domenica 15 maggio 2016
Tre blogger romeni visitano la Marsica grazie a un’iniziativa del Gal Gran Sasso Velino
Sul blog romeno ‘Calatoria Perfecta’ è già possibile visionare tutto il lungo excursus di parole e di foto firmate, che ha messo in evidenza, oltreconfine, i tesori naturali della zona marsicana. La visita è stata organizzata grazie al contatto intessuto fra le due realtà, avvenuto tra il Gal Terre Aquilane e le menti romene presso l’ultima Fiera Internazionale del Turismo di Bucarest, nella quale, il Gal è stato ospite attivo attraverso le finalità e le propaggini concrete del progetto ‘Expass’, conclusosi il giorno 30 aprile scorso. I tre blogger sono stati accompagnati nei loro viaggi marsicani, da due guide turistiche di simpatica eccezione, quali i vicepresidenti del Gal, Nino Garofali e Rocco Di Micco. I tre reporter hanno visitato luoghi simbolo della terra marsa, come le Gole di Celano (fugace e immemorabile set cinematografico di film come ‘Conan il barbaro’), il Castello Piccolomini, i Cunicoli di Claudio (fil rouge sotterraneo di tutto l’entroterra marsicano), le preziosità di Alba Fucens e la famosa Galleria del Gusto battezzata dal Gal Gran Sasso Velino. Il turismo si mette in moto grazie ad idee condivise. «I tre – ha continuato Garofali – hanno apprezzato i due Castelli, curati ad hoc e rivolti, secondo il loro parere, ad un pubblico turistico eterogeneo. Affascinati dalla storia del lago Fucino e dai prodotti tipici del nostro panorama culinario sempiterno, come il tartufo e lo zafferano, i tre sono venuti a conoscenza di tutte le pieghe storiche che innervano anche ora la vita della Marsica del progresso, Terremoto del 1915 compreso».
Fautore di questo felice momento di simbiosi fra occhi romeni e cuore marsicano, è stato il Gal Gran Sasso Velino, ideatore primo dell’iniziativa turistica a scopo espositivo e conoscitivo. Vetrine originali di una terra che è difficile da paragonare ad altre per bellezza e solarità, sono state l’orto botanico, la Galleria del Gusto e lo Showroom dei prodotti tipici, impalcature turistiche, queste, realizzate grazie ai fondi Leader. Il presidente del Gal Gran Sasso Velino, Bruno Petrei, ha elogiato il nodo rafforzato con la Romania. «Un progetto che prospetta un risultato del genere, è foriero di una soddisfazione enorme per chi, quello stesso progetto, lo ha ideato e messo in atto. La Galleria del Gusto e l’orto botanico, nella loro fattispecie, sono frutto della programmazione Leader 2007-2013, che si è conclusa il giorno 31 dicembre del 2015. Ora sta per spalancare le porte la nuova programmazione 2014-2020. Creeremo prossimamente un anello di aggancio fra la vecchia programmazione e la nuova, cosicché le idee già messe in moto ed in marcia continuino la loro esistenza, ampliandosi, però, verso orizzonti nuovi e verso inesplorate prospettive». Fiore all’occhiello di una tradizione naturalistica che si tenta di non far scomparire nel mare magnum della modernità di oggi, è il colore primaverile dell’orto botanico del Gal. È possibile, al suo interno, ammirare già il culmine della pianta della genziana, etichetta territoriale della Marsica verace, le fragole di bosco, la salvia – pianta simbolo del Monte Salviano – ed, infine, la Santoreggia, pianta aromatica e madre del prelibato miele omonimo. Questo è solo un assaggio delle oltre cento e più varietà di piante che stanno or ora crescendo con attenzione all’interno del recinto locale, curato dal Gal Terre Aquilane, voce tecnica del progetto insediato dal Gal Gran Sasso Velino. Il prossimo anno, la natura in fiore della Marsica sarà meta prescelta di numerosissime visite scolastiche, all’ombra degli indimenticati Cunicoli di Claudio. Gli alunni parteciperanno con verve alla rinascenza floreale di una terra che vuole farsi conoscere all’Estero per ciò che è realmente: un territorio dalle grandi doti turistiche, archeologiche e paesaggistiche.
