Grecia, Spagna, Ungheria e Portogallo hanno deciso di abolire le restrizioni all’accesso ai loro mercati del lavoro dei cittadini provenienti da Bulgaria e Romania. Lo ha annunciato lo scorso 8 gennaio la Commissione europea.
Con la decisione di Grecia, Spagna, Ungheria e Portogallo salgono così a 14 i paesi membri che hanno totalmente liberalizzato l'accesso al mercato del lavoro per cittadini rumeni e bulgari. Restrizioni rimangono ancora in Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Regno Unito. Mentre la Danimarca ha annunciato che le abolirà entro il 1° maggio 2009.
Secondo la legislazione comunitaria il diritto alla libera circolazione dei lavoratori da, verso e tra i paesi che hanno aderito all'Ue il 1° maggio 2004 (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) e il 1° gennaio 2007 (Bulgaria e Romania) può essere soggetto a restrizioni per un periodo transitorio non superiore ai sette anni dall'adesione.
Dopo la chiusura della prima fase delle disposizioni transitorie lo scorso 31 dicembre, si è aperta una seconda fase durante la quale i paesi membri che continuano a imporre restrizioni al libero accesso dei lavoratori bulgari e rumeni, potranno abolirle in qualsiasi momento. Le limitazioni decadranno comunque in tutti i paesi europei alla fine del 2013, quando la libera circolazione verrà estesa ai cittadini di tutti gli stati membri dell’Ue a 27.
Fonte: Programma Integra
mercoledì 21 gennaio 2009
Ue: libera circolazione per lavoratori bulgari e rumeni in 4 paesi europei
Pubblicato da Catalina Sava alle 20:35
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento