violentata, il fidanzato era stato selvaggiamente picchiato. Una volta dietro le sbarre, secondo quanto scritto dal romeno nella denuncia, nei primi giorni di detenzione, fu «oggetto di un terribile e ripetuto massacro da parte di alcuni agenti di custodia. Alla fine di settembre 2007 riportai ferite al volto per le quali fui ricoverato all'ospedale Sandro Pertini. Successivamente ho appreso dalla lettura della cartella clinica che il ricovero era stato necessario a causa di una mia "caduta dalla branda", cosa assolutamente falsa». Oltre alla denuncia contro alcuni agenti della polizia penitenziaria che lavorano a Regina Coeli, esistono anche due lettere inviate al detenuto nel carcere di Secondogliano, che sarebbero state scritte da un agente che avrebbe anche scattato fotografie durante il presunto pestaggio dei suoi colleghi. «Queste foto le ho fatte di nascosto - ha scritto l'agente - e documentano il terribile massacro che hai subito, mi dispiace, non ce l'ho fatta più a tenere tutto nascosto, scusa se non l'ho fatto prima. Sono veramente schifato dagli abusi compiuti in carcere contro i detenuti, specialmente stranieri». Lettere che sono state inviate dal difesore del romeno, l'avvocato Francesca Di Nardo, alla sezione consolare dell'ambasciata della Romania lo scorso 31 marzo. Il capo di questa sezione, secondo quanto riportato nella denuncia depositata in procura il 21 aprile, ha inoltrato la pratica al ministero della Giustizia e al ministero dell'Interno sia italiano, sia romeno. «Tale lettera, a detta del capo della sezione consolare romena - spiega il penalista - è stata ritenuta attendibile perché contiene particolari forniti da riscontri».

Fonte: Il Tempo

domenica 25 aprile 2010

Romeni in Italia. Una pagina di storia europea

MOMENTO CULTURALE DEDICATO A:
S.E. MONS. ALBERTO MARIA CAREGGIO
VESCOVO DIOCESI DI VENTIMIGLIA- SANREMO

■PRESENTAZIONE DELLA VITA DELLA COMUNITÁ ROMENA

PADRE MIHAI A. CLAUDIU- PARROCCO ORTODOSSO DI SANREMO
PADRE FILIP SORIN- DECANO ORTODOSSO DELLA LIGURIA
AVV. ANDREA ROVERE

■SPETTACOLO DI MUSICA DA CAMERA-GRUPO MUSICALE “ODE DELLA GIOIA”

■ESPOSIZIONE DI ARTE CONTEMPORANEA, ETNICA E FOTOGRAFIA D’ EPOCA

■DEGUSTAZIONE DI CIBI E BEVANDE TRADIZIONALI ROMENE

07 MAGGIO 2010 ORE 20.OO
SALA CENTRO MELOGRANO- SAN REMO

EVENTO ORGANIZZATO DA:
PARROCCHIA ORTODOSSA ROMENA DEI “S.S. CIRILLO E METODIO”
ASSOCIAZIONE CULTURALE “LUCE DELL’EST ”
ASSOCIAZIONE CULTURALE “MAPPAMONDO”
In collaborazione con l’ Assessorato ai Servizi Sociali
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI SANREMO

La citadinanza è cordialmente invitata !

Fonte: Caritas Diocesana Ventimiglia Sanremo.

Invito "Le luci delle pietre" un viaggio tra poesia e fotografia con Dinu Flamand e Savina Tarsitano, lunedì 26 aprile 2010‏


Le luci delle pietre

un viaggio tra poesia e fotografia

di Dinu Flămând e Savina Tarsitano

lunedì 26 aprile, ore 19,00

Accademia di Romania

Intervengono

l'Ambasciatore Karl-Erik Norrman
Segretario Generale del Parlamento Europeo della Cultura

Professor Pasquale Pesce
Direttore dello Sviluppo e Pianificazione- Europa
della Fondazione Bogliasco

Carlo Gallerati
gallerista

Alla presenza del poeta Dinu Flămând e dell'artista Savina Tarsitano.

Accademia di Romania

F&C: Livio Doctos, chef di Trattoria Moderna: un romeno che ama e conosce la cucina romana

24 apr. - Food & the City di Giovanni Zambito. La seconda puntata romana di "Food & the City" fa tappa nel cuore della capitale, a due passi da Campo de' Fiori dove primeggia l'imponente statua di Giordano Bruno: al vicolo de' Chiodaroli c'è la Trattoria Moderna con le sue specialità tipiche di Roma con tanto di modifiche e invenzioni ad opera dello chef Livio Doctos, 38 anni, big Livio per gli amici e quindi anche per ClandestinoWeb al quale dedica dei gustosissimi Tonnarelli alla cacio e pepe accompagnati dall'ottimo nero d'avola Marabino.

Big Livio non è romano, non è italiano, ma romeno. E che ci fa in una trattoria italiana? "Sono in Italia da vent'anni - ci dice - e quando sono arrivato lo confesso non sapevo nemmeno preparare due uova al tegamino".

Quale è stato il tuo percorso che ti ha condotto fin qui?

Devo tutto a un mio connazionale che stava in Italia da quarant'anni lavorando come guida turistica e d'allora ho svolto seimila lavori. Prima di Roma ho vissuto a Como e a Milano: due città che ho lasciato volentieri, perchè fredda la prima e frenetica la seconda... Dopo un anno sono subentrato a un cuoco e non mi sono più fermato imparando dagli abruzzesi l'amore per la cucina e la scelta di un prodotto di qualità.

Oggi come s'impara l'arte della cucina?

Oggi non s'impara più a Roma e se prima i giovani avevano la possibilità di apprendere ogni cosa anche nelle piccole cucine, adesso è possibile solo in quelle grandi e non sempre per si pu mantenere un contatto umano con i propri clienti.

E dove lo si pu garantire?

Nelle piccole realtà come la nostra per esempio dove si pu andare direttamente a fare la spesa nel mercato, non sempre per a Campo de' Fiori, quasi un "Bulgari" della categoria. Persino i rapporti fra commercianti sono buoni...

Quindi, anche in una medesima città ci sono differenze in tal senso?

Certamente. Ho lavorato pure in Piazza di Spagna ed è tutta un'altra realtà: Via Margutta è diventata oramai è solo una strada di vip e attori. Tutto frenetico e veloce...

Ci parli un po' delle specialità della Trattoria Moderna?

C'è l'antipasto "Torre di melanzane con zucchine, ricotta fresca, menta e pomodori": un'invenzione casuale nata dalla grande quantità a disposizione dei prodotti, gradita da tutti quelli che la provano. C'è pure l'insalata con finocchio, arancio e calamaro grigliato. Da provare la dadolata di tonno all'aceto balsamico...

E piatti tradizionali modificati?

Anche quelli: basti citare il "saltimbocca di rombo", quello tradizionale alla romana è con la carne di vitello. Ho la fortuna di lavorare con dei clienti che hanno la voglia di provare sempre nuovi piatti.

Il cambiamento della cucina rispecchia quello della società?

Sicuramente: e soprattutto nella mania di fare in fretta e sbrigarsi senza gustare ci che si vive o si mangia e capire l'importanza di un prodotto rispetto ad altri.

E a livello economico?

Anche l ci sono stati cambiamenti: i clienti sono più attenti a quanto devono e possono spendere; perfino con le cucine aziendali adesso ci sono parecchie restrizioni di budget, ma questo non mi impedisce di dedicarmi con cura al mio lavoro e di sorridere ai clienti.

Sorridi spesso perchè deve farlo?

