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mercoledì 7 gennaio 2009

Investe un romeno e fugge

Osteria Nuova Ingegnere travolge con l'auto lo straniero sulla Salaria e non lo soccorre
La piaga dei pirati al volante
di Paolo Di Lorenzo

Investe un operaio ad Osteria Nuova, sulla Salaria, e invece di prestare soccorso scappa. Ancora un terribile fatto di sangue sulle nostre strade. È accaduto all'alba di ieri mattina e protagonista è un ingegnere di 41 anni, italiano, residente nella Sabina Tiberina.

L'uomo alla guida della sua autovettura, una Fiat Panda, ha investito un cittadino romeno che stava attraversando la strada per recarsi al lavoro come operaio edile.
Il buio, un colpo di sonno, una distrazione, tanti interrogativi che si sono posti immediatamente i carabinieri che hanno soccorso la vittima. Ma perchè la fuga? Perchè l'ennesimo episodio di un pirata della strada? L'operaio è stato subito trasportato all'ospedale provinciale di Rieti, dove si trova ricoverato in prognosi riservata.
Nel contempo sono partite le ricerche dell'auto pirata che, dopo un'ora, è stata rintracciata in sosta in un vicolo a breve distanza dal fatto, con a bordo ancora l'autista in stato confusionale. All'interno del mezzo sono state rinvenute alcune bottiglie di vino e dai primi accertamenti l'automobilista è apparso in stato di ebbrezza. Dal controllo al terminale della Centrale operativa è emerso poi che l'uomo era già stato in passato denunciato per guida sotto l'influenza dell'alcol. Con l'accusa di lesioni personali gravissime e guida in stato di ebbrezza, l'ingegnere è stato arrestato. Dovrà difendersi dalla nuova normativa introdotta dal decreto-sicurezza del governo Berlusconi che ha fortemente inasprito le pene per chi guida ubriaco. Qui ci sarebbe poi l'aggravante della fuga, come hanno scritto nel bollettino i carabinieri intervenuti a Osteria Nuova.
Da capire, infine, se l'automobilista era appena uscito da una festa in casa di amici oppure proveniva da Rieti, dopo aver trascorso una serata in un locale notturno. Ma perchè la fuga? Gli interrogatori, alla presenza dell'avvocato di fiducia, dovranno anche chiarire se l'uomo non si è proprio reso conto di aver investito un pedone.

04/01/2009

Fonte: Il Tempo.

Camionista 23enne muore in incidente


TRAGEDIA SULL'A1

Tamponamenti a catena tra i curiosi

Il giovane romeno si è schiantato contro il pilone di un cavalcavia, forse per un colpo di sonno, all'altezza del casello di Modena nord. Quindici vetture si sono scontrate, dopo aver rallentato per osservare il mezzo distrutto

Modena, 3 gennaio 2009. Un terribile incidente verificatosi questa mattina sull'A1, quasi all'altezza del casello di Modena nord, è costato la vita a un camionista, morto sul colpo. La vittima si chiamava Florin Caraian, romeno 23enne, dipendente di un’azienda ravennate che abitava e lavorava a Cesena.

Intorno alle 10, per cause ancora da accertare (ma forse si è trattato di un colpo di sonno), il mezzo pesante del giovane si è schiantato contro il pilone di un cavalcavia. Polizia Stradale e vigili del fuoco sono intervenuti per la rimozione del mezzo.

Mentre erano in corso le operazioni per rimuovere il mezzo e ripulire l’asfalto, sulla carreggiata opposta dell’autostrada sono avvenuti otto tamponamenti tra i veicoli che rallentavano per la curiosità dei conducenti che volevano osservare il camion distrutto. Quindici le vetture coinvolte.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Orizzonti: Gli "invisibili" a due passi dalla Capitale


I volontari della Comunità di Sant’Egidio vicini agli "ultimi" anche nel giorno di Capodanno. Più di 250 gli immigrati dell'Est che vivono in baracche nella pineta di Ostia di Nicola Ferrante (Avvenire)

