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domenica 21 luglio 2013

‘’SacrifICE”, un eveniment artistic de excepție deschis la Veneţia de maestrul Mihai Țopescu/‘’SacrifICE”, un evento artistico d’eccezione presentato a Venezia dal maestro Mihai Țopescu‏

COMUNICAT DE PRESĂ
‘’SacrifICE”, un eveniment artistic de excepție
deschis la Veneţia de maestrul Mihai Țopescu

Institutului Român de Cultură şi Cercetare Umanistică de la Veneţia are plăcerea de a vă invita la expoziţia „SacrifICE”, aparţinând maestrului Mihai Ţopescu în Mica Galerie a Institutului.

Expoziția “SacrifICE” are la bază un performance creat de artist în cadrul expoziției de la Palatele Brâncovenești, vernisată în luna aprilie a anului curent. Proiectul explorează tema sacrificiului de sine în scopul creației printr-un video care captează procesul de topire până la dispariție al autoportretului din gheață al artistului. Ritualul simbolic de transformare se împlinește prin crearea unei ediții limitate de 50 de fiole în care a fost îmbuteliată apa obţinută în cadrul performance-ului inițial, care vor însoţi lucrarea video de la Veneţia, alături de alte materiale ilustrative. Ediția este însoțită de un certificat de autenticitate.

Pentru realizarea acestui proiect s-au implicat nume importante ale artei contemporane românești și internaționale, precum Luminiţa Sabău, curator și inițiator al proiectului “Premiul European de Artă”, Victor Kornis, designer sau criticul de artă Cătălin Davidescu.

Mihai Ţopescu este absolvent al Institutului de Arte Plastice „Ion Andreescu” din Cluj, secţia sticlă, promoţia 1981, clasa prof. Cornel Ailincăi şi Mircea Spătaru. În anul 1985, Mihai Ţopescu a urmat un curs de specializare în cadrul Academiei Kunst Baden din Viena. Este membru al UAP Târgu Jiu şi Arad, iar din anul 2000 este membru al Centro Studio-Vetro Murano din Veneţia. Artistul a participat la expoziţii de grup şi personale în ţară (Bucureşti, Arad, Craiova, Târgu Jiu, Bacău) şi străinătate, în Danemarca (Ebeltoft), Cehia (Novy-Bor), Japonia (Kanazawa), Belgia (Bruxelles) Germania (Köln), Olanda (Tubbergen) şi a fost distins cu numeroase premii naţionale şi internaţionale.

Evenimentul este organizat în colaborare cu Uniunea Artiștilor Plastici din România, Filiala Gorj şi beneficiază de patronajul Primăriei orașului Veneția. Expoziţia, realizată cu sprijinul financiar al Institutului Cultural Român, va putea fi vizitată în Mica Galerie a IRCCU Veneţia din Cannaregio 2211, până pe data de 15 august 2013, de marţi până duminică, în intervalul orar 10-12 şi 15-20. Intrarea este liberă.

Pentru mai multe detalii:
http://www.icr.ro/venetia/evenimente-4/sacrifice-un-eveniment-artistic-de-exceptie-deschis-la-venetia-de-maestrul-mihai-topescu.html
Alexandru Damian, coordonator proiecte arte vizuale
Tel. +39.041.524.2309
INSTITUTUL ROMÂN DE CULTURĂ ŞI CERCETARE UMANISTICĂ
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Veneţia, ITALIA

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COMUNICATO STAMPA
”SacrifICE”, un evento artistico d’eccezione
presentato a Venezia dal maestro Mihai Țopescu

L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha il piacere di invitarvi alla mostra “SacrifICE” del maestro Mihai Ţopescu nella Piccola Galleria dell’Istituto.

La mostra “SacrifICE” ha alla base un performance creato dall’artista per la mostra dei Palazzi di Brâncoveanu, inaugurata nell’aprile di questo anno. Il progetto esplora il tema del proprio sacrificio col fine di creare tramite un video che capta il processo di scioglimento fino alla scomparsa dell’autoritratto fatto di ghiaccio dell’artista. Il rituale simbolico di trasformazione viene compiuto con la creazione di un’edizione limitata di 50 fiale contenenti l’acqua risultata nell’ambito del performance iniziale, che completeranno l’opera video e gli altri materiali illustrativi. L’edizione è accompagnata da un certificato di autenticità.
Il progetto ha vede coinvolti importanti nomi dell’arte contemporanea romena ed internazionale quali Luminiţa Sabău, curatore ed iniziatore del “Premio Europeo d’Arte”, Victor Kornis, designer ed il critico d’arte Cătălin Davidescu.

