ottobre 15, 2019
La chiesa del Suffraggio non è riuscita a contenere quanti hanno voluto presenziare ai funerali di Mihaela Roua la 32enne operaia romena uccisa dal suo compagno. La cerimonia è stata celebrata alle 15.00 da Padre Laurentiu Costanche parroco della Chiesa ortodossa della provincia di Teramo. Un rito di apertura verso il definitivo che saluto che si svolgerà in Romania. Presente in chiesa anche la figlioletta della vittima di sei anni che tenuta in braccio dai familiari è stata sempre vicino alla sua mamma. Gli occhi non hanno smesso di guardare quel cuore rosso deposto dalla piccola sulla bara e quella foto sull’altare che ritraeva Mihaela in tutto il suo splendore. Nella sua terra di origine sarà celebrato il definitivo rito funebre ortodosso.
I dettagli della giornata nel servizio del Tg Abruzzo edizione 19.00.
Fonte: VeraTV
lunedì 21 ottobre 2019
Nereto – Palloncini bianchi e rosa per l’ultimo saluto a Mihaela
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Napoli, giovane rumeno accoltellato a Forcella
Quartieri di Napoli
Forcella
14 Ottobre 2019
Napoli. Giovane rumeno accoltellato nel pomeriggio a Forcella. Il giovane G.A.S. di 27 anni è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare con due ferite da arma da taglio al braccio sinistro. Il giovane ha raccontato di essere stato aggredito da sconosciuti e di non sapere spiegare il perché. E’ stato medicato e giudicato guaribile in 15 giorni. Sull’aggressione indagano i carabinieri(carlo landolfi)
Fonte: Cronache della Campania
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Più di 2500 romeni in città, in municipio il console incontra il vice sindaco
A Palazzo Mercanti il console della Romania a Bologna, Sever-Petre Tudor
11 ottobre 2019
Il vice sindaco Elena Baio ha ricevuto stamani in Municipio il console della Romania a Bologna Sever-Petre Tudor, accompagnato dal funzionario Iulian Marian Barbos, a Piacenza per una visita istituzionale anche in vista delle imminenti elezioni presidenziali nel Paese, che vedranno come di consueto l’allestimento di un seggio nella nostra città.
L’incontro è stato occasione per condividere il reciproco impegno a consolidare il dialogo e la conoscenza tra i territori, “innanzitutto – ha rimarcato l’assessore Baio – valorizzando le esperienze di scambio culturale e scolastico nonché, sotto il profilo economico e imprenditoriale, cogliendo le opportunità offerte dalle manifestazioni fieristiche, grazie a una realtà in costante crescita come Piacenza Expo”.
La comunità romena conta attualmente 2532 residenti in città, di cui poco più di 400 minori. “Il Consolato – ha sottolineato il rappresentante diplomatico – si sta impegnando per promuovere l’integrazione non solo attraverso il lavoro, che vede impiegati i nostri connazionali prevalentemente nella logistica o, in Val Tidone, nel settore dell’agricoltura, ma anche con iniziative in ambito sociale, nel volontariato e, come già avviene in altre città, la partecipazione attiva alla vita politica”.
Fonte: ilPiacenza.it
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giovedì 10 ottobre 2019
Spectacolul "Una pentru toate" @ Propatria Festival 2019
PROPATRIA FESTIVAL 2019
UNA PENTRU TOATE
Spectacol de teatru scris și regizat de Gianni Quinto
O DEZBATERE DESPRE MUNCĂ, TIMP, MATERNITATE, BOALĂ, DAR MAI ALES DESPRE PRIETENIE
Joi, 10 octombrie 2019, ora 20:30, Asociația Culturală Româno-Italiană Propatria din Roma și Accademia di Romania in Roma, în colaborare cu Baldrini Produzioni, prezintă spectacolul teatral Una per Tutte, scris și regizat de Gianni Quinto.
Distribuția: Serena Zamboni, Vasilica Gavrilaș Burlacu, Mariateresa din Bari, Lucilla Muciaccia, Stefania Bigari, Federica Calderoni, Anna Rita Mannozzi.
Spectacolul va avea loc la Teatrul Testaccio din Roma (Via Romolo Gessi, 8). Intrarea este liberă în limita locurilor disponibile, cu rezervare pe: Eventbrite.