L’odore acre di bruciato. L’eco lontana delle voci. Attorno solo alberi e arbusti. «Alexandro? Alexandro?» Nessuna risposta. Poi attraverso un recinto di plastica e lamiere spunta un uomo: è Alexandro, romeno, capo famiglia di 15 persone tra figli e nipoti. «Venite, entrate, prego». E di colpo, lì dove c’era solo vegetazione, si spalanca un mondo nascosto. È un accampamento. Il fuoco è acceso, tende, tavoli, letti, passeggini, sguardi smarriti. Viaggio nella pineta lungo il litorale di Ostia, a due passi dalla Capitale. È l’ultimo dell’anno, manca poco alla mezzanotte e i volontari della Comunità di Sant’Egidio di Ostia stanno compiendo il loro giro per condividere lenticchie, cotechino, spumante e scambiarsi gli auguri con gli ultimi degli ultimi. Non lontano dai luoghi dove, esattamente una settimana fa, un rogo ha distrutto una famiglia romena.

Lo sgombero immediato, dopo la tragedia, è servito solo a far spostare il popolo dei senza tetto. Qualche metro più in là, mimetizzati con l’intreccio delle fronde, gli “invisibili” (così come sono stati ribattezzati) continuano a vivere come fantasmi nella notte. «Vivo così da cinque anni, spiega Alexandro, con la mia famiglia. I bambini no, quelli no – si affretta a precisare – sono rimasti in Romania. E poi se accendiamo un fuoco lo facciamo all’aperto, mai dentro. Spesso viene la polizia e ci dice che qui non possiamo stare, che siamo abusivi, allora prendiamo tutto e ci spostiamo». Spariscono di qua, ricompaiono di là.

«Siamo tristi, siamo tristi. Vedi come viviamo – continua Alexandro –? Non è vero che non vivremmo volentieri in una casa vera, fatta di pareti. Magari una casa popolare. Ma so di chiedere troppo. Alcuni di noi hanno un lavoro, ma senza residenza come si fa? La regola la conosco bene: prima ci sono gli italiani. Perciò stiamo qui e siamo in tanti. Lì, dietro quegli alberi c’è un’altra famiglia. Da quella parte un’altra ancora, e così per tutta la pineta». La macchia pullula di invisibili. Alexandro ci accompagna ancora per un pezzo. Poi, quando si scorge la strada, si ferma. Sotto la luce dei lampioni no, lui non può sostare: diventerebbe improvvisamente visibile. Da un’abitazione vicina arriva l’allegro vociare di chi festeggia il Capodanno. Alexandro teme parta qualche segnalazione. E torna indietro.

Un centinaio i pasti preparati dai volontari della Comunità di Sant’Egidio. Nella pineta si stima vivano in media almeno 250 persone. Una cifra che, d’estate, raddoppierebbe addirittura. Tuttavia, per le feste natalizie, molti di loro sono andati in patria ma rientreranno nei prossimi giorni. Il giro dei volontari prosegue in altri quattro punti strategici, da Ostia Sud fino al Nord del litorale. E ogni volta che arriva una macchina della Comunità di Sant’Egidio, di colpo, i crocicchi si animano di invisibili. Sembra sbuchino dal nulla. Sono lì che attendono: un piatto caldo, una parola da scambiare. Come Christoforo, 50 anni, polacco. «Di giorno faccio il muratore – racconta con un italiano ancora incerto – ho lavorato per grandi aziende e anche per privati di un certo livello. Anch’io vivo nella pineta. Siamo in tre, tre uomini. Dobbiamo stare sempre attenti. Il fuoco, ad esempio. La sera quando andiamo a dormire lo spegniamo sempre, anche se fa freddo come stasera».

Tutt’attorno, intanto, continuano ad arrivare alla spicciolata altri invisibili. Saluti, strette di mano, abbracci, scambi d’auguri. Emergono così storie di straordinaria normalità. Di cui, per la maggior parte, sono protagonisti uomini tra i 40 e i 50 anni che non hanno scelto di vivere senza dimora ma si sono ritrovati in questa condizione. Arrivati dall’Est europeo, per la maggior parte da Polonia e Romania, lì hanno tutti ancora una casa e una famiglia (che continuano a mantenere). Ma qui vivono completamente soli, spesso in preda alla compagnia distruttiva dell’alcol.

