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lunedì 19 gennaio 2015

Diocesi: Trapani, ad Alcamo incontro di preghiera con comunità ortodossa romena

Nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che è iniziata ieri sul tema “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Gv. 4,7), stasera, alle ore 19, presso la chiesa madre di Alcamo, si svolge un incontro ecumenico di preghiera con i rappresentanti della folta comunità ortodossa romena presente nella diocesi di Trapani. Insieme con il parroco, monsignor Ludovico Puma, e il direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo, don Rino Rosati, sarà presente padre Daniel Bacauanu della Chiesa romena. Ad Alcamo la diocesi ha affidato alla comunità ortodossa una piccola chiesa, la chiesa di San Vito detta “Santu Vituzzu”.

Fonte: Servizio Informazione Religiosa

Schianto sulla Teverina, muore donna

Nello scontro sono rimasti feriti due uomini che non corrono pericolo di vita
18/01/2015
VITERBO - Tragico incidente poco dopo le ore 20 di questa sera sulla Teverina, ad una manciata di metri dal bivio per Bagnaia.

Stando a quanto si è appreso la vittima è una donna di trentacinque anni di nazionalità romena: Nicoletta Anna Corban, reidente a Grotte Santo Stefano dove lavorava come badante.

Nello scontro frontale altre due persone sono rimaste ferite, ma non corrono pericolo di vita.

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 con il medico legale che, tuttavia, non ha potuto fare altro che constatare il decesso della romena. I due uomini feriti, invece, sono stati trasportati con l'ambulanza all'ospedale cittadino di Belcolle, dove i medici li hanno sottoposti a tutte le cure del caso.

Per i rilievi di rito sono invece intervenuti gli uomini della Polizia stradale; mentre i vigili del fuoco hanno provveduto ad estrarre i due uomini dalle lamiere della vettura.

Fonte: Viterbo News 24


Leggi anche:
Badante rumena muore in un incidente stradale sulla Teverina

domenica 18 gennaio 2015

Thai Boxe: torna Thai Boxe Mania, al PalaRuffini il 24 gennaio

Pubblicato il: 13/01/2015 · Di: Luca Bianco
foto Massimo Pinca

Se è vero che la patria della thai boxe è la Tailandia, come d’altronde si legge nel nome stesso della disciplina, è altrettanto vero che sabato 24 gennaio gli occhi degli appassionati distoglieranno lo sguardo dal paese asiatico dell’estremo oriente per rivolgersi sul PalaRuffini di Torino. Torna Thai Boxe Mania, sei ore no stop di combattimenti per diverse categorie. Si parte alle 17.30 con i sette match della Prestige Pre-Card, nei quali si affronteranno atleti professionisti di grande talento, non tra i più noti della manifestazione ma sicuramente in grado di scaldare ring e pubblico in attesa dei big. Dalle 19 cominceranno invece i quattro incontri Mixed Martial Arts (MMA) che vedranno sul quadrato Simone La Preziosa, Giorgio Belsanti, Raffaele Spallitta e Maxim Radu.

Thai Boxe Mania si accenderà definitivamente dalle 20, con sei incontri di vertice. Due di Full Muay Thai, che vedranno in campo Andrea Arduini contro Shan Cangelosi e il campione della Thai Boxe Torino Filippo Solheid contro Alessio Arduini. A seguire i quattro match di Thai Boxe Glory Rules. Nel primo Vittorio Iermano affronterà Orgest Farruku, mentre nel secondo si fronteggeranno Christian Lucia e Lorenzo Piras (Alias Gym Team); i restanti vedranno protagonisti Vasile Lazar contro Hysni Beqiri e Silviu Podariu opposto a Paolo Angelini.

Assente l’idolo di casa Roberto Cocco, fermato da un infortunio patito durante il titolo UE Supermedi e ancora in fase di recupero; a il cartellone degli incontri della parte internazionale, al via alle 22, offrirà uno spettacolo ugualmente speciale. Per la categoria -95 kg saliranno sul ring di Thai Boxe Glory Rules l’olandese Marcello Arm Over e il romeno della Thai Boxe Torino Lucian Danilencu; scendendo di peso, tra i -81 kg, l’italiano Stefano Bruno e il romeno Ciprian Schiopu Doru; tra i -70 kg, infine, il francese Joris Bodoignet e l’atteso Armen Petrosyan.

