martedì 5 marzo 2013
Donne del Mondo, 8 marzo a Ravenna
siete tutte invitate alla festa delle donne dell'8 marzo che si terrà
presso il centro Quake in via Eraclea 25 dalle ore 19.30. Ricordatevi
di portare il cibo del vostro paese e la vostra musica. Ci sarà una
donna DJ.
Venite, sarà una bellissima festa!
donne di città meticcia
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sabato 2 marzo 2013
Convegno di Studi "Venezia tra Oriente e Occidente", 4-5 marzo 2013
Siete tutti invitati ai lavori del Convegno di Studi "Venezia tra Oriente e Occidente" che si svolgerà a Venezia nei giorni di 4 e 5 marzo 2013.
Mihai Stan
Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia
tel. 041 5242309
fax 041 715331
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Insieme per conoscerci meglio alla Festa del Marzolino 2013
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Unici si diferiti de Alina si Andreea Serban, Roma 3 martie
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Italia-Romania/ Min.Esteri romeno: vicini con qualunque governo
Roma, 28 feb. (TMNews) - I risultati della tornata elettorale italiana tengono ancora con il fiato sospeso mezza Europa e anche la Romania "segue con grande interesse" l'esito e i possibili scenari futuri post-voto: parola di Titus Corlatean, ministro degli Esteri romeno in visita in Italia. Nelle relazioni tra Roma e Bucarest, però, "c'è un punto fermo: niente può cambiare la qualità delle relazioni tra Romania e Italia indipendentemente da chi sarà al governo" ma è importante che Roma trovi "presto" una soluzione che garantisca stabilità.
"Rispettiamo la volontà degli italiani e il risultato elettorale, ma devo ammettere che è stato abbastanza inaspettato e la vittoria di Grillo ha sottolineato il desiderio dell'elettorato di qualcosa di nuovo, di fresco - ha commentato il ministro - Non posso commentare o dare un auspicio sull'esito delle trattative per la formazione di un governo, su cui avrà un ruolo importante il presidente della Repubblica, ma penso che i politici debbano prendere in considerazione i messaggi inviati dagli elettori e dare loro risposta. Chiunque ottenga il voto delle persone e acceda al parlamento dopo le elezioni ha una grande responsabilità e deve offrire soluzioni concrete soluzioni ai problemi. Una cosa sono gli annunci in campagna elettorale, un'altra gli impegni di un governo".
L'Italia, comunque, troverà una soluzione, conclude Corlatean: "L'esperienza dell'Italia, dal Secondo dopoguerra, ci ha insegnato che i politici italiani hanno sempre trovato una soluzione e anche questa volta sarà garantita la stabilità dell'Italia che è fondamentale per tutta l'Ue. Ciò che sta accadendo qui ha conseguenze anche in altre parti dell'Ue. E' necessario trovare presto una via".
Fonte: TMNews
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Înca o lovitura de la dolar! Leul s-a depreciat puternic din cauza alegerilor din Italia
Autor: Raluca Florescu
Rezultatul alegerilor din Italia, câştigate de gruparea de centru stânga, a determinat o depreciere acută a euro faţă de dolar. Analiştii politici apreciază că nu se va putea forma o coaliţie majoritară în Peninsulă, ceea ce i-a determinat pe investitori să se refugieze cu plasamentele, din moneda europeană, în yeni şi dolari, potrivit Reuters.
Pe fondul scăderii euro faţă de dolar, leul s-a depreciat de asemenea în raport cu moneda americană. Astfel, dacă ieri BNR indica o cotaţie de 3,3026 lei/dolar, astăzi aceasta a crescut cu peste 4 bani, la 3,3481 lei/dolar.
Faţă de euro, leul a rămas la aproximativ acelaşi nivel cu cel de ieri. Cotaţia valutară a crescut cu doar 0,06 bani, până la un nivel de 4,3816 lei/euro.
În raport cu francul elveţian, leul s-a depreciat de asemenea extrem de puternic. De ieri şi până astăzi cotaţia a crescut cu peste trei bani, la 3,6009 lei/franc.