Sinopsis: Ultima zi de muncă înainte de închiderea pentru vacanţa de vară a cunoscutei fabrici „Naturella” din Lazio, unul dintre liderii sectorului agroalimentar italian, care se ocupă de producția și distribuția cărnii preambalate. Teresa, una dintre lucrătoarele din departamentul de „producție de supă”, este chemată de conducere pentru un comunicat urgent înainte de închidere. Celelalte șase femei care rămân în departament se întreabă ce ar putea dori conducerea cu câteva ore înainte de închidere. La întoarcere, Teresa nu e deloc fericită. Colegele o sufocă cu întrebări, dar sunt departe de adevarul înfiorător. Din cauza scăderii vânzărilor, compania se confruntă cu o perioadă de criză severă și, pentru a evita ca toți lucrătorii să fie afectați, direcțiunea a optat pentru soluţia pe care o consideră ca fiind „răul cel mai mic”: un membru al fiecărui departament va trebui să fie concediat. Metoda de selectare este absurdă: fiecare departament va trebui să decidă singur cine din grup va părăsi locul de muncă. În dezbaterea dintre ele, fiecare lucrătoare va trece printr-o fază de reflecție profundă. Fiecare dintre ele încearcă să-și apere poziția „de neatins”. Unul dintre cele mai strălucitoare momente este acela în care decid să se bazeze pe noroc. Nasc momente de criză, grupul se desparte, apar contraste și păreri diferite, dar și o constatare cinică: pentru a supraviețui, fiecare dintre noi este dispus să facă orice. Prieteniile se vor rupe și vor ieși la iveală câteva adevăruri tragice care vor submina pentru totdeauna echilibrul unui grup care până atunci fusese unit.
“Totul pentru una, una pentru toate”, era strigătul obișnuit înainte de a începe ziua de lucru, “Una pentru toate” este invocarea unui sacrificiu.
Proiect realizat cu susţinerea Ministerului Pentru Românii de Pretutindeni, Accademia di Romania in Roma, Institutul Cultural Român.
Parteneri: Ambasada României în Republica Italiană, “Institut Français – Centre Saint Louis”, Conservatorul de Muzică “Santa Cecilia” din Roma, cluster-ul EUNIC Roma, Comune di Roma- Assessorato alla crescita culturale, Biblioteche di Roma,Fundaţia Sergiu Celibidache, HubArt Agency, Baldrini Produzioni, Ass. La Fenice, Ass. Roma & Romania - RO & RO”, Asociatia „Officine delle Culture”, Proiectul „Tineri pe picioare”, Golden Accademy.
Patronaje: Senatul Republicii Italiene, Camera Deputaților a Republicii Italiene, Consiliul Regional Lazio, Ambasada României în Republica Italiană, Ambasada Republicii Moldova în Italia, Reprezentanța Comisiei Europene în Italia, Comune di Roma – Departamentul pentru dezvoltare culturală, Comune di Roma – Departamentrul Biblioteci.
Parteneri media:
În România: Agenţia Naţională de Presă AGERPRES, TVR Internaţional, TVR Moldova, Radio România;
În Italia: Agenzia Stampa Askanews, Agenzia Nuova, Giornale Diplomatico, Oltre le Colonne, Abitare a Roma, Italia a Piedi, Roma a Piedi, Roma Week-end, Roma Multietnica, B in Rome, Il Metropolitano, Più Culture, Yes Art Italy, Officina delle Culture, Associazione Culture del Mondo, Cultural Pro, Abitare a Roma;
În Spania: Agenţia de Presă “Occidentul Românesc”;
În Belgia: Arthis Radio-Tv
Accademia di Romania in Roma
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La Romania aprirà un museo dell'Olocausto
Dopo più di 70 anni dalla fine della seconda Guerra mondiale, il presidente rumeno Klaus Iohannis ha dato il via libera martedì 8 ottobre per la creazione del primo museo nazionale dell'Olocausto a Bucarest.
Nel 2004, una commissione internazionale guidata dal premio Nobel Elie Wiesel ha concluso che il numero di rumeni e ucraini uccisi in Romania e nelle aree controllate dal paese, alleato della Germania nazista, sia stimabile tra i 280mila e i 380mila. Sarebbero 11mila i rom sterminati tra il 1940 e il 1944.