Grande attesa e curiosità anche per il Titolo Mondiale WKN, in cui il beniamino locale Christian Zahe (Thai Boxe Torino), si scontrerà con Daniel Zahara. La serata terminerà però ancora più tardi, con altri due match della Thai Boxe Glory Rules. Il primo sarà un prestige fight, con il romeno Claudio Badoi e il francese Eduouard Bernadou (categoria -70 kg), il secondo vedrà il ritorno di Giorgio “The Doctor” Petrosyan, dopo il ko subito da Andy Rastie in occasione della semifinale di Glory nel 2013. Una sconfitta arrivata dopo sei anni di imbattibilità e 42 vittorie, che lo hanno reso idolo incontrastato di questo sport. Lo sfidante di sabato 24 gennaio sarà il turco Erkan Varol (categoria -70kg).

Thai Boxe Mania (22 match, 44 atleti) sarà spettacolo anche sugli spalti e nelle pause tra un incontro e il successivo. Dopo il successo riscosso durante la passata edizione tornerà sul ring anche la due volte campionessa di Pole Dance Valeria Bonalume. La prevendita è già iniziata sul sito www.clappit.com (25 € per il posto unico e 39 € per il bordo ring); tutte le informazioni su www.thaiboxemania.com e sulla pagina facebook https://www.facebook.com/pages/ThaiBoxe-Mania/247429905327737?fref=ts.

Fonte: Sportorino

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani a Terni nella chiesa di Sant’Alò

in Religioni, 17 gennaio 2015

Sarà celebrata dal 18 al 25 gennaio la “Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani”, uno dei principali incontri ecumenici delle Chiese cristiane. Una data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo che assume quindi un significato simbolico.
L’ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo insieme alla parrocchia ortodossa di Sant’Alò e Santa Parascheva e la Chiesa Valdese e Metodista, ha organizzato alcuni incontri di riflessione e preghiera ecumenica nel segno della comune impegno a far sì che le diverse confessioni cristiane possano essere unite nel servizio e nella fedeltà al Vangelo.
Il primo incontro si terrà martedì 20 gennaio alle ore 17.30 al santuario della Madonna del Ponte di Narni con la celebrazione ecumenica della Parola di Dio, guidata da Pawel Gajevski pastore metodista, da padre Vasile Andreca parroco ortodosso romeno e da don Vincenzo Greco direttore dell’ufficio Ecumenismo della diocesi.
Giovedì 22 gennaio nella chiesa di Sant’Alò a Terni (parrocchia ortodossa romena “S.Parasceve”) alle ore 17.30 si terrà la celebrazione del Vespro ortodosso con padre Vasile Andreca parroco ortodosso romeno e il vescovo diocesano padre Giuseppe Piemontese.
Nell’ambito della Settimana di preghiera venerdì 23 gennaio alle 18.30 nella chiesa di San Cristoforo a terni si terrà la celebrazione ecumenica della Parola di Dio. Parteciperanno il vescovo padre Giuseppe Piemontese, il pastore metodista Pawel Gayevski e il parroco ortodosso padre Vasile Andreca.
Sabato 24 gennaio nella parrocchia di san Massimiliano Kolbe ad Amelia alle ore 17.30 si terrà la celebrazione ecumenica della Parola di Dio, con Pawel Gajevski pastore Metodista, padre Vasile Andreca parroco ortodosso romeno, don Vincenzo Greco direttore ufficio Ecumenismo della diocesi.
«Il tema della settimana di Preghiera “Dammi da bere” merita molta attenzione e approfondimento – ricorda don Enzo Greco direttore dell’ufficio ecumenismo della diocesi – perché si tratta di un brano evangelico che ci porta al cuore della nostra fede, poiché i cristiani dovrebbero avere la consapevolezza che l’incontro con gli altri, anche se appartengono ad un’altra confessione religiosa, può trasformarci e aiutarci a divenire veri “adoratori del Padre in Spirito e verità”, testimoni nel mondo dell’Evangelo. Gesù stesso ci mette in guardia da indifferenza, negligenza, superficialità e dalla tiepidezza ecumenica. Facciamo in modo che questa settimana di preghiera non sia un incontro mancato, ma diventi l’occasione per un rinnovato slancio verso la reciproca accoglienza e l’unità tra tutti i cristiani».

