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sabato 5 ottobre 2019

Chi l'ha visto, il giallo di Alexandra e quell'ultima telefonata d'aiuto: uccisa o fatta prostituire in Italia?

TELEVISIONE
Giovedì 3 Ottobre 2019

«Mi hanno sequestrata e violentata, fate presto!». Chi l'ha visto? torna sulla vicenda di Alexandra Macesanu, la ragazza romena di 15 anni scomparsa il 24 luglio 2019. La giovane venne rapita dopo aver chiesto un passaggio in autostop a Gheorghe Dinca, meccanico 65enne di Caràcal (località situata a 140 chilometri circa di distanza da Bucarest, nella zona Sud-Ovest del Paese). Ma il giorno dopo, approfittando dell’assenza dell’uomo, telefona 3 volte al 112 da un vecchio telefono senza SIM che trova nell’appartamento. La telefonata disperata alla polizia romena di Alexandra venne resa nota, perché la polizia entrò soltanto 4 ore dopo l'allarme quando ormai era troppo tardi. Nella proprietà dell’uomo la polizia trova pochi resti di ossa bruciate (resti che non possono essere ricondotti ad Alexandra), due denti (da cui è stato estratto il DNA: sarebbe proprio della quindicenne), e alcuni monili di Alexandra. Nel frattempo, a seguito dell’arresto e dei vari interrogatori, dopo due giorni, Dinca, confessa di averla uccisa, avendone bruciato il corpo.

Ma c'è un mistero. L'uomo confessa ancge l'omicidio di un'altra ragazza: Si tratta di Luiza Melencu, 18 anni, scomparsa il 14 aprile 2019, mentre faceva l’autostop per tornare a casa (aveva avvisato il nonno che stava rincasando in autostop e di lei non si era più saputo nulla). Dinca fa ritrovare dei resti in un boschetto, anche questi bruciati, ma sui quali non è stato possibile fare il test del DNA per riconoscerli come appartenenti alla ragazza. Dunque, Alexandra e Luiza sono state uccise davvero o sono state rapite per essere avviate alla prostituzione, forse in Italia?

In seguito alla diffusione degli audio e alla confessione di Dinca, cresce l’indignazione dell’opinione pubblica rumena, numerose manifestazioni invadono le piazze. Migliaia di rumeni chiedono le dimissioni del governo. Cadono diverse teste, tra cui quella del capo della polizia, del ministro dell’interno e del capo delle telecomunicazioni. Molti rumeni scrivono a Chi l'ha Visto. Anche lo zio di Alexandra, Alexandru Cumpanasu. L’uomo, candidato alla presidenza del Paese, da mesi sta conducendo una battaglia per ritrovare sua nipote e grazie a lui è stata aperta un’inchiesta a livello nazionale di cui si occupa la DIICOT centrale di Bucarest (antimafia e antiterrorismo rumena). Alexandru Cumpanasu riferisce dei contatti di Dinca con l’Italia, e della possibilità che sua nipote, sia viva e si trovi nel nostro paese avviata alla prostituzione. Racconta che potrebbe essere a Bari o a Vicenza.

Fonte: Il Messaggero

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