Mai. Se i clienti sono antipatici non li faccio manco sedere e non cerco di risultare simpatico a tutti i costi solo per guadagnare qualcosa in più. In un ristorante è giusto aspettarsi uno scambio di esperienze e servizi da entrambe le parti. Mangiare è una cosa seria.

Ricordi delle persone che ti hanno accompagnato nel tuo cammino lavorativo?

Si e con piacere: Nunzio di Afragola che cucinava divinamente gli spaghetti alla chitarra e mi ha insegnato ad essere preciso nella quantità e nei tempi. Nello che sapeva fare di tutto e lavorava 24 ore su 24, sette giorni a settimana. Luciana di Velletri, un'artista. Luigi, un 72enne che non voleva starsene a casa e mi collaborava.

Tra i personaggi pubblici, invece, parliamo di Fini e Berlusconi che sono ormai ai ferri corti. Quale piatto metteresti loro davanti per farli riconciliare?

Farei mangiare loro la pasta con i lupini: non avrebbero nemmeno il tempo di parlare perchè i lupini vanno mangiati ad uno ad uno... Giovanni Zambito.

Fonte: ClandestinoWeb.

Calcio, Inter; Chivu: Un gol dedicato a mia moglie

Milano

"Ci ho provato ed è andata bene, finalmente, per fortuna mia e della squadra". Per Christian Chivu il gol segnato all'Atalanta, il primo in nerazzurro, vale tantissimo, considerato il lungo recupero dopo la frattura al cranio. "Siamo contenti della vittoria - afferma il difensore rumeno ai microfoni di Inter Channel - anche perchè non è stato facile, eravamo andati sotto ma abbiamo saputo reagire. Ho pensato a mia moglie al momento del gol: dedico a lei questa rete, è la persona più importante della mia vita. Gol importante per me e per la squadra, per me perchè non è stato un periodo facile della mia vita, per la squadra perchè dobbiamo vincere fino alla fine".
(24/04/2010) (Spr)

Fonte: La Repubblica

Cooperazione: Romania e Perugia più vicine con progetti integrati

(AGI) - Perugia, 21 apr. - Perugia e Romania piu' vicine grazie ai progetti di integrazione che vedono impegnate la Provincia di Perugia insieme a partner del paese dell'Est. Il primo appuntamento 'Insieme per conoscerci meglio' e' fissato per domenica prossima al centro congressi 'A. Capitini', un'occasione per far conoscere le tradizioni e la cultura romena ai cittadini. L'iniziativa e' stata illustrata stamani alla presenza di una folta delegazione romena composta, tra gli altri, da Viorel Badea (senatore parlamento romeno), il responsabile dell'associazione 'Romeni in Italia' per la Provincia di Perugia, Robert Christian Nuc, e Radu Ionut, parroco della Chiesa ortodossa di Perugia. Per la Provincia erano presenti il vice presidente, Aviano Rossi, e l'assessore con delega alla Cooperazione internazionale, Donatella Porzi.
"Occorre affrontare il tema dell'immigrazione non come problema di ordine pubblico ma nella direzione dell'integrazione di culture, conservando ciascuna la propria identita' e specificita' - ha detto Rossi -. In un paese a crescita zero come il nostro, che peraltro tende ad indirizzare le nuove generazioni verso i lavori piu' 'intellettuali', gli stranieri rappresentano per molti settori produttivi, anche in Umbria, la risorsa irrinunciabile in termini di forza lavoro. Questo determina la necessita' di curare le dinamiche di integrazione sociale che non possono limitarsi alla tolleranza ma che, anzi, dalla cultura dell'integrazione, ove possibile, devono passare anche alla integrazione delle culture. Questo puo' essere utile per qualificare la formazione professionale degli stranieri affinche' sia immediatamente spendibile in Italia senza dover passare per costosi percorsi integrativi che altrimenti gli stranieri dovrebbero sostenere in Italia". Nuc, dell'associazione 'Romeni in Italia', ha spiegato il ruolo della stessa "nata per promuovere la cultura, le tradizioni della Romania nel nostro Paese". "Lo scopo - ha proseguito - e' dimostrare che ci si puo' integrare conservando una propria identita". Parlando di cifre il senatore romeno Badea ha spiegato che "in Italia vi e' oltre un milione e 200 mila romeni che lavorano, in Romania ci sono 27mila aziende italiane che danno lavoro a 800mila romeni ed i rapporti con le istituzioni italiane sono eccellenti". A Perugia risultano 3mila residenti regolari, di cui 500 minori che frequentano le scuole. (AGI) Cli/Pg/Vic
Fonte: AGI

Il tulle non offusca un grande Gassman

GENOVA
giovedì 22 aprile 2010

Va giù pesante Alessandro Gassman per non essere offuscato dal ricordo di un padre troppo ingombrante, e riesce egregiamente nel suo intento. Da papà Vittorio ha ereditato un fisico prestante e una presenza scenica che riempie il palco, ma in lui non ci sono tracce di quell'istrionismo e gigioneria troppo spesso ridondanti nella recitazione paterna.
Dopo quattro anni dal debutto come regista con «La Forza dell'abitudine» di Thomas Bernhard, Alessandro Gassman ha messo in scena un altro testo contemporaneo che negli anni Ottanta ottenne un gran successo a New York anche per la presenza come protagonista di Robert De Niro, «Cuba & His Teddy Bear», scritto dal giovanissimo Reinaldo Povad. Al centro della drammaturgia un rapporto toccante tra padre e figlio che si amano disperatamente, ma non si capiscono. Una storia di disperazione e degrado piena di passione come solo uno scritto di un ventiseienne può essere.
Gassman con Edoardo Erba ha scelto di ambientare la vicenda alla periferia urbana della nostra capitale, all'interno di una comunità romena ed ecco che il titolo dell'opera diventa «Roman e il suo cucciolo». Il sottoproletariato latino della Grande Mela viene sostituito da uno nostrano, ma di spirito assolutamente affine.
Protagonista assoluta la droga che ha devastato la vita del padre che è uno spacciatore di cocaina e non risparmia il figlio. Non c'è morale e non c'è redenzione, c'è invece la presa d'atto di un'impossibilità a comunicare sentimenti. Un dramma tossico che colpisce lo spettatore come un pugno allo stomaco in cui gli attori non si risparmiano nell'iperrealismo di linguaggio e gesti.
Gassman mette in scena un Roman che è esattamente quel rumeno che ci capita di incontrare per strada, quello che ci fa paura e che si fa di tutto per evitare. Parla un romano-rumeno veritiero e ricco d'effetto anche quando sbraita brandelli di educazione al figlio. Altrettanto efficaci le figure degli altri personaggi, in cui eccelle senz'altro l'interpretazione di Manrico Gammarota, Geco.
Eccessivi e in parte evitabili gli interventi delle video immagini proiettate sul tulle che separa il palco dalla platea, tulle che, peccato, viene tolto solo alla fine dello spettacolo al momento degli applausi che arrivano fragorosi e scroscianti da un pubblico indubbiamente entusiasta.

Fonte: Il Giornale

Anche a Locana arriva il progetto “Nati per leggere”

Cultura - Locana - 23/04/2010
di Francesca Dighera

“Ad ogni lettore il suo libro. Ad ogni libro il suo lettore".

La biblioteca di Locana ha aderito a “Nati per leggere”, un progetto di promozione della lettura, sostenuto da bibliotecari e pediatri, rivolto ai bambini fin dalla primissima infanzia, nato su base di recenti ricerche scientifiche che hanno dimostrato come il leggere ad alta voce ai bambini in età prescolare abbia una influenza positiva sia dal punto di vista dell’apprendimento e della conoscenza, sia da quello delle relazioni interpersonali.

Il progetto offre l’accesso libero e gratuito alle biblioteche; nelle biblioteche del Sistema Bibliotecario Ivrea e Canavese che aderiscono al progetto, nel corso dell’anno, verranno organizzati laboratori di lettura, con l’allestimento di appositi spazi attrezzati per le attività di lettura ad alta voce realizzate da operatori specializzati.

Gli studi pediatrici operanti sul territorio sono stati inoltre forniti di un fondo librario a disposizione dei bambini che li frequentano, mentre presso le biblioteche saranno in distribuzione le buste contenenti tutto il materiale informativo in quattro lingue: arabo, cinese, rumeno e russo.

Gli incontri della biblioteca di Locana rivolti ai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia si terranno giovedì 29, giovedì 6, 13 e 20 maggio.

Fonte: Localport

Si scontra con un’auto, grave motociclista

2010-04-23
— OSTERIA GRANDE —
INCIDENTE ieri mattina sugli Stradelli Guelfi tra Osteria Grande e Poggio: un giovane motociclista romeno è rimasto gravemente ferito dopo essersi scontrato con un’auto.
Erano da poco passate le 8 quando la moto Peugeot di C.A.T. — quete le iniziali del rumeno di 22 anni residente a Bologna — che percorreva gli stradelli Guelfi verso Poggio, all’incrocio con via Mori ha centrato la fiancata di una Daewoo Matiz che si stava immettendo sulla provinciale. Alla guida della macchina c’era A.Z., una donna di Castello di 41 anni che proveniva da via Mori. Nell’impatto il ragazzo è stato sbalzato violentemente a terra. Sul posto è intervenuto subito il personale del 118 più l’elisoccorso che ha trasportato il giovane all’ospedale Maggiore di Bologna. Al suo arrivo il 22enne è stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico e si trova ora ricoverato in prognosi riservata. La donna è stata invece trasportata al pronto soccorso di Imola con ferite di lieve entità. Con i sanitari sono accorsi sul luogo dell’incidente anche polizia municipale e carabinieri.
c. d.
Fonte: Il Resto Del Carlino

Rumeno 'invisibile' muore sulla Pontina

Si chiamava Valeriu Toader, era un cittadino rumeno di 36 anni e si dava da fare con lavoretti di manutenzione nelle belle ville all’interno delle tante lottizzazioni disseminate tra Terracina e San Felice Circeo. Il giovane Valeriu è l’ultima vittima in ordine di tempo delle strade pontine. Una nuova tragedia che non è stato possibile evitare in cui avrebbe giocato un ruolo importante il buio della strada, ma anche il buio che avvolgeva la stessa vittima. Il rumeno investito l’altra sera sulla Pontina era uno dei tanti 'invisibili' che ogni giorno percorrono quella strada, rientrando da lavoro. Così come sembra che stesse tornando a casa anche il 54enne di Latina che alla guida di una Peugeot 206 station wagon non è riuscito a evitare l’impatto rovinoso contro Valeriu Toader. La tragedia si è consumata poco prima delle 20e30 di mercoledì sera, all’altezza del km 103 della Pontina, di fronte l’attività commerciale 'Pontina Arredamenti'. L’effettiva dinamica del sinistro è al vaglio degli agenti della polstrada del commissariato di Terracina, diretti dal comandante Giuliano Trillò. Secondo i primi rilievi, sembrerebbe che lo straniero in bicicletta stesse procedendo sulla strada in direzione di Latina. In quel momento, nello stesso senso di marcia,sopraggiungeva la station wagon che l’ha preso in pieno. Il corpo è stato sbalzato dal sellino ed è caduto prima sul parabrezza dell’auto e poi a terra, dopo aver impattato contro il guard rail. Le fasi del riconoscimento sono state lunghe e strazianti per le condizioni in cui si trovava il viso del giovane rumeno. Un’Opel Astra, che arrivava alle spalle della Peugeot, per evitarla ha impattato contro il guard rail, ma senza conseguenze gravi per le persone a bordo. Sul posto i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. I funerali saranno disposti dopo l’esame esterno di ieri.
Pubblicato da Rita Recchia
venerdì 16 aprile 2010
Fonte: Blog di Rita Recchia

Come i media italiani trattano i fatti di cronaca quando vi sono implicati degli stranieri

21/04/10

“Si resta francamente sconcertati nel leggere come i media italiani trattano i fatti di cronaca quando vi sono implicati degli stranieri, specificamente dei romeni” – è la denuncia del deputato PD, Guido Melis, presidente del Gruppo Interparlamentare di Amicizia “Italia-Romania” congiunto con un gruppo di associazioni romene ed il Partito dei Romeni in Italia.

“Prendiamo la terribile notizia di queste ultime ore: a Frosinone, grazie a una esemplare indagine dei carabinieri, si scopre che ben prima del delitto Reggiani un italiano ha ucciso un romeno e lo ha sciolto nell’acido. Ci aspetteremmo unanime esecrazione, inchieste, interviste, edizioni speciali di trasmissioni TV di approfondimento. Nulla di tutto ciò. La notizia (non la si può occultare, anche se i tg di Mediaset ci riescono lo stesso) viene messa in pagina, ma ben mimetizzata. E qualche quotidiano (Il Giornale, Il Messaggero) ci aggiunge che il romeno aveva rubato del gasolio all’assassino italiano. Anche se non è neppure accertato. Ma se anche lo fosse, cosa cambierebbe?” – si chiedono i rappresentanti romeni e Melis all’unisono.

“Non è la prima volta che si usa questo tipo di manipolazione della notizia. E’ avvenuto anche nel caso di Andreea Sutic, la ragazza romena uccisa a colpi di pistola davanti al figlio di 4 anni, quando i media italiani hanno parlato di ricatto sessuale e invece la vittima aveva presentato innumerevoli denuncie di molestia sessuale contro il suo datore di lavoro. Siamo sempre lì: se il mostro è romeno e la vittima italiana è un conto; se accade il contrario è tutt’altra cosa. Così, notizia dopo notizia, la stampa italiana cosiddetta di informazione abitua il suo pubblico al fatto che non tutti i delitti e gli assassini sono uguali. Dipende dalla cittadinanza. Il sonno della ragion genera mostri che già abbiamo conosciuto e che si ripresentano anche sotto forma di un’informazione indegna di un Paese civile. Ci saremo aspettati almeno un briciolo di rispetto per le vittime” – conclude la nota.

On. Guido Melis
Presidente del Gruppo Interparlamentare “Italia-Romania”

Avv. Giancarlo Germani
Presidente Partito Identità Romena

Alina Harja
Presidente Associazione “Amici della Romania”

Horia Corneliu Cicortas
Presidente Forum degli Intellettuali Romeni in Italia

Monica Mitrica
Vice-Presidente Associazione “Voce dei Romeni”

Mihaela Giurgea
Presidente Associazione “Italia-Romania per l’Integrazione e Sviluppo”

Elena Lechea
Presidente Associazione degli Infermieri Romeni in Italia

Silviu Ciubotaru
Presidente Associazione “Noi Siamo Romeni”

Avv. Federico Zinna
Presidente Associazione “Partenope Dacia”

Fonte: Blog di Pierluigi Zanata

Leggi anche:
"I razzisti hanno bruciato la nostra bandiera"

giovedì 22 aprile 2010

Tradizione monastica in terra romena: spiritualità cultura identità

Il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) di Cremona, diretto da Maria Bergamasco, in collaborazione con la Fondazione della Banca Popolare di Cremona promuove per il pomeriggio di venerdì 23 aprile un incontro sul tema “Tradizione monastica in terra romena: spiritualità cultura identità” proposto da Adalberto Mainardi della Comunità monastica di Bose. L'appuntamento è per le ore 17.30 presso la sala Puerari del Museo Civico di Cremona, in Via Ugolani Dati 4.