Sursa: EVZ.ro
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Cittadini comunitari “problematici”: cosa accade in Italia?
di Piero Innocenti il 24 febbraio 2013. L'analisi
Non molti sanno che anche nei confronti dei cittadini comunitari l’autorità può disporre, in situazioni particolari, l’allontanamento dal territorio nazionale con il “rimpatrio” nel paese di origine. Generalmente la stampa si occupa di sbarchi di migranti via mare, di “clandestini” ( brutto termine, purtroppo ancora largamente usato a livello istituzionale e da molti organi d’informazione) rintracciati dalle forze di polizia durante i controlli su strada, di stranieri respinti alla frontiera o espulsi o accompagnati nei Cie per l’identificazione. Poco si sa, invece, sui cittadini europei rimpatriati perché la loro permanenza in Italia non era più in linea con la normativa interna ed in particolare con quanto previsto dal decreto legislativo del 6 febbraio 2007 n.30 (“Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri”) e successive modifiche ( i decreti legge 181/2007 e 189/2011) .
In sostanza, nel rispetto dei principi comunitari vigenti ( la libera circolazione dei cittadini dell’UE è, come noto, una delle libertà fondamentali), la legislazione italiana prevede la possibilità di adottare provvedimenti di “allontanamento” ( termine più “soft” rispetto a quello di “espulsione” utilizzato con gli “stranieri”) dei cittadini comunitari nei casi in cui emergano motivi particolarmente gravi che determinano allarme sociale ( sicurezza dello Stato, imperativi di pubblica sicurezza, di ordine pubblico, di pubblica sicurezza). In altri casi l’allontanamento scatta quando vengono meno le condizioni che legittimano il diritto di soggiorno nel nostro territorio nazionale. Sono di competenza del Prefetto i provvedimenti per motivi di “pubblica sicurezza” ed “imperativi di pubblica sicurezza” ( vengono definiti dal comma 7 dell’articolo 20 del suindicato decreto legislativo e sono desunti da quei comportamenti del cittadino che abbiano compromesso diritti fondamentali della persona, la dignità umana, l’incolumità pubblica). Per questi ultimi, limitatamente a quelli da adottare nei confronti di cittadini dell’UE minorenni o che abbiano soggiornato in Italia nei precedenti dieci anni, la competenza è del Ministro dell’Interno. Sempre a quest’ultimo competono gli “allontanamenti” per motivi di ordine pubblico e di sicurezza dello Stato. Le motivazioni alla base dei provvedimenti sono formulate a seguito di adeguata valutazione ed istruttoria svolte, di norma, dalle Questure che eseguono, poi, dopo la notifica agli interessati, il provvedimento. Per l’allontanamento con accompagnamento alla frontiera del “comunitario” è necessaria, come per lo straniero, la preventiva richiesta di convalida al giudice di pace competente per territorio. La durata del divieto di reingresso in Italia non può essere superiore a tre anni ( l’inosservanza è sanzionata con la reclusione fino a tre anni).
Dando un rapido sguardo ai dati nazionali (consolidati) dei primi undici mesi del 2012 si rileva come siano stati 4.172 i “comunitari” rintracciati e risultati irregolari ( furono 3.136 nello stesso periodo del 2011). Di questi, 788 sono stati rimpatriati per motivi imperativi di pubblica sicurezza, di pubblica sicurezza, di ordine pubblico ( 741 nell’analogo arco di tempo del 2011), 325 non rimpatriati e 3.059 “intimati” a lasciare il territorio nazionale entro trenta giorni ( nello stesso periodo del 2011 furono 2.268).
Nel 2013, alla data del 31 gennaio, sono stati 131 i cittadini comunitari irregolari rintracciati e di questi 23 sono stati effettivamente rimpatriati per motivi di p.s e imperativi di p.s. con inosservanza del divieto di reingresso in Italia. Se si vanno a considerare le nazionalità, si scopre che i romeni (92) sono in testa alla graduatoria seguiti,a notevole distanza, da cittadini bulgari, polacchi, portoghesi e francesi. Un quadro, dunque, che sembrerebbe rappresentare i cittadini romeni come i “comunitari” più “problematici” nel nostro paese avendo accumulato denunce penali e/o sentenze di condanna per delitti che hanno motivato l’adozione dei provvedimenti di allontanamento.
Fonte: LiberaInformazione
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Si suicida impiccandosi un 36enne rumeno
Lunedì 25 Febbraio 2013
Piedimonte Matese - Presso la propria abitazione, sita in via Cila vico 1°, i familiari rinvenivano il corpo esamine Suceava Vasile Sorin, nato Reghin (Romania) cl. 1987, impiccato con una corda in nylon all'interno della propria camera da letto. Il decesso verosimilmente ricondotto a suicidio per motivi sentimentali atteso che i militari dell'Arma accorsi sul posto hanno rinvenuto una lettera d'addio alla fidanzata. La salma è stata traslata presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale civile di Caserta su disposizione dell'A.G.. I Carabinieri della stazione di Piedimonte Matese continua, comunque, negli accertamenti del caso volti a riscontrare le cause dell'insano gesto.