6 maggio 2016
Fonte: MarsicaLive
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Il rettore rumeno Ovidio Folcut a Catania, in visita all’Ardizzone Gioeni
6 Mag 2016
Una visita di prestigio organizzata dal consolato della Romania rappresentato dal dott. Ioan Iacob all’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania.
Accolti dal commissario straordinario dell’ente, dott. Giampiero Panvini, la delegazione rumena con a capo il Magnifico Rettore Professore Ovidio Folcut accompagnato dal professor Costantin Floricel ha visitato lo splendido edificio di via Etnea restando realmente favorevolmente impressionato dalla sua bellezza. L’incontro tra il Commissario Panvini e la delegazione universitaria rumena ha aperto grandi opportunità di scambi culturali e di ospitalità.
Fonte: Catania LiveUniversity
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Padre Marco, il culto anche in romeno
AVIANO. Il comitato del beato Marco d’Aviano punta sempre di più all’internazionalizzazione. Così che, dopo le preghiere in russo, ora la principale invocazione del cappuccino avianese è stata tradotta in lingua rumena. Grazie all’interessamento della traduttrice Claudia Craciun, il così detto “Atto di dolore di padre Marco” è stato riadattato al romeno per venire incontro alle varie richieste giunte dall’est Europa. Il frate che nel 1683 salvò l’Europa dall’avanzata islamica, fu molto attivo anche nei territori di quello che dopo qualche secolo si consolidò come impero asburgico. Il problema della diffusione del culto e delle opere del beato in queste zone è però legato alle decine di lingue che si parlano in ciascuna area geografica. Il comitato ha quindi preso contatti con docenti e studiosi, aumentando di volta in volta le disponibilità di santini e pubblicazioni. Pochi giorni fa era stata la volta del cirillico grazie a una trasposizione in russo delle principali nozioni sul beato.
Al momento il gruppo di religiosi e laici che ha sede a Madonna Pellegrina di Pordenone ha toccato quota 11 traduzioni: sul sito www.beatomarcodaviano.it e sulla pagina Fecebook sono tutte liberamente scaricabili. Dal polacco al tedesco passando per sloveno, croato e portoghese, la curiosità è che esiste anche una sezione in esperanto, la grammatica artificiale che si sta evolvendo come uno degli idiomi più utilizzati nel mondo.
L’iniziativa ha conquistato anche Papa Francesco che nel 2015 ha voluto incontrare il presidente onorario del comitato, il vescovo emerito di Verona e ex generale dei cappuccini Roberto Flavio Carraro.(f.fi.)
Fonte: Messaggero Veneto
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sabato 14 maggio 2016
Inaugurazione targa in ricordo dei soldati Transilvani a Pizzighettone
Sabato 21 maggio a Pizzighettone si terrà la cerimonia di ricordo dei soldati transilvani morti in prigionia durante la Grande Guerra, la commemorazione voluta dal Dott Marco Baratto, Coordinatore del Comitato Italo Romeno per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra e l'Unità Nazionale della Romania costituito presso il Consolato Generale di Romania a Milano, prevede l'inizio verso le 09.30 al Cimitero di Pizzighettone (CR) con un momento di preghiera e la deposizione di una corona d'alloro.
A Seguire presso il sistema difensivo di Pizzighettone si terrà l'inaugurazione della mostra "I Romeni e la Grande Guerra" con un intervento del Comm Emanule Bettini, Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento - Comitato Provinciale di Cremona e Lodi.
Al termine si procederà alla commemorazione ufficiale con i discorsi del rappresentante del Consolato di Romania a Milano, di un rappresentante dell'amministrazione comunale della città, del Dottor Baratto, come Coordinatore del Comitato Italo Romeno per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra e l'Unita Nazionale della Romania costituito presso il Consolato Generale di Romania a Milano e di un rappresentante del Gruppo Volontari Mura di Pizzighettone.
La manifestazione si chiuderà con l'inaugurazione di una targa, offerta dal Consolato di Romania, in ricordo dei soldati transilvani che durante la Grande Guerra furono prigionieri nella città di Pizzighettone. Si tratta della prima targa ufficiale inaugurata a ricordo dei soldati transilvani finora posta in Lombardia. Nelle intenzioni dei promotori, tra cui il Dott Baratto, sarà la prima di una lunga serie. Un modo concreto per segnare anche visivamente il ricordo dei soldati transilvani morti in Lombardia durante il primo conflitto mondiale.
