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lunedì 27 aprile 2015

Contratti rumeni, lo stop del ministero

"Ai lavoratori dell'Unione Europea vanno applicati i livelli minimi di condizioni di lavoro" scrive il dicastero del Lavoro in merito all'agenzia interinale denunciata dalla Cgil

di MARCO BETTAZZI
09 aprile 2015

BOLOGNA - “Ai lavoratori inviati in distacco da uno Stato all’altro dell’Unione Europea è dovuta l’applicazione dei livelli minimi di condizioni di lavoro e occupazione previsti dalla legge del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa”. Così spiega il Ministero del Lavoro in una circolare emanata stamattina a proposito del caso dell’Agenzia interinale rumena che pubblicizzava i forti risparmi che le aziende modenesi potevano ottenere usando i lavoratori forniti dalla stessa.

Lo annuncia la Cgil di Modena, la stessa che la settimana scorsa aveva diffuso un volantino diventato anche oggetto di un esposto alla Procura di Modena, che aprirà un’inchiesta conoscitiva sulla vicenda. Nel volantino l’agente italiano della Work Support Agency, agenzia interinale con sede a Brasov, scriveva: “Risparmia il 40%! Niente Inail! Niente Inps! Niente tredicesima! Niente quattordicesima! E vinci la crisi con i lavoratori interinali con contratto rumeno!”.

Una vicenda che ha scatenato polemiche a non finire, che ora finiscono di riflesso anche nella circolare in cui si definiscono “in contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale” i servizi offerti, arrivando ad avvertire le aziende italiane della possibilità di sanzioni. Nella circolare, secondo il sindacato, il ministero sposerebbe la presa di posizione della Cgil, scrivendo nel documento che “laddove l’attività sia svolta in Italia quest’ultima risulta disciplinata dalle leggi, dalle indicazioni amministrative e dalle clausole della contrattazione collettiva italiana. È dunque sancita e garantita una sostanziale parità di trattamento, sia per quanto riguardo i profili normativi che per quelli retributivi”.

Fonte: La Repubblica

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