La Romania ha iniziato solo di recente a fare i conti con il suo ruolo nello sterminio degli ebrei, ammettendo una sua partecipazione all'Olocausto per la prima volta nel 2003. Il nuovo museo, coordinato dall'Istituto Elie Wiesel per lo studio dell'Olocausto in Romania, ha lo scopo di promuovere la storia, la cultura e le tradizioni degli ebrei nel paese e di evidenziare il loro contributo alla modernizzazione della società rumena.
Già nel 2017 il governo rumeno aveva dato piena disponibilità al progetto di realizzazione del museo.
"Lo stato rumeno dimostra coerenza nel raggiungere l'obiettivo di recuperare la memoria dell'Olocausto, rafforzare l'educazione sull'Olocausto e combattere l'antisemitismo", ha affermato Iohannis ai membri dell'Istituto Wiesel e ai leader della comunità ebraica locale.
Il museo sarà situato in un edificio di otto piani di 8mila metri quadrati, costruito nel 1943-1946 dalla casa produttrice di pneumatici Banloc-Goodrich per i suoi dipendenti. Sarà situato sul viale centrale Calea Victoriei.
La Romania ha fatto il salto della barricata durante la guerra nel 1944 durante l'avanzata dell'Armata Rossa sovietica nei Balcani. Il regime comunista che prese il potere non si mostrò mai troppo interessato ad indagare i crimini nazionali contro gli ebrei.
La Romania era patria per 750mila ebrei prima della guerra; oggi ne rimangono solo 8-10mila.
Fonte: EuroNews
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Due cappellani romeni nella diocesi di Padova
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Fonte foto: La Difesa del Popolo |
Il Vescovo di Padova ha nominato nelle scorse settimane il nuovo Consiglio diocesano per la gestione economica per il quinquennio 2019-2024, collaboratori pastorali e assistenti, cappellani per le comunità straniere e collaboratori festivi.
Don Alexsandru Marius Suteu della diocesi di Fagaras e Alba Iulia, Romania, è stato nominato cappellano per la comunità romena di rito bizantino greco-cattolico e Don Emanuel Imbrea della Diocesi di Iaşi, Romania, è stato nominato cappellano per la comunità romena di rito latino.
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Roma, scroafă atacă un copil de 2 ani si ucide un bărbat. Copilul e în condiții grave

Un bărbat de aproximativ 50 de ani a murit și un copil de doi ani e in condiții grave, la Roma, după ce au fost atacați de un porc, intr-o crescătorie di Corcolle, periferia capitalei. Tragedia s-a petrecut duminică 6 octobrie, sub ochii tatălui copilului, care nu a reușit să facă nimic pentru a evita moartea bărbatului si rănirea fiului său. "Am auzit strigătele de ajutor. Ne-am dus repede si am reușit să-l scot de acolo pe fiul meu”, a povestit tatăl copilului de 2 ani.
La fața locului au ajuns poliția si carabinierii din Tivoli. Atât bărbatul decedat cât și copilul rănit sunt de naționalitate română.
Bărbatul de 50 de ani a vrut să-i arate fiului prietenului său, purceii abia născuți, dar când a deschis poarta cotețului, au fost atacați de scroafă, care l-a mușcat provocându-i răni mortale, după care a atacat si copilul. Ziua de sărbătoare s-a transformat în tragedie.
Pentru bărbat nu s-a mai putut face nimic, în schimb copilul a fost transportat de urgență cu elicopterul la spitalul din Tivoli, împreună cu mama, după care medicii au decis sa-l transfere de urgență la spitalul din Tor Vergata si mai târziu la spitalul Bambin Gesù. Condițiile copilului sunt încă grave.
Carabinierii din Tivoli au deschis o anchetă pentru a afla în detaliu cele întâmplate si pentru a verifica dacă crescătoria de porci funcționează în condiții legale. Il caută încă pe proprietarul crescătoriei de porci care e de negăsit.
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Cadavrul din Isola Capo Rizzuto aparţine unui român de 39 de ani
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Sursa foto: Il Crotonese |
Cadavrul găsit în data de 30 septembrie în localitatea Fondo Concio, Isola di Capo Rizzuto din Calabria, aparţine unui bărbat de naționalitate română, Augustin Ion de 39 de ani.
L-a recunoscut sora sa, care locuiește în zonă, datorită unor cicatrici.
Ion, care nu avea un domiciliu stabil, era mort de aproximativ 5 zile. Dupa inspecția cadavrului s-a stabilit că a decedat din cauze naturale.
A fost efectuat si examenul toxicologic pentru a verifica o eventuală otrăvire.