L'evento di Maggio è il quarto evento di commemorazione promosso in Lombardia. Dopo il mese di Maggio sono in calendario altri eventi fino al 2018 anno centenario della fine della Grande Guerra e dell'Unità nazionale della Romania.
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Presentazione dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni e focus su imprenditoria migrante
Lavoro e immigrazione, imprenditoria e inclusione finanziaria dei migranti, questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso dell’evento di presentazione dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni – 11° Rapporto, organizzato da Programma integra e Centro Studi e Ricerche IDOS.
L’appuntamento è per il 18 maggio 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso il Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale di Roma Capitale, via Assisi, 41 a Roma.
A conclusione dei lavori verranno distribuite le copie dell’ ’11° Rapporto, Osservatorio Romano sulle Migrazioni, promosso dall’Istituto di Studi Politici S. Pio V.
Per partecipare è necessario inviare una email di prenotazione all’indirizzo
comunicazione@programmaintegra.it.
Programma e notizia completa
Per informazioni:
Tel. 0678850299
comunicazione@programmaintegra.it
www.programmaintegra.it
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venerdì 13 maggio 2016
XV Convegno Internazionale, sabato 14 maggio
L’Associazione Onlus “Insieme per l’Athos” in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma hanno il piacere di invitarvi al
XV CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI
SULLA CULTURA E SPIRITUALITA’ DELLA SANTA MONTAGNA
"Lo sguardo che cura. Le Icone miracolose del Monte Athos
tra storia e devozione"
SABATO 14 MAGGIO 2016, ore 9.00
presso
l’Accademia di Romania in Roma
(P.za José de San Martin, 1 – Roma)
Con la benedizione della Ierà Epistasia della Sacra Comunità Monastica del Monte Athos e di S. Em. Rev.ma il Metropolita Gennadios, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli)
Accademia di Romania in Roma
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mercoledì 11 maggio 2016
Presentazione volume di poesie "Ritorno dall'esilio" di Denisa Comanescu
Giovedì 12 Maggio 2016, l’Accademia di Romania organizza la presentazione del volume di poesie
Ritorno dall'esilio/Întoarcerea din exil, di Denisa Comănescu, Transeuropa Edizioni, 2015. La traduzione del volume è stata realizzata da Prof. Bruno Mazzoni e Dott. Mihail Banciu. L'evento avrà luogo nella Biblioteca dell’Accademia dalle ore 18.30.
Interverrano:
Dot.ssa Daniela CRASNARU,
Direttrice dei programmi - Accademia di Romania,
Prof. Bruno Mazzoni e Dott. Mihail Banciu, traduttori,
leggeranno poesie dal volume presentato
Thomas Otto Zinzi, Laura Frascarelli e Laura Juzzolino.
Sarà presente l’autrice,
Denisa Comănescu.
La selezione di poesie è rappresentativa dell’evoluzione di Denisa Comanescu nel contesto della poesia europea degli ultimi decenni. Già tradotto in forma di volume in Spagna e Svezia, le poesie sono scritte in una voce distinta, con spiccata originalità, e riaffermano la dichiarazione poetica di una poetessa romena ben consolidata e raffinata.
Denisa Comănescu – è una delle più importanti poetesse romene viventi. È stata editore e direttore editoriale di due grandi case editrici in Romania, dal 2007 ricopre la carica di direttore generale della casa editrice Humanitas Fiction. Le sue poesie sono state pubblicate in oltre 15 paesi.
Roma, maggio, 2016
Ufficio stampa,
Accademia di Romania
Ingresso libero
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martedì 3 maggio 2016
Riconoscere i diritti dei lavoratori domestici e delle badanti nell'UE
Comunicato stampa
Diritti delle donne/Pari opportunità
Ai lavoratori domestici e ai prestatori di assistenza, la maggior parte dei quali sono donne migranti, dovrebbe essere garantito uno status giuridico comunitario. In una risoluzione votata giovedì, i deputati affermano che il riconoscimento della professione dovrebbe scoraggiare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento.
