La comunità romena si incontra e si racconta attraverso storie quotidiane, punti di vista, fatti di cronaca, appuntamenti e novità, per non dimenticare le radici e per vivere meglio la distanza dal paese natale.
Informazioni utili per i romeni che vivono in Italia, per conoscere le opportunità che la realtà circostante offre e divenire cittadini attivi.

Comunitatea Românească în Italia

Locul unde comunitatea românească se regăsește zilnic în știri, noutăți, mărturii, informații și sfaturi, pentru a nu uita rădăcinile și a trăi mai bine departe de țara natală. Informații utile pentru românii care trăiesc în Italia, despre oportunitățile pe care le oferă realitatea din jur și pentru a deveni cetățeni activi.

Bun găsit pe site! Benvenuto!

Comentează articolele publicate! Commenta gli articoli pubblicati!

mercoledì 21 maggio 2008

Cdm vara norme sicurezza, reato immigrazione clandestina


mercoledì, 21 maggio 2008
di Antonella Cinelli

NAPOLI (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il pacchetto sicurezza, contenente norme di contrasto alla criminalità mafiosa, alla delinquenza comune e all'immigrazione clandestina, che diverrà un reato punibile con il carcere.
Il pacchetto si sviluppa in un decreto legge, un disegno di legge e tre decreti legislativi -- questi ultimi rispettivamente su richiesta d'asilo, ricongiungimenti familiari e libera circolazione dei cittadini -- e avrà piena attuazione "entro due mesi", ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa al Palazzo Reale di Napoli, dove oggi in via straordinaria si è svolto il Consiglio.
A completare il pacchetto, anche una "dichiarazione di stato di emergenza" che ha l'obiettivo di "fare fronte con rapidità", dice un comunicato del governo, alla presenza di campi nomadi e accampamenti di immigrati in Campania, Lazio e Lombardia.
"Entro due mesi l'intero sistema sarà operativo", ha detto Berlusconi, affiancato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni e da quello della Giustizia Angelino Alfano, firmatari del provvedimento.
Il reato di immigrazione clandestina, che prevede il carcere da sei mesi a quattro anni, viene inserito nel disegno di legge -- che avrà una corsia preferenziale in Parlamento -- dopo le polemiche scatenate negli ultimi giorni a livello europeo e in seno alla stessa maggioranza.
"Abbiamo offerto con questi trenta articoli un sistema di regole che è un punto di equilibrio straordinario tra la necessità di assicurare una vita serena ai cittadini italiani e la tutela dei diritti di tutti", ha commentato il Guardasigilli. "Riguardo agli extracomunitari, vi sono norme civili, compatibili con il sistema europeo", ha detto il ministro, sottolineando che viene stabilito che il clandestino che commette un reato sarà punibile con una pena di un terzo superiore rispetto a quanto previsto normalmente dal codice.
COSA C'E' NEL DECRETO
In dettaglio, come elencato dal ministro Maroni nel corso della conferenza stampa, sono inserite nel decreto legge norme per rendere più facili le espulsioni, nuovi poteri ai sindaci -- che potranno emettere ordinanze "contigibili e urgenti" consentendo alla polizia locale la repressione di reati urbani -- e pene più severe per chi guida in strato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti.
In particolare, il provvedimento mira a combattere l'immigrazione clandestina "ampliando i casi di espulsione su ordine del giudice, in caso di condanna penale e prevedendo analoga misura per i cittadini comunitari", si legge in una sintesi del dl, distribuita ai giornalisti dal ministero dell'Interno.
Sempre nel decreto, sono previsti, inoltre, la confisca degli appartamenti affittati a stranieri irregolari; il rafforzamento della collaborazione tra forze dell'ordine e vigili urbani; l'aumento da 5 a 6 anni della pena massima per l'omicidio "commesso in violazione delle norme sulla circolazione stradale e sugli infortuni sul lavoro"; l'ampliamento dei casi giudicabili per direttissima; misure più efficaci per la lotta alla criminalità di stampo mafioso e il divieto di patteggiamento in appello per i reati di mafia; la semplificazione delle procedure di distruzione delle merci contraffatte.
IL DDL
Quanto al ddl -- che come detto da Berlusconi e sottolineato da Maroni avrà corsia preferenziale in parlamento e sarà dunque anch'esso operativo entro due mesi, quasi con gli stessi tempi del dl -- oltre al reato di immigrazione clandestina, esso prevede aggravanti per i reati commessi contro anziani e disabili; stop ai matrimoni di convenienza, con l'ottenimento della cittadinanza solo due anni dopo le nozze; pene fino a tre anni per utilizzo di minori ai fini di accattonaggio, con perdita della patria potestà nel caso si tratti dei genitori.
E inoltre, misure antigraffitari, norme più severe sulle agenzie di money transfer e confisca più facile dei beni mafiosi.
Oltre a questo disegno di legge, il ministro Maroni ha parlato anche di un altro ddl -- "un fuori sacco", l'ha definito -- per l'adesione dell'Italia alla banca dati europea del Dna. Un tema di cui già si era occupato il governo Prodi il cui pacchetto sicurezza, firmato dall'allora ministro dell'Interno Giuliano Amato, viene ripreso in parte da quello varato oggi dal nuovo esecutivo, come ammesso nei giorni scorsi dallo stesso neo-responsabile del Viminale.
I DECRETI LEGISLATIVI
I tre decreti legislativi, ha spiegato infine Maroni, sono stati varati in quanto "esisteva una delega aperta su ricongiungimenti familiari da parte di extracomunitari, status di rifugiato e libera circolazione dei cittadini comunitari".
Sui ricongiungimenti, il governo prevede maggiori restrizioni, fino all'esame del dna. Quanto alla libera circolazione, ha sottolineato il responsabile leghista dell'Interno, i cittadini comunitari dovranno avere un reddito per sé e le loro famiglie "che non obblighi lo stato a metterli a carico del sistema di protezione sociale".
Inoltre, la residenza non verrà più conferita automaticamente dai comuni -- finora bastava l'autocertificazione -- ma solo dopo accertamenti da parte dei sindaci che verificheranno se ci sono i requisiti economici e non. Laddove questi non sussistano, essa potrà essere negata e questo sarà "uno dei motivi imperativi di ordine pubblico che consentiranno l'allontanamento del cittadino comunitario", ha detto Maroni in conferenza stampa.
"Tutto questo in piena sintonia con i dettami comunitari", ha ribadito.
GOVERNO OMBRA: MOLTE NORME GIA' IN DDL AMATO. NO A REATO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
"Gran parte delle questioni poste in questo pacchetto erano già contenute, al limite del dettaglio, nel pacchetto sicurezza proposto dal (l'ex) ministro Giuliano Amato", ha detto oggi in una conferenza stampa a Roma Marco Minniti, "ministro" dell'Interno nel governo ombra del Pd e già numero due del Viminale proprio con Amato.
L'esponente del Pd, che alla vigilia del Consiglio dei ministri ha incontrato il ministro Maroni, ha fatto la lista delle nuove norme "ereditate" in realtà dal pacchetto Amato, mai approvato dal Parlamento per via della crisi del governo di centrosinistra. Si va dai nuovi poteri attribuiti ai sindaci all'abolizione del patteggiamento per i reati di mafia, dalla banca dati del Dna alla distruzione delle merci contraffatte, fino alle norme contro lo sfruttamento dei minori.
Sugli altri punti del nuovo pacchetto sicurezza, però, Minniti ha espresso il dissenso dell'opposizione di centrosinistra, in particolare sul ddl che prevede il reato di immigrazione clandestina.
"Appare più come una bandiera politica che come un provvedimento in cui si crede davvero", ha detto il ministro ombra.
Per Minniti si istituisce un "reato generico e cieco" che rischia di essere "inefficace e controducente", perché mette insieme "chi è in Italia e ha casa e lavoro ma non è regolarizzato... con quei clandestini che non hanno lavoro e sono in rapporto con la criminalità". Secondo le stime del Pd, rischierebbero l'incriminazione 650mila immigrati che lavorano, tra cui 300mila badanti.
Minniti ha detto che il Pd darà battaglia in Parlamento su questo punto, affermando che c'è il rischio di "provocare il collasso del sistema giudiziario e di far esplodere immediatamente il sistema carcerario". (ha collaborato Massimiliano Di Giorgio)
Fonte: Reuters

Nessun commento:

Posta un commento