Nel mirino una 66enne che è stata immobilizzata a letto da uno dei banditi.
Una 61enne ucraina che la assiste è intervenuta sentendola urlare ed è stata presa a schiaffi dai malviventi. Dopo aver cercato di immobilizzarla, per costringerla a rivelare dove nascondesse i suoi averi, i banditi sono stati costretti a fuggire a causa dell'intervento della badante che vive con la donna e ha sentito le sue richieste d'aiuto.
L'episodio è avvenuto poco prima delle 2 quando la pensionata è stata risvegliata di soprassalto da un uomo che l'ha bloccata al letto, immobilizzandola, cercando forse di neutralizzarne così ogni possibile reazione.
La 66enne, compreso quanto stava avvenendo, ha urlato e chiesto aiuto. In suo soccorso è giunta la badante, un'ucraina di 61 anni; la donna, risvegliata dai lamenti della padrona di casa, è corsa nella stanza della pensionata. La straniera, cercando di aiutarla, è stata colpita da uno schiaffo sferrato da parte di un altro malvivente.
Secondo il racconto delle due donne i banditi, vista la malparata, si sono subito dileguati, scappando a piedi e facendo perdere le proprie tracce.
A Farrò, oltre ai carabinieri, subito allertati, è stata inviata anche un'ambulanza del Suem 118: le due donne sono state visitate sul posto ma per entrambe non si è reso necessario il trasporto al pronto soccorso. Erano del tutto illese, molto scosse ma senza nessuna lesione evidente.
Spetterà ora ai militari della stazione di Cison di Valmarino e del nucleo operativo e radiomobile di Vittorio Veneto chiarire i contorni di una vicenda che appare ancora non del tutto chiara. La totale assenza di segni di scasso sulla porta d'ingresso dell'abitazione desta qualche perpelssità tra gli investigatori: è da qui che i malviventi sono penetrati in casa per mettere a segno la rapina e poi fuggire una volta scoperti. Anche le descrizioni sommarie fornite dalle due donne, complice il buio, non sarebbero di grande aiuto alle indagini: sembra che tutti indossassero le mascherine anti-Covid. I banditi hanno scelto come obiettivo una casa piuttosto isolata e immersa nel verde e dunque senza telecamere, ne' tantomeno testimoni.
Fonte: Treviso Today
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