nella bellissima galleria della Fondazione COMEL.
Il tema della mostra è il tempo.
La mostra ha il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, dell’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede, dell’Accademia di Romania a Roma e dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
L’allestimento della mostra è curato dall’Arch. Pietro Bagli Pennacchiotti.
Luminiţa Țăranu
Tel. 3489500825 studio: 06 9448386
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“METAMORFOSI”
Mostra personale di
LUMINIŢA ȚĂRANU
Luogo: Spazio COMEL Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Neghelli, 68, Latina.
Inaugurazione: 3 dicembre 2016, ore: 18:00
Periodo: 3 – 18 dicembre 2016
Orario: venerdì, sabato e domenica, 16:30 – 20:00
Su appuntamento, tel. 3489500825
Ingresso libero
Informazioni: tel. 0773 487546 - 3489500825
La "metamorfosi” rappresenta il filo conduttore del percorso artistico di Luminiţa Țăranu,
diventato anche metodo di lavoro e ricerca. Riflette un passaggio/movimento che
attraversa lo spazio e il tempo, all'interno di una trasformazione evolutiva e dialettica la
quale analizza rapporti in divenire che conducono allo stadio di mutazione e di metafora.
Attraverso la mostra personale nello Spazio COMEL, l’artista intende continuare il suo
lavoro sulla metamorfosi, creando un nuovo momento di approfondimento, questa volta
riflettendo sul concetto del tempo, argomento ricorrente nella sua ricerca.
Soggetto di tante interpretazioni, il tempo ha anche una dimensione dinamica. La Țăranu
considera la metamorfosi strettamente connessa all’aspetto dinamico del tempo, proprio
per la continua ed evolutiva trasformazione che la definisce, ed è proprio questo il
significato che l’artista desidera trasmettere attraverso la mostra.
La mostra, composta da installazioni, grafica e pittura in serigrafia su carta, è pensata e
allestita in due sezioni a confronto: una selezione di opere appartenenti a vari periodi del
suo lavoro, dove il tempo aveva un valore introspettivo, riflessivo, visto dall’interno verso
l’esterno; le nuove opere, nelle quali il tempo viene considerato per il suo valore storico,
come Memoria. Come se il suo rapporto con il mondo fosse condizionato da una nuova
presa di coscienza, attraverso la conoscenza della realtà, dove tutto ciò che succede è
una conseguenza di una causa.
Anni fa, il sentimento di rifiuto del bidimensionale, la fuga dal quadro, l’hanno portata a
realizzare degli ipotetici ingrandimenti di alcuni dettagli, come nelle "Tavole anatomiche"
oppure di alcuni piccoli oggetti simbolici, trovando una definizione spaziale: i
megaoggetti. Nelle SUPERSLIDES (Superdiapositive), il desiderio era di “fermare il
momento”: quel punto fisso che Leonardo da Vinci, guardando lo scorrere dell’acqua,
diceva che l’acqua è la prima che viene e l’ultima ad andar’ via. Il punto dell’eternità. Più
tardi, il restauro è diventato per l’artista il tema che pone al centro il valore astratto del
tempo. Utilizzando la tecnica del restauro integrativo, attribuiva alla sua opera la
dimensione del tempo attraverso un atto controllato di distruzione parziale e recupero
delle lacune-mancanza. Succede quindi un immaginario rovesciamento nel tempo: alla
qualità spaziale si somma la qualità temporale, senza la quale la poetica di ogni oggetto
non esisterebbe. Per i capolavori dei secoli passati, secondo Cesare Brandi, l'atto di
conservazione attraverso il restauro, deve essere un intervento addizionale che si applica
parallelamente sulla fisicità spaziale dell'opera, confermando la sua identità immutevole.
Le opere inedite, denominate PICTA, rappresentano il continuum del lavoro che l’artista, di
origine romena e italiana di adozione, sta realizzando dal 2012 sul tema della Colonna
Traiana, “Columna mutãtio” (installazioni di carta disegnata, parte artistica della mostra

Traiano - Museo dei Fori Imperiali a Roma nel 2013/2014).
Sono dipinti in serigrafia stampata a mano su carta, con il metodo diretto, attraverso
numerosi telai serigrafici, con disegni che interpretano in un linguaggio iconico allusivo la
figurazione simbolica del fregio marmoreo del monumento, considerato il primo “film
déroulé” della storia. Immagini strutturate a strati, composte come degli impulsi di
memoria. La serigrafia non viene intesa come multiplo, ma come possibilità di creare
un’immagine netta, curata nei particolari, di un pezzo unico, un’immagine “a strati” di
impatto cromatico forte e pulito, che supporta la matericità dei colori. Utilizza la tela
serigrafica come se fosse “un pennello”, "una matita" o "un ago da incisione", lavorando
“gruppi di segni” che si sovrappongono.
A rilevare l’inscindibile legame storico e gli odierni rapporti di amicizia e di collaborazione
culturale ed economica tra l’Italia e la Romania, la mostra è patrocinata dall’Ambasciata
Romena in Italia, dall’Ambasciata Romena presso la Santa Sede, dall’Istituto Romeno di
Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dall’Accademia di Romania in Roma.
Comunicato stampa: Spazio COMEL arte contemporanea
e-mail: info@spaziocomel.it
tel. 773 487546
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