Intanto il brio dei botti di fine d’anno interrompe, con stridore, i racconti delle loro esistenze difficili. Vicende che scatenano sgomento e indignazione quando sfociano in tragedia, annientando solo per poco la loro invisibilità, così conveniente a chi preferisce ignorare. Un’ultima domanda, scontata ma di rito: cosa vi aspettate dal nuovo anno? Silenzio e imbarazzo: la vita da quest’angolazione, forse, rende faticoso anche sognare.

2 gennaio 2009

Fonte: Roma Sette.

venerdì 2 gennaio 2009

Românii vor avea paşapoarte electronice din 2009


Din 2009 românii vor avea paşapoarte electronice. Sistemul a fost inaugurat miercuri de ministrul Administraţiei şi Internelor, Gabriel Oprea, care a vizitat centrul unde se vor personaliza noile documente.

Noutatea constă în introducerea unui cip care include datele personale ale deţinătorului. Paşaportul biometric are 50 de elemente de siguranţă, cu 18 mai mult decât aveau documentele folosite până acum.

România este singura ţară din lume care emite un paşaport electronic care cuprinde chiar de la momentul introducerii, ambele elemente de identificare, adică imaginea facială şi amprentele digitale.

Sursa: Antena 3

De la 1 ianuarie, românii nu mai pot fuma în spaţiile publice închise.


La vremuri noi şi reguli noi. Începând cu 1 ianuarie, românii nu mai au voie să fumeze în spaţiile publice închise, ci doar în camere special amenajate, ventilate şi care să nu fie spaţii de tranzit sau de acces.

Inţiativa legislativă aparţine fostului ministru liberal al Sănătăţii, Eugen Nicolăescu. Potrivit noii legi, spaţiile pentru fumat nu vor putea depăşi jumătate din suprafaţa barului sau a restaurantului.

Localurile cu o suprafaţă mai mică de 100 de metri pătraţi pot alege să funcţioneze, fie ca unităţi în care se fumează, fie ca unităţi în care nu se fumează, cu condiţia ca această decizie să fie adusă la cunoştinţă publicului.

Dacă proprietarii nu vor respecta noile norme, ei riscă amenzi cuprinse între 2.500 şi 5.000 de lei.

Sursa: Realitatea TV

Il nuovo anno si apre in rosa: nate quattro femmine e un maschietto


CORSA AL PRIMO VAGITO DEL 2009

A Pescara Micaela è venuta alla luce tre secondi dopo la mezzanotte. A Milano record per due gemelline ecuadoriane. A Padova arriva Giulia. A Bologna il primo nato, un maschietto, è figlio di una donna romena

Roma, 1 gennaio 2009 - Consueta corsa al primo nato del nuovo anno. È una bambina la prima nata del 2009 in provincia di Pescara. Ha visto la luce a mezzanotte e 3 secondi in ospedale ed è di Pescara. Il secondo parto in Ostetricia, nel capoluogo adriatico, è avvenuto stamattina, e si è trattato di un’altra bimba. Fino alla tarda mattinata nessun parto negli ospedali di Penne e Popoli. La bimba, sembra la prima nata in Italia, si chiama Micaela Perfetto ed ha pesato tre chili e mezzo. È la secondogenita di una giovane coppia. Il parto è stato spontaneo.

Fiocco rosa anche in Veneto; 36 secondi dopo la mezzanotte e' nata a Padova Giulia figlia di italiani residenti nella vicina Rubano.

La prima nata del 2009 in provincia di Alessandria si chiama Alysia ed è venuta alla luce un minuto dopo la mezzanotte all’ospedale di Acqui Terme (Alessandria). La bimba e’ figlia di una coppia di astigiani residenti a Colosso (Asti).

Da Foggia, è segnalata la nascita di una bimba, Alessia, venuta alla luce due minuti dopo la mezzanotte. A Milano, invece, le prime due nate a mezzanotte e mezza sono due gemelline ecuadoriane e anche a Bologna il primo nato, un maschietto, e' figlio di una donna romena. In Friuli la prima nata è una bambina, che ha ''vinto'' mezzo quintale di miele messo in palio da un apicoltore. A Roma al primo nato e' stato dato il nome di Diego.