Nel testo, s’invita inoltre a stabilire modelli di facile interpretazione per le relazioni giuridiche tra lavoratori e datori di lavoro, citando esempi virtuosi in Belgio e in Francia, per mettere fine alla precarietà e al lavoro domestico sommerso.
"I lavoratori domestici e i badanti ci permettono di seguire la nostra carriera e approfittare della nostra vita sociale. A loro affidiamo le nostre case, i nostri figli, i nostri genitori. Ma, sono invisibili, non dichiarati, vittime di insicurezza e di esclusione sociale. Inoltre, la maggior parte sono donne, che lavorano per tante ore, senza giorni di riposo, senza copertura medica o piani pensionistici", ha dichiarato la relatrice Kostadinka Kuneva (GUE/NGL, EL).
"L'invecchiamento della nostra popolazione e il fatto che le donne stiano entrando nel mercato del lavoro significa che ne abbiamo una sempre maggiore necessità.
Eppure, gli Stati membri dell'UE continuare a permettere loro di lavorare nell'economia sommersa", ha aggiunto.
La risoluzione è stata approvata con 279 voti favorevoli, 105 voti contrari e 204 astensioni.
Dignità per i lavoratori domestici
Nel testo si sottolinea la necessità di un'adeguata rappresentazione dei lavoratori domestici e dei badanti in tutte le leggi nazionali in materia di lavoro, sanità, assistenza sociale e anti-discriminazione, oltre alla possibilità per i lavoratori domestici di aderire alle organizzazioni di sindacali. Inoltre, gli Stati membri dovrebbero garantire un accesso più ampio a cure di qualità a costi accessibili, ad esempio per i bambini e per gli anziani, così da scoraggiare l'assunzione illegale di badanti ma anche fornire possibilità di carriera per questo tipo di lavoratori domestici in servizi di assistenza sociale.
I deputati chiedono la "professionalizzazione" del lavoro domestico per trasformare la precarietà e il lavoro femminile sommerso in un lavoro riconosciuto, che consentirebbe ai lavoratori domestici e alle badanti di godere di diritti sociali. Hanno inoltre invitato la Commissione a proporre una normativa per il riconoscimento dello status di assistenti non professionisti, che offra loro la retribuzione e la protezione sociale durante il periodo in cui sono occupati.
Combattere il lavoro nero, il traffico e l'abuso delle donne migranti
Nel testo si specifica che la maggior parte dei collaboratori domestici e dei prestatori di assistenza sono donne immigrate, molte delle quali vivono in una condizione irregolare e si sottolinea che la loro integrazione sociale e culturale sarebbe facilitata dall'integrazione nel mercato del lavoro.
Nella risoluzione si sottolinea la necessità di meccanismi di ispezione e sanzioni efficaci, che possono fermare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento, anche di tipo economico, dei lavoratori domestici.
Nota per i redattori
I deputati citano il sistema di voucher di servizio in Belgio e l'assegno di occupazione per servizi universali (CESU) in Francia come modelli di successo che hanno generato un impatto positivo sulle condizioni sociali e lavorative nel settore e chiedono agli Stati membri di considerare incentivi per incoraggiare l'assunzione regolare dei lavoratori domestici.
Procedura: risoluzione non vincolante
RIF. : 20160426IPR24779
Contatti
Federico DE GIROLAMO
Addetto stampa PE
Numero di telefono(+32) 2 28 31389 (BXL)
Numero di telefono(+33) 3 881 72850 (STR)
Numero di cellulare(+32) 498 98 35 91
Indirizzo e-mail stampa-IT@europarl.europa.eu
Fonte:Parlamento europeo Attualità
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domenica 1 maggio 2016
Collaborazione tra le comunità romene della Toscana e l'Università. Studiare Lingua e Letteratura Romena all'Università di Pisa
Vi contatto, anzitutto, per comunicare ai cittadini romeni della Toscana la mia disponibilità a collaborare nel futuro prossimo a eventi culturali che le associazioni romene presenti sul territorio (eventualmente anche in partenariato con alcuni enti italiani) intenderanno organizzare. L’intento è quello di contribuire attraverso le mie competenze alla vita culturale delle comunità romene e, più nello specifico, alla progettazione e allo svolgimento di iniziative di qualità, che siano in grado di produrre un impatto positivo sulla percezione generale e che, nel contempo, riescano a determinare il consolidarsi di una cunoscenza più adeguata e autentica dei valori romeni in Italia.