Mihai Ţopescu è laureato dell’Istituto di Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj, sezione vetro, promozione 1981, classe prof. Cornel Ailincăi e Mircea Spătaru. Nel 1985 Mihai Ţopescu ha conseguito un corso di specializzazione nell’ambito dell’Accademia Kunst Baden di Vienna. E’ membro dell’Unione degli Artisti di Romania filiali Târgu Jiu e Arad, e dal 2000 è membro del Centro Studio-Vetro Murano di Venezia. L’artista ha partecipato a mostre di gruppo e personali in Romania (Bucarest, Arad, Craiova, Târgu Jiu, Bacău) e all’estero, in Danimarca (Ebeltoft), Rep. Ceca (Novy-Bor), Giappone (Kanazawa), Belgio (Bruxelles), Germania (Köln), Olanda (Tubbergen) ed è stato distinto con numerosi premi nazionali ed intenazionali.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Unione degli Artisti di Romania, Filiale Gorj e gode del patrocinio del Comune di Venezia. La mostra, realizzata con il sostegno finanziario dell’Istituto Culturale Romeno, potrà essere visitata presso la Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Venezia, Cannaregio 2211, fino al 15 agosto 2013, da martedì fino a domenica, nell’intervallo orario 10-12 e 15-20. L’entrata è libera.

Per ulteriori dettagli:
http://www.icr.ro/venezia/eventi/sacrifice-un-evento-artistico-d-eccezione-presentato-a-venezia-dal-maestro-mihai-topescu.html
Alexandru Damian, coordinatore progetti arti visive
Tel. +39.041.524.2309
ISTITUTO ROMENO DI CULTURA E RICERCA UMANISTICA
Palazzo Correr - Cannaregio 2214 (Campo Santa Fosca)
30121 Venezia, ITALIA

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Sacrifice
Sacrifice
Il video „Il Sacrificio” ha l’origine nella performance fattasi dall’artista. Una testa da saggio, belle e
trasparente, si dissolve. La forma versata nel ghiaccio sparisce pian piano,di una maniera quasi impercettibile.

Il volto con la barba ha dei contemplativi e sereni tratti di un filosofo antico. I tratti facciali si dissolvono, si sciolgono e si trasformano in un filino d’acqua catturato in vassoio. Panta rhei: tutto
fluisce. Sarebbe tentante credere che si trattasse di una metafora riferente ad Eraclito. Invece, nulla
possa essere così lontano da una simile verità. Infatti, ciò che si vede è l’autoritratto dell’artista Mihai
Topescu, di cui l’argomento è appunto la trasformazione. Il video “Il Sacrificio” presenta una trasformazione tramite i mezzi del sacrificio simbolico fino all’abbandono in sé del soggetto. Questa arte che non è soltanto un commento, bensì qualcosa più profondamente esistenziale, dando vita alla costante variazione e al continuo divenire. Ciò che esprime e in fei dei conti conditio humana – un aspetto da molto esplorato de Topescu.

Dopo la laurea all’Università dell’arte e Disegno di Cluj (Romania), l’artista si è dedicato all’artei del
vetro, specialmente per mezzo dei metodi non-tradizionali, adoperando un approccio più vicino alla
tecnica della scultura: spargendo e limando ciò che stavo per pensare dai blocchi massici. Ulteriormente ha esplorato la simbiosi del vetro col metallo, poi anche col legno, creando sculture dominate dal senso di monumentalità con dei tratti tectonici. Più tardi, verso la metà egli anni 90, si è allontanato dalla pesantezza materiale e sta lavorando di nuovo col vetro, di cui la trasparenza figurativa traspone delle forme e dei sentimenti in una sfera spirituale in cui la diafana corporeità del vetro perde subitamente il peso.

Il video dell’artista riprende il processo della de materialità, la concentrazione minimalista e non-corporalità e le porta più avanti. Sorprende così il processo della fusione della scultura di ghiaccio sul supporto digitale – accelerato e inquadrato. Con questa concessione a favore del ritmo veloce e moderno della percezione,Topescu sta per diventare un bambino dei nostri giorni.

Pantha rhei – troppo frettoloso!. Siamo testimoni dello sperdersi in una realtà velocissima. Eppure,
qualcosa di concreto ancor resta: il video viene accompagnato da una edizione limitata di 50 recipienti contenenti acqua disciolta dall’originario happening. Però, possa avere vera e lunga durata in una simile forma, ovvero sta andando verso un successivo stato di metamorfosi, totalmente qualcosa di nuovo? Sembra offrire la possibilità del ritardare il momento trasformazione oppure proprio dominarlo e, quindi, per partecipare così a ciò che si verifica ad essere un processo spirituale. “Il Sacrificio” mostra – come in Eraclito – il processuale e il contraddittorio, pure indissolubilmente tra di loro legati, il rapporto fra l’esserci,. il divenire e il perdersi.

Luminita Sabau

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