Galleria Monica De Cardenas, Milano - fino al 28 febbraio 2015. Raccontare con freddezza fotografica la Romania postcomunista. Ispirandosi alla pittura di Tiziano. L’esordio italiano di Serban Savu.
L’amore per l’arte italiana di Serban Savu (Sighisoara, 1978; vive a Cluj), colpito, durante un soggiorno a Venezia, dai dipinti di Tiziano, è oggi ricambiata con l’esposizione a lui dedicata dalla Galleria Monica De Cardenas, la prima in Italia. Il fascino dell’arte classica e rinascimentale non solo gli rivelò un modo di esprimersi, ma gli fece comprendere che quel linguaggio lo aveva sempre posseduto. Le tele prodotte sono veri e propri frammenti, come fotografati, della vita quotidiana della Romania postcomunista. Nel linguaggio realistico (fotografico, appunto) s’insinuano simbologie classiche inserite a volte con ironia, ma mai in modo dissacrante.
Il punto di vista è distante, svela la freddezza di un osservatore che si attiene alla realtà. Il titolo, Sometimes my Eyes are the Eyes of a Stranger, suggerisce un processo produttivo quasi meccanico, da turista di piccoli attimi di bellezza, ma distaccato e non interpretativo. Ma il suggerimento, a sua volta, riflette il paradosso, perché quelle che sembrano fotografie di reportage, altro non sono che tele composte.
(Lodovico Lindemann)
Milano // fino al 28 febbraio 2015
Serban Savu – Sometimes my Eyes are the Eyes of a Stranger
MONICA DE CARDENAS
Via Viganò 4 02 29010068
info@monicadecardenas.com
www.monicadecardenas.com
Fonte: Artribune
martedì 16 dicembre 2014
Scene di vita quotidiana rumena. Raccontate a Milano da Serban Savu
Pubblicato da
Anonimo
alle
20:42
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