Roma, 12 gen. 2009
La via d'uscita per superare la crisi finanziaria internazionale e lo squilibrio della bilancia dei pagamenti galoppante in Romania è il consolidamento fiscale. Lo afferma un rapporto della direzione Affari finanziari della Commissione europea sul Paese neo-membro dell'Ue che sta affrontando un aumento del debito estero, del deficit delle partite correnti e una riduzione della fiducia degli investitori e dei consumatori.
Secondo Bruxelles il nuovo governo di coalizione tra destra e sinistra, Socialdemocratici e Democraticiliberali, dovrà dare alla politica fiscale un ruolo centrale. In particolare "per dare sostegno alla fiducia degli investitori presentando un piano di consolidamento fiscale di medio termine, basato su progetti macroeconomici prudenti". Inoltre la Commissione consiglia di non aumentare le tasse e di "riorganizzare" le spese fiscali attraverso investimenti produttivi e l'assorbimento dei fondi strutturali Ue.
Il boom dell'economia romena basato sulla domanda interna (in calo anche nel 2009), insieme alla mole di prestiti in valuta straniera, ha creato dal 2002 in poi un aumento del deficit delle partite correnti che è passato dal 3% al 14% del Pil dal 2002 al 2007. Se fino al 2007 questo veniva ripagato al 75% dagli investimenti esteri diretti, con la fine del processo di privatizzazioni questo dato si è dimezzato nel 2007, sottolinea il report, causando problemi sul versante del pagamento di questo debito.
"La credibilità di qualsiasi strategia fiscale di consolidamento passa dalla realizzazione di un quadro fiscale di medio termine", spiega la Commissione. Infine il governo di Bucarest dovrà perseguire le riforme strutturali, essenziali per un successo nel lungo periodo, in particolare nella riduzione della burocrazia, nel miglioramento delle capacità amministrative e il proseguimento delle riforme dell'istruzione e del sistema del lavoro in linea con il quadro deciso da Lisbona.
Fonte: Virgilio Notizie
martedì 13 gennaio 2009
Crisi/ Commissione Ue: Romania punti su consolidamento fiscale
Pubblicato da Remus alle 10:36
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