Fonte: Il Quotidiano.net

Romania: privatizzazione in vista per alcuni aeroporti

30/12/2008
Gli scali interessati dovrebbero essere quelli della capitale e di Timisoara
Messaggio promozionale

Il Governo romeno ha deciso di rinunciare al pacchetto azionario di maggioranza di alcuni tra i maggiori scali del Paese. La mossa, che potrà essere operativa solo nei primi mesi del prossimo anno, comporterà anche una revisione della normativa nazionale in materia di privatizzazioni; la legge attuale assegna allo Stato la proprietà del 51% delle quote. Gli aeroporti interessati dovrebbero essere quelli della capitale (Henri Coanda-Otopeni e Aurel Vlaicu Bneasa) e di Timisoara, dei quali il ministero dei Trasporti detiene l'80%. La quota dello Stato nell'aeroporto di Costanza è invece del 60%. La vendita, che riguarderà una percentuale non superiore al 5% del capitale sociale, sarà limitata, in una prima fase, a Timisoara e Costanza. Potrebbe aggiungersi poi anche l'aeroporto di Cluj Napoca.

Fonte: Guida Viaggi.

Nuova rete elettrica tra Ungheria e Romania

Martedì, dicembre 30

E' stata inaugurata la nuova linea di trasmissione di energia elettrica di 400 Km fra la città di Arad in Romania e la città di Békéscsaba in Ungheria. Lo rende noto l'ICE.
La società statale ungherse Mavir e la sua controparte rumena hanno speso rispettivamente 4,2 miliardi e 6,8 miliardi di fiorini per realizzare il progetto (circa 45 milioni di euro). La linea di trasmissione migliorerà la cooperazione fra le due regioni e garantirà la stabilità delle forniture di energia elettrica. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 500 milioni di fiorini (circa 2 milioni di euro) dal programma Trans European Network Energy dell'Unione Europea.

Fonte: Portalino.

Roma: Movimento Diritti Civili pronto a sostenere spese sepoltura vittime rogo Castelfusano

Roma, 28 dic. - (Adnkronos) . Il Movimento Diritti Civili e' pronto a farsi carico, se non lo faranno le Istituzioni italiane preposte, delle spese per i funerali del piccolo rumeno e della sua mamma, morti nell'incendio della loro baracca nella pineta di Castelfusano, alle porte di Roma. Lo rende noto, in un comunicato, il leader di Diritti Civili, Franco Corbelli.
''La drammatica e triste vicenda del bambino e della sua mamma rumena, che erano giunti in Italia per trascorrere il Natale con il loro congiunto, un onesto lavoratore e che hanno perso la vita nel rogo della loro baracca a Roma, ha commosso e addolorato l'Italia. Oggi il papa' del bambino e marito della donna - afferma Corbelli - ha chiesto un aiuto economico. Vuole seppellire i suoi cari a Roma. Non so se il sindaco di Roma, Alemanno, il presidente del Consiglio, Berlusconi, le Istituzioni italiane siano gia' intervenute raccogliendo l'appello di questo poveruomo. Tutti i telegiornali nazionali oggi hanno ignorato il grido di dolore e la richiesta di aiuto di questo cittadino romeno''.
''E' umanamente doveroso - conclude -aiutare questo povero e sfortunato operaio rumeno che si e' visto la sua famiglia distrutta in quell'incendio. Uccisi dalla miseria e dalla poverta'''.

Fonte: Adnkronos Ign.

A murit Haralamb Zincă, autor de romane poliţiste


28 decembrie 2008

Scriitorul de romane poliţiste Haralamb Zincă a decedat, duminică, la vârsta de 85 de ani, după ce a suferit mulţi ani de boala Alzheimer.
Nume ilustru al literaturii poliţiste, Haralamb Zincă, pseudonimul literar al lui Hary Isac Zilberman, este autor a peste 50 de cărţi.
În 1971, Haralamb Zincă a primit premiul Asociaţiei Scriitorilor din Bucureşti, pentru cartea "Şi a fost ora H".
Înmormantarea va avea loc luni, la prânz, la Cimitirul Evreiesc de rit spaniol din Bellu.

Sursa: Antena 3