D’altra parte, si trasmette per questa via ai giovani romeni e italiani, lettori del blog “La comunità romena in Italia”, il messaggio che all’Università di Pisa esiste da molto tempo una prestigiosa Cattedra di Lingua e Letteratura Romena che accoglie ogni anno allievi propensi a optare per studi universitari nell’ambito umanistico e, più precisamente, per gli indirizzi e le specializzazioni presenti nell’offerta formativa dei Dipartimenti in cui si approfondiscono le lingue e le letterature straniere, come quello in cui io stessa svolgo la mia attività: il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Dalle brevi conversazioni, del tutto occasionali, che mi è capitato di avere con la gente incontrata per strada o in luoghi pubblici, ho avuto modo di comprendere che pochi sono informati in Toscana dell’esistenza di questa disciplina tra i corsi di studio disponibili presso l’Università di Pisa.
La scelta di un percorso universitario in cui si decida di includere la disciplina Lingua e Letteratura Romena presenta, a mio avviso, diversi vantaggi, sia che si tratti di giovani di origine romena, sia dei loro compagni italiani.
Tutti potranno trovare l’opportunità di trasformare le abilità e le competenze acquisite grazie agli studi universitari in svariati sbocchi lavorativi, in considerazione del fatto che nell’ultimo venticinquennio i rapporti economici e quelli estesi a ben altri settori di attività, che legano oggi saldamente la Romania e l’Italia, hanno creato gradualmente delle notevoli occasioni, particolarmente variegate, che consentono già la concreta valorizzazione delle conoscenze teoriche e pratiche, all’interno di progetti professionali, nonché personali, di certa rilevanza.
In un tale percorso universitario, dall’esperienza pregressa emerge con chiarezza il fatto che gli studenti di madrelingua romena si trovano ad essere decisamente avvantaggiati. Se in materia di Letteratura Romena essi conoscono verosimilmente un numero ristretto di temi e di contenuti specifici (essendo per lo più cresciuti e istruiti in Italia), per la materia Lingua Romena le loro doti linguistiche (acquisite in famiglia o durante i primi cicli scolastici compiuti in Romania, in alcuni casi anche completati fino al termine delle scuole superiori), tali qualità e “requisiti” permetteranno loro indubbiamente di sostenere con visibile facilità e spesso con ottimi esiti gli esami previsti nei programmi di studi.
L'approcciarsi alla letteratura di un paese con salde radici culturali europee consentirebbe agli studenti romeni, come pure agli altri, lo studio comparativo di numerosi temi e fenomeni letterari trasversali. Pensando, ad esempio, al Novecento, si potrebbero includere, all’interno di un quadro coerente ed articolato, i rappresentanti di spicco e le opere che illustrano i maggiori movimenti e tendenze letterarie:
– Il Modernismo (anticipato dai diversi influssi del Post-simbolismo francese), l’Avanguardia storica romena e i suoi estesi rapporti con il Futurismo, il Dadaismo, il Cubismo letterario, l’Espressionismo e il Surrealismo – vale a dire le formule più iconoclastiche, che hanno rivoluzionato dalle fondamenta la cultura europea all’inizio del secolo –, per arrivare fino alla letteratura contemporanea ed attuale, segnata dagli esiti sperimentali più innovativi di un interessante Postmodernismo, che ha seguito inizialmente modelli anglo-sassoni, sviluppando anche delle caratteristiche atte a rispecchiare la specificità della cultura romena attraverso la ripresa di molti aspetti della sua tradizione letteraria.
