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venerdì 20 settembre 2019

Chiedeva l’elemosina in strada insieme al figlioletto di tre anni: rumena denunciata a Taormina


18/09/2019

Chiedeva l’elemosina in strada, insieme al figlioletto di 3 anni, precisamente sul Corso Umberto a Taormina. La presenza della donna, una cittadina rumena di 30 anni, I.F., e senza fissa dimora, è stata segnalata da un cittadino, che ha chiesto l’intervento degli agenti di polizia locale. Dalle indagini condotte dai vigili è risultato che la donna era già nota alle Forze dell’Ordine. L’anno scorso era stata denunciata proprio dalla stessa polizia locale per il medesimo reato ed avrebbe alle spalle anche altri precedenti specifici commessi a Catania. La 30enne è stata nuovamente denunciata ed è ed è stato anche sequestrato del denaro probabilmente guadagnato dall’attività di accattonaggio.

di Selena Guzzone
Fonte: StrettoWeb

Svelato il mistero della scomparsa di Elisaveta Alina Ambrus - La 29enne che ha abbandonato la figlia neonata al Salamaro


Feto nel cassonetto, la madre è stata rintracciata in un carcere di Londra. La piccola, perfettamente sana anche se nata prematura oggi avrebbe avuto sei anni e sarebbe stata in prima elementare. Della mamma è rimasta una fototessera di quando faceva la “dama di compagnia” e aveva venti anni.

Svelato il mistero della scomparsa di Elisaveta Alina Ambrus, la ballerina di night 29enne d’origine romena che il 2 maggio 2013 ha dato alla luce una bambina settimina il cui cadavere è stato abbandonato dalla donna in un bidone al Salamaro.

Adesso il tribunale, che vuole sentirla nel processo in corte d’assise per omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso all’infermiere presunto complice, dovrà decidere se proseguire con la richiesta di rogatoria internazionale oppure chiedere l’estradizione in Italia della donna. Il nodo sarà sciolto martedì, quando è prevista la prossima udienza.

La Ambrus fu ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di una pizzeria, mentre gettava il corpo della neonata tra i rifiuti in via Solieri, dopo essere scesa con in mano un “fagotto” dall’auto dell’infermiere 59enne Graziano Rappuoli, di Tuscania. Sarebbe stato lui a procurarle il farmaco abortivo e la stava accompagnando da San Faustino all’ospedale di Belcolle in seguito a una copiosa emorragia post partum.

La Ambrus era stata rintracciata e fermata a settembre dell’anno scorso dall’Interpol a Londra. Il 13 dicembre 2018 era prevista l’udienza di estradizione, poi rinviata a febbraio, quindi se ne erano perse le tracce.

Tutti vogliono sentire la sua versione al processo in corte d’assise al presunto complice, difeso dall’avvocato Samuele De Santis, che le avrebbe procurato la ricetta falsa del farmaco abortivo. Lo scorso 17 giugno il tribunale, essendo la 29enne irrintracciabile sia in Romania che in Gran Bretagna, ha deciso per la rogatoria internazionale, fissando al 24 settembre un’udienza al solo scopo di predisporre le domande.

Nelle scorse settimane l’ultimo colpo di scena. Nel prosieguo delle ricerche è emerso che la donna non si sarebbe mai volatilizzata facendo perdere le sue tracce ma, in seguito all’arresto dell’anno scorso, sarebbe tuttora reclusa in un carcere di Londra, dove sta scontando la pena definitiva a cinque anni.

Cinque anni di reclusione sono la pena inflittale a febbraio 2018 dalla corte d’appello di Roma, che ha dimezzato la condanna a 10 anni del primo grado di giudizio, con lo sconto di un terzo del rito abbreviato celebrato a Viterbo, riqualificando il reato da omicidio volontario, per cui il pm Franco Pacifici aveva chiesto l’ergastolo, a feticidio.

Diversa la sorte dell’infermiere, che ha scelto il rito ordinario e rischia l’ergastolo. Per lui il processo, tuttora in corso davanti alla corte d’assise, è iniziato il 24 febbraio 2017. Una decina le udienze celebrate finora.

di Silvana Cortignani
Fonte: TusciaWeb

Laboratorio di Scrittura Creativa a cura di Liliana Gheorghe, 21 settembre a Viterbo



giovedì 19 settembre 2019

Il ministro per i Romeni nel mondo, Natalia Intotero in visita a Cosenza


17/09/2019

Tra i presenti alla visita di Natalia Intotero anche il Consigliere Comunele di Rende Michele Morrone

Visita del Ministro dei rumeni nel mondo Natalia Intotero, ieri, a Cosenza presso l’associazione “Dacia”, insieme al Ministro era presente la rappresentante del Consolato Rumeno di Bari Lucretia Tanase ed una delegazione di parlamentari romeni.

