sabato 29 agosto 2009
E' romena la vigilessa a tempo determinato di Caldogno (Vicenza). Si chiama Cristina Bolfa. A volte, spiega al Giornale di Vicenza, lascio credere di essere meridionale per evitare pettegolezzi e pregiudizi. Bolfa è laureata in ingegneria chimica, master in Italia per il riconoscimento del titolo di studio e specializzazione. Vive in un'altra provincia del Veneto ed è sposata con un agente di Polizia locale. Ha un bambino di 18 mesi.
"Sono la prima ad ammettere che vi siano due “strade parallele”: immigrati che lavorano e vivono onestamente ed altri dediti ad attività illecite. L’importante è non cadere in facili generalizzazioni. Ogni caso è a sè, e sta al singolo individuo fare in modo di essere accettato e benvoluto. Per me è sempre stato così e non ritengo di aver mai subito discriminazioni anche se, dal mio punto di vista, gli italiani non sono ancora pronti a vedere rivestire certi ruoli, soprattutto quelli nelle forze dell’ordine, dagli stranieri anche se si tratta di europei".
Fonte: @Nordest.
domenica 30 agosto 2009
Caldogno: vigile urbano, giovane donna romena
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
15:21
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