L’iniziativa è nata dal desiderio di favorire la conoscenza della cultura della Romania, dato che le due comunità romene (cattolica e ortodossa) presenti in città sono numericamente consistenti e costituiscono di fatto una componente non irrilevante del tessuto sociale cremonese. Il SAE ha scelto di proporre la ricca tradizione monastica, elemento di riferimento identitario di primaria importanza nella realtà di quel Paese.
Per garantire un approccio organico al tema l’argomento sarà sviluppato coniugando l’intervento del qualificato relatore con l’uso di strumenti comunicativi multimediali e con una significativa documentazione fotografica.

Fonte: E-CremonaWeb

Terra in fiore nel segno dei fiori e della cultura

Terni, Aprile 2010

Anche questo anno prende il via la manifestazione de “La Terra in Fiore” al Castello di Arrone, giunta alla XIV^ Edizione, con il Patrocinio del Comune, nei giorni sabato 24 Aprile-apertura (ore 16)- domenica 25 , sabato 1maggio ,domenica 2maggio-chiusura-.

Per gli organizzatori del “Comitato del Castello” è ormai diventata un appuntamento classico in onore della Primavera e di tutte quelle attività socio-aggregative che si svolgono all’aperto.

Si offriranno splendidi Pelargoni profumati alle varie essenze con fiori variegati (ormai simbolo insieme alle dature della manifestazione) nati da innesti “fantasiosi” creati da coltivatori privati che sono giunti a selezionare il profumo di queste generose e robuste piante, variandolo dalla menta all’arancio, dalla noce moscata al limone.
Ancora per l’aspetto botanico c’è da sottolineare la presenza di Piante officinali con ricette a cura del Comitato, e del maestoso pelargonium rex .

Le novità di questa quattordicesima edizione sono sicuramente da ricercare nel valore aggiunto che gli organizzatori hanno inteso dare alla manifestazione dei fiori con la mostra di opere storicamente importanti della Edizione Thyrus di Arrone relative al nostro territorio , ed un angolo dedicato alla letteratura rumena con libri della stessa casa editrice nel segno di un interesse sempre vivo che la nostra associazione ha dimostrato da più di un decennio , nel processo di integrazione multietnica e sfociato quest’anno nella sponsorizzazione di un libro di aforismi e poesie di Octavian Paler autore mai tradotto nella nostra lingua .

Prende luce così insieme al romanzo di Lucia Manolescu " Vite Intrecciate" ed il libro di Massimo Cutrupi "Maramures" questo primo approccio con la poesia e cultura rumena di un autore a noi sconosciuto , tradotto per noi da Alina Breje.
Il libro sarà presentato a Torino al salone internazionale del libro dal 13 al 17 maggio .

Questo aspetto letterario avrà anche la duplice funzione di costituire una sorta di tratto di unione con la manifestazione della settimana della cultura che terminerà appunto il giorno 25 Aprile , curata da altre associazioni presenti sul territorio.

Il centro museale ospiterà le opere pittoriche di Sergio Monotti pittore e restauratore di elevato spessore , nostro grande amico scomparso recentemente , del quale disponiamo di opere mai esposte .
Ancora nel centro museale , una pregevole esposizione di ceramiche del Gruppo dei Quattro di Arrone che hanno avuto la meritata considerazione negli U.S.A. ove hanno esportato gran parte dei lavori .

Di sicuro interesse sarà la visita guidata presso la casa editrice della Thyrus, la visita alla biblioteca , alla esposizione del laboratorio di ceramiche e allo splendido opificio dell’ex conceria di Arrone , completamente restaurata , ove saranno visibili macchinari perfettamente conservati testimonianza di un artigianato scomparso da decenni.

Vi invitiamo ,quindi , a trascorrere un fine settimana tra il fascino delle piante , il profumo dei fiori e l’accattivante bellezza di un ambiente medioevale completamente ristrutturato, nel piccolo borgo dell’antica fortezza degli Arroni entrato a far parte del club dei borghi più belli d’Italia.

Confidando in un tempo clemente , il Comitato organizzatore ricorda che domenica 2 maggio si chiuderà la manifestazione con la tradizionale degustazione di cibi a base di fiori ed erbe dalle ore 16, offerti dal Comitato organizzatore.

Per altre informazioni vedi anche nostro sito www.castellodiarrone.it
Ingresso libero
Info: tel 0744 403712 389449 cell 339 8191541
IL COMITATO DEL CASTELLO
tel 0744 387611 (ComuneArrone )
Il Presidente Piero Laliscia

Fonte: Castello di Arrone

Vicino/Lontano: il programma del 2010

Torna vicino/lontano, identità e differenze al tempo dei conflitti. La sesta edizione si terrà a Udine dal 6 al 9 maggio sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Oltre 70 appuntamenti – tra incontri, dibattiti, mostre e proiezioni – per provare a comprendere la complessità del mondo in cui viviamo e tentare di rispondere alle sfide del presente. Segue il programma completo della manifestazione

PROGRAMMA
sesta edizione, 6-9 maggio 2010

Evento speciale
Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Negri, froci, giudei & Co.
L’eterna guerra contro l’altro
Spettacolo di apertura
Mercoledì 5 maggio, ore 21

di e con
Gian Antonio Stella, voce narrante
e Gualtiero Bertelli, voce, fisarmonica
Testi di Gian Antonio Stella
Ricerca musicale di Gualtiero Bertelli
Liberamente ispirato a
Negri, froci, giudei & co.: l’eterna guerra contro l’altro di Gian Antonio Stella (Rizzoli, 2009)
Una produzione Gershwin Spettacoli – Booking & Management
Un evento “Diritto allo svago – Erdisu di Udine”

Chiesa di San Francesco
Confronti

INAUGURAZIONE VICINO/LONTANO 2010
Giovedì 6 maggio, ore 18.30

Il rovescio del diritto
con Carlo Galli e Aldo Schiavone
Modera Andrea Filippi
Giovedì 6 maggio, ore 19.30

Il mio Iran
con Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003
Introduce Alberto Negri
Giovedì 6 maggio, ore 21.00

L’Euro senza l’Europa
con Giorgio Arfaras, Lucio Caracciolo, Federico Fubini

Modera Guglielmo Cevolin

Venerdì 7 maggio, ore 18.30
A cura di LiMes, rivista italiana di geopolitica, e Historia-Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone

A Quiet Place
Concerto del Coro del Friuli Venezia Giulia
Direttore Cristiano Dell’Oste
Letture Monica Mosolo
Venerdì 7 maggio, ore 20.00
La guerra sia con voi
con Loretta Napoleoni e Vittorio Emanuele Parsi
Modera: Carmen Lasorella
Venerdì 7 maggio, ore 21.00

L’amico Isaias
Proiezione del videoreportage di Fabrizio Gatti
Durata 34 minuti
Per gentile concessione dell’Editoriale L’espresso

Intervengono Pierluigi Di Piazza e Fabrizio Gatti

Sabato 8 maggio, ore 10

Babele/Italia
con Pietro Clemente, Renzo Guolo, Claudio Martelli
Modera Gian Paolo Gri
Sabato 8 maggio, ore 11.30
Durante l’incontro verranno proiettate le immagini del fotoreportage “Migranti sulla rotta del Sahara” di Alfredo Bini

Saper leggere il libro del mondo
Con Alberto Abruzzese* e Derrick de Kerckhove
Modera Marco Pacini
Sabato 8 maggio, ore 15

