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venerdì 9 dicembre 2016

Amb. Romania in Italia: diaspora partecipi di più a vita politica

Su 1,1 milioni di romeni "troppo pochi i consiglieri comunali"

Roma, 2 dic. (askanews) - La comunità romena che vive in Italia e che conta 1,1 milioni di cittadini, secondo gli ultimi dati Istat, "deve avere più coraggio di partecipare anche alla vita amministrativa" in Italia perché sul totale dei cittadini romeni che vivono sul territorio italiano "il numero dei consiglieri locali in Italia è troppo basso". L'invito a partecipare arriva dall'ambasciatore romeno in Italia George Bologan, che ha rilasciato un'intervista esclusiva ad askanews.

"L'agenda del mio paese è molto ricca e piena di significati nel prossimo periodo. Nel 2017 saranno 10 anni dall'entrata nell'Ue, nel 2018 i 100 anni dalla Grande unione, nel 2019 la prima presidenza di turno dell'Unione e i 30 anni dalla caduta del regime comunista", ha ricordato l'ambasciatore parlando dei prossimi traguardi della Romania. E in questo contesto di aumentata integrazione "la comunità romena in Italia ha bisogno di una maggior partecipazione alla vita politica amministrativa del Paese, già ha una buona partecipazione alla vita culturale e al dialogo sulla ricerca ma credo che la diaspora debba avere più coraggio di partecipare anche alla vita amministrativa, su 1,1 milioni di cittadini romeni, secondo i dati Istat per il 2016, il numero dei consiglieri locali in Italia è troppo basso".

"Da gennaio potrò votare oltre che per le amministrative anche per occasioni come il referendum di domenica, perché avrò la doppia cittadinanza romena e italiana. Per ora osservo e cerco di leggere tra le righe quello che è più giusto. Credo che la comunità romena resta molto in ombra forse perché negli anni sono stati messi in evidenza solo gli aspetti negativi, non dando spazio a quelli che più positivi e costruttivi", ha dichiarato Elena Cristina Torna, fashion designer che vive a Milano da 17 anni.

Per Leontina Ionescu, prima consigliera romena ad essere eletta in Italia a Marcellina (provincia di Roma), "partecipare alla vita politica significa essere parte integrante del territorio, contribuendo ad arricchire il popolo italiano e portando avanti le problematiche dei cittadini romeni. Bisogna partecipare di più, esere più attivi, avere più coraggio, senza disperdere i voti, ma concentrandosi sui candidati più promettenti".

Nell'integrazione della diaspora romena, infatti, un tassello fondamentale resta quello della rappresentatività a livello locale. Sul fronte economico, invece, si va a gonfie vele: "Abbiamo più di 20mila aziende con partecipazione o titolari romeni e 40mila ditte individuali, un dato di fatto importante perché la partecipazione alla vita economica è palpabile - ha sottolineato l'ambasciatore - il contributo della comunità romena al Pil italiano è riconosciuto sia dalle statistiche sia dal mondo politico ed è oltre l'1%".

C'è poi il fronte dell'integrazione culturale, essenziale tra due Paesi così vicini per ragioni storiche. Una componente incarnata alla perfezione nella figura del nuovo ambasciatore Bologan, che ha preso l'incarico a luglio, ma che in Italia ha studiato e lavorato dalla metà degli anni Novanta ed è stato anche Console a Milano: "La mia storia in Italia parte dal 1996 quando ho vinto una borsa di studio e sono arrivato a Roma per studiare Teologia e Filosofia. Dopo un percorso di formazione umanista ho deciso di studiare anche Scienze della comunicazione, lavorando per 4 anni presso la sala stampa della Santa sede, un'esperienza che mi ha aiutato nella carriera diplomatica, perché è importante capire la cultura di un popolo, creare quel sentimento di fiducia che parte dalla conoscenza - ha raccontato - oggi essere ambasciatore del mio Paese a Roma è una grande soddisfazione, perché sono tornato nella città che mi ha formato dal punto di vista intellettuale e umano, dandomi modelli a cui sono affezionato, come Alcide De Gasperi, don Luigi Sturzo. L'Italia al di là del suo patrimonio artistico ha una ricchezza di risorse, di modelli che può offrire all'Europa di oggi".

Fonte: Askanews

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