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venerdì 27 dicembre 2013

Consorzio Italia-Romania per Alfred: reattore-test a fissione

Ansaldo Nucleare, Enea, Icn hanno creato il consorzio Falcon

Roma, 19 dic. (TMNews) - Alfred, Advanced Lead Fast Reactor European Demonstrator, è il un reattore nucleare dimostrativo di quarta generazione raffreddato a piombo liquido che sarà creato in Romania grazie alla collaborazione tra Bucarest e Roma e in particolare tra Ansaldo Nucleare, Enea e Istituto di Ricerca Nucleare romeno "Icn".

E' stato firmato a Bucarest, alla presenza del ministro romeno delegato per l'Energia, Costantin Nita, l'atto costitutivo del Consorzio Falcon (Fostering Alfred Construction). L'ingegner Giovanni Lelli, rappresentante di Enea, ha dichiarato che la costituzione del Consorzio per la realizzazione in Romania del reattore Alfred è un successo della collaborazione fra ricerca pubblica e industria, fra Enea e Ansaldo Nucleare. L'industria italiana ha così accesso ai finanziamenti romeni e della Ue per la fornitura di componenti ad alta tecnologia. I laboratori dell'Enea del Centro Ricerche del Brasimone qualificheranno alcuni di questi componenti. Le capacità di progettazione e infrastrutturali italiane in un settore ad alta tecnologia hanno così il modo di contribuire allo sviluppo tecnologico europeo e del nostro paese.

Presenti alla cerimonia come firmatari anche i legali rappresentanti di Ansaldo Nucleare, ingegner Roberto Adinolfi, Enea e l'Istituto di Ricerca Nucleare "Icn", Constantin Paunoiu.

Alfred è il nome dell'impianto dimostrativo che costituisce la soluzione emersa dalle attività di ricerca europee, e in particolare italiane, sviluppate per far fronte alle problematiche di sicurezza degli impianti nucleari in caso di eventi estremi e contribuire così allo sviluppo di un sistema energetico a basse emissioni di carbonio. E' il frutto dell'impegno congiunto di industrie, università e laboratori di ricerca italiani, che a partire dagli anni '90 hanno perseguito l'obiettivo di dar vita ad una nuova filiera di reattori a fissione ad elevato grado di sicurezza, grazie all'impiego di meccanismi di prevenzione e di protezione passivi. I reattori di quarta generazione si prefiggono inoltre di sfruttare efficientemente il contenuto energetico del materiale fissile e di riciclare le scorie all'interno del reattore stesso, riducendo così drasticamente la quantità di rifiuti radioattivi a lunga vita.

La progettazione del dimostratore Alfred è stata sviluppata fino ad ora nell'ambito del settimo Programma Quadro di ricerca Euratom ed ha visto Ansaldo Nucleare impegnata in qualità di leader nelle attività di integrazione di sistema ed Enea nello sviluppo tecnologico, mentre l'Università italiana ha curato la formazione specifica degli studenti che hanno avuto la possibilità di formarsi partecipando attivamente al progetto. L'Istituto di Ricerca Nucleare Romeno Icn ha partecipato alle attività di progettazione di Alfred a partire dalle sue prime fasi contribuendo alla progettazione del nocciolo del reattore e promuovendo le attività preliminari all'iter necessario per la sua approvazione in Romania. Il Consorzio, che dopo l'atto costitutivo tra i primi tre firmatari verrà allargato alla partecipazione di numerose organizzazioni europee che già hanno espresso il loro interesse, si prefigge di reperire, tramite meccanismi in kind, le risorse necessarie alla realizzazione di una prima fase di sviluppo tecnologico e progettuale.

Per la successiva fase di costruzione del reattore si intende fare ricorso ai finanziamenti della European Investment Bank ed ai fondi infrastrutturali (Cohesion Funds), a cui in particolare la Romania può accedere nella sua qualità di nuovo membro della Comunità Europea. La collaborazione tra Italia e Romania nel settore nucleare ha una storia più che trentennale: Ansaldo Nucleare ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione delle prime due unità di tipo Candu (reattori ad acqua pesante) della centrale di Cernavoda, collaborando con i detentori canadesi della tecnologia e con numerose industrie romene: oggi l'impianto di Cernavoda produce il 20% del fabbisogno elettrico del Paese e ne è previsto un raddoppio, per il quale ancora una volta Ansaldo Nucleare si è candidata.

Fonte: TM News

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