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sabato 1 maggio 2021

Tradizioni pasquali e luoghi dell'anima in Romania

Manca ormai poco alla Pasqua ortodossa, occasione in cui vi proponiamo un viaggio alla scoperta dei nostri luoghi dell'anima, dove la spiritualità si intreccia alle tradizioni, e che sono destinazioni turistiche e culturali imperdibili in qualsiasi stagione. Una delle più belle usanze pasquali in Romania è quella delle uova dipinte. Le uova vengono dipinte nel Giovedì Santo, specialmente di rosso, simboleggiante il sangue versato dal Redentore per l'espiazione dei nostri peccati, e vengono donate a Pasqua come auspicio di rinascita e fecondità. Le uova di Pasqua si colorano in casa con diversi colori. 

Un altro modo di decorarle è quello di appiccicare al guscio sagome di carta o foglioline di verdure, di solito a forma di croce, e coprirle, prima di bollirle, con bucce di cipolla per ottenere una sfumatura di marrone. La colazione della mattina di Pasqua si fa a suon di uova sode colorate perchè la Pasqua non è tale senza la rituale battitura delle uova. Ma, in Romania, le uova non si colorano solo per essere consumate a Pasqua. L'uovo dipinto è il fiore all'occhiello dell'artigianato romeno. 

L'arte popolare di dipingere le uova è molto viva in Bucovina, perchè tramandata di generazione in generazione. Qui, le uova sono dipinte con tecniche secolari molto elaborate, su qualsiasi tipo di guscio, di gallina, anatra, oppure oca, con la cera d'api calda mescolata a colori vegetali, estratti dalla corteccia di quercia, dalle foglie di cipolla o dal guscio della noce. I motivi dipinti sulle uova illustrano la vita e la spiritualità contadina, con i loro simboli: uccelli, animali, piante, attrezzi, e scene bibliche. Gli stessi motivi si ritrovano anche sui costumi popolari tipici. 

Ciascuna zona della Bucovina ha i suoi colori tipici. Le uova dipinte a Brodina de Sus sono contraddistinti dai motivi su sfondo rosso, quelle fatte a Paltinu, dal mix di rosso e arancione, e quelle fatte a Ciocanesti dallo sfondo cromatico nero sul quale prevalgono i motivi rossi, gialli e bianchi. Nel "villaggio-museo" Ciocăneşti, che fa da palcoscenico al tradizionale Festival Nazionale delle Uova Dipinte, il quale riunisce artigiani popolari da tutto il Paese, sulle uova dipinte, ma anche sulle facciate delle case, scoprirete i motivi tipici dei costumi tradizionali. Lo stile di Ciocăneşti di dipingere le uova è uno dei più antichi nel Paese. Ciocăneşti ospita anche un Museo delle Uova Dipinte, che custodisce oltre 3000 uova dipinte dagli artigiani locali. 

La Provincia di Suceava, della regione Moldavia, nella cui parte settentrionale ricade la Bucovina, vanta una "Via delle uova dipinte", che illustra tutte le usanze pasquali romene. Il percorso porta alla scoperta delle località e dei centri artigianali in cui si fanno tradizionalmente le uova dipinte, come Ciocanesti, Moldovita, Vatra Moldovitei, Suceviţa, Marginea, Putna, Brodina, il Monastero Humor e Voroneţ e propone soste presso mostre-vendita di artigianato locale, chiese e monasteri, musei e sagre gastronomiche. La Bucovina è anche luogo prediletto di pellegrinaggio, perchè qui si trovano le più famose chiese ortodosse romene, quelle affrescate all'esterno dei monasteri della Provincia di Suceava. Sette si ritrovano, sin dal 1993, nella lista del Patrimonio Culturale dell'Umanità dell'Unesco: Arbore, Humor, Moldovita, Patrauti, Probota, Suceviţa e Voroneţ. Ciascuna di queste chiese è contraddistinta da un colore: Voroneţ, ad esempio, dall'azzurro, Humor dal rosso, Suceviţa dal verde e Moldovita dal giallo dorato. 

Quella del Monastero Suceviţa vanta i meglio conservati affeschi esterni. È considerata dagli storici dell'arte "il testamento dell'arte medievale moldava", in quanto riassume le caratteristiche architettoniche e iconografiche di tutte le chiese costruite precedentemente e con essa si conclude l'epoca della grande creazione iconografica del XVIesimo secolo, perchè l'ultima chiesa in Bucovina dipinta sulle pareti esterne. Il suo celebre affresco "La Scala delle Virtù" raffigura gli angeli che aiutano i fedeli a salire nel Regno dei Cieli, mentre i demoni trascinano i peccatori verso l'inferno. L'ultimo dei 30 gradini di questa scala, che simboleggia l'aspirazione dell'essere umano alla perfezione, è il più importante, perchè rappresenta l'amore per il prossimo. Sopra la scala c'è una raffigurazione di Cristo, l'unica dell'iconografia moldava in cui Cristo appare con un'espressione mite e sorridente. Dal canto suo, la chiesa del Monastero Voroneţ è rappresentativa per lo stile moldavo, stile bizantino arricchito di elementi di folclore tradizionale romeno. 

Ad esempio, gli arcangeli raffigurati nei suoi affreschi suonano non la tromba, ma la buccina, strumento pastorale romeno. Il segreto del colore che contraddistingue gli affreschi esterni di questa chiesa, l'Azorix, passato alla storia come "azzurro di Voroneţ", sembra essere scomparso con i suoi creatori, i monaci anonimi che la dipinsero. L'impressionante affresco sulla parete occidentale, raffigurante il Giudizio Universale, valse alla chiesa il soprannome di "Cappella Sistina dell'Oriente" e il paragone con gli affreschi della Basilica di San Marco. 

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