![]() |
Padre Mihai Attila Claudiu |
Sanremo - L'ormai tradizionale festa popolare si terrà Domenica pomeriggio nel Parco delle ex Carmelitane
Sono la seconda nazionalità straniera dopo i marocchini per consistenza a Sanremo avendo ormai superato per numero di residenti gli albanesi: parliamo dei romeni, dal primo Gennaio 2007 cittadini dell'Unione europea a tutti gli effetti.
Spesso confusi con i Rom, etnia zingara di origine indiana pur se parecchie persone tra questa gente provengono proprio dal Paese neo- comunitario, i romeni sono l'unica etnia dell'Europa centro- orientale di origine, soprattutto culturale, latina.
Come noto infatti il romeno appartiene al pari dell'italiano, del francese, dello spagnolo o del portoghese al novero delle moderne lingue neo-latine. Sono cristiani,in maggioranza di confessione ortodossa, ma non mancano cattolici e protestanti, ed ormai non è raro trovare nelle maggiori città italiane chiese officiate secondo la confessione ortodossa. Sono soprattutto edifici di culto originariamente cattolici, ma non più officiati, concessi dai singoli Vescovi diocesani alla comunità di confessione orientale.
Pure a Sanremo anni addietro, grazie all'interessamento di Monsignor Barabino prima e di Monsignor Careggio poi, è stato concesso agli ortodossi romeni l'uso della ex Chiesa delle Carmelitane di Corso Cavallotti, ora dedicata ai Santissimi Cirillo e Metodio che evangelizzarono l'Europa orientale.
Ogni anno nell'anniversario di tale dedicazione i romeni si ritrovano nell'attiguo Parco per divertirsi con le proprie famiglie e far conoscere la propria cultura popolare sia sotto il profilo musicale che sotto quello religioso.
Per la quinta volta, dunque, con inizio alle ore dodici e trenta, cioè al termine della Messa, dapprima con un' allegra tavolata in occasione della quale potranno essere gustati i tipici piatti della gastronomia romena come il sarmale o le famose ciorbe o gli snitel, specie di cotolette alla milanese quasi in tutto simili alle viennesi, od i mici, e poi con vari intrattenimenti danzanti e ludici. Ci sarà pure una piccola mostra d'arte popolare religiosa romena.
Come ogni anno la festa sarà organizzata dalla Parrocchia ortodosso romena di Sanremo, retta da Padre Attila Claudio Mihai, che ha giurisdizione su tutto l'Imperiese e dall' Associazione culturale " Lumina de la Rasarit", che letteralmente vuol dire Luce della Sorgente, cioè del punto in cui sorge il Sole, che in italiano si traduce più agevolmente come " Luce dell'Est".
Tale Associazione ha sede proprio nella " Città dei Fiori". L'augurio degli organizzatori e che il tutto si svolga ordinatamente ed in maniera soddisfacente sì da far conoscere agli ospitanti italiani lo spirito tipico di questa Nazione, la Romania, che significa terra di Roma, che al tempo di Traiano si chiamava Dacia ma che, a causa del suo essere terra di frontiera tra l'Europa centrale e quella orientale slavofona, racchiude entro i propri confini una moltitudine di razze, come gli Ungheresi ed i Sassoni della Transilvania o gli Ucraini della Bucovina, che ne fanno una Terra vivace e culturalmente varia. Insomma, “ Non dimenticatevi che siete romeni” come si appella alla sua gente Padre Mihai Attila Claudiu.
Sergio Bagnoli
25/09/2013
Fonte: Riviera24
Nessun commento:
Posta un commento