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domenica 24 marzo 2013

Papa Francesco e il dialogo ecumenico verso gli ortodossi‏

Oggi con mente fredda ho riletto il primo messaggio di Papa Francesco , la frase della Chiesa di Roma "che presiede nella carità le altre chiese" richiama Sant'Ignazio (questa volta d'Antiochia) e purtroppo quasi nessun commentatore si accorto di questa citazione che ha un significato di profonda lettura ecumenica soprattutto con le chiese orientali che non si oppongono ad un primato d'onore del Vescovo di Roma . Non possiamo dimenticare che contrariamente a quanto si creda il Cardinal Bergoglio ha una profonda conoscenza della tradizione orientale in quanto fino alla sua elezione come Vescovo di Roma era Primate Cattolico di rito Latino di Argentina e ricopriva anche il ruolo di ordinario per i fedeli di cattolici di rito orientale privi di ordinariato proprio .Questo lo fa un profondo conoscitore per lo meno del rito e della tradizione cristiana d'oriente quindi potrà dialogare con maggiore conoscenza con le chiese orientali ortodosse. In un certo senso i due pontificati sono complementari; Benedetto XVI ha permesso il ravvicinamento delle chiese riformate (anglicana e luterana) anche per la sua vicinanza (essendo tedesco) almeno culturale al mondo riformato, Papa Francesco come (ex) ordinario per l'argentina dei cattolici orientali potrà aprire un dialogo verso l'oriente cristiano . Altri gesti richiamano la tradizione orientale o perlomeno il periodo della Chiesa indivisa. Infatti, in quella sera in cui Papa Francesco si è presentato ai fedeli dopo la sua elezione. Nella Didaché, raccolta di istruzioni e usanze della Chiesa primitiva, scritta negli ultimi decenni del I secolo, cioè contemporaneamente agli ultimi scritti canonici, si può osservare la convivenza tra profeti e dottori da un lato, vescovi e diaconi dall'altro. In 15, 1 si legge: “Eleggetevi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti essi svolgono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori” una modalità ancora presente nella tradizione orientale dove i patriarchi ortodossi vengono eletti non solo dal Sinodo ma, anche da un “collaggio elettorale” che comprende i Padri Sinodali e anche dei laici in rappresentanza delle varie diocesi. Quindi la richiesta di preghiera formulata da Papa Francesco si inserisce nel coinvolgere i fedeli nella scelta effettua dai Padri nel Conclave ed in linea con la tradizione della Chiesa indivisa. Questi gesti , quindi, nascondono già di per se stessi un programma , che in linea con il pontificato precedente sarà di dialogo e collaborazione con le altre confessioni cristiani d'occidente e d'oriente.

Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediterranea
Mulazzano (Lodi)

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