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giovedì 18 dicembre 2014

Giornata internazionale del migrante

Oggi, 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale del Migrante, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, a 10 anni dall’adozione della Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, avvenuta per l’appunto il 18 dicembre 1990

 Fu una tragedia dell’immigrazione, verificatasi nel 1972, a spingere la comunità internazionale ad avviare un confronto che avrebbe portato all’adozione di questo strumento giuridico, per tutelare quanti hanno lasciato il loro Paese d’origine per costruirsi altrove un futuro migliore. Un camion che ufficialmente doveva trasportare macchine da cucire ebbe un incidente all’interno del tunnel del Monte Bianco, morirono ventotto lavoratori originari del Mali che, nascosti nel rimorchio, cercavano di raggiungere la Francia.

 Le migrazioni, genti o interi popoli che lasciano la loro terra in cerca di maggiori opportunità altrove, hanno sempre fatto parte della storia dell’umanità. Nella preistoria, nel medioevo, nell’età moderna, i flussi migratori sono una costante del genere umano, in ogni parte del mondo.

 Oggi, complice da una parte il progresso di alcune aree del pianeta e dall’altra l’intensificarsi di nuove guerre, disastri naturali e violazioni dei diritti umani nei sud del mondo, il fenomeno migratorio interessa maggiormente la direttrice sud-nord. Le società del nuovo millennio sono sempre più multietniche e globalizzate. Nella sola Europa vivono 65 milioni di immigrati, l’8,8% della popolazione.

 Chi osteggia questo fenomeno punta sulla diffusione di un sentimento di paura e disprezzo nei confronti dell’immigrato e le politiche interne ai paesi europei riflettono spesso tale sentimento. I decreti di espulsione verso i Rom in Francia, il respingimento degli immigrati provenienti dal Nord Africa in Spagna e la segnalazione dei clandestini bisognosi di cure mediche in Italia, vanno senz’altro in questa direzione.

 La Giornata Internazionale dei Migranti, istituita dalle Nazioni Unite, mira, al contrario, a richiamare i singoli governi al rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati, così come al riconoscimento del reale contributo di questi ultimi allo sviluppo economico dei paesi destinatari.

 In occasione della Giornata Internazionale del Migrante, è interessante navigare nel sito www.parlezvousglobal.org, uno spazio sociale e didattico in 5 lingue dedicato alle scuole secondarie europee ed africane attivo grazie al progetto di educazione alla cittadinanza mondiale “Parlez-vous global?”

 I paesi direttamente coinvolti sono: l’Italia, la Francia, l’Austria, la Romania, il Benin, il Burkina Faso e il Senegal. Tutto questo nel quadro del progetto “Parlez-vous global?”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dalle Ong CISV, ACRA, APDD – Agenda 21, COOPI, COSPE, Stretta di Mano, Sudwind, UNMFREO.

 Il progetto iniziato nel 2013, si propone di formare 12.000 insegnanti e 3.500 futuri insegnanti (studenti universitari) sulle sfide globali del Millennio. I docenti, seguendo corsi gratuiti tenuti dalle Ong, approfondiscono il tema della xenofobia, dello sviluppo sostenibile e della multiculturalità; inoltre, apprenderanno gli strumenti per educare alla cittadinanza mondiale nella scuola, adoperando tecniche legate al citizen journalism; infine, acquisiranno degli strumenti per valutare l’apprendimento degli studenti, elaborati da esperti internazionali.

 Una parte degli insegnanti viene accompagnata e sostenuta dalle Ong anche nel lavoro nelle scuole: non solo per costruire il piano formativo e i moduli didattici, ma anche per realizzare i laboratori e per applicare il format di valutazione delle competenze. In particolare, alcuni gruppi di insegnanti avranno la possibilità di effettuare un viaggio studio in un altro paese partner del progetto: per esempio, docenti europei potranno effettuare scambi con docenti africani e viceversa. Gli studenti si incontreranno invece a livello nazionale.

 Fonte:Valle Sabia News

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