Fonte: CasertaNews
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Uccise infermiera romena nel metrò. Arresti domiciliari per Burtone
Un fotogramma del filmato dell'aggressione di Burtone all'infermiera romena
Ha ottenuto gli arresti domiciliari Alessio Burtone, il giovane che l'8 ottobre 2010, alla stazione della metropolitana Anagnina, colpì con un pugno l'infermiera Maricica Hahaianu. Burtone sta scontando una condanna a 8 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale.
A concedergli gli arresti domiciliari sono stati i giudici della Corte d'Assise d'Appello, che hanno accolto un'istanza avanzata dall'avvocato difensore Fabrizio Gallo. In primo grado Burtone aveva avuto 9 anni, ma la pena gli venne ridotta di un anno in Appello.
"Siamo sorpresi da questa decisione, che è legata a una vicenda per la quale Burtone è stato condannato a una pena molto bassa", ha dichiarato l'avvocato Alessandro Di Giovanni, legale dei familiari di Maricica Hahaianu. Il penalista afferma che i parenti della donna "volevano che Burtone scontasse fino all'ultimo giorno la sua pena dietro le sbarre di un carcere. Il marito - prosegue Di Giovanni - fin dalla sentenza di primo grado si è rassegnato di fronte alla nostra giustizia, anche alla luce di una condanna così esigua". Il legale spiega, infine, che sarà necessario "leggere le motivazioni dalla corte per capire come i giudici abbiano motivato questa decisione".
Esulta, invece, l'avvocato difensore del giovane romano, Fabrizio Gallo: "Siamo molto soddisfatti della decisione. Non ho ancora avuto modo di leggere le motivazioni dei giudici, ma non escludo che la corte possa aver recepito la nostra istanza, nella quale si affermava che non esiste alcun rischio di reiterazione del reato o di pericolosità sociale da parte del ragazzo". Nella istanza di scarcerazione presentata dalla 'difesa' si faceva riferimento anche al comportamento 'tenuto dal ragazzo sia durante il processo che in carcere'. "Si tratta di una serie di fattori - conclude Gallo - a cui la corte avrà tenuto conto nel decidere per gli arresti domiciliari".
(27 febbraio 2013
Fonte: La Repubblica
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venerdì 1 marzo 2013
1 Marzo una festa che unisce i popoli europei
La comunità romena rappresenta una delle realtà maggiormente presente nel nostro territorio questa è uno dei tanti motivi che mi spinge a scrivere della bella tradizione del ”Martisor”. Un antico rito di passaggio che scavi archeologici hanno rilevato questa usanza in alcuni arredi funebri risalenti a 6000 anni. La ricorrenza ha luogo il 1 di marzo attraverso la confezione di un piccolo fiocchetto a forma di otto con dei fili bianchi e rossi, di canapa o lana (più tardi di cotone). I colori del martisor rappresentano la vita e l’essenza stessa della forza che da essa scaturisce e al contempo, oggi, un augurio che gli uomini fanno alle donne per una primavera ed un anno ricco di fortuna. Questo augurio di primavera che gli uomini fanno alle donne mi piace
interpretarlo anche come un simbolo della vita che si rinnova, che trova forza per riprendersi dopo la stagione dell’inverno. Tale usanza è presente anche tra i Bulgari che chiamano questa tradizione “marteniza. Tali usanze, sicuramente di epoca remota erano presenti anche a Roma dove il 1 Marzo si celebravano Le Matronalia erano una festività romanain onore di Giunone Lucina, fin dai tempi di Romolo e Tito Tazio, riservati alle donne che avevano contribuito alla cessazione della guerra e con esse anche l’inizio dell’anitco calendario romano. Anche i Popoli veneti e la Serenissima Repubblica di San Marco sino che rimase in vita usava accanto al calendario gregoriano celebrare con un proprio calendario (more veneto) il 1 Marzo come primo giorno dell’
anno.
Mi è sembrato interessante ricordare questa concomitanza di usanze per sottolinerare, ancora una volta, come in una società cosi diversa e per certi versi sempre più interdipendente si possano trovare elementi che uniscono i popoli, le culture e le religioni.
Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediterranea
Mulazzano (Lodi)
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