Scritto da Davide Difazio il 2 aprile 2013
I numerosi romeni di religione ortodossa che risiedono a Canicattì si apprestano a vivere le manifestazioni ed i riti legati alla Pasqua che quest’anno cadrà domenica 5 maggio. «Si tratta- dice padre Julian Mathias Pavel, sacerdote ortodosso che opera presso la chiesa di San Nicola – della festa più importante dell’anno liturgico. Il Giovedì Santo è dedicato alla raccolta della legna, alla pulizia dei cortili e all’uccisione dell’agnello. Le donne, in questo giorno, preparano la pasca (dolce tradizionale) e dipingono le uova.
“Le uova rosse” non mancano mai dalle nostre tavole – continua il sacerdote- e su quest’argomento sono fiorite molte leggende. L’uovo, per noi, è simbolo di rigenerazione e di purificazione. La tradizione popolare attribuisce alle uova rosse poteri taumaturgici, i bambini, nel giorno di Pasqua, si lavano il viso con acqua, nella quale è stato immerso un uovo tinto di rosso e un soldo d’argento.
Il Venerdì Santo è giorno di digiuno assoluto. Si crede che coloro che lo osservano beneficeranno di buona salute e di fortuna per tutto l’anno. Si crede anche, che, nel Venerdi Santo, coloro che si immergeranno tre volte nell’acqua fredda godranno di buona salute Nel giorno di Pasqua – infine conclude padre Julian- si indossano abiti nuovi come simbolo di purificazione. Il saluto che ci si scambia dal primo giorno di Pasqua fino all’Ascensione, e un’espressione di giubilo: «Cristo è risorto»
Fonte: CanicattìWeb
mercoledì 1 maggio 2013
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