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Esecuzione di titolo comunitario: giudice non deve verificare competenza
Esecuzione di titolo comunitario: giudice non deve verificare competenza
Corte UE (caso C-347/18): ai fini dell'attestato per l’esecuzione all’estero il giudice del paese d'origine non esamina la competenza di chi ha deciso il merito
Pubblicato il 26/09/2019
Per eseguire un titolo comunitario non va accertata la competenza sul merito. L’autorità giurisdizionale nazionale adita per il rilascio dell’attestato ex art. 53 del regolamento n. 1215/2012, non deve verificare la competenza del giudice che ha pronunciato la decisione nel merito.
E’ quanto precisato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella sentenza del 4 settembre 2019, causa C-347/18 (scarica il testo in calce).
Il fatto
Con la pronuncia in commento, la Corte UE è intervenuta in relazione all’interpretazione dell’articolo 53 del regolamento (UE) n. 1215/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, chiarendo quali sono i limiti del potere dei giudici nazionali, nel caso di richiesta di esecuzione di un titolo esecutivo comunitario.
Nella vicenda in esame, un avvocato, dopo aver ottenuto dal giudice italiano un decreto ingiuntivo nei confronti di una cliente residente in Germania, avente ad oggetto il pagamento del compenso per l’attività professionale svolta, aveva chiesto l’attestato previsto dall’articolo 53 del regolamento, al fine di poter riscuotere il proprio credito all’estero.
A tal riguardo, il Tribunale di Milano chiamato ad emettere l’attestato, ha sollevato il rinvio pregiudiziale sull’articolo 53 del regolamento n. 1215/2012, chiedendo alla Corte se detto articolo, in combinato disposto con l’articolo 47 della Carta, consenta all’autorità giurisdizionale d’origine, adita con istanza di rilascio dell’attestato previsto da tale norma, di verificare d’ufficio se le disposizioni del capo Il, sezione 4, del regolamento siano state violate.
Tutto ciò al fine di informare il consumatore della violazione, ipoteticamente accertata, e dunque consentire a quest’ultimo di considerare la possibilità di avvalersi del rimedio previsto all’articolo 45 del medesimo regolamento.
La decisione
I giudici comunitari hanno precisato che non spetta all'autorità giurisdizionale nazionale chiamata a pronunciarsi sul rilascio dell'attestato di esecutività, esaminare la competenza del giudice che ha pronunciato la decisione nel merito, a differenza di quanto richiesto nell’ipotesi di una decisione che dispone un provvedimento provvisorio o cautelare.
Solo in queste ultime ipotesi l’articolo 42, paragrafo 2, lettera b), di detto regolamento prevede che l’attestato fornito per l’esecuzione di una decisione che dispone un provvedimento provvisorio o cautelare, debba specificatamente certificare che il giudice d’origine era competente a conoscere del merito, mentre l’articolo 42, paragrafo 1, lettera b), di tale regolamento impone al richiedente, ai fini dell’esecuzione di una decisione nel merito, di fornire solo l’attestato che certifica l’esecutività della decisione.
A ciò si aggiunga che, dalla formulazione dell’articolo 53 del regolamento n. 1215/2012 risulta che l’autorità giurisdizionale d’origine è tenuta a rilasciare l’attestato da essa redatto se un’istanza in tal senso le sia presentata da una parte interessata; al contrario, detta disposizione non prevede in alcun modo che l’adìta autorità giurisdizionale debba esaminare gli aspetti della controversia che non rientrano nell’ambito di applicazione della disposizione in esame, come le questioni di merito e di competenza già giudicate nella decisione di cui si chiede l’esecuzione. D'altra parte dalla giurisprudenza della Corte UE, emerge che il rilascio di detto attestato è quasi automatico.
Pertanto, la Corte Ue ha concluso dichiarando che l’articolo 53 del regolamento n. 1215/2012 va interpretato nel senso che non spetta l’autorità giurisdizionale dello Stato membro d’origine, adita con istanza di rilascio dell’attestato previsto da tale articolo, con riferimento ad una decisione definitiva resa nei confronti di un consumatore, verificare d’ufficio, in una controversia come quella oggetto del procedimento principale, se la decisione in esame sia stata adottata nel rispetto delle norme sulla competenza relative al medesimo regolamento.
