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martedì 25 settembre 2018

Divorzio, per la Corte di giustizia europea vale la sentenza straniera

Una sentenza di divorzio pronunciata in un paese straniero, è perfettamente valida in Italia, ma si deve sempre rispettare l'interesse del minore.
Autore: Fiorella D'Auria 13 settembre 2018 - Categoria: Diritto dell’Unione Europea, News
Divorzio, per la Corte di giustizia europea vale la sentenza straniera

Un avvocato della Corte di giustizia europea si è pronunciato, con la causa C-386/17, su una questione che riguarda il divorzio di un cittadino italiano ed una cittadina romena. I due hanno contratto matrimonio in Italia, ed hanno avuto un figlio nel 2006. Quando il bambino aveva solo pochi mesi la donna, a causa di sopravvenute problematiche di coppia, ha deciso di tornare in Romania ed ha portato con sé il bambino. Un anno dopo, la separazione è stata formalizzata dal Tribunale di Teramo, cui i due oramai ex coniugi avevano chiesto entrambi l’affidamento esclusivo del bambino.

La donna, intanto, si è rivolta al Tribunale di Bucarest per ottenere, oltre all’affidamento del bambino, il divorzio. L’ex marito, a questo punto, è ricorso al Tribunale, sostenendo che vi fosse litispendenza tra il Tribunale italiano e quello romeno. Il Tribunale di Bucarest, però, ha sostenuto che quella in questione non era una fattispecie di litispendenza, in quanto si trattava di due cause diverse: in Italia era stata chiesta la separazione, in Romania il divorzio. Subito dopo, il Tribunale di Teramo ha disposto l’affidamento esclusivo del bambino al padre ed ha respinto la richiesta della donna romena di riconoscere la sentenza pronunciata dal Tribunale di Bucarest: secondo il Tribunale di Teramo, questo è un caso di litispendenza, ed il Tribunale romeno ha violato le regole sulla litispendenza.

Sentenza di divorzio straniera: è valida, ma si deve sempre rispettare l’interesse del minore.
Contro il Tribunale di Teramo si è pronunciata la Corte d’appello dell’Aquila, che ha riconosciuto la sentenza di divorzio e affidamento pronunciata dal Tribunale di Bucarest. L’ex marito, a questo punto, non ha potuto far altro che ricorrere alla Cassazione, impugnando la sentenza emessa in secondo grado. La Cassazione ha sottoposto il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea. L’avvocato generale della Corte di giustizia europea ha ritenuto che una sentenza di divorzio già definitiva in Romania non perde la sua validità solo perché vi è un procedimento già in corso in Italia. La sentenza, quindi, vale, ma solo se in essa viene rispettato l’interesse del minore, che è considerato superiore e deve essere sempre garantito.

Fonte: Diritto.news

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