Fonte: Umbria Journal

Tutto pronto per il consueto appuntamento con la Settimana Ecumenica

Settimana dell'unità cristiana

Sanremo - A fare gli onori di casa sarà il parroco di San Siro don Alvise Lanteri, il quale aprirà le porte del tempio ai rappresentanti locali delle chiese cristiane di Sanremo

Nella nostra diocesi questa importante ricorrenza si svolgerà lunedì sera alle 21 presso l’Oratorio dell’Immacolata a San Siro.

Sarà l’occasione per esprimere il grado di comunione già raggiunto tra le chiese e per pregare insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.

A fare gli onori di casa sarà il parroco di San Siro don Alvise Lanteri, il quale aprirà le porte del tempio ai rappresentanti locali delle chiese cristiane di Sanremo.

Nel presbiterio prenderanno posto i ministri e i rappresentanti delle comunità: mons. Umberto Toffani, Vicario Generale della Diocesi di Ventimiglia – San Remo, il Pastore Donato Mazzarella della Chiesa Valdese di San Remo – Bordighera [e Imperia – NdR], P. Claudio Mihai della Chiesa Ortodossa Romena, P. Denis Baykoff della Chiesa Ortodossa Russa, il Rev. David Hart Pastore della Chiesa Anglicana e per la Chiesa Luterana il Pastore Jakob Betz.

Oltre ad essere un evento dell’unità delle fedi cristiane, questa massiccia presenza delle varie comunità religiose è anche la testimonianza della storia turistica di Sanremo iniziata nella seconda metà del XIX secolo con la venuta in città di numerose colonie di russi, tedeschi, inglesi che pur essendo in villeggiatura nella città dei fiori, hanno lasciato un’impronta della loro presenza.

I numerosi luoghi di culto anglicani, luterani e russo ortodossi ne sono la dimostrazione. L’avvento del credo ortodosso a Sanremo lo dobbiamo anche alla zarina Maria Aleksandrovna, nata principessa D’Assia D’Armastadt e poi moglie dello zar Alessandro II della casa Romanov. Ella nel 1874 diede inizio ai suoi soggiorni in un primo momento per motivi di salute ed in seguito per il solo piacere di essere coccolata dal meraviglioso clima ligure. Grata per l’ospitalità del luogo donò al Comune di Sanremo le prime palme che ancora oggi adornano la Passeggiata Imperatrice a lei poi dedicata in segno di riconoscenza.

Per quanto riguarda la chiesa di rito romeno–ortodosso, è figlia non del turismo del periodo della Belle Epoque ma dell’emigrazione per motivi di lavoro dall’est Europa. La chiesa che ospita il culto romeno ortodosso è la ex chiesa delle Carmelitane edificato alla fine dell’ottocento quando in questo angolo di paradiso si stabilì una comunità di suore carmelitane provenienti dalla vicina Francia. La chiesa è stata per tanto tempo chiusa e abbandonata al degrado quando le monache negli anni ‘50 del secolo scorso si trasferirono al monastero sito a Coldirodi. Così di fronte all’impossibilità di recuperarla, il clero diocesano decise di cederla, facendo un grandissimo gesto di unità e fratellanza tra le fedi, alla comunità ortodossa– romena.
di Andrea Di Blasio

16/01/2015

Fonte: Diocesi24

“Settimana della preghiera” per la diocesi Civitavecchia-Tarquinia

Cultura - L'iniziativa si svolgerà dal 18 al 25 gennaio

Tarquinia - Dal 18 al 25 gennaio, in tutto il mondo, si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Per otto giorni, tutte le chiese cristiane si riuniranno in preghiera per realizzare quanto detto da Gesù: “Che tutti siano uno”. Quest’anno, la frase scelta per la Settimana di preghiera è tratta dal vangelo di Giovanni: “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Gv 4, 7) con le meditazioni realizzate dalle comunità cristiane del Brasile.