CGUE, SENTENZA 4 SETTEMBRE 2019 (CAUSA C-347/18) >> SCARICA IL TESTO PDF
Fonte: Altalex
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domenica 6 ottobre 2019
Dialogo poetico. Incontro a Milano con la poesia di Daniel Corbu e Marioara Vișan
COMUNICATO/INVITO
Nel cuore di Milano presso la libreria Bocca, siamo lieti di invitarVi mercoledi 9 ottobre 2019, ore 17 30 alla presentazione di due libri di poesia, recentemente usciti presso la casa editrice Rediviva: „La lezione d’abisso” di Daniel Corbu, traduzione in italiano di Geo Vasile e „Diamante” di Marioara Vișan, traduzione dal romeno di Francesco Altieri. Interverranno: Daniel CORBU, Marioara VISAN, Florentina NITA, Alessandro VILLA, Violeta POPESCU. Con la partecipazione del violinista Andrei PAIU. Sempre nella serata sarà presentato il libro bilingue “INFLORESCENZE. Poeti romeni in Italia. Antologia di poesia contemporanea”, ed. Rediviva, a cura di Florentina NITA, volume già lanciato al Festival Internazionale di Poesia a Milano nel maggio 2019.
“La lezione d’abisso” di DANIEL CORBU, ed. Rediviva 2019
Saggista, dottore in filologia, editore, direttore del Museo di Letteratura Romena della città di Iasi, Daniel Corbu (n. 1953, Târgu Neamţ) è prima di tutto un poeta seguace della profetica modernità di George Bacovia (1881- 1957), ma anche della melodica tragicità di Cezar Ivanescu (1941-2008). Secondo l’eccellente studio di Theodor Codreanu, egli è giunto “a questa ironica esitazione tra il modernismo e il postmodernismo”, prova di “un buon istinto artistico che potrebbe essere a favore dell’autore poiché lascia aperta una porticina verso il seguente paradigma poetico, della trasmodernità”. Evitando a tempo l’esibizionismo parodico-ludico della generazione degli anni ottanta, le poesie di Daniel Corbu certificano un “postmoderno moderato”, affascinato dalla borgesiana biblioteca di Babele nonché dagli enigmatici idiomi, ma non tanto da non aver la forza della rottura dai modelli a partire da Eminescu, Elytis o Gellu Naum, poeti già diventati fonti di riferimento degne di essere citate (…) Dalla prefazione Geo Vasile.
“Diamante” di MARIOARA VISAN, ed. Rediviva 2019
Leggendo le poesie di Marioara Vișan, ho sempre avuto l’impressione che stesse scrivendo per allontanare la morte di qualche passo in più. In effetti, nella poesia Danza del cigno dice chiaramente: La mia canzone sta suonando allontanando l’oscurità. Una poetessa di grande sensibilità, la cui estasi è legata allo spettacolo di idee e alla rivelazione della parola. Finora Marioara Vișan ha pubblicato cinque libri di poesie: Anotimpul culorilor (2010), Roua din suflet (2011), Pelegrin printre cuvinte (2012), Metamorfoză/Metamorfosi (2016), Dincolo de tăcere/Dall’altra parte del silenzio (2018). Il libro che abbiamo di fronte, Diamante, appare in edizione bilingue (la variante italiana – Il diamante – è firmata da Francesco Altieri). La poetessa, che ha vissuto per molti anni a Torino, offre i suoi scritti sia ai romeni in patria che a quelli in Italia. Il lettore ben informato delle poesie di Marioara Vișan scopre almeno due guide che lo conducono, come i vecchi Tuareg, attraverso i suoi meandri lirici: una percezione verginale del mondo e il dramma di conoscere tutto ciò che lo circonda e di sé stesso. (Dalla prefazione di Daniel Corbu).
“Inflorescenze. Antologia di poesia contemporanea” , ed. Rediviva. All’inizio del 2019 – scrive nella prefazione Florentina NITA – abbiamo pensato di raccogliere le creazioni liriche inedite dei tanti poeti romeni residenti in Italia in un’antologia collettiva, con il desiderio di uscire in primavera con un florilegio fatto di tante piccole inflorescenze liriche sbocciate in un’unica dimostrazione di talento e sensibilità. Sono voci di cui si è sentito ancora parlare ma anche alcune che escono per la prima volta alla stampa. Per questo motivo abbiamo ritenuto utile inserire per ciascuno un breve profilo letterario e le informazioni sulla zona di origine dalla Romania nonché dell’attuale collocamento in Italia.
Fonte: Cultura Romena
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