– Inoltre, temi come la censura ai tempi della dittatura comunista (1948-1989), l’esilio degli intellettuali romeni (tra cui è indispensabile menzionare i profili di rilevanza internazionale di Mircea Eliade, Emil Cioran, Eugène Ionesco, Dumitru Țepeneag, Norman Manea, Matei Vişniec) e, in parallelo, la sia pur sporadica dissidenza politica e letteraria dei propri connazionali rimasti in patria (Mircea Dinescu, Ileana Mălăncioiu, Ştefan Augustin Doinaş ecc.), nonché la memoria della deportazione (parte, dunque, integrante della grande letteratura della Shoah), tutti, temi particolarmente avvincenti, potrebbero offrire agli studenti l’occasione di completare e di allargare i loro orizzonti verso nuove prospettive e verso argomenti comuni alle letterature a loro più note – inglese, francese, spagnola –, ma, allo stesso tempo, dando ad essi la possibilità di scoprire aspetti della spiccata diversità di una cultura e di un’area geografica meno nota, vale a dire situata nell’Europa dell’Est, che si esprime in una lingua romanza, neolatina, caratterizzata tuttavia da una componente slava assai consistente.
Susciterà sicuramente un vivo interesse per la disciplina la piena appartenenza della Romania alle strutture dell’Unione Europea, di cui il paese condivide i progetti e le aspirazioni più profonde.
Per tutti i temi che sono stati sinteticamente elencati in precedenza (cui si potrebbero aggiungere altri altrettanto affascinanti) esistono delle ottime traduzioni in lingua italiana – alcune realizzate da professori dell’Università di Pisa –, ora disponibili in volumi facilmente reperibili in biblioteche e sul mercato editoriale italiano.
Per informazioni aggiuntive e per ulteriori chiarimenti, che riguardano l’organizzazione della disciplina Lingua e Letteratura Romena all’interno della nostra Università, si forniscono i seguenti dati di contatto:
Dott.ssa Emilia David
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Università di Pisa
Palazzo Matteucci, Piazza Torricelli 2, stanza 8
56126 Pisa
tel.: +39.050.221.51.77
cell.: +39 340.346.0341
e-mail: emilia.david@unipi.it
http://unimap.unipi.it/cercapersone/dettaglio.php?ri=98484&template=dettaglio3.tpl
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Colaborare între comunităţile româneşti din Toscana şi Universitate. A studia Limba şi Literatura Română la Universitatea din Pisa
Vă contactez, în primul rînd, pentru a le comunica românilor din Toscana disponibilitatea mea de a colabora la evenimente culturale pe care asociaţiile româneşti din teritoriu (eventual în parteneriat cu instituţii italiene) le vor organiza în viitor. Intenţia este aceea de a contribui prin competenţele mele la viaţa culturală a comunităţilor româneşti, la proiectarea şi realizarea unor iniţiative de calitate, de natură să producă un impact pozitiv asupra mediului şi societăţii italiene, si care să conducă în acelaşi timp la consolidarea unei cunoaşteri cît mai adecvate şi autentice a valorilor noastre în Italia.
Pe de altă parte, le transmit pe această cale, deopotrivă tinerilor români şi italieni, cititori ai blogului “La comunità romena in Italia”, mesajul că la Universitatea din Pisa există de foarte mult timp o Catedră prestigioasă de Limba şi Literatura Română, care primeşte an de an înscrieri din partea elevilor care optează pentru studii superioare umanistice, mai exact, pentru specializările oferite de Departamentele unde se studiază limbi şi literaturi străine, precum cel în care îmi desfăşor eu insămi activitatea: Departamentul de Filologie, Literatură si Lingvistică. Din simplele contacte cotidiene cu oamenii pe care-i întîlnesc, am înţeles că foarte puţini au aflat despre existenţa acestei discipline din cadrul ofertei de cursuri de la Universitatea din Pisa.
Avantajele alegerii unui parcurs universitar în care vor include Limba si Literatura Română sînt – după părerea mea – multiple, fie că este vorba de tineri de origine română, fie italiană.
Toţi pot găsi oportunitatea de a-şi fructifica pe piaţa muncii competenţele şi abilităţile însuşite în timpul studiilor, întrucît în ultimii mai bine de 25 de ani relaţiile economice, dar şi de alt gen, dintre România şi Italia, au creat în mod treptat posibilităţi cu totul remarcabile, foarte diversificate, de a pune în practică şi de a valoriza competenţe teoretice, abilităţi practice, construind astfel proiecte profesionale şi personale de succes, într-o gamă foarte extinsă de domenii de activitate.