Geopolitica delle mafie
Lectio magistralis di Lucio Caracciolo
Introduce Guglielmo Cevolin
Sabato 8 maggio, ore 17
A cura di LiMes rivista italiana di geopolitica e Historia-Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone

Stato e antistato: a trent’anni dal caso Ambrosoli
con Umberto Ambrosoli, Gherardo Colombo e Tommaso Padoa-Schioppa*
Modera Marino Sinibaldi
Sabato 8 maggio, ore 18

Un eroe borghese
Proiezione del film di Michele Placido
Con Fabrizio Bentivoglio, Michele Placido,
durata 93 minuti, Italia, 1995
Sabato 8 maggio, ore 21
In collaborazione con Cinecittà Luce

Pensiero debole ed etica minima
con Pier Aldo Rovatti e Gianni Vattimo
Modera Paolo Possamai
Domenica 9 maggio, ore 11.30

La destra al potere: egemonia culturale o pensiero unico?
con Angelo Mellone e Marco Tarchi
Modera Massimo Fini
Domenica 9 maggio, ore 16

Il Dio dell’Europa: ma quale?
Cristianesimo, Islam e gli altri
con Silvio Ferrari e Philip Jenkins
Modera: Stefano Allievi
domenica 9 maggio, ore 18

Compost night
Festa universitaria
con dj-set e interactive dinner
Domenica 9 maggio, ore 20
In collaborazione con Modidi

Loggia del Lionello
(Sala Ajace in caso di maltempo)
Incontri

MetamOrphica
Dissonanze e intrecci di corpi e voci
Spettacolo
Coreografie di Fabiana Dallavalle, Anna Savanelli e dei danzatori d/lato danza
Performance vocale a cura di Cantiere Armonico diretto dal maestro Marco Toller
Giovedì 6 maggio, ore 17.30

Come la vita si mette al lavoro. Forme di dominio nella società neoliberale
Federico Chicchi: Eclissi del lavoro? Libertà immaginaria e produzione del valore
Marco Focchi: Un godimento a piccole dosi
Giovanni Leghissa: Mitologie dell’economico e processi di soggettivazione
Introduce Beatrice Bonato
Venerdì 7, ore 16.30
A cura della Società Filosofica Italiana, Sezione Friuli Venezia Giulia

La finanza globale tra conflitti di interesse e potere dei supervisori
con Stefano Miani e Gustavo Piga
Modera Giovanni Leghissa
Venerdì 7 maggio, ore 19

Disubbidire per affermare
con Wajeha Al-Huwaider e Tamar Pitch
Modera Giovanni Curatola
Venerdì 7 maggio, ore 20.30
In collaborazione con Multiverso

Crisi dimenticate: l’informazione a rapporto
con Loris De Filippi e Vittorio Emanuele Parsi
Modera Maurizio Bait
Sabato 8 maggio, ore 10
In collaborazione con Medici Senza Frontiere

Focus Romania – “Nostalgia” senza passato. Giovani romeni tra mito e leggenda
con Beatrice Comanescu, Dan Lungu, Cristian Pantazi
Modera Tommaso Cerno
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
In partenariato con l’Istituto romeno di cultura e ricerca umanistica di Venezia
Sabato 8 maggio, ore 11.30

Musica e poesia: divorzio all’italiana
con Giorgio Battistelli e Franco Marcoaldi
Modera Daniele Spini
Sabato 8 maggio, ore 15
A cura del Teatro Nuovo Giovanni da Udine

“Vicino/lontano”: la pratica comparativa in antropologia
Con Pietro Clemente, Nicola Gasbarro e Gian Paolo Gri
sabato 8 maggio, ore 16.30
A conclusione del Seminario avanzato di antropologia culturale (a cura di Gian Paolo Gri) dell’Università di Udine

La rivoluzione in-visibile: il futuro dell’informazione in rete
con Aldo Fontanarosa e Guido Scorza
modera Adelchi Battista
Sabato 8 maggio, ore 18.30

Ragione ed emozioni nei comportamenti economici
con Rino Rumiati
Introduce Roberto Grandinetti
Domenica 9 maggio, ore 10

Focus Romania. Romania-Italia 3 pari
Legalità, scambi economici, movimenti migratori
Con Viorel Badea, Pietro Cingolani, Ioan Iacob, Paolo Sartori
Modera Daniele Pantaleoni
Con un intervento di Catalin Avramescu
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
In partenariato con l’Istituto romeno di cultura e ricerca umanistica di Venezia
Domenica 9 maggio, ore 11.30

Violenza non-violenza nel pensiero femminista contemporaneo
con Ida Dominijanni
Introduce Sergia Adamo
Domenica 9 maggio, ore 15.30
In collaborazione con aut aut

Ivrea – Ikea. La fabbrica sostenibile: utopia o necessità?
con Riccardo Giordano e Bruno Lamborghini
Modera Matteo Civiero
Domenica 9 maggio, ore 17

Piazzetta Belloni
Storie

Adesso basta
con Simone Perotti
Sabato 8 maggio, ore 10

L’avamposto dei cronisti perduti
con Renato Pezzini
Introduce Valerio Pellizzari
Sabato 8 maggio, ore 11.30

Il farmacista di Auschwitz
Con Dieter Schlesak
Introduce Antonio Staude
Sabato 8 maggio, ore 15.30
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale

Focus Romania – Allunaggio di un immigrato innamorato
Con Mihai Mircea Butcovan
Introduce Gabriela Preda
Sabato 8 maggio, ore 17
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale

Libera: l’antimafia dei cittadini
Con Davide Mattiello
Introduce Alessandro Montello
Domenica 9 maggio, ore 11.30

Tutti indietro. Storie di uomini e donne in fuga
con Laura Boldrini e Pierluigi Di Piazza
Introduce Gianpaolo Carbonetto
Domenica 9 maggio, ore 16
In collaborazione con il Centro di accoglienza E. Balducci di Zugliano

Riace “città futura”
con Domenico Lucano e Gianfranco Schiavone
Introduce Sabrina Morena
Domenica 9 maggio, ore 18
In collaborazione con S/paesati

Premio Terzani
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Sabato 8 maggio, ore 21

Serata per la premiazione di Umberto Ambrosoli

Consegna il Premio Angela Terzani
Conduce Enrico Mentana
Regia Gianni Cianchi

Concorso Scuole Tiziano Terzani – prima sezione
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Sabato 8 maggio, ore 8.30

Conduce
Claudio de Maglio
Premia i vincitori Angela Terzani
Interviene Gherardo Colombo
In collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale FVG e la Scuola Media Manzoni di Udine

Concorso Scuole Tiziano Terzani – seconda sezione
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Sabato 8 maggio, ore 11.30

Conduce
Claudio de Maglio
Premiano i vincitori Umberto Ambrosoli e Angela Terzani
Interviene Gherardo Colombo
In collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale FVG e la Scuola Media Manzoni di Udine

Oratorio del Cristo
Proiezioni

Le Aziende In-Visibili /Quando l’intelligenza collettiva è invisibile
Proiezione del cortometraggio Test attitudinale di Adelchi Battista e Cristina Lauro
Intervengono Adelchi Battista e Marco Minghetti
Sabato 8 maggio, ore 10.30

La strada di Levi. Da Auschwitz al postcomunismo
Proiezione del documentario di Davide Ferrario e Marco Belpoliti
durata 90 minuti
Sabato 8 maggio, ore 12
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale

Io, la mia famiglia rom e Woody Allen
Proiezione del documentario di Laura Hailovic
Durata 50 minuti
Sabato 8 maggio, ore 14
A cura del Laboratorio sull’Europa Centro-orientale