Anche nella diocesi di Civitavecchia-Tarquinia sarà possibile pregare per l’unità dei cristiani. Una commissione promossa dal vescovo Luigi Marrucci e dai rappresentanti delle chiese Evangeliche Battiste, la Chiesa Evangelica del Nazareno e la Chiesa Ortodossa Rumena, e con i Movimenti ecclesiali della diocesi, ha predisposto un ricco programma di appuntamenti.

Ogni giorno a Civitavecchia o Tarquinia ci sarà un momento di incontro, dialogo e preghiera ecumenica, preparato a turno dalle diverse chiese.

Domenica 18 gennaio nella Chiesa Evangelica Battista di Via dei Bastioni a Civitavecchia, alle 18, ci sarà la proclamazione: “Perciò doveva attraversare la Samaria” proposta da padre Giovanni Dimulescu (Chiesa Ortodossa Rumena).

Il 19 gennaio, sempre alle 18, la denuncia: “Gesù era stanco di camminare e si fermò, seduto sul pozzo” nella parrocchia di San Liborio, curata dai Movimenti ecclesiali.

Il 20 gennaio, alle 18, la denuncia: “Non ho marito” nella Chiesa Ortodossa Rumena proposta dal pastore Salvatore Scognamiglio (Chiesa del Nazareno).

Mercoledì 21 gennaio, alle 17.30, la rinuncia “Intanto la donna aveva lasciato la brocca d’acqua” alla Cittadella di “Semi di Pace” a Tarquinia con il pastore Andrea Aprile (Chiesa Evangelica Battista).

Il 22 gennaio, alle 18, l’annuncio “Tu non hai un secchio e il pozzo è profondo” nella chiesa Evangelica del Nazareno proposta dal vescovo Luigi Marrucci.

Il 23 gennaio, alle 18, la testimonianza “Gesù disse: «l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una sorgente che da la vita eterna” nella Chiesa Evangelica Battista (Via Papa Giulio II) proposta da don Federico Boccacci, vicario episcopale per la Pastorale.

Il 24 gennaio, alle 19, la testimonianza: “Gesù le dice: “Dammi un po’ d’acqua da bere” nel Duomo di Tarquinia proposta dal pastore Raffaele Gammarrota (Chiesa Evangelica Battista).

Domenica 25 gennaio, alle 15.45, la settima edizione della “Marcia della Pace” dalla parrocchia di San Pio X alla Cattedrale di Civitavecchia promossa dall’Azione Cattolica e dall’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro con la partecipazione di tutte le chiese e Movimenti

17 gennaio, 2015

Fonte: TusciaWeb

La comunità ebraica abbraccia il neo cardinale

di Roberto Senigalliesi
ANCONA - "La parola può diventare un macigno, capace di distruggere la vita della persone.

La falsa testimonianza è frutto di corruzione e serve ai prepotenti per perpetuare i loro soprusi". Ed ancora: "Nessun sistema di potere corrotto potrebbe reggersi senza la falsa testimonianza". Queste alcune delle affermazioni pronunciate dall'arcivescovo, e neo cardinale, Edoardo Menichelli, ieri pomeriggio nella facoltà di Economia nell'ex caserma Villarey, in occasione dell'annuale incontro di amicizia fra ebrei e cristiani, "Non farai il testimone falso al prossimo tuo".

