18 marzo 2013
Secondo i dati del Comune di Bari, aggiornato al 2010, i rumeni residenti nella nostra citta sono 959. Grazie all’opera della prof.ssa Tomaziu Ana Maria, di lingua e civiltà rumena presso l’Istituto di Lingua rumena di Bucarest, i bambini e i giovani che frequentano le nostre scuole, non dimenticheranno la loro lingua madre, le loro tradizioni e la loro cultura.
Infatti, il Ministero dell’Educazione, della Ricerca e della Gioventù rumena, insieme al Ministero della Pubblica Istruzione italiana, hanno avviato un progetto europeo che riguarda l’introduzione di un corso di lingua e civiltà rumena nelle scuole italiane anche in Puglia.
Per la nostra regione è stato selezionato il III Circolo Didattico “Roncalli” di Altamura e II.S.S. “Rosa Luxemburg” di Acquaviva, dove si svolgeranno i corsi. Ai ragazzi verranno forniti gratuitamente libri e tutto il materiale didattico occorrente. L’obiettivo del corso è quello di agevolare gli alunni al contatto con la lingua, la cultura e la civiltà rumena, affinché possano esercitare e migliorare la comunicazione nella lingua madre, conoscere alcuni momenti importanti della storia rumena, interiorizzare i valori della cultura e della civiltà rumena, nonché sviluppare pienamente la propria identità nel contesto dei valori europei.
Il corso si propone di saldare i legami affettivi degli alunni con la Romania, il loro Paese di origine, per aiutarli ad adattarsi al nuovo contesto sociale e culturale della Nazione di adozione, a riconoscere e coltivare i propri valori nel nuovo ambiente, nonché a prendere parte in modo attivo alla vita sociale del Paese di adozione, salvaguardando ed affermando nello stesso tempo le proprie tradizioni, la lingua, la cultura ed il sistema di valori del luogo di origine.
La prof.ssa Tomaziu da spiegato che ha aderito a questo progetto: “con l’intenzione umana di insegnare gli alunni gli elementi della cultura e della civiltà rumena, le cose del mio popolo, del mio paese, la Romania. Mi sono ritrovata davanti a una situazione molto insolita, quella di essere “istruita” dai piccoli, infatti io insegno a loro ed essi insegnano a me; diventano i professori del professore!”
Antonio Calisi
Fonte: Il Quotidiano Italiano
domenica 24 marzo 2013
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