Focus Romania – I racconti dell’età dell’oro (Prima parte)
Proiezione della prima parte del film di Ioana Uricaru, Hanno Höffer, Răzvan Mărculescu, Constantin Popescu, Cristian Mungiu
Il racconto della visita ufficiale (19’)
Il racconto del fotografo ufficiale (12’)
Il racconto del poliziotto avido (22’)
Sabato 8 maggio, ore 15.30
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
In collaborazione con Alpe Adria Cinema

Il corpo delle donne
Proiezione del documentario di Lorella Zanardo
durata 25 minuti
Presentazione del libro “Il corpo delle donne” e incontro con l’autore, Lorella Zanardo
Sabato 8 maggio, ore 16.30

Concerto aperitivo con il Conservatorio
Concerto degli Allievi del Conservatorio J. Tomadini di Udine
Dirige il maestro Renato Miani
Sabato 8 maggio, ore 18.00

Focus Romania – Furlàns di Romania
Proiezione del documentario di Gianni Facchin
Con un intervento di Nicolae Luca
Durata 60 minuti
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
In collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo
Domenica 9 maggio, ore 10

Aperitivo in musica – Premio Amici della Musica
Concerto di Izidor Erazem Grafenauer, Premio vicino/lontano Amici della Musica 2009
Domenica 9 maggio, ore 12

Focus Romania – I racconti dell’età dell’oro (Seconda parte)
Proiezione della seconda parte del film di Ioana Uricaru, Hanno Höffer, Răzvan Mărculescu, Constantin Popescu, Cristian Mungiu
Il racconto dei venditori d’aria (36’)
Il racconto del trasportatore di polli (32’)
Il racconto dell’artista zelante (17’)
Domenica 9 maggio, ore 15
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
In collaborazione con Alpe Adria Cinema

Neuro-estetica. Ragioni scientifiche e sperimentazioni artistiche
Incontro con Nicola Canessa, Pier Luigi Capucci e Luca Francesco Ticini
Introduce Stefano Coletto
Domenica 9 maggio, ore 17
In collaborazione con la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia

Lettera 22
Proiezione del documentario di Emanule Piccardo
Durata 46 minuti
Domenica 9 maggio, ore 18.30
In collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Udine e il Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Università di Udine

Mostre

Crisi dimenticate
Mostra fotografica di Medici Senza Frontiere
Un progetto di Medici Senza Frontiere e Istituto Europeo di Design, Sezione Arti Visive, Milano
Fotografie di: Sven Torfinn, Yann de Fareins, Jehad Nga, Alber Vinas, Francesco Zizola, Alexander Gyadyelov, Emeryc Laurent-Gascoin, Martin Beaulieu, Mads Nissen, Barbara Sigge
Galleria fotografica Tina Modotti / Mercato del Pesce
5 – 9 maggio

Orari di apertura:
il 5 maggio dalle ore 18 alle 21
dal 6 al 9 maggio dalle 10 alle 21

Free Press
Mostra/concorso internazionale di grafica
A cura di Graphicplayers
Multiseum, Città Fiera
Venerdì 7 maggio, ore 18
Fino al 13 giugno negli orari di apertura del centro commerciale
Con il sostegno di Città Fiera

In libreria

Il gioco duro dell’integrazione. L’intercultura sui campi da gioco
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Davide Zoletto
Mercoledì 5 maggio, ore 18.00
Libreria La Pecora Nera

La filosofia di Alfred Hitchcock
Presentazione del libro Cinema, tempo e soggetto e incontro con l’autore, Damiano Cantone
Introduce Luca Taddio
Mercoledì 5 maggio, ore 18.30
Libreria Einaudi

Il gesuita che disegnò la Cina. La vita e le opere di Martino Martini
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Giuseppe O. Longo
Intervengono Fabio Pagan e Mario Turello
Giovedì 6 maggio, ore 18.00
Libreria Friuli

Maonomics
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Loretta Napoleoni
Introduce Patrizia Tiberi Vipraio
Venerdì 7 maggio, ore 18
Libreria Librincentro

Il turbante e la corona
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Alberto Negri
Introduce Valerio Pellizzari
Venerdì 7 maggio, ore 18.30
Libreria Moderna

Amore civile
Presentazione del libro e della collana LGBT e incontro con il curatore Francesco Bilotta
Introduce Luca Taddio
Sabato 8 maggio, ore 11
Libreria Librincentro

La donna straniera e gli usi del godimento nella contemporaneità
Con Gelindo Castellarin, Giuliana Grando e Laura Storti
Introduce Laura Martini
A cura della Scuola lacaniana di psicanalisi, sezione di Udine
Sabato 8 maggio, ore 15
Libreria Feltrinelli

Il nuovo colonialismo. Caccia alle terre coltivabili
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Franca Roiatti
Introduce Toni Capuozzo
Sabato 8 maggio, ore 16.00
Libreria Ribis

Identità e paura
Presentazione dell’ottavo volume della collana “vicino/lontano” e incontro con l’autore, Renzo Guolo
Introduce Norma Zamparo
Sabato 8 maggio, ore 16.30
Libreria Friuli

La rivoluzione impossibile
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Marco Tarchi
Introduce Giancarlo Bertuzzi
Sabato 8 maggio, ore 17
Libreria Moderna

Gli occhi di Stalin
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Gian Piero Piretto
Introduce Davide Zoletto
Sabato 8 maggio, ore 18
Libreria Feltrinelli
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale

Affa Taffa
Presentazione del libro e incontro con l’autore,Tommaso Cerno
Interviene Paolo Maurensig
Sabato 8 maggio, ore 18.30
Libreria Friuli

Parole che provocano
Presentazione del libro e incontro con il curatore, Sergia Adamo
Domenica 9 maggio, ore 11
Libreria Giunti

Il paese delle badanti
Presentazione del libro e incontro con l’autore, Francesco Vietti
Introduce Franca Rigoni
A cura del Laboratorio sull’Europa centro-orientale
Domenica 9 maggio, ore 11.30
Libreria Moderna

“Aut aut” – Inattualità di Pasolini
Presentazione del nuovo numero della rivista
Incontro con Pier Aldo Rovatti e Gianni Vattimo
Dialoghi inediti di Pier Paolo Pasolini letti da Gianni Cianchi e Chiara Donada
Domenica 9 maggio, ore 16
Libreria Feltrinelli

Un’ora da favola. Storie di bambini vicini e lontani
Domenica 9 maggio, ore 17.30
Libreria Moderna Udinese
A cura della Libreria Moderna

In città

Io – diversità
Convivo, coabito, condivido
Installazione
A cura del centro solidarietà giovani Giovanni Micesio
giovedì 6 maggio, ore 18
Visionario

Evento speciale – La gabbia d’oro
Presentazione del libro e incontro con l’autore Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace 2003
Introduce Alessandro Mezzena Lona
Venerdì 7 maggio, ore 11
Palazzo Strassoldo Mantica, Salone del Quaglio

L’indipendenza della magistratura in Europa
e il ruolo dei Consigli di giustizia – parte I
A cura dell’Università di Udine
Apertura, venerdì 7 maggio, ore 14.30
Chiusura, sabato 8 maggio, ore 12
Università di Udine, Aula 3
Via Tomadini 30

Trasporto sorpreso
A cura di Claudio de Maglio
Con la collaborazione di Francesco Godina
Con gli allievi del primo corso della Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe
In collaborazione con la Civica Accademia d’Arte drammatica Nico Pepe
Sabato 8 maggio, ore 16

Trasporto sorpreso
A cura di Claudio de Maglio
Con la collaborazione di Francesco Godina
Con gli allievi del primo corso della Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe
In collaborazione con la Civica Accademia d’Arte drammatica Nico Pepe
Domenica 9 maggio, ore 16

Fonte: Udine20

Exemplu până la capăt: Mutu, suspendat pentru că marii sportivi trebuie să aibă un comportament impecabil

Celebritatea l-a distrus pe Mutu. Comitetul Olimpic Italian a dictat suspendarea de 9 luni tocmai pentru că aşteaptă un comportament impecabil de la marii sportivi,unul care să servească drept exemplu tinerilor sportivi.

