"Ascoltare, discutere, confrontarsi, proporre" è stato l'obiettivo dell'incontro tenutosi nel Centro sociale di Cariati, con la partecipazione dell'Ambasciatrice romena in Italia, Dana Costantinescu, accompagnata da Ovidiu Pufu secondo segretario - addetto stampa.
Il dibattito è stato moderato da Carmen Florea, mediatrice culturale, la quale, nel fare gli onori di casa, ha illustrato le condizioni della comunità e le problematiche con le quali si confrontano i romeni residenti nella piana di Sibari. Sono poi intervenuti: Rodica Giacco, presidente dell'Associazione Romena di Cariati che, nel dare il benvenuto agli ospiti, ha interpretato, con i bambini cariatesi e romeni, una danza calabrese; don Pino Strafaci, direttore della Caritas Diocesi Rossano – Cariati, ha portando i saluti del Vescovo, assicurando il sostegno della chiesa cattolica alle sorelle e ai fratelli romeni che vivono nel territorio; Assunta Trento, cittadina delegata alla Cultura del Comune di Cariati, ha rivolto i saluti a nome del sindaco di Cariati, Filippo Sero; Cataldo Perri, medico di base, ha messo in risalto l'importanza del lavoro di assistenti familiari che svolgono le donne romene, senza le quali gli anziani italiani non possono farne a meno, ribadendo che l'immigrazione è sinonimo di risorsa per il territorio; Giuseppe Giudiceandrea, Consigliere Regionale, ha parlato della Calabria interculturale terra d'emigrazione e d'immigrazione; Maurizio Alfano, referente UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) per la Calabria, ha parlato della discriminazione nell'amministrazione pubblica e il non riconoscimento di alcuni diritti comunitari; Elena Faina, presidente dell'Associazione "Insieme per la nostra voce" organizzattrice del convegno, ha descritto quanto sia difficile andare avanti per le associazioni romene del territorio; Pino de Lucia, presidente della Cooperativa sociale Agorà di Crotone, ha spiegato l'importanza dell'accoglienza e la distinzione tra le vere e le false cooperative che operano nel sociale; Giuseppe De Lorenzo, segretario CGIL Corigliano Calabro, ha descritto lo sfruttamento lavorativo dei cittadini rumeni, impegnati in vari settori e l'aumento allarmante del fenomeno di caporalato, plaudendo all'importanza degli accordi bilaterali tra l'Italia e la Romania, per contrastare il fenomeno della tratta degli esseri umani; Mariarosa Novellis, avvocato e membro della Commissione Migrantes della diocesi Rossano – Cariati, ha sottolineato l'importanza nel denunciare i soprusi, sfruttamenti e maltrattamenti, considerato che sono tantissime le denunce da parte di cittadini romeni che sono stati sfruttatati.
Ha concluso i lavori l'ambasciatrice Dana Costantinescu, la quale ha garantito l'impegno delle autorità diplomatiche ad aprire qualsiasi dialogo, per coinvolgere la partecipazione della comunità romena alla cittadinanza attiva e per accogliere, da parte dei rappresentanti delle associazioni e dai referenti della comunità romena che vive in Calabria, le problematiche e le proposte ai fini dell'inclusione sociale e il riconoscimento dei diritti dei cittadini romeni, attraverso una linea di collaborazione e dialogo diretto tra l'ambasciata e i propri connazionali. A questo importante e utile incontro, ospitato dall'Associazione "Insieme la nostra voce", hanno partecipato anche cittadini romeni che vivono a: Castrovillari rappresentati da Lia Birsan; Corigliano Calabro e Cariati, oltre a: Giovanni Fortino, direttore della Commissione Migrantes della Diocesi Rossano – Cariati; Pierpaolo Graziadio, Cidis Onlus Cassano allo Ionio; autorità locali, regionali e stampa accreditata.
Fonte:IM Mezcla
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