Un incontro molto affollato, aula magna gremita di gente fra cui diversi studenti, forse anche per la recente nomina a cardinale e per i tragici fatti di Parigi che creano inquietudine nella reciproca comprensione fra religioni. Di fatto, dentro e fuori la facoltà, molto stretta la vigilanza da parte delle forze dell’ordine. "Forse desta inquietudine ma il tema dell'incontro, dettato sull'amicizia, la conoscenza e la verità, danno speranza", ha ricordato nel suo saluto l'assessore Paolo Marasca. In apertura il pro rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori (che ha ricordato come l'Università non debba avere solo il compito di sfornare professori, ma di formare l'uomo con tutti i suoi valori), il preside di Economia e Commercio Francesco Maria Chelli (che ha rivendicato per questa facoltà le proprie radici di luogo aperto, volute dalla persona a cui è intitolata, ovvero Giorgio Fuà) ed il presidente della comunità ebraica di Ancona Manfredo Coen. Tutti si sono complimentati con l'arcivescovo per la recente nomina, sottolineata dal caldo applauso dei presenti. La troppa falsa testimonianza, ovvero le bugie, di cui è permeata l'attuale società, è stato ribadito, fa soffrire la verità e scendere la fiducia collettiva. "Verità, pace e giustizia - ha ricordato l'altro relatore, Nahmiel Ahronee, ministro di culto della comunità ebraica di Ancona - sono tre concetti su cui si regge la società”. E ha ribadito che la “bugia è la radice di ogni male”.

Monsignor Menichelli, che ha confessato di non avere avuto molto tempo per prepararsi a questo incontro ("a causa di tutto quello che mi è capitato in questi ultimi giorni, spero mi assolverete"), ha comunque ammonito a non cadere nel tranello della menzogna per un proprio vantaggio e che occorre diventare ubbidienti alla verità, anche se questa comporta sacrifici".

La Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, apertasi proprio con l'incontro di amicizia fra ebrei e cristiani, prevede altri diversi appuntamenti ecumenici, di confronto fra religioni.

Domani, sempre ad Economia (ore 17,30) tavola rotonda su "Gesù e le donne". Relatori Gianna Urizio (Chiesa Avventista Settimo Giorno), Rosanna Virgili (Chiesa cattolica) e padre Costantin Cornis (Chiesa ortodossa romena). Domenica mattina, alle 10.15 nella cattedrale di San Ciriaco, divina liturgia di rito bizantino greco melchita, presieduta dall'archimandrita Mtanious Hadad. Martedì, aula magna parrocchia San Paolo di Vallemiano (ore 18), preghiera ecumenica guidata dai pastori delle chiese evangeliche Battista, Metodista e Valdese. Mercoledì, a San Pio X a Collemarino (ore 18), incontro con la Chiesa Avventista del Settimo Giorno e giovedì (chiesa ortodossa romena di San Dasio alla SS. Annunziata, alle 17) preghiera interconfessionale con il parroco Ionel Barbarasa. Alle 21, a Santa Maria Nazareth di Agugliano, preghiera con la Chiesa ortodossa romena.
Giovedì 15 Gennaio 2015