Conform cotidianului Coriere Florentino, Mutu s-a străduit să convingă judecătorul că a fost de bună credinţă. "Aş fi fost un nebun să-mi pun în pericol cariera la 31 de ani, mai ales după ce s-a întâmplat pe când eram la Chelsea. În acest caz nu ar fi just să fiu suspendat pe viaţă", a spus Mutu la Tribunal.

Site-ul violanews.com scrie că procurorul Ettore Torri a fost foarte dur cu fotbalistul român şi nu a dorit să ţină cont de circumstanţele atenuante ale jucătorului, iar judecătorul s-a conformat şi l-a suspendat pe român mai mult decât şi-ar fi dorit.

Mutu a mai declarat că nu este mulţumit de reducerea
doar cu trei luni a suspendării. "Cred că este o sancţiune prea mare şi greşită. Vom vedea ce se poate face acum. Mă aşteptam la o reducere mai mare suspendării, a fost o naivitate şi era corectă o sancţiune, dar nu atât de mare", a spus Mutu.

Fonte: Antena3

Venezia: congresso internazionale sulla tradizione biblica romena

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione col Centro di Studi Biblico-Filologici “Monumenta linguae Dacoromanorum” dell’Università di Iaşi organizza giovedì, 22 aprile e venerdì, 23 aprile il congresso internazionale La tradizione biblica romena in contesto europeo.

L’evento, finanziato dall’ICR (Bucarest) col sostegno logistico dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, fa parte delle manifestazioni con cui l’Istituto Romeno di Venezia celebra l’80-esimo anniversario dalla sua fondazione su iniziativa del noto storico romeno Nicolae Iorga.

Partendo dal fatto che, sul piano internazionale, la tradizione biblica romena è ancora poco nota e valorizzata (spazio molto ristretto negli studi biblici, storici e nelle grandi enciclopedie di specialità), e dalla conseguente esigenza di stimolare l’interesse per lo studio della tradizione biblica romena, il congresso si propone di evidenziare aspetti significativi e poco noti di questo campo di ricerca. Nell’ambito delle quattro sezioni (“Cenni storici della traduzione del testo sacro in lingua romena”, “Problemi di traduzione. Confronto delle principali edizioni tra loro e con gli originali”, “La tradizione biblica romena. Preoccupazioni attuali” e “Il luogo della tradizione biblica romena nello spazio europeo”) sono affrontati aspetti relativi alla storia della traduzione del testo sacro nella cultura romena rispetto al contesto, ma anche problemi specifici, testuali, riguardanti la traduzione della Bibbia in romeno.

Il congresso riunisce specialisti nel campo della filologia, storia e teologia biblica, molti dei quali impegnati in ampi progetti editoriali e di esegesi biblica: Eugen Munteanu (Università „Alexandru Ioan Cuza” di Iaşi, direttore dell’Istituto di Filologia “A. Philippide” dell’Accademia Romena di Iaşi), Cesare Alzati (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), Maria Gorea (Collège de France, Paris), Ivan Dimitrov (Università „St. Kliment Ochridski”, Sofia), Dan Râpă-Buicliu (Museo Distrettuale di Storia di Galaţi), Mihail Neamţu (Istituto di Investigazione dei Crimini del Comunismo e della Memoria dell’Esilio Romeno), Wim François (Katholieke Universiteit, Lovanio), Pr. Ştefan Iloaie (Università “Babeş-Bolyai”, Cluj), Pr. Şerban Tarciziu (Istituto Cattolico Universitario „Santa Teresa” Bucarest), Ştefan Colceriu (New Europe College, Bucarest), Ana-Maria Gînsac (IRCRU Venezia, Università „Alexandru Ioan Cuza”, Iaşi), Andreea Ştefan (Accademia di Romania in Roma).

Infine, il congresso è un’ottima occasione per la presentazione degli ampi progetti sia dell’edizione dei testi antichi romeni della Bibbia (il progetto “Monumenta linguae Dacoromanorum” – edizione critica della Bibbia del 1688 e dei manoscritti paralleli 45 e 4389), sia delle nuove traduzioni in romeno (il progetto NEC – la prima traduzione scientifica della Septuaginta in Romania).

Fonte: FIRI

Ministrul român de externe, la Roma

Teodor Baconschi, ministrul Afacerilor Externe, efectuează, de astăzi, o vizită oficială în Italia şi la Vatican. În timpul celor două zile petrecute în Italia, se va întâlni cu omologul său, Franco Frattini, şeful diplomaţiei italiene, şi cu Dominique Mamberti, secretar pentru raporturile cu statele. Baconschi va fi primit şi de primit de Sanctitatea Sa Papa Benedict al XVI-lea.

Demnitarii italieni sunt cei care au lansat ministrului Baconschi invitaţia oficială, ca răspuns la vizitele realizate de cei doi diplomaţi la Bucureşti, în 2009, se anunţă într-un comunicat al MAE.

În ceea ce priveşte agenda discuţiilor, sunt înscrise teme privind aprofundarea colaborării bilaterale în plan politic, economic, social şi cultural, în perspectiva organizării, la Bucureşti, a celei de-a doua ediţii a Summit-ului interguvernamental româno-italian.

Cu această ocazie, ministrul român va avea şi o întrevedere cu reprezentanţii comunităţii de români din Italia, cu care va discuta despre problemele cu care se confruntă aceştia, despre mediul asociativ din Italia, măsurile avute în vedere pentru îmbunătăţirea asistenţei consulare, precum şi modalităţi prin care poate fi promovată o mai bună cunoaştere a României şi a românilor în rândul opiniei publice din Italia, se mai menţionează în comunicatul de presă al ministerului de externe.

Sursa: Evenimentul Zilei

Opt români au fost răniţi în accidentul de tren din Italia

Opt cetăţeni români se află printre cele 120 de persoane care au fost rănite după ce două trenuri care circulau pe ruta Roma-Civita, respectiv Castellana-Viterbo s-au ciocnit la La Celsa, la nord de capitala italiană, a anunţat Ministerul român de Externe.

Două trenuri care circulau pe ruta Roma-Civita, respectiv Castellana-Viterbo s-au ciocnit cu puţin înainte de ora locală 7.00 (8.00 ora României), la La Celsa, la nord de capitala italiană. Potrivit primelor informaţii, unul dintre trenuri era oprit, din cauza unor probleme la sistemul de închidere a uşilor, când a fost lovit în plin de un altul, care l-a ajuns din urmă.

Presa italiană a anunţat iniţial că aproximtiv 50 de persoane sunt rănite şi au fost transportate la spital, dar niciuna nu este în stare gravă. În cursul serii, bilanţul anunţat al victimelor a fost ridicat la 120 de răniţi.

Potrivit MAE, şapte dintre cei opt cetăţeni români răniţi au fost externaţi în cursul zilei de marţi.

Ambasada României la Roma a contactat autorităţile locale compentente şi spitalele unde au fost transportate persoanele rănite în accident. Ambasada rămâne în contact permanent cu autorităţile locale pentru a urmări evoluţia situaţiei şi pentru a acorda sprijin persoanelor rănite, în cazul în care există solicitări de acest gen, a adăugat Ministerul de Externe.

