La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

martedì 20 gennaio 2009

Superati i 4 milioni

19 gennaio 2009
Il rapporto Ismu 2009: gli stranieri sono cresciuti in un anno di 346mila unità. In quattro anni raddoppiati i minori residenti. Ecci i numeri del Rapporto

Al 1° gennaio 2008 gli immigrati hanno superato la soglia dei 4 milioni (4.328mila), 346mila in più rispetto al 2007 (circa +9%). Il 43% viene dall'Est Europa (il primato va alla Romania con 625mila presenze). Tra i regolari (3.677mila) sono aumentati i residenti (+16,8%), a dimostrazione che gli immigrati stanno passando da mera forza lavoro a popolazione vera e propria in senso demografico. Aumentano i minorenni residenti, quasi raddoppiati in quattro anni: nel 2008 hanno raggiunto quota 767mila (di cui 457mila sono nati in Italia). Gli studenti stranieri nell'anno scolastico 2007/2008 sono stati 574.133 (il 6% del totale), con un incremento di oltre 70mila presenze in un anno. E' di nuovo boom di irregolari che rispetto al 2007 sono quasi raddoppiati arrivando a 650mila presenze (nel 2007 erano 350mila). Sul fronte lavoro è interessante notare il fenomeno dell'imprenditorialità: tra il 2000 e il 2007 nelle aziende italiane le cariche sociali ricoperte da nati in Paesi non comunitari sono passate da circa 156mila a 384mila, l'incremento è del 145,6%. E' più alto il profilo professionale dei lavoratori: il 42,6% degli occupati stranieri ha un diploma superiore e il 10,9% la laurea. Non accennano a diminuire i dati sulla criminalità: nel 2007 il 35% delle segnalazioni di reati riguarda stranieri. Al 30 giugno 2008 su 55.057 carcerati, 20.617 erano stranieri (37,4%): è il dato più alto di tutti i tempi. Infine, i risultati di un'indagine Ismu sui costi dell'immigrazione non mostrano un maggior ricorso al welfare da parte degli immigrati. Anzi se si considerano anche i benefici legati all'anzianità si evidenzia un trasferimento netto di risorse dagli immigrati agli italiani.

QUANTI SONO GLI IMMIGRATI IN ITALIA

Al 1° gennaio 2008 ci sarebbero 26 provenienze con tassi di irregolarità superiori alla media. Le maggiori incidenze si registrano tra gli immigrati che provengono da Taiwan (87,4%), Georgia (73,5%), Bangladesh (52,3%). Ma dove si concentrano gli irregolari? Ai vertici della graduatoria dell’irregolarità si collocano Crotone (38,9%), Nuoro (35,5%) e Siracusa (34,4%), mentre in coda troviamo Bolzano (6,8%), Rieti (9,7%), Viterbo (10,1%) e Pistoia (10,4%). Tra le province che ospitano le grandi aree metropolitane quella con il tasso più alto è Napoli (31,7%), seguita da Catania (28,7%). Milano si colloca, con un valore del 18,2%, attorno alla media nazionale. Minorenni.

Dove vivono. E’ confermata la supremazia delle regioni del Centro-Nord dove si concentra circa il 90% delle presenze (il 35,6% nel Nord-Ovest, il 26,9 nel Nord-Est, il 25% nel Centro), mentre nel Sud l’8,9% e nelle Isole il 3,6%. Ma la novità del 2008 è un significativo flusso netto in uscita dalle grandi città (nei capoluoghi si concentra il 36% dell’immigrazione straniera). Tra i 45 comuni italiani con oltre 100mila abitanti, circa 2/3 presentano saldi negativi rispetto ai movimenti interni del territorio nazionale. A registrare flussi in uscita sono anche le metropoli del centro Nord tra cui Milano, Firenze, Roma e Torino. Ad attrarre gli immigrati sono i piccoli centri del Nord tra cui Trieste, Reggio Emilia, Brescia, Forlì, Bolzano, Novara, Ferrara e Trento. Fecondità. In media le immigrate mettono al mondo 2,12 figli verso i 27-28 anni, le italiane partoriscono in media 1,26 figli a 31-32 anni. A guidare la graduatoria delle province sono Mantova e Prato con poco più di tre figli per donna.

Provenienze. Aumentano gli immigrati dell’Est Europa che rappresentano il 43% degli stranieri residenti in Italia. Il primato di presenze va alla Romania che al 1° gennaio 2008 conta 625mila unità (l’87,% in più rispetto al 2007). Al secondo posto c’è un altro paese dell’Est: l’Albania con 402mila presenze. Al terzo il Marocco con 366mila immigrati. Hanno registrato elevati tassi di crescita anche la Polonia (+34%), la Moldova (+23,2%) e l’Ucraina (+10%), cui si affiancano il Bangladesh (+19,6%) e l’India (+11,6%). In futuro. Non è detto che l’Est Europa sia destinata a svolgere un ruolo di principale serbatoio dei flussi migratori. Si prevede infatti che Serbia, Montenegro, Polonia, Ucraina e Romania per il 2030 avranno una sostanziale stabilizzazione (assieme alla Cina) dei flussi. Le nazionalità destinate a crescere in modo esponenziale sono quelle latinoamericane (Ecuador e Perù), asiatiche (Filippine, Bangladesh, Pakistan, India) e africane (Senegal, Nigeria ed Egitto).

Fonte: Vita.

Nessun commento:

Posta un commento