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domenica 7 febbraio 2016

Scopriamo Blue Air, la compagnia low-cost rumena che sta portando Torino in Europa


Berlino, Atene, Londra, Madrid, Bucarest, Roma Fiumicino, Lamezia Terme, Bari, Catania, Bacau, Minorca, Palma di Maiorca e Ibiza con voli diretti da Caselle

  L'annuncio dell'apertura della destinazione Berlino da Torino (dal 2 maggio) è l'ultimo tassello di una rapida crescita della compagnia rumena Blue Air sull'aeroporto di Torino Caselle. Una crescita che ha visto un vero e proprio boom dopo il divorzio fra Blue Air e l'aeroporto di Cuneo Levaldigi, un sodalizio che era durato per quasi 10 anni e che si è risolto con qualche frizione. A Torino Blue Air si è presentata prima con i voli verso la Romania, poi con un occhio verso le sempre redditizie destinazioni del sud Italia (Bari, Catania, Lamezia), infine proponendo collegamenti anche fra Torino e cinque grandi metropoli europee (oltre a Bucarest anche Berlino, Madrid, Londra e Atene), oltre ad un paio di rotte stagionali spagnole (Minorca e Ibiza). Nel corso del 2015 è stato anche lanciato un doppio collegamento su Roma Fiumicino, che ha evitato il ritorno del monopolio Alitalia sulla rotta. Parallelamente la base a Torno Caselle è cresciuta passando da 1 a 2 aerei, che presto diventeranno tre.

 La storia di Blue Air (da qualche giorno membro Iata) è quella di una compagnia completamente privata, anche se per molti aspetti "vicina" al governo di Bucarest. Fondata nel 2004, fallita nel 2013, ha poi ripreso forza dopo la vendita del marchio. E' sempre rimasta, in qualche modo, nell'orbita della Romstrade, la grande holding rumena costruttrice di autostrade e infrastrutture aeroportuali, e del suo discusso manager Nelu Iordache (rimasto coinvolto in serie disavventure giudiziarie fra il 2013 e il 2014). L'attuale amministratore delegato di Blue Air, George Rccaru, ha un importante passato proprio in Romstrade. Pur con tutte le difficoltà di valutazione e qualche legittima riserva, Blue Air pare oggi un'azienda solida: nel 2015 ha superato, per la prima volta, i 2 milioni di passeggeri (sono stati 14 milioni dalla sua nascita) e il suo bilancio 2015, non ancora comunicato, dovrebbe risultare in attivo.

 A febbraio 2016 la flotta Blu Air mostra una età media di 22,8 anni, una delle più alte fra le compagnie europee. Per fare un paragone Easyjet ha aerei di età media di 6,5 anni, Ryanair di 6,8 anni, Alitalia (con Alitalia City Liner) di 8,2 anni, Meridiana di 21,6 anni. L'aereo più datato di Blue Air è un 737/400 YR-BAC che conta 29,5 anni di età. Gli interni Blue Air sono stati comunque quasi tutti rinnovati con nuove poltrone Recaro.

 La compagnia rumena conta attualmente 16 aeromobili e risulta composta come segue:

 2 Boeing 737-300 (YR-BAC, YR-BAF)
10 Boeing 737-400 (YR-BAQ, YR-BAE, YR-BAS, YR-BAK, YR-BAJ, YR-BAR, YR-BAO, YR-BAT, YR-BAU, YR-BAZ)
 1 Boeing 737-500 (YR-BAG)
 1 Boeing 737-700 (YR-BMA)
 2 Boeing 737-800 (YR-BMB, YR-BME)

 Nei programmi c'è l'arrivo di altri 4 aeromobili: un terzo Boeing 737-800 e tre Boeing 737-700.

 Le basi operative della compagnia aerea sono attualmente Bacau, Bucarest-Otopeni, Larnaca, Iasi e Torino-Caselle. La base di Torino è considerata un piccolo hub, per la possibilità di diverse interessanti interconnessioni.

 La base dell'aeroporto di Bacau conta 10 destinazioni, la base dell'aeroporto di Bucarest 21, la base dell'aeroporto di Larnaca 3 . Quella di Torino conta 13 destinazioni ed è in continua espansione. In totale, nel 2015, Blue Air ha operato su 38 destinazioni che aumenteranno a 66 entro il 2016.

 Quale sarà il futuro di Blue Air? Da un lato vanno considerati con attenzione una certa approssimazione dei bilanci, una composizione societaria non perfettamente intelleggibile, una politica di risparmi molto accentuata (confermata dall'età degli aeromobili). Dall'altra c'è però una vivace attività imprenditoriale, una evidente oculatezza nella scelta di rotte ed orari, la capacità di rendersi conto degli errori e di rimediare in fretta (Stoccarda e Oradea) ed anche il significativo ingresso nella Iata. Avendo costi ridotti è una compagnia low-cost adatta ad un aeroporto come Caselle e ad una città come Torino che non vogliono spendere. Pochissimo nota in Europa, avrà probabilmente problemi di catchment esterno su diverse destinazioni e le rotte da Torino saranno tutte basate soprattutto sull'outgoing. Ma l'agilità che ha mostrato sinora ed anche una certa lucidità strategica potrebbero consentire a Blue Air di modificare in fretta e senza traumi gli obiettivi. Un esperimento da seguire.( Angelo Conti)

Fonte:La Stampa

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