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domenica 12 gennaio 2014

Nessuna notizia della romena scomparsa tra Roccalumera e Furci. La figlia si rivolge al Prefetto.

la romena scomparsa Elena Ciobanu
Roccalumera – “Mia mamma è scomparsa da quasi un mese e nessuno ci ha dato notizie. Anche se è una cittadina romena chiedo che vangano svolte tutte le iniziative come se fosse una cittadina italiana, per fare luce su questa sparizione”. L’appello è per il Prefetto di Messina, dott. Stefano Trotta, e per tutte le autorità civili e militari della nostra provincia. A lanciarlo la 28enne Ana Maria Ciobanu figlia maggiorenne di Elena Ciobanu, la signora romena di 48 anni, scomparsa misteriosamente da Roccalumera il 4 dicembre scorso. Ana Maria è venuta appositamente dalla Romania per seguire gli sviluppi delle indagini, ma non ha avuto riscontri positivi, per cui è dovuta tornare in patria, anche perché non aveva più soldi per sopravvivere in provincia di Messina, e sia perché ha lasciato a casa una sorella più piccola e il papà ammalato. Un caso triste e doloroso, che ha sconvolto le popolazioni di Furci e di Roccalumera, che stanno seguendo con particolare attenzione questo delicato caso. A Roccalumera Elena Ciobanu lavorava presso una famiglia di anziani, a Furci perché è stata trovata sulla spiaggia la borsa della donna con dentro i documenti. Il delicato caso, che al momento vede impegnati su più fronti i carabinieri della locale stazione, è stato attenzionato dai militari dell’arma sin dal 4 dicembre 2013, allorquando la badante romena si è allontanata dalla famiglia dove prestava servizio. Il giorno dopo sulla spiaggia di Furci Siculo, un pescatore del posto ha rinvenuto vicino la battigia la borsa di Elena Ciobanu, con dentro i documenti ed un carica batteria (non c’era il cellulare). Qualcuno ha pensato magari ad un suicidio della donna, ma questa ipotesi sembra che sia stata esclusa sia dai pescatori del luogo sia dagli investigatori. Le ricerche si sono infittite nei giorni successivi da parte dei carabinieri, che hanno interrogato più persone, ma a quanto pare non ci sarebbero stati eclatanti risvolti. Avuta la triste notizia, la figlia Ana Maria si è catapultata subito a Roccalumera, trovando ospitalità presso una famiglia conoscente. “Sino a questo momento non ho avuto notizie concrete di mia mamma – ha dichiarato la figlia – per cui mi sono rivolto al Prefetto di Messina, al Questore, al Comandante provinciale dei Carabinieri per avere una parola di conforto, per avere una speranza. Ma sino a questo momento le ricerca sembra che non abbiamo dato risultati concreti. Mia mamma non si è uccisa come qualcuno sostiene, perché aveva comprato per noi figli dei dolci che ci doveva spedire per Natale, perché lei è il nostro sostenimento, anche perché noi in Romania non lavoriamo. Chiedo che le autorità locali trattino questo caso con impegno, come se si trattasse della scomparsa di una cittadina italiana”. Ana Maria si ferma un attimo. E’ commossa, poi prende fiato e dichiara: “Perché non controllano i tabulati telefonici per vedere con chi ha parlato mia mamma prima di sparire. So che aveva delle amiche, a Nizza per esempio e in altri comuni, perché non risalire alle sue ultime telefonate. La signora Elena Ciobanu è venuta in Sicilia circa otto anni fa. Ed è venuta col preciso scopo di lavorare e di mandare dei soldi a casa, in Romania, dove vivono il marito e due figlie. Dopo qualche tempo ha trovato lavoro a Roccalumera, presso una famiglia di anziani, proprio vicino piazza Municipio. E’ stata sempre corretta e leale con gli anziani doveva lavorava e godeva di ampia stima e fiducia. Per cui l’improvvisa scomparsa di Elena ha lasciato col fiato sospeso non solo i datori di lavori ma tutte le persone che l’hanno conosciuta e apprezzata. “Chiedo al Prefetto e a tutti i militari di Messina che venga fatta luce sulla scomparsa di mia mamma – ha detto infine Ana Maria - una mamma eccezionale che si era sacrificata per venire a lavorare da sola in Sicilia per assicurare ai noi figlie un futuro decente”. Per quanto riguarda un possibile gesto estremo della donna (ma sembra che non ci siano stati i motivi), i vecchi lupi di mare escludono il gesto suicida, perché il mare a quest’ora avrebbe fatto riemergere il corpo. Ma allora dove si troverebbe la donna romena? Si pensa ad una colluttazione sulla spiaggia di Furci (dove la Elena ha abbandonato la borsa con i documenti) e si pensa pure che sia stata sequestrata e portata via. La gente del comprensorio si pone un sacco di interrogativi, ma sino a questo momento un cupo mistero avvolge questo delicato caso.

Pino Prestia
sabato 4 gennaio 2014

Fonte: Gazzetta Jonica


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