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domenica 9 agosto 2009

Scacchi. Daniela, la Campionessa d'Italia che viene dalla Romania

Daniela Movileanu Sogna i Mondiali in maglia azzurra, ma la cittadinanza romena è un ostacolo anche se ‘scacchisticamente’ è italiana

Roma - 6 agosto 2009 - Daniela Movileanu ha quasi 13 anni, è romena, nata a Focsani, e vive a Roma da quattro anni. Qualche giorno fa si è aggiudicata il titolo di Campionessa Italiana under 14 al Campionato nazionale di scacchi tenutosi a Courmayeur. Ai tornei hanno partecipato quasi novecento giocatori. Non un traguardo qualunque, insomma. Anche perché si tratta di un gioco complesso, di strategia. Gli scacchi non sono una disciplina per tutti, esigono infatti mente scattante e ragionamento acuto: sono uno sport in cui bisogna allenare il cervello.

Scelgono di confrontarsi con fanti, re e regine persone di ogni età. E Daniela è una delle bambine che alle barbie hanno preferito la scacchiera. La giovane promessa che già l’anno scorso si era laureata Campionessa delle Scuole primarie sotto la guida degli istruttori del Circolo Frascati Scacchi, ha ottenuto la prima piazza in un consesso di 45 agguerrite avversarie provenienti dall’intera penisola. Solo all’ultimo turno Daniela ha potuto alzare il simbolo della vittoria concludendo la sua fatica con 6 vittorie, 2 patte e una sola sconfitta.

Ci sono voluti 7 giorni e 9 partite per potersi aggiudicare il titolo che potrebbe aprire a Daniela le porte per i Mondiali Under 14 fissati a novembre in Turchia. Ma vista la sua cittadinanza romena non è affatto un passaggio automatico. Per rendere possibile la sua partecipazione è partita una vera e propria campagna di sensibilizzazione.

Se i regolamenti della Federazione italiana scacchi permettono la partecipazione ai Campionati nazionali a tutti i residenti sul suolo italiano, anche in assenza di cittadinanza italiana, ciò non accade per coloro che devono rappresentare la Nazionale nelle gare internazionali: in questo caso il passaporto italiano è d’obbligo. Nonostante ciò l’istruttore di Daniela, Rosario Lucio Ragonese, è fiducioso. Secondo quanto dice a Redattore Sociale, “la porta aperta permessa dal regolamento consente di rappresentare l’Italia nel mondo se si è sportivamente italiani”. “Daniela - secondo l'istruttore - rientra in questo principio. Lei ha iniziato a giocare a scacchi in Italia e non ha mai avuto una tessera diversa da quella della Federazione italiana scacchi. Chiederla alla Federazione romena scacchi sarebbe assurdo. Loro non sanno neanche che lei esiste”.

Ma secondo l’allenatore ci sarebbero anche altre problematiche relative ai regolamenti che potrebbero rappresentare un ostacolo. “Ad oggi – ha detto - il regolamento dice che se Daniela stava nelle liste internazionali come rappresentante dell’Italia sportivamente era italiana anche per la Federazione internazionale scacchi. Lei disgraziatamente entrerà in queste liste il 1 settembre. Significa che quando ha giocato i Campionati nazionali e ha vinto, acquisendo il diritto di andare ai Mondiali, lei non risultava ‘scacchisticamente’ italiana. Però il Campionato si svolge a novembre, dunque quando lei sarà certamente italiana da questo punto di vista: diciamo insomma che è tutta una questione di interpretazione”.

A Daniela non resta che incrociare le dita sperando di fare scacco matto anche nella partita da giocare con le norme burocratiche che regolano la disciplina degli scacchi.

Antonia Ilinova

Fonte: Stranieri in Italia.

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