Dal 18 al 25 gennaio di ogni anno si svolge la settimana di preghiera dell'unità dei Cristiani. Evento importante che ci porta a riflettere sulla necessità di conoscere le altre realtà cristiane siano esse ortodosse siano (a mio parere) cattoliche orientali.
Nella nostra regione sono sempre più presenti comunità cristiane legate alle chiese ortodosse canoniche e a quelle greco cattoliche. Tale situazione richiede una particolare problematica riguarda la possibilità per queste comunità di poter avere spazi ove praticare in assoluta libertà la propria liturgia e l’educazione delle giovani generazioni.
Molto in questi anni è stato fatto dalla Chiesa Cattolica che ha concesso o ceduto luoghi di culto a queste comunità. La più parte dei casi si tratta di concessioni in esclusiva ma, non mancano situazioni co-abitazione con le comunità cattoliche. Ora la questione dovrebbe essere affrontata con maggiore sinergia e in una ottica complessiva.
Prioritario sarebbe la realizzazione di un vero e proprio censimento di cappelle, oratori, chiese dimessi. Il passo successivo sarebbe il passaggio di proprietà anche attraverso una cessione agevolata dal punto di vista tributario e normativo, alle comunità ortodosse afferenti i patriarcati canonici o greco cattoliche con l’obbligo del restauro e dell’uso quale luogo di culto.
In tale modo, luoghi della fede, voluti per la fede potrebbero ritornare ad essere usati e rappresentare momenti di vera riqualificazione per intere aree urbane.
Dott. Marco Baratto
Associazione culturale Euromediterranea
lunedì 11 gennaio 2016
Censimento dei luoghi di culto dismessi e riallocazione alle comunità ortodosse e greco cattoliche
Pubblicato da
Catalina Sava
alle
17:15
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