"A fost o tragedie evitată", au spus unele rude ale victimelor. "Logodnica mea era în trenul lovit. Era oprit în staţie pentru că avea o problemă la uşi şi, deodată, a auzit o lovitură puternică (...). Dar cum este posibil ca în 2010 să nu fie un sistem care să semnaleze când un tren este oprit pe şine?", a spus un martor.

Circulaţia trenurilor a fost întreruptă între Montebello şi Piazzale Flaminio şi au fost trimise 12 autobuze pentru a prelua fluxul de pasageri.

Noul incident feroviar intervine după ce la 12 aprilie 11 persoane şi-au pierdut viaţa şi 21 au fost rănite în urma deraierii unui tren regional în zona Merano, din nordul Italiei.

Sursa: Realitatea

Perde il lavoro e sale su una gru di cinquanta metri

Era rannicchiato con la testa tra le mani, la sua vita in bilico su quella gru a 50 metri d’altezza, il cantiere dell’ex ospedale «Ugo­lino » illuminato a giorno dalle fotoelettriche dei vigili del fuoco. Questa la scena da brivido che si è parata di fronte a chi ieri sera si è trovato a passare in piazzale Matteotti. E quel groviglio di ponteggi sarebbe potuto diven­tare il teatro di una tragedia se l’intervento delle forze e dell’or­dine e dei famigliari non fosse stato così immediato.

L’allarme è scattato poco do­po le ventuno quando il fratello di un giovane rumeno di 24 anni ha scoperto quello che era suc­cesso. Immediatamente sono scattati i soccorsi e in una man­ciata di minuti le sirene di vigili del fuoco, polizia, carabinieri e automedica della Croce Rossa hanno squarciato il silenzio del quartiere.

Il ragazzo si era arrampicato su una gru a ben 50 metri d’al­tezza e minacciava di gettarsi di sotto. I primi ad intervenire sul posto sono stati gli uomini di via Chiavari insieme a una pattuglia di Reggio Emilia, militari e po­liziotti. E' stato proprio il diri­gente della squadra volanti, Ro­berto Cilona, che insieme al fra­tello del giovane e a due pom­pieri si è arrampicato fino in ci­ma riuscendo a convincerlo a non compiere quel folle gesto.

Fonte: Gazzetta di Parma

Incidente stradale a Taurinova. 42enne romeno perde la vita

19/04/2010 Un cittadino romeno, D.I., di 42 anni, è morto sabato sera dopo essere stato investito da un’auto lungo la circonvallazione di Taurianova, nel Reggino.

La vittima si trovava sulla sua bicicletta quando è stato investito frontalmente da un’auto Alfa Romeo guidata da C.G., di 24 anni. Soccorso, D.I. è morto durante il trasporto verso l'ospedale. Le indagini sull'incidente sono condotte dalla polizia stradale di Palmi.

Fonte: Il Quotidiano della Calabria

Non fuma, ma è rumeno: massacrato di botte. Torna la romenofobia nella capitale

L’aggressione razzista ad opera di tre giovanissimi di Ostia è avvenuta qualche giorno fa nel quartiere romano di Ponte Galeria.

ROMA - Sono tre minorenni romani, aventi un’età compresa tra i diciassette ed i diciotto anni, gli autori dell’aggressione a sfondo razziale subita alcuni giorni fa nel quartiere di Ponte Galeria, periferia occidentale della capitale, da un ragazzino romeno colpevole solamente di non fumare. I tre, infatti, una volta individuata la propria vittima proprio in base alla sua nazionalità lo hanno fermato per strada chiedendogli una sigaretta. Alla risposta negativa del ragazzo, che tra l’altro non fuma proprio, hanno iniziato a tempestarlo di calci e pugni, riducendolo ad una maschera di sangue. Lo hanno pure pesantemente insultato gridandogli “romeno, zingaro di m…” e “Tua madre cosa fa? La m… come tutte le romene?”.

La vittima è però riuscita con la forza della disperazione a rifugiarsi in una casetta di campagna che sorge nei pressi, abitata da suoi connazionali nonché conoscenti. Qui ha potuto curare le ferite e chiamare i carabinieri che, dopo qualche giorno, con l’accusa di lesioni aggravate dall’odio razziale hanno fermato e denunciato i tre minorenni di Ostia. Il giorno successivo, però, da un cavalcavia nei pressi dell’abitazione ove si era rifugiato il ragazzo pestato è stata lanciata una bottiglia molotov verso la casa che solo per un difetto di mira del lanciatore non è andata a fuoco. Infatti la molotov ha colpito, incenerendolo, il “dehor” dell’abitazione ma nessuno ha subito lesioni. Ora i carabinieri, che già avevano denunciato i tre per l’aggressione al ragazzino, stanno indagando al fine di appurare che gli indagati non siano pure gli autori dell’attentato incendiario che per un puro caso non si è trasformato in tragedia.

Torna dunque a Roma il fuoco purificatore contro la nazionalità immigrata più odiata e dileggiata d’Italia, i Romeni per l’appunto, dipinti dall’opinione pubblica come un insieme di zingari, prostitute, badanti infedeli e delinquenti. Per l’ennesima volta dunque la più numerosa comunità di immigrati, stime parlano di un milione e centomila cittadini del paese danubiano in Italia, a Roma viene fatta oggetto di un attacco squadristico nella trattazione del quale, però, la stampa italiana è stata a dir poco “distratta”: il pensiero corrente infatti è che in fondo in fondo i romeni si meritino questo trattamento anche se innocenti minori. Non sono certo come gli altri immigrati, albanesi, bengalesi e sudamericani che, a parte qualche mela marcia, vengono in Italia a lavorare: loro no, sono dei delinquenti nati. Così la stampa di Bucarest descrive quotidianamente il pensiero degli italiani nei confronti dei loro connazionali. In realtà la stampa del paese danubiano non è che abbia tutti i torti: i giornali italiani amano dare il massimo risalto ai crimini commessi dai discendenti degli antichi Daci ma quando uno dei cittadini dell’unico paese latino dell’Europa centro- orientale riveste il ruolo di vittima confinano la notizia relativa in quattro righe nelle pagine interne.

Il disprezzo verso i romeni, poi, in Italia non è patrimonio esclusivo degli autoctoni ma anche e soprattutto degli altri stranieri: non è infrequente assistere nelle nostre città ad aggressioni a sfondo razziale perpetrate contro di loro da immigrati magrebini, albanesi o sudamericani. Non sempre, come superficialmente si potrebbe essere portati a pensare, queste aggressioni avvengono tra appartenenti al mondo della malavita, molte volte sono dettate unicamente dal disprezzo verso la nazionalità romena. Troppe volte questi crimini, come sottolinea la Caritas nazionale, non vengono neanche denunciati giacché i romeni pensano sia inutile farlo: “Tanto noi avremmo sempre torto!” dicono.

Fonte: Stop The Censure

domenica 18 aprile 2010

Oratorio del Gonfalone, 23 aprile, ...a francesca...‏

...a francesca...

Care Amiche e cari Amici,

desideriamo invitarvi al concerto che si svolgerà il prossimo 23 aprile 2010 alle ore 17:00 presso l'Oratorio del Gonfalone a Roma e organizzato per ricordare la nostra carissima amica Francesca Giuffrè.

L'ingresso è libero e aperto a tutti gli amanti della musica. E' anche per questo che vi chiediamo gentilmente di inoltrare l'invito a chiunque voglia passare un'ora di musica insieme a noi.

Grazie a tutti e a rivederci il prossimo venerdì!

Associazione Aliusmodum