Românii sînt, în mod evident, avantajaţi într-un astfel de parcurs universitar. Dacă în materie de Literatură Română cunosc poate un număr restrîns de teme şi aspecte (unii dintre ei fiind crescuţi şi formaţi în Italia), pentru materia Limba Română atuurile şi bagajul lor de cunoştinţe de tip lingvistic (dobîndit în familie sau pe durata primelor cicluri de şcolarizare efectuate în România, în anumite cazuri, chiar completate pînă la nivel liceal) îi vor ajuta să susţină cu uşurinţă şi cu rezultate foarte bune examenele prevăzute în programele de studii.
Pentru studenţii români, ca şi italieni, apropierea de literatura unei ţări cu adînci rădăcini culturale europene le-ar permite să studieze în mod comparativ numeroase teme şi fenomene literare aşa-zis transversale. Doar dacă ne gîndim la Secolul XX, s-ar putea include, de pildă, într-un cadru coerent şi articulat, reprezentanţii cei mai importanţi şi operele care ilustrează principalele mişcări şi tendinţe literare:
– Modernismul (precedat de influenţe post-simboliste franceze foarte interesante), avangarda română şi relaţiile ei deosebit de extinse cu Futurismul italian, precum şi cu Dadaismul, Cubismul literar, Expresionismul şi Suprarealismul, altfel spus, cele mai contestatoare formule, care au revoluţionat din temelii cultura europeană din primele decenii ale veacului trecut, ajungînd pînă la literatura contemporană şi actuală, marcată de experimentalismul şi de noutatea tematică a postmodernismului, în care, cu siguranţă, ne regăsim, noi, indivizi alienaţi ai erei consumismului şi ai societăţii de masă… Intreaga literatură a secolului pune, de asemenea, în discuţie aspecte care reflectă specificitatea culturii române, propunînd şi reluarea multor teme şi procedee care ţin de tradiţia literară.
– În plus, subiecte precum cenzura din timpul dictaturii comuniste (1948-1989), exilul intelectualilor români (printre aceştia numărîndu-se personalităţi de talie internaţională ca Mircea Eliade, Emil Cioran, Eugen Ionescu, Dumitru Țepeneag, Norman Manea, Matei Vişniec) şi, în paralel, disidenţa politică şi literară a conaţionalilor rămaşi în patrie (Mircea Dinescu, Ileana Mălăncioiu, Ştefan Augustin Doinaş etc.), precum şi memoria deportării (parte integrantă din marea literatură a Holocaustului), toate acestea fiind teme deosebit de interesante şi atractive, ar putea să le ofere studenţilor ocazia de a-şi lărgi orizontul de cunoaştere spre perspective şi tematici noi, comune literaturilor care le sînt deja familiare – engleză, franceză, spaniolă –, şi dîndu-le, în acelaşi timp, posibilitatea de a descoperi aspecte ale diversităţii marcate ce caracterizează o cultură şi o zonă geografică mai puţin cunoscută, situată adică în Europa de Est, care se exprimă într-o limbă romanică, neolatină, incluzînd totuşi şi o componentă slavă destul de consistentă.
Desigur, suscită un interes deosebit pentru o asemenea materie de studiu faptul că România este pe deplin o ţară integrată din anul 2007 în structurile Uniunii Europene, ale cărei proiecte şi aspiraţii profunde le împărtăşeşte întru totul.
Pentru temele pe care le-am enumerat sintetic (şi cărora, desigur, li s-ar putea alătura altele la fel de fascinante) avem traduceri excelente în limba italiană – unele dintre ele realizate chiar de profesori ai Universităţii din Pisa –, disponibile în volume uşor de procurat din biblioteci, ca şi de pe piaţa editorială din Italia.
Pentru informaţii suplimentare şi pentru clarificări ulterioare, referitoare la organizarea disciplinei Limba şi Literatura Română la Universitatea noastră, se pun la dispoziţia celor interesaţi următoarele date de contact:
Dott.ssa Emilia David
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Università di Pisa
Palazzo Matteucci, Piazza Torricelli 2, stanza 8
56126 Pisa
tel.: +39.050.221.51.77
cell.: +39 340.346.0341
e-mail: emilia.david@unipi.it
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