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venerdì 2 maggio 2008

Comuni: 10 mil di € per le iscrizioni dei cittadini Ue


Serviranno a pagare e a formare il personale dell’anagrafe. E (si spera) a ridurre le file

Roma – 2 maggio 2008 - Le regole sulla circolazione e il soggiorno in Italia dei cittadini europei entrate in vigore lo scorso anno hanno fatto crescere in maniera esponenziale il lavoro degli sportelli comunali. Il decreto legislativo 30/2007 prevede infatti che può rimanere in Italia per più di tre mesi chi lavora, studia o comunque ha i mezzi per mantenersi. In tutti questi casi è richiesta però l’iscrizione all’anagrafe, che ha sostituito la vecchia carta di soggiorno per cittadini Ue, e quindi centinaia di migliaia di comunitari, per lo più romeni e polacchi, si riversano nei Comuni per regolarizzare la loro posizione. Dall’altro lato degli sportelli c’è però un organico sottodimensionato, a volte non aggiornato sulla nuova procedura. In molti uffici si fanno dunque file interminabili o si procede per appuntamenti, con tempi lunghissimi.Le cose, forse, miglioreranno, visto che l’ultima finanziaria ha stanziato 10 milioni di euro che dovrebbero dare una mano ai Comuni su entrambi i fronti. Lunedì scorso il ministro dell’Interno ha firmato un decreto che ripartisce il contributo: 4 milioni serviranno a finanziare la formazione del personale, 6 a pagare il lavoro in più dovuto alle nuove competenze sui comunitari. I fondi non arriveranno a pioggia, ma in proporzione all’impegno dei vari uffici. Entro il 31 maggio, come spiega una circolare del Viminale, ogni Comune dovrà quindi far sapere al ministero quanto personale ha formato e quanti cittadini comunitari hanno già chiesto ai suoi sportelli l’iscrizione anagrafica o l’attestazione di soggiorno permanente.
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Ministero dell’Interno: "Monitoraggio relativo all’applicazione, da parte dei comuni, del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, sul diritto dei soggiorno dei cittadini dell’Unione europea. Ripartizione dei contributi di cui all’art. 2, c. 11, della legge 24 dicembre 2007, n. 24 (legge finanziaria 2008)."
di Elvio Pasca
Fonte: Stranieri in Italia.

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