Fonte: Corriere Adriatico

Nuova presidenza Consiglio di Chiese Cristiane, una donna alla guida

in Religioni, 14 gennaio 2015

A Perugia l’annuale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) si caratterizzerà anche per la nuova presidenza del Consiglio di Chiese Cristiane (CCC), l’organismo ecumenico del quale fino ad oggi hanno aderito nel capoluogo umbro le Chiese cattolica, ortodosse romena e russa e le protestanti valdese ed avventista. Presidente del CCC di Perugia è stata eletta all’unanimità, a fine 2014, la cattolica Annarita Caponera, docente di ecumenismo e dialogo interreligioso all’Istituto Teologico di Assisi (ITA).
Il pastore della Chiesa valdese perugina, Pawel Gajewsky, ha commentato l’elezione della prof.ssa Caponera evidenziando che attualmente «è l’unica donna chiamata a presiedere un Consiglio di Chiese Cristiane in Italia… Certamente è una notizia importante sotto questo profilo ed è un segno dei tempi che fra i non molti Consigli di Chiesa esistenti in Italia ci sia una donna a guidarli».
La neo presidente Annarita Caponera, che subentra nell’incarico al valdese prof. Ermanno Genre, ha iniziato il suo mandato lo scorso primo gennaio e presenterà le linee programmatiche per l’anno in corso del Consiglio di Chiese presso il Centro ecumenico e universitario “San Martino” in Perugia (via del Verzaro, 23), lunedì 19 gennaio, alle ore 17.30, nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che sarà aperta dalla tavola rotonda sul tema del passo dell’evangelista Giovanni “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Gv 4,7).
All’incontro interverranno, per la Chiesa cattolica, mons. Elio Bromuri, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, per la Chiesa valdese, il pastore Pawel Gajewski, per la Chiesa avventista, Giovanni De Meo, e per la Chiesa ortodossa romena, il reverendo Jonut Radu.
Nei giorni successivi (20, 22, 23 e 24 gennaio) si terranno delle celebrazioni ecumeniche concordate dal CCC con riflessioni su alcuni passi del Vangelo di Giovanni: “Non ho marito” (Gv 4,17), martedì 20, alle ore 18, presso la sede della Chiesa valdese in Perugia (via Macchiavelli, 10); “Tu non hai un secchio e il pozzo è profondo” (Gv 4,11), giovedì 22, alle ore 17, presso la Parrocchia cattolica perugina di San Raffaele Arcangelo (via Madonna Alta, 98); Gesù disse: “l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna” (Gv 4,14), venerdì 23, alle ore 18, presso la sede della Chiesa avventista in San Sisto di Perugia (via Cilea, 11); Gesù le dice: “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Gv 4,7-15), sabato 24 gennaio, alle ore 18, presso la sede della Comunità ortodossa romena perugina nella chiesa di San Fiorenzo (via della Viola, 1).
L’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve comunica che a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica nella cattedrale di San Lorenzo, domenica 25 gennaio, alle ore 18.

Fonte: Umbria Journal

Gravemente ustionato dall'acido che gli finisce addosso

L'agriturismo La Vivalda (foto PaBar)
ALLA VIVALDA A SUVERETO

Portato a Pisa con Pegaso. Stava lavorando sotto ad un'Ape Piaggio, quando è avvenuto l'incidente
di Guido Fiorini

SUVERETO. L'acido, forse della batteria, forse di una bottiglia di muriatico, lo ha preso in pieno al volto, finendogli anche in bocca. L’uomo, un rumeno di 41 anni, è adesso al Centro grandi ustionati di Pisa. Le sue condizioni sono molto gravi.

Ma se ancora lotta fra la vita e la morte è grazie alla prontezza di spirito del centralinista dei carabinieri che, durante una lunga e drammatica telefonata, è riuscito a rintracciarlo ed a mandare i soccorsi. I sanitari sono arrivati quando l’uomo era già in arresto cardiaco. Ancora pochi minuti e sarebbe morto.

Il ferito è Dumitru Gaspar Cosmi, il fatto è avvenuto nella zona della Vivalda, a San Lorenzo, vicino a Suvereto.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo stava lavorando a un'Ape Piaggio all’interno di un capannone di un agriturismo dove è impiegato come custode, adesso chuso.

Era sdraiato sotto al mezzo quando, per cause che sono ancora da chiarire, si è rovesciato l'acido addosso. Non è chiaro se sia stata la batteria del mezzo, forse vecchia, a perdere gran parte dell’acido contenuto all’interno o se si sia rovesciato il muriatico da una bottiglia che usava per pulire.

Certo è che l’acido ha preso in pieno il rumeno che, in qualche modo, è riuscito a prendere il cellulare e chiamare il 112. Si è anche strappato i vestiti di dosso perchè i vapori dell'acido, a causa di una sigaretta accesa, li stavano accendendo.

E qui è iniziato il difficile dialogo con il centralinista dei carabinieri. La telefonata è arrivata alle 12,14 ed è durata molto, quasi mezz’ora. Ma, purtroppo, il ferito, per la lingua diversa e il dolore dell’acido, non riusciva in alcun modo a far capire cosa era successo e, soprattutto, dove.

Il centralinista, però, non si è perso d’animo ed è riuscito prima a rintracciare l’intestatario del telefono, peraltro non il rumeno ma il suo datore di lavoro e poi, tramite la cella a cui era agganciato il segnale, anche a trovare da dove la telefonata stava arrivando. Così ha avvertito il 118 e mandato i soccorsi nel posto esatto.

Sul posto sono andate la Croce Rossa di Suvereto e la Misericordia di San Vincenzo, in un “rendez vous” fra loro. L’uomo è stato stabilizzato e poi, viste le gravissime condizioni, è stato fatto arrivare l’elicottero Pegaso, che è atterrato al campo sportivo. Quindi l’uomo è stato portato al Centro grandi ustionati di Pisa.

L'ustionato viene soccorso con Pegaso, atterrato al campo sportivo

Adesso sono i carabinieri di Suvereto a dover ricostruire la complicata dinamica dell’accaduto. A capire come la batteria abbia perso l’acido. O se l’uomo stesse usando dell’acido muriatico, visto che una bottiglia è stata trovata sul posto. Sul posto, infatti, non c’erano testimoni e il ferito non è in condizioni di comunicare.

16 gennaio 2015

Fonte: Il Tirreno

"Gambizzato" dal clan Saetta a Viareggio, quattro condannati

Il tribunale di Lucca ha riconosciuto l'aggravante dei metodi mafiosi

di FRANCA SELVATICI

Camorristi che usano metodi violenti e intimidatori tipici delle mafie, anche se da molti anni si sono trasferiti in Versilia. Questo ha stabilito il tribunale di Lucca, riconoscendo l'aggravante dei metodi mafiosi a Vincenzo Saetta, rampollo di una famiglia di camorra un tempo affiliata al clan Giuliano, e a tre suoi coimputati, accusati di aver gambizzato a colpi di pistola il 25 ottobre 2011 un rumeno di 35 anni, Stefan Petrovici, per contrasti nella ripartizione dei profitti illeciti derivati dal giro di ricettazione di auto di lusso rubate in Versilia. Il tribunale li ha condannati a pene variabili da 8 anni e quattro mesi a 5 anni. L'accusa è stata derubricata da tentato omicidio a lesioni personali gravi; ai condannati è stata riconosciuta l'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso.

Il tribunale ha condannato Vincenzo Saetta, 44 anni, ritenuto il mandante dell'aggressione, a 8 anni e 4 mesi; Alessandro Discetti, 42 anni, che sparò, alla stessa pena; Angelo Pizzi, 48 anni, che guidava la moto, a 5 anni e 8 mesi; Marco Saetta, 37 anni, che partecipò alle ricerche del rumeno, a 5 anni.

La vicenda risale al 25 ottobre 2011, quando il clan mise in atto una spedizione punitiva, rintracciando presso la sua abitazione di Viareggio Petrovici a cui vennero sparati sei colpi di pistola calibro 7,65. Alcuni proiettili lo raggiunsero alle gambe causandogli un "indebolimento permanente degli organi della deambulazione". Secondo la procura antimafia di Firenze, il clan punì il rumeno perché nei giorni precedenti aveva 'molestatò il capo-clan Vincenzo Saetta (anche danneggiando l'auto di una familiare) per dissapori in merito alla suddivisione dei profitti di un'attività criminale nel settore delle auto di lusso rubate.

Per la Dda di Firenze il clan agì "per ragioni ritorsive e punitive con metodo intimidatorio e mafioso, ed al fine di agevolare e rafforzare la comune associazione camorristica di appartenenza". Inoltre, l'aggressione fu fatta "su commissione e sotto vigilanza di Vincenzo Saetta nel cui specifico interesse" gli altri "agivano".

Il tribunale di Lucca ha anche disposto la confisca di abitazioni, magazzini, autorimesse a Napoli; di altre case, garage, negozi, tra cui uno di orologi e un salone da parrucchiera, a Viareggio; di villini a Giugliano (Napoli); di conti correnti, autovetture e moto.

15 gennaio 2015

Fonte: La Repubblica