Tanti i temi trattati durante la visita: le condizioni di vita della comunità romena a Cosenza e nell’hinterland, la situazione occupazionale, casi di violenza di genere e le prossime elezioni presidenziali romene che si terranno a Novembre.

Tra i presenti anche il Consigliere Comunele di Rende Michele Morrone, Capogruppo della Federazione Riformista, per mostrare vicinanza e simpatia ad una delle comunità straniere più numerosa e laboriosa dell’area urbana.

Fonte: CosenzaPost

Console di Romania Adrian Georgescu da Caramaschi: 13mila i rumeni in regione


17/09/2019

Il Console Generale di Romania a Milano, Adrian Georgescu, è stato ricevuto in Municipio dal Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi.

I romeni residenti in Trentino Alto Adige sono circa 13.000. I rapporti tra Italia e Romania sono ottimi, tanto che l’italia è tra i primi partner economici del Paese, dove come ha riferito il Console, lavorano numerose ditte italiane impegnate in svariati settori, dalle infrastrutture alle produzioni manifatturiere.

Nel corso della visita di cortesia è intervenuto anche Maurizio Passerotti, Console Generale Onorario di Romania per il Trentino Alto Adige. Il rappresentante del corpo diplomatico di Milano ha chiesto di poter istituire anche a Bolzano un seggio elettorale in vista delle prossime elezioni presidenziali che in Romania si terranno a novembre .

Fonte: LaVoceDiBolzano

Denaro in nero, due rumeni segnalano estorsione per l'acquisto di un'auto


17/09/2019

Il venditore non è d'accordo. Si denunciano reciprocamente

Nel pomeriggio di ieri la volante dell’Ufficio Prevenzione generale della Questura è intervenuta a richiesta di due commercianti di auto di nazionalità rumena, domiciliati nel ravennate, che segnalavano una sorta di estorsione in corso nei loro confronti. Agli agenti sopraggiunti hanno riferito che poco prima avevano perfezionato l’acquisto di un veicolo presso una agenzia pratiche auto, ma che il venditore, pur avendo ricevuta la somma indicata nell’atto di vendita, si rifiutava di consegnare il veicolo a meno che non avessero pagato una ulteriore somma di alcune migliaia di euro.

I poliziotti si sono quindi recati in un parcheggio situato nei pressi del casello autostradale, dove venditore ed acquirente erano d’accordo di incontrarsi per il completamento della transazione con la consegna del denaro, trovando il veicolo e la controparte. Quest’ultimo, impreditore edile di origini albanesi, contrariamente a quanto affermato dai richiedenti l’intervento, formulava una diversa prospettiva, riferendo che sebbene il prezzo indicato nell’atto di vendita non fosse congruo rispetto al reale valore del mezzo, l’accordo, solo verbale, tra le parti era che una buona parte del valore sarebbe stata corrisposta in nero, accusando quindi gli acquirenti di averlo truffato. Ciascuna delle parti ha poi sporto denuncia contro l’altra, seguendo la propria versione dei fatti. Resta inteso però che essendo stato regolarmente registrato il passagio di proprietà del bene mobile, quest’ultimo per legge è di spettanza del nuovo intestatario. Saranno necessarie ulteriori indagini, ed una valutazione reale di mercato del veicolo per comprendere quale sia la verità, che non può comunque prescindere dalla circostanza che l’atto di vendita è stato liberamente sottoscritto da entrambi e che movimenti di denaro “in nero” costituiscono un affare illecito che non offre alcuna garanzia legale.

Fonte: Forli 24 Ore

Patente, libretto e 200 euro ai carabinieri: romeno patteggia 1 anno e 2 mesi per tentata corruzione


18/09/2019

La "mazzetta" consegnata ai militari insieme ai documenti

Patteggia una pena di un anno, due mesi e sei giorni. È un pensionato romeno di 63 anni che il 5 maggio scorso fu arrestato al casello di Orte con l’accusa di tentata corruzione ai carabinieri che lo controllavano. Aveva dato loro 200 euro insieme ai documenti dell’auto. Nell’udienza dell’8 maggio ci fu la convalida dell’arresto, ma il collegio dei giudici presieduto da Silvia Mattei (a latere Elisabetta Massini e Giacomo Autizi) lo aveva rimesso in libertà senza alcuna misura restrittiva.

La pm Eliana Dolce, infatti, aveva chiesto anche l’obbligo di dimora. Mentre l’avvocato difensore dell’uomo aveva domandato ai giudici la libertà o in subordine una misura restrittiva meno pesante: l’obbligo di firma a Acilia, a Ostia antica o a Casal Palocco. Infatti, l’uomo stava tornando in Romania con a rimorchio un’Audi di un connazionale: auto che ormai non poteva più circolare per via della normativa sulle emissioni inquinanti. I carabinieri lo avevano fermato al casello autostradale (insieme all’arrestato c’erano altre persone, non indagate) e avevano fatto il controllo amministrativo. Quando avevano chiesto i documenti, insieme a questi si erano visti porgere dei soldi. L’indagato in aula aveva detto di non aver avuto intenzione di corromperli, e che quei soldi erano lì per le spese varie.
E proprio sulle modalità del controllo si era soffermato l’avvocato difensore, Corrado Cocchi, che aveva parlato delle norme sul trasporto internazionale: “Il mio assistito è stato equiparato a un compratore transnazionale. Ma non è un imprenditore: portava l’auto in Romania in via occasionale, non lo fa come attività continuativa. L’autorizzazione serve per chi fa impresa”.

Al che, il collegio aveva convalidato l’arresto ma aveva permesso all’uomo di tornare in Romania. Per l’avvocato Cocchi rimaneva da decidere se chiedere un rito alternativo oppure andare al dibattimento ordinario.

Ma ieri mattina, davanti al collegio dei giudici c’è stato il patteggiamento. L’imputato è stato condannato ma gli è stata riconosciuta la sospensione della pena.

Fonte: LaMiaCittaNews

Roma, la truffa della colf: adesca un pensionato e si fa regalare la casa


18/09/2019

Qualche bacio e un po' di effusioni. Sono bastati una sfrenata fantasia e un pizzico di finto romanticismo a una colf romena per raggirare un pensionato 68enne inducendolo a farsi donare un appartamento sulla Tuscolana, quasi 30mila euro tra accrediti e regali, e pure a sottoscrivere un matrimonio riparatore. Nozze celebrate in fretta in Romania nel 2017 a quattro anni dalla nascita di un bambino.

di ​Adelaide Pierucci
Fonte: Il Messaggero

Tragedia nel piazzale del centro commerciale: autista trovato senza vita nel suo camion


17/09/2019

Si tratta di un trentenne. Sarebbe stato colto da infarto

RONCADE – Un autista di origine rumena è stato ritrovato morto all’interno del proprio camion nel parcheggio del centro commerciale “Arsenale” di Roncade. Si tratta di un trentenne dipendente di una ditta di trasporti rumena.

Il decesso sarebbe dovuto a cause naturali, dai carabinieri e dal 118, intervenuti sul posto dopo che è stato dato l’allarme, è stata esclusa fin da subito la possibilità che potesse trattarsi di una morte violenta: con tutta probabilità il camionista è stato colto da un infarto.

L’autorità giudiziaria, una volta avuti i riscontri necessari, ha disposto la rimozione della salma ed il trasferimento presso l’obitorio dell’ospedale di Treviso.

Fonte: Oggi Treviso

Villarpilo: 64enne spara alla convivente 40enne romena, trasportata al Cannizzaro di Catania in gravi condizioni


17/09/2019

Villapriolo. Gaetano Gianotto, 64enne di Villarosa, questa mattina ha sparato alla convivente Elisabetta Zamacau 40enne, che e stata trasportata in gravissime condizioni con l'elisoccorso all'ospedale Cannizzaro di Catania. I due hanno una figlia di 4 anni. Il tentato omicidio è avvenuto in una casa in campagna, l'abitazione è di proprietà della donna ricevuta in donazione da un anziano a cui faceva la badante. Al momento non é noto se la coppia, che ha un filgio, fosse in crisi. La donna è stata eraggiunta al torace, all'addome e all'inguine dai colpi d'arma da fuoco sparati dal convivente. L'uomo avrebbe avuto un violento alterco con la compagna che aveva intenzione di fare rientro in Romania con il figlioletto.

Fonte: ViviEnna