La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

giovedì 8 aprile 2010

Empoli. Apre il primo alimentari rumeno della città

Empoli. Apre il primo alimentari rumeno della città. Sempre più attività di questo tipo in centro

Daniele e sua madre Zina lanciano la loro scommessa: "ll nostro popolo ha una forte tradizione culinaria". A pochi passi da loro una connazionale prepara il kebab: guida al piatto multietnico

06/04/2010

Un negozio di alimentari rumeno a Empoli. È il primo nel suo genere che apre in città e che espande l’offerta del cibo multietnico.
La sua apertura è avvenuta nel pomeriggio di giovedì 1° aprile in un fondo commerciale di via Carrucci, praticamente di fronte all’istituto ‘Calasanzio’.

Lo gestiscono Daniele e Zina Chinaia, figlio e madre, che arrivano dalla Moldavia rumena, regione nordorientale del paese. Lui, imbianchino, lavora e vive a Empoli da cinque anni, lei è in Italia ormai da tempo e, dopo anni di esperienze lavorative a Benevento, ha raggiunto Daniele per aiutarlo nella sua nuova avventura imprenditoriale.

“Avevamo un negozio di alimentari in Romania in passato – racconta la signora Zina – e abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura. Il negozio più vicino di prodotti della nostra terra è a Signa e abbiamo così colto l’opportunità. Esistono degli imprenditori che si occupano di importare in Italia cibi e bevande dalla Romania e a loro ci rivolgiamo per rifornirci”.

La comunità rumena nel Circondario Empolese-Valdelsa conta oltre duemila residenti (dati di inizio 2009 dell’ente che raccoglie gli 11 comuni dell’area, è la terza dopo quelle albanesi e cinesi), persone che hanno, come confermano Zina e Daniele, una “forte tradizione culinaria” e quindi una volontà di trovare le proprie specialità anche nella nazione che li ospita.

Un po’ come gli italiani quando non riescono a sopravvivere senza pasta all’estero.

Il marketing etnico, sempre crescente nella Penisola (basta vedere i cartelloni pubblicitari di una nota compagnia telefonica scritti in più lingue e con testimonial stranieri), è una chiara dimostrazione di come si possa fare business in una nazione che fa sempre più i conti con un tessuto sociale ‘meticcio’.

“Avevo già conseguito le certificazioni per operare nella vendita di generi alimentari in Romania – spiega Zina Chinaia – ma ho dovuto frequentare nuovamente i corsi in Italia perché gli attestati del mio paese non sono riconosciuti. Stiamo seguendo scrupolosamente tutte le regole: per esempio non abbiamo inaugurato il negozio con una festa perché vendiamo prodotti freschi da banco frigo e, se li somministriamo in degustazioni, possiamo rischiare sanzioni. Essendo stranieri, meglio fare le cose di cui siamo veramente sicuri”.

All’interno del suo negozio, colorato dai tanti prodotti alimentari, bottiglie di vini e bevande tipiche. Ma la fanno da padrona i salumi tipici, che a differenza di quelli italiani non sono di carne stagionata e vanno consumanti fino ad un massimo di 2-3 mesi, ma non mancano anche i simboli della pasqua rumena.

“Ci sono la verza in salamoia – conclude Zina – che si utilizza per fare gli involtini, e i coloranti alimentari che utilizziamo per colorare le uova. Abbiamo anche dei dolci che in pratica corrispondono un po’ al panettone italiano e sono tipici pasquali".

Ironia della sorte vuole che a pochi metri dall’alimentari dei Chinaia ci sia, in via Tripoli, un negozio di kebab dove lavora una ragazza rumena, che i due titolari hanno conosciuto in questi giorni. Ed è curioso – scherzano Daniele e Zina – come una loro connazionale si sia messa a preparare un piatto di carne che non è né tipico rumeno né tantomeno italiano.

Il centro storico di Empoli accoglie al suo interno una serie di attività gestite da stranieri. Per la ristorazione sono attivi al momento quattro venditori di kebab (nelle vie Tripoli, Marchetti, Giovanni da Empoli e Giuseppe Del Papa), cinque ristoranti cinesi e uno di cucina giapponese. Tra negozi di generi alimentari se ne segnalano in via Verdi (con prodotti che arrivano da più paesi del mondo) e in via Marchetti proprio accanto alla kebabboteca, che offre prodotti cinesi.

Difficile però fare un censimento al di là della percezione visiva vito che gli uffici commercio e attività produttive del Comune di Empoli e le associazioni di categoria non hanno effettuato in città delle indagini conoscitive, almeno per il momento.

Scendendo in Valdelsa, infine, da segnalare l’apertura di un negozio di kebab anche a Certaldo in viale Matteotti. L’inaugurazione di ‘Pakitalia’ si è tenuta sabato scorso, 3 aprile, ma in questo caso la festa di inaugurazione è andata in porto (in quanto il locale ha la possibilità di cucinare pietanze e somministrarle).

Fonte: GoNews.

1 commento:

Anonimo ha detto...

un numar de telefon se